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“IL FULMINE GOVERNA OGNI COSA” (Eraclito, fr. 64) - AIS-Met

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“IL FULMINE GOVERNA OGNI COSA” (Eraclito, fr. 64) - AIS-Met
Dipartimento CORIS – Università “La Sapienza” Roma / Corsi: “MAGISTRI SINE REGISTRO” Prof. P. Montesperelli “IL FULMINE GOVERNA OGNI COSA” (Eraclito, fr. 64) Introduzione all’ermeneutica per la ricerca sociale (Roma, 20 e 27 ottobre 2012) «Chi è stato ospite nella baita di Heidegger si ricorderà, incisa sulla corteccia sopra l’architrave della porta, questa sentenza di Eraclito. In essa viene inteso l’improvviso e lampeggiante rischiararsi che rende di colpo ogni cosa visibile, ma in modo tale da essere di nuovo inghiottita nell’oscurità. Con ciò egli voleva richiamare quell’insolubile unità e dualità di svelamento e nascondimento, luce e ombra, in cui il pensiero dell’uomo si trova avvolto; unità e dualità che s’infiammano nel fulmine» (H. G. Gadamer) PAROLE‐CHIAVE: Comunicazione, Interpretazione, Metodo. PRIMA DEFINIZIONE: L’ermeneutica è quella tradizione di pensiero che, sorta come tecnica di analisi di testi scritti, man mano si è ampliata a teoria generale dell’interpretazione dell’esistenza umana e dei suoi prodotti culturali. IMPOSTAZIONE: Interdisciplinarità; alta divulgazione; struttura seminariale; distribuzione di brani tratti da autori fondanti e analisi collegiale; cercheremo di realizzare insieme lo spirito “dialettico‐dialogico” tipico dell’ermeneutica. A CHI È DIRETTO: a tutti gli interessati (senza distinzione fra studenti, dottorandi e altri). PROGRAMMA: 1. Che cosa significa ‘ermeneutica’; 2. I tempi dell’ermeneutica: L’antichità: l’interpretazione dei testi nella tradizione greca, ebraica, romana e cristiana; L’età moderna: la “laicizzazione” dell’interpretazione nell’Umanesimo e nel Rinascimento; la disputa filologica fra Riforma e Contro‐Riforma; la critica razionalista (Spinoza); Analisi “grammaticale” e “psicologica”; dai testi scritti al discorso quotidiano (Schleiermacher); la “comprensione” nelle “scienze dello spirito” versus la spiegazione nelle “scienze della natura”(Dilthey); Ermeneutica contemporanea: dalla fenomenologia della vita quotidiana all’interpretazione come modo di ”esserci” al mondo (Husserl, Heidegger, Gadamer). 3. I luoghi dell’ermeneutica: Ermeneutica esegetica: la centralità del metodo (Betti, Oevermann, Hirsch); Ermeneutica filosofica: nichilismo ed ermeneutica; la concezione post‐moderna di interpretazione nella “società dei media”; Ermeneutica critica: linguaggio, comunicazione e ideologia dominante; la ragione comunicativa; la ‘ideologia’ è un concetto attuale? (Habermas, Thompson); Uno studioso posto all’incrocio: Paul Ricoeur: la “via breve” (subito filosofica) e la “via lunga” (attraverso l’analisi delle forme simboliche); la spiegazione insieme alla comprensione. Un’esperienza posta all’incrocio: la ricerca sociale e il ruolo dell’ermeneutica. DATE E LUOGO: sabato 20 e 27 ottobre ore 9,30 – 13,30 “Aula Wolf” (1° piano) ‐ Dipartimento Comunicazione e Ricerca sociale, Via Salaria 113 Rm. DOCENTE: Paolo Montesperelli, Ordinario di “Metodologia della Ricerca Sociale” e di “Ideazione e progettazione di strumenti di ricerca sui media” presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale – “La Sapienza” di Roma. Ha scritto alcuni libri, fra cui “L’intervista ermeneutica”, “Analizzare l’intervista ermeneutica” (con P. Diana), ”Sociologia della memoria”, “Esperienze di analisi di interviste non direttive” (con F. Addeo). OSPITI ESTERNI E DISCUSSANT: Fiorenzo Parziale (Università di Salerno); Angela Delli Paoli (Università di Napoli II); Silvia Cataldi (Università di Sassari). ATTESTATI E CFU: Il Corso non rilascia crediti formativi; è un segno “controcorrente” rispetto al commercio del sapere. Su richiesta, verranno rilasciati attestati di partecipazione. INFORMAZIONI E ISCRIZIONI: [email protected].; cell. 349/3594019 Testi consigliati: Perché il seminario abbia davvero un carattere dialogico e partecipato, riporto qui di seguito le indicazioni bibliografiche di alcuni testi introduttivi, brevi ma fondanti, scritti da importanti esponenti del pensiero ermeneutico (quasi tutti contemporanei). Naturalmente la loro lettura ‐ totale o parziale ‐ non è obbligatoria né propedeutica al seminario, ma è comunque consigliata. Non li ho scelti perché sostengono un’unica tesi, anzi, talvolta fanno parte di un acceso confronto fra autori; ho selezionato questi brani, perché ciascuno ‐ ermeneuticamente ‐ pone una domanda al lettore e lo chiama al dialogo. Il nostro seminario avrà successo se coglieremo almeno alcune di queste domande e se riusciremo ad accogliere la loro chiamata. I testi qui elencati saranno messi a disposizione durante il seminario, per letture e commenti collegiali. ‐ H. G. Gadamer, Il senso dell’inizio e L’approccio ermeneutico all’inizio, in idem, L’inizio della filosofia occidentale, Guerini e Associati, Milano, 1998, capp. 1 e 2, pp. 13‐41; ‐ M. Heidegger e E. Fink, Tipo di approccio – Avvio dal fr. 64, in idem, Eraclito. Seminario del semestre invernale 1966/1967, Laterza, Roma‐Bari, 2010, cap. 1, pp. 3‐18; ‐ W. Dilthey, Le origini dell'ermeneutica, in M. Ravera (a c. di), Il pensiero ermeneutico. Testi e materiali, Marietti, Genova, 1986, pp. 173‐198; ‐ F. D. E. Schleiermacher, Il circolo del comprendere, in G. Bertolotti (a c. di), Ermeneutica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2003, pp. 47‐56; ‐ M. Heidegger, Il concetto preliminare di fenomenologia, in idem, Essere e tempo, Longanesi, Milano, 1976, pp. 60 (si può trovare anche in: G. Bertolotti (a c. di), Ermeneutica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2003, pp. 142‐7); ‐ M. Heidegger, Esposizione del compito dell’analisi dell’Esserci nel suo momento preparatorio, in idem, Essere e tempo, Longanesi, Milano, 1976, cap. 1, pp. 64‐75; ‐ H. G. Gadamer, L'universalità del problema ermeneutico, in idem, Verità e Metodo 2, Bompiani, Milano, 1995, pp. 211‐223; ‐ J. Habermas, La pretesa di universalità dell'ermeneutica, in G. Ripanti (a c. di), Ermeneutica e critica dell’ideologia, Queriniana, Brescia, 1992, pp. 131‐167 ‐ C. Geertz, Verso una teoria interpretativa della cultura (cap. 1 ‐ parr. II, III, IV), in idem, Interpretazioni di culture, Il Mulino, Bologna, 1998, pp. 11‐25 (si può trovare anche in: G. Bertolotti (a c. di), Ermeneutica, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2003, pp. 269‐80). 
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