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COMMISSIONE REGIONALE D`INCHIESTA HYDROGEST
COMMISSIONE REGIONALE D’INCHIESTA HYDROGEST Relazione del Vice Presidente nella sua qualità di Presidente f.f. Introduzione L’analisi delle attività svolte, unitamente alla valutazione e comprensione delle conclusioni della Commissione d’inchiesta, preliminarmente, impone alcune precisazioni sul metodo e I criteri adottati per Ia formazione della presente Relazione. Premessa lnnanzitutto si devono evidenziare le “particolari” condizioni politiche all’interno del gruppi consiliari d’opposizione, che non hanno consentito Ia completa costituzione dell’Ufficio di Presidenza della Commissione stessa. Infatti, successivamente alle dimissioni del Consigliere Fabozzi, Presidente della suddetta Commissione dal 07/10/2010 al 05 aprile 2011, I componenti del gruppi d’opposizione, non hanno consentito e nominato un nuovo Presidente della Commissione cosl come previsto dallo Statuto e dal Regolamento. Le funzioni del Presidente sono state assunte dal Vice Presidente estensore della presente Relazione. Contesto La Commissione, insediata in data 07.10.2010, ha svolto, per quanto ha potuto e nelle condizioni date, l’attivitá “caratteristica” di accertamento dello stato d’attuazione della concessione riferita aWe attività svolte durante l’amministrazione emergenziale dalla S.p.a. Hydrogest Campania, quale concessionaria della gestione delle infrastrutture per ii sistema 1 depurativo di Napoii nord, Marcianise, Acerra, Cuma e Foce Regi Lagni e tutte le altre di proprietà della Regione Campania. II quadro di riferimento aIl’interno del quale Ia Commissione si è dovuta confrontare, abbraccia ample e diverse materie, tuttora oggetto d’indagine anche della Magistratura Ordinaria, le cui vastità e implicazioni hanno gravi effetti sulie popolazioni interessate, sulI’impatto ambientale del territori sopra indicati, sulI’economia-bilancio regionale e abbracciano un arco temporale significativo investendo e richiamando, soprattutto, Ia responsabiIità diretta defla precedente Giunta Regionale. Attività La Commissione ha compiuto sino a oggi n. 9 sedute, nd corso delie quail sono state ascoltate le audizioni di n. 6 figure istituzionaii, professionali e dirigenziali che a vario titolo hanno collaborato con Ia Commissione e contribuito a svoigere l’attività d’inchiesta prevista. La Commissione in forza dei poteri istitutivi concessi, ha richiesto, inoltre, Ia testimonianza (con ii deposito di precisa documentazione) del dirigente responsabile deII’Avvocatura Regionale e del professionisti coinvolti nel procedimenti giudiziari in cui è parte attiva o convenuta Ia Regione Campania. Dette richieste purtroppo non hanno trovato adesione e riscontro presso I’attuale Gabinetto del Presidente delia Giunta Regionale che in forza di un dispositivo interno ha negato i’audizione delie figure dirigenziali e professionail sopra indicate. Pur rimarcando l’incomprensibiie diniego, rivendicando ai contempo I poteri concessi aila Commissione daila legge istitutiva e l’equiparazione della stessa aile commissioni consiliari permanenti e speciali, Ia Commissione non ha potuto ascoitare queue testimonianze ritenute utili e acquisire tutta Ia documentazione amministrativa e legale ritenuta necessaria per II pieno svolgimento deil’attività d’inchiesta. La Commissione ha eseguito un accesso d’ispezione presso I’impianto di Depurazione “Foce dei Regi Lagni”. La Commissione ha richiesto inoltre 2 l’accesso d’ispezione presso l’impianto di Depurazione di Cuma senza accoglimento: inspiegabilmente si evidenzia Ia mancata coflaborazione della struttura interessata che non hanno garantito le condizioni fattuali per un libero e autonomo accesso alI’ispezione della Commissione d’inchiesta finalizzato all’accertamento delle condizioni degli impianti oggetto del contratto di concessione. La Commissione ha formato specifica documentazione attraverso l’attività interna svolta dai commissari e I’acquisizione di documenti interni all’amministrazione regionale ed esterni messi a disposizione da terzi a varlo titolo coinvolti. La Commissione, in conformità al mandato ricevuto, ritiene prioritario acquisire altra documentazione da parte di terzi, delle autorità giudiziarie e amministrative di ogni ordine e grado utili aIl’accertamento del fatti e delle responsabilità connesse aIl’attività oggetto della concessione che prefigurerebbero neIl’ordine: un grave danno erariale; danno ambientale; mancati controlli amministrativi; inadempienze contrattuali; eventuali omissioni in atti d’ufficio; scarsa congruità e regolarità secondo le normative vigenti nella formulazione dei contratti di concessione. Con side ra Zion I Quanto sin qui esposto, evidenzia un quadro indicativo circa l’importanza della vicenda “Hydrogest”, della sua vastità, delle sue ramificazioni e inevitabili ripercussioni economiche, sociali e politiche. Quanto sopra descritto, evidenzia Ia difficoltà della Commissione a definire, oggi, un quadro compiuto e conclusivo dell’inchiesta sin qui svolta. La Commissione facendosi carico del mandato affidatole dal Consiglio regionale, consapevole della vigile attenzione prestata dall’opinione pubblica e dai mezzi d’informazione, ha inteso svolgere Ia propria attività senza eludere Ia vera sostanza del problema cercando di definire 3 puntualmente Ia specificità della vicenda Hydrogest oggetto d e I l’i n c hi e St a. Stante Ia situazione descritta, Ia Commissione ha profuso un notevole sforzo nd tentare di capire e interpretare non solo ciô che era sottoposto alla sua attenzione, ma altresl anche cia che a essa era omesso, celato o negato, quanto Ic carte e Ic testimonianze rendevano esplicito ma anche cia che i silenzi e Ic omissioni interni all’amministrazione regionale sottintendevano. Conclusioni Quanto si qul sinteticamente esposto pone l’accento circa Ia necessità di completare un quadro reale dci fatti e delle circostanze avvenute, oggi parziale e non eSaustivo, visti gli elementi ostativi opposti al regolare e pieno funzionamento della Commissione. Le conclusioni alle quali è giunta Ia Commissione, in merito alla necessità di prolungare I’attività d’inchiesta sulla vicenda Hydrogest, sono da ritenersi valide e attendibili, e come tali meritevoli di essere sottoposte all’esame del Consiglio regionale, poiché ricevono supporto dalla documentazione disponibile e dalla constatazione, che gli elementi raccolti unitamente alla dinamica dci fatti riscontrati, sono coerenti con una logica spiegazione che è alI’origine anche delle inchieste Giudiziarie in corso. Tra I’altro, come sottolineato anche nd report deII’attività svolta dal Presidente Fabozzi, che richiamando I’art.3 della delibera consiliare n.79 del 06/12/2010, pone l’accento sul fatto che Ic attività della commissione non andavano interrotte prima dell’accertamento delle responsabilità e dci ritardi. In conclusione si evidenziano due aspetti fondamentali che, nonostante tutte Ic difficoltà operative Sopracitate, Ia Commissione è riuscita a far emergere con chiarezza: 4 1) La responsabilità del precedente governo regionale che, una volta esplosa Ia vicenda Hydrogest, in tutta Ia sua gravità sia dal punto di vista erariale che ambientale, con interventi blandi e controproducenti, peggiorava ancor Ia piü situazione, appesantendo ancor di piü il rapporto con Hydrogest, non dando seguito ad un immediato e fattivo intervento sugli impianti, e generando tra i’altro un ulteriore volume di “rifiuti bagnati”, nella fase terminale della depurazione, che andavano a gravare sulle casse regionali con continui trasporti in altre Regioni. 2) L’interesse, esternato a volte anche in forma di sfogo, di alcune figure istituzionali, a dare seguito agli incontri con Ia Commissione d’lnchiesta, in quanto sede di confronto e riflessione tecnica e politica e di supporto alle imminenti future decisioni ed attività. Esempio di tale auspicio sono stati ii Responsabile Unico della Concessione ing. Bruno Orrico, che ha esaminato insieme alla Commissione i van impianti e le relative criticità, corredandone con Relazione tecnica dettagliata, ed accompagnando I componenti della Commissione all’unico sopralluogo all’impianto dei Regi Lagni; oppure il Responsabile dell’Area Ecologia, Tutela dell’Ambiente, Disinquinamento, Protezione Civile (AGC 05) della GRC, dott. Michele Palmieni, che ripercorreva in maniera analitica l’iter amministrativo della Concessione Hydrogest, evidenziandone I “peccati originari”, e quelli che Si SOflO susseguiti negli anni, e spiegandoci lo spirito e gli obiettivi delle decisioni prese da quando si è insediato presso gil uffici regionali; ed infine, non ultimo, l’Assessore regionale all’Ambiente dott. Giovanni Romano, che partendo dalla questione “Hydrogest” nell’ottica di una totale nifondazione del “Ciclo Integrato delle Acque”, di cui Ia Depurazione fa parte ed è Ia fase di esso piü gravosa sulle casse regionali, auspicava incontri cadenzati con Ia Commissione, come sede naturale dove analizzare e risolvere gli errori del passato e 5 programmare una virtuosa iniziativa per Ia riorganizzazione C ristrutturazione del sistema di collettamento-depurativo regionale futuro. 3) Dagli interventi di alcuni componenti della commissione, in particolare l’on Pietro Foglia, emergeva che II caso “Hydrogest” doveva rappresentare solo II punto di partenza della commissione d’inchiesta, e che essa aveva come naturale obiettivo finale l’analisi delle problematiche di ii tutto sistema fognario-depurativo regionale. Pertanto preso atto e tenuto conto nell’ordine: - - Report ex Presidente Commissione d’inchiesta Enrico Fabozzi; Copia della convenzione concessoria (75 fogli) stipulata ii 16 dicembre 2004; - Seduta consiliare del 06.07.2011 (vedi punto 10 - — - Approvazione atti amministrativi BURC n. 48 del 25 luglio 2011); Audizione del Professore Paolo Massarotti, Custode Giudiziario degli impianti di cui alla concessione Hydrogest del 26.07.2011, presso Ia Commissione parlamentare d’incbiesta sulle attività illecite connesse al ciclo del rifiuti; - - Relazione del Coordinatore dell’AGC 05 Dott. Michele Palmieri del 26.09.2011; Audizione dell’Assessore all’Ambiente Giovanni Romano del 26.09.2011; - - - - Sentenze esecutive e Procedimenti Giudiziari in corso; Mancate ispezioni dei siti “lmpianto di Depurazione di Cuma” Negate audizioni del Dirigente responsabile Avvocatura Regionale; Mancata perizia di qualificato professionista terzo concernente Ia congruità, opportunità e conformità del contratto di concessione stipulato con Raggruppamento d’imprese TM.E. e con Ia successiva società di scopo Hydrogest; 6 / 11 Ii 11 i FAX ‘6H 13 i 1:1 Si richiede, pertanto, al Consigllo Regionale Ia pro roga di ulteriori mesi 6 (sei) della Commissione d’Inchiesta Hydrogest, at fine di terminare l’attività caratteristica d’inchiesta, con fidando nel senso di responsabilità dl tutte le forze politiche soprattutto di queue d’opposizione chiamate, eventualmente, a presentare formale richiesta di proroga. In fede II Presidente f.f. deHa Corn missione Vice Presidente On. Luciana Scaizi eakNS4\