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PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A.

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PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A.
PROGETTO Ambulatorio Ma.Re.A. (Malattia Renale Avanzata)
Elaborato da:
Delalio Alessia
Guzza Lucia
Resinelli Vilma
Sandrini Massimo
Malattia Renale Cronica
Stadiazione
Stadio
Descrizione
VFG (ml/min/1.73 mq)
CKD 1
Danno renale con VFG
normale
> 90
CKD 2
Danno renale con lieve
riduzione di VFG
60-89
CKD 3A
CKD 3B
Moderata riduzione di
VFG
45-59
30-44
CKD 4
Severa riduzione di
VFG
15-29
CKD 5
Insufficienza renale
terminale
<15 (o in terapia
sostitutiva)
KDOQI and KDIGO. Am J Kidney Dis 2009;53:915-920.
IRC: EPIDEMIOLOGIA (U.S.A.)
ESRD o dialisi
0,13%
29≤ VFG ≤ 15
0,2%
30≤ VFG ≤ 59
4,3%
60≤ VFG ≤ 89
3,0%
Danno renale con
VFG normale
3,3%
Totale
10,9%
L'identificazione dei pazienti con Malattia Renale nelle fasi iniziali è
essenziale per attuare precocemente una terapia farmacologica
efficace (precoce riconoscimento dei primi segni di potenziali cause:
In Lombardia, la spesa sostenuta dal
l’ipertensione, la proteinuria, il diabete)
per un in atto
In presenza diServizio
malattia Sanitario
renale non Regionale
curabile, mettere
precocemente
qualunque
medico
che possa rallentare il
paziente
inintervento
dialisi, senza
considerare
peggioramento
della complicanze
funzione renale
ricoveri,
e farmaci, si aggira
Riuscire a ritardare la dialisi rende disponibili più risorse per gli
altri pazienti
intorno ai 30.000-35.000 €/anno.
Inserire i pazienti con I.R.C. avanzata in percorsi educativi integrati
L’IMPORTANZA DEL CONTATTO CON IL NEFROLOGO
Early e late referral
LATE REFERRAL
Tardiva afferenza al
nefrologo
EARLY REFERRAL
Precoce afferenza al
nefrologo
METANALISI DI 22 STUDI COINVOLGENTI 12.749 PAZIENTI
(Modificata da Bona C: Chan MR, et al. Outcome in patients with chronic kidney disease referred late to nephrologists: a
meta-analisis. Am J Med 2007;120:1063-1070)
Mortalità totale ad 1
anno
Ospedalizzazione
all’inizio della dialisi
(giorni)
Early
referrals
Late
referrals
13%
29%
Relative Risk
2,08
13
25
Differenza
12
I NUMERI DELL’AMBULATORIO Ma.Re.A.
Dal 2005 è attivo l’Ambulatorio per la Malattia Renale Avanzata
416 pazienti affetti da I.R.C. V°stadio
(ambulatorio Ma.Re.A.)
4 visite ambulatoriali per ogni paziente
c/o
U.C. diinformativo-educazionale:
Nefrologia, Palazzina “Satellite” Ovest, VII°piano,
Percorso
115 incontri
conmattina,
le dietiste
mercoledì
giovedì e venerdì pomeriggio
105 colloqui informativi con le infermiere
I pazienti sono avviati all’Ambulatorio Ma.Re.A. dai medici delle
95 pazienti sono stati vaccinati contro l’epatite B
degenze di nefrologia e degli ambulatori divisionali
Target: IRC stadio V°(VGF ≤15 ml/min)
PROGRAMMA DI CURA DELLA MALATTIA RENALE AVANZATA
Ambulatorio Ma.Re.A.
OBIETTIVI
Rallentare l’evoluzione della malattia renale
Ridurre l’impatto delle comorbilità
Evitare/ridurre le complicanze tipiche dell’uremia terminale
Migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti
Fornire al paziente gli strumenti per una scelta dialitica consapevole
Condurre il paziente alla dialisi nelle migliori condizioni possibili
Iniziare l’iter per l’inserimento dei pazienti in lista trapianto
RISULTATI
Decremento della funzione renale
Pre-MaReA
-0,25
mL/min/mese
Decremento
della funzione renale
MaReA
-0,12
mL/min/mese
Clearance creatinina (ml/min)
35
Legenda
Ingresso MaReA
30
Decremento pre-MaReA
25
Decremento MaReA
20
Inizio dialisi in MaReA
15
ClCr 9.1 ml/min
10
Risparmio annuo per
paziente:
32.000 €
5
26 mesi
0
-60 -50 -40 -30 -20 -10
0
10
20
Tempo (mesi)
30
40
50
60
CONCLUSIONI
Lo stretto controllo clinico ed il programma educazionale
dell’ambulatorio Ma.Re.A. comportano un significativo
rallentamento della progressione dell’insufficienza renale ed un
adeguato controllo dei principali parametri ematochimici implicati
nella genesi delle complicanze dell’uremia terminale
Indicazione ad estendere tale programma anche a fasi più
L’educazione terapeutica ed il percorso informativo sono
precoci della malattia renale cronica (stadio IV).
sviluppati da un team che vede il paziente non solo da un punto di
La conferma
deibiochimica”
risultati amplificherebbe
notevolmente
i
vista
di “malattia
ma anche nei risvolti
sociale,
vantaggi
per i pazienti e per il sistema sanitario
psicologico
e pedagogico
Un approccio integrato può riuscire meglio anche nell’intento di
informare per tempo il paziente e prepararlo ad una scelta che ne
faciliti la riabilitazione
Ospedale e cronicità:
Formarsi per l’empowerment dei pazienti
1^ Edizione 2010
PROGETTO: MaReA
ANALIZZIAMO IL NOSTRO LAVORO
ANALISI DEL CONTESTO
PRIORITA’/RISORSE
BISOGNI (DI CHI)
DESTINATARI
OBIETTIVI
QUADRO
TEORICO
ATTIVITA’
METODI PEDAGOGICI
RISORSE - OPERATORI
STRUMENTI
SPAZI
VALUTAZIONE
INTERVENTO
EDUCATIVO
AMBULATORIO MaReA
VISITA: PRIMO ACCESSO/CONTROLLO
VALUTAZION
E
ASPETTI CLINICI:
“COSA HA?”
ASPETTI PSICOLOGICI:
ACCETTAZIONE DELLA
MALATTIA
ASPETTI COGNITIVI
“COSA SA?”
ASPETTI SOCIALI:
“COSA FA?”
DIAGNOSI
EDUCATIVA
PROGRAMMA
CONTROLLO
BISOGNO
EDUCATIVO
INTERVENTO
EDUCATIVO
AMBULATORIO MaReA
DIAGNOSI EDUCATIVA: CONTROLLO POTASSIO
PROGETTIAMO L’INTERVENTO EDUCATIVO
OBIETTIVI SPECIFICI DI:
CONOSCENZA: al termine dell’intervento il paziente dovrà sapere: cos’è
il potassio, perché è pericoloso, in quali alimenti è maggiormente
contenuto.
ABILITÀ: al termine dell’intervento il paziente sceglierà alimenti a basso
contenuto di potassio e sarà in grado di cucinarli in modo da ridurne il
contenuto.
ATTEGGIAMENTO: al termine dell’intervento il paziente sarà
consapevole dell’importanza del controllo della potassiemia e sarà in grado
di adottare comportamenti corretti in relazione all’alimentazione.
VALUTAZIONE EFFICACIA: al controllo metabolico successivo la
potassiemia sarà ridotta e possibilmente entro i limiti di normalità.
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