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Senza sondaggi, girano le bufale

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Senza sondaggi, girano le bufale
PRIMO PIANO
Mercoledì 20 Febbraio 2013
5
Per cui B. dice che ha raggiunto il Pd. Mentre il Pd lo accusa di raccontare solo delle balle
Senza sondaggi, girano le bufale
Il Cavaliere vuol cavalcare la truppa degli indecisi
DI
MARCO BERTONCINI
C
he veramente il
centro-destra abbia
raggiunto il centrosinistra nei sondaggi
ha scarsissimo rilievo per la
campagna propagandistica di
Silvio Berlusconi? Poiché è
vietato divulgare le ricerche
di mercato, ciascuno fa circolare le voci che ritiene più
confacenti, infischiandosi della rispondenza ai numeri che
gli pervengono con obbligo di
riservatezza per legge.
Da sinistra si replica asserendo che l’avvenuto sorpasso sarebbe una bufala:
anzi, addirittura si dice che
nel Pdl dominerebbe il terrore per uno scavalcamento
subìto. In altri termini, Beppe Grillo avrebbe superato
il Cav. Un’affermazione del
genere, però, non tiene conto
di un fattore essenziale: nel
caso degli entusiasmi di Berlusconi, si tratterebbe della
coalizione di centro-destra
che avrebbe eguagliato la coalizione di centro-sinistra; nel
caso del teorico superamento
operato dai 5Stelle, si tratterebbe del movimento grillino
appaiato al Pdl, non alla coalizione. La differenza non è
da poco.
In ogni caso, B. ha sempre avuto, dal lontano ’94
per quel che concerne la politica, prima ancora a proposito
della sua attività imprenditoriale, l’obiettivo di diffondere
ottimismo. Quanto si misurò per la prima volta con le
elezioni, faceva uno sfoggio
incessante di sondaggi, stupendo i concorrenti: sempre
elargiva dosi di solida fede
nella vittoria, già acquisita, al punto che se si fosse tenuto conto puntuale
delle cifre man mano da
lui sparate, alla fine, Fi,
avrebbe dovuto raggiungere la maggioranza assoluta
in solitudine. Identico era il
comportamento da
lui tenuto nel
2007, durante
il caracollante
governo Prodi II, quando
annunciava
con ricorrente puntualità:
«Siamo
al … per
cento»,
traducendo i
dati, veri
o artefatti,
dei sondaggi che
gli pervenivano in risultati
elettorali, quanto le elezioni
a scadenza normale si sarebbero svolte nel 2011. Naturalmente quando i dati erano sconfortanti (fra il 2004
e il 2006 erano addirittura
tragici), non gli scappava
nemmeno la parola «sondaggio»; altro che divulgare
qualche cifra.
B. è convinto che
l’ottimismo generi risultati
positivi.
Anche per
questo ha
Silvio Berlusconi
TUTTI I LEADER SONO IN CERCA DEL COUP DE THEATRE
Elezioni imprevedibili: l’esito
dipende dal meteo e dagli indecisi
DI
G
FRANCO ADRIANO
li ultimi sondaggi pubblicabili
hanno descritto una situazione
in cui era forte la percezione che
la vittoria del centro sinistra fosse piuttosto sicura alla Camera mentre
la situazione per il Senato, più incerta, a
causa di alcune regioni in bilico. A sondaggi spenti, invece, hanno acquisito valore il
ruolo degli indecisi (vezzeggiati e tentati
in ogni modo dai candidati) e da ultimo le
previsioni meteo sulle urne, che sembrano lasciar intravvedere delle giornate di
freddo e neve che potrebbero rallentare
o rendere più difficile sia lo spostamento
verso Sud per il voto, sia la partecipazione
elettorale in alcuni contesti e di alcune
tipologie di persone: coloro che sono meno
motivati e gli anziani. Due temi che meritano un approfondimento. da che cosa
è determinato l’aumento dell’indecisione
complessiva che rende così incerto l’esito
delle elezioni? «Per la prima volta, da tanto tempo la situazione è molto articolata»,
spiega il sociologo Antonio Valente, direttore di Lorien consulting, «si tratta di
esprimere due o anche tre voti non uno
solo, con una pluralità di voci maggiore.
Tant’è che oltre agli “indecisi”, c’è una
quota importante di coloro che dichiarano
il voto e che in realtà sta valutando più
di una opzione (voto complementare)». In
uno scenario così indefinito l’ultima settimana di campagna elettorale è, più che in
passato, decisiva. Ma quanti sono coloro
che hanno deciso e quanti no? «Il 73% degli aventi diritto sembra aver maturato
una decisione “quasi” definitiva e circa 5
milioni di italiani potrebbero andare a
votare oppure ingrossare la quota degli
astensionisti», spiega Valente. Su quali
basi avverrebbero le scelte dei votanti
last minute? «I fattori critici della decisione sono molteplici e di varia natura:
capacità motivante delle ultime battute
della campagna; il voto territoriale o influenzato da parenti, amici, colleghi; la
quantità di emotività e sostegno all’impulso che i diversi candidati riescono a
trasmettere negli ultimi giorni di campagna: il fatto che i leader politici riescano
a realizzare un coup de theatre!» Ma il
fattore meteorologico sembra essere il
più determinante. Con minore affluenza,
secondo Valente, i partiti che ne trarrebbero vantaggio sono quelli che hanno «più
consenso strutturato, più apparato o più
capacità di attrattiva territoriale». Con
maggiore affluenza, invece, potrebbero
recuperare i partiti ed i movimenti caratterizzati da un voto di opinione o da
voto di recupero di basi poco motivate e
deluse (in particolare il centro-destra).
Dunque, sarà fondamentale la mobilitazione dell’elettorato d’opinione indeciso
soprattutto nelle regioni in bilico che
sembrano essere in numero superiore a
quello preventivato. Occhio a Lombardia,
Veneto e anche Friuli, al Nord, e a Campania, Puglia e Sicilia al Sud.
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sempre negato l’esistenza
della crisi economica, convintissimo (non a torto) che
il pessimismo, la diffusione
di dati negativi, l’immagine sconfortante della realtà
altro non faccia se non peggiorare, e gravemente, la situazione. È quindi logico che,
fidando pure nell’impossibilità di essere smentito, egli allegramente conforti i propri
seguaci rincuorandoli con la
certezza della sconfitta nemica. Da ultimo, ha talmente
sovvertito la fase di partenza
da asserire che uscirà vincitore non solo alla Camera,
ma addirittura al Senato.
Le accuse di falso, di
sbruffoneria, di fuga dalla realtà, non lo smuovono.
Egli sa molto bene che il
dinamismo dei propri attivisti richiede di superare la
sindrome della sconfitta. Al
tempo medesimo i numeri
milionari (tale è il giudizio
unanime, non di lui solo) di
indecisi, incerti, astensionisti potenziali, richiedono di
offrire lo-ro l’immagine di
un’alleanza vincente, per
richiamarne qualche spezzone in nome dell’italica salita sul carro del vincitore.
PILLOLE
di Pierre de Nolac
Giannino, in fuga
l’economista
di fiducia.
Speedy Zingales.
***
Monti: “Ho provato a
sentire Giannino
ma non
ci sono riuscito”.
Era impegnato a prendere un master.
***
Grillo: “Scopriremo il
parlamento come una
scatola di tonno”.
E dentro Beppe troverà
carne di cavallo.
***
Richard Gere a Roma
per il film “La frode”
Il titolo si riferisce a
Madoff, non ai politici
italiani.
©Riproduzione riservata
Sondaggi clandestini da ridere,
fra cardinali e purosangue
L’idea di utilizzare l’immaginario del mondo dell’ippica
per aggirare il divieto per la pubblicazione dei sondaggi non è nuova. Quella di utilizzare il proscenio del
Conclave, con i nomi dei leader politici celati dietro
gli pseudonimi di fantasmagorici cardinali, è davvero
nuova. Entrambe sono divertenti al di là dei rischi. Gli
amanti del mondo dell’ippica che vogliono abbeverarsi
ai sondaggi clandestini, in vista delle elezioni politiche
e regionali del 24 e 25 febbraio, possono rivolgersi a
notapolitica.it, mentre chi è rimasto colpito dalle ultime vicende del Vaticano può collegarsi con youtrend.
it. Ci si potrà imbattere, per esempio, nella sfida per
il conclave fra il cardinale di Piacenza di rito ambrosiano e il vulcanico cardinale di Monza e Brianza
alleato con l’arcivescovo di Varese, alto prelato di
rito maronita. O con il sobrio cardinale di Milano,
decano uscente del collegio cardinalizio, appoggiato
dal bell’arcivescovo di Bologna e dal segaligno arcivescovo di Montecarlo. E, poi, gli outsider che fanno capo
all’effervescente Camerlengo pentastellato di Genova.
Per non parlaredel l’imperturbabile grand’inquisitore
del Sant’Uffizio di Palermo. Intanto, sull’altro canale al Grand prix de le Pirellon si descrive la volata
sul miglio tra i purosangue Fan Ambrosol e Groom
de Maron. Dietro si piazzerebbero Ipson de Albertin
e la cavalla cinque volte stellata Igor Carcan. Ma la
corsa più appassionante e decisiva è quella sulla pista
del celebre Ippodromo di San Nicola dove si svolgono
la Manche de la Chambre e la Manche de Le Senat in
cui gareggiano le scuderie più importanti: Bien Comun
e Maison Liberté. Più appannati gli altri cavalli della
scuderia che corrono sul lato destro della pista, con
Hirosaka e Freres Tricolor. Frustini in mano, i fantini
Burlesque e Pier le Smacchiateur sfidano Ipson de la
Boccon, Ipson de Mormal e Ipson de Tullien guidati da
Mario de le Montaigne, nonché il cinque volte stellato
Igor Brick. Infine Galopin du Zacapa e Petit Jean.
Franco Adriano
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