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Biscotti Bigio

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Biscotti Bigio
L’ECO DI BERGAMO
40
VENERDÌ 24 GENNAIO 2014
Valli Brembana e Imagna
Biscotto Bigio, inimitabile da 80 anni
La pasticceria aprì nel 1934, il dolce di San Pellegrino divenne subito famoso a Milano e fu brevettato
Richieste in crescita, copiato senza successo. Il segreto? «Nell’impasto». Quest’estate la festa-evento
chero, uova, latte, burro, vaniglia e sale gli ingredienti. Bigio,
GIOVANNI GHISALBERTI
intanto, diventa celebre buratImitato ma inimitabile. Il bi- tinaio, arte che insegnerà anscotto di San Pellegrino, il bi- che al figlio Giuseppe (Bepi).
scotto di Bigio e la sua pastic- E nel 1962 arriva persino il
ceria festeggiano 80 anni.
brevetto registrato al ministeLo faranno con un evento in ro dell’Industria e del Comprogramma la prossima estate, mercio. Si tenta così di difenma già dalle prime settimane dersi dai primi tentativi di imidi questo 2014 sui tavolini del tazione.
bar di viale Papa Giovanni si
Ma si sa, in campo alimentaespongono le mini locandine re, i prodotti «copiati» sono
dell’anniversario. Ottant’anni dietro l’angolo. «Gli ingrediendi dolcezza che, ancora oggi, ti si conoscono, basta una fornon ha conosciuto declino (la ma leggermente diversa e il
rivista Orobie gli dedicherà un gioco è fatto», spiega Lia Mileampio servizio sul numero di si, figlia di Bigio. E oggi, biscotmarzo).
ti a forma di mezzaluna, pure
Anzi, è sempre più richiesta, col nome di San Pellegrino ma
nella nostra provincia e nel non di Bigio, si trovano facilMilanese, terra dove
mente sugli scaffali
il biscotto ebbe una
di bar e negozi, maconsacrazione, come
Da 46 anni gari con qualche insouvenir tipico di
non prola ricetta grediente
San Pellegrino, della
prio naturale come
Val Brembana e della
nelle mani margarine o grassi
Bergamasca.
dello stesso idrogenati.
Merito di Luigi
E poi, il brevetto,
pasticciere affisso in bella evi(Bigio, in dialetto)
Milesi che, da Dalmidenza all’ingresso
ne, dopo aver fatto
del bar, venne meno,
l’aiuto pasticcere in
ma quello «sta a diun locale sotto i porL’accordo mostrare che il dolce
tici Colleoni di San
da qui», dicono
sul nome partì
Pellegrino, apre nel
oggi gli eredi.
1934, in piazza Mar- con l’azienda
Nel frattempo naconi, la sua pasticcescono ristorante e aldell’acqua
ria. Dando subito albergo, Bigio apre una
minerale pasticceria in centro
la luce la «Torta tre
gusti», nata – come
a Bergamo ma dopo
capita a volte nei sapori più pochi anni rientra a San Pellefortunati – da un errore di pre- grino, viene insignito del titolo
parazione, e quello che diven- di Cavaliere per ordine e meriterà il famosissimo biscotto. to dal presidente della RepubDoveva chiamarsi «Biscotto bica e il figlio Bepi prende le
San Pellegrino», ma la Sanpel- redini dell’azienda.
legrino, quella dell’acqua, iniOggi la storia della pasticcieziò a storcere il naso. Così ci si ra e del biscotto Bigio (ma anmise d’accordo per «Biscotto che di albergo e ristorante)
di San Pellegrino», poi per continua con i nipoti Luigi, 33
molti divenne semplicemente anni, Francesca, 37, Roberta,
il biscotto del Bigio, come oggi 39, e mamma Teresa Mainetti,
riportato sulle confezioni.
moglie di Bepi.
Con o senza preposizione,
Mezzo secolo fa il biscotto
comunque, il piccolo dolce a divenne famoso nel Milanese
mezzaluna (forma scelta «per perché San Pellegrino era meta
la comodità degli stampi», dice frequentatissima di villeggianoggi il nipote Luigi) fa subito ti del capoluogo lombardo. E
fortuna, soprattutto tra i palati poi c’era il passaggio, sulla vecdei villeggianti: farina 00, zuc- chia statale in centro alla citta-
San Pellegrino
Teresa Mainetti tra i figli Roberta e Luigi Milesi, eredi della tradizione pasticciera di Bigio e Bepi FOTO MARCO MAZZOLENI DA OROBIE
Due pasticcieri tra Luigi Bigio Milesi e il figlio Bepi negli anni ’50
Bigio fu anche un famoso burattinaio: qui durante alcune riprese tivù
dina. Fermarsi da Bigio per
portare a casa i biscotti di San
Pellegrino era – ma ancora oggi
è – un «classico» di molti.
«La richiesta è in aumento
– dice Luigi – vendiamo ancora
tanto grazie a chi si ferma di
ritorno da qualche uscita in
valle ma anche con tante rivendite. E a Milano è ancora conosciutissimo». Più di casinò e
Grand Hotel, dicono qui a San
Pellegrino. Ma il segreto del
sapore dove sta? Sicuramente
lo conoscono Franco Scandolera, 61 anni, e i suoi collaboratori. Franco, da quando aveva 14
anni, lavora nel laboratorio di
Bigio. A rivelarci qualcosa è
però Luigi: «Gli ingredienti naturalmente si conoscono, an-
che se chi ci imita spesso aggiunge altro o margarine al
posto del burro. E poi sbagliano nei passaggi dell’impasto».
Che cosa? «Non lo posso dire».
Almeno per altri 80 anni. 1
Lo skipass office a Foppolo.
Strada e stazione sono aperte
Selvino che da sempre partecipa
all’organizzazione delle selezioni regionali, sia per il comprensorio Brembo Ski che ospita per
il terzo anno consecutivo la manifestazione.
«Una riconferma importante
che premia l’intera destinazione turistica dell’alta Valle Brembana e gli importanti lavori fatti
su impianti e piste che hanno
reso l’intero comprensorio appetibile e adatto d ospitare
eventi e gare internazionali»,
continuano dalla direzione.
La manifestazione prenderà
il via sulla pista del Montebellodalle 9 senza quindi disturbare
gli altri appassionati sciatori.
Aperti anche gli impianti di
Valtorta-Piani di Bobbio e
Piazzatorre (gestiti entrambi
da Imprese turistiche barziesi),
così come si potrà sciare sulle
piste di Oltre il Colle e CusioPiani dell’Avaro.
La strada per l’Avaro sarà
aperta a fasce orarie con monitoraggio del pericolo slavine: oggi dalle 8,15 alle 12,15, domani
la mattina e dalle 16 alle 24 e
domenica la mattina e dalle
15,30 alle 18.
Oggi pomeriggio è prevista
anche la riapertura del tratto di
strada provinciale MezzoldoMadonna delle nevi.
Da domani, infine, sarà possibile la pratica dello sci nordico
anche a Branzi. Sono infatti in
corso le ultime rifiniture per
l’innevamento della pista della
Gardata, lunga quattro chilometri. 1
Sci, dopo Foppolo riapre
anche la strada per l’Avaro
Alta Val Brembana
Stazioni sciistiche tutte aperte il prossimo fine settimana, in Valle Brembana, dopo le abbondanti nevicate dei
giorni scorsi. E il sole del fine settimana
lascia presagire buone presenze.
«Il prossimo weekend – spiegano dal comprensorio di Brembo
Ski (Foppolo, Carona e San
Simone) – si preannuncia, stando alle previsioni meteo, all’insegna del bel tempo con alta
pressione e freddo in arrivo. Anche la strada provinciale che, nei
giorni scorsi, aveva preoccupato
i tecnici della Provincia, ora non
desta più nessun timore e il
transito è ormai da giorni aperto
senza nessuna restrizione di
orario. Tanta è la neve accumulata sulle piste del comprensorio con punte che arrivano a 340
centimetri alle quote più alte».
Un fine settimana, dunque, di
sole e neve, ma anche di sana
competizione. Domenica a Foppolo, sulla pista Montebello, va
in scena la prima delle due selezioni del Pinocchio sugli sci: ragazzi dagli 11 ai 15 anni si contenderanno i primi posti per poter accedere alle fasi nazionali
della storica manifestazione,
giunta alla 32a edizione, prevista
a fine marzo all’Abetone.
Un appuntamento ormai tradizionale sia per la provincia di
Bergamo, grazie allo sci club
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