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Lo Psicologo in Nefrologia con l`ambulatorio MAREA
Dott.ssa Paola Belardi - Responsabile S.S. Nefrologia e Dialisi Ivrea Dott. Rodolfo Brun – Psicologo – Servizio di Psicologia Ospedaliera Sig.ra Anna Polizzi - CPSE SC Nefrologia e Dialisi Chivasso Lo Lo Psicologo Psicologo in in Nefrologia Nefrologia con con l'ambulatorio l'ambulatorio MAREA MAREA Psicologia in Ospedale L’integrazione a favore delle cure Lo Psicologo in Nefrologia Dr.ssa Paola Belardi Nefrologia Ivrea 16 Novembre 2012 Officine H Polo Formativo Ivrea Di cosa hai bisogno? Quali sono i tuoi desideri? Christian Krohg (1852-1925) The sick girl La Dimensione del problema Le Malattie Renali costituiscono una minaccia , in parte sottovalutata, alla salute dell’uomo. *Si calcola che nella popolazione generale il 10% delle persone abbia un danno renale permanente e progressivo, spesso misconosciuto. *L’OMS considera attualmente le malattie renali come una pandemia. In Italia l’insufficienza renale è ancora considerata come una malattia rara, che può andare incontro alla dialisi o al trapianto renale senza altre conseguenze per la salute e per la sopravvivenza. L’attenzione nei confronti delle malattie renali, in realtà, è dettata dall’esigenza di prevenire l’insufficienza renale cronica ma soprattutto di ridurre il rischio cardiovascolare, che aumenta sensibilmente già in presenza di un danno renale lieve. CAUSE PRINCIPALI DELLA MALATTIA RENALE CRONICA 1) Invecchiamento della popolazione generale 2) Incremento di alcune patologie molto frequenti quali l’ipertensione arteriosa , l’obesità, la sindrome metabolica. 3) Diabete mellito. ANNUAL MORTALITY FOR CV DISEASE ( USRDS ) Popolazione generale dialisi % 15 10 ~+5 5 ~ + 500 0 25-34 35-44 45-54 55-64 65-74 75-84 Classi di età > 84 Pazienti in trattamento sostitutivo della funzione renale > 60.000 > 1.500.000 Pazienti in dialisi o con trapianto renale Registro Italiano Dialisi e Trapianto- RIDT 2010 Prevalenza 788 pz/pmp in dialisi ⇒ 42.488 soggetti Incidenza 162 pz/pmp iniziato dialisi ⇒ 8.638 soggetti Prevalenza 262 pz/pmp con Tx renale ⇒ 15.700 soggetti Registro Piemontese Dialisi e Trapianto- RPDT 2009 Prevalenza 715 pz/pmp in dialisi ⇒ 3.149 soggetti Incidenza 181 pz/pmp iniziato dialisi ⇒ 796 soggetti Prevalenza 391 pz/pmp con Tx renale ⇒ 1.720 soggetti MRC 16.8% 39.000.000 18% 3.000.000 11% 60.000.000 Dialisi E Trapianto Malattia Renale cronica MRC AMBULATORIO UREMIA CRONICA Gestione multidiscipl. (medico, infermiere, psicologo,ass.soc., dietista) Conoscenza dell’uremia Scelta del trattamento dialitico CONTROLLO OTTIMALE DELLA MALATTIA RENALE MIGLIORE SOPRAVVIVENZA E RIABILITAZIONE TRATTAMENTO SOSTITUTIVO “ CONCORDANCE ” è un termine proposto per definire la “decisione informata” del paziente. La differenza fondamentale rispetto alla compliance è che la concordance richiede la partecipazione attiva dell’equipe sanitaria e del paziente. Questo termine è senz’altro preferibile a quello di compliance, non per “correttezza politica”, ma perché la ricerca sulla compliance ha dimostrato chiaramente il ruolo sia dell’operatore sanitario sia del paziente nella promozione dell’aderenza al trattamento. AMBULATORIO MALATTIA RENALE CRONICA Chi è l’utente dell’ambulatorio uremia cronica? Tutti i pazienti con Malattia renale cronica In stadio 4-5 (FG < 30 ml/min) Dal 2008 all’interno dell’ASL TO4, Distretti 5-6(Ivrea, Castellamonte, Cuorgnè), nell’ambito della collaborazione e integrazione tra la Struttura Semplice di Psicologia Ospedaliera e la Struttura Complessa di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale d’Ivrea, si è avviata l’attività dell’ “ambulatorio di psicologia per insufficienza renale cronica”. La finalità è quella di offrire al paziente e ai suoi familiari o conviventi, in integrazione alla presa in carico dell’ambulatorio, uno spazio psicologico con lo scopo di porre al centro della relazione terapeutica l’individuo portatore di patologia cronica, i suoi bisogni soggettivi e il suo disagio . La collaborazione a livello clinico ha favorito la costituzione di un gruppo di lavoro multiprofessionale con condivisa metodologia operativa e del lavoro di rete in un’ottica interdisciplinare, accomunando le reciproche esperienze maturate dai propri Servizi di riferimento in ambito non solo di diagnosi e cura, ma anche di prevenzione e di promozione alla salute. DESTINATARI I destinatari sono i pazienti affetti da insufficienza renale cronica di grado 3, 4, 5 e i loro familiari o conviventi afferenti all’ambulatorio nefrologico per la Malattia Renale Cronica. All’inizio del 2009 il Coordinamento Regionale Trapianti e il Centro Trapianto di Rene di Torino hanno espresso il loro interesse a costituire una rete piemontese di personale PSI, da integrare nella rete – già esistente – che opera attraverso i referenti per il trapianto renale delle nefrologie e dialisi piemontesi. Al servizio di Psicologia Medica per i Trapianti, afferente al Centro Regionale Trapianti, è stato pertanto proposto di: - Individuare figure professionale “psi”, afferenti ai Servizi Ospedalieri di Psicologia; - elaborare con esse un programma di lavoro con l’obiettivo di assistere i pazienti affetti da IRC nell’iter di malattia, dalla dialisi al pre e al post trapianto renale. Il protocollo si applica potenzialmente a tutti i pazienti in carico alle Nefrologie del Piemonte dal passaggio in IRC stadio 4 in avanti e si articola in tre moduli 1) Modulo 1: IRC medio grave 2) Modulo 2: Fase pre sostitutiva (Da stadio IRC 4 a dialisi) 3) Modulo 3: Trapianto e post-trapianto Centro Regionale Trapianti Nuovo modello: AMBULATORIO MA.RE.A. AMBULATORIO Pre-trapianto. Psicologo PSI-NEFRO 23° Convegno AIRT – Montecatini Terme, 22-24 marzo 2012 Centro Regionale Trapianti Studio pilota (giugno-dicembre 2011) Per testare la fattibilità del modello Evidenziare punti di forza/debolezza Individuare possibili migliorie Produrre materiale informativo sulle terapie sostitutive FASE PRELIMINARE Informatizzazione area MA.RE.A. Website di lavoro Selezione centri pilota Evento formativo Visite ai centri pilota 23° Convegno AIRT – Montecatini Terme, 22-24 marzo 2012 AMBULATORIO MALATTIA RENALE CRONICA AVANZATA OSPEDALE DI IVREA. Dr.ssaPaola Belardi Dr.Luciano Comune Dr.Franco Bonello Infermieri:V.Grua M.Cambursano D. Montagnini Psicologo:Dr.Marcello Giove. 160 pz con Creatininemia > 3 mg% Di questi 80 pz FG < 29 (stadi 4 – 5) 72 inseriti MA.RE.A. Progetto obiettivo di integrazione Ospedale-Territorio 2008 MMG – Medici di laboratorio – Nefrologia Gruppo di lavoro Criteri di appropriatezza di utilizzo esami diagnostici Eventuale accesso a prestazioni specialistiche Patologie della funzione renale Dosaggio creatinina plasmatica Valutazione GFR mediante equazione MDRD Consulenza nefrologica - GFR < 60 ml/min - GFR 60 – 89con: Ipertensione Diabete Obesità Famigliarità per patologie renali. Oltre l’ambulatorio…….. Serata di sensibilizzazione nei confronti delle malattie renali Protocollo di intesa tra SS Psicologia E SC Nefrologia e Dialisi Incontri con piccoli gruppi di pz in stadio 5 Nefrologo Infermiere (Emo, DP, Tx, PD) Psicologo Dietista Chi e cosa ci racconterete? Il corso sarà articolato in due giornate: • Una dedicata ai pazienti in fase di patologia avanzata, non ancora in dialisi • Una dedicata ai pazienti in trattamento dialitico MEDICO MEDICO IINNFE FERRM MIIEERRE E DIETISTA DIETISTA PSICOLOGO PSICOLOGO CCUUOOCCOO Saranno coloro che vi illustreranno il progetto e risponderanno ad ogni vostra domanda 35 Proposta di Progetti anno 2009-2010 Regione Piemonte: “Promozione della salute ovvero azioni e attività finalizzate al rafforzamento delle competenze e capacità individuali, ma anche azioni e attività sociali aventi un impatto positivo sulla salute del singolo e della comunità” Interventi di promozione alla salute sulle malattie renali, sui correlati fattori di rischio e relative implicazioni psicologiche. Dr.ssa Paola Belardi Dr. Franco Bonello Infermieri: I.Lavezzo D. Montagnini Psicologo: Dr.Marcello Giove. CONCLUSIONI Dr. Rodolfo Brun Psicologo – Psicoterapeuta SSD Psicologia Ospedaliera - sede di Ciriè “Ogni condizione di patologia organica, comporta una quota di stress personale e familiare, spesso amplificato dalle strategie con cui si affronta la malattia, e dalle modalità di relazione terapeutica adottate dall’equipe curante”. PDTA Psicologia Ospedaliera, 2010 Negli individui esiste, accanto ad una possibile risposta psicosomatica, un'altrettanta importante manifestazione somatopsichica, generata dallo stato di salute del soggetto; nel paziente nefropatico cronico tale aspetto è spesso rilevante. • favorire il processo d’accettazione e adattamento alla patologia • facilitare la relazione terapeutica con l'equipe curante • sostenere il paziente sul piano emotivo • promuovere nel paziente l'assunzione di responsabilità individuali nel processo decisionale • assumere le responsabilità di cura da parte dell'equipe • realizzare uno scambio autentico, una reale condivisione delle scelte terapeutiche • mantenere ruoli chiari e definiti medicoinfermiere-paziente Sulla struttura di personalità di molti pazienti, si costruisce nel tempo una sovrastruttura di disagio psicologico che possiede caratteristiche tipiche, generate dallo stato di salute e dalle conseguenti variazioni della situazione esistenziale e relazionale. Ogni individuo risponderà in modo originale a questo stato di cose, quindi è evidente che il quadro psicologico del paziente è un elemento fondamentale nella gestione della terapia. “La malattia cronica è da considerarsi fattore di rischio per l’insorgenza o la manifestazione di un disagio psichico, l’intervento psicologico deve inserirsi in un modello d’integrazione con l’équipe nefrologica”. Principi generali per l’intervento psicologico nell’iter del paziente nefropatico Documento Gruppo PSI-Nefro Piemonte, 2010 É quindi necessario conoscere la persona che seguiremo nel percorso dialitico, sia per stabilire la migliore dialisi in funzione della migliore qualità di vita del paziente; sia per gestire la relazione con un malato difficile che chiederà molto all'operatore, sul piano professionale, umano e personale. Assal definisce la malattia cronica come: “Una condizione che può essere controllata e stabilizzata, ma che richiede la partecipazione attiva e la responsabilizzazione del paziente e della famiglia nei confronti del proprio trattamento…” È quindi fondamentale individuare la metodica sostitutiva adeguata, attraverso il percorso di preparazione-educazione dedicato al paziente nefropatico cronico. Sono pochi i casi in cui si presentino precise controindicazioni psicologiche nella scelta di una metodica dialitica, quindi è fondamentale, per la corretta gestione della terapia e per la qualità di vita del malato, che sia privilegiata, qualora le condizioni cliniche lo permettano, la sua preferenza e questo obiettivo è realizzabile soltanto se il paziente è consapevole di cosa stia accadendo. Pronto soccorso Reparto Nefrologia Scelta Metodica Sostitutiva Dialisi Peritoneale Malattia Nefrologica Ambulatorio IRC Presa in carico IRC Avanzata Fase 4/5 filtrato valori intorno a 20 Ambulatorio MAREA * Consultazione PSI * 1°compilazione scheda PSI * Eventuale test di personalità * Eventuale presa in carico PSI * Incontro di gruppo pazienti/parenti * Consultazione PSI * 2° compilazione scheda PSI * Eventuale test di personalità * Eventuale presa in carico PSI Percorso informativo-educativo alle terapie sostitutive medico, infermieristico Emodialisi Incontro équipe Trapianto PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA: ESPERIENZA DELLA NEFROLOGIA DI CHIVASSO ASLTO4 6 OTTOBRE 2006 VIENE INNAUGURATO IL CENTRO DIALISI DI CHIVASSO LA NOSTRA “PRIMA” EQUIPE L’AMBULATORIO Grafico attività ambulatorio post trapianto 40 30 ambulat orio trapianti 20 10 0 2006 2009 2012 Visite ambulatoriali 3000 2500 2000 1500 N° visite 1000 500 0 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012* * Proiezione al 31/12/2012 Organizzazione ambulatoriale • Dopo una prima fase di trasferimento e “reclutamento” dei pazienti si procede a pianificare l’attività creando dei percorsi differenti. • Ambulatorio NEFROLOGICO • Ambulatorio insufficienza renale avanzata (indicativamente BCrC <20 ml/min). • Ambulatorio TRAPIANTO 2007 • Attività di DH (peraltro su letti non assegnati alla nostra S.C) Organizzazione ambulatoriale Negli anni successivi l’ambulatorio di Nefrologia viene ulteriormente differenziato: • Ambulatorio Nefrologia generale • Ambulatorio Nefro-diabete; • Ambulatorio Immunologico/glomerulonefriti • Calcolosi • Ecografie Renali ed ecodoppler PRESA IN CARICO 1. AMBULATORIO DI INSUFFICIENZA RENALE AVANZATA Presa incarico congiunta NEFROLOGO INFERMIERE DIETISTA 2. TRATTAMENTO EMODIALITICO 3. Dal 2009 con la Dott.ssa S. Savoldi si dà avvio alla DIALISI PERITONEALE • Nella fase iniziale la presa in carico del paziente nefropatico da parte degli infermieri e del nefrologo poneva prevalentemente attenzione all’aspetto clinico. • In considerazione dei vissuti che i pazienti con IRC portano con se e quindi del disagio alcune volte espresso chiaramente altre taciuto, emerge la necessità di farsi carico anche dell’aspetto psicologico forti dell’importanza di considerare il paziente nella sua totalità. restrizioni alimentari paura Perdita dell’indipendenza cambiamento della qualità di vita Il disagio clinico, psicologico e psicosomatico vissuto dai pazienti e spesso anche dai familiari ha fatto accrescere la necessità di una stretta collaborazione con lo psicologo. L’obiettivo principale era di accompagnare i pazienti e i loro congiunti in una nuova esperienza di vita con coinvolgimento, consapevolezza e partecipazione attiva. – Da Febbraio a Maggio 2010 inizia la collaborazione con lo psicologo già operativo da tempo presso la nefrologia di Ivrea – Da Giugno a Dicembre del 2010 viene assegnata per un breve periodo al nostro servizio una psicologa volontaria. – Solamente dal Settembre 2011 è ufficialmente presente un giorno alla settimana presso il nostro servizio lo psicologo. La presenza e la collaborazione dello psicologo ci ha consentito di pianificare un percorso integrato nella presa in carico del paziente con particolare riguardo alla scelta consapevole del trattamento depurativo fra le varie opzioni possibili (dialisi peritoneale, emodialisi, trapianto preventivo da donatore deceduto o da vivente). Presso l’ambulatorio psicologico accedono: • Tutti i pazienti che iniziano il percorso per l’inserimento in lista trapianto renale •Pazienti con insufficienza renale terminale prossimi all’ avvio del trattamento sostitutivo . •Tutti i pazienti che necessitano di un sostegno psicologico. In conclusione: questo è quello che siamo riusciti a fare con le poche risorse a disposizione … Per i miracoli ci stiamo attrezzando!!!!