Doctro33 - Artrite reumatoide, con infusione a domicilio risparmi per
by user
Comments
Transcript
Doctro33 - Artrite reumatoide, con infusione a domicilio risparmi per
26 giugno 2014 Artrite reumatoide, con infusione a domicilio risparmi per paziente e ospedale Curarsi a casa conviene sia al paziente che all'ospedale. Il dato emerge dallo studio SuSTAin , che è stato presentato ieri all'incontro “L'importanza del 'fattore 3T' in reumatologia”, nella Biblioteca del Senato a Roma. «T come tempo, perché grazie a questo programma sia i pazienti che le strutture guadagnano del tempo; T come territorio, perché con la deospedalizzazione vengono portare sul territorio le risorse, promuovendone anche un migliore utilizzo globale e T come terapia, una terapia valida applicata con tempestività», spiega Giovanni Minisola, PastPresident della Società italiana di Reumatologia. La somministrazione domiciliare di un farmaco biologico, secondo i dati presentati, permette al paziente malato di artrite reumatoide di abbattere costi diretti e indiretti, tali da ritrovarsi nel portafoglio 80 euro in più, ogni qual volta viene effettuata un'infusione. In particolare, il paziente risparmia 30 euro collegati ai costi diretti: dalla benzina per recarsi all'ospedale al parcheggio, e ne guadagna 50 in termini di produttività, sia propria sia dei familiari, infatti, nella maggior parte dei casi, la persona assistita necessita di un accompagnatore per muoversi. Ci guadagna anche l'ospedale, infatti la terapia domiciliare è una forma di deospedalizzazione che consente di ottimizzare le risorse umane nei centri ospedalieri. E anche in termine di tempo c'è un notevole risparmio sia per il malato, che per ogni infusione a casa avrà in media 150 minuti di tempo in più da dedicare alle proprie necessità, sia per l'ospedale, dove vengono ridotti i tempi di attesa. Il progetto Sustain, ideato e sviluppato da Domedica, nasce nel 2010 con lo scopo di migliorare la qualità di vita del paziente artritico. Da allora sono stati coinvolti 8 centri reumatologici di eccellenza, 4 in Puglia e 4 nel Lazio, e 100 pazienti, ai quali sono state fatte più di 1350 infusioni con abatacept, farmaco biotecnologico che si è dimostrato essere abbastanza sicuro da poter essere somministrato a casa, «le prime 2 infusioni vengono fatte in ospedale per verificare eventuali effetti avversi, dopodiché si procede con i trattamenti a domicilio», precisa Minisola. Attilia Burke