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Pattern/Texture/Sfondi, composizione di fantasia, aggiungere

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Pattern/Texture/Sfondi, composizione di fantasia, aggiungere
Lezione 10
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Pattern - Texture - Sfondi
Composizione di fantasia
Aggiungere selezioni alla selezione
Duplicare un oggetto
Colorare
Sottrarre alla selezione
Acquisizione e ritocco delle foto
Decima lezione
Pattern - Texture - Sfondi
In Photoshop i “Pattern” servono anche come riempitivi - non solo come sfondi - e ce ne
sono di predefiniti in tutte le finestre in cui si chiede il riempimento: colore di primo piano;
colore di sfondo; pattern. Possiamo anche importarli dall’esterno, ossia da qualche cartella
denominata “Sfondi”, esistente sul nostro computer. Tuttavia c’è un’altra possibilità, anche
più divertente: crearli noi stessi i pattern, dal nulla.
Impostare i colori base: verde sopra e giallo sotto (per capirci, quelli della palette strumenti).
Creare un nuovo file: 200px x 200px, risoluzione qualsiasi.
Versarvi dentro il colore verde. Andare poi sul menu: Filtro>Effetto
pixel>colore mezzetinte e lasciare tutte le impostazioni come stanno,
dare l’OK. Vedremo il rettangolo immagine tutto sfaccettato di vari
colori sul tipo di quello a lato che è stato molto ridimensionato. Ora
se vogliamo possiamo aggiungere questo pattern alla collezione dei
pattern predefiniti. Seguire la procedura:
• selezionare l’immagine (Ctrl+A)
• andare sul menu Modifica>Definisci pattern...
• Si apre una finestrella in cui scrivere il nome che si vuol dare al nuovo pattern.
Quindi cliccare su OK. Non è necessario salvare il
file tanto ormai rimane memorizzato nel computer.
Da questo momento si potrà scegliere come
riempimento in varie situazioni anche quel
pattern. Ricordiamoci della finestra “Stile livello” ottenibile cliccando sul livello stesso e dove
c’è la scelta “sovrapposizione pattern” in cui si
può scegliere appunto il tipo di pattern.
Possiamo ottenere un nuovo pattern anche seguendo questa procedura:
Filtro>Rendering>Fibre e con gli stessi colori
di prima otterremo questo modello che vediamo
a lato.
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Oppure prima da Fitro>Rendering>Nuvole, poi,
dopo aver ottenuto l’effetto di nuvole andare su Filtro>Texture>Effetto incrinatura, otterremo uno
sfondo veramente interessante.
Lascio all’inventiva di ognuno la creazione di tutte le
possibilità offerte dal programma.
Ovviamente la scelta dei colori è infinita, partendo
anche dalle sfumature. Questi pattern si possono tutti
definire anche “Texture” o “Sfondi” dato che in
Internet sono molto usati per tale scopo.
Composizione di fantasia
Qui sopra, passo-passo la procedura.
Rettangolo 500 x 500, risoluzione 150. Colori base nero e bianco, quelli predefiniti.
• Non versare alcun colore nell’immagine. Andare su Filtro>Rendering>Nuvole. Vedremo l’immagine riempirsi di nuvolaglia. Se appare troppo chiara, da Livelli
(Ctrl+L) aumentare il tono del nero.
• All’interno del quadro disegnare un rettangolo più piccolo (come quello che si vede
nell’immagine 1) aggiungendo un altro livello, in modo da formare quasi una cornice. Dal menu Modifica>Traccia fare un bordino di 3px esterno e di colore bianco.
• Ora con la bacchetta magica, selezionare tutta la cornice e, dal menu Modifica>Riempi selezionare il pattern già fatto (figura 2).
• Ora facciamo la forma dell’omino con lo strumento selezione ovale. Disegnare, su di
un nuovo livello, un tondo verso l’angolo sinistro in alto. Poi, mentre si tiene
premuto Shift (che AGGIUNGE*** [vedi nota 1] altre selezioni alla selezione
corrente, difatti vedrete un segno “+” accanto alla crocetta del mouse) intersecare la
selezione con un altro ovale a destra e poi uno a sinistra e poi uno in basso, tutto
tenendo sempre premuto il tasto Shift. Lasciare il mouse appena ottenuta la forma
desiderata. Riempirla con il pattern - come si è visto per la cornicetta (figura 3).
• Adesso contorniamo la figura con un bordino rosso: rimanendo sul livello e dal menu
Modifica>Traccia selezionare 3px esterni e di colore rosso.
• Per fare gli occhi disegnare con la selezione circolare un tondino (nuovo livello!), colorarlo di bianco e DUPLICARLO*** [vedi nota 2]
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• Con il pennello (16px) colorarlo di
nero*** [vedi nota 3]
• La bocca si ottiene con la selezione
circolare, SOTTRAENDO poi,
sempre con la selezione circolare
ma inversa e tenendo premuto ALT
(difatti vedrete questa volta accanto
alla crocetta del mouse un segno
meno*** [vedi nota 4]).
Riempire di rosso la mezzaluna ottenuta.
• Ora aggiungiamo un ombrellino
giallo con “Forma personale”, tanto
per dare un tocco di movimento
dall’alto alla figura che vediamo qui
a lato.
__________________________
Aggiungere selezioni alla selezione:
• con lo strumento selezione, sia rettangolare che circolare, disegnare nell’immagine
(nuovo livello) un rettangolo (ad esempio);
• premere il tasto Shift e continuare a disegnare rettangoli, intersecandoli al primo in
modo da creare una forma completamente nuova e più grande come l’esempio sotto.
***[Nota 1]
______________________________
*** [Nota 2] Duplicare un oggetto
Dopo aver disegnato un oggetto (ad esempio l’occhio), senza spostarsi in un nuovo livello
dato che comunque, ogni nuova copia crea automaticamente un nuovo livello, premere
l’oggetto da duplicare - con lo strumento Sposta, - in contemporanea con il tasto ALT.
Vedremo il cursore del mouse assumere una forma a doppia freccia, trascinare quindi
l’oggetto in un’altra posizione e lasciare il mouse
Volendo continuare con la duplicazione, trascinare l’ultimo oggetto duplicato premendo il
tasto ALT e fare tutte le copie necessarie. Sarà bene dare un nome ad ogni livello, anche simile, per poter poi movimentare o colorare gli oggetti contenuti in esso.
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*** [nota 3] Colorare
Quando si dice “colorare” si intende sempre spargere o dipingere con il “colore
di primo piano”, ossia quello più in alto dei due colori nella palette degli strumenti. Questi due colori si alternano premendo il tasto X.
Per cambiare colore si va alla palette Colori sulla scheda campioni e con il contagocce si fa click sul colore prescelto.
_________________________
*** [Nota 4] Sottrarre alla selezione
Questa azione è il procedimento inverso di quello che si è fatto nell’azione “Aggiungere selezioni alla selezione”. Nella sottrazione, sempre dopo aver disegnato una selezione, tenere
premuto il tasto ALT e continuare, all’interno della selezione già fatta, a disegnare una selezione che sottragga spazio a quella precedente come si vede dai due disegni qui sotto.
Acquisizione e ritocco delle foto
Una volta scattate le immagini queste si possono scaricare sul computer.
Inserire il cavetto di collegamento USB tra la macchina digitale e il computer, l’acquisizione sarà immediata e si aprirà automaticamente la visualizzazione del suo contenuto che
va scaricato tutto sul computer senza lasciare più traccia nella macchina fotografica digitale.
Ovviamente sul computer avremo predisposto un’apposita cartella che conterrà le immagini
fino alla loro definitiva elaborazione durante la quale si cambierà anche il nome generico attribuito dalla fotocamera ad ogni immagine.
Un consiglio è quello di acquisire le immagini alla migliore risoluzione possibile, comunque
sui 300pp. Questa definizione va regolata secondo le indicazioni della marca di appartenenza, seguire le istruzioni con attenzione dato che la prima impostazione della foto è basilare e
di grande importanza. Il fotoritocco può migliorare certamente molte cose ma ad esempio
l’esposizione, le luci e le ombre, i riflessi e tutta la gamma di tonalità che si possono realizzare bene o male negli scatti sono veramente unici e partono dallo scatto vero e proprio.
Una risoluzione alta può migliorare e definire meglio i particolari dando a tutta l’immagine
la somiglianza della realtà.
• Aprire Photoshop
• Importare l’immagine da ritoccare
• Possiamo vedere subito che la dimensione risulta essere enorme, più larga di un foglio A4 e, siccome non lavoriamo per la pubblicità con manifesti murali, ci accontenteremo di ottenere dimensioni classiche che eravamo abituati un tempo a ritirare dal
fotografo, sui 10-12 cm, ossia, tradotti in pixel con una risoluzione di 300pp diventa4/5
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no sui 1400px di larghezza, poco più poco meno. Perciò la prima modifica da fare sarà quella di “alleggerire” l’immagine riducendone le dimensioni.
Click destro sulla barra del titolo dell’immagine. Scegliere la voce “Dimensione immagine”. Immettere le misure giuste badando che ci sia sempre la spunta sulla voce
“Mantieni proporzioni”. Confermare con OK.
CONSIGLIO: salvare subito la nuova immagine con il suo vero nome in modo
da mantenere, in caso funesto, l’immagine originale.
Per lavorare meglio ingrandiremo un po’ la visualizzazione dalla palette Navigatore,
portando l’immagine ad una dimensione accettabile per il lavoro da fare. Notiamo
anche che il peso dell’immagine si è ridotto (lo si vede sulla barra di stato in basso,
espresso in Mb oppure in Kb).
Seconda modifica, i livelli per aggiustare in automatico la tonalità dell’insieme.
Quindi cliccando sul menu Immagine>Regolazioni>Livelli automatici vedremo
l’immagine schiarirsi e nello stesso tempo acquistare profondità. Questa è una specialità di Photoshop in cui interviene con i suoi algoritmi di sempre.
L’immagine ha certamente bisogno di altri ritocchi quali aumentare la luminosità
senza eccedere e far emergere gli sfondi bui.
Richiamiamo con Ctrl+L la finestra Livelli. Questa finestra è il banco di prova delle
nostre capacità. Grazie alle molteplici opzioni offerte, possiamo operare sia sulle luci
(selettore scorrevole bianco), che sui mezzi toni (selettore scorrevole grigio), che sulle ombre (selettore scorrevole nero) che sui colori, anzi, su ogni colore. Osserviamola
bene e facciamo le prove. Per i colori possiamo impostare nella casella “Canale”
RGB, ognuno dei tre colori base come si vede nella finestra in basso.
Sarà possibile agire in tal senso per affievolire i toni di rosso quando eccedono e questo
è frequente nelle foto scattate negli interni con le luci e con il flash. Non sempre il flash
va usato negli ambienti interni, anzi va moderato molto.
Una volta raggiunto l’equilibrio nell’immagine è il momento di salvare le ultime modifiche (in JPG) premendo sui tasti Ctrl+S. Consiglio di salvare frequentemente durante il
lavoro per non perdere irrimediabilmente il lavoro fatto.
5/5
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