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bagno di san michele - arrozza der gambini

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bagno di san michele - arrozza der gambini
BAGNO DI SAN MICHELE
di Anna Moratti
A pochi km dall'abitato di Montecerboli, nella
suggestiva valle scavata dal piccolo torrente di
Radicagnoli, nascosto tra le rocce di gabbro, si
trova il “Bagno di San Michele” o di “Spartacciano”
apprezzato sito termale già conosciuto in età
romana, anche se le prime notizie documentate
risalgono al 1512, quando era meta di lebbrosi e
sofferenti di malattie artritiche e proprio a tale
scopo venne ampliato modificando la piccola
struttura già esistente. In seguito subì altre modifiche, le ultime ai primi dell'800 ad
opera di F.De Larderel conte di Montecerboli. La struttura purtroppo cadde in rovina
e in disuso nel XIX secolo.
E' ancora visibile la struttura della parte
residenziale e un originalissimo ponte a campate asimmetriche digradanti che veniva
utilizzato per passare dalle stanze degli ospiti direttamente alle vasche termali e alla
piscina, situate oltre il torrente.
Anche le vasche sono ancora visibili e contenenti acqua
termale. Queste acque carbonato -solforose, scaturivano da tre distinte sorgenti
dalla temperatura variabile da 34° a 51° e avevano virtù terapeutiche per la cura dei
dolori, paralisi, piaghe e per la pelle.
MONASTERO DI SAN MICHELE ALLE FORMICHE
Sul “Poggio di Spartacciano” che sovrasta il
bagno di San Michele, si possono vedere i
resti di un antico eremo dei monaci
Celestini, costruito nel 1377 per il ritiro
spirituale e la preghiera. La struttura del monastero è ridotta poco più che a resti di
muri che lasciano intravedere le linee della vecchia chiesa.
Monastero viene chiamato “San Michele alle
formiche”, perché sembra che ogni anno, intorno al 29 settembre (giorno di San
Michele), sciami di formiche alate si riunissero intorno alla campana della
chiesetta per morire nei giorni successivi. Nel XVIII secolo la piccola campana venne
collocata sulla Torre del Marzocco a Pomarance e la tradizione popolare vuole che ,
ogni anno, verso la fine del mese di settembre, file e sciami di formiche alate,
ritornino a visitare la campana come per volerla riportare sul poggio di Spartacciano,
alla piccola badia.
http://carrozzadergambini.it/index.php/apprcuriosita/18-storia/116-menust
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