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26. La follia nei libri
Comune di Cavriago il libro di tutte le cose I suggerimenti del Laboratorio di idee e lettura IL LIBRO DI TUTTE LE COSE “LA NAVE DEI FOLLI. Esiste la follia o è solo saggezza? Le parole e le storie dei personaggi toccati dalla luna, dalla follia nelle pagine dei libri amati. 26°appuntamento, 18 aprile 2013 LIGABUE Zavattini, Cesare Scritto nel 1967, "Ligabue" è una biografia in versi liberi del grande pittore naïf. Un testo, come scrive Raboni, "di provocatoria semplicità e crudezza", che racconta la vita e la morte di quell'uomo bizzarro e sventurato di cui si sono impadroniti la critica e il mercato dell'arte. È il ritratto di un uomo-pittore attraverso brani di verità quotidiana: "Se dovessi narrare in una riga" - così termina la biografia - "la storia di Ligabue/ direi che era meraviglioso come noi". LA VIA DEI TAROCCHI Jodorowsky, Alejandro Da più di quarant'anni Alejandro Jodorowsky si è dedicato allo studio dei tarocchi, una parte fondamentale del suo percorso artistico e terapeutico. Ogni mercoledì, quando è a Parigi, lo si può incontrare in un caffè vicino a casa mentre legge i tarocchi a chi lo desidera. I tarocchi sono per lui, allo stesso tempo, uno specchio dell'anima e uno strumento terapeutico. Per scrivere questo manuale l'autore e la moglie hanno estratto la quintessenza delle innumerevoli lezioni e letture impartite in giro per tutto il mondo. Il risultato è un manuale, a colori e con moltissime immagini, che permette al lettore di orientarsi nell'interpretazione del proprio inconscio. L’UOMO CHE SCAMBIÒ SUA MOGLIE PER UN CAPPELLO Sacks, Oliver In "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" sono descritti vari casi di pazienti colpiti generalmente da lesioni al cervello e menomati in importanti funzioni psichiche, come nel caso, che dà il titolo al libro, di un musicista che non MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose sapeva più riconoscere gli oggetti e li confondeva tra di loro ("per strada, come il buon Magoo, gli capitava di dare affettuosi colpetti agli idranti e ai parchimetri scambiandoli per teste di bambini; rivolgeva gentilmente la parola ai pomelli dei mobili e si stupiva di non ricevere risposta"). In altre situazioni non si tratta di perdite (non si riconoscono più gli oggetti o le facce, non si ricordano più i fatti della propria vita), ma si verificano eccessi nelle funzioni comportamentali (iperemotività, attività motoria sfrenata, olfatto ipersviluppato, grande capacità di memoria). LA NOTTE Wiesel, Elie "Ciò che affermo è che questa testimonianza, che viene dopo tante altre e che descrive un abominio del quale potremmo credere che nulla ci è ormai sconosciuto, è tuttavia differente, singolare, unica. (...) Il ragazzo che ci racconta qui la sua storia era un eletto di Dio. Non viveva dal risveglio della sua coscienza che per Dio, nutrito di Talmud, desideroso di essere iniziato alla Cabala, consacrato all'Eterno. Abbiamo mai pensato a questa conseguenza di un orrore meno visibile, meno impressionante di altri abomini, ma tuttavia la peggiore di tutte per noi che possediamo la fede: la morte di Dio in quell'anima di bambino che scopre tutto a un tratto il male assoluto?" LIGABUE. IL MIO NOME NON HA IMPORTANZA Zironi, Giuseppe - Bider Hannes "Toni è considerato strano: nessuno lo capisce. Non è fatto per la scuola, arriva solo alla terza elementare: meglio l'Istituto Evangelico per ragazzi ritardati di Marbarch. Laggiù impara ad allevare gli animali e a contare sino a venti, ma guarda da lontano i suoi compagni che giocano a palla. Forse ha fatto a botte e lo escludono per vendetta, o forse crede di non esserne capace..." Antonio Ligabue, ragazzo difficile? Pittore pazzo? Genio "naif"? Semplicemente figlio del suo tempo e della sua società? Una storia che traccia un passaggio attraverso la vita di Ligabue sotto forma di romanzo, nel pieno rispetto della realtà dei fatti, dei personaggi e del suo tempo. ODISSEA Omero Quello di Odisseo (Ulisse, per i latini) è, certo, il viaggio piú importante della cultura occidentale, ispiratore di tanti altri viaggi successivi. Durante il ritorno in patria da una lunghissima guerra, un Destino imperscrutabile e crudele prende a bersagliare Odisseo e i suoi compagni di viaggio. Itaca, l'isola natale, pare allontanarsi per sempre. Lucido ed ostinato, pronto a tutto, Odisseo ricorda, previene e s'oppone alla sorte, pur di approdare al porto natale e riprendere in pugno il suo mondo. Ma quel mondo gli è cambiato intorno ed è cambiato anche lui. TOTÒ IL BUONO Zavattini, Cesare Un bambino nato sotto un cavolo, una vecchietta, il pezzente drappello dei "baracchesi", una cricca di miliardari, due angeli custodi: sono i protagonisti di questo "romanzo per ragazzi, che possono leggere anche i grandi", e nella loro storia Zavattini ha saputo riversare la sua inconfondibile capacità di fondere realtà, simbolo e racconto, di far scaturire la fiaba dalla più ordinaria quotidianità. Da "Totò il Buono" Zavattini trasse lo spunto per la sceneggiatura di "Miracolo a Milano" diretto da De Sica, uno dei film più amati della storia del cinema italiano. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose VITE SBOBINATE E ALTRE VITE Gianolio, Alfredo (...) Queste vite, ragionamenti, imprese e avventure intorno ai luoghi del Po che Alfredo Gianolio ha registrato e trascritto con tanta cura amorosa, per me hanno la virtù di rimanere in genere sia armoniose che sgangherate, sia felici che infelici nello stesso tempo, un po' come le nostre vite, oppure come degli angoli o degli squarciamenti delle nostre vite. (...) IL VISITATORE Schmitt, Eric-Emmanuel Aprile 1938. L' Austria è stata da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di Freud, il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via dalla Gestapo. Ma l'angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell'inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell'importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo in frac non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l'esistenza. O è un pazzo che si crede Dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò? L’IDIOTA Dostoevskij, Fedor In un'umida giornata novembrina arriva a Pietroburgo il principe Lev Nikolaevic Myskin. Egli è venuto a proclamare la sua verità da 'idiota', che sovverte le tradizionali contrapposizioni tra Bene e Male, tra Amore e Odio e afferma una sua nuova Legge: quella della compassione per il dolore del prossimo. Ma a questa verità tutti si ribellano, soprattutto Nastas'ja Filippovna, donna bellissima e consapevolmente perduta che rifiuta di farsi salvare dal principe e non si sottrae al suo tragico destino, quello di finire vittima del passionale mercante Rogozin. LA SCUOLA DEGLI SCIOCCHI Sokolov, Sasha Nel tempo sospeso, eterno della giovinezza, un ragazzo parla con se stesso. E a se stesso racconta tutto: della piccola stazione di provincia vicino a casa, dei suoi professori e compagni, dell'amore - l'amore per una ragazza che aspetta sempre qualcuno che non è lui. Ma subito si scopre che il protagonista non è un ragazzo 'normale': frequenta una scuola differenziale, 'la scuola degli sciocchi', e il suo racconto in realtà è l'ininterrotto, poetico dialogo con l'altro se stesso, un sé che giudica e controlla, opposto a quello che esprime speranza, amore, delusione. E in questo dialogo mille vite e mille personaggi arrivano ad avere un corpo, una voce, una storia: l'amata Veta, la ragazza che aspetta vicino alla stazione; il geografo Norvegov spirito libero e impavido, che sfida apertamente la crudele tirannia del sistema e dei suoi burocrati; il tristo dottor Zauze e i funzionari scolastici. Il giovane protagonista parla delle tappe fondamentali della vita: il rapporto con la famiglia, la società, gli altri, l'amore. E ne parla nell'unico modo possibile, MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose fuori dalla normalità - perché la normalità è chiudersi al mondo, è sopprimere la natura, è insterilirsi e sfiorire; mentre la libertà più assoluta è quella di uscire dai canoni, sciogliersi dalle leggi del tempo, mischiare passato e futuro e annullare la morte, fondere insieme vita vera e immaginata. Consigliato da Marco L’ORLANDO FURIOSO Ariosto, Ludovico "Ariosto sembra un poeta limpido, ilare e senza problemi, eppure resta misterioso: nella sua ostinata maestria a costruire ottave su ottave sembra occupato soprattutto a nascondere se stesso. Egli è certo lontano dalla tragica profondità che avrà Cervantes, quando un secolo dopo, nel "Don Chisciotte", compirà la dissoluzione della letteratura cavalleresca. Ma tra i pochi libri che si salvano, quando il curato e il barbiere danno alle fiamme la biblioteca che ha condotto alla follia l'hidalgo della Mancia, c'è il Furioso"; così scrive Italo Calvino nella presentazione all'"Orlando furioso". PROVE PER UN INCENDIO Auslander, Shalom Solomon Kugel, un quasi quarantenne pieno di paure e ossessioni, decide di fuggire dalla città per trasferirsi con la moglie e il figlioletto a Stockton, nell'anonima provincia americana. Spera così di ricominciare da zero: di lasciarsi alle spalle i pericoli, le malattie, ma soprattutto il peso di un passato che non gli appartiene. La storia della sua gente. L'Olocausto. La guerra. Con loro c'è anche l'anziana madre di Kugel, ferocemente attaccata alla vita, ostinata nel negare la realtà e nel comportarsi come una superstite delle persecuzioni naziste, anche se è nata e cresciuta in America ed è stata solo una volta in un campo di concentramento - ma da turista. Come se non bastasse, un misterioso piromane minaccia l'incolumità degli abitanti della zona, appiccando il fuoco alle fattorie vicine. Niente di più angosciante, per un uomo che non riesce a scacciare il pensiero della morte e che tiene un taccuino per segnare le "ultime parole" da pronunciare nell'istante fatale. E tutto questo perché Kugel, in fondo, è un ottimista: ha un bisogno così disperato che le cose vadano meglio, che non riesce a smettere di pensare al peggio. Per di più, una notte Kugel sente degli strani rumori provenire dalla soffitta. C'è qualcuno. Una donna molto anziana, malata. Dice che sta scrivendo un libro, che se ne andrà quando lo avrà finito. Ironia della sorte, non si tratta di un inquilino qualunque: la donna dice di essere Anne Frank, sopravvissuta ai nazisti e nascosta lì da quarant'anni. Consigliato da Silvia IL GRANDE CAVALLO BLU Cohen-Janca, Irène Paolo vive a Trieste, la città della bora. Abita al San Giovanni, un ospedale molto speciale dove si cura chi ha male all'anima. Figlio della lavandaia, è l'unico bambino, e il suo amico del cuore è Marco, un vecchio cavallo. Chiuso tra le cancellate invalicabili dell'ospedale, trascorre i suoi pomeriggi insieme con l'uomo-trottola, la donna scalza, l'uomoalbero... Fino al giorno in cui un nuovo dottore, matto come un cavallo e ostinato come il vento, decide di abbattere quelle cancellate. Si chiama Franco Basaglia. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose IL CUORE DI DON CHISCIOTTE Tessaro, Gek Il cuore di Chisciotte è un viaggio visionario e poetico attraverso l'opera di Cervantes: un susseguirsi di suggestioni liriche nelle quali i "cuori" rappresentano i sentimenti e la passione, interpretando i grandi temi del Don Chisciotte, cavaliere errante diventato matto grazie alla lettura. La lettura che è magia, la lettura che è forza travolgente e inarrestabile. UNA DONNA CHIAMATA CAMILLE CLAUDEL Delbèe, Anne Tanto come donna, che come artista Camille Claudel (1864-1943) sorella del poeta Paul, attendeva da tempo di essere riabilitata. Questo saggio racconta la sua straordinaria vicenda, sin dallo scandalo suscitato dalla decisione di fare la scultrice, all'età di diciassette anni. Camille si lancia in quell'avventura anima e corpo, poi, nel 1883, la sorte mette sulla sua strada Auguste Rodin. Il "Maestro" accetta di prenderla con sé come allieva; ben presto la giovane diventa sua amante: seguono quindici anni di un rapporto appassionato e burrascoso, dal quale Camille uscirà sfibrata, sconfitta come artista al punto da distruggere le sue opere LA NOTTE DELLA COMETA Vassalli, Sebastiano Un romanzo-verità sulla tormentata vita del poeta Dino Campana (Marradi 1885 manicomio di Castel Pulci 1932). Frutto di un lungo e accurato lavoro di ricerca, l'appassionato libro di Vassalli illumina l'esemplarità di un destino tragico e ristabilisce alcune verità biografiche su un poeta maledetto la cui gloria postuma va crescendo. Questa vita di un reietto allucinato, in contrasto perenne con la cultura del suo tempo, riafferma la propensione dell'opera di Vassalli a occuparsi di eresie culturali e storiche (i futuristi de L'alcova elettrica, la strega de La chimera), non per indulgere in sterili ricostruzioni storico-biografiche, ma per sottolinearne la sorprendente attualità e verità. "Ma se Dino Campana non fosse esistito io ugualmente avrei scritto questa storia e avrei inventato quest'uomo meraviglioso e "mostruoso", ne sono assolutamente certo. L'avrei inventato cosí". Il racconto Natale a Marradi, che chiude questa nuova edizione del volume, rende completa e definitiva l'indagine di Vassalli. UN ANGELO ALLA MIA TAVOLA Frame, Janet Di che cosa parla Un angelo alla mia tavola?. Si potrebbe dire che parla di schizofrenia, ma solo nel senso originario del termine: la mente scissa in due mondi, in questo caso il mondo della vita e quello dell'arte e dell'espressione. Il mondo della vita è descritto in queste pagine nei suoi capitoli salienti: l'infanzia trascorsa a Dunedin, in Nuova Zelanda, nella povertà degli anni della Depressione; il trasferimento al sud, al seguito del padre ferroviere; i primi colpi che lasciano il segno: l'obesità infantile, la sgraziata adolescenza, la fatalità della morte con la prematura scomparsa della sorella Myrtle, l'orrore dell'ospedale psichiatrico; e poi la fuga, il tentativo di suicidio, il ritorno alla casa paterna. Il mondo dell'arte e dell'espressione vive nella compagnia dei poeti - Shakespeare, Shelley, Keats, Dylan Thomas, T.S. Eliot, Auden - che come un teatro dell'immaginario subentra spesso alla triste scena del mondo reale e restituisce la felicità perduta. Vive, infine, nella prosa stessa di Janet Frame, nella sua mobilità nervosa, nella imprevedibilità delle immagini e dello stile che ne fa una delle più grandi scrittrici del Novecento. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose LA VALLE DELLE DONNE LUPO Pariani, Laura La montagna, più che un luogo geografico, è un'esperienza: quella di un mondo potente nella sua resistenza a certe pazze vertigini della modernità, ma assolutamente marginale". E proprio come la montagna sono marginali e potenti le figure che l'hanno abitata, e che abitano questo libro. Sono le donne lupo, capaci di "affrontare a viso aperto il grave del mondo". Sono balenghe, diverse, eccentriche, "tutte falciate dalla stessa sentenza di emarginazione, servite alla comunità per mettere in scena sempre lo stesso canovaccio". Eppure, forse proprio per questo, cariche di un'oscura forza leggendaria. Una ricercatrice s'inoltra per le valli piemontesi facendo interviste con il suo registratore. Le hanno parlato di una donna, la Fenisia, che vive isolata nel Paese Piccolo, vicino al vecchio cimitero è lei la memoria di quei posti. È nata nel novembre del 1928, non ha mai vissuto altrove e "il lavoro della sua famiglia è sempre stato quello del sotterramorti". Comincia così il rapporto tra la scrittrice e l'anziana donna e, scabro e incalzante, si dipana il racconto di una vita da cui emergono figure femminili impossibili da dimenticare: la madre Ghitìn, la nonna Malvina, la bionda cugina Grisa, "un bisqui di settebellezze", rinchiusa in manicomio per aver osato ribellarsi a un padre violento. "Agli uomini il sudore e alle donne il dolore", la vita in valle è sempre stata durissima, specie per chi ha la sfortuna di nascere femmina. LA TERRA SANTA Merini, Alda Il tema dominante della raccolta è il manicomio che, Alda Merini assimila metaforicamente alla Terra Santa di fonte biblica. Così in tutta la raccolta questo tema non solo è presente ma viene iterato, e come sintetizza Alda Merini, La Terra Santa «parla ossessivamente dello stesso tema, lo racconta, se ne lamenta. Sembrerebbe, ma non è poesia patologica». Recuperando i giudizi critici, abbastanza generosi, che riguardano questa raccolta poetica, considerata da Maria Corti «fra le creazioni poetiche migliori di Alda Merini», ci si rende conto che il dato costante nelle sue liriche è l’armonia in quanto «valore prelogico», ha scritto Giacinto Spagnoletti, e ancora contraddistinta da versi la cui musicalità è causata dalla presenza di «scatti fonici e verbali»: si ricorda che Merini fa spesso uso, nelle sue liriche, del linguaggio musicale acquisito con lo studio del pianoforte. Nella raccolta poetica La Terra Santa il periodo d’internamento della scrittrice, viene creativamente metaforizzato nella vicenda storico-religiosa che il popolo ebraico ha percorso durante l’esodo in Terra Santa e di cui narrano i primi libri dell’Antico Testamento. Essendovi concretamente una sovrapposizione fra Terra promessa e manicomio, e quindi fra il viaggio compiuto dal “popolo prediletto” da Dio dall’Egitto alla Palestina, Remo Pagnanelli in una recensione al volume ha parlato de La Terra Santa come di «progetto logico e strutturato nel genere coesivo del poema». Il manicomio di Alda Merini viene individuato dalla scrittrice come un inferno e quindi, ne «La Terra Santa, la contrada consacrata da Gerico», scrive Manganelli, «anche l’inferno è sacro». LE LIBERE DONNE DI MAGLIANO Tobino, Mario "La pazzia è davvero una malattia? Non è una delle misteriose e divine manifestazioni dell'uomo?" Il diario di uno psichiatra - narratore e poeta - scritto "per dimostrare che anche i matti sono creature degne d'amore". MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose IL POEMA DEI LUNATICI Cavazzoni, Ermanno È la storia di un uomo che si fa chiamare Savini; ma è anche la storia dei pozzi e dei messaggi che essi contengono. È la storia di Savini e del suo compare, "il prefetto", dei loro dialoghi, del loro vagheggiare narrando di imprese famose, e quel che si narra è, come l'acqua dei pozzi, influenzato dalla luna. Perseguitati nottetempo da una banda di vecchi spioni, Savini e il prefetto fuggono per le campagne. Un'allucinazione fantastica che racconta un'epoca di illusioni e strani sogni dove si sentono le voci salire dai pozzi e si indaga su certe regioni segrete e popolatissime che galleggiano in aria. "Sono attratto da un racconto che pur provocando continuamente il riso per l'arbitrio che domina sovrano e toglie significato a ogni azione e pensiero, diventa a tratti straziante per il bisogno disperato di darglielo comunque un significato, perché la sua assenza stringe il cuore di paura, e rende la vita assurda. Un racconto picaresco in una dimensione, in un paesaggio, che sta fra Bosch, il mondo attuale dell'industria, Don Camillo, la pubblicità della Montedison, i ricordi dell'infanzia, in un percorso quotidiano continuamente minacciato da fantasmi interiori, in una incessante condizione di umiliato e ugualmente esaltato di emarginazione." (Federico Fellini, 1989) POESIE Spaziani, Maria Luisa Partita da una scrittura preziosa e dotta, Maria Luisa Spaziani, si è avvicinata nel corso della sua storia ad una quotidianità sempre più illuminata dai bagliori della rivelazione. FOLLIA McGrath, Patrick Una grande storia di amore e morte e della perversione dell'occhio clinico che la osserva. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre il caso clinico più perturbante della sua carriera: la passione tra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra, e Edgar Stark, artista detenuto per uxoricidio. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta. IL SOSIA Dostoevskij, Fedor Il mite e umile consigliere Jakòv Petrovic' Goljadkin non è quello che sembra: vive in lui un doppio, un "sosia". Il suo io non è un tutto compatto e unico, bensì un mobile e disintegrabile complesso di impulsi che possono scindersi in altri io, tra loro in alternanza e in conflitto. Il suo sosia non è semplicemente una persona tanto somigliante a lui da poter essere per lui scambiata, ma, come dice la parola russa dvojnik, è la proiezione di un io in un altro io autonomo rispetto al primo. Esistono nel romanzo due Goljadkin che si completano in quanto totalmente opposti: uno timido e sottomesso, l'altro furbo e arrivista. E Goljadkin, come spiega Vittorio Strada nell'introduzione, è "la patologia dell'uomo qualunque, il primo gradino di quello 'sdoppiamento' che costituisce la malattia dell'uomo moderno". MOHA IL FOLLE MOHA IL SAGGIO Tahar Ben Jelloun MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose LA PAZZA DI ITTEVILLE Simenon, Georges Spesso i lettori chiedono: che cosa c'era prima di Maigret? In questo racconto del 1931 troveranno una risposta: quando ancora non aveva individuato nel commissario il personaggio che lo avrebbe accompagnato fino al 1972, Georges Simenon ha infatti tentato altre strade, altri personaggi destinati alla serialità. Uno di questi è l'ispettore G.7 trent'anni, capelli rossi, l'aria timida -, che qui si trova a dover risolvere una faccenda assai intricata, che comincia con la sostituzione, e poi la sparizione, di un cadavere, e ha al centro una bellissima bionda, delicata e un po' folle. DON CHISCIOTTE Cervantes, Miguel de Capolavoro della letteratura mondiale, Don Chisciotte inaugura la grande stagione del romanzo moderno. Scritto con l'intento di parodiare i libri di cavalleria, narra le gesta di un nobile hidalgo spagnolo, idealista e folle, e del suo fido scudiero Sancho Panza, dal tenace e realistico buon senso. Sul filo di vicende grottesche e sconclusionate dominate dall'animo visionario del protagonista, i due vanno verso "un destino di sconfitta e di smentita". Ma dietro una realtà disincantata e triste, permane nel romanzo un sorriso di saggezza, che guarda a tutte le illusioni con animo sereno, non ripudiandone nessuna, perché tutte sono proprie dell'uomo. ELOGIO DELLA FOLLIA Da Rotterdam, Erasmo La celebre operetta di Erasmo immagina che la Follia sia una dea, la quale, davanti a una piccola folla meravigliata, mostra quanti e quali benefici riceva dalla sue mani e come, senza il suo intervento, nulla nella vita sia piacevole, conveniente o sopportabile. Dall'alto del suo podio, la Follia delinea così un quadro immortale dell'umanità, passando in rassegna tutti i vizi incarnati in varie categorie di persone e personaggi, non risparmiando né re né papi, con una satira feroce che colpisce ogni tempo. IL MIGLIO VERDE King, Stephen Ambientato nell'America della Grande Depressione, nel penitenziario di Cold Mountain, il romanzo racconta l'indimenticabile, tragica storia di John Coffey - nero grande e grosso dall'animo straordinariamente delicato condannato alla pena capitale per aver violentato e ucciso due gemelline di nove anni. Viene narrata a noi lettori, molti anni dopo, dal sovrintendente del carcere Paul Edgecomb, che si offre di aiutare ogni prigioniero a trascorrere gli ultimi giorni serenamente e a percorrere con dignità il tratto finale del braccio della morte, noto appunto come "il Miglio Verde". Edgecomb ha accompagnato più di settantotto detenuti al loro appuntamento con la sedia elettrica, ma non ne ha mai incontrato uno come Coffey, un uomo che, nonostante l'orribile delitto di cui è accusato, ha dentro di sé il potere di fare del bene al prossimo e tuttavia desidera solo morire. In questo luogo senza ritorno, il funzionario scopre la terribile verità sulla dote del gigante, una verità che mette a dura prova le sue convinzioni più radicate. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose BARTLEBY LO SCRIVANO Melville, Herman Bartleby e la società si negano a vicenda. L'avvocato, voce narrante del libro, si fa portavoce di una società legata unicamente ai nostri modelli culturali, una società sempre all'affanata ricerca di risposte perchè avida di scoprire il mistero che risiede in ogni individuo e più in generale il mistero dell'universo; una società altresì che tende a rifiutare tutto ciò che è decadente, diverso e imprevedibile capace talvolta di moti compassionevoli ma solo laddove ciò non intacchi il benessere personale. Bartleby con un silenzio di un'inaspettata forza sovverte il sistema, fa crollare certezze e scuote le coscienze di ciascuno. Poniamoci una domanda: quale individuo non si spazientirebbe a guardare un muro per ore in quanto inutile perdita di tempo? beh Bartleby con un'inusuale capacità di decidere per sè il superfluo non se ne preoccupa affatto e in questo sta la sua forza: vivere seguendo unicamente le sue pulsioni, le sue "preferenze" che nulla devono al consenso generale e ancor più ai principi dell'utilitarismo. Come "una lettera smarrita" che non assolverà la sua funzione in quanto mai giungerà a destinazione così Bartleby è smarrito nel mondo perchè da nessuna parte desidera arrivare e tantomeno uno scopo raggiungere e ciò in evidente contrasto con i dettami di una società nevrotica in corsa continua per ottenere successo, consensi e potere. Ma alla fine è il nostro Bartleby a detenere il potere più grande arrivando con disarmante paradosso a rifiutare LUI il mondo che lo circonda nella maniera più assoluta e definitiva possibile... ossia con la morte. Sicuramente uno dei capolavori dell'epoca moderna... QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO Kesey, Ken Miss Ratched governa con pugno di ferro e un soave sorriso il suo reparto, in un ospedale psichiatrico dell'Oregon. All'improvviso arriva McMurphy, un irlandese cocciuto, spavaldo, allegro e ribelle. Fra lui e la Grande Infermiera inizia subito un duello all'ultimo sangue. McMurphy risveglia gli altri pazienti ormai svuotati e avviliti dalle "terapie" e riesce a portare una ventata di umanità e calore. Da questo romanzo è stato tratto l'omonimo film di Milos Forman interpretato da Jack Nicholson, Will Sampson e Danny De Vito. IL MUGNAIO URLANTE Paasilinna, Arto In un piccolo villaggio della Finlandia, poco dopo la guerra, arriva uno sconosciuto dall'aspetto imponente con l'intenzione di comprare il vecchio mulino Rapide della Foce da anni in disuso. E' Gunnar Huttunen, un uomo misterioso, senza passato. Ma anche un personaggio stravagante che, nei momenti di allegria, saltella, ride e racconta storie senza capo né coda tanto da radunare intorno a sé, al vecchio mulino della Foce, un folto gruppo di persone. Ben presto, però, Gunnar rivela una fastidiosa debolezza: nei momenti di grande gioia o di sconforto non può fare a meno di ululare per ore mettendo in agitazione tutti i cani dei villaggi nel raggio di centinaia di chilometri. IL FIGLIO DEL DIO DEL TUONO Paasilinna, Arto Rattristati e preoccupati per il malvagio comportamento degli uomini, gli dèi dell'Olimpo nordico si riuniscono per decidere la loro ultima possibilità di salvezza. L'unica soluzione che si prospetta loro è che il figlio del dio del tuono s'incarni e scenda sulla Terra a far tornare la vera religione nordica, cioè il culto di Thor e Odino. Il giovane dio arriva con un fulmine sul pianeta e si mette di buona lena a compiere la sua missione. Le avventure del nuovo "messia" e MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose della straordinaria banda di deliziosi personaggi che sono al suo seguito sono naturalmente all'insegna della comicità, con un finale a sorpresa. GLI ULTIMI GIORNI DI MAGLIANO Tobino, Mario Quando nel maggio 1978 la legge 180, nota come "legge Basaglia", sancì la chiusura degli ospedali psichiatrici, Mario Tobino era direttore del manicomio di Lucca e in questo romanzo trasfuse, in un linguaggio esemplare, terso ed elegante nella sua fluidità, le proprie sensazioni: l'amarezza nel vedere il proprio lavoro quarantennale messo da parte; l'amore per una splendida figura di donna, Giovanna, e l'affetto per i suoi malati; la sua missione di medico esercitata con umiltà e dedizione; l'ammirazione e la gratitudine per l'oscuro, fondamentale lavoro degli infermieri. E soprattutto lo sgomento di fronte al mistero della mente umana e della follia che le nuove schiere di psicologi devoti alla moda e al potere tentavano di curare semplicemente negandola. CAMILLE CLAUDEL: IL PREZZO DELLA CREATIVITÁ Di Leo, Brigida Ennesimo esempio di genio e follia che caratterizzano la vita e l'opera di una delle grandi artiste dell'Ottocento, Camille Claudel rimane vittima di tutti gli stereotipi della Francia borghese del periodo, sconvolgendo i canoni di condotta che le ragazze di buona famiglia avrebbero dovuto seguire. Brigida Di Leo ci accompagna lungo questo drammatico e incredibile percorso artistico e umano anche attraverso alcune testimonianze inedite da leggere "tra le righe" per poter comprendere le reali responsabilità che hanno condotto una grande artista come Camille Claudel alla follia e, in alcuni casi, addirittura alla distruzione delle proprie opere. IL DIARIO DI UN PAZZO. IL NASO Gogol, Nikolaj Il maggiore Kovalev de "Il Naso", alla ricerca strenua e bizzarra insieme della prominenza del suo corpo che, staccatosi dal suo viso, vaga per la città sotto mentite spoglie di un alto funzionario, e l'impiegatuccio Popricin de "Il diario di un pazzo", assurto nella sua mente turbata ai fasti del trono di Spagna e nella più cruda realtà alle stanze di un mesto manicomio, popolano le pagine di un maestro del grottesco e del realismo fantastico come Gogol'. UOMINI E TOPI Steinbeck, John Pensato per un pubblico - i braccianti della California - che non sapeva né leggere né scrivere, "Uomini e topi" (1937) è un breve romanzo, ricco di dialoghi, che, nelle intenzioni di Steinbeck, avrebbe dovuto essere in seguito adattato, come difatti avvenne, per il teatro e per il cinema. Protagonisti, due lavoratori stagionali, George Milton, e l'inseparabile Lennie Little, un gigante con il cuore e la mente di un bambino, che il destino e la malizia degli uomini sospingono verso una fine straziante. Il ritratto di un'America stretta dalla sua peggiore crisi economica nella drammatica rappresentazione di un maestro. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose MALATI D’AMORE Barakat, Hoda In questo romanzo, apprezzato dalla critica perché profondamente intimistico, l'autrice racconta, con voce maschile, una inquietante passione amorosa ai limiti della follia. LA SCHIAPPA Spinelli, Jerry Donald Zinkoff corre, gioca, va in bicicletta. Adora andare a scuola, sogna di diventare grande e di fare il postino come suo papà. Però alza la mano di continuo anche se non sa la risposta, inciampa nei propri piedi, prende tutto alla lettera, è convinto che il prossimo sia sempre e comunque pieno di buone intenzioni. Insomma è candido, disarmato, pasticcione, incapace di fare del male in un mondo che premia sempre la voglia di competere. BASTA GUARDARE IL CIELO Philbrick, Rodman Max è un ragazzo grande e grosso e, dicono tutti, un po' scemo. Kevin ha una rara malattia che ha impedito al suo corpo di svilupparsi. Sono tutti e due soli, ma sono anche la cura che serve all'altro, perché se Max ha gambe forti, così forti da bastare per due, Kevin possiede immaginazione e intelligenza anche per Max. E insieme non sono più né Max né Kevin: insieme sono Freak The Mighty, una creatura capace di qualsiasi cosa. Anche la più impossibile: non farli sentire più né stupidi né malati, ma solo splendidamente vivi. LA PAZZA DI CASA Montero, Rosa "Ho preso l'abitudine di riordinare i ricordi della mia vita facendo il conto dei fidanzati e dei libri." Inizia così l'ultimo romanzo-autobiografia di Rosa Montero, un omaggio alla pazza di casa, come santa Teresa chiamava la fantasia. E in questo volume firmato da una donna - ma non rivolto esclusivamente alle donne -, di ricordi, di uomini belli, di scrittori spesso brutti, di notti roventi e di scheletri negli armadi se ne parla parecchio. Per esistere dobbiamo raccontarci e per superare il buio della notte e il grigio dell'esistenza dobbiamo rivestire di colori le storie, banali o illusorie, che traghettano le nostre giornate. ABBIAMO SEMPRE VISSUTO NEL CASTELLO Jackson, Shirley "A Shirley Jackson, che non ha mai avuto bisogno di alzare la voce"; con questa dedica si apre "L'incendiaria" di Stephen King. È infatti con toni sommessi e deliziosamente sardonici che la diciottenne Mary Katherine ci racconta della grande casa avita dove vive reclusa, in uno stato di idilliaca felicità, con la bellissima sorella Constance e uno zio invalido. Non ci sarebbe nulla di strano nella loro passione per i minuti riti quotidiani, la buona cucina e il giardinaggio, se non fosse che tutti gli altri membri della famiglia Blackwood sono morti avvelenati sei anni prima, seduti a tavola, proprio lì in sala da pranzo. E quando in tanta armonia irrompe l'Estraneo (nella persona del cugino Charles), si snoda sotto i nostri occhi, con piccoli tocchi stregoneschi, una storia sottilmente perturbante che ha le ingannevoli caratteristiche formali di una commedia. Ma il malessere che ci invade via via, disorientandoci, ricorda molto da vicino MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose i "brividi silenziosi e cumulativi" che - per usare le parole di un'ammiratrice, Dorothy Parker abbiamo provato leggendo "La lotteria". Perché anche in queste pagine Shirley Jackson si dimostra somma maestra del Male - un Male tanto più allarmante in quanto non circoscritto ai 'cattivi', ma come sotteso alla vita stessa, e riscattato solo da piccoli miracoli di follia. L’ALTRA GRACE Atwood, Margaret Nel 1843 il Canada è sconvolto da un atroce fatto di cronaca nera: l'omicidio del ricco possidente Thomas Kinnear e della sua amante, la governante Nancy Montgomery. Imputata insieme a un altro servo, la sedicenne Grace Marks viene spedita in carcere e, sospettata di insanità mentale, in manicomio. A lungo oggetto dei giudizi contrastanti dell'opinione pubblica - propensa a vedere in lei ora una santa, ora una carnefice -la protagonista di questo romanzo può finalmente raccontare la propria vita al giovane dottore Simon Jordan. Convinto di mettere le proprie conoscenze al servizio della verità sul caso, e al tempo stesso contribuire al progresso della scienza psicologica, Jordan non potrà fare a meno di restare ammaliato da questa personalità complessa e inafferrabile. Il dialogo che si instaura tra i due si trasforma nel ritratto psicologico di una persona due volte vittima del sistema sociale - in quanto povera e in quanto donna - e assurge a denuncia delle enormi contraddizioni di una società maschilista e tormentata da conflitti interni perché incapace di accettare l'"altro". IL TAMBURO DI LATTA Grass, Gunter Romanzo epocale, "Il tamburo di latta" compie cinquant'anni e conserva tutta la sua carica provocatoria. In modo umoristico e grottesco, narra la vicenda del protagonista Oskar Matzerath, il tamburino inseparabile dal suo tamburo e con una voce potentissima che manda in frantumi i vetri. Dal manicomio dove è rinchiuso Oskar rievoca la propria storia, indissolubilmente intrecciata alla storia tedesca della prima metà del Novecento. Scorrono così nel fiume del suo racconto immagini memorabili, a partire da fatti leggendari come il concepimento e la nascita della madre sotto le quattro gonne della nonna, passando per la sua venuta al mondo ricca di presagi, fino all'ascesa irresistibile del nazismo e al crollo della Germania. È stato nel giorno del suo terzo compleanno che Oskar, in odio alla famiglia, al padre, alla società ipocrita, ha deciso di non crescere più. Da quell'osservatorio particolare che è la città polacco-tedesca di Danzica e poi da Düsseldorf, grazie alla sua prospettiva anomala di nano, può guardare al mondo degli uomini dal basso e scorgerne così meglio le miserie e gli orrori, mentre la sua deformità si staglia contro la ripugnanza della normalità piccolo-borghese. Con occhi disincantati e spalancati sulla ferocia e violenza del mondo grida una rabbia che non risparmia la viltà e la corruzione di nessuno, neppure le proprie. Di questa pietra miliare della letteratura contemporanea viene ora proposta una nuova traduzione. LO STRANO CASO DEL CANE UCCISO A MEZZANOTTE Haddon, Mark Christopher è un quindicenne colpito dal morbo di Asperger, una forma di autismo. Ha una mente straordinariamente allenata alla matematica ma assolutamente non avvezza ai rapporti umani: odia il giallo, il marrone e l'essere sfiorato. Ama gli schemi, gli elenchi e la deduzione logica. Non è mai andato più in là del negozio dietro l'angolo, ma quando scopre il cane della vicina trafitto da un forcone capisce di trovarsi di fronte a uno di quei misteri che il suo eroe, Sherlock Holmes, era così bravo a risolvere. Inizia così a indagare... MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose LA DONNA ALLO SPECCHIO Schmitt, Eric-Emmanuel Anne, Hanna, Anny: tre ragazze, tre spiriti liberi che si scontrano con le chiusure dell'epoca in cui vivono. Anne, nelle Fiandre del XVI secolo, è una mistica che parla con gli animali come San Francesco, fa il bene perché non concepisce altra forma di agire, percepisce Dio nella natura e non comprende la necessità dei riti religiosi. Ma è fuori tempo rispetto al periodo della Controriforma e dell'Inquisizione: la sua estatica serenità viene presto tacciata di eresia. Hanna, nella Vienna inizio Novecento, è una giovane aristocratica alla ricerca di se stessa, insoddisfatta delle serate all'opera e delle convenzioni borghesi. Dopo molta infelicità riuscirà a individuare nella psicoanalisi, nuova strabiliante cura appena inventata dal dottor Freud, il modo per raggiungere le radici del suo malessere. Anny è una star di Hollywood dei nostri tempi, drogata di celebrità e di sostanze stupefacenti, che cerca con l'abbrutimento di dare un senso a una vita in cui l'unico valore è il denaro: ci riuscirà invece attraverso la recitazione, e nel suo travagliato percorso esistenziale troverà l'amore. Le storie delle tre giovani donne si intersecano nonostante i secoli che le dividono in un intreccio che in un crescendo di rivelazioni porta le tre vicende a una conclusione congiunta. BATTI IL MURO. QUANDO I LIBRI SALVANO LA VITA Ferrara, Antonio Caterina è solo una bambina quando sua madre comincia a chiuderla in un armadio, al buio. È il segnale di una malattia che non assume mai manifestazioni violente, però infligge a Caterina questa pena ripetuta che non tocca invece alla sorella, chissà perché. Dentro l'armadio Caterina ha paura, all'inizio. Poi comincia a portare con sé un libro e una torcia elettrica, e tutto cambia. La lettura diventa lo strumento per contrastare la volontà della madre in modo sommesso. Caterina non urla, non protesta: rimane buona e zitta dentro la sua casetta di legno, al riparo, con i suoi libri. Sono le storie a salvarla. E sarà l'amore per i libri, un amore fedele e paziente, a dare infine un senso alla sua vita. LA RAGAZZA INTERROTTA Kaysen, Susanna A diciotto anni Susanna Kaysen, dopo una sommaria visita di un medico che non aveva mai visto prima, viene spedita in una clinica psichiatrica, nota per i suoi pazienti famosi (Sylvia Plath, James Taylor e Ray Charles, tra gli altri) e per i metodi all'avanguardia. Vi passerà i due anni successivi e la sua storia, raccontata con tono distaccato, a volte comicamente beffardo e sempre autoironico, riesce nell'impresa di trasmetterci il senso di un'esperienza che in genere può essere compresa soltanto da chi l'ha vissuta. IL MATTO INVENTATO Andreoli, Vittorino Diciannove storie tratte dalla realtà quotidiana: c'è chi scopre un insospettato e insospettabile strumento d'amore, chi cela segrete e inconfessabili debolezze, chi dispone di mille maschere per mille occasioni e chi crea un mondo virtuale di immagini. Storie in cui sotto la maschera della personale sofferenza si rivela il volto di ognuno di noi, circondato dalla follia e folle lui stesso. Un libro inquietante e intrigante, ricco di umanità e di un'accesa tensione intellettuale che dimostra come la follia non appartenga al singolo ma all'uomo, rivelandosi in realtà un'impronta della specie o più semplicemente dell'esistere. MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago Comune di Cavriago il libro di tutte le cose LE DUE VITE DI ELSA Charbonnier, Rita Elsa non si è mai sentita parte della sua famiglia. Forse perché è una ragazza difficile, fragile; almeno questo è ciò che le hanno sempre detto. Troppo timida e debole di nervi rispetto a loro, gli eredi risoluti e arroganti di una delle famiglie più in vista della Roma fascista. Fino ai vent'anni Elsa ha seguito docilmente il volere del padre e della zia, facendo sempre ciò che ci si aspettava da lei, anche quando si trattava di esporsi alla derisione e allo scherno, salendo sul palco di un teatro per interpretare il ruolo di Anita Garibaldi in un'orribile pièce voluta dal regime. Tuttavia, proprio grazie al teatro e, soprattutto, al personaggio di Anita, Elsa scopre una se stessa che non pensava esistesse. L'incontro con quella donna impavida, forte, bella, la cambia nel profondo. Anita è tutto ciò che lei non è mai stata, ma Elsa sente che tra loro c'è un legame. Ogni notte, la timida Elsa abbandona le proprie insicurezze per diventare Anita, l'eroina dei due mondi. Grazie a quei sogni si trasforma e comincia a fare cose che non aveva mai fatto prima: fugge di casa, cammina scalza per le strade di Roma e grida tutto il dolore che ha racchiuso in sé per troppo tempo. Per la sua famiglia, però, questo non è accettabile. La ragazza deve essere allontanata, perché le sue non sono più stramberie, è pazza, e potrebbe rovinarli. Nell'ospedale svizzero in cui viene rinchiusa, Elsa scopre le sbarre, il torpore malsano dei medicinali e l'assenza di libertà... TUTTI I COLORI DEL MONDO Montanaro, Giovanni 1881, Gheel, anche conosciuto come "il paese dei matti". Teresa Senzasogni non è pazza, ma come tale è stata registrata per poter godere, come è uso in quel villaggio fiammingo, dell'ospitalità della famiglia Vanheim. Un giorno avrà una dote e sposerà il suo Icarus, che le racconta le ingiustizie del mondo. Ma poi arriva un nuovo ospite, un vagabondo rosso di capelli, schivo, rude, gli occhi accesi da una febbre sconosciuta, e Teresa sembra riconoscere in lui un destino incompiuto: diventerà un pittore - lei lo sa, lei lo sente -, troverà nei colori una strada universale. Quando la "profezia" si avvera sono passati una decina d'anni e molto è accaduto, a Teresa e a Vincent van Gogh. Teresa scrive al caro signor Van Gogh perché si ricordi, perché la aiuti a mettere ordine nel disordine, speranza nella disperazione, amore nel disamore e colore nel grigio. Lui, in verità, è l'unico vero amore di tutta la sua vita. E come tutti gli amori è pieno di luce e di futuro. Il romanzo di Giovanni Montanaro è una lunga lettera che si trasforma in una storia di anime in gabbia, di sentimenti che vogliono lasciare il segno e di un bisogno di libertà grande quanto l'immaginazione che lo contiene, MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463 [email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo Multiplo Cavriago