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III.4. Porto di Santa Maria di Leuca
4.2 Il porto: storia e potenzialità Negli anni che vanno dal 1935 al 1940, per venire incontro alle esigenze della pesca, nella zona orientale più interna della rada si costruì uno scalo d'alaggio ridossato da un molo lungo quasi 100 metri; si edificò ancora una modesta banchina fornita di strade di accesso. In periodo bellico, nel maggio 1941, la Commissione dei piani regolatori dei porti approvò quello relativo a Leuca. Il piano prevedeva la realizzazione di un molo di sopraflutto di direzione Sud-Sud Est, di tre bracci della lunghezza di 500 metri e di un altro molo di sottoflutto lungo poco più di 110 metri con imboccatura rivolta ad Ovest. Nel gennaio 1957, la nuova Commissione conferma la validità della precedente progettualità. In questo periodo si assiste alla realizzazione del braccio del molo di sopraflutto con muro paraonde e di banchina interna; si iniziano i lavori del secondo braccio del molo foraneo privo di muro paraonde e del terzo braccio. Il decennio dei '70 passa con la redazione del progetto di banchinamento del secondo molo foraneo. Proseguono i lavori del terzo molo. Il comune di Castrignano del Capo, nel settembre 1979 affida un nuovo incarico per l'ampliamento del porto. Il 15 giugno 1981, la Giunta regionale approva il Piano regolatore del porto di Leuca. Esso prevede: la colmata dello specchio delimitato dal primo e secondo braccio del molo foraneo già realizzati e la creazione di un adeguato piazzale di servizio (10.000 mq. da adibire a centro ittico); la difesa esterna dell'ancoraggio; il banchinamento del 2° e del 3° braccio del molo foraneo (per quasi 600 metri); l'ampliamento dello scalo d'alaggio esistente; il banchinamento del molo di sottoflutto con la realizzazione di pontili di attracco a giorno per imbarcazioni da diporto e banchina di riva ortogonale alla precedente. Il progetto si completa con la darsena per i natanti di modeste dimensioni. Lo sviluppo complessivo dei fronti attraccabili è di circa 1.300 metri lineari per 500 imbarcazioni all'attracco contemporaneo. A far data dal 1983, sino all'estate 1996, si dà corso a quanto previsto: le opere si realizzano. Nel giugno 1995 si completano: il molo di sottoflutto e i relativi banchinamenti con i pontili di attracco, la testata definitiva del molo foraneo. Sono ormai ultimati la colmata esterna del 1° e del 2° braccio del molo foraneo e la spianata con il mercato del pesce. L'obiettivo del progetto è quello di fare di Leuca una vera e propria capitale del mare attraverso la realizzazione di opere che non compromettano l'ambiente. In più, per attirare i diportisti, è previsto l'inserimento di servizi alla portualità fortemente innovativi, tra cui un sistema di teleprenotazione di posto barca, e di accoglienza ai naviganti in edifici già esistenti ma recuperati a tale scopo. Grazie al P.I.M. (Programmi Integrati Mediterranei) per la Puglia (settore turistico), Leuca ha così visto concretizzarsi il suo sogno diportistico. La "misura 4" (che interveniva su "Approdi e attrezzature per la nautica da diporto"), "area n. 5" (Serre Salentine), ha consentito di realizzare il progetto, potenziando così la portualità turistica; permettendo di prolungare verso la Puglia il flusso nautico, ostacolato finora dalla mancanza di attrezzature idonee. Leuca, che già ospita più di 400 natanti così riqualifica i suoi servizi portuali, captando notevoli rotte diportiste del Mediterraneo. Possibilità ulteriori di crescita si manifestano per i settori connessi alla portualità turistica. La posizione strategica di Leuca può favorire un turismo nautico di qualità, ora che i servizi offerti sono all'avanguardia. Il territorio del Sud-Salento avrà tutto da guadagnare dall'irrobustimento del porto. È noto, infatti, che interventi di tipo "integrato", creando maggiore mobilità turistica, rendono più possibile la fruizione di risorse e itinerari turistico-culturali. Il rilancio turistico di Leuca agirà quindi da leva per buona parte della provincia di Lecce. Basti pensare al potenziamento di iniziative marinare che richiamano flussi turistici rimarchevoli. È il caso della manifestazione "Sulla rotta di Enea", 1° raduno di barche a vela classiche, che tanta eco ha avuto sia in ambito regionale che nazionale (estate 1995). Leuca, allora, potrà esprimere in pieno le sue potenzialità turistiche. L'entroterra (col suo escursionismo di tipo culturale, gastronomico e folclorico) ne rimarrà vivificato. Certo, ancora resta da agire per quel che riguarda le infrastrutture di contorno e di completamento del porto. Ma è soprattutto la mentalità degli operatori turistici locali che dovrà dinamizzarsi, imprenditorializzarsi. Non ci si dovrà - è l'intento della Civica Amministrazione - lasciarsi sfuggire l'occasione per un rilancio delle quantità e qualità dei servizi da offrire al turismo. La Municipalità, per organizzare le prime fasi di avvio del nuovo porto, ha in atto un periodo di esercizio diretto dell'approdo turistico a carattere di esperimento. In tal modo si verificheranno le esigenze e le possibilità dei servizi da offrire, quali: l'attracco con l'erogazione idrica e la fornitura di energia elettrica, la guardiania sui pontili, il wc, il vano dei natanti e l'alaggio, il pronto intervento per noie meccaniche (con ditte convenzionate). Il Comune, al fine di venire incontro anche alle esigenze dei pescatori che si sono visti ridurre i loro posti barca - ha messo in atto due iniziative delle quali una già compiuta (e cioè quella relativa alla sistemazione dello scalo di alaggio) e l'altra che ha avuto il finanziamento da parte dell'Unione Europea per più di un miliardo di lire per il miglioramento delle condizioni di attracco, sbarco e conservazione del pescato. Si può dire, in definitiva, che oggi il porto, grazie ai grandi massi artificiali che proteggono il molo foraneo dell'impeto dei venti (e all'insieme delle opere approntate: dai pontili galleggianti fino alla gru per l'alaggio per imbarcazioni che pesano anche 20 tonnellate), ha tutte le 'carte in regola’ per "calamitare" i diportisti che navigano lungo le trafficate rotte estive del Mediterraneo. III.4. Porto di Santa Maria di Leuca 291 ANALISI DEI MOTI ONDOSI DURANTE L’ANNO 292 III.4. Porto di Santa Maria di Leuca 4.3 Il Piano Regolatore del Porto Ad oggi il Porto di Santa Maria di Leuca si presenta con uno specchio d’acqua ridossato, di superficie pari ad oltre 10.000 mq, strutturato dalle seguenti parti: - Molo foraneo completo con testata definitiva e torretta con relativi segnalamenti luminosi; - Banchina del molo foraneo completa; - Molo sottoflutto completo con testata provvista di segnalamento luminoso; - Banchina del molo sottoflutto e banchina di riva dotate di servizi ed erogatori acqua ed energia elettrica; - Bacino per alaggio e varo natanti corredato di gru a ponte della portata di 20 t.; - Piazzale per parcheggio e deposito natanti di 6.000 mq.; - Scalo d’alaggio per imbarcazioni carrellabili attrezzato con argano da 13 t.; - Pontili galleggianti dotati di erogatori rete di distribuzione per acqua ed energia elettrica per uno sviluppo complessivo di 440 ml. Inoltre il porto è dotato di un distributore carburanti gestito da privati. Attualmente il bacino portuale di S. Maria di Leuca ha la seguente ricettività: il Porto Turistico ha un numero di posti barca pari a 253 dei quali n. 118 per imbarcazione di lunghezza inferiore a 6.00 m e 31 per imbarcazioni da pesca; è gestito per la quasi totalità dalla Società Porto Turistico Marina di Leuca Spa. con concessione cinquantennale rilasciata in data 29.05.2008. Sin dall’11 maggio 1941, con l’approvazione della Commissione di Piani Regolatori dei Porti, il Porto di S. Maria di Leuca fu dotato di Piano Regolatore ai fini di porto rifugio e peschereccio. Al fine di far fronte alle diverse e accresciute esigenze socio economiche ed in considerazione degli eventi atmosferici che si erano verificati, evidenziando l’insufficienza delle opere realizzate sino a quella data, nel 1981 fu redatto un nuovo Piano Regolatore Portuale a cura del Genio Civile per le OO.MM. di Bari. Il PRP fu approvato, ottenendo tutti i pareri necessari, con Decreto del Ministero dei LL.PP. n. 859 del 4 marzo del 1982. Nel 1999 è stata redatta a cura dell’ing. Stasi per incarico del Genio Civile di Lecce una nuova variante al PRP nell’ambito dei “POP 19941999 Puglia Misura 6.6. Porti turistici – Variante al Piano Regolatore Portuale di Castrignano del Capo- S. Maria di Leuca “, approvata in via definitiva da Del. GR in data 25 luglio 2000 ai sensi e per effetti dell’art.5 della L.84/1994. Successivamente il Comune di Castrignano del Capo con Del. di G.C. n. 93 del 28-05-2007 approva il “Progetto degli Interventi necessari al Completamento del porto, opere accessorie e viabilità di raccordo a servizio delle attività della pesca “che prevede il banchinamento della darsena e la realizzazione del piazzale solo per garantire la sicurezza della viabilità nelle more dell’esecuzione delle opere da parte del futuro concessionario. Gli interventi previsti sono finalizzati al miglioramento delle condizioni dell’attività di pesca all’interno del porto. I lavori suddetti risultano regolarmente ultimati e collaudati. Con Del. 4 del 15-01-2009 il Comune di Castrignano del Capo ha incaricato un consulente esterno per la redazione di un “Nuovo Piano Regolatore del Porto di S. Maria di Leuca.”. Il nuovo progetto per il Porto intende razionalizzare l’uso del porto, evitando sovrapposizioni e confusione delle diverse funzioni. Il bacino sarà riservato in massima parte alla nautica da diporto, con una parte, addossata alla diga foranea, destinata ai megayacht e ai natanti in transito, e separata fisicamente dal vero e proprio “Marina” che ricade in prossimità del lungomare, in particolare gli ormeggi lungo il tratto terminale della diga foranea, saranno prettamente estivi e realizzati disponendo a tergo della diga un pontile galleggiante opportunamente vincolato. La parte orientale del porto sarà così organizzata: - una zona riservata alle Autorità; - una zona riservata alla cantieristica; - un bacino di ampie dimensioni destinato alle imbarcazioni da pesca; - il pennello di chiusura del predetto bacino, destinato alle imbarcazioni che compiono gite nei dintorni nell’arco della giornata. Le opere previste nel PRP comprendono anche interventi di miglioramento dell’accessibilità all’area portuale, resta il fatto che le attività collegate alla nautica da diporto si sviluppano lungo l’intero perimetro portuale, con qualche svantaggio, insanabile anche attraverso il presente PRP, ma ormai accettato dagli utenti e dall’attuale gestore della portualità turistica. Le soluzioni proposte nel nuovo Piano comprendono: un nuovo accesso ad Est, che parte dalla rotatoria esistente di fronte alla “cascata” dell’AQP, e si dirige verso il porto ponendosi presso il limite lato mare dell’opera foranea. Superato il dislivello esistente (circa 5 m) fra la rotatoria e le banchine portuali, dalla strada di accesso si dipartono alcune strade secondarie dirette verso la banchina per grandi yacht, verso il porto da pesca e verso la zona Cantiere, Autorità e Club Nautico. La strada proposta dal PRP appare la più logica, ma non è mai stata proposta finora a causa delle condizioni precarie in cui ricade attualmente il tracciato in occasione delle mareggiate, ma la presenza della barriera sommersa prevista nel presente Piano dovrebbe eliminare alla radice tali problemi. Il Comune di Castrignano, in attuazione delle previsioni del PRP, con Del G.C. n. 146 del 17-09-2009, ha approvato il progetto di completamento del Porto di S. Maria di Leuca, relativamente alla gestione della Società Porto turistico di Marina di Leuca. Il progetto di completamento del Porto, prevede la realizzazione della viabilità di accesso al porto dal lungomare di fronte a Via Novara e della stecca di servizi di lunghezza di circa 130 m. e larghezza di circa 14 m. in adiacenza al lungomare. E’ intenzione dell’A.C. di Castrignano del Capo chiudere il traffico veicolare sul lungomare creando una zona pedonale, rendendo carrabile Via Fra Pantaleo, oggi pedonale, con un senso unico di marcia di collegamento ad anello con il primo tratto di lungomare che si innesta da Via Doppia Croce. Ma la realizzazione della stecca servizi, così come previsto in progetto, precluderebbe la vista del lungomare ed il panorama del porto. III.4. Porto di Santa Maria di Leuca 293 294 295 Risistemazione del Waterfront di Santa Maria di Leuca III.5. Progettualità in atto 5. PROGETTUALITA’ IN ATTO 5.1 Programma Integrato di Riqualificazione Urbana del waterfront di Santa Maria di Leuca 296 In seguito alla conclusione del Concorso Internazionale per la Riqualificazione Urbana del Lungomare di S. Maria di Leuca, con l’assegnazione del 1° premio al gruppo di progettazione denominato SOL LEVANTE, capogruppo arch. M. Sàito, l’Amministrazione Comunale di Castrignano del Capo ha acquisito in proprietà l’idea premiata ed ha stabilito che essa costituirà la base dell’intervento nelle aree interessate, recependone gli indirizzi progettuali generali e caratterizzanti, con la deliberazione di CC n° 4 del 2003. L’AC, considerata l’utilità di disporre di un Programma Generale degli interventi di Riqualificazione del Waterfront e delle aree contigue (nelle aree comprese fra la Punta dell’Omo Morto, il Lungomare C. Colombo, il Porto turistico, il Porto peschereccio, via Doppia Croce fino alla base della Cascata Monumentale dell’Acquedotto), unitamente alla tutela del patrimonio di interesse storico artistico delle ville storiche, con delibera G.M. n°46 del 2006, ha deciso di dotarsi di un “Programma Integrato di Riqualificazione Urbana del Waterfront di S. Maria di Leuca”, affidandone la redazione al Responsabile dell’UTC. Con Determina Dirigenziale n°279/43 del 2006 il responsabile dell’UTC ha conferito l’incarico professionale per la consulenza urbanistica all’UTC per la redazione del Programma Integrato allo stesso progettista vincitore del Concorso Internazionale. Tale Programma Integrato è stato redatto al fine di riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio e ambientale delle aree costituenti il Waterfront di S. Maria di Leuca secondo le direttive dell’art.15 della Legge Urbanistica Regionale della Puglia n°20/2001. Il Programma Integrato analizza le attuali caratteristiche storiche ed ambientali del frontemare, stabilisce le regole urbanistiche della tutela paesaggistica e della trasformazione urbana, programma l’adeguamento funzionale delle urbanizzazioni primarie, progetta l’arredo urbano, fornisce gli elementi per lo studio di fattibilità economico-finanziaria. I contenuti del Programma enunciano i seguenti obiettivi da perseguire: • definizione del nuovo ambito d’intervento per la programmazione delle trasformazioni urbane necessarie al controllo della qualità ambientale di un’area strategica per l’immagine di S. Maria di Leuca compresa fra il Lungomare e l’intera area del Piano Regolatore Portuale fino alla base della scalinata monumentale dell’Acquedotto Pugliese sotto il Santuario; • controllo qualitativo dello sviluppo turistico del centro costiero, nell’ambito della valorizzazione e della tutela delle peculiarità storiche, morfologiche e culturali del fronte a mare di significativa parte del territorio comunale di Castrignano del Capo; • regolamentazione della zona edificata, stabilendo le regole di modificazione controllata del tessuto urbano esistente e delle sue principali caratteristiche morfologiche e ambientali, fino alla prescrizione dei materiali distintivi e caratteristici dell’arredo urbano; • regolamentazione degli interventi di trasformazione del tessuto edilizio esistente prospiciente il lungomare. SCHEDA TECNICA SISTEMAZIONE DEL WATERFRONT Periodo realizzazione: 2002-2011 2002 Concorso nazionale di idee “Riqualificazione urbana Lungomare S.Maria di Leuca (LE)” Mauro Sàito (capogruppo) con R.Calvano, A.Delia, L.Gigliobianco, L.Maggio, M.Mellace, A.Stragapede 1° classificato 2002 Lungomare S.Maria di Leuca Progetto Mauro Sàito (capogruppo) con Riccardo Calvano, Alessandro Delia, Lorenzo Gerardi, Leopoldo Gigliobianco, Leonida Maggio,Antonio Stragapede, Mauro Lovi (Opere artistiche) Dati dimensionali 20.000 mq (aree interessate), 3.000 mc (attrezzature, servizi) 2006 Progetto definitivo della riqualificazione del waterfront di S. Maria di Leuca Progetto Mauro Sàito 2006 Passeggiata sugli scogli Leuca - Castrignano del Capo Progetto Mauro Sàito con Rodolfo Colucci I caratteri distintivi naturali e artificiali del luogo (roccia, mare, verde, Faro, Santuario, Ville) ancora prevalgono rispetto alla densità dell’attuale edificato intorno alle “ville”, sui bordi e dentro i canaloni, che ne ha alterato la morfologia ambientale originaria. La rilettura progettuale di concorso esalta le “potenzialità” non sviluppate di un “Parco urbano” oltre i confini del Lungomare, attraverso il “consolidamento figurale” dei luoghi nell’immagine esistente, restaura le tracce delle architetture storiche, manutiene le “caratteristiche naturali” tipiche e ri-fonda le “architetture artificiali” di servizio, distinguendo la linea della pietra, del legno, del mare. In attuazione delle risultanze del concorso del 2002 è stato redatto nel 2006 il Programma Integrato del Waterfront al fine di riqualificare il tessuto urbanistico, edilizio e ambientale delle aree del lungomare di Santa Maria di Leuca e per regolamentare il progetto degli spazi ed edifici pubblici. 297 III.5. Progettualità in atto Per la zona del Waterfront è stato concepito un unico disegno di piano attuativo suddiviso in 7 Ambiti, corrispondenti a zone con diverse destinazione d'uso: turistica, ricettiva, commerciale, sportiva, produttiva afferenti ad aree tanto di proprietà pubblica che privata. 298 Gli elementi portanti della proposta del Programma Integrato sono: a) la centralità del Waterfront in oggetto coincidente con il nucleo storico di S. Maria di Leuca, dotato di un sistema viario di accessibilità territoriale e di urbanizzazioni primarie, nonché di urbanizzazioni secondarie (scuole, attrezzature pubbliche, chiesa, ecc.); b) le previsioni del Programma Integrato confermano destinazioni d’uso turistiche, ricettive, commerciali, sportive, produttive già presenti in maniera parziale e casuale nell’area in oggetto, da reinserire in un riassetto funzionale ed urbanistico; c) la riqualificazione di questa zona si propone come un impianto morfo-tipologico qualificato sotto il profilo funzionale ed estetico dell'insediamento, concepito come completamento ed integrazione della "quotizzazione storica originaria" che a partire dalla fine del XIX secolo occupa tutta quell’area contenuta tra il mare e la costa contigua, in relazione fisica e spaziale con le emergenze ambientali ed architettoniche di questa parte di territorio (la scalinata monumentale dell’Acquedotto sotto il Santuario, le ville eclettiche, la chiesa madre, la torre dell’Omo morto); d) il nuovo assetto urbanistico dell’area punta al ridisegno dei Lungomare superiore ed inferiore, integrando le nuove attrezzature del Porto Turistico, a loro volta normate dal Piano Portuale. Ad integrazione di un’omogenea rivisitazione paesaggistica dei luoghi emergenti visivamente afferenti all’area, sono stati individuati ulteriori temi progettuali relativi al collegamento Lungomare - Porto - Santuario - Faro quali: • la ritipizzazione dell’area prospiciente via Doppia Croce, da area portuale a area destinata a parco urbano, con la realizzazione di una passerella pedonale in legno di prolungamento del Lungomare sulla scogliera; • il taglio di un braccio non utilizzato del Porto per la realizzazione di un’attrattiva turistico - culturale, come un Acquario o Museo del Mare, e per la localizzazione di attrezzature dedicate alla pesca, alle attività turistiche legate al mare e alla ricettività, nonché ad attrezzature per le forze dell’Ordine (Guardia di Finanza); • il restauro e la sistemazione della cascata dell’AQP, appena inaugurata. L’area del Lungomare è strutturata nei seguenti Ambiti: A: Testata Punta Omo Morto – Scogli/Piazzetta 1 B: Piazza Centrale C: Scogliera/Piazzetta 2 D: Hotel Terminal – Porto Turistico 1 E: Porto Turistico 2 – Piazzetta 3 – Testata Lega Navale F: Passeggiata sulla scogliera G: Scalinata AQP – Belvedere Acquario Ad oggi il Programma Integrato di Riqualificazione Urbana del Waterfront non è stato mai approvato e, poiché sul Lungomare C. Colombo di Leuca vi sono fabbricati in fase di realizzazione e infrastrutture realizzate o in via di finanziamento e che pertanto, la prevista piazza riportata nel Piano Integrato non può più essere realizzata, considerando inoltre che occorre ridefinire la fascia delle ville storiche, l’ampliamento degli edifici da tutelare, l’area mercatale domenicale e l’area mercatale temporanea (mercatino), l’AC con l’intento di ridefinire il rapporto porto-lungomare di Leuca, ha ipotizzato la necessità di individuare nuove scelte progettuali, sempre in armonia con il carattere turistico e paesaggistico dello stesso lungomare, evitando, ove possibile, frammentazioni dello stesso Waterfront. Ne segue che con Atto di Giunta Municipale n. 57 del 2010 è stato dato incarico all’Ufficio del Piano di ridefinire parzialmente il Piano Integrato, secondo le seguenti indicazioni di massima: • Ridefinizione del rapporto lungomare-porto sia nelle sue interazioni fisiche che nel rapporto ambiente-paesaggio; • Stralcio dell’area portuale in quanto oggetto di apposito piano attuativo; • Riporto nei nuovi elaborati grafici della situazione ormai consolidata inserendo i nuovi fabbricati, in fase di realizzazione, e infrastrutture realizzate e in fase di finanziamento, nonché il verde urbano e il verde stradale, già realizzato dell’A.C.; • Studio più approfondito ed eventuale inserimento nella lista delle ville storiche da tutelare di manufatti a forte carattere culturale, precedentemente esclusi, anche se posti in seconda e terza fascia; • Adeguamento del Piano, laddove necessario, ai dettami ed alle prescrizioni fornite dal Piano Generale del Traffico Urbano e dal Piano di Zonizzazione Acustica. 5.2 Piano di Riqualificazione Urbana del Lungomare di Leuca Al Programma Integrato di Riqualificazione Urbana del Waterfront di S. Maria di Leuca segue il “Piano di riqualificazione Urbana del Lungomare di Leuca”, contenente in sé l’idea progettuale in oggetto, adottato con delibera di Commissario Prefettizio N° 15 DL 22.05.2006. Il progetto elaborato per il Piano di Riqualificazione Urbana del Lungomare è in linea con le direttive e le indicazioni del progetto vincitore al Concorso di Idee. Considerato il programma di finanziamento Regionale POR Puglia 2007/13, il Programma di Investimento dell’Area Vasta e i Programmi Interreg ritenuti compatibili con il Progetto Generale Infrastrutture sul Waterfront del Lungomare di Leuca, l’AC ha approvato con delibera di GC n. 13 del 2009 il Progetto Generale Definitivo. 299 III.5. Progettualità in atto