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Hugo boss tagli salariali indigesti
16 Mendrisiotto Corriere del ticino Sabato 7 marzo 2015 Hugo boss tagli salariali indigesti Coldrerio, la ditta fissa a 1,20 il tasso di cambio euro-franco per i dipendenti frontalieri Per i residenti in Ticino riduzioni dal 2% al 5% – La denuncia: «Costretti ad accettare» zxy Un altro caso simile a quello della Exten di Mendrisio (vedi art. a fianco) si sta materializzando in questi giorni a Coldrerio, alla Hugo Boss Ticino. Alla fine di febbraio, la dirigenza della filiale svizzera del grande marchio della moda ha illustrato ai dipendenti alcune misure, necessarie, è stato spiegato, per far fronte alle conseguenze della decisione presa in gennaio dalla Banca nazionale svizzera di abbandonare la soglia minima di cambio tra franco e euro. Il forte apprezzamento della moneta elvetica ha costretto Hugo Boss a riconsiderare i propri piani aziendali, che erano stati elaborati tenendo conto della situazione economica e finanziaria nota alla fine del 2014. In particolare, ai collaboratori dell’impresa di Coldrerio residenti in Italia è stato proposto di adeguare la paga del loro salario lordo in franchi praticando un tasso di cambio euro-franco di 1,20, al posto del tasso ufficiale medio del 2014, pari a 1,215. Ciò che, ha illustrato la dirigenza, permette di mantenere il potere di acquisto in euro che era garantito l’anno scorso. Agli addetti domiciliati in Svizzera, invece, è stato richiesto di accettare una riduzione degli stipendi lordi fino ad un massimo del 2%, decurtazione che nel caso di persone con funzioni dirigenziali possono andare fino al 5%. La scelta di modulare l’intervento in base al luogo di residenza del personale, che porta ad una contrazione netta delle entrate per chi abita in Svizzera, secondo l’azienda è stata discussa coi sindacati. Scopo dell’intera operazione di contenimento dei costi, la cui entrata in vigore è stata annunciata per l’inizio del corrente mese, è, come detto, quello di assorbire il contraccolpo del rafforzamento del franco. Sono toccati tutti i 373 dipendenti della filiale di Coldrerio, ai quali è stata chiesta la sottoscrizione di un addendum contrattuale contemplante i tagli. Proprio le modalità con le quali è stato ottenuto il consenso non sono piaciute ad alcuni lavoratori, tanto che qualcuno lamenta di avere subito pressioni tali da farlo sentire costretto a firmare, pena il licenziamento. Impossibile, ieri, ottenere risposte da parte dei dirigenti di Hugo Boss Ticino, i quali hanno rimandato per informazioni alla sede centrale. Nemmeno dalla Germania, però, sono giunte spiegazioni. P.C. trattative post sCiopero AperturA tra sindacato e dirigenza aziendale il dialogo resta aperto e costruttivo. (Foto Maffi) sono state trasmesse a Bellinzona per informare il Cantone dello stato delle cose». Se nella lettera inviata nella capitale ieri in serata ci sia un solo nome o ce ne siano due non è dato a sapersi. «Sarà l’Ufficio di conciliazione a comunicare la decisione nei prossimi giorni, il tema è delicato e saranno loro a occuparsi della diffusione della decisione» prosegue Cadenazzi. Gli accordi presi durante l’incontro tra le parti del 26 febbraio scorso promosso dallo stesso Ufficio cantonale di conciliazione prevedevano che se azienda e sindacato non avessero trovato un consulente di fiducia entro ieri, la presidente dell’UCC Laura Sadis avrebbe formulato una proposta che avrebbe dovuto essere accolta dalle parti. Tutto lascia dunque pensare che una soluzione definitiva non sia stata trovata e che un consulente condiviso non sia stato identificato. ‘‘ Le nostre conclusioni sono state trasmesse all’Ufficio cantonale di conciliazione Caso exten, il consulente non ha ancora un nome zxy Cadeva ieri la prima scadenza importante per trovare una soluzione duratura alla crisi della Exten SA di Mendrisio. L’interruzione dello sciopero, il ritorno al lavoro degli operai e la sospensione delle modifiche contrattuali che prevedono una riduzione dello stipendio del 26% per i frontalieri e del 16% per i domiciliati nella regione sono infatti delle soluzioni temporanee, accettate dai lavoratori in attesa che le parti trovino delle misure definitive per affrontare la situazione economica dell’impresa. L’obiettivo è evidentemente il contenimento dei tagli evitando i licenziamenti. Per raggiungerlo il primo passo prevedeva l’identificazione di un consulente di fiducia, incaricato di accompagnare azienda e sindacato UNIA nella gestione della situazione. Scadeva appunto ieri il termine fissato dall’Ufficio cantonale di conciliazione per definire questa figura. Fino a giovedì i candidati erano due, uno proposto dalla Exten e l’altro dal sindacato. Se il consulente è stato trovato e chi sia il prescelto resta però un mistero. «Quello che scade oggi (ieri ndr) è il termine per formulare la nostra proposta e trasmetterla all’Ufficio cantonale di conciliazione (UCC) che si è impegnato a fare da mediatore – spiega Dario Cadenazzi del sindacato UNIA –. Questo termine è stato rispettato, le nostre conclusioni Ieri rappresentanti del sindacato e dirigenza aziendale si sono comunque incontrati, senza UCC. Il dialogo tra loro resta aperto e la volontà di trovare delle soluzioni concrete è intatta. Le decisioni da prendere sono tuttavia diverse e complesse. Oltre al nome del consulente dovranno anche essere definite le sue responsabilità. L’obiettivo ufficiale è l’identificazione di misure valide per affrontare la situazione economica dell’azienda. Dei provvedimenti che dovranno possibilmente evitare le strategie messe in atto dalla ditta che hanno poi provocato lo sciopero, dunque i tagli salariali. Le misure dovranno quindi cercare di scongiurare sia tagli che licenziamenti. Un compito difficile che potrebbe passare dalla riduzione dei costi aziendali. Ciò che è sicuro è che il compito del consulente non sarà semplice. Lo complica ulteriormente l’altra scadenza importante definita lo scorso 26 febbraio. Entro il 30 aprile le parti dovranno infatti aver concluso le trattative e trovato delle soluzioni. Il tempo a sua disposizione sarà dunque poco, meno di due mesi che potrebbero accorciarsi ulteriormente visto che il nome finora non L.T. sembra essere stato trovato. balerna «non ci aprono l’albergo» Hotel Vienna, divergenze tra proprietà e gestione complicano le riparazioni zxy Tra proprietà e gestione dell’hotel Vienna di Balerna si sta animando un braccio di ferro, originato dall’improvvisa chiusura, avvenuta in dicembre, della struttura di via San Gottardo. L’inopinato stop dell’attività, come rivelato dal Corriere del Ticino del 13 gennaio, è dovuto ad infiltrazioni d’acqua dal tetto, che avrebbero cagionato danni al piano superiore dell’immobile, e a problemi di sicurezza agli impianti elettrici. Preso atto della posizione della gerente dell’albergo, che lamentava il mancato avvio dei necessari lavori di riparazione nonostante varie sollecitazioni, ora la proprietà rispedisce al mittente le accuse. «Ho fatto tutto il possibile per cominciare i lavori il prossimo 11 marzo – spiega uno dei principali azionisti della Lo Stop la struttura è chiusa da dicembre, a causa di infiltrazioni d’acqua dal tetto. (Foto CdT) Vienna Invest SA, cui fa capo la proprietà dello stabile – ma senza la presenza della gestione ci risulta difficile accedere e quindi operare. La volontà della proprietà è di riaprire quanto prima». I titolari, aggiunge, non dispongono delle chiavi per entrare nell’hotel e chi lo gestisce si rifiuterebbe di consentire l’accesso per dare il via ai lavori. Tra l’altro, sulla base del sopralluogo fatto nelle scorse settimane al fine di stilare l’elenco delle opere di riparazione da eseguire ed il relativo preventivo, secondo il nostro interlocutore la portata dei danni riscontrati non sarebbe assolutamente allarmante. Anzi, osserva, solo un paio di camere al piano superiore, che in genere non veniva messo a disposizione della clientela, non sarebbe utilizzabile. A giudizio del rappresentante della proprietà, l’albergo potrebbe tranquillamente tornare ad accogliere la clientela, dato che i lavori, circoscritti ad una piccola porzione dell’immobile, potrebbero essere eseguiti senza recare disturbo agli ospiti. La durata delle riparazioni è stimata in circa un mese. L’imprenditore tiene particolarmente ad una rapida ripresa dell’attività per approfittare dell’auspicato arrivo in Ticino di numerosi visitatori richiamati dall’Expo di Milano. Per questo spera di trovare in extremis un’intesa che eviti l’apertura di una vertenza legale con la gestione dell’hotel. Da risolvere, però, vi sarebbero anche questioni di natura finanziaria, legate agli accordi contrattuali tra le parti. NotizieFLASH meNdriSio Gli operatori turistici riuniti in un workshop zxy La terza edizione del workshop turistico proposto dall’Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio, con sede in via Lavizzari a Mendrisio, si terrà martedì 10 marzo, con inizio alle 14. Lanciato nel 2013 e rivolto in primo luogo ai partner del progetto «La Regione da scoprire», l’incontro mira ad informare tutti gli attori del settore ricettivo in merito alle novità della stagione. Gli interessati sono invitati a confermare la loro presenza scrivendo a info@ mendrisiottoturismo.ch. iNcoNtro Rapine, furti e sicurezza Dibattito con gli esperti zxy Farà tappa mercoledì 11 marzo alle 20 al Cinema Teatro di Chiasso il ciclo di conferenze sul tema della sicurezza organizzato da Ticino Sicuro. Durante l’evento, dal titolo «Furti e rapine: il Mendrisiotto dice basta», alcuni esperti che agiscono sul territorio si confronteranno con la popolazione e saranno a disposizione per rispondere alle domande. Alla serata parteciperanno il comandante della polizia comunale di Chiasso Nicolas Poncini, l’esperto di sistemi di sicurezza Stefano Piazza e l’avvocato e consulente di Ticino Sicuro Natalia Ferrara Micocci. Matteo Bernasconi, caporedattore di Teleticino, modererà il dibattito. aSSemblea Centinaia di partecipanti ai corsi della Cinofila zxy Il 2014 è stato un anno positivo per la Società cinofila Monte Generoso che ha visto più di 300 proprietari di cani partecipare ai diversi corsi proposti durante l’anno. Le cifre sono state rese note durante la tradizionale assemblea che si è svolta negli scorsi giorni. Nel corso dell’incontro sono anche stati eletti i membri del comitato che guiderà l’associazione per i prossimi due anni: Filippo Ortelli (presidente), Athos Fontana (vice presidente), Sonja Vittuoni, Alessia Senso, Luigi Iacolina, Genny Cereghetti e Francesca Catelli. brevi zxy Morbio inferiore Il celebre tenore italiano Marco Berti sarà l’ospite d’onore del concerto lirico organizzato da Fulvio Furlanetto e Antonio Clerici per domani 8 marzo alle 16.30 nella chiesa di San Giorgio. Il ricavato dell’evento, a cui parteciperà anche il Coro lirico di Lugano, sarà devoluto all’Istituto Canisio di Riva San Vitale. zxy stabio Animazione al centro diurno Casa del Sole. Martedì 10 marzo corso di inglese dalle 8.45 alle 10.15 oppure dalle 10.15 alle 11.45, nel pomeriggio alle 14 attività varie. Il gruppo amici della lana si riunisce alle 20. zxy Balerna Il preasilo La Tartaruga organizza un incontro dal titolo «Quale ricchezza?» con Manuela Pagani Larghi. Lo scopo è riflettere sul nostro rapporto con il denaro. L’evento si terrà nella sede del preasilo alle 20.15 lunedì 9 marzo, oppure giovedì 26 marzo. Informazioni e iscrizioni chiamando il numero 079/302.63.39 o scrivendo un’email a m.zaramella@ bluewin.ch. zxy vacallo Il locale centro diurno organizza lunedì 9 marzo una gita pomeridiana a Gordola. Informazioni e iscrizioni direttamente al centro. Martedì 10 marzo alle 20 il dottor Nicola Keller proporrà invece un incontro sul tema delle patologie reumatiche all’origine di dolori a mani e piedi e sui migliori approcci terapeutici. La conferenza è promossa dalla Lega ticinese contro il reumatismo. zxy Mendrisio Prelievo di sangue con il Servizio trasfusionale della Croce Rossa, martedì 10 marzo dalle 15 alle 19.30 al Mercato coperto.