Comments
Description
Transcript
PROGETTO x PEPPINO Progetto per Peppino
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI "J. NIZZOLA" - TREZZO SULL'ADDA (MI) Anno Scolastico 2013-2014 – Classe 2D PROGETTO x PEPPINO _________________________________________________________ Progetto per Peppino = Progetto x Peppino Progetto x Peppino = PxP PxP = Pi al quadrato Pi al quadrato = PiQuadro INTRODUZIONE Il fumetto che segue è stato realizzato nella primavera del 2014 dagli allievi della classe 2D dell’ITC Jacopo Nizzola di Trezzo sull’Adda, in provincia di Milano, grazie all’applicazione web “Pixton”. L’idea è nata grazie ad una maglietta dell’associazione "Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", da me indossata con l’obiettivo di provocare nei miei alunni una riflessione sul tema della mafia. L’idea si è rivelata efficace ed ha stimolato delle discussioni grazie alle quali è maturata nei ragazzi la consapevolezza, prima, e la necessità, poi, di voler conoscere, di saperne di più. Ho pensato che se lo avessero fatto con una modalità diversa dallo studio tradizionale sarebbero stati in grado di imparare di più e con maggiore libertà, magari divertendosi. L’idea di usare il portale www.pixton.com è stata, di questa riflessione, una naturale conseguenza: attraverso il fumetto si sarebbero potute stimolare anche le menti più pigre e recalcitranti. Il primo passo è stato quello di assegnare una ricerca libera su Peppino Impastato, seguita dalla visione del film “I cento passi” del regista Marco Tullio Giordana. La creazione di una “tag cloud” attraverso l’uso della LIM ha consentito di individuare gli avvenimenti e i personaggi chiave della vicenda. Successivamente c’è stata una fase in cui, attraverso la tecnica del brainstorming, si sono fatte le scelte riguardanti la forma da dare al fumetto: quante vignette, quali scene disegnare, la forma dei dialoghi e dei commenti. Il passo successivo è stato quello di dividere la classe in gruppi di tre alunni ed assegnare a ciascun gruppo lo svolgimento di una parte del progetto. Per circa due mesi, una volta a settimana, i lavori di ogni gruppo sono stati oggetto di una discussione collettiva in cui la classe ha formulato critiche e suggerimenti al lavoro svolto. Agli allievi non è stato spiegato come usare l’applicazione, hanno imparato autonomamente aiutandosi tra loro. Tengo a precisare che sul portale non ci sono delle istruzioni per l’uso ma solo dei tutorial video, per giunta poco funzionali: l’unico modo per imparare a usare pixton è usarlo! Prezioso e fondamentale è stato, in tutte le fasi sopra descritte, l’ausilio della LIM. Vorrei ringraziare gli alunni della 2D, per il loro genuino entusiasmo e l’impegno che hanno profuso in questo progetto, grazie a Dio non sono perfetti, ma sono straordinari e questo li rende ancora più preziosi; la Prof.ssa Amelia Margari, vicepreside dell’ITC Nizzola, per aver accolto e sostenuto con entusiasmo l’idea; la Prof.ssa Paola Gardonio, coordinatrice di classe, per il prezioso sostegno soprattutto nella fase iniziale del progetto; la Prof.ssa Adriana Smiderle, per avermi messo a conoscenza dell’esistenza di Pixton; la Prof.ssa Nausica Vimercati, il Prof. Massimo Casiraghi e la Prof.ssa Barbara Lembo, per il tempo concesso ai ragazzi durante le proprie lezioni; Victoria Battaia e Lucia Monga per il disegno di copertina e tutti i colleghi del CdC che hanno accolto positivamente la mia proposta. E grazie a Peppino. La mafia è una montagna di merda! Il docente Giorgio Castriota cento passi.notebook TAG CL OUD February 07, 2014 PEPPINO IMPASTATO Peppino Impastato nacque a Cinisi nel 1948 da una famiglia di mafiosi. Nel corso della sua vita lottò contro la mafia per cercare, nel suo piccolo, di sensibilizzare gli abitanti del suo paese. Per farlo usò molti mezzi tra cui il teatro, l’ironia, il giornale “L’idea Socialista” e una stazione radiofonica chiamata “Radio Aut”. Nel 1978 venne ucciso da alcuni scagnozzi di Don Tano Badalamenti, il capo mafioso della città. “La mafia uccide, il silenzio pure.” SCENA 0 – I PERSONAGGI AUTORI: A. DI GIUSEPPE, A. BRAMATI, O. FERRAGAMO Peppino vuole pubblicare sul giornale “L’idea socialista” il suo pensiero riguardo la mafia. Decide di recarsi da Stefano Venuti per far pubblicare il suo articolo. In un primo momento Venuti rifiuta la proposta, anche se la pensa come Peppino. Dopo una lunga discussione, Peppino lascia la casa di Stefano Venuti. Il giorno dopo, in tutte le edicole di Cinisi il giornale,“L’idea socialista” riporta sulla pagina iniziale, l’articolo: “LA MAFIA E’ UNA MONTAGNA DI MERDA”. Poco dopo la madre di Peppino, Felicia Impastato, viene a conoscenza dell’articolo scritto dal figlio e cerca di fare qualcosa per aiutarlo. AUTORI: E. LAMPIS, R. PERI, D. QUATTRONE Il padre di Peppino scopre il giornale, a seguito di ciò ha una forte discussione con Peppino. Il padre si preoccupa della possibile reazione dei mafiosi e dell’incolumità del figlio, teme che possa essere ucciso. Peppino reagisce rivendicando con forza le sue ragioni e ricordando al padre la sua collusione con il Boss Badalamenti. Al termine della discussione Peppino viene cacciato di casa. AUTORI: F. ZUCCHERI, M. VINDIGNI, D. ROCCO Giovanni, il fratello minore di Peppino, cerca di riconciliarlo con la famiglia invitandolo a rientrare a casa. Peppino non accetta e invita il fratello a camminare per strada percorrendo i cento passi che intercorrono fra la loro casa e quella del boss Tano Badalamenti. Peppino non vuole più piegarsi al volere dei potenti del luogo, non vuole più subire, far finta di niente e invita il fratello ad unirsi a lui nella lotta. AUTORI: L. ZANCA, A. BARBANTI, G. MAPELLI Peppino se ne va di casa e si sistema in un garage. La madre, che non ha mai smesso di amarlo e stimarlo, solidarizza con lui e di nascosto gli porta quotidianamente la biancheria e il cibo. In una delle visite Peppino legge e dedica alla mamma una poesia di Pier Paolo Pasolini. AUTORI: N. SUNTHARAMPILLAI, A. CARROZZA, F. FINALI Peppino con il suo amico Salvatore Vitale e altri membri del gruppo, decidono di creare una stazione radio per diffondere la verità in tutta Cinisi. Con impegno e tenacia viene aperta “Radio Aut”, dai suoi microfoni tutti i ragazzi del movimento si scatenano e irridono la mafia usando un geniale registro. Peppino inventa “Onda Pazza” una trasmissione che frantuma il clima di timore che circonda i potenti. AUTORI: A. CAVALLERI, S. RADAELLI, A. LARINA Luigi Impastato viene convocato dal boss mafioso Don Tano Badalamenti che, dopo aver ascoltato le accuse nei suoi confronti attraverso la radio, è furioso con Peppino. Lo stesso giorno Peppino sogna che Don Tano lo va a trovare nella pizzeria del padre per “invitarlo” a smetterla. AUTORI: A. DAMANI, E. BEY, P. COSTA Luigi Impastato, dopo la lite con il figlio, si reca in America per chiedere aiuto al cugino Anthony il quale propone di far emigrare Peppino negli USA. Rientrato nel paese, il padre cerca di convincere il figlio a lasciare la Sicilia ma questo aumenta le sue proteste antimafia. La sera, Peppino cerca di instaurare un dialogo con il padre e gli offre un passaggio a casa ma questi rifiuta. Tornando a piedi viene investito da un’auto. Non è chiaro se sia stato un omicidio o un incidente. AUTORI: L. MONGA, V. DELL’OSO, M. LENA Peppino saluta i suoi amici a Radio Aut e mentre si reca verso casa viene fermato davanti al passaggio livello dagli uomini di don Tano. Questi agiscono indisturbati e lo colpiscono alla nuca con un grande masso e, dopo averlo ucciso, lo fanno saltare in aria con 6 kg di tritolo. La storia della sua morte passa in secondo piano perché il giorno stesso viene ritrovato il cadavere del politico Aldo Moro ucciso dalle Brigate Rosse. AUTORI: A. ZERBI, F. TRIPODI La polizia indaga e perquisisce casa Impastato. Chiude il caso come “suicidio” dopo aver trovato un biglietto di Peppino interpretato come un addio alla vita. Salvo Vitale denuncia l’omicidio di Peppino a Radio Aut. Un uomo di Badalamenti porta a Felicia Impastato le condoglianze di Don Tano, ma quando il cugino Anthony lo sente si arrabbia e lo caccia via. Per consolarla le dice che Peppino era uno di famiglia, e che la famiglia, al contrario degli amici, era lì. La donna si alza incuriosita da un vociare sommesso che proviene dalla strada e quando dalla finestra vede un grande corteo di persone abbozza un leggero sorriso e conclude che non se lo sono scordato. SCENA 10 – IMMAGINI DALLA REALTÀ