Volume 3, Capitolo 6 - Dipartimento di Fisica e Astronomia
by user
Comments
Transcript
Volume 3, Capitolo 6 - Dipartimento di Fisica e Astronomia
A6.2 Soluzioni In generale l’equazione di Lane-Emden di indice generico n va integrata numericamente partendo dalle condizioni al contorno per x = 0 precedentemente discusse. Esistono comunque soluzioni analitiche per n = 0, 1, 5. Queste sono n = 0, q 0 = 1 - x 2 6 n = 1, q1 = sin x x n = 5, q5 = 1 + x 2 3 ( ) -1 2 Nel grafico sono indicate le soluzioni di questi tre indici assieme ad altri ottenuti Soluzioni Lane-Emden 1 0.9 0.8 q0(x) 0.7 q1(x) q( x ) 0.6 q1.5(x) 0.5 q2(x) 0.4 q3(x) 0.3 q5(x) 0.2 0.1 0 0 1 2 3 4 5 6 7 x numericamente. Come si noterà, gli indici inferiori corrispondono a modelli maggiormente compatti, nei quali cioè c’è una maggiore concentrazione di massa verso il centro. Il primo zero x1 della funzione q (x) indica il limite della stella, quindi definisce il suo raggio. Coerentemente con quanto detto sopra, il primo zero avviene per valori crescenti dell’indice n. Per n = 5, q (x) non si annulla che per x tendente all’infinito, quindi la stella si estende indefinitamente. Il modello politropico non ha quindi senso fisico per un indice n ≥ 5. 10 6 Appendice Mathematica Note Book per la soluzione delle equazioni di Lane-Emden Questa Appendice contiene e descrive un Mathematica Notebook usato per risolvere le equzioni differeneziali di Lane-Emden. A6.1 Introduzione Nel passato, l’integrazione numerica di equazioni differenziali poteva rappresentare notevoli difficoltà pratiche. Con l’avvento dei calcolatori, la tediosità dei calcoli necessari è stata superata, ma per ogni equazione particolare era necessario scrivere un programma ad hoc. Da qualche anno il problema (non solo quello legato alle equazioni differenziali, ma qualsiasi problema che coinvolga complesse operazioni matematiche) è stato elegantemente risolto da un Programma commerciale chiamato Mathematica, distribuito dalla Wolfram Research (http://www.wolfram.com). Ci sono naturalmente altri prodotti, ma finora Mathematica è il più completo. La soluzione delle equazioni di Lane-Emden, per vari indici n, rappresentano un ottimo caso di studio per esplorare alcuni dei trucchi offerti da Mathematica. [Nel futuro qui verrà il Notebook con i commenti. Per il momento potete visitare il sito http://www.scientificarts.com/laneemden/laneemden.htm I valori numerici di integrazione che sono stati utilizzati nel grafico sono stati calcolati con il Notebook che si trova nel sito indicato. Con il Notebook si possono calcolare tutti i valori discussi precedentemente, come per esempio il primo zero delle q(x), la derivata prima, etc. Nella prossima edizione del capitolo, tutto questo sarà spiegato in dettaglio] 9 È ( n + 1) K ˘ R = a x1 = Í ˙ Î 4p G ˚ 12 r c(1- n) 2n [6.10] Per la massa M della stella abbiamo, utilizzando le [6.5], [6.8] e [6.9]: R x1 È 1 d Ê 2 dq ˆ ˘ 2 2 M = 4p Ú r r 2 dr = 4pr c Ú Í- 2 Áx ˜ ˙ a x a dx = 0 0 ÍÎ x dx Ë dx ¯ ˙˚ È È ( n + 1) K ˘ dq ˘ = 4pa 3 r c Í-x 2 = 4p Í ˙ ˙ dx ˚ x = x Î Î 4p G ˚ 1 3 2 rc ( 3- n) 2n È 2 dq ˘ Í -x ˙ dx ˚ x =x Î 1 [6.11] Dalle espressioni della massa e raggio, si può facilmente ricavare la densità media r= È 3 dq ˘ 3M = r c Í˙ 3 4pR Î x dx ˚ x =x1 [6.12] Inoltre, eliminando la densità centrale rc dalle [6.10] e [6.11] si trova una relazione tra massa e raggio MR ( n- 3 ) (1- n ) Ê ( n + 1) K ˆ = 4p Á ˜ Ë 4p G ¯ n ( n-1) È (n+1) (n-1) dq ˘ Í -x ˙ dx ˚ x = x Î 1 [6.13] Nel modello politropico esiste quindi una precisa relazione tra la massa della stella e il suo raggio. Utilizzeremo questo risultato nello studio delle nane bianche. Con facili passaggi si ottiene anche la pressione centrale M GÈ Í4p n + 1 Pc = R4 Í Î 2 ( ) ˘ Ê dq ˆ ˙ Á ˜ Ë dx ¯ x = x1 ˙ ˚ 2 -1 [6.14] I valori numerici di q (x) e delle varie sue combinazioni con le derivate che compaiono nelle [6.10] - [6.14] possono essere facilmente tabulati dall’integrazione numerica dell’equazione di Lane-Emden (vedi appendice). In particolare, data una soluzione q n(x) gli andamenti radiali della densità e della pressione sono dati da r = r c q n (x ) P = Pc q n +1 (x ) Se il gas politropico è anche ideale, allora l’andamento della temperatura è T = Tc q (x ) da cui si vede come la funzione q (x) possa essere considerata una temperatura opportunamente riscalata. Naturalmente questa interpretazione di q (x) perde di validità nel caso il gas sia degenere, quindi se l’indice politropico è 3 (g = 4/3), q (x) rappresenta la temperatura nel modello standard di Eddington, ma non in quello delle nane bianche. In quest’ultimo caso, il gas elettronico degenere è un ottimo conduttore termico, quindi le nane bianche sono internamente sostanzialmente isoterme (vedi il capitolo sulle nane bianche nel libro di testo). 8 Poniamo ora È n +1 a=Í Kl Î 4p G r =ax 12 1 -1 n ˘ ˙ ˚ [6.6] [6.7] Notiamo che l ha le dimensioni di una densità e a ha le dimensioni di una lunghezza, quindi q e x sono adimensionali. Sostituendo: 1 d Ê 2 dJ ˆ n Áx ˜ = -J x 2 dx Ë dx ¯ [6.8] Questa prende il nome di equazione di Lane-Emden di indice politropico n. Il vantaggio dei trucchi è che una volta nota una soluzione q (x) per un certo indice n, ci sono due parametri K e l ancora liberi. Abbiamo quindi una famiglia di soluzioni. Vediamo ora come si modificano le condizioni al contorno. Al centro abbiamo: r ( 0 ) = rc dato che: rc = lq cn [6.9] è conveniente porre l = rc in modo che q c = 1 per x = 0 Il gradiente di q è proporzionale a quello della pressione, cioè: dq dx µ dP dr ma il gradiente della pressione tende a zero al centro (vedi l’equazione di equilibrio idrostatico) e quindi come seconda condizione al contorno porremo: dq =0 dx per x = 0 Generalmente l’equazione si integra numericamente, però esistono delle soluzioni analitiche per n = 0, 1 e 5. Oggi la soluzione numerica di equazioni differenziali è enormemente facilitata dall’esistenza di programmi matematici come per esempio Mathematica. In appendice si descrive un procedimento di soluzione della equazione di Lane-Emden di qualunque indice. Dalla [6.5] si vede che per n = 0 abbiamo un modello di stella a densità costante mentre, dalle soluzioni numeriche, si vede che per n = 5 la q (x) non si annulla per nessun valore finito di x , quindi in questo caso la stella si estende all’infinito e n = 5 è il limite di applicabilità dei modelli politropici. Per valori di n compresi tra 0 e 5, il primo zero x1 della q (x) determina il raggio della stella che (vedi [6.6]) è 7 7.3 Equazioni politropiche Riscriviamo l’equazione di equilibrio idrostatico: r 2 dP = -Gm r dr deriviamo entrambi i membri rispetto ad r e usiamo l’equazione di continuità della massa per sostituire il gradiente della massa: d Ê r 2 dP ˆ dm = - 4p G r 2 r Á ˜ = -G dr Ë r dr ¯ dr ovvero 1 d Ê r 2 dP ˆ Á ˜ = - 4p Gr r 2 dr Ë r dr ¯ Usiamo ora l’equazione dei politropi P = K rg 1 d Ê r2 K dr ˆ g r g -1 ˜ = - 4p Gr Á 2 r dr Ë r dr ¯ [6.4] Questa è un’equazione differenziale del 20 ordine nella densità, con condizioni al contorno r = rc r=0 per r = 0 per r = R Cominciano i fuochi d’artificio matematici con il seguente cambiamento di variabile r=lJn [6.5] al momento l è una costante arbitraria, che più tardi troveremo conveniente porre uguale al valore della densità centrale r0. Allora abbiamo: g -1 = 1 n 1- n ˆ 1 d Ê r 2 K (n + 1) d n n lJ lJ n ˜ = - 4p G lJ n ( ) Á 2 ¯ r dr Ë n dr È n +1 Kl Í Î 4p G 1 -1 n ˘ 1 d Ê 2 dJ ˆ = -J n r ˙ 2 Ë ¯ r dr dr ˚ 6 7.2 Esempi di applicazione In tutti quei casi nei quali è possibile esprimere la pressione unicamente come funzione della densità, si possono applicare i modelli politropici. Alcuni esempi: 1. Stella totalmente convettiva. In questo caso se la pressione di radiazione è trascurabile e il moto convettivo è sufficientemente rapido, le trasformazioni sono di tipo adiabatico. Per un gas perfetto monoatomico (per es. H ionizzato) P = C◊rg con g = 5 3 2. Stella in equilibrio radiativo. Detto b il rapporto tra la pressione gassosa e quella totale, abbiamo per un gas ideale: Pg = b P = k rT m mH Pr = (1 - b ) P = 1 aT4 3 Eliminando la temperatura 13 Ê 3 Ê k ˆ 4 1- bˆ 43 P=Á Á ˜ ˜ r b ¯ Ë a Ë m mH ¯ [6.2] Se b è costante in tutta la stella, l’equazione di stato si riduce a quella di un politropo con g = 4/3. Il modello politropico relativo prende il nome di modello standard di Eddington. È utile per ricavare ordini di grandezza di varie quantità fisiche. 3. Stelle e nuclei degeneri, nane bianche. Nei casi limite di degenerazione totale del gas elettronico abbiamo rispettivamente per il caso non relativistico e relativistico (vedi il Capitolo 2): P = K1 r 5 3 P = K2 r 4 3 [6.3] 4. Nuclei isotermi (non degeneri). P= k T0 r m mH Se T0 è costante, g = 1. I casi più interessanti, perchè più rispondenti a situazioni reali, sono il 3 e il 2. 5 6 Capitolo Modelli politropici Questo Capitolo discute dei modelli di struttura stellare applicabili quando le trasformazioni termodinamiche all’interno della stella possono essere approssimate da equazioni di tipo politropico. L’interesse di questi modelli risiede nel fatto che forniscono delle famiglie di soluzioni analitiche e parametriche che si adattano bene a casi fisici reali. 7.1 Trasformazioni politropiche Prendono il nome di trasformazioni politropiche quelle per le quali esiste una relazione tra la pressione P e il volume V di un gas del tipo: cp -c PV cv - c = cost [6.1] dove cp e cv sono i calori specifici a pressione e volume costante, mentre c è una costante. Ponendo: g = cp - c cv - c si riconoscerà che per c = 0 la trasformazione è adiabatica, caso particolare di trasformazione politropica. Dalla [6.1] si possono facilmente ricavare le seguenti relazioni equivalenti: g PV = cost T V g -1 = cost 4 PT g 1- g = cost P = cost ◊ r g Prefazione al 3º Volume Il 3º Volume delle Dispense raccoglie alcuni argomenti di Fisica e Astrofisica di particolare interesse didattico, sviluppandoli e approfondendoli rispetto alla trattazione del libro di testo adottato. La versione elettronica, disponibile in rete, include i collegamenti agli Excel Workbooks che sono stati utilizzati per la realizzazione di grafici e tabelle. Al momento il piano del 3º Volume include i seguenti Capitoli: - Emissione di Corpo Nero - Fotometria stellare e diagrammi colore-colore - Il Gas Elettronico Degenere - Equazioni di stato - Trasformazioni politropiche - Modelli stellari politropici - Massa limite per l’innesco del bruciamento dell’H e dell’He - Orbite in Relatività Generale Ultimo aggiornamento: 04/02/2002 3 DISPENSE DI ASTRONOMIA E ASTROFISICA Argomenti di Astrofisica © Prof. Piero Benvenuti Dipartimento di Scienze Fisiche Università di Cagliari Phone +39-070-675-4319 • E-mail: [email protected] Versione: Dicembre 2000 (draft) 2 Volume 3 CORSO DI LAUREA IN FISICA Dispense di Astronomia e Astrofisica Piero Benvenuti Argomenti di Astrofisica 1