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TIPOLOGIA LINGUISTICA Lo studio della variazione
TIPOLOGIA LINGUISTICA Lo studio della variazione linguistica che procede al confronto di un gran numero di lingue anche, e soprattutto, geneticamente diverse si chiama tipologia linguistica. L’indagine tipologica si fonda sulla nozione di universale linguistico introdotta da Greenberg nel 1966 (“Some Universals of Language, with Particular Reference to the Order of Meaningful Elements”, in Greenberg, a cura di, Universals of Grammar, MIT Press). Gli universali sono concetti generali che costituiscono il fondamento del pensiero umano, mentre la variazione di espressione linguistica che corrisponde a tali universali è solo un fenomeno superficiale. Il confronto interlinguistico tra tali variazioni permette di evidenziare le restrizioni generali che presiedono al realizzarsi delle diverse costruzioni che realizzano tali universali. Gli universali si dividono in due categorie, universali assoluti e universali implicazionali. Quelli assoluti sono costanti che valgono per tutte le lingue. Ad esempio, tutte le lingue del mondo hanno vocali. Gli universali implicazionali, invece, sono principi di variazione che pongono un certo tratto in relazione con un altro. La relazione non ha motivazioni storiche o logiche, ma è soltanto una constatazione. Ad esempio se in una lingua il nome precede il dimostrativo, precede anche la frase relativa. Lo studio degli universali evidenzia ciò che è comune a tutte le lingue del mondo, mentre lo studio della tipologia si occupa delle differenze tra le varie lingue. Naturalmente anche lo studio della variazione tipologica evidenzia dei principi universali di variazione, per cui anche la tipologia rende conto di fatti generali del linguaggio. Spingendosi oltre, la tipologia linguistica cerca le motivazioni della variazione, identificandoli in una serie di principi relativi al funzionamento delle lingue. Sono principi funzionali importanti l’iconicità, l’economia e la motivazione comunicativa. L’iconicità è la tendenza ad organizzare le strutture linguistiche in modo conforme con la struttura dell’esperienza e alle categorie che il parlante impone ad essa. "The intuition behind iconicity is that the structure of language reflects in some way the structure of experience." (Croft 2003:102). Si distinguono diversi tipi di iconicità: A. Iconicità di suono (onomatopea; es.: hiss, boom, meow, twitter) B. Iconicità di sequenza (la sequenza linguistica rispecchia la sequenza degli eventi, es. veni, vidi, vici) C. Iconicità di adiacenza (concetti connessi sono espresso da costituenti connessi) D. Iconicità di “scope” (elementi precedenti hanno portata più vasta, Newmeyer 1992:763) E. Iconicità come isomorfismo sintagmatico ("one-meaning-one-form", i.e. non ci sono significati inespressi, non ci sono forme prive di significato) F. Iconicità come corrispondenza di marcatezza/complessità (significati marcati/ complessi ricevono codifiche marcate/complesse) G. Iconicita di coesione (i.e. distanza e indipendenza: la coesione linguistica rispecchia la coesione concettuale) L’economia è la tendenza a semplificare la struttura linguistica in modo da ridurre lo sforzo del parlante. La motivazione comunicativa è il principio che porta ogni lingua a strutturarsi in modo da esprimere qualsiasi concetto; la motivazione comunicativa guida la selezione delle forme linguistiche per renderle adeguate all’espressione di un concetto. Un esempio di alternanza tra economia e motivazione comunicativa si ha nel processo di grammaticalizzazione, che rinforza forme grammaticali (parole funzionali) con parole semantiche finché si reinstaura un processo di semplificazione. Ad esempio, la negazione originaria in francese era espressa con la particella negativa ne, come in Il ne va egli non va che viene rafforzata, nei verbi di movimento, da la parola pas “passo”, il ne va pas egli non va (un) passo PDF created with pdfFactory trial version www.pdffactory.com Dai verbi di movimento la forma, pienamente svuotata di significato, si generalizza come formante di una negazione discontinua, anche in forme come il n’aime pas egli non ama Fin qui opera la spinta della motivazione comunicativa. Il principio di economia spinge, invece, per una semplificazione, che porta a forme del francese parlato in cui l’unica negazione è pas, come in \ il aime pas egli non ama L’equilibrio di questi principi presiede all’instaurarsi di tutte le restrizioni che motivano la variazione linguistica. La spinta di questi principi motiva anche l’evoluzione diacronica delle lingue. In un’interpretazione statica (di tipo ottocentesco) la tipologia serve solo a classificare le lingue. Le tipologie più ovvie sono: 1) FONETICA Foneticamente ogni lingua è caratterizzata da un suo sistema fonetico e fonologico che la caratterizza. Possiamo considerare tendenze a tipizzarsi la differenza tra lingue tonali e accentuali, la differenza tra sillabazione qualitativa e quantitativa. Le lingue classiche (greco, latino, sanscrito) rilevano e caratterizzano la differenza di lunghezza di una sillaba o di una vocale. Può essere elemento di tipologia l'uso dell'armonia vocalica, come accade in turco (cfr. esempi sotto 2c e f). 1) MORFOLOGICA A - classificazione di Finck (Finck, F.N. 1910. Die Haupttypen des Sprachbaus. Leipzig:Teubner): isolante: cinese isolante radicale perché vengono usati solo radici (morfemi lessicali puri) senza alcuna forma di morfologia isolante tematico, perché le radici ricevono un trattamento samoa morfologico. Cliccando su questo sito si può avere un'idea della lingua samoana (gagana samoa) http://lc.byuh.edu/Samoan/Samoan2.html introflessivo Per le lingue semitiche vale il principio del flessivo arabo trisillabismo: le radici sono rappresentate da tre consonanti e la flessione può aver luogo anche soltanto mediante l'introduzione di vocali interne: es. kitaab "libro" kutub "libri" - katib "scrittore" - maktab "scrivania" - kataba "ha scritto", maktub "destino", maktaba "biblioteca", kattaba "chi insegna a scrivere". greco flessivo tematico; i temi sono flessi mediante desinenze apposte ai temi georgiano flessivo sintagmatico, in quanto la flessione si applica all'intero sintagma piuttosto che ad ogni singola parola. Es.: bich'-ma dzaghl-i bagh-shi da-mal-a. boy (nar sg) dog (nom sg) garden (dat sg) - in X-hides-Y (aor 3s 3s; trans) The boy hid the dog in the garden. elementi non subiya (bantu) con giustapposizione degli elementi combinati con la base turco agglutinante. cumula i suffissi senza fonderli PDF created with pdfFactory trial version www.pdffactory.com çocuk-lar-ınız-dan =vostro, dan=da) “dai vostri bambini” (çocuk=bambino, lar=plurale, ınız eschimese polisintetico o incorporante.perché incorpora un'intera frase in una parola. Es.: angya - liur - vig - pa - li - ciq - uq "he will build a big place for working on boats" angyaq" boat" liur "to work on" (called a 'postbase') vig "place" pa "big" li "build" ciq "will" uq, is a verb ending, showing that this form is a statement B- nella relazione tra stato di cose ed espressione linguistica eschimese turco georgiano arabo cinese greco samoa subiya una parola comprende diversi elementi di uno stato di cose intermedi ogni parola corrisponde a un elemento dello stato di cose una parola corrisponde a meno di un elemento dello stato di cose 2) classificazione sintattica a) ordine abituale dei costituenti in frase dichiarativa SVO SOV jp. Jiro-ga inu-o mita Jiro(AG) cane(OGG) ha visto tr. Ahmet gazete-yi okuyor Ahmet giornale(DEF) legge b) frase relativa jp. Taro-ga niku-o tabeta inu-o mita Taro(AG) carne(OGG) (che)mangiava cane(OGG) ha visto tr. ben alacağınız kitabi okuyordum io che voi state per comprare libro(def) stavo leggendo c) aggettivo qualificativo in funzione attributiva jp. Taro-ga takai inu-o mita grande tr. Istambul büyük şehidir Istambul grande città-è d) costruzione possessiva jp. Taro-ga kinjo-no hito-no inu-o mita Taro ha visto il cane del vicino di vicino di uomo tr. hafta-nın günler della-settimana giorni PDF created with pdfFactory trial version www.pdffactory.com e) adposizioni jp. Taro-ga mado-yori inu-o mita Taro ha visto il cane dalla finestra tr. vapur ile gittiniz nave con siete-venuti ovv. köy-e doğru yürüdük villaggio-al verso andammo f) costruzione comparativa jp. Inu-ga neko-yori takai Il cane (è) più grande del gatto tr. Türkiye Lübnan'dan büyüktür Turchia Libano-più-del grande-è PDF created with pdfFactory trial version www.pdffactory.com