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svegLiarsi a casa cau

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svegLiarsi a casa cau
L’indirizzo
Roma
svegliarsi a casa cau
SEI APPARTAMENTI A DUE PASSI DAll a FONTANA DI TREVI.
ARREDATI COME UNA CASA, FUNZIONALI COME UN hotel. è l a
nuova meta dell’ospitalità progettata da nora e sandra
Testo — michele falcone
Foto — alessandra ianniello
Nora Pastore (alias Nora P)
a sinistra, Alessandra Proietti a
destra, assieme formano lo studio
Nora P+P Project. Che firma
il progetto romano di CasaCau
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L’indirizzo
«ho pensato
a un luogo privato,
intimo, riparato
dall a confusione
oltre il portone.
il lusso qui è
l’accoglienz a»
Pino Cau
Mix di stili e materiali per gli
appartamenti di CasaCau. E
metrature varie, dai 25 ai 57 mq,
(in queste pagine). Angolo cucina
realizzato su misura colore
azzurro polvere. Ispirazione
Anni 50, con tavolo e sedie
Anni 60 provenienti da Berlino
(a sinistra). Dettaglio della zona
living: colori pastello alle pareti
e divanetto vintage (a destra, in
alto). Affacciata sul Quirinale,
una camera da letto con cabina
armadio (sotto); il dettaglio
della testata (a destra)
Anche quando dormono hanno gli occhi spalancati sul mondo.
«Sognare per noi è come viaggiare con il solo bagaglio a mano,
da svuotare appena sveglie». Tutta colpa di Freud. Nora Pastore
(alias Nora P, proprietaria del tempio capitolino del design)
e Alessandra Proietti sono romane doc. Una arredatrice, l’altra
architetto. Entrambe con la passione per il design e per il viaggio.
«Ci siamo occupate di tutto: dalla progettazione degli interni
al marketing. A Roma mancava uno spazio come CasaCau», dice
il duo di Nora P+P Project. I lavori sono cominciati circa un anno
e mezzo fa. Sei appartamenti in un palazzo del ’600 di tre piani,
gli ultimi due completati a luglio. Quando si dice la burocrazia.
A cento metri dalla Fontana di Trevi venduta da Totò a un
credulone turista italo-americano. Oggi vuota, con passerella vista
restauro. Anita Ekberg è solo un ricordo. Sei interni, differenti
l’uno dall’altro, con tutti i comfort di un albergo. CasaCau è nella
top 20 della travel guide di Mr&Mrs Smith ma non chiamatelo
hotel. Niente sfarzo tanto caro ai russi. Nessuna suite con
portacenere e rubinetti d’oro. Follie da sceicchi queste. «Da
noi il lusso è l’accoglienza», dice il proprietario Pino, di origini
sarde: ecco spiegato Cau. La sua è una famiglia di albergatori, da
generazioni. «Il nome suonava bene, l’abbiamo scelto per questo».
Il latino non c’entra nulla. L’edificio è al civico 94 di via in Arcione,
una strada corta e stretta nel cuore della capitale che nasconde
uno dei complessi sotterranei più grandi del centro storico.
A ricevere gli ospiti, Marina e Kevin. Sempre a disposizione,
come dei gentili vicini di casa. Per niente ficcanaso. All’ingresso,
sulla parete destra, una mappa magnetica aiuta a orientarsi
e a scoprire la città, con una serie di calamite rosse a suggerire,
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L’indirizzo
«casacau è un viaggio.
at traverso arredi vintage,
design contemporaneo,
fotografie e dipinti»
Nora P
giorno per giorno, il luogo degli eventi cool. Lontano dal vortice
della mondanità di Jep Gambardella. Sulla sinistra, cassette
delle lettere. Una per ogni appartamento. Qui ‘l’inquilino’ può
ricevere la sua posta o lasciare messaggi allo staff. Niente ascensore.
Solo una scala che conduce agli alloggi, ognuno con una propria
personalità, ma in armonia tra loro. Si va dai 25 ai 57 mq. Alcuni
possono anche essere comunicanti, in caso di necessità. In ogni
interno gli arredi convivono con i vecchi pavimenti che conservano
le cementine e la graniglia. A CasaCau i dettagli fanno la differenza.
E non è un modo di dire. Mobilia vintage e arte contemporanea,
in un susseguirsi di geometrie e cromie. Rettangoli, quadrati e
trapezi, giochi di forme e colori, dal pastello al fluo. Specchi in
midollino e sgabelli in bambù. Sul soffitto, le lampade Flos Lianes
dei fratelli Bouroullec. Alcuni pezzi sono in vendita nello store
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Nora e Alessandra alle prese con
una selezione di fotografie (in
questa pagina). In camera: arredi
disegnati convivono con vecchi
pavimenti di graniglia. Sul letto a
pattern geometrici, lenzuola
e plaid Society (nella pagina
accanto, a sinistra in alto).
L’angolo cucina con lavello in
plastica (nella pagina accanto,
a destra in alto). Per la tavola,
servizio di piatti Richard Ginori,
posate dorate e gabbia di Seletti
(nella pagina accanto, in basso)
L’indirizzo
In soggiorno, sfere opaline, tavolo,
sedie con tessuto Kvadrat, tutto
Anni 70. Una macchina per scrivere
Olivetti e un foglio bianco per i
nostalgici. Il quadro è dell’artista
Rita Scherlin (sotto). Nora e Sandra
sulla scalinata del Quirinale
(a destra. Ritratto Andrea Pizzi).
Foto Living Inside
L A NOSTRA
ROMA
Chi sono, cosa fanno, dove si tagliano
i capelli. Ecco le ‘protagoniste’ di CasaCau
e i loro indirizzi preferiti
1
NORA e alessandra
Nora Pastore ha trasformato un’officina
meccanica in Nora P (via Panisperna 220):
negozio-galleria, punto di riferimento
per gli amanti dell’arte e del design.
Affascinata dalle piccole dimensioni,
Alessandra Proietti crea gioielli e insieme
a Nora progetta spazi residenziali e no.
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CASACAU
Via in Arcione 94, Roma
Tel. 0669290159, casacau.com
Facebook/casacau.roma
Metro: Linea A, fermata Barberini
Sei appartamenti, 15 posti letto,
prezzi da 310 a 490 euro a notte
Nora P, solo per design addicted. Poi doccia, vasca e bagno turco.
Terrazzino affacciato sul mercato della piccola piazza adiacente
e camera da letto sul retro del Quirinale. Per i politicamente
corretti. Tutti gli appartamenti sono dotati di zona pranzo, angolo
cottura e una dispensa di prodotti locali che Marina e Kevin
arricchiscono quotidianamente. Lo chef Marco Martini del
ristorante Stazione di Posta su richiesta prepara una cena ‘fatta
in casa’. Scordatevi lo schermo piatto in camera. Non c’è
nemmeno un televisore. È obsoleto. Meno zapping, più touch e
Wi-Fi. In ogni stanza c’è un iPad per chi è connesso dal tramonto
all’alba, e un impianto audio wireless. In omaggio ai nostalgici
della battitura, una Olivetti e un foglio bianco. Per scrivere delle
vacanze romane e del soggiorno a CasaCau. L
3
suggerimenti
La storica libreria fondata nel 1949 da
Carlo Pasquali (largo Brazzà 25), a due
passi dall’ottocentesco Palazzo Castellani,
che ospita al pianoterra la farmacia Pesci
(piazza di Trevi 89), la più antica di Roma.
Take away nel cuore della capitale: la
focaccia farcita con affettato dell’Antico
Forno (via delle Muratte 8). Per un taglio alla
cosplayer, il piccolo salone coiffeur di Kano
Yuki (vicolo Scanderbeg 108), giapponese
trapiantata da anni in Italia.
casacau.com
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