tessuti GiOieLLi e suPPeLLettiLi AL teMPO deGLi OMAYYAdi
by user
Comments
Transcript
tessuti GiOieLLi e suPPeLLettiLi AL teMPO deGLi OMAYYAdi
27 tessuti GIOIELLI E SUPPELLETTILI AL TEMPO degli OMAYYADI I l grande Dar al-Islam, o Dominio dell’Islam, dei califfi Omayyadi (661-750) comprendeva una vasta area geografica che copriva i territori della Penisola Araba, del Nord Africa, della Turchia e della Persia, spingendosi fino alle porte dell’Estremo Oriente. Gli Omayyadi si fecero promotori di una politica di celebrazione del proprio potere attraverso le arti, commissionando edifici maestosi, sia pubblici che privati, dotati di sontuosi apparati decorativi e suppellettili preziose. Come sottolineato dagli studi di settore, a partire dai califfi omayyadi diventa una norma dei regnanti islamici l’uso di tessuti pregiati sia per le vesti destinate all’ambito di corte che per gli arredi interni dei palazzi. I tessuti diventano infatti uno degli elementi più rappresentativi della gloria e della ricchezza dei califfi. Nelle pitture di Qusayr ‘Amra, stoffe pregiate e suppellettili preziose sono presenti in particolare nelle scene dipinte nelle pareti sud e ovest della navata occidentale. Il registro centrale della parete sud mostra una scena di vita di corte in NAVATA OVEST, PARETE SUD cui un personaggio maschile, forse lo stesso committente, è intento a fumare una pipa mentre una schiava sventola un flabellum di piume di pavone. Due figure minori siedono ai piedi del ‘divano’ e un uomo in piedi sulla destra è intento a scrivere. I tessuti rappresentati, sia quelli relativi alle vesti sia le stoffe che ricoprono l’insieme di cuscini e materassi sui quali siede il personaggio maschile, presentano motivi decorativi geometrici o floreali e un trattamento delle superfici che lascia intuirne la natura eterogenea. Non è difficile apprezzare la qualità trasparente dell’abito che avvolge morbidamente l’uomo seduto in contrasto con il tessuto evidentemente più pesante che si appoggia sulle sue ginocchia. Sotto il divano, un braciere finemente decorato che ricorda un oggetto simile rinvenuto durante gli scavi nei pressi della vicina città di Mafraq e la cui copia è oggi visibile al Museo della Cittadella di Amman. Nella parete ovest il corteo dei Sei Re offre un ricco campionario di tessuti ornati con motivi cuoriformi, circolari, romboidali o floreali che trovano confronti nella contemporanea TEXTILES, JEWELLERY AND FURNISHINGS IN UMAYYAD TIMES produzione tessile di ambito islamico e bizantino. La scena centrale offre inoltre la rappresentazione di un tendaggio il cui stato di conservazione è forse il migliore dell’intera navata, con elementi floreali bianchi all’interno di losanghe color ocra. Al di sotto di piccole arcatelle dipinte nella stessa scena pendono candelabri i cui dettagli sono ancora chiaramente apprezzabili. Una brocca ad ansa unica, vicina per forma e trattamento della superficie alla produzione omayyade contemporanea, è rappresentata invece nella parete ovest dell’apodyterium. I personaggi maschili delle scene sopra descritte, in accordo con i canoni di eleganza propri dell’epoca, indossano vesti dotate di ampie maniche e lunghe fino alla caviglia, sulle quali si appoggiano mantelli realizzati con tessuti preziosi. Sono presenti anche i copricapi, quali ad esempio quello conico con motivi ornamentali geometrici dello ‘scriba’ della parete sud. Le figure femminili indossano in alcuni casi una veste lunga fino ai piedi, non molto diversa nella foggia da quella dei personaggi maschili. In altri sono o completamente nude (si veda la Nuotatrice, parete nord) oppure sfoggiano semplicemente un velo trasparente che si appoggia sui fianchi e scende alle ginocchia, come rivelato dai restauri dell’ISCR nel personaggio centrale della parete ovest. Questo tipo di veste ha puntuali riscontri in altri monumenti di committenza omayyade, come ad esempio nelle decorazioni in stucco di Khirbet al Mafjar o nel frammento di statua femminile proveniente da Qasr al Mshatta. Nella volta dell’apodyterium invece si ritrova una figura a mezzo busto con un abito a tinta unita caratterizzato da un ampio collo decorato. Ai personaggi femminili è associata inoltre una varietà di gioielli, quali grandi collane intrecciate con pendenti cuoriformi o circolari, bracciali da polso e da braccio, cavigliere, orecchini, fasce metalliche per capelli con un grosso medaglione circolare al centro, che ne costituisce spesso l’unico, seppur ricco, ornamento. T he great Dar al-Islam (or Domain of Islam) of the Umayyad caliphs (661-750) extended in a large geographical area including territories of the Arabian Peninsula, North Africa, Turkey, Persia and zones towards the Far East. The Umayyads promoted a policy of celebration of their power through arts, commissioning magnificent buildings, both publics and privates, with lavish decorations and precious objects. As pointed out by scholars, since Umayyad caliphs the use of sumptuous textiles becomes a custom of the Islamic rulers, both for the court clothing and building interiors. Textiles become in fact one of the most representative elements of caliphs splendour and richness. In Qusayr ‘Amra mural paintings, luxurious fabrics and precious objects are depicted particularly in south and west walls of the western nave. The central register of the south wall shows a court life scene with a male figure, perhaps the patron, smoking a pipe while a girl-slave is waving a flabellum of peacock feathers. Two minor figures sit at the foot of the ‘sofa’ while a man standing on the right is documenting the scene on a parchment. The textiles represented, in both garments and the set of cushions on which the male figure is sitting, have geometric or floral motifs and a surface treatment that suggests the heterogeneous nature of fabrics. One can appreciate the transparency of the robe that gently wraps around the seated man in contrast to the fabric obviously heavier leaning on his knees. Under the main central figure, a finely decorated brazier is reminiscent of a similar object found during archaeological excavations in the nearby town of Mafraq. A copy of this object is in the Museum of the Citadel of Amman. The so-called ‘Six Kings’ scene in the west wall offers a rich assortment of textiles with ornamental motifs such as heart-shaped, circular or diamond-shaped flower that find parallel in contemporary Islamic and Byzan- WEST AISLE, SOUTH WALL Apodyterium tine textile production. The central scene of this wall also provides a representation of a curtain with floral elements within ochre lozenges, whose conservation status is probably the best of the entire nave. Candelabra are hanging below the small arcades painted in the same wall and their details are still clearly visible. An ewer with a single handle, whose shape and surface treatment is similar to the contemporary Umayyad artistic production, is painted in the west wall of the apodyterium. The male figures described above, in accordance with the fashion standards of the time, are wearing ankle-length robes with wide sleeves and shawls/cloaks made of precious fabrics. They have also headdresses, such as the conical cap with geometric motifs of the ‘scribe’ in the south wall. The female figures are dressed in some cases with ankle-length robe similar to the ones wore by male counterparts. In other cases they are either complete- ly naked (as the swimmer in north wall) or wearing only a transparent veil that rests on the hips and falls to the knees, as revealed by the ISCR restoration in the central female figure of the west wall. This type of dress has comparisons in other monuments of the Umayyad period, such as stucco decorations of Khirbet al Mafjar or the fragment of a female statue from Qasr al Mshatta. In the vault of the apodyterium instead a half-length figure is potrayed wearing a robe with a wide decorated neckband. Female figures in Qusayr ‘Amra also show a variety of jewellery that is often the only, albeit rich, ornament of their bodies. They can exhibit large braided necklaces with heart-shaped or circular pendants, wrist and arm bracelets, anklets, earrings, hair metal bands with a large circular medallion in the middle. Apodyterium 8 7 3 1 2 4 10 9 1 ancella, particolare Slave girl, detail 2 Flabellum, particolare delle piume di pavone Flabellum, peacock feathers detail 3,4 Scriba, particolari della veste e del copricapo Scribe, dress and headdress details 5 Divano, particolare dei tessuti Couch, textiles detail 11 Brocca in lega di rame Ewer, copper alloy, Georgian National Museum, Tbilisi 12 Parete ovest, lunetta West wall, lunette 13 Volta, personaggio centrale Vault, central character 5 6 13 154.506 mm Braciere omayyade, VIII secolo (riproduzione moderna). Omayyad brazier, 8th century (modern reproduction). Jordan Archaeological Museum, Amman NAVATA OVEST, PARETE nord 6 Braciere Brazier 7,8 Tenda Curtain 9,10 Particolari delle stoffe del divano e della veste del personaggio centrale Details of the couch and central figure’s dress 11 12 WEST AISLE, north WALL NAVATA OVEST, PARETE SUD WEST AISLE, SOUTH WALL 21 16 20 16 14 Cavigliera Anklet 17 Tendaggio Curtain Particolari delle vesti dei Sei Re 18,19,20 Six Kings Garments details Frammento di decorazione Fragment of decoration, Hisham’s Palace (Khirbat al Mafjar) 15 18 19 22 17 23 24 14,15 Registro centrale, bracciali Central register, Bracelets 21 Personaggio centrale, orecchini e fascia Main figure, earrings and headband 22 Personaggio centrale, particolare della collana Main figure, necklace 23 Personaggio centrale, velo e bracciali Main figure, veil and bracelets Frammento di statua Fragment of a statue, Citadel Museum, Amman 24 Candelabri Candelabra