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Infezioni Correlate - Casa di Cura Dott. Pederzoli
Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali Maurizio Solbiati Casa di Cura Pederzoli 17 Maggio 2011 Ignac Semmelweis Infezioni Nosocomiali (IO – HAI ) Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali (ICPA – HCRI ) infezioni contratte dagli operatori sanitari L’infezione si verifica in un paziente durante il processo assistenziale in un ospedale o in un’altra struttura sanitaria e che non era manifesta né in incubazione al momento del ricovero . Almeno 48 ore dopo il ricovero . Ciò vale anche per le infezioni contratte in ospedale , ma che si manifestano dopo la dimissione e per le infezioni occupazionali tra il personale della struttura Stime sull’entità del fenomeno delle infezioni sono difficili a causa della scarsa disponibilità di dati L’impatto delle infezioni all’interno degli ospedali e nelle strutture territoriali è sconosciuto in molti paesi Nessun ospedale, nessun paese , nessun sistema sanitario al mondo può dichiarare di aver risolto il problema Ogni istante , oltre 1,4 milioni di persone al mondo sono affette da ICPA Negli ospedali dei Paesi industrializzati : 510% dei pazienti acquisisce una o più infezioni Nei Paesi in via di sviluppo : il rischio è 2-20 volte maggiore e la proporzione di pazienti affetti da ICPA può superare il 25% Nelle Unità di terapia Intensiva , le ICPA colpiscono circa il 30% dei pazienti e la mortalità attribuibile può raggiungere e superare il 45% ITALIA : rischio di acquisire una infezione nosocomiale • Ogni anno si verificano 450.000 - 800.000 infezioni ( incidenza 5 - 8 % ) direttamente responsabili di 4.500 - 7.000 decessi • Se si assume che il 25-30% siano prevenibili : ogni anno sono potenzialmente prevenibili 135.000 - 210.000 infezioni 1.350 - 2.100 decessi Oggi in Italia • 25.000 decessi l’anno attribuibili ( cause dirette o concause ) alla infezioni nosocomiali • 6,8 pazienti / 100 contraggono una I.N. • il numero delle giornate di degenza dovute alle I.N. è di oltre 2,7 milioni di giornate = EURO 457.500.000 • decessi : 17 / 1000 posti letto SPESA TOTALE ANNUA : 900 Milioni Euro Sedi di Infezione Batteriemie Polmoniti Ferita IVU % 0 10 20 30 40 Problemi per il Paziente • • • • Aumento della degenza Aumento dei trattamenti terapeutici Aumento delle indagini diagnostiche Sofferenze Problemi per la Struttura e per chi opera nella Struttura • • • • Grandi numeri Resistenze Spreco risorse Medico-legali Aumento della Durata del Ricovero • Medio • ICU : 7 giorni : 35 giorni • CDC : IVU Ferita Chirurgica Sepsi Polmonite 1-4 g 7-8 g 7-21 g 7-30 g Costi Massimi delle Infezioni Nosocomiali per tipo di infezione, durata della degenza e costi extra-ospedalieri Euro Infezioni Urinarie Infezioni di Ferita Chirurgica Polmonite Sepsi 1.600 4.900 9.300-12.700 40.000 Dati Letteratura Internazionale 1977 - 2000 U.S.A. 0,7 - 7,9 % dei pazienti presenta una infezione del sito operatorio ortopedico costo rimozione di protesi infetta 6 settimane di terapia antibiotica reimpianto protesico = 50.000 - 84.000 dollari costo terapia antibiotica domiciliare esami di laboratorio = 8.000 - 13.000 dollari 58.000 - 97.000 dollari L’ANALISI DELLA SITUAZIONE ATTUALE CONSENTE DI FORMULARE LE SEGUENTI CONSIDERAZIONI: STENTA A DECOLLARE UN MODELLO ORGANIZZATIVO CHE SIA IN GRADO DI GESTIRE E COORDINARE TUTTE LE ATTIVITA’ DI SORVEGLIANZA E CONTROLLO NELL’AMBITO DELLE AZIENDE. LE ATTIVITA’ APPAIONO FRAMMENTATE IN QUANTO DELEGATE IN PARTE ALLA DIREZIONE SANITARIA, IN PARTE A MEDICI SENZA UN PRECISO MANDATO . NE DERIVA UNA SCARSA EFFICACIA DAL PUNTO DI VISTA OPERATIVO E LA DIFFICOLTA’ DI COINVOLGIMENTO DEI DIPARTIMENTI E DELLA COMPONENTE CLINICA CHE DOVREBBE ESSERE PARTECIPE IN MODO ATTIVO SU TUTTI GLI ASPETTI DELLA PREVENZIONE DEL RISCHIO INFETTIVO. NON IN TUTTE LE AZIENDE SONO STATE ISTITUITE LE UNITA’ OPERATIVE, IN ALCUNE AZIENDE SONO STATE SCELTE SOLUZIONI ALTERNATIVE RISPETTO AL MODELLO PROPOSTO. SI OSSERVA SPESSO LA MANCANZA DI FIGURE QUALIFICATE E ADEGUATE PER LA GESTIONE DEGLI ASPETTI INERENTI LA PREVENZIONE DEL RISCHIO INFETTIVO. I PROGRAMMI NON SONO SEMPRE REALIZZATI NELL’OTTICA DEL RAGGIUNGIMENTO DI PRECISI OBIETTIVI E MANCA SPESSO IL RICORSO AD UNA CORRETTA IMPOSTAZIONE METODOLOGICA, TALE DA CONSENTIRE LA DISPONIBILITA’ DI DATI FACILMENTE ELABORABILI E STATISTICAMENTE SIGNIFICATIVI. NELLA QUASI TOTALITA’ DELLE AZIENDE NON C’E’ EVIDENZA DELLA PRESENZA COMPLETA DEI PROTOCOLLI RITENUTI ESSENZIALI E RELATIVAMENTE A QUELLI PRESENTI MANCA LA FASE DI VERIFICA DELLA LORO APPLICAZIONE. UN ASPETTO ESTREMAMENTE CRITICO E’ RAPPRESENTATO DAL NON CORRETTO IMPIEGO DEGLI ANTIBIOTICI A SCOPO PROFILATTICO CHE CONDIZIONA: UN NOTEVOLE DISPENDIO DI RISORSE; L’EMERGENZA DI RESISTENZE BATTERICHE. GLI ESITI DELLE ISPEZIONI EVIDENZIANO UNA MARCATA TENDENZA AD UN USO IMPROPRIO DEGLI ANTIBIOTICI ANCHE LADDOVE SONO PRESENTI PROTOCOLLI DI POLITICA DEGLI ANTIBIOTICI. LE ATTIVITA’ DI FORMAZIONE SONO TENDENZIALMENTE MOLTO CARENTI E POCO STRUTTURATE E NON TENGONO CONTO DEI REALI BISOGNI FORMATIVI ESISTENTI. Non tutte le infezioni nosocomiali sono un errore Non avere un sistema di sorveglianza attivo e multicentrico è un errore Device-Associated Infections in the US Device Usage/Yr Infection Risk Central venous catheters 5 million 3% to 8% Bladder catheters Tens of millions 10% to 30% Prosthetic heart valves 85,000 1% to 3% Vascular grafts 450,000 2% to 10% Cardiac pacemakers 400,000 1% to 5% Cardiac assist devices 700 50% to 100 Joint prostheses 600,000 1% to 3% Fracture fixators 2 million 5% to 10% LOCALIZZAZIONE INFEZIONI INFEZIONI LOCALIZZAZIONE OSPEDALIERE OSPEDALIERE Dati Studio Studio Senic Senic Dati 8% 8% 12% 12% 6% 6% 46% 46% 28% 28% UTI UTI SSI SSI POLM. POLM. DUI DUI BATTER. BATTER. SENIC STUDY Study on the Efficacy of Nosocomial Infection Control: >30% delle ICA sono prevenibili Variazioni relative di IO in un periodo di 5 anni 30% Senza programmi di controllo 26% 20% 10% 14% 19% 18% 9% LRTI SSI UTI BSI Total 0% -10% -20% -30% -40% -27% -35% -31% -35% Con programmi di controllo -32% Secondo i dati forniti dallo studio SENIC Statunitense, le infezioni maggiormente prevenibili sono: - le infezioni delle vie urinarie in pazienti cateterizzati (31%) - le infezioni della ferita chirurgica (35%) La definizione del fenomeno rappresenta la premessa per poter documentare l’entità delle infezioni ospedaliere . Infatti la disponibilità di interventi efficaci di prevenzione e controllo comporta scelte condizionate dalla frequenza dell’evento e dalla tipologia dei fattori di rischio Le informazioni su qualità ed entità del problema consentono di identificare le priorità e di attuare scelte di prevenzione razionale ed efficienti 30%-40% of all Nosocomial Infections are Attributed to Cross Transmission Alcuni punti chiave per affrontare le ICPA • Sorveglianza epidemiologica costante sulle infezioni sui microrganismi sentinella sulle antibiotico resistenze • Presenza di atti di indirizzo (linee guida, protocolli, procedure) correttezza della stesura diffusione con metodologia appropriata verifica dell’impatto concreto revisione periodica • Formazione Specifica sul problema Comunicazione Leadership e management • Le ICPA vanno affrontate a tutti i livelli della rete assistenziale CDC 1986 : definizione di “sorveglianza epidemiologica” “la sorveglianza epidemiologica è la raccolta sistematica e progressiva (ongoing), l’analisi e (continued) l’interpretazione dei dati sulla salute essenziali alla pianificazione, al miglioramento, alla valutazione di attività in Sanità Pubblica, strettamente integrati con una periodica diffusione a quanti ne hanno necessità. L’obiettivo finale è l’uso di questi dati per la prevenzione e il controllo. Un sistema di sorveglianza comporta una capacità funzionale di raccogliere, analizzare e diffondere i dati necessari ai programmi di salute pubblica” Un sistema di sorveglianza può… IDENTIFICARE Descrivere la frequenza …infezioni “evitabili” e il trend delle infezioni Soddisfare standard/norme …epidemie Difendere l’ospedale in questioni medico-legali …indicatori di potenziali problemi Sensibilizzare il personale …procedure/ pratiche scorrette QUALE SORVEGLIANZA? Le variabili in gioco • ORIENTATA AL PAZIENTE • BASATA SUL LABORATORIO •TUTTO L’OSPEDALE •SOLO REPARTI A RISCHIO •TUTTE LE INFEZIONI •QUALCHE INFEZIONE •VARIABILI DI PROCESSO •CONTINUATIVA •PUNTUALE RIPETUTA •PERIODICA; A ROTAZIONE Fonti informative per la sorveglianza Costi? Valenza Informativa? • Dati del laboratorio • Dati della farmacia • SDO • Documenti di reparto:cartella clinica, grafico della temperatura, quaderno terapie, cartella infermieristica, registro di sala operatoria Approcci alla sorveglianza: tutto l’ospedale - tutte le infezioni – Estesa a tutto l’ospedale: tutte le infezioni per tutti i pazienti. – Mirata: tutte le infezioni per tutti i pazienti di gruppi selezionati (es. tutte le infezioni per tutti i pazienti in chirurgia) Obiettivi della sorveglianza attiva Aumentare la percezione del problema e identificare possibili aree problematiche Confermare l’ esistenza di criticità Analizzare i motivi alla base dei problemi riscontrati Gastmeier P, ICHE La sorveglianza attiva…sorveglia: Infezioni endemiche (prevalenza) Infezioni endemiche correlate a procedure invasive (incidenza) Pratiche di assistenza non standard (prevalenza; audit) Approcci alla sorveglianza: mediante il laboratorio - Identificazione delle epidemie e di patogeni sentinella - Andamento delle antibioticoresistenze -Andamento di alcune infezioni Sorveglianza basata sul laboratorio E' condizionata da accuratezza dei dati di laboratorio, utilizzo del laboratorio da parte dei reparti; disponibilità di un sistema informatizzato. La scelta di sorvegliare ALCUNE infezioni può garantire buona SENSIBILITA’ (UTI, batteriemie). Sorveglianza sulla base di indicatori clinici Quali indicatori: infezioni vie urinarie per 1000 gg di C. vescicale batteriemie per 1000 gg di CVC polmoniti per 1000 giorni di ventilazione assistita (aggiustati per gravità clinica del paziente) Quali reparti: tutte le ICU, inclusa la terapia intensiva neonatale tutte le chirurgie Modalità di rilevazione dei dati: visita periodica in reparto da parte della ICI rilevazione continua o per alcuni mesi l’anno Sorveglianza di processo (delle pratiche assistenziali) Sceglie pratiche assistenziali notoriamente associate ad un aumento di rischio Effettuata più volte; ripetuta nel tempo PARTE DA UN DATO DI CONOSCENZA DEL PROBLEMA PER INTRODURRE UNA CORREZIONE E MISURARE LA RIDUZIONE DI FREQUENZA Fonti informative per la sorveglianza Costi? Valenza Informativa? • Dati del laboratorio • Dati della farmacia • SDO • Documenti di reparto:cartella clinica, grafico della temperatura, quaderno terapie, cartella infermieristica, registro di sala operatoria Uso dei dati della farmacia Prontuario ospedaliero Commissione Farmaco-Terapeutica Sottocommissione antibiotici Richiesta motivata Sorveglianza dell’uso di antibiotici (DDD) Posti Prontuario letto osp. < 150 22 151-500 50 > 500 97 CFT 29 48 75 CA 8 14 35 90% 50% 18% 41% 12% Richiesta Uso atb. motivata (DDD) 18 5 44 12 58 19 Il Servizio di Farmacia ha alcune caratteristiche peculiari: è trasversale a tutte le UO e rappresenta un punto di confluenza delle richieste possiede dati interessanti relativi ai consumi (per ospedale, per UO, per singolo paziente ) può funzionare da sentinella anche per problematiche correlate al controllo delle infezioni (richieste anomale, incremento dei consumi di farmaci o dispositivi, etc), è “di frontiera” tra l’area sanitaria e quella amministrativa. Ci può essere controllo delle infezioni senza sorveglianza? “Ci può essere controllo delle infezioni senza sorveglianza, ma chi lo pratica senza misurare.. …farà un viaggio nello spazio senza strumentazioni, incapace di conoscere la propria rotta, la probabilità di errore, la direzione del viaggio e in che momento del viaggio si trova.” R.Wenzel 1988. IVU associate al cateterismo vescicale • Rappresentano il 40 % delle infezioni nosocomiali • Entro il 5° giorno nel 27 % dei pazienti • Tra il 7° e l’8° giorni nel 50 % • Dopo il 30° giorno nell’85% Molti pazienti ospedalizzati o in lungo degenze sono cateterizzati Cateteri vescicali Vendita : 96 milioni anno Principali tipi : Nelaton Tiemann Foley O’Neil • Lattice • Silicone Possono essere in : gomma lattice silicone plastica ( PVC ) vetro acciaio inossidabile Durata della cateterizzazione Prevalenza di batteriuria / giorno % di pazienti 50 40 30 20 10 0 1 2 3 4 5 6 7 8 giorni 9 10 11 12 13 14 Urethral Catheters: Lost in Place? Training Level Proportion Unaware 95% CI Medical Student 18% 8-32% Intern 22% 13-34% Resident 28% 20-38% Attending 38% 26-45% (Saint S, Wiese J, Amory J, et al. Am J Med 2000) Kunin CM : Le possibili scelte tecnologiche alternative alla cateterizzazione vescicale Chest 2001 I ricercatori sono scettici circa la reale volontà di innovazione in questo settore, dal momento che i loro sforzi si scontrano con la visione del problema di molte amministrazioni ospedaliere che considerano la cateterizzazione urinaria utile a mantenere bassi i costi di degenza Education-based prevention of CRI Primary bacteremia Educational module /1’000 catheter-days - 10-pages self-study module 14 - guidelines for maintenance of CVCs in a surgical ICU - exposed nurses 49/56 (88%) MD 3/10 (30%) 12 10 8 6 4 2 0 11.6 11.9 8.9 66% decrease p<0.001 cost saving: $120’000 -1’800’000/year 5.1 3.6 2.4 I-1998 II-1998 I-1999 II-1999 I-2000 II-2000 Coopersmith et al CCM 02;30:59-64 Education-based prevention of CRI Impact 30 months after the implementation of an education-based Incidence densities global preventive strategy /1’000 patient-days 12 10 8 11.3 9.2 8.2 6 4 3.1 2 0 * P < 0.05 1996 1997 -67% -68% -63% -64% 3.8* 3.3* 2.6* 1.2* 1997 Reduction BSI clinical sepsis I- bacteremia insertion site 1999 -81% -89% -90% -74% 2.1* 1.0* 0.9* 0.8* 1999 Eggimann et al. ICAAC 2001 PIETRE MILIARI nella lotta contro le infezioni di ferita chirurgica • Semmelweis 1847 - 1861 : Handwashing • Bergman 1882 : quali novità in chirurgia? Oggi ci laviamo le mani prima dell’intervento • Lister 1867 : spray di acido carbolico sul campo operatorio e disinfezione degli strumenti chirurgici • 1889 : guanti (inizialmente per proteggere le mani dagli antisettici) • Fleming 1928 : scoperta degli antibiotici Profilassi perioperatoria • • • • • Antisepsi Asepsi 1940 1960 : primi tentativi con gli antibiotici 1960 : Burke precisa il timing 1964 : classificazione degli interventi a seconda del rischio crescente di infezione • 1964 sperimentazioni corrette e definizione delle guidelines • 1985 2000 : singoli ricercatori richiamano l’attenzione sulla tipologia dei pazienti e sull’incremento delle resistenze batteriche Nonostante i miglioramenti delle tecniche chirurgiche e la profilassi antibiotica , e le ricerche in questo campo le infezioni postchirurgiche rimangono un importante problema per morbidità e mortalità Recenti indagini retrospettive hanno dimostrato che la frequenza delle infezioni postchirurgiche non è complessivamente diminuita • attualmente vengono operati soggetti un tempo ritenuti inoperabili per l’elevato rischio infettivo postoperatorio • elevata frequenza delle pratiche endoscopiche ed assistenziali invasive , nonché l’alto rischio di infezioni da germi ospedalieri “difficili” L’essersi mantenuti sul tasso di infezioni di diversi anni fa , in una situazione di questo tipo, non può essere considerato un insuccesso. Fattori di rischio di infezioni postoperatorie inerenti all’ all’intervento • Accertati depilazione preoperatoria durata dell’intervento tipo di intervento profilassi antibiotica scorretta • Probabili interventi chirurgici combinati, entità del trauma chirurgico , uso di materiali estranei , emotrasfusioni • Possibili tipo di doccia ( bagno ) preoperatoria , intervento d’urgenza, uso di drenaggi, ora in cui si effettua l’intervento • Improbabili mancato cambio del bisturi durante l’intervento La mano prende e la mano da The inanimate environment is a reservoir of pathogens The pathogens are ubiquitous X represents a positive Enterococcus culture The inanimate environment is a reservoir of pathogens Recovery of MRSA, VRE, C.diff CNS and GNR Devine et al. Journal of Hospital Infection. 2001;43;72-75 Lemmen et al Journal of Hospital Infection. 2004; 56:191-197 Trick et al. Arch Phy Med Rehabil Vol 83, July 2002 Walther et al. Biol Review, 2004:849-869 The inanimate environment is a reservoir of pathogens Recovery of MRSA, VRE, CNS. C.diff and GNR Devine et al. Journal of Hospital Infection. 2001;43;72-75 Lemmen et al Journal of Hospital Infection. 2004; 56:191-197 Trick et al. Arch Phy Med Rehabil Vol 83, July 2002 Walther et al. Biol Review, 2004:849-869 Raccomandazioni per migliorare le strategie del management del controllo delle infezioni • Monitorare le attività di controllo delle infezioni • La sorveglianza è cruciale ( % e trends delle I.N. ) • quali livelli assitenziali forniti dal personale sono appropriati ? • Diretto coinvolgimento del responsabile dell’unità operativa • Il programma annuale per il controllo delle infezioni deve essere scritto, approvato ed appropriatamente finanziato Trasferire gli interventi efficaci nella pratica • Attivare meccanismi per stimolare il cambiamento individuale ed organizzativo • Le opinioni, gli atteggiamenti personali , le conoscenze , oltre agli aspetti organizzativi , economici e sociali, sono importanti per influenzare il comportamento professionale • Ogni tentativo di cambiamento dovrebbe basarsi su una attenta valutazione dei fattori potenzialmente capaci di determinarlo Effective Heatlh Care Trasferire gli interventi efficaci nella pratica clinica • Gli interventi complessi , cioè quelli che mirano alla rimozione degli ostacoli o dei vincoli, hanno maggiore probabilità di successo, rispetto agli interventi mirati ad un solo aspetto del problema • Le strategie efficaci richiedono investimenti adeguati e persone con conoscenze e capacità idonee • Ogni approccio sistematico al miglioramento della pratica professionale dovrebbe comprendere un piano di monitoraggio e valutazione e specifici interventi per mantenere e rinforzare i cambiamenti Effective Heatlh Care Trasferire gli interventi efficaci nella pratica clinica : il Consenso dipende da • Se il problema è percepito come significativo da coloro che devono cambiare il proprio comportamento • L’entità del legame con la politica sanitaria e se ciò avrà sostegno da parte degli incaricati allo sviluppo di tale politica • Se i problemi principali associati al cambiamento possono essere esercitati • Se ci sono personaggi chiave od organizzazioni che si oppongono fermamente al cambiamento Effective Heatlh Care Trasferire gli interventi efficaci nella pratica clinica : il Consenso dipende da • Dalla natura di parte degli interessati di parte coinvolti nel cambiamento proposto o nello status quo • Dalle implicazioni del cambiamento in termini di risorse necessarie • Dall’esistenza di un divario significativo tra ciò che le persone dicono pubblicamente del cambiamento e ciò che sono effettivamente pronte a fare perché esso avvenga Effective Heatlh Care Influenza della consulenza infettivologica sulle abitudini prescrittive e sulla selezione di patogeni multiresistenti ICU antibiotic prescribed antimicrobial expenditure decreased isolation -38.1% -44.8% p<0.05 Stenotrophomas m., MDR Pseudomonas a., Candida spp. Lemmen SW et al. Infection 2000;28:384-7 CABGs - coronary artery bypass graft surgery 108 casi di infezione : costo totale ospedaliero costo totale antibiotici Costo medio per paziente 1.299.082 dollari 42.270 dollari 12.419 dollari 31.597 dollari / paziente se infezione profonda sternale Adam W. 2006