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svegLiarsi a casa cau
L’indirizzo Roma svegliarsi a casa cau SEI APPARTAMENTI A DUE PASSI DAll a FONTANA DI TREVI. ARREDATI COME UNA CASA, FUNZIONALI COME UN hotel. è l a nuova meta dell’ospitalità progettata da nora e sandra Testo — michele falcone Foto — alessandra ianniello Nora Pastore (alias Nora P) a sinistra, Alessandra Proietti a destra, assieme formano lo studio Nora P+P Project. Che firma il progetto romano di CasaCau 89 L’indirizzo «ho pensato a un luogo privato, intimo, riparato dall a confusione oltre il portone. il lusso qui è l’accoglienz a» Pino Cau Mix di stili e materiali per gli appartamenti di CasaCau. E metrature varie, dai 25 ai 57 mq, (in queste pagine). Angolo cucina realizzato su misura colore azzurro polvere. Ispirazione Anni 50, con tavolo e sedie Anni 60 provenienti da Berlino (a sinistra). Dettaglio della zona living: colori pastello alle pareti e divanetto vintage (a destra, in alto). Affacciata sul Quirinale, una camera da letto con cabina armadio (sotto); il dettaglio della testata (a destra) Anche quando dormono hanno gli occhi spalancati sul mondo. «Sognare per noi è come viaggiare con il solo bagaglio a mano, da svuotare appena sveglie». Tutta colpa di Freud. Nora Pastore (alias Nora P, proprietaria del tempio capitolino del design) e Alessandra Proietti sono romane doc. Una arredatrice, l’altra architetto. Entrambe con la passione per il design e per il viaggio. «Ci siamo occupate di tutto: dalla progettazione degli interni al marketing. A Roma mancava uno spazio come CasaCau», dice il duo di Nora P+P Project. I lavori sono cominciati circa un anno e mezzo fa. Sei appartamenti in un palazzo del ’600 di tre piani, gli ultimi due completati a luglio. Quando si dice la burocrazia. A cento metri dalla Fontana di Trevi venduta da Totò a un credulone turista italo-americano. Oggi vuota, con passerella vista restauro. Anita Ekberg è solo un ricordo. Sei interni, differenti l’uno dall’altro, con tutti i comfort di un albergo. CasaCau è nella top 20 della travel guide di Mr&Mrs Smith ma non chiamatelo hotel. Niente sfarzo tanto caro ai russi. Nessuna suite con portacenere e rubinetti d’oro. Follie da sceicchi queste. «Da noi il lusso è l’accoglienza», dice il proprietario Pino, di origini sarde: ecco spiegato Cau. La sua è una famiglia di albergatori, da generazioni. «Il nome suonava bene, l’abbiamo scelto per questo». Il latino non c’entra nulla. L’edificio è al civico 94 di via in Arcione, una strada corta e stretta nel cuore della capitale che nasconde uno dei complessi sotterranei più grandi del centro storico. A ricevere gli ospiti, Marina e Kevin. Sempre a disposizione, come dei gentili vicini di casa. Per niente ficcanaso. All’ingresso, sulla parete destra, una mappa magnetica aiuta a orientarsi e a scoprire la città, con una serie di calamite rosse a suggerire, 90 L’indirizzo «casacau è un viaggio. at traverso arredi vintage, design contemporaneo, fotografie e dipinti» Nora P giorno per giorno, il luogo degli eventi cool. Lontano dal vortice della mondanità di Jep Gambardella. Sulla sinistra, cassette delle lettere. Una per ogni appartamento. Qui ‘l’inquilino’ può ricevere la sua posta o lasciare messaggi allo staff. Niente ascensore. Solo una scala che conduce agli alloggi, ognuno con una propria personalità, ma in armonia tra loro. Si va dai 25 ai 57 mq. Alcuni possono anche essere comunicanti, in caso di necessità. In ogni interno gli arredi convivono con i vecchi pavimenti che conservano le cementine e la graniglia. A CasaCau i dettagli fanno la differenza. E non è un modo di dire. Mobilia vintage e arte contemporanea, in un susseguirsi di geometrie e cromie. Rettangoli, quadrati e trapezi, giochi di forme e colori, dal pastello al fluo. Specchi in midollino e sgabelli in bambù. Sul soffitto, le lampade Flos Lianes dei fratelli Bouroullec. Alcuni pezzi sono in vendita nello store 92 Nora e Alessandra alle prese con una selezione di fotografie (in questa pagina). In camera: arredi disegnati convivono con vecchi pavimenti di graniglia. Sul letto a pattern geometrici, lenzuola e plaid Society (nella pagina accanto, a sinistra in alto). L’angolo cucina con lavello in plastica (nella pagina accanto, a destra in alto). Per la tavola, servizio di piatti Richard Ginori, posate dorate e gabbia di Seletti (nella pagina accanto, in basso) L’indirizzo In soggiorno, sfere opaline, tavolo, sedie con tessuto Kvadrat, tutto Anni 70. Una macchina per scrivere Olivetti e un foglio bianco per i nostalgici. Il quadro è dell’artista Rita Scherlin (sotto). Nora e Sandra sulla scalinata del Quirinale (a destra. Ritratto Andrea Pizzi). Foto Living Inside L A NOSTRA ROMA Chi sono, cosa fanno, dove si tagliano i capelli. Ecco le ‘protagoniste’ di CasaCau e i loro indirizzi preferiti 1 NORA e alessandra Nora Pastore ha trasformato un’officina meccanica in Nora P (via Panisperna 220): negozio-galleria, punto di riferimento per gli amanti dell’arte e del design. Affascinata dalle piccole dimensioni, Alessandra Proietti crea gioielli e insieme a Nora progetta spazi residenziali e no. 2 CASACAU Via in Arcione 94, Roma Tel. 0669290159, casacau.com Facebook/casacau.roma Metro: Linea A, fermata Barberini Sei appartamenti, 15 posti letto, prezzi da 310 a 490 euro a notte Nora P, solo per design addicted. Poi doccia, vasca e bagno turco. Terrazzino affacciato sul mercato della piccola piazza adiacente e camera da letto sul retro del Quirinale. Per i politicamente corretti. Tutti gli appartamenti sono dotati di zona pranzo, angolo cottura e una dispensa di prodotti locali che Marina e Kevin arricchiscono quotidianamente. Lo chef Marco Martini del ristorante Stazione di Posta su richiesta prepara una cena ‘fatta in casa’. Scordatevi lo schermo piatto in camera. Non c’è nemmeno un televisore. È obsoleto. Meno zapping, più touch e Wi-Fi. In ogni stanza c’è un iPad per chi è connesso dal tramonto all’alba, e un impianto audio wireless. In omaggio ai nostalgici della battitura, una Olivetti e un foglio bianco. Per scrivere delle vacanze romane e del soggiorno a CasaCau. L 3 suggerimenti La storica libreria fondata nel 1949 da Carlo Pasquali (largo Brazzà 25), a due passi dall’ottocentesco Palazzo Castellani, che ospita al pianoterra la farmacia Pesci (piazza di Trevi 89), la più antica di Roma. Take away nel cuore della capitale: la focaccia farcita con affettato dell’Antico Forno (via delle Muratte 8). Per un taglio alla cosplayer, il piccolo salone coiffeur di Kano Yuki (vicolo Scanderbeg 108), giapponese trapiantata da anni in Italia. casacau.com 94