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In the footsteps of Dante in Tuscany Sulle Tracce
passaporto Sulle tracce di Dante in Toscana Passport In the footsteps of Dante in Tuscany passaporto Sulle tracce di Dante in Toscana Passport In the footsteps of Dante in Tuscany Palazzo Strozzi è noto per i suoi Passaporti per la città e per il territorio. Ogni Passaporto contiene una serie di consigli per una visita di Firenze e della Toscana, a volte in collegamento con le mostre in corso a Palazzo Strozzi, a volte invece con un tema specifico, come nel caso del Passaporto per le famiglie. Se un visitatore si reca in almeno cinque dei luoghi elencati e si fa timbrare il Passaporto, ha diritto all’ingresso gratuito alle mostre di Palazzo Strozzi. Oltre al Passaporto, i visitatori possono scaricare un’app per iPhone con tanti diversi itinerari a Firenze e nei dintorni in italiano, inglese e cinese. Questo Passaporto segnala i luoghi di Dante Alighieri, il più celebre poeta fiorentino, nato nella tarda primavera del 1265. La famiglia di Dante era legata ai Guelfi “Bianchi”, opposti ai Guelfi “Neri”. Dante entrò in politica tra il 1295 e il 1302, divenendo priore – per i due mesi canonici – nel 1300. I Bianchi, tra cui Dante, vennero banditi nel 1302 e durante l’esilio, probabilmente intorno al 1307, scrisse la Commedia, che in seguito Boccaccio definì Divina, uno dei capolavori della lingua italiana. Dante morì a Ravenna nel 1321. James M. Bradburne The Palazzo Strozzi is known for its “Passports” to the city and surrounding territory. Every Passport lists highlights of a visit to Florence and Tuscany, sometimes linked to the exhibitions at the Palazzo Strozzi, sometimes with another focus, such as Families & Children. If a visitor goes to at least five of the sights listed and gets their Passport stamped at each, they can get in free to the Palazzo Strozzi’s exhibitions. In addition to the Passport, visitors can download an iPhone app with different itineraries in Florence and its vicinity in English, Italian and Chinese. This Passport highlights the places linked to Dante, one of Florence’s most famous poets. Dante Alighieri was born in late Spring 1265 in Florence. Dante’s family were loyal to the ‘White’ Guelfs, in opposition to the ‘Black’ Guelfs. Dante entered politics between 1295 and 1302, becoming Prior for a brief period in 1300. The Whites, including Dante, were banished from Florence in 1302. During his exile, probably around 1307, Dante wrote the Comedy, to which Boccaccio later added ‘Divine’. Today, however, it is best known as the Divine Comedy, considered to be one of the finest works in the Italian language. Dante died in Ravenna in 1321. James M. Bradburne I TIMBRI DEL PASSAPORTO sulle tracce di dante The footsteps of Dante passport stamps Completa il tuo Passaporto! Visitando un museo o frequentando le istituzioni che hanno aderito all’iniziativa e che trovi di seguito elencati, potrai farti rilasciare un timbro che lo renderà un unico e personale souvenir del tuo soggiorno a Firenze. Presentando alla biglietteria il Passaporto con 5 o più timbri, riceverai un biglietto di ingresso gratuito alla mostra in programmazione a Palazzo Strozzi! Have your Passport stamped! If you visit one of the museums or institutions listed below, you can have your Passport stamped to make it your very own souvenir of your stay in Florence. Present your Passport at the ticket office: with 5 or more stamps you will receive a free ticket to whatever exhibition happens to be on at Palazzo Strozzi! * L’asterisco segnala gli indirizzi presso i quali non sarà possibile ottenere il timbro. * Passport stamp will not be available at the addresses marked by an asterisk. Provincia di Firenze Firenze Alle Murate *Cattedrale di Santa Maria del Fiore *“Chiesa di Dante”, Santa Margherita de’ Cerchi Galleria d’arte moderna *Galleria degli Uffizi *Lapidi dantesche *Loggiato degli Uffizi *Monumento a Dante Museo Casa di Dante Museo di Palazzo Vecchio *Museo Nazionale del Bargello *Palazzo Valori detto “dei Visacci” *San Leonardo in Arcetri Santa Croce Santa Maria Novella *Sasso di Dante *Società dantesca italiana 4 *Torre della Castagna Panzano Antica Macelleria Cecchini San Godenzo *Badia Provincia di Arezzo Poppi Castello dei Conti Guidi di Poppi Porciano Castello dei Conti Guidi di Porciano Provincia di Massa Carrara Fosdinovo Castello di Fosdinovo Mulazzo *Museo dantesco lunigianese Provincia di Pisa Pisa *Camposanto monumentale Provincia di Pistoia Pistoia *Cattedrale di San Zeno 15 8 7 1 2 9 10 16 12 11 3 6 5 4 13 14 SULLE TRACCE DI DANTE IN TOSCANA Il Trecento fiorentino, che con Giotto vede fiorire un nuovo linguaggio figurativo, assiste con Dante anche alla nascita della nuova lingua letteraria. Il Passaporto propone un tragitto attraverso le memorie dantesche di Firenze e della Toscana, seguendo anche la fortuna iconografica della sua fisionomia attraverso dipinti e sculture. Secondo Boccaccio «il suo volto fu lungo, il naso, aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli», «il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso». Spesso i ritratti di Dante non rispettano queste caratteristiche, ma ricorrente è il naso aquilino che tuttavia le immagini più antiche non avallano. La fama di Dante non accenna a diminuire, anzi, in tempi recenti si è assistito a un suo ritorno a livello popolare, con la recita della Commedia da parte di Roberto Benigni e Vittorio Sermonti, ma anche con il perdurare delle sfide poetiche “in terza rima” in Toscana, specie nelle campagne. Augusto Rivalta, Dante, via Dante Alighieri 9 In the footsteps of Dante in Tuscany The 14th century in Florence saw the birth not only of a new figurative style in the art of Giotto but also of a new literary language in the works of Dante. This passport takes the reader on a tour of sites associated with Dante in Florence and Tuscany while simultaneously tracking the popularity of his image in painting and sculpture. Bocaccio tells us that “his face was long, his nose aquiline, and his eyes larger rather than smaller”, “his complexion was dark, his hair and beard thick, black and crinkly, his gaze always melancholy and thoughtful”. Portraits of Dante frequently fail to reflect these features but an aquiline nose is fairly recurrent (although the earliest pictures of him fail to bear this out). Dante’s fame shows no signs of dimming, indeed we have recently witnessed a revival in his popularity with Roberto Benigni and Vittorio Sermonti reciting the Divine Comedy in public, and the continuing popularity of poetry contests in “terza rima” (the three-line stanza that Dante invented) in the Tuscan countryside. Roberto Benigni, TuttoDante 2012, Firenze, Piazza Santa Croce 10 11 Provincia di Firenze/PROVINCE of FLORENCE firenze *Lapidi dantesche *Plaques commemorating Dante oggi più famosi della città non esistevano, o erano molto diversi; tre all’epoca i più significativi: il Battistero, cioè il “mio bel San Giovanni” (Inferno XIX, 17), San Miniato al Monte e la chiesa dei SS. Apostoli. Una lapide murata nel 1954 di fronte alla Casa di Dante indica la topografia dei luoghi danteschi «dentro da la cerchia antica» (Paradiso XV, 97), in una Firenze costellata da iscrizioni che segnalano i luoghi citati dal poeta. Un recente lavoro ne ha attualizzato e facilitato il reperimento http://nuke.icpoliziano.it/ LelapididantescheaFirenze/ tabid/490/Default.aspx. La Firenze di Dante non superava i 25.000 metri quadrati, le sue mura si estendevano per due chilometri e vi si ergevano centoventi torri. I monumenti A plaque mounted on the wall opposite Dante’s House provides a map of the sites associated with Dante “inside the old circle of walls” (Paradiso XV, 97), in a Florence studded with inscriptions indicating the places mentioned by the poet. A recent school project (in Italian) will 12 help you to locate them: http://nuke.icpoliziano.it/ LelapididantescheaFirenze/ tabid/490/Default.aspx. Florence in Dante’s day covered a mere 25,000 square meters, its walls only two kilometres in circumference but containing one hundred and twenty tower-houses. What are currently the city’s most famous monuments either had not yet been built or looked very different at the time. Three of these are particularly important: the Baptistry, which Dante calls the “mio bel San Giovanni” (Inferno XIX, 17), San Miniato al Monte and the church of SS. Apostoli. 13 1 mUSEO Casa di Dante “House of Dante” Museum La Casa di Dante è stata ricostruita su antiche mura e torre appartenute ai Giuochi, anche se la casa dove il poeta nacque e passò parte della vita era proprio nei pressi della Torre della Castagna. Già nel 1866 si cercò di localizzare l’abitazione, ma solo nel 1911 il Comune iniziò i lavori, su progetto dell’architetto Giuseppe Castellucci, demolendo un edificio d’angolo per dar luogo a una piazzetta. La ricostruzione è arbitraria, ma lo stile neomedievale dà forma all’idea di una Firenze trecentesca. Nel 1965, in occasione del VII centenario della nascita di Dante, il complesso fu affidato dal Comune alla Unione Fiorentina che vi istituì il Museo della Casa di Dante. All’esterno fu posto un busto bronzeo del poeta opera di Augusto Rivalta (1837-1925). Il museo si articola su tre piani che scandiscono i momenti fondamentali della vita del poeta e della Firenze da lui vissuta. Nel museo sono conservati anche reperti originali di epoca medievale. “Dante’s House” is a reconstruction on the site of the old walls and tower belonging to the Giuochi, although the house where the poet was born and spent part of his life was certainly close to the Torre della Castagna. A search for its site was conducted in 1866 but the civic authorities 14 only began work on the house in 1911, to a plan by Giuseppe Castellucci, and demolished a corner house to create a small square in front of it. The reconstruction is arbitrary but the neo-medieval style conjures up the atmosphere of 14th century Florence. The Comune entrusted the property to the care of the Unione Fiorentina in 1965, to mark the 700th anniversary of Dante’s birth, and the “House of Dante” Museum opened its doors. The outside of the building was adorned with a bronze bust of the poet by Augusto Rivalta (1837–1925). The museum, on three floors, retraces the main events in the life of the poet and of the city in which he lived. The museum also houses a collection of original medieval exhibits. aperto: 1° ottobre-31 marzo: martedì-domenica 10.00-17.00; 1° aprile-30 settembre tutti i giorni 10.00-18.00 chiuso: i lunedì 1° ottobre-31 marzo Open: 1st October–31 March: Tuesday–Sunday 10.00–17.00; 1st April–30 September daily 10.00–18.00 Closed: Monday 1st October–31 March Via Santa Margherita 1 tel. +39 055 219416 www.museocasadidante.it 17 2 *TORRE DELLA CASTAGNA Questa antichissima torre, già adibita a difesa dell’adiacente Badia Fiorentina, fu dal 1282 residenza del supremo magistrato dei Priori delle Arti, prima della costruzione del Palazzo della Signoria. I Priori, che al tempo di Dante erano sei (uno per ciascun “sestiere” in cui era divisa la città) dopo aver prestato giuramento nella chiesa di San Pier Scheraggio, e per tutto il periodo della magistratura, cioè per due mesi, erano rinchiusi nella Torre della Castagna. Dante fu priore dal 15 giugno al 15 agosto 1300, ma forse non abitò in questa torre. This ancient tower, originally erected to protect the adjacent Badia Fiorentina, became the residence of the supreme magistrate of the Priori delle Arti in 1282 prior to the construction of Palazzo della Signoria (now Palazzo Vecchio). The Priori, who numbered six in Dante’s day (one for each of the “sestieri” into which the city was divided) were sworn in at the church of San Pier Scheraggio and then locked inside the Torre della Castagna for the whole of their two-month mandate. Dante was a prior from 15 June to 15 August 1300 but he may not have actually lived in this tower. Piazza San Martino 18 3 4 *“CHIESA DI DANTE” SANTA MARGHERITA DE’ Cerchi *“Church of Dante” Santa Margherita de’ Cerchi *Museo nazionale del Bargello *Bargello National Museum vi sposò Gemma Donati. Vi è conservato il Matrimonio di Beatrice Portinari, dipinto da Raffaello Sorbi nel 1928. First recorded in 1032, by 1353 the church was under the patronage of the Cerchi, Adimari and Donati families whose coats of arms can be seen on the doorway. It was the burial place of the Portinari, including Dante’s beloved Beatrice, while Dante himself may have wed Gemma Donati here. It houses the Marriage of Beatrice Portinari, painted by Raffaello Sorbi in 1928. Ricordata fino dal 1032, nel 1353 era patronato dei Cerchi, Adimari e Donati, i cui stemmi appaiono sul portale: vi ebbero sepoltura i Portinari, e anche la Beatrice amata da Dante, che forse Via Santa Margherita 2 20 Il Museo Nazionale del Bargello ha sede dal 1865 nel Palazzo che fu costruito alla metà del Duecento, come residenza del Capitano del Popolo e del Podestà. Nella cappella della Maddalena Giotto e la sua équipe hanno affrescato – probabilmente fra 1334 e 1337 – un ciclo con il Paradiso, l’Inferno e le Storie di san Giovanni Battista e della Maddalena, lasciandovi, in basso a destra, il più antico ritratto di Dante. Il ciclo fu coperto con uno strato di intonaco dopo il 1574, quando la cappella fu modificata e adibita a prigione e dispensa. Il 21 luglio 1840 il rinvenimento di un frammento con il ritratto di Dante fornì l’occasione, sotto la spinta della riscoperta del Medioevo, per il recupero della cappella e degli affreschi, che vennero restaurati con integrazioni. Sono stati nuovamente sottoposti a restauro nel 2003-2004. The Museo Nazionale del Bargello has been housed since 1865 in the Palazzo that was built in the mid-13th century as the residence of the Captain of the People and of the Podestà. The Chapel of the Magdalen was frescoed by Giotto and his assistants, probably between 1334 and 21 1337, with a cycle depicting Heaven, Hell and the Stories of St. John the Baptist and the Magdalen. The bottom right-hand corner contains the earliest known portrait of Dante. The cycle was covered with a layer of plaster after 1574 when the chapel was turned into a prison and storeroom. The discovery of a fragment with Dante’s portrait on 21 July 1840 provided the opportunity, thanks to the medieval revival under way at the time, to renovate the chapel and frescoes, which were restored and completed. They were restored again in 2003–4. aperto: 8.30-17.00 chiuso: 2° e 4° lunedì del mese, 1° maggio, 1° gennaio, 25 dicembre open: 8.15-13.50 closed: closed: 2nd and 4th Monday of the month, January 1st, May 1st, 25 December Via del Proconsolo 4 tel. +39 055 2388606 www.polomuseale.firenze. it/musei 23 5 Alle Murate restano solo Dialettica e Retorica; dell’ultima lunetta si conservano solo frammenti. Questo volto di Dante, posteriore di oltre una generazione al ritratto del Bargello, permette di confermarne fisionomia, non certa fino al ritrovamento di questa immagine. Il ristorante Alle Murate occupa il Palazzo dell’Arte dei Giudici e Notai, dove sono stati riportati alla luce affreschi trecenteschi e scavi archeologici. Il ciclo di affreschi, eseguito dal 1360 al 1406, mostra Firenze quale nuova Gerusalemme Celeste, chiusa fra le mura arnolfiane e con gli stemmi del Comune; nelle vele sono raffigurati il Diritto, la Giustizia, la Fortezza, la Prudenza, la Temperanza e un’immagine barbuta. Nelle prima lunetta a destra appare un santo con cinque figure; nella seconda Dante e Boccaccio (di fronte Petrarca e Zanobi da Strada, ormai irriconoscibili), poi le Arti del Trivio, di cui The “Alle Murate” restaurant occupies the Palazzo dell’Arte dei Giudici e Notai, where 14th century frescoes have been discovered and archaeological evidence uncovered. The cycle of frescoes, painted between 1360 and 1406, depicts Florence as a Heavenly Jerusalem enclosed in the walls built by Arnolfo di 24 6 and Zanobi da Strada, both now unrecognisable), followed by the trivium, of which only Dialectic and Rhetoric remain. Only fragments remain of the last lunette. This portrait of Dante, painted over a generation after the one in the Bargello, allows us to confirm his features, which were still uncertain until this fresco was discovered. Cambio, with the Comune’s coats of arms. In the webs of the vault we see the figures of Law, Justice, Fortitude, Prudence, Temperance and a bearded figure. The first lunette on the right contains a saint with five figures, while the second shows Dante and Boccaccio (facing Petrarch Visita degli affreschi su appuntamento The frescoes may be viewed by appointment only Via del Proconsolo 16r tel. +39 055 240618 [email protected] 26 *Palazzo VALORI DETTO “dei Visacci” *Palazzo Valori, known as the Palazzo “dei Visacci” L’erudito Baccio Valori volle decorare la facciata del suo palazzo di Borgo degli Albizi con un omaggio alla cultura che fosse proiettata verso l’esterno e aperto alla città. Pensò dunque di ornarla con erme di celebri fiorentini scolpite nel marmo, attribuite a Valerio Cioli e a Giovanni Battista Caccini. Lo scoprimento della facciata del palazzo – subito definito dai fiorentini “dei Visacci” – avvenne nel 1604. Anche se l’erma ritenuta di Dante non presenta alcuna iscrizione che possa attestare l’identificazione del personaggio, il poeta è riconoscibile grazie alla tradizionale iconografia che lo caratterizza. Scholar Baccio Valori wanted the façade of his palazzo in Borgo degli Albizi to be a tribute to culture open to the city at large, so he decorated it with carved portrait busts of famous Florentines carved in marble and attributed to Valerio Cioli and Giovanni Battista Caccini. The façade was unveiled in 1604 and immediately dubbed “dei Visacci” (“Palazzo of the Ugly Faces”) by the Florentines. While the bust thought to portray Dante does not bear any inscription confirming the identification, the poet is recognisable thanks to the traditional iconography associated with him. Borgo degli Albizi 18 27 7 *Sasso di Dante *Dante’s stone dopo, mentre sedeva nella stesso luogo, gli si presentò l’uomo, mai più visto, che gli domandò all’improvviso: «Con che?», e Dante rispose senza incertezze: «Col sale». Alla base di un pilastro una lapide indica il luogo dov’era il “sasso di Dante”, su cui, secondo la tradizione popolare, il poeta si fermava d’estate a prendere il fresco. Per sottolineare la prontezza della memoria del poeta, si narra un aneddoto: mentre una sera vi era seduto a cercare refrigerio, fu avvicinato da uno sconosciuto che gli chiese quale fosse secondo lui la pietanza migliore. Dante rispose: «L’uovo». Un anno 28 later, sitting in the same spot, he was approached by the man, whom he had not seen since the previous occasion. The man asked him: “With what?”, and Dante unhesitatingly replied: “Salt”. At the base of a pillar, a plaque shows where “Dante’s stone” once stood. A popular tradition claims that the poet would rest here in summer to enjoy the cool air. An anecdote highlights the poet’s sharp memory: sitting in the shade to avoid the heat one summer’s evening, he was approached by a stranger who asked him what he thought the best food was. Dante replied: “Eggs”. A year Piazza del Duomo 54 rosso 29 8 *Cattedrale di Santa Maria del Fiore *Cathedral of Santa Maria del Fiore La navata sinistra accoglie il grande dipinto a tempera su tela raffigurante Dante, la città di Firenze e l’Allegoria della Commedia, realizzato nel 1465 – secondo centenario della nascita del poeta – da Domenico di Michelino su cartone di Alesso Baldovinetti. L’opera fu restaurata nell'Ottocento, quando venne aggiunta la cornice neogotica. Sulla sinistra appare l'Inferno, sul fondo la montagna del Purgatorio, circondata dalle acque, sulla destra Firenze, che qui rappresenta la "città santa, la Gerusalemme nuova" di cui parla l'Apocalisse ((21,2), cioè il Paradiso. È interessante notare che, sebbene nell'universo dantesco i cieli siano dieci, qui il numero dei cieli non corrisponde a quello proposto dal poeta, bensì a quello della cosmologia medievale. E, anche se si tratta di un dipinto del primo Rinascimento, Dante non solo presenta l’abbigliamento che tradizionalmente lo connota, lucco rosso e capo cinto di alloro, ma è raffigurato in grande scala in rapporto a tutto il resto, in imitazione dell'uso medievale di ingrandire i personaggi principali di un'immagine. 30 The north aisle hosts a large tempera on canvas painting of Dante, the City of Florence and the Allegory of the Divine Comedy, painted by Domenico di Michelino to a cartoon by Alesso Baldovinetti in 1465, the two hundredth anniversary of the poet's birth. The painting was restored in the 19th century, when the neoGothic frame was added. On the left we see Hell, in the background the mountain of Purgatory surrounded 31 9 by the waters, and on the right Florence, here representing the "holy city, new Jerusalem" mentioned in the Apocalypse (21:2), in other words Paradise. It is interesting to note that, even though Dante's universe comprised ten heavens, the number of heavens in this picture reflects not the poet's construction but that of medieval cosmology. And although this is an Early Renaissance work, not only is Dante wearing the garb traditionally associated with him – a red "lucco" tunic and a laurel wreath – but he is also depicted out of scale with the rest of the picture, in imitation of the medieval usage of tailoring the size of the figures to the importance of their role in the overall composition. aperto: 10.00-17.00; sabato 10.00-16.45 (primo sabato del mese 10.00-15.30); domenica 13.30-16.45 chiuso: 1° gennaio, Pasqua, 25 dicembre, giovedì l’orario di chiusura può subire variazioni open: 10.00–17.00; Saturday 10.00–16.45 (first Saturday of the month 10.00–15.30); Sunday 13.30–16.45 closed: January 1st, Easter, 25 December December, closing times may vary on Thursdays Piazza San Giovanni tel. +39 055 2302885 www.operaduomo.firenze.it 32 *SOCIETÀ DANTESCA ITALIANA *Italian Dante Society La Società Dantesca Italiana è nata il 31 luglio 1888 nella Sala di Leone X in Palazzo Vecchio, quando fu approvato lo Statuto ed eletto presidente Pietro Torrigiani, sindaco di Firenze. Da subito impegnata nella promozione del culto del poeta, la Società il 27 aprile 1899 inaugurò con Guido Mazzoni nel salone di Orsanmichele (poi denominato “Sala di Dante”) le Lecturae Dantis. Con un regio decreto nel 1901 si assicurava “in perpetuo” la pubblica lettura e illustrazione della Divina Commedia. La ricca biblioteca riunisce – nell’interesse degli studi sulla vita, le opere e il culto di Dante Alighieri – testimonianze manoscritte, a stampa, informatiche e audiovisive. The Italian Dante Society was created in the Room of Leo X in Palazzo Vecchio on 31 July 1888, when its statute was approved and Pietro Torrigiani, the mayor of Florence, was elected chairman. Devoted to promoting the cult of the poet from its inception, on 27 April 1899 it inaugurated the Lecturae Dantis with Guido Mazzoni in the hall of Orsanmichele (known thereafter as the “Dante room”). A Royal Decree promulgated the public reading and exegesis of the Divine Comedy “for ever” 33 in 1901. The society’s wellstocked library contains manuscripts, printed works and electronic and audiovisual material for the study of the life, works and cult of Dante Alighieri. Library open: Monday–Friday 9.30–13.30; Thursday 9.30–13.30 14.30–17.30 closed: August; 24.12–6.1 Via dell’Arte della Lana 1 tel. +39 055 287134 www.dantesca.it Biblioteca aperto: lunedì-venerdì 9.30-13.30; giovedì 9.30-13.30 14.30-17.30 chiuso: agosto; 24.12-6.1 35 10 *Galleria degli Uffizi *Uffizi Gallery Vasari inglobò negli Uffizi l’antichissima chiesa di San Pier Scheraggio, dove i Magistrati della Repubblica che entravano in ufficio prestavano giuramento e dove si discutevano importanti questioni cittadine. Dante arringò più volte il popolo dal suo pulpito marmoreo, oggi trasferito in San Leonardo in Arcetri. Attualmente vi è esposto il Ritratto di Dante, parte del ciclo di Uomini e donne illustri eseguito da Andrea del Castagno per la villa di Filippo Carducci nel 1448-1449. Un ulteriore Ritratto di Dante (appeso in alto nel Corridoio di Levante della Galleria) fa parte della serie “Gioviana”, desunta da Cristoforo dell’Altissimo dalla raccolta che il letterato Paolo Giovio aveva riunito presso Como nel Cinquecento. Vasari incorporated the ancient church of San Pier Scheraggio into the Uffizi. It was here that the magistrates of the republic were sworn in on taking office, and where important issues concerning the city were debated. Dante addressed the people on more than one occasion from its marble pulpit, now in the church of San Leonardo in Arcetri. It currently houses the Portrait of Dante from the cycle of Illustrious Men 36 and Women which Andrea del Castagno painted for Filippo Carducci’s villa in 1448–9. Another Portrait of Dante (hanging high up in the gallery’s eastern corridor) is part of the “Giovian” series which Cristoforo dell’Altissimo took from a collection which scholar Paolo Giovio had put together in Como in the 16th century. aperto: martedì-domenica 8.15-18.50. chiuso: tutti i lunedì, 1° gennaio, 25 dicembre open: Tuesday–Sunday 8.15–18.50. closed: Monday, January 1st, 25 December Piazzale degli Uffizi tel. +39 055 294883 www.polomuseale.firenze. it/musei 37 11 12 *LOGGIATO DEGLI UFFIZI *Uffizi loggia MUSEO DI PALAZZO VECCHIO Tra 1842 e 1856 nelle nicchie dei pilastri della Galleria degli Uffizi sono state inserite ventotto statue di Uomini illustri del Loggiato. Al livornese Paolo Emilio Demi si deve la figura di Dante, risalente al 1842 e collocata nel quarto pilastro a destra. Twenty-eight statues of Illustrious Men were placed in niches in the pillars of the Uffizi Gallery loggia between 1842 and 1856. The figure of Dante, carved Livornese sculptor Paolo Emilio Demi in 1842, occupies the niche in the fourth pillar on the right. 38 In Palazzo Vecchio si conserva la Maschera di Dante Alighieri che, ritenuta in passato una maschera funebre tratta dal volto del poeta defunto, deriva invece probabilmente dal calco di un’effigie andata perduta. Potrebbe essere quella che pare si trovasse a Ravenna presso il suo sepolcro – rielaborato da Pietro e Tullio Lombardo (1483) – prima di essere donata allo scultore Giambologna. Intorno al 1830 la maschera apparteneva allo scultore Lorenzo Bartolini che la donò al pittore e dantista inglese Seymour Kirkup, noto per avere contribuito al ritrovamento del ritratto del poeta affrescato da Giotto nel Palazzo del Podestà a Firenze. Su una delle ante della porta della Sala dei Gigli, ultimata nel 1480 da Francione e da Giuliano da Maiano, una tarsia lignea mostra la figura di Dante. Palazzo Vecchio holds the Mask of Dante Alighieri. Thought in the past to be a funeral mask moulded on the dead poet’s face, it is more likely to be a copy of a now lost effigy. It may be the mask that adorned his tomb (renovated by Pietro and Tullio Lombardo in 1483) before it was given to the sculptor Giambologna. In around 1830 the mask belonged to the sculptor Lorenzo Bartolini, who 39 gave it to English painter and Dante scholar Seymour Kirkup, famous for his contribution to the rediscovery of the portrait of the poet frescoed by Giotto in the Palazzo del Podestà in Florence. One of the leaves of the door in the Hall of Lilies, completed by Francione and Giuliano da Maiano in 1480, has marquetry (wooden inlay) decoration showing the figure of Dante. 1 October–31 March open: 9.00–19.00; Thursday 9.00–14.00 may vary on special occasion 1 April-30 September open: 9.00–24.00; Thursday: 9.00–14.00 may vary on special occasion Piazza della Signoria tel. +39 055 2768325 www.museicivicifiorentini.it 1° ottobre-31 marzo aperto: 9.00-19.00; giovedì 9.00-14.00 salvo aperture straordinarie 1° aprile-30 settembre aperto: 9.00-24.00; giovedì: 9.00-14.00 salvo aperture straordinarie 40 13 *Monumento a Dante *Monument to Dante Il 14 maggio 1865, nel sesto centenario della nascita, ebbe luogo lo scoprimento di un monumento a Dante Alighieri posto al centro di piazza Santa Croce. In un’Italia che ancora non aveva completato l’unificazione, il monumento acquisiva particolare significato poiché il poeta aveva immaginato l’unità linguistica e politica della penisola. Già nel 1864 Firenze, futura capitale del Regno, affidò al ferrarese Enrico Pazzi (18191899) l’esecuzione di un monumento a Dante, che lo scultore eseguì chiedendo solo le spese vive. Nel 1968, a seguito dell’alluvione, il monumento è stato trasferito sulla sinistra della facciata della chiesa. A monument to Dante Alighieri was unveiled in the centre of Piazza Santa Croce on 14 May 1865 to mark the six hundredth anniversary of the poet’s birth. In an Italy not yet fully united, the monument was especially significant because the poet had envisaged the peninsula’s linguistic and political unification in his work. Florence, the future capital of the Kingdom of Italy, commissioned Ferrarese sculptor Enrizo Pazzi (1819– 99) to produce a monument to Dante in 1864. Pazzi waived his fee for the work, charging only for the expenses that he actually incurred. After the flood of 1966, the monument was moved in 1968 to the left-hand side of the square in front of the façade of Santa Croce. Piazza Santa Croce 43 14 Santa Croce in cui l’Inferno mostra derivazioni iconografiche dalla Commedia di Dante. La facciata di Santa Croce, la cui prima pietra fu posta nel 1857, fu inaugurata nel 1863, per quanto venne ultimata solo nel 1865, in occasione dei festeggiamenti del centenario dantesco. Già nel 1818 fu lanciata una pubblica sottoscrizione per un cenotafio dantesco da erigersi in Santa Croce in vista del cinquecentesimo anniversario della morte di Dante, avvenuta a Ravenna nel 1321, ma il monumento venne ultimato solo nel 1830. Nell’opera di Stefano Ricci (1765-1837), interprete toscano del neoclassicismo canoviano, il poeta è seduto in atteggiamento pensoso sopra un cippo con la Commedia sulle ginocchia, e sotto di lui piangono l’Italia e la Poesia. Andrea Orcagna intorno al 13451348 realizzò sulla parete destra della chiesa un affresco, oggi conservato frammentario nel Museo, A public appeal for funds for a cenotaph to be erected in Dante’s memory in Santa Croce was launched in 1818 ahead of the five hundredth anniversary of his death (which occurred in Ravenna in 1321), but the monument was only completed in 1830. In the work by Stefano Ricci (1765–1837), a Tuscan neoClassical sculptor in the style 44 of Canova, the poet is seated on a boundary stone, deep in thought, the Divine Comedy in his lap, while Italy and Poetry mourn his passing below him. Andrea Orcagna painted a fresco on the right-hand wall of the church in around 1345–8 (now in the church’s museum in a fragmentary state), in which the depiction of Hell clearly shows its iconographical debt to Dante’s Divine Comedy. The façade of Santa Croce, for which the foundation stone was laid in 1857, was inaugurated in 1863 but it was only completed in 1865, during the celebrations marking the six hundredth anniversary of Dante’s birth. aperto: feriali 9.30-17.00; domenica e festività cattoliche 14.00-17.00 open: weekdays 9.30–17.00; Sunday and Holy Days 14.00–17.00 Piazza Santa Croce / Largo Bargellini tel. +39 055 2466105 www.santacroceopera.it 47 15 Santa Maria Novella La cappella dedicata a san Tommaso d’Aquino fu costruita tra il 1340 e il 1350 dalla famiglia degli Strozzi di Mantova. Alle pareti Nardo di Cione – probabilmente intorno al 1350-1357 – ha raffigurato i regni dei cieli secondo lo schema fissato dalla Commedia dantesca: a destra il Purgatorio (in alto) e l’Inferno (in basso), a sinistra il Paradiso. Sulla parete di fondo è rappresentato il Giudizio Universale: in alto a sinistra appare il ritratto di Dante. The chapel dedicated to St. Thomas Aquinas was built by the family of the Strozzi di Mantova between 1340 and 1350. Nardo di Cione, probably painting in around 1350–7, decorated the walls with the kingdoms of heaven according to the pattern described in Dante’s Divine Comedy: on the right we see Purgatory (above) and Hell (below), while Heaven is on the left. The back wall carries a Last Judgement, with a portrait of Dante to the upper left. aperto: lunedì-giovedì 9.00-17.30; venerdì 11.00-17.30; sabato 9.00-17.00; domenica e festività religiose luglio-settembre 12.00-17.00; ottobre-giugno 13.00-17.00 open: Monday–Thursday 9.00–17.30; Friday 11.00–17.30; Saturday 9.00–17.00; Sunday and religious holidays July–September 12.00–17.00; October–June 13.00–17.00 Piazza Santa Maria Novella tel. +39 055 219257 www.chiesasantamarianovella.it 48 49 16 GALLERIA D’ARTE MODERNA Planeta’s Dante Alighieri before Santa Maria Novella; Annibale Gatti’s Dante in Exile (1854); Odoardo Fantacchiotti’s Beatrice (1858); Vincenzo Cabianca’s Pia de’ Tolomei and Gabriele Smargiassi’s Bonconte da Montefeltro Slain in Battle. Sono numerosi i dipinti conservati nella Galleria d’arte moderna che rileggono in chiave ottocentesca la biografia di Dante e presentano episodi della Commedia: di Giuseppe Planeta, Dante Alighieri di fronte a Santa Maria Novella; di Annibale Gatti, Dante in esilio (1854); di Odoardo Fantacchiotti, Beatrice (1858); di Vincenzo Cabianca, Pia de’ Tolomei e di Gabriele Smargiassi, Bonconte da Montefeltro morto in battaglia. aperto: martedì-domenica: 8.15-18.50; chiuso: tutti i lunedì, 1° gennaio, 1° maggio Open: Tuesday-Sunday: 8.15–18.50; Closed: Mondays, January 1st, May 1st Many of the paintings in the Modern Art Gallery provide 19th century interpretations of episodes from Dante’s Divine Comedy and from his own life, including Giuseppe Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1 tel. +39 055 2388616 www.polomuseale.firenze.it/ musei 50 51 *san Leonardo in arcetri of the 12th century, carries bas-reliefs with scenes from the life of Christ. It was dismembered, then reassembled in San Leonardo in 1782 with some 18th century plaster and pietra serena stone additions. It was moved inside the church in 1921, the six hundredth anniversary of Dante’s death, and reerected with marble pieces to replace the 18th century additions. The new pieces were made by the Opificio delle Pietre Dure to a design by Giuseppe Castellucci. San Leonardo, con l’aggiunta di elementi settecenteschi in gesso e in pietra serena. Nel 1921, in occasione del sesto centenario della morte di Dante, il pulpito fu nuovamente spostato all’interno della chiesa e rimontato con marmi che sostituirono degli elementi settecenteschi, realizzati dall’Opificio delle Pietre Dure su progetto dell’architetto Giuseppe Castellucci. Il pulpito, da cui arringarono Dante e Boccaccio, proviene dalla chiesa di San Pier Scheraggio, da Vasari inglobata negli Uffizi. L’opera, risalente alla seconda metà del XII secolo, in marmo e mosaico niellato, reca bassorilievi con scene della vita di Gesù. Smembrato, fu poi ricomposto – nel 1782 – in 52 The pulpit, from which both Dante and Boccaccio harangued the crowds, was originally in the church of San Pier Scheraggio which Vasari incorporated into the Uffizi. The pulpit, made of marble and inlaid metal mosaic in the second half Via San Leonardo 25 tel. +39 055 223084 53 san godenzo *Badia L’antichissima badia benedettina fu fondata nel 1029 e consacrata nel 1070, ma all’epoca di Dante era già passata ai cistercensi. L’attuale edificio è segnato dai ripristini di Ezio Cerpi (1921-1929). Nell’abside centrale mosaico realizzato da musaicisti muranesi su disegno di Giuseppe Cassioli. Nell’arco maggiore sono raffigurati San Paolo e San Pietro e al centro si allude ai “Patti Lateranensi”, sottoscritti l’11 febbraio 1929. Alla destra dell’Incoronazione della Vergine appaiono Dante col lucco vermiglio, Beatrice, e i santi Francesco, Leone Magno, Tommaso d’Aquino, Benedetto, Caterina da Siena; alla sinistra san Bernardo di Chiaravalle, san Bonaventura da Bagnoregio, san Gregorio Magno, san Godenzo, san Romolo, Francesco Petrarca e santa Chiara d’Assisi. Il mosaico, donato alla chiesa da Benito Mussolini, ha sostituito il presunto affresco scomparso di Andrea del Castagno, che doveva testimoniare il convegno di Dante con gli altri fuoriusciti Guelfi bianchi e Ghibellini, avvenuto l’8 giugno 1302. Fu inaugurato in occasione dell’XI centenario della fondazione dell’Abbazia, il 29 settembre 1929. The ancient Benedictine abbey, in the hands of the Cistercian order by Dante’s day, was founded in 1029 and consecrated in 1070. The 54 panzano in chianti Antica Macelleria Cecchini abbey church currently bears the mark of the renovations carried out by Ezio Cerpi in 1921–9. The mosaic in the central apse was produced by mosaic artists from Murano to a design by Giuseppe Cassioli. In the main arch we see Saints Peter and Paul while the coats-of-arms in the centre allude to the “Lateran Pact”, signed on 11 February 1929. To the right of the Coronation of the Virgin we see Dante with his red “lucco” tunic, Beatrice and St. Francis, Pope St. Leo the Great, St. Thomas Aquinas, St. Benedict and St. Catherine of Siena; on the left we have St. Bernard of Clairvaux, St. Bonaventure of Bagnoregio, Pope St. Gregory the Great, St. Gaudentius, St. Romulus, Francesco Petrarch and St. Clare of Assisi. The mosaic, donated to the church by Benito Mussolini, is said to have taken the place of a (now lost) fresco by Andrea del Castagno depicting Dante’s meeting with the other White Guelph and Ghibelline exiles in this church on 8 June 1302. The mosaic was laid and inaugurated on 29 September 1929 to mark the eleven hundredth anniversary of the abbey’s foundation. Piazza Dante Alighieri 56 Standing on a raised platform behind his counter, master butcher Dario Cecchini, assisted by to his imposing girth, dispenses morsels of meat while reciting verses from the Divine Comedy, which he knows off by heart in its entirety. His favourite character is Ciacco, the glutton whom Dante describes in Canto VI of the Inferno. Dal grande bancone rialzato Dario Cecchini, complice la statura imponente, dispensa assaggi di carne accompagnati dalla recita di versi della Divina Commedia, che conosce tutta a memoria: Ciacco, il goloso che Dante inserisce nel VI canto dell’Inferno è il suo personaggio preferito. Via XX Luglio 11 tel. +39 055 852020 www.dariocecchini.com 57 Provincia di arezzo/PROVINCE of arezzo poppi Castello dei conti Guidi di Poppi Castle of the Guidi Counts in Poppi I conti Guidi ospitarono Dante Alighieri nel 1310 nel castello di Poppi, dove si dice che Dante abbia scritto il canto XXXIII dell’Inferno. Il castello è interamente visitabile, dalle antiche prigioni alla torre campanaria, dalla Cappella dei Conti Guidi, con un ciclo di affreschi trecenteschi attribuiti a Taddeo Gaddi, alla Biblioteca Rilliana, dotata di 25 mila volumi antichi, 800 manoscritti e oltre 700 incunaboli (una delle maggiori raccolte italiane). Al pian terreno è allestito il Museo della battaglia di Campaldino, avvenuta l’11 giugno 1289, ai piedi del colle di Poppi tra i Guelfi fiorentini e i Ghibellini aretini. Dante, che vi partecipò come “feditore” (cavaliere armato alla leggera, reclutato fra i migliori combattenti), avrebbe poi citato nella Commedia quel sabato di San Barnaba nel cantare la morte di Bonconte da Montefeltro. Un busto bronzeo davanti all’edificio ricorda il legame di Dante con il Casentino. The Conti Guidi hosted Dante Alighieri in their castle of Poppi in 1310, and the poet 58 is alleged to have written Canto XXXIII of the Inferno while staying there. You can visit the whole castle, from the ancient prisons to the belltower, from the Chapel of the Guidi Counts, with its fourteenth-century cycle of frescos by Taddeo Gaddi to the Rilliana Library, which holds 25,000 ancient books, 800 Medieval manuscripts and over 700 incunabula. The ground floor houses the Museum of the Battle of Campaldino, which was fought by the Guelphs of Florence and the Ghibellines 59 porciano (stia) Castello dei conti Guidi di Porciano Castle of the Guidi Counts in Porciano of Arezzo at the foot of the hill of Poppi on 11 June 1289. Dante, who took part in the battle as a “feditore” (a lightly armoured knight recruited amongst the bravest combatants), was to mention that Saturday, the feast of St. Barnabas, when describing the death of Bonconte da Montefeltro in his Divine Comedy. A bronze bust of the poet outside the building commemorates Dante’s ties with the Casentino region. Piazza della Repubblica 1 tel. +39 0575 520516 www.castellodipoppi.it 60 la più grande del Casentino con i suoi 35 metri e cinque piani di altezza. È possibile visitare il piccolo museo al piano terreno. Il castello di Porciano, che domina una collina posta sulla sinistra dell’Arno a circa un chilometro e mezzo dal paese di Stia, fu in possesso dei potenti conti Guidi, proprietari di molti altri castelli in Toscana e Romagna, fin dal secolo XI. La grande torre palaziale fu costruita nel corso del XIII secolo. Dante fu ospite dei conti Guidi di Porciano durante il suo esilio, e nel 1311 qui scrisse tre famose lettere: Ai Principi e Popoli d’Italia, Ai Fiorentini, e Ad Arrigo VII. La Torre, ancora dotata di merlatura guelfa, è The Castle of Porciano, which stands on a hill overlooking the left bank of the Arno about 1.5 kilometres from the town of Stia, was held by the powerful Conti Guidi, the owners of many other castles in Tuscany and Romagna since the 11th century. The large keep was erected in the course of the 13th century. Dante was a guest of the Conti 61 Guidi at Porciano during his exile, and he penned three famous letters here in 1311: To the Princes and Peoples of Italy, To the Florentines, and To the Emperor Henry VII. The keep, which still has its Guelph battlements, is the largest in the Casentino region, standing 35 metres or five stories tall. Visitors may inspect the small museum on the ground floor. open: Sunday and holidays May 1st–31 October 10.00–12.00 16.00–19.00 closed: November-April open to groups and scholars by appointment only tel. +39 055 400517; +39 337 671277 [email protected] www.castellodiporciano.com aperto: domenica e festivi 1° maggio-31 ottobre 10.00-12.00 16.00-19.00 chiuso: novembre-aprile possibilità di apertura fuori orario su appuntamento per gruppi e studiosi 63 Provincia di massa carrara/PROVINCE of massa carrara fosdinovo Castello Malaspina Castle Malaspina Feudo di uno dei rami dei Malaspina del Ramo Fiorito dal XIV al XVIII secolo, riveste una notevole importanza storica e architettonica. Nella più antica torre di levante si trova la cosiddetta “camera di Dante”, dove, secondo la tradizione, dormì il sommo poeta quando fu ospitato al castello durante l’esilio. Gli affreschi del grande salone centrale, realizzati da Gaetano Bianchi nel 1882, raffigurano proprio l’antica amicizia di Dante con i Malaspina. A fief of one of the branches of the Malaspina del Ramo Fiorito family from the 14th to the 18th centuries, it is of particular historical and architectural importance. The eastern tower contains the so-called “Room of Dante” where tradition tells us that the poet slept while he was a guest at the castle during his time in exile. The frescoes in the great hall, painted by Gaetano Bianchi in 1882, illustrate the ancient friendship between Dante and the Malaspina family. 64 aperto: tutti i giorni escluso martedì non festivi. Visite guidate per gruppi di minimo sei persone. Visite in notturna su prenotazione. 1 maggio-30 settembre: 11.00, 12.00, 15.30, 16.30, 17.30, 18.30 1 ottobre-30 aprile: 11.00, 12.00, 15.00, 16.00, 17.00 Opening hours: daily except for Tuesday (open on bank holiday Tuesdays). Guided tours for groups of at least six people. Nighttime tours by appointment only. 1 May–30 September: 11.00, 12.00, 15.30, 16.30, 17.30, 18.30 1 October–30 April: 11.00, 12.00, 15.00, 16.00, 17.00 Via Papiriana 2 tel. +39 0187 680013; +39 339 8894423; +39 055 264288 67 mulazzo Museo dantesco lunigianese Dante Museum in the Lunigiana vengono poste in evidenza le referenze dantesche lunigianesi: canto VIII del Purgatorio; gli Atti della pace di Castelnuovo, l’Epistola di frate Ilaro del monastero del Corvo a Uguccione della Faggiuola, l’Epistola IV dal Casentino a Moroello Malaspina; la Leggenda dei primi sette canti dell’Inferno e le numerose citazioni della Lunigiana storica presenti nell’intera opera di Dante Alighieri. Il museo, dedicato al rapporto tra Dante Alighieri e la regione storica della Lunigiana, è ospitato in una casa-torre del XIII secolo ed è gestito dal “Centro lunigianese di studi danteschi”. Fa parte del parco letterario “Dante Alighieri - Lunigiana storica”. Nell’esposizione del museo The museum, which focuses on Dante Alighieri’s relations with the historical Lunigiana region, is housed in a 13th century tower-house, run 68 by the “Centro lunigianese di studi danteschi” and is part of the “Dante Alighieri – Lunigiana storica” literary park. The museum display highlights Dante’s references to the region: Canto VIII in the Purgatorio, the Proceedings of the Peace of Castelnuovo, the Epistle of Brother Ilaro of the monastery of Corvo to Uguccione della Faggiuola, the Fourth Epistle from the Casentino to Moroello Malaspina, the Legend of the first seven cantos of the Inferno and the countless mentions of the historical Lunigiana scattered here and there throughout the work of Dante Alighieri. aperto: visite su appuntamento open: visits by appointment only Via Signorini 2 tel. +39 3283875652 http://www. casedellamemoria.it/it/ le-case-associate/dantealighieri-lunigiana 69 Provincia di pisa/PROVINCE of pisa pisa *Camposanto monumentale *Monumental Cemetery work (now in Chantilly) with the commentaries of Carmelite friar Guido da Pisa and illustrated by Pisan painter Francesco di Traino. a uno dei più bei codici danteschi del Trecento, oggi a Chantilly, con i commenti del frate carmelitano Guido da Pisa e illustrato dal pittore pisano Francesco di Traino. raffiguranti il Trionfo della Morte, l’Inferno, il Giudizio Universale e Storie degli Anacoreti, sono ispirati dal domenicano Domenico Cavalca e rinviano, sul piano sia figurativo che testuale, Pisa è crocevia importantissimo per la diffusione della Commedia e per il culto di Dante. Nel Camposanto gli affreschi di Buonamico Buffalmacco, eseguiti nel 1336-1341 70 Piazza Duomo tel. +39 050 560547 www.opapisa.it Pisa played an important role in the dissemination of the Divine Comedy and the cult of Dante. The frescoes that Buonamico Buffalmacco painted in the Camposanto cemetery in 1336–41, depicting the Triumph of Death, Hell, the Last Judgement and the Thebais, were inspired by Dominican friar Domenico Cavalca and echo both figuratively and textually one of the finest 14th century codices of Dante’s 71 Provincia di pistoia/PROVINCE of pistoia pistoia *Cattedrale di San Zeno *Cathedral of San Zeno Nella parete ovest della Cappella del Giudizio un affresco frammentario, attribuito a Giovanni di Marco dal Ponte, ripropone l’Inferno dantesco desunto da quello di Nardo di Cione nella Cappella Strozzi di Mantova in Santa Maria Novella a Firenze. La datazione potrebbe trovare nel probabile ritratto di Baldassarre Cossa (l’antipapa Giovanni XXIII deposto nel 1415), morto a Firenze nel 1419, un possibile termine post quem. Il pittore potrebbe aver interrotto i lavori per poi riprenderli in anni successivi al 1424. On the west wall of the Chapel of the Last Judgement, a fragmentary fresco attributed to Giovanni di Marco dal Ponte depicts Dante’s Inferno, based on the work of Nardo di Cione in the Strozzi di Mantova Chapel in the church of Santa Maria Novella in Florence. A probable portrait of Baldassarre Cossa (Antipope John XXIII, deposed in 1415) who died in Florence in 1419 may well provide us with a potential terminus post quem for the fresco. The painter may have stopped work on the fresco and then have started working on it again after 1424. 72 aperto: tutti i giorni 8.00-12.30 15.30-18.30 open: daily 8.00–12.30 15.30–18.30 Piazza del Duomo tel. +39 0573 25095 73 PER SAPERNE DI PIÙ To find out more Gustavo Pierotti, Guida dantesca per la città di Firenze. Luoghi, monumenti, ruderi, cimeli ricordanti il Divino Poeta nella città natale, Firenze, Stab. Tipografico I. Funghi & C., 1921. Mostra di Firenze ai tempi di Dante, catalogo della mostra (Certosa di Val d’Ema, Firenze), Firenze, Barbèra, 1966. Gert Kreytenberg, L’Enfer d’Orcagna: la première peinture monumentale d’après les Chants de Dante, “Gazette des Beaux-Arts”, 114 (1989), pp. 243-262 . Roberto Tassi, Santa Margherita: la chiesa di Dante e Beatrice/Santa Margherita: the Church of Dante and Beatrice, Pontedera (Pisa), Bandecchi & Vivaldi, 2004. Giuliano da Maiano e Francione, Tarsia con Dante/Intarsia with Dante Firenze, Palazzo Vecchio Firenze al tempo di Dante, catalogo della mostra (Firenze, Galleria dell’Accademia) a cura di Angelo Tartuferi, Firenze, Giunti, 2004. Maria Monica Donato, Il primo ritratto documentato di Dante e il problema dell’iconografia trecentesca: conferme, novità e anticipazione dopo due restauri, in Dante e la fabbrica della Commedia, a cura di Alfredo Cottignoli, Donatino Domini, Giorgio Gruppioni, Interventi classensi n. 22, Ravenna, 2008, pp. 355-380. Leon Jacobowitz Efron, Dante in Pistoia: the Frescoes of the Cappella del Giudizio, “Quaderni storici”, N.S. 47 (2012), 140, 2, pp. 443-458. http://domino.leonet.it/sdi/bibliografia.nsf/pgHOME Ritratto di Dante/Portrait of Dante Firenze, Alle Murate palazzo strozzi e la cittÀ Fin dal suo avvio, la Fondazione Palazzo Strozzi ha dichiarato apertamente che la sua missione era “non solo mostre”. Fin dal 2006 le mostre a Palazzo Strozzi sono state dunque considerate un mezzo (per quanto potente) per raggiungere l’obiettivo principale della Fondazione: aiutare Firenze a diventare una città contemporanea e dinamica, contribuendo così a un rinnovato turismo di qualità, a una maggiore crescita economica, e a una qualità della vita migliore per i suoi cittadini. La Fondazione Palazzo Strozzi usa pertanto le mostre per creare modi nuovi e stimolanti perché turisti e cittadini esplorino la città, la provincia e tutta la Toscana. Questi programmi innovativi comprendono “passaporti” pensati per i visitatori stranieri, per gli studenti e per le famiglie, applicazioni per iPhone e iPad abilitate per il GPS, itinerari speciali, visite guidate agli studi di artisti contemporanei, performance itineranti di teatro di strada. Palazzo Strozzi organizza conferenze internazionali, propone corsi universitari di gestione museale e realizza ricerche approfondite sull’impatto economico delle strategie culturali della città. Il laboratorio principale e in Palazzo Strozzi, ma gli esperimenti avvengono dappertutto, in città e oltre. Orari Piano Nobile tutti i giorni 9.00-20.00 giovedì 9.00-23.00 81 Speciale 2x1 giovedì dalle 18.00. Accesso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura. Orari CCC Strozzina martedì-domenica 10.00-20.00 speciale ingresso gratuito giovedì 18.00-23.00 Lunedì chiuso. Accesso in mostra consentito fino a un’ora prima dell’orario di chiusura. ridotto € 10,00; gruppi scuole e università € 5,00 Biglietto Famiglia € 20,00 Questo biglietto consente l’ingresso illimitato alle mostre in corso al Piano Nobile e al CCC Strozzina (fino a 2 adulti + bambini e ragazzi fino a 18 anni). Biglietto Palazzo € 20,00 Con un unico biglietto tutte le mostre di Palazzo Strozzi (valido per un anno). Biglietti Piano Nobile Intero € 12,50 Ridotto € 8,50; € 8,00 Gruppi scuole e università € 4,00 Prenotazioni Sigma CSC tel. +39 055 2469600 fax +39 055 244145 [email protected] Biglietti CCC Strozzina Intero € 5,00 Ridotto € 4,00 Scuole € 3,00 Informazioni tel. +39 055 2645155 www.palazzostrozzi.org www.strozzina.org Biglietto Congiunto € 12,50 Biglietto congiunto Piano Nobile e CCC Strozzina; Biglietti online www.palazzostrozzi.org/ biglietti Palazzo Strozzi and the city Since its inception, the Fondazione Palazzo Strozzi has clearly declared its mission to be ‘non solo mostre’ (not just exhibitions). This means that since 2006, exhibitions at Palazzo Strozzi have been considered merely a means – albeit a powerful one – to reach the Fondazione’s main goal: to help make Florence a dynamic contemporary city, and thereby contribute to renewed quality tourism, increased economic growth, and a better quality of life for its citizens. The Fondazione Palazzo Strozzi uses its exhibitions to create exciting new ways for tourists and citizens alike to explore the city, the county and the entire region of Tuscany. These innovative programmes include Passports for foreign visitors, students and families, GPS-enabled iPhone and iPad apps, special itineraries, guided visits to the studios of contemporary artists, travelling street theatre performances. The Palazzo Strozzi organises international conferences, offers graduate courses in museum management and conducts extensive research on the economic impact of the city’s cultural strategies. The main ‘laboratory’ is the Palazzo Strozzi, but the experiments happen throughout the city and beyond. Piano Nobile Opening Hours Daily 9.00–20.00; Thursdays 9.00–23.00 Special 2x1 on Thursdays from 18.00. 83 Visitors admitted until one hour before closing time. CCC Strozzina Opening Hours Tuesday-Sunday 10.00–20.00 Special free admission on Thursdays 18.00–23.00 Mondays closed. Visitors admitted until one hour before closing time. Piano Nobile Admission Full price €12.50; Concessions €8.50; €8.00; School and University groups €4.00 CCC Strozzina Admission Full price €5.00 Concessions €4.00 Schools €3.00 Combined Ticket €12.50 This ticket admits to the current exhibitions on the Piano Nobile and CCC Strozzina; concession €10.00; school and university groups €5.00. Family Ticket €20.00 This ticket allows the holders unlimited access to the current exhibitions on the Piano Nobile and CCC Strozzina (up to 2 adults + children up to age 18). Season Ticket €20.00 One ticket admits holder to all Palazzo Strozzi exhibitions (good for the whole year). Reservations Sigma CSC tel. +39 055 2469600 fax +39 055 244145 [email protected] Information tel. +39 055 2645155 www.palazzostrozzi.org www.strozzina.org Ticket online www.palazzostrozzi.org/ tickets UNA GRANDE CASA: STORIA DELLA FAMIGLIA E DEL PALAZZO STROZZI In questa piccola esposizione, o “museino”, primo nucleo del futuro Museo di Palazzo Strozzi, brevi testi in italiano e inglese raccontano le vicende di personaggi, illustrano opere d’arte e famosi eventi collegati alla famiglia Strozzi e al loro palazzo: una storia strettamente connessa con quella di Firenze. Otto pannelli tracciano la storia della famiglia dalle origini fino al Novecento. La sala accoglie il grande modello ligneo del Palazzo (attribuito a Giuliano da Sangallo o a Benedetto da Maiano), rimasto proprietà degli Strozzi e conservato nel Palazzo fino alla vendita dell’edificio, avvenuta nel 1937. L’albero genealogico degli Strozzi relativo al ramo di Filippo il Vecchio aiuta il visitatore a comprendere la complessa storia della famiglia dal Medioevo fino al giorno d’oggi, mentre i bambini saranno affascinati da brevi didascalie loro espressamente dedicate. I testi dei pannelli sono di Ludovica Sebregondi e Beatrice Paolozzi Strozzi, una tra gli attuali discendenti diretti della famiglia Strozzi. Orario tutti i giorni 9.30-19.30 ingresso libero www.palazzostrozzi.org/casa 86 A great House: the Strozzi family and their Palazzo In this small exhibition or museino, the first step towards a future Palazzo Strozzi Museum, short illustrated bilingual texts tell the story of the historical figures, works of art and famous events associated with the Strozzi family and their Florentine palazzo – a history intimately bound up with the history of the city itself. Eight panels trace the history of the Strozzi family from its beginnings to the 20th century. The exhibition also features the large wooden model of the palazzo attributed to Giuliano da Sangallo or Benedetto da Maiano, kept by the Strozzi family before the building was sold in 1937. The family tree tracing the descendants of Filippo the Elder has been created in order to help the visitor follow the family’s complex history from its medieval roots to the present day. Children too will be fascinated by the special captions below the large illustrated panels. The panel texts were written by Ludovica Sebregondi and Beatrice Paolozzi Strozzi, a direct descendent of the Strozzi family. Opening hours Daily 9.30–19.30 Free entrance www.palazzostrozzi.org/house 89 CAFFÈ GIACOSA A PALAZZO STROZZI Giacosa Café at Palazzo Strozzi Uno dei caffè più prestigiosi della tradizione fiorentina ha trovato ospitalità nel cortile di Palazzo Strozzi, per offrire ai viaggiatori in città un punto di ristoro elegante ma al tempo stesso appartato. L’ideale per una pausa caffè, per un aperitivo o uno snack in uno spazio che consente ai genitori di rilassarsi mentre i bambini giocano davanti ai loro occhi nel cortile del palazzo. Il nome del Caffè Giacosa a Palazzo Strozzi cambia e si adegua a quello della mostra allestita al Piano Nobile: in questo modo tutti i soggetti che abitano il palazzo condividono di volta in volta il progetto espositivo. One of the city’s most prestigious traditional cafés has moved into the courtyard of Palazzo Strozzi, offering visitors a convenient place to stop for a coffee break, an apéritif or a snack in discreet yet elegant surroundings where parents can relax, while the children romp around under their watchful gaze in the Palazzo’s Renaissance courtyard. The Caffè Giacosa at Palazzo Strozzi’s name changes with each season to reflect the exhibition being held on the Piano Nobile, allowing everyone living and working in the palazzo to share in the experience. 90 Orario/Opening hours tutti i giorni/Daily 9.00-20.00 giovedì/Thursdays 9.00-23.00 91 AGORA|Z DESIGN/BOOK SHOP A PALAZZO STROZZI Design/book shop at Palazzo Strozzi Agora|z è l’accogliente spazio Mandragora dove è possibile lasciarsi attrarre dalla curata e curiosa selezione: libri d’arte con speciale attenzione per i bambini, design, artigianato artistico e una piccola galleria dedicata a continue presentazioni creative di artisti contemporanei. Il catalogo delle mostre, gli art book per bambini e le altre proposte renderanno indelebile il ricordo della visita alla mostra e al palazzo. Make sure you don’t miss Agora|z, Mandragora’s exciting shop on the ground floor where you can browse through a carefully selected and fascinating range of art books with a host of items for children, designer goods, quality craftwork and a small gallery of constantly updated creations by contemporary artists. The shop stocks the catalogue of the exhibitions, the art books for children and numerous other items to make your visit to the exhibition and the palazzo a truly unforgettable experience. Orario/Opening hours tutti i giorni/Daily 10.30-19.30 www.mandragora.it 93 Project/Concept FONDAZIONE PALAZZO STROZZI Da un’idea di From an idea of James M. Bradburne Fondatori/Founders Comune di Firenze Provincia di Firenze Camera di Commercio di Firenze Associazione Partners Palazzo Strozzi Collaborazioni Collaborations Alle Murate_Galleria d’arte moderna_Museo Casa di Dante_Museo di Palazzo Vecchio_Santa Croce_Santa Maria Novella_Antica Macelleria Cecchini_Castello dei conti Guidi di Poppi_ Castello dei conti Guidi di Porciano_Castello di Fosdinovo Banca CR Firenze Banca Federico Del Vecchio Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. Fondazione Premio Galileo 2000 con il sostegno di/ with the support of Regione Toscana Testi e coordinamento editoriale/Texts and editorial coordination Ludovica Sebregondi Traduzioni/Translations Stephen Tobin Progetto grafico Graphic design RovaiWeber design Crediti fotografici Photo credits Aurelio Amendola (p. 73); Clemente Fiorentini (pp. 8, 13, 28); Lorenzo Mennonna (p. 92); James O’Mara/ O’Mara & Mc Bride (retrocopertina/back cover, pp. 42, 81, 84, 87, 88, 91); Rabatti & Domingie Photography (copertina/ cover, pp. 22, 31); Antonio Quattrone (pp. 45, 46); Soprintendenza Speciale PSAE e per il Polo Museale della città di Firenze su concessione del MiBAC (pp. 23, 37, 51); Paolo Tosi (p. 41). Domenico di Michelino su cartone di/to a cartoon by Alesso Baldovinetti, Dante, la città di Firenze e l’Allegoria della Commedia/Dante, the City of Florence and the Allegory of the Divine Comedy, particolare/detail, 1465, Firenze/Florence, Cattedrale di Santa Maria del Fiore (copertina/ cover); Enrico Pazzi, Monumento a Dante/Monument to Dante, particolare/detail, 1865, Firenze/ Florence, Piazza Santa Croce (retrocopertina/back cover) In collaborazione con In collaboration with Regione Toscana Toscana Promozione Provincia di Firenze Comune di Firenze www.intoscana.it www.firenzeturismo.it © Fondazione Palazzo Strozzi, 2013 www.palazzostrozzi.org Stampato da/Printed by Vanzi Srl Tipografia, Colle Val d'Elsa, maggio/May 2013 La Fondazione Palazzo Strozzi non si assume la responsabilità nel caso di cambiamenti di modalità e orari di apertura. The Fondazione Palazzo Strozzi assumes no liability in case of changes to opening hours or conditions. Disponibile anche su iPhone, scarica l’applicazione “Firenze in tasca”. Available also for iPhone, download the application “Florence in your pocket”. iPhone 应用软件“口袋中的翡冷翠”可供下载 www.palazzostrozzi.org/firenzeintasca