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Nonni Neve Nascondiglio

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Nonni Neve Nascondiglio
Comune di Cavriago
Letture con musica dal vivo.
I suggerimenti di lettura del 36° appuntamento,
8 gennaio 2015
Memorie e pagine di Nonni Neve Nascondiglio
STORIA DI NEVE
Corona, Mauro
Neve Corona Menin, l'unica bambina nata nel gelido inverno del 1919, è una creatura speciale. Tutti lo capiscono
quando, con il semplice tocco della sua mano, alcuni compaesani in punto di morte guariscono miracolosamente.
In effetti Neve altro non è che la parte buona della strega Melissa - guardiana di un raccapricciante inferno di ghiaccio tornata sulla Terra per riparare i torti commessi in vita. Il padre di Neve però non tarda a vedere in questo dono
misterioso un'occasione per arricchirsi e organizza insieme ad altri cinici compari una serie di finti miracoli, che
attirano schiere di malati pronti a pagare pur di ottenere la grazia dalla piccola santa e innescano una spirale
inarrestabile di ricatti, violenza e delitti...
UNA ECCEZIONALE NEVICATA
Curtis, Richard
L'ultima cosa che ti aspetteresti arrivando a scuola è di non trovare nessuno. Anzi, peggio, che gli unici presenti siate
tu e il maestro più severo in assoluto. Ed è proprio ciò che capita a Danny dopo un'eccezionale nevicata. Ma ben
presto quella che era cominciata come, il giorno peggiore della sua vita diventa una giornata magica, la più memorabile
di tutto l'anno...
MULTIPLO - Centro Cultura Cavriago - via della Repubblica, 23 – cap 42025 Cavriago (RE) tel. 0522/373466 fax 0522/373463
[email protected] www.comune.cavriago.re.it/multiplo
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Comune di Cavriago
LA LEGGENDA DELLA ROSA DI NATALE
Lagerlof, Selma
Una foresta innevata che si trasforma a Natale in un meraviglioso giardino, impervie montagne che rivelano miniere
d'argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, accudite da una vecchietta abbandonata che non si
rassegna alla solitudine: è la Svezia delle antiche fiabe che rivive in questi racconti di Selma Lagerlöf, quella dei miti e
delle leggende, delle storie tramandate al lume di candela nelle lunghe notti nordiche. Ma come nei suoi grandi
romanzi, lo sfondo fantastico serve a raccontare i desideri, le passioni, le grandi domande morali. La fede nella bellezza
di un vecchio abate che fa nascere un fiore nel buio inverno del Nord, la giovane che perde il suo amore in mare e
trova nei sogni come riportarlo in vita, il violinista presuntuoso che impara l'umiltà dalla musica di un ruscello. Dietro
un'apparente semplicità emerge una sottile indagine dell'animo umano: non c'è mai un "vissero felici e contenti" nelle
sue storie, ma il lieto fine è segnato da una redenzione, l'accettazione di un limite, il superamento di una paura, una
ritrovata fiducia nella fantasia. E quasi sempre il "miracolo" avviene attraverso un racconto nel racconto,
quell'inesauribile potere dell'immaginazione di far vedere la realtà con altri occhi o di ricrearla, di trasformare uno
scrigno nascosto nel tesoro dell'imperatrice Maria Teresa, e di insegnare a re Gustavo come il valore degli uomini
superi ogni ricchezza.
EDUCAZIONE EUROPEA
Gary, Roman
Educazione europea è il romanzo d'esordio di Romain Gary, ma non è affatto una "oeuvre de jeunesse", bensì una
delle sue opere più importanti. Gary lo scrisse quando era aviatore delle forze alleate durante la seconda guerra
mondiale. Apparve nel 1945 e fu subito un grande successo. Sartre lo giudicò il miglior libro mai scritto sulla
resistenza. Romain Gary vi racconta la storia di un gruppo di resistenti polacchi: i loro sogni, le loro speranze, i loro
ideali, le loro piccole e grandi miserie e i compromessi che la guerra esige. Per sopravvivere e resistere, per affermare
anche nel dolore la grandezza della vita e la speranza del pensiero. Il personaggio centrale del romanzo è Janek, un
ragazzo che, nella spiccata durezza del combattimento clandestino, conosce il freddo e la fame, il tradimento, l'orrore
e la morte senza che l'odio afferri, anche per un solo istante, il suo cuore. Attraverso Zosia, Janek conosce infatti
l'amore, attraverso Dobranski, lo studente, il culto della libertà e, attraverso la semplicità dei suoi compagni di lotta, la
grandezza dell'uomo. Un sogno alimenta e attraversa ogni riga di queste pagine: che, dalla resistenza comune ai popoli
oppressi dal nazismo, non solo sorga il sentimento di una solidarietà europea ma, come recita una poesia di Dobranski
lo studente, "l'ultimo stato sovrano crolli ai colpi dei patrioti europei", "si spenga nel mondo l'eco dell'ultimo canto
nazionale", e l'Europa finalmente "si erga e cammini".
IO E TE
Ammaniti, Nicolò
Barricato in cantina per trascorrere di nascosto da tutti la sua settimana bianca, Lorenzo, un quattordicenne
introverso e un po' nevrotico, si prepara a vivere il suo sogno solipsistico di felicità: niente conflitti, niente fastidiosi
compagni di scuola, niente commedie e finzioni. Il mondo con le sue regole incomprensibili fuori della porta e lui
stravaccato su un divano, circondato di Coca-Cola, scatolette di tonno e romanzi horror. Sarà Olivia, che piomba
all'improvviso nel bunker con la sua ruvida e cagionevole vitalità, a far varcare a Lorenzo la linea d'ombra, a fargli
gettare la maschera di adolescente difficile e accettare il gioco caotico della vita là fuori. Con questo racconto di
formazione Ammaniti aggiunge un nuovo, lancinante scorcio a quel paesaggio dell'adolescenza di cui è impareggiabile
ritrattista. E ci dà con Olivia una figura femminile di fugace e struggente bellezza.
Consigliato da Fabio
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GRAFFI SUL TAVOLO
Kuijer, Guus
All'indomani della morte della nonna, Madelief interroga tutti coloro che l'hanno conosciuta per ricostruirne il passato.
La nipotina, infatti, la ricorda come una donna severa e scolorita; ma grazie all'inchiesta prenderà forma l'immagine di
una donna diversa, avventurosa, vitale, curiosa e stravagante. Cos'è che l'ha fatta tanto cambiare? Nella casetta in
giardino che per lei aveva costruito il nonno, nei graffi incisi dalla nonna sul tavolo, Madelief troverà la risposta. Una
risposta che farà capire moltissime cose sui sacrifici che la nonna dovette compiere.
I COLORI DEL GHIACCIO.
Viaggio nel cuore della Groenlandia e altri misteri della terra degli Inuit
Peroni, Robert
Qual è il momento della nostra vita di cui serbiamo per sempre il ricordo? Può essere stato un viaggio, l'incontro con
una persona o un'emozione fugace: con la mente continuiamo a tornarci e ci portiamo dentro la nostalgia di
quell'attimo. Robert Peroni ci racconta il suo: nel 1983 ha deciso con due compagni di attraversare da parte a parte
l'altopiano groenlandese. Un'impresa folle e coraggiosa: tre uomini soli, senza possibilità di comunicare, che
trascinavano slitte di più di un quintale, in una regione deserta e in gran parte inesplorata, dove neanche gli animali
riescono a sopravvivere. Eppure, in quei tre mesi vissuti ai limiti delle forze, in cui ha "perso e vinto tutto", Robert è
entrato in comunione con la neve, ha imparato a riconoscerne le sfumature, a leggere i riflessi del ghiaccio e il cielo. Si
è fuso in quel paesaggio immacolato e lì, nudo di fronte a se stesso, ha trovato il proprio senso di appartenenza, tanto
che al ritorno non ha più saputo adattarsi a una vita normale e si è trasferito in Groenlandia. Oggi, a trent'anni di
distanza, ripercorre l'avventura che ha dato una nuova direzione alla sua vita, e ci racconta cosa ha scoperto: un
popolo, gli inuit, che sa accettare la morte e la felicità con semplice saggezza; uomini come Tobias, il cacciatore, e
Anda, il suonatore di tamburi, che hanno imparato a vivere nelle case, ma sentono ancora il richiamo degli spazi infiniti
dei loro antenati nomadi; e l'incanto di una terra, bella e insidiosa quanto i ghiacci che le danno forma.
NEVE
Fermine, Maxence
Giappone, fine Ottocento. Yuko, diciassettenne ribelle, lascia la famiglia per diventare poeta. Ma la sua poesia, dedicata
interamente alla neve, è troppo bianca, e per imparare a darle colore Yuko deve seguire gli insegnamenti del vecchio
poeta Saseki, ormai divenuto cieco. Saseki, attraverso il racconto della sua passione per Neve, una ragazza bellissima
venuta dall'Europa e scomparsa mentre cercava di attraversare un precipizio sospesa su una fune, insegna a Yuko la
forza e la potenza dell'amore. E con questo insegnamento Yuko diverrà non solo un grande poeta ma - cosa più
importante - un essere umano capace di amore.
IL PAESE DOVE NON SI MUORE MAI
Vorpsi, Ornela
"È il paese dove non si muore mai. Fortificati da interminabili ore passate a tavola, annaffiati dal raki, disinfettati dal
peperoncino delle immancabili olive untuose, qui i corpi raggiungono una robustezza che sfida tutte le prove. Siamo in
Albania, qui non si scherza". Una bambina intelligente e curiosa, la sua scoperta del mondo in un paese che ha spento
l'utopia nella barbarie e che non tollera dubbi né domande. Il racconto tagliente e irresistibile delle sue diatribe con
Madre-Partito, delle sue esercitazioni militari, dei suoi giochi innocenti e sinistri; l'impertinenza del corpo che cambia
sotto gli sguardi avidi dei maschi, il desiderio di fuggire come amara morale di un'acuminata "favola della dittatura".
Consigliato da Beatrice
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IL CAFFÉ DELLE DONNE
Tamini, Widad
Il caffè è un punto fermo nella vita di Qamar: espresso e vigoroso come lo beve la madre, ingentilito da un goccio di
latte come piace al suo compagno, oppure fatto bollire tre volte, amaro e profumato di cardamomo, come ha
imparato a berlo in Giordania. Da sempre Qamar è in equilibrio tra due mondi, ma lo ha scoperto solo il giorno del
suo quattordicesimo compleanno, quando è diventata ufficialmente donna. Sottratta a ogni contatto promiscuo,
costretta a una improvvisa separazione dagli amici, Qamar deve confrontarsi con le differenze profonde tra le due
culture di cui è figlia. Eppure, nelle lunghe giornate trascorse con le donne di famiglia, impara a curare il corpo come
ogni sposa deve saper fare, a cucinare, a essere seducente e insieme modesta. Ed è durante queste lunghe ore al
femminile che viene introdotta all'antico, affascinante rituale del caffè: nonna, zie, sorelle, riunite nel salotto si
scambiano confidenze e si preparano a conoscere il destino. Solo una, ogni giorno, è la prescelta per l'interpretazione
dei fondi da parte di Khalto Sherin, che sa leggere nel sedimento i segreti del cuore e del futuro. Anni dopo, di fronte
al dolore di una maternità mancata, Qamar sentirà la necessità di recuperare le proprie radici e ripensare alle parole
ascoltate il giorno lontano in cui lesse la propria vita nel sedimento. Scegliere gli ingredienti del proprio caffè,
deciderne aroma e intensità, significa capire che gusto vogliamo dare alle nostre giornate.
Consigliato da Leonarda
CECAFUMO.STORIE DA LEGGERE AD ALTA VOCE
Celestini, Ascanio
Ascanio Celestini, teatrante e affabulatore, attraverso materiali della tradizione e della memoria, mette in moto una
straordinaria macchina dell'oralità. Accanto a storie più conosciute, legate a personaggi famosi e appartenenti alla
tradizione popolare italiana ed europea, si sentono risuonare echi del Vicino Oriente; fino ad arrivare alle fiabe nuove,
che raccontano realtà moderne, fiabe che cambiano mentre vengono raccontate. E cambiano proprio perché devono
essere raccontate ancora e ancora, con il mutare dell'occasione e del pubblico, come faceva nonna Marianna, che
«raccontando, ci metteva davanti agli occhi cose che lei non aveva mai visto, e riusciva a dirci cose che altrimenti non
potevano essere dette».
LA RIPARAZIONE DEL NONNO
Benni, Stefano
Nonno Telemaco 87, due soli pollici, non ha nulla da invidiare alla televisione. E la sua memoria è più potente di quella
di un computer. Gli basta un bicchiere di Barolo, e la Cattura del Toro Innamorato o la Costruzione del Campo di
Calcio diventano racconti epici quanto la guerra di Troia. Vengono da ogni dove per ascoltare le sue storie. Fino alla
fatidica sera in cui, colpito da un fulmine, gli si fondono i circuiti narrativi... Uno dei racconti più amati ed esilaranti di
"Bar Sport Duemila" di Stefano Benni accompagnato dalle immagini di Spider.
IL BAR SOTTO IL MARE
Stefano Benni
Tutto può accadere nel bar sotto il mare. Un bar in cui tutti vorremmo capitare, una notte, per ascoltare i racconti
del barista, dell'uomo col cappello, dell'uomo con la gardenia, della sirena, del marinaio, dell'uomo invisibile, della vamp
e degli altri misteriosi avventori. Sompazzo, il paese più bugiardo del mondo - Gaspard Ouralphe, il più grande cuoco
di Francia - Il verme mangiaparole e l'incredibile storia del capitano Charlemont - La disfida di Salsiccia - Il dittatore
pentito - Kraputnyk, il marziano innamorato Priscilla Mapple e il delitto della II C - Il folletto delle brutte figure, il
diavolo geloso e la chitarra magica - La storia di Pronto Soccorso e Beauty Case - Il mistero di Oleron e l'Autogrill
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della morte - Californian crawl - Il pornosabato del cinema Splendor - I capricci del dio Amikinont'amanonami-kit'ama
- Arturo Perplesso Davanti alla Casa Abbandonata sul Mare - Il racconto più breve del mondo, la fatale Nastassia e la
grande Traversata dei Vecchietti.
DUE OCCHI DUE NONNI
Stoppa, Alfredo - Valentinis, Pia
"Io ho 6 anni e gli altri mi chiamano bambino. Io ho 2 orecchie 2 braccia 2 mani 2 gambe e 2 piedi. Io ho due occhi
uguali e due nonni diversi. Io ho due nonni che hanno occhi diversi." Il nonno potente arriva con una grande macchina
piena di regali e parla sempre di soldi. Il nonno gentile arriva in bicicletta, non ha posto per grandi regali ma racconta
sempre storie avventurose. Una storia quotidiana che con delicatezza porta il lettore nel mondo di un bambino, dei
suoi sogni, dei suoi affetti.
FACCIAMO CHE ERAVAMO
Roncaglia, Silvia
Paolino e nonno Aldo vanno ogni pomeriggio a giocare ai giardini. Paolino si diverte un mondo perché il nonno ha
inventato il gioco del facciamo che eravamo pirati o cavalieri, cuochi o maghi. Un giorno però accade un fatto strano:
nonno Aldo non ricorda più la strada per tornare a casa. È l'inizio di una malattia che si chiama Alzheimer. Passa il
tempo e i ricordi volano via sempre più veloci dalla testa di nonno Aldo che certi giorni, purtroppo, non riconosce
neanche chi ha di fronte. Paolino, che adesso è grande, lo fa giocare e gli dice: «Facciamo che eravamo nonno e nipote.
Io mi chiamavo Paolino e tu nonno Aldo, va bene?» Per il nonno ritorna ad essere Paolino, anche se per tutti ormai è
Paolo
TRILOGIA DELLA CITTÀ DI K
Kristof, Agota
Quando "Il grande quaderno" apparve in Francia a metà degli anni Ottanta, fu una sorpresa. La sconosciuta autrice
ungherese rivela un temperamento raro in Occidente: duro, capace di guardare alle tragedie con quieta disperazione.
In un Paese occupato dalle armate straniere, due gemelli, Lucas e Klaus, scelgono due destini diversi: Lucas resta in
patria, Klaus fugge nel mondo cosiddetto libero. E quando si ritroveranno, dovranno affrontare un Paese di macerie
morali. Storia di formazione, la "Trilogia della città di K" ritrae un'epoca che sembra produrre soltanto la
deformazione del mondo e degli uomini, e ci costringe a interrogarci su responsabilità storiche ancora oscure.
VUOTI DI MEMORIA
Hervé, Jaouen
La storia di una famiglia e di una nonna affetta dal morbo di Alzheimer. Per limitare i danni della malattia bisogna
stimolarla, tenere insieme i suoi ricordi, sbloccare i meccanismi invisibili che le fanno commettere le più imprevedibili
stranezze. La vita della famiglia cambia, ma grazie alla pazienza e alla presenza di spirito di tutti si arricchisce di un
patrimonio inestimabile: la storia della nonna, la sua vita appassionata e avventurosa come un romanzo.
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IL SENSO DI SMILLA PER LA NEVE
Hoeg, Peter
Smilla Qaavigaaq Jaspersen è una ragazza che vive a Copenaghen: sua madre, morta quando lei era ancora una
bambina, era un'inuit groenlandese, mentre suo padre è un ricco e celebre medico danese; nonostante gli anni
trascorsi in Danimarca Smilla non è mai riuscita ad adattarsi al suo ambiente sociale. Trascorre le proprie giornate
sola, con l'unica compagnia di Esajas, un bambino inuit che vede in Smilla l'unica persona da cui lasciarsi accudire senza
timore. Quando Esajas viene trovato morto, Smilla non può credere alla versione della polizia, secondo cui il bambino
è scivolato dal tetto innevato di un palazzo, in quanto, in base alle sue profonde conoscenze della neve, argomenta che
il bambino non può essere morto per un incidente. Sfidando la polizia, la donna comincia la sua indagine personale,
ricorrendo a ogni mezzo pur di comporre il puzzle di una verità che si dimostrerà, pezzo dopo pezzo, sempre più
inquietante.
IL RAGAZZO CHE DORMIVA CON LA NEVE NEL LETTO
Mankell, Henning
Temprarsi. Ecco l'unico modo per arrivare a cent'anni senza la gobba. E allora Joel, che di anni ne ha tredici, si
ripromette di imparare a resistere al gelo e al caldo, di fuggire con il padre dalla monotonia del suo paesino verso
un'isola misteriosa e di vedere una donna nuda. Tutto entro la fine del nuovo anno. Intanto solca i mari a bordo di un
veliero posato su una mensola, progetta una carriera da Re del Rock e passa le notti alla ricerca del padre ubriaco.
Senza sapere che l'avventura più grande lo aspetta nel bosco.
LA TRISTEZZA DEGLI ANGELI
Stefànssonn, Jon K
È la tristezza degli angeli la neve che cade dal cielo illuminando i lunghi inverni d'Islanda, e che le raffiche dei venti
trasformano in accecanti bufere. Il postino Jens è scampato a stento alla loro furia quando arriva alla locanda del
Villaggio, soccorso dal ragazzo orfano che vi è stato accolto dopo aver perso in mare il suo unico amico. Insieme
dovranno affrontare un'ultima, estrema missione per portare la posta nei lontani fiordi del nord, dove il mondo cede il
passo all'"inverno eterno". Un uomo e un ragazzo. Un ruvido "gigante muto" con un amore segreto e troppi pesi sul
cuore che cerca espiazione tra i ghiacci della brughiera. Un giovane alle prese con la ricerca di sé e la scoperta dei
sensi che crede nel potere salvifico delle parole, nella profondità del sentire "che rende l'umanità sublime e maledetta".
Due solitudini inconciliabili si uniscono in una marcia epica attraverso l'inferno bianco, una battaglia fraterna per
difendere la dignità dell'uomo contro il crudele mistero della natura. Con la voce incantata della poesia e la grazia di
una visione che fonde cuore e pensiero, Jón Kalman Stefánsson racconta un viaggio verso l'origine stessa dell'esistenza,
dove la più dura costrizione convive con la più vertiginosa libertà, e alla dolce tentazione della morte si oppone quella
luce che portiamo dentro e che nonostante tutto rifiuta di cedere alle tenebre, perché "siamo a bordo di una barca
che fa acqua", ma "con le nostre reti marce vogliamo pescare le stelle".
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