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In the footsteps of Dante in Tuscany Sulle Tracce

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In the footsteps of Dante in Tuscany Sulle Tracce
passaporto
Sulle tracce
di Dante
in Toscana
Passport
In the footsteps
of Dante
in Tuscany
passaporto
Sulle tracce
di Dante
in Toscana
Passport
In the footsteps
of Dante
in Tuscany
Palazzo Strozzi è noto per i suoi Passaporti per la città
e per il territorio. Ogni Passaporto contiene una serie di
consigli per una visita di Firenze e della Toscana, a volte in
collegamento con le mostre in corso a Palazzo Strozzi, a volte
invece con un tema specifico, come nel caso del Passaporto
per le famiglie. Se un visitatore si reca in almeno cinque
dei luoghi elencati e si fa timbrare il Passaporto, ha diritto
all’ingresso gratuito alle mostre di Palazzo Strozzi. Oltre al
Passaporto, i visitatori possono scaricare un’app per iPhone
con tanti diversi itinerari a Firenze e nei dintorni in italiano,
inglese e cinese.
Questo Passaporto segnala i luoghi di Dante Alighieri, il
più celebre poeta fiorentino, nato nella tarda primavera del
1265. La famiglia di Dante era legata ai Guelfi “Bianchi”,
opposti ai Guelfi “Neri”. Dante entrò in politica tra il 1295 e il
1302, divenendo priore – per i due mesi canonici – nel 1300.
I Bianchi, tra cui Dante, vennero banditi nel 1302 e durante
l’esilio, probabilmente intorno al 1307, scrisse la Commedia,
che in seguito Boccaccio definì Divina, uno dei capolavori
della lingua italiana. Dante morì a Ravenna nel 1321.
James M. Bradburne
The Palazzo Strozzi is known for its “Passports” to the city
and surrounding territory. Every Passport lists highlights
of a visit to Florence and Tuscany, sometimes linked to the
exhibitions at the Palazzo Strozzi, sometimes with another
focus, such as Families & Children. If a visitor goes to
at least five of the sights listed and gets their Passport
stamped at each, they can get in free to the Palazzo
Strozzi’s exhibitions. In addition to the Passport, visitors
can download an iPhone app with different itineraries in
Florence and its vicinity in English, Italian and Chinese.
This Passport highlights the places linked to Dante, one
of Florence’s most famous poets. Dante Alighieri was
born in late Spring 1265 in Florence. Dante’s family were
loyal to the ‘White’ Guelfs, in opposition to the ‘Black’
Guelfs. Dante entered politics between 1295 and 1302,
becoming Prior for a brief period in 1300. The Whites,
including Dante, were banished from Florence in 1302.
During his exile, probably around 1307, Dante wrote
the Comedy, to which Boccaccio later added ‘Divine’.
Today, however, it is best known as the Divine Comedy,
considered to be one of the finest works in the Italian
language. Dante died in Ravenna in 1321.
James M. Bradburne
I TIMBRI DEL PASSAPORTO
sulle tracce di dante
The footsteps of Dante
passport stamps
Completa il tuo Passaporto!
Visitando un museo o frequentando le istituzioni che hanno
aderito all’iniziativa e che trovi di seguito elencati, potrai farti
rilasciare un timbro che lo renderà un unico e personale
souvenir del tuo soggiorno a Firenze. Presentando alla
biglietteria il Passaporto con 5 o più timbri, riceverai un
biglietto di ingresso gratuito alla mostra in programmazione
a Palazzo Strozzi!
Have your Passport stamped!
If you visit one of the museums or institutions listed below,
you can have your Passport stamped to make it your very own
souvenir of your stay in Florence. Present your Passport at the
ticket office: with 5 or more stamps you will receive a free ticket
to whatever exhibition happens to be on at Palazzo Strozzi!
* L’asterisco segnala gli indirizzi presso i quali
non sarà possibile ottenere il timbro.
* Passport stamp will not be available at the
addresses marked by an asterisk.
Provincia di Firenze
Firenze
Alle Murate
*Cattedrale di Santa
Maria del Fiore
*“Chiesa di Dante”,
Santa Margherita
de’ Cerchi
Galleria d’arte
moderna
*Galleria degli Uffizi
*Lapidi dantesche
*Loggiato degli Uffizi
*Monumento a Dante
Museo Casa di Dante
Museo di Palazzo
Vecchio
*Museo Nazionale
del Bargello
*Palazzo Valori
detto “dei Visacci”
*San Leonardo
in Arcetri
Santa Croce
Santa Maria Novella
*Sasso di Dante
*Società dantesca
italiana
4
*Torre della Castagna
Panzano
Antica Macelleria
Cecchini
San Godenzo
*Badia
Provincia di Arezzo
Poppi
Castello dei Conti
Guidi di Poppi
Porciano
Castello dei Conti
Guidi di Porciano
Provincia di Massa
Carrara
Fosdinovo
Castello di Fosdinovo
Mulazzo
*Museo dantesco
lunigianese
Provincia di Pisa
Pisa
*Camposanto
monumentale
Provincia di Pistoia
Pistoia
*Cattedrale di San Zeno
15
8
7
1
2
9
10
16
12
11
3
6
5
4
13
14
SULLE TRACCE DI DANTE
IN TOSCANA
Il Trecento fiorentino, che con Giotto vede fiorire un nuovo
linguaggio figurativo, assiste con Dante anche alla nascita
della nuova lingua letteraria. Il Passaporto propone un
tragitto attraverso le memorie dantesche di Firenze e della
Toscana, seguendo anche la fortuna iconografica della sua
fisionomia attraverso dipinti e sculture. Secondo Boccaccio
«il suo volto fu lungo, il naso, aquilino, e gli occhi anzi grossi
che piccioli», «il colore era bruno, e i capelli e la barba
spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e
pensoso». Spesso i ritratti di Dante non rispettano queste
caratteristiche, ma ricorrente è il naso aquilino che tuttavia
le immagini più antiche non avallano. La fama di Dante non
accenna a diminuire, anzi, in tempi recenti si è assistito a un
suo ritorno a livello popolare, con la recita della Commedia
da parte di Roberto Benigni e Vittorio Sermonti, ma anche
con il perdurare delle sfide poetiche “in terza rima” in
Toscana, specie nelle campagne.
Augusto Rivalta,
Dante, via Dante Alighieri
9
In the footsteps of Dante
in Tuscany
The 14th century in Florence saw the birth not only of a new
figurative style in the art of Giotto but also of a new literary
language in the works of Dante. This passport takes the
reader on a tour of sites associated with Dante in Florence
and Tuscany while simultaneously tracking the popularity of
his image in painting and sculpture. Bocaccio tells us that
“his face was long, his nose aquiline, and his eyes larger
rather than smaller”, “his complexion was dark, his hair and
beard thick, black and crinkly, his gaze always melancholy
and thoughtful”. Portraits of Dante frequently fail to reflect
these features but an aquiline nose is fairly recurrent
(although the earliest pictures of him fail to bear this out).
Dante’s fame shows no signs of dimming, indeed we have
recently witnessed a revival in his popularity with Roberto
Benigni and Vittorio Sermonti reciting the Divine Comedy in
public, and the continuing popularity of poetry contests in
“terza rima” (the three-line stanza that Dante invented) in
the Tuscan countryside.
Roberto Benigni, TuttoDante 2012,
Firenze, Piazza Santa Croce
10
11
Provincia di Firenze/PROVINCE of FLORENCE
firenze
*Lapidi dantesche
*Plaques commemorating Dante
oggi più famosi della città
non esistevano, o erano
molto diversi; tre all’epoca i
più significativi: il Battistero,
cioè il “mio bel San Giovanni”
(Inferno XIX, 17), San Miniato
al Monte e la chiesa dei SS.
Apostoli.
Una lapide murata nel 1954
di fronte alla Casa di Dante
indica la topografia dei
luoghi danteschi «dentro da
la cerchia antica» (Paradiso
XV, 97), in una Firenze
costellata da iscrizioni che
segnalano i luoghi citati
dal poeta. Un recente
lavoro ne ha attualizzato
e facilitato il reperimento
http://nuke.icpoliziano.it/
LelapididantescheaFirenze/
tabid/490/Default.aspx.
La Firenze di Dante non
superava i 25.000 metri
quadrati, le sue mura
si estendevano per due
chilometri e vi si ergevano
centoventi torri. I monumenti
A plaque mounted on the
wall opposite Dante’s
House provides a map of
the sites associated with
Dante “inside the old circle
of walls” (Paradiso XV,
97), in a Florence studded
with inscriptions indicating
the places mentioned by
the poet. A recent school
project (in Italian) will
12
help you to locate them:
http://nuke.icpoliziano.it/
LelapididantescheaFirenze/
tabid/490/Default.aspx.
Florence in Dante’s day
covered a mere 25,000
square meters, its walls
only two kilometres in
circumference but containing
one hundred and twenty
tower-houses. What are
currently the city’s most
famous monuments either
had not yet been built or
looked very different at the
time. Three of these are
particularly important: the
Baptistry, which Dante calls
the “mio bel San Giovanni”
(Inferno XIX, 17), San Miniato
al Monte and the church of
SS. Apostoli.
13
1
mUSEO Casa di Dante
“House of Dante” Museum
La Casa di Dante è stata
ricostruita su antiche mura e
torre appartenute ai Giuochi,
anche se la casa dove il poeta
nacque e passò parte della
vita era proprio nei pressi
della Torre della Castagna.
Già nel 1866 si cercò di
localizzare l’abitazione, ma
solo nel 1911 il Comune
iniziò i lavori, su progetto
dell’architetto Giuseppe
Castellucci, demolendo un
edificio d’angolo per dar
luogo a una piazzetta. La
ricostruzione è arbitraria,
ma lo stile neomedievale dà
forma all’idea di una Firenze
trecentesca. Nel 1965, in
occasione del VII centenario
della nascita di Dante,
il complesso fu affidato
dal Comune alla Unione
Fiorentina che vi istituì il
Museo della Casa di Dante.
All’esterno fu posto un busto
bronzeo del poeta opera di
Augusto Rivalta (1837-1925).
Il museo si articola su tre
piani che scandiscono i
momenti fondamentali della
vita del poeta e della Firenze
da lui vissuta. Nel museo
sono conservati anche
reperti originali di epoca
medievale.
“Dante’s House” is a
reconstruction on the site
of the old walls and tower
belonging to the Giuochi,
although the house where
the poet was born and spent
part of his life was certainly
close to the Torre della
Castagna. A search for its
site was conducted in 1866
but the civic authorities
14
only began work on the
house in 1911, to a plan
by Giuseppe Castellucci,
and demolished a corner
house to create a small
square in front of it. The
reconstruction is arbitrary
but the neo-medieval style
conjures up the atmosphere
of 14th century Florence.
The Comune entrusted the
property to the care of the
Unione Fiorentina in 1965, to
mark the 700th anniversary
of Dante’s birth, and the
“House of Dante” Museum
opened its doors. The outside
of the building was adorned
with a bronze bust of the
poet by Augusto Rivalta
(1837–1925). The museum,
on three floors, retraces
the main events in the life
of the poet and of the city in
which he lived. The museum
also houses a collection of
original medieval exhibits.
aperto: 1° ottobre-31 marzo:
martedì-domenica
10.00-17.00;
1° aprile-30 settembre
tutti i giorni 10.00-18.00
chiuso: i lunedì
1° ottobre-31 marzo
Open: 1st October–31 March:
Tuesday–Sunday
10.00–17.00;
1st April–30 September
daily 10.00–18.00
Closed: Monday
1st October–31 March
Via Santa Margherita 1
tel. +39 055 219416
www.museocasadidante.it
17
2
*TORRE DELLA CASTAGNA
Questa antichissima
torre, già adibita a difesa
dell’adiacente Badia
Fiorentina, fu dal 1282
residenza del supremo
magistrato dei Priori delle
Arti, prima della costruzione
del Palazzo della Signoria.
I Priori, che al tempo di Dante
erano sei (uno per ciascun
“sestiere” in cui era divisa
la città) dopo aver prestato
giuramento nella chiesa
di San Pier Scheraggio, e
per tutto il periodo della
magistratura, cioè per due
mesi, erano rinchiusi nella
Torre della Castagna. Dante
fu priore dal 15 giugno al 15
agosto 1300, ma forse non
abitò in questa torre.
This ancient tower, originally
erected to protect the
adjacent Badia Fiorentina,
became the residence of
the supreme magistrate of
the Priori delle Arti in 1282
prior to the construction
of Palazzo della Signoria
(now Palazzo Vecchio). The
Priori, who numbered six
in Dante’s day (one for each
of the “sestieri” into which
the city was divided) were
sworn in at the church of San
Pier Scheraggio and then
locked inside the Torre della
Castagna for the whole of
their two-month mandate.
Dante was a prior from 15
June to 15 August 1300 but
he may not have actually
lived in this tower.
Piazza San Martino
18
3
4
*“CHIESA DI DANTE”
SANTA MARGHERITA DE’ Cerchi
*“Church of Dante”
Santa Margherita de’ Cerchi
*Museo nazionale
del Bargello
*Bargello National Museum
vi sposò Gemma Donati. Vi è
conservato il Matrimonio di
Beatrice Portinari, dipinto da
Raffaello Sorbi nel 1928.
First recorded in 1032, by
1353 the church was under
the patronage of the Cerchi,
Adimari and Donati families
whose coats of arms can
be seen on the doorway. It
was the burial place of the
Portinari, including Dante’s
beloved Beatrice, while
Dante himself may have
wed Gemma Donati here.
It houses the Marriage of
Beatrice Portinari, painted by
Raffaello Sorbi in 1928.
Ricordata fino dal 1032,
nel 1353 era patronato dei
Cerchi, Adimari e Donati,
i cui stemmi appaiono sul
portale: vi ebbero sepoltura i
Portinari, e anche la Beatrice
amata da Dante, che forse
Via Santa Margherita 2
20
Il Museo Nazionale del
Bargello ha sede dal 1865 nel
Palazzo che fu costruito alla
metà del Duecento, come
residenza del Capitano del
Popolo e del Podestà. Nella
cappella della Maddalena
Giotto e la sua équipe hanno
affrescato – probabilmente
fra 1334 e 1337 – un ciclo
con il Paradiso, l’Inferno
e le Storie di san Giovanni
Battista e della Maddalena,
lasciandovi, in basso a
destra, il più antico ritratto di
Dante. Il ciclo fu coperto con
uno strato di intonaco dopo
il 1574, quando la cappella
fu modificata e adibita a
prigione e dispensa. Il 21
luglio 1840 il rinvenimento di
un frammento con il ritratto
di Dante fornì l’occasione,
sotto la spinta della
riscoperta del Medioevo, per
il recupero della cappella e
degli affreschi, che vennero
restaurati con integrazioni.
Sono stati nuovamente
sottoposti a restauro nel
2003-2004.
The Museo Nazionale del
Bargello has been housed
since 1865 in the Palazzo
that was built in the mid-13th
century as the residence of
the Captain of the People and
of the Podestà. The Chapel of
the Magdalen was frescoed
by Giotto and his assistants,
probably between 1334 and
21
1337, with a cycle depicting
Heaven, Hell and the Stories
of St. John the Baptist and
the Magdalen. The bottom
right-hand corner contains
the earliest known portrait of
Dante. The cycle was covered
with a layer of plaster after
1574 when the chapel was
turned into a prison and
storeroom. The discovery
of a fragment with Dante’s
portrait on 21 July 1840
provided the opportunity,
thanks to the medieval
revival under way at the
time, to renovate the chapel
and frescoes, which were
restored and completed.
They were restored again in
2003–4.
aperto: 8.30-17.00
chiuso: 2° e 4° lunedì
del mese, 1° maggio,
1° gennaio, 25 dicembre
open: 8.15-13.50
closed: closed: 2nd and
4th Monday of the month,
January 1st, May 1st,
25 December
Via del Proconsolo 4
tel. +39 055 2388606
www.polomuseale.firenze.
it/musei
23
5
Alle Murate
restano solo Dialettica
e Retorica; dell’ultima
lunetta si conservano solo
frammenti. Questo volto di
Dante, posteriore di oltre
una generazione al ritratto
del Bargello, permette di
confermarne fisionomia, non
certa fino al ritrovamento di
questa immagine.
Il ristorante Alle Murate
occupa il Palazzo dell’Arte
dei Giudici e Notai, dove
sono stati riportati alla luce
affreschi trecenteschi e
scavi archeologici. Il ciclo
di affreschi, eseguito dal
1360 al 1406, mostra Firenze
quale nuova Gerusalemme
Celeste, chiusa fra le mura
arnolfiane e con gli stemmi
del Comune; nelle vele
sono raffigurati il Diritto,
la Giustizia, la Fortezza, la
Prudenza, la Temperanza
e un’immagine barbuta.
Nelle prima lunetta a destra
appare un santo con cinque
figure; nella seconda Dante
e Boccaccio (di fronte
Petrarca e Zanobi da Strada,
ormai irriconoscibili), poi
le Arti del Trivio, di cui
The “Alle Murate” restaurant
occupies the Palazzo
dell’Arte dei Giudici e Notai,
where 14th century frescoes
have been discovered and
archaeological evidence
uncovered. The cycle of
frescoes, painted between
1360 and 1406, depicts
Florence as a Heavenly
Jerusalem enclosed in the
walls built by Arnolfo di
24
6
and Zanobi da Strada,
both now unrecognisable),
followed by the trivium,
of which only Dialectic
and Rhetoric remain. Only
fragments remain of the
last lunette. This portrait
of Dante, painted over a
generation after the one in
the Bargello, allows us to
confirm his features, which
were still uncertain until this
fresco was discovered.
Cambio, with the Comune’s
coats of arms. In the webs of
the vault we see the figures
of Law, Justice, Fortitude,
Prudence, Temperance and
a bearded figure. The first
lunette on the right contains
a saint with five figures, while
the second shows Dante and
Boccaccio (facing Petrarch
Visita degli affreschi
su appuntamento
The frescoes may be viewed
by appointment only
Via del Proconsolo 16r
tel. +39 055 240618
[email protected]
26
*Palazzo VALORI DETTO
“dei Visacci”
*Palazzo Valori, known as
the Palazzo “dei Visacci”
L’erudito Baccio Valori volle
decorare la facciata del suo
palazzo di Borgo degli Albizi
con un omaggio alla cultura
che fosse proiettata verso
l’esterno e aperto alla città.
Pensò dunque di ornarla con
erme di celebri fiorentini
scolpite nel marmo,
attribuite a Valerio Cioli e a
Giovanni Battista Caccini.
Lo scoprimento della
facciata del palazzo – subito
definito dai fiorentini “dei
Visacci” – avvenne nel 1604.
Anche se l’erma ritenuta
di Dante non presenta
alcuna iscrizione che possa
attestare l’identificazione
del personaggio, il poeta
è riconoscibile grazie alla
tradizionale iconografia che
lo caratterizza.
Scholar Baccio Valori wanted
the façade of his palazzo in
Borgo degli Albizi to be a
tribute to culture open to the
city at large, so he decorated
it with carved portrait busts
of famous Florentines carved
in marble and attributed to
Valerio Cioli and Giovanni
Battista Caccini. The façade
was unveiled in 1604 and
immediately dubbed “dei
Visacci” (“Palazzo of the Ugly
Faces”) by the Florentines.
While the bust thought to
portray Dante does not bear
any inscription confirming
the identification, the poet
is recognisable thanks to
the traditional iconography
associated with him.
Borgo degli Albizi 18
27
7
*Sasso di Dante
*Dante’s stone
dopo, mentre sedeva nella
stesso luogo, gli si presentò
l’uomo, mai più visto, che
gli domandò all’improvviso:
«Con che?», e Dante rispose
senza incertezze: «Col sale».
Alla base di un pilastro
una lapide indica il luogo
dov’era il “sasso di Dante”,
su cui, secondo la tradizione
popolare, il poeta si fermava
d’estate a prendere il
fresco. Per sottolineare la
prontezza della memoria del
poeta, si narra un aneddoto:
mentre una sera vi era
seduto a cercare refrigerio,
fu avvicinato da uno
sconosciuto che gli chiese
quale fosse secondo lui la
pietanza migliore. Dante
rispose: «L’uovo». Un anno
28
later, sitting in the same
spot, he was approached
by the man, whom he had
not seen since the previous
occasion. The man asked
him: “With what?”, and Dante
unhesitatingly replied: “Salt”.
At the base of a pillar, a
plaque shows where “Dante’s
stone” once stood. A popular
tradition claims that the
poet would rest here in
summer to enjoy the cool air.
An anecdote highlights the
poet’s sharp memory: sitting
in the shade to avoid the
heat one summer’s evening,
he was approached by a
stranger who asked him what
he thought the best food was.
Dante replied: “Eggs”. A year
Piazza del Duomo 54 rosso
29
8
*Cattedrale di
Santa Maria del Fiore
*Cathedral of Santa Maria
del Fiore
La navata sinistra accoglie
il grande dipinto a tempera
su tela raffigurante Dante, la
città di Firenze e l’Allegoria
della Commedia, realizzato
nel 1465 – secondo
centenario della nascita
del poeta – da Domenico
di Michelino su cartone di
Alesso Baldovinetti. L’opera
fu restaurata nell'Ottocento,
quando venne aggiunta la
cornice neogotica. Sulla
sinistra appare l'Inferno,
sul fondo la montagna del
Purgatorio, circondata dalle
acque, sulla destra Firenze,
che qui rappresenta la "città
santa, la Gerusalemme
nuova" di cui parla
l'Apocalisse ((21,2), cioè il
Paradiso. È interessante
notare che, sebbene
nell'universo dantesco i cieli
siano dieci, qui il numero dei
cieli non corrisponde a quello
proposto dal poeta, bensì
a quello della cosmologia
medievale. E, anche se si
tratta di un dipinto del primo
Rinascimento, Dante non
solo presenta l’abbigliamento
che tradizionalmente lo
connota, lucco rosso e
capo cinto di alloro, ma è
raffigurato in grande scala
in rapporto a tutto il resto, in
imitazione dell'uso medievale
di ingrandire i personaggi
principali di un'immagine.
30
The north aisle hosts a
large tempera on canvas
painting of Dante, the City of
Florence and the Allegory of
the Divine Comedy, painted
by Domenico di Michelino
to a cartoon by Alesso
Baldovinetti in 1465, the
two hundredth anniversary
of the poet's birth. The
painting was restored in the
19th century, when the neoGothic frame was added. On
the left we see Hell, in the
background the mountain
of Purgatory surrounded
31
9
by the waters, and on
the right Florence, here
representing the "holy city,
new Jerusalem" mentioned
in the Apocalypse (21:2), in
other words Paradise. It is
interesting to note that, even
though Dante's universe
comprised ten heavens,
the number of heavens in
this picture reflects not the
poet's construction but that
of medieval cosmology. And
although this is an Early
Renaissance work, not only
is Dante wearing the garb
traditionally associated with
him – a red "lucco" tunic and
a laurel wreath – but he is
also depicted out of scale
with the rest of the picture,
in imitation of the medieval
usage of tailoring the size of
the figures to the importance
of their role in the overall
composition.
aperto: 10.00-17.00;
sabato 10.00-16.45
(primo sabato del
mese 10.00-15.30);
domenica 13.30-16.45
chiuso: 1° gennaio, Pasqua,
25 dicembre, giovedì
l’orario di chiusura può
subire variazioni
open: 10.00–17.00;
Saturday 10.00–16.45
(first Saturday of the month
10.00–15.30);
Sunday 13.30–16.45
closed: January 1st,
Easter, 25 December
December, closing times
may vary on Thursdays
Piazza San Giovanni
tel. +39 055 2302885
www.operaduomo.firenze.it
32
*SOCIETÀ DANTESCA ITALIANA
*Italian Dante Society
La Società Dantesca Italiana
è nata il 31 luglio 1888
nella Sala di Leone X in
Palazzo Vecchio, quando fu
approvato lo Statuto ed eletto
presidente Pietro Torrigiani,
sindaco di Firenze. Da subito
impegnata nella promozione
del culto del poeta, la
Società il 27 aprile 1899
inaugurò con Guido Mazzoni
nel salone di Orsanmichele
(poi denominato “Sala di
Dante”) le Lecturae Dantis.
Con un regio decreto nel
1901 si assicurava “in
perpetuo” la pubblica
lettura e illustrazione
della Divina Commedia. La
ricca biblioteca riunisce –
nell’interesse degli studi
sulla vita, le opere e il
culto di Dante Alighieri –
testimonianze manoscritte,
a stampa, informatiche e
audiovisive.
The Italian Dante Society
was created in the Room
of Leo X in Palazzo Vecchio
on 31 July 1888, when its
statute was approved and
Pietro Torrigiani, the mayor
of Florence, was elected
chairman. Devoted to
promoting the cult of the
poet from its inception, on
27 April 1899 it inaugurated
the Lecturae Dantis with
Guido Mazzoni in the hall
of Orsanmichele (known
thereafter as the “Dante
room”). A Royal Decree
promulgated the public
reading and exegesis of the
Divine Comedy “for ever”
33
in 1901. The society’s wellstocked library contains
manuscripts, printed works
and electronic and audiovisual material for the study
of the life, works and cult of
Dante Alighieri.
Library
open: Monday–Friday
9.30–13.30; Thursday
9.30–13.30 14.30–17.30
closed: August; 24.12–6.1
Via dell’Arte della Lana 1
tel. +39 055 287134
www.dantesca.it
Biblioteca
aperto: lunedì-venerdì
9.30-13.30; giovedì
9.30-13.30 14.30-17.30
chiuso: agosto; 24.12-6.1
35
10
*Galleria degli Uffizi
*Uffizi Gallery
Vasari inglobò negli Uffizi
l’antichissima chiesa di
San Pier Scheraggio, dove i
Magistrati della Repubblica
che entravano in ufficio
prestavano giuramento
e dove si discutevano
importanti questioni
cittadine. Dante arringò
più volte il popolo dal suo
pulpito marmoreo, oggi
trasferito in San Leonardo
in Arcetri. Attualmente vi è
esposto il Ritratto di Dante,
parte del ciclo di Uomini e
donne illustri eseguito da
Andrea del Castagno per
la villa di Filippo Carducci
nel 1448-1449. Un ulteriore
Ritratto di Dante (appeso in
alto nel Corridoio di Levante
della Galleria) fa parte della
serie “Gioviana”, desunta da
Cristoforo dell’Altissimo dalla
raccolta che il letterato Paolo
Giovio aveva riunito presso
Como nel Cinquecento.
Vasari incorporated the
ancient church of San
Pier Scheraggio into the
Uffizi. It was here that the
magistrates of the republic
were sworn in on taking
office, and where important
issues concerning the
city were debated. Dante
addressed the people on
more than one occasion from
its marble pulpit, now in the
church of San Leonardo in
Arcetri. It currently houses
the Portrait of Dante from
the cycle of Illustrious Men
36
and Women which Andrea
del Castagno painted for
Filippo Carducci’s villa in
1448–9. Another Portrait of
Dante (hanging high up in the
gallery’s eastern corridor)
is part of the “Giovian”
series which Cristoforo
dell’Altissimo took from a
collection which scholar
Paolo Giovio had put together
in Como in the 16th century.
aperto: martedì-domenica
8.15-18.50.
chiuso: tutti i lunedì,
1° gennaio, 25 dicembre
open: Tuesday–Sunday
8.15–18.50.
closed: Monday, January 1st,
25 December
Piazzale degli Uffizi
tel. +39 055 294883
www.polomuseale.firenze.
it/musei
37
11
12
*LOGGIATO DEGLI UFFIZI
*Uffizi loggia
MUSEO DI PALAZZO VECCHIO
Tra 1842 e 1856 nelle nicchie
dei pilastri della Galleria
degli Uffizi sono state
inserite ventotto statue di
Uomini illustri del Loggiato.
Al livornese Paolo Emilio
Demi si deve la figura di
Dante, risalente al 1842 e
collocata nel quarto pilastro
a destra.
Twenty-eight statues of
Illustrious Men were placed
in niches in the pillars of the
Uffizi Gallery loggia between
1842 and 1856. The figure
of Dante, carved Livornese
sculptor Paolo Emilio Demi
in 1842, occupies the niche in
the fourth pillar on the right.
38
In Palazzo Vecchio si
conserva la Maschera di
Dante Alighieri che, ritenuta
in passato una maschera
funebre tratta dal volto del
poeta defunto, deriva invece
probabilmente dal calco di
un’effigie andata perduta.
Potrebbe essere quella che
pare si trovasse a Ravenna
presso il suo sepolcro –
rielaborato da Pietro e
Tullio Lombardo (1483)
– prima di essere donata
allo scultore Giambologna.
Intorno al 1830 la maschera
apparteneva allo scultore
Lorenzo Bartolini che la
donò al pittore e dantista
inglese Seymour Kirkup,
noto per avere contribuito al
ritrovamento del ritratto del
poeta affrescato da Giotto
nel Palazzo del Podestà a
Firenze. Su una delle ante
della porta della Sala dei
Gigli, ultimata nel 1480 da
Francione e da Giuliano da
Maiano, una tarsia lignea
mostra la figura di Dante.
Palazzo Vecchio holds the
Mask of Dante Alighieri.
Thought in the past to be a
funeral mask moulded on
the dead poet’s face, it is
more likely to be a copy of
a now lost effigy. It may be
the mask that adorned his
tomb (renovated by Pietro
and Tullio Lombardo in
1483) before it was given to
the sculptor Giambologna.
In around 1830 the mask
belonged to the sculptor
Lorenzo Bartolini, who
39
gave it to English painter
and Dante scholar
Seymour Kirkup, famous
for his contribution to the
rediscovery of the portrait of
the poet frescoed by Giotto
in the Palazzo del Podestà in
Florence. One of the leaves of
the door in the Hall of Lilies,
completed by Francione and
Giuliano da Maiano in 1480,
has marquetry (wooden
inlay) decoration showing the
figure of Dante.
1 October–31 March
open: 9.00–19.00;
Thursday 9.00–14.00
may vary on special occasion
1 April-30 September
open: 9.00–24.00;
Thursday: 9.00–14.00
may vary on special occasion
Piazza della Signoria
tel. +39 055 2768325
www.museicivicifiorentini.it
1° ottobre-31 marzo
aperto: 9.00-19.00;
giovedì 9.00-14.00
salvo aperture straordinarie
1° aprile-30 settembre
aperto: 9.00-24.00;
giovedì: 9.00-14.00
salvo aperture straordinarie
40
13
*Monumento a Dante
*Monument to Dante
Il 14 maggio 1865, nel sesto
centenario della nascita,
ebbe luogo lo scoprimento
di un monumento a Dante
Alighieri posto al centro
di piazza Santa Croce.
In un’Italia che ancora
non aveva completato
l’unificazione, il monumento
acquisiva particolare
significato poiché il poeta
aveva immaginato l’unità
linguistica e politica della
penisola. Già nel 1864
Firenze, futura capitale del
Regno, affidò al ferrarese
Enrico Pazzi (18191899) l’esecuzione di un
monumento a Dante, che lo
scultore eseguì chiedendo
solo le spese vive. Nel 1968,
a seguito dell’alluvione, il
monumento è stato trasferito
sulla sinistra della facciata
della chiesa.
A monument to Dante
Alighieri was unveiled in
the centre of Piazza Santa
Croce on 14 May 1865 to
mark the six hundredth
anniversary of the poet’s
birth. In an Italy not yet fully
united, the monument was
especially significant because
the poet had envisaged the
peninsula’s linguistic and
political unification in his
work. Florence, the future
capital of the Kingdom of Italy,
commissioned Ferrarese
sculptor Enrizo Pazzi (1819–
99) to produce a monument
to Dante in 1864. Pazzi waived
his fee for the work, charging
only for the expenses that he
actually incurred. After the
flood of 1966, the monument
was moved in 1968 to the
left-hand side of the square
in front of the façade of Santa
Croce.
Piazza Santa Croce
43
14
Santa Croce
in cui l’Inferno mostra
derivazioni iconografiche
dalla Commedia di Dante.
La facciata di Santa Croce, la
cui prima pietra fu posta nel
1857, fu inaugurata nel 1863,
per quanto venne ultimata
solo nel 1865, in occasione
dei festeggiamenti del
centenario dantesco.
Già nel 1818 fu lanciata una
pubblica sottoscrizione per
un cenotafio dantesco da
erigersi in Santa Croce in
vista del cinquecentesimo
anniversario della morte di
Dante, avvenuta a Ravenna
nel 1321, ma il monumento
venne ultimato solo nel
1830. Nell’opera di Stefano
Ricci (1765-1837), interprete
toscano del neoclassicismo
canoviano, il poeta è seduto
in atteggiamento pensoso
sopra un cippo con la
Commedia sulle ginocchia,
e sotto di lui piangono
l’Italia e la Poesia. Andrea
Orcagna intorno al 13451348 realizzò sulla parete
destra della chiesa un
affresco, oggi conservato
frammentario nel Museo,
A public appeal for funds for
a cenotaph to be erected in
Dante’s memory in Santa
Croce was launched in 1818
ahead of the five hundredth
anniversary of his death
(which occurred in Ravenna
in 1321), but the monument
was only completed in 1830.
In the work by Stefano Ricci
(1765–1837), a Tuscan neoClassical sculptor in the style
44
of Canova, the poet is seated
on a boundary stone, deep in
thought, the Divine Comedy
in his lap, while Italy and
Poetry mourn his passing
below him. Andrea Orcagna
painted a fresco on the
right-hand wall of the church
in around 1345–8 (now in
the church’s museum in a
fragmentary state), in which
the depiction of Hell clearly
shows its iconographical
debt to Dante’s Divine
Comedy. The façade of
Santa Croce, for which the
foundation stone was laid
in 1857, was inaugurated
in 1863 but it was only
completed in 1865, during
the celebrations marking the
six hundredth anniversary of
Dante’s birth.
aperto: feriali 9.30-17.00;
domenica e festività
cattoliche 14.00-17.00
open: weekdays 9.30–17.00;
Sunday and Holy Days
14.00–17.00
Piazza Santa Croce /
Largo Bargellini
tel. +39 055 2466105
www.santacroceopera.it
47
15
Santa Maria Novella
La cappella dedicata a
san Tommaso d’Aquino fu
costruita tra il 1340 e il 1350
dalla famiglia degli Strozzi di
Mantova. Alle pareti Nardo
di Cione – probabilmente
intorno al 1350-1357 – ha
raffigurato i regni dei cieli
secondo lo schema fissato
dalla Commedia dantesca:
a destra il Purgatorio (in
alto) e l’Inferno (in basso),
a sinistra il Paradiso.
Sulla parete di fondo è
rappresentato il Giudizio
Universale: in alto a sinistra
appare il ritratto di Dante.
The chapel dedicated to St.
Thomas Aquinas was built
by the family of the Strozzi
di Mantova between 1340
and 1350. Nardo di Cione,
probably painting in around
1350–7, decorated the walls
with the kingdoms of heaven
according to the pattern
described in Dante’s Divine
Comedy: on the right we
see Purgatory (above) and
Hell (below), while Heaven
is on the left. The back wall
carries a Last Judgement,
with a portrait of Dante to the
upper left.
aperto: lunedì-giovedì
9.00-17.30;
venerdì 11.00-17.30;
sabato 9.00-17.00;
domenica e festività religiose
luglio-settembre
12.00-17.00;
ottobre-giugno 13.00-17.00
open: Monday–Thursday
9.00–17.30;
Friday 11.00–17.30;
Saturday 9.00–17.00;
Sunday and religious holidays
July–September 12.00–17.00;
October–June 13.00–17.00
Piazza Santa Maria Novella
tel. +39 055 219257
www.chiesasantamarianovella.it
48
49
16
GALLERIA D’ARTE MODERNA
Planeta’s Dante Alighieri
before Santa Maria Novella;
Annibale Gatti’s Dante in Exile
(1854); Odoardo Fantacchiotti’s
Beatrice (1858); Vincenzo
Cabianca’s Pia de’ Tolomei
and Gabriele Smargiassi’s
Bonconte da Montefeltro Slain
in Battle.
Sono numerosi i dipinti
conservati nella Galleria
d’arte moderna che
rileggono in chiave
ottocentesca la biografia di
Dante e presentano episodi
della Commedia: di Giuseppe
Planeta, Dante Alighieri di
fronte a Santa Maria Novella;
di Annibale Gatti, Dante in
esilio (1854); di Odoardo
Fantacchiotti, Beatrice
(1858); di Vincenzo Cabianca,
Pia de’ Tolomei e di Gabriele
Smargiassi, Bonconte
da Montefeltro morto in
battaglia.
aperto: martedì-domenica:
8.15-18.50;
chiuso: tutti i lunedì,
1° gennaio, 1° maggio
Open: Tuesday-Sunday:
8.15–18.50; Closed: Mondays,
January 1st, May 1st
Many of the paintings in the
Modern Art Gallery provide
19th century interpretations
of episodes from Dante’s
Divine Comedy and from his
own life, including Giuseppe
Palazzo Pitti, Piazza Pitti 1
tel. +39 055 2388616
www.polomuseale.firenze.it/
musei
50
51
*san Leonardo
in arcetri
of the 12th century, carries
bas-reliefs with scenes
from the life of Christ.
It was dismembered,
then reassembled in San
Leonardo in 1782 with
some 18th century plaster
and pietra serena stone
additions. It was moved
inside the church in 1921, the
six hundredth anniversary
of Dante’s death, and reerected with marble pieces
to replace the 18th century
additions. The new pieces
were made by the Opificio
delle Pietre Dure to a design
by Giuseppe Castellucci.
San Leonardo, con l’aggiunta
di elementi settecenteschi
in gesso e in pietra serena.
Nel 1921, in occasione
del sesto centenario della
morte di Dante, il pulpito
fu nuovamente spostato
all’interno della chiesa e
rimontato con marmi che
sostituirono degli elementi
settecenteschi, realizzati
dall’Opificio delle Pietre Dure
su progetto dell’architetto
Giuseppe Castellucci.
Il pulpito, da cui arringarono
Dante e Boccaccio,
proviene dalla chiesa di
San Pier Scheraggio, da
Vasari inglobata negli
Uffizi. L’opera, risalente
alla seconda metà del XII
secolo, in marmo e mosaico
niellato, reca bassorilievi
con scene della vita di
Gesù. Smembrato, fu poi
ricomposto – nel 1782 – in
52
The pulpit, from which
both Dante and Boccaccio
harangued the crowds, was
originally in the church of
San Pier Scheraggio which
Vasari incorporated into
the Uffizi. The pulpit, made
of marble and inlaid metal
mosaic in the second half
Via San Leonardo 25 tel. +39 055 223084
53
san godenzo
*Badia
L’antichissima badia
benedettina fu fondata
nel 1029 e consacrata
nel 1070, ma all’epoca di
Dante era già passata ai
cistercensi. L’attuale edificio
è segnato dai ripristini di
Ezio Cerpi (1921-1929).
Nell’abside centrale mosaico
realizzato da musaicisti
muranesi su disegno di
Giuseppe Cassioli. Nell’arco
maggiore sono raffigurati
San Paolo e San Pietro e
al centro si allude ai “Patti
Lateranensi”, sottoscritti l’11
febbraio 1929. Alla destra
dell’Incoronazione della
Vergine appaiono Dante col
lucco vermiglio, Beatrice,
e i santi Francesco, Leone
Magno, Tommaso d’Aquino,
Benedetto, Caterina da
Siena; alla sinistra san
Bernardo di Chiaravalle, san
Bonaventura da Bagnoregio,
san Gregorio Magno, san
Godenzo, san Romolo,
Francesco Petrarca e santa
Chiara d’Assisi. Il mosaico,
donato alla chiesa da Benito
Mussolini, ha sostituito il
presunto affresco scomparso
di Andrea del Castagno,
che doveva testimoniare il
convegno di Dante con gli
altri fuoriusciti Guelfi bianchi
e Ghibellini, avvenuto l’8
giugno 1302. Fu inaugurato in
occasione dell’XI centenario
della fondazione dell’Abbazia,
il 29 settembre 1929.
The ancient Benedictine
abbey, in the hands of the
Cistercian order by Dante’s
day, was founded in 1029
and consecrated in 1070. The
54
panzano in chianti
Antica Macelleria Cecchini
abbey church currently bears
the mark of the renovations
carried out by Ezio Cerpi in
1921–9. The mosaic in the
central apse was produced by
mosaic artists from Murano
to a design by Giuseppe
Cassioli. In the main arch
we see Saints Peter and
Paul while the coats-of-arms
in the centre allude to the
“Lateran Pact”, signed on
11 February 1929. To the
right of the Coronation of the
Virgin we see Dante with his
red “lucco” tunic, Beatrice
and St. Francis, Pope St.
Leo the Great, St. Thomas
Aquinas, St. Benedict and St.
Catherine of Siena; on the
left we have St. Bernard of
Clairvaux, St. Bonaventure of
Bagnoregio, Pope St. Gregory
the Great, St. Gaudentius,
St. Romulus, Francesco
Petrarch and St. Clare of
Assisi. The mosaic, donated
to the church by Benito
Mussolini, is said to have
taken the place of a (now
lost) fresco by Andrea del
Castagno depicting Dante’s
meeting with the other
White Guelph and Ghibelline
exiles in this church on
8 June 1302. The mosaic
was laid and inaugurated
on 29 September 1929 to
mark the eleven hundredth
anniversary of the abbey’s
foundation.
Piazza Dante Alighieri
56
Standing on a raised
platform behind his
counter, master butcher
Dario Cecchini, assisted
by to his imposing girth,
dispenses morsels of meat
while reciting verses from
the Divine Comedy, which
he knows off by heart in
its entirety. His favourite
character is Ciacco, the
glutton whom Dante
describes in Canto VI of the
Inferno.
Dal grande bancone rialzato
Dario Cecchini, complice
la statura imponente,
dispensa assaggi di carne
accompagnati dalla recita di
versi della Divina Commedia,
che conosce tutta a
memoria: Ciacco, il goloso
che Dante inserisce nel VI
canto dell’Inferno è il suo
personaggio preferito.
Via XX Luglio 11
tel. +39 055 852020
www.dariocecchini.com
57
Provincia di arezzo/PROVINCE of arezzo
poppi
Castello dei conti Guidi
di Poppi
Castle of the Guidi Counts
in Poppi
I conti Guidi ospitarono Dante
Alighieri nel 1310 nel castello
di Poppi, dove si dice che
Dante abbia scritto il canto
XXXIII dell’Inferno. Il castello
è interamente visitabile, dalle
antiche prigioni alla torre
campanaria, dalla Cappella
dei Conti Guidi, con un ciclo
di affreschi trecenteschi
attribuiti a Taddeo Gaddi, alla
Biblioteca Rilliana, dotata
di 25 mila volumi antichi,
800 manoscritti e oltre
700 incunaboli (una delle
maggiori raccolte italiane).
Al pian terreno è allestito
il Museo della battaglia di
Campaldino, avvenuta l’11
giugno 1289, ai piedi del colle
di Poppi tra i Guelfi fiorentini
e i Ghibellini aretini. Dante,
che vi partecipò come
“feditore” (cavaliere armato
alla leggera, reclutato fra
i migliori combattenti),
avrebbe poi citato nella
Commedia quel sabato di
San Barnaba nel cantare
la morte di Bonconte da
Montefeltro. Un busto
bronzeo davanti all’edificio
ricorda il legame di Dante
con il Casentino.
The Conti Guidi hosted Dante
Alighieri in their castle of
Poppi in 1310, and the poet
58
is alleged to have written
Canto XXXIII of the Inferno
while staying there. You can
visit the whole castle, from
the ancient prisons to the
belltower, from the Chapel
of the Guidi Counts, with its
fourteenth-century cycle of
frescos by Taddeo Gaddi to
the Rilliana Library, which
holds 25,000 ancient books,
800 Medieval manuscripts
and over 700 incunabula.
The ground floor houses
the Museum of the Battle
of Campaldino, which was
fought by the Guelphs of
Florence and the Ghibellines
59
porciano (stia)
Castello dei conti Guidi
di Porciano
Castle of the Guidi Counts
in Porciano
of Arezzo at the foot of the
hill of Poppi on 11 June
1289. Dante, who took part
in the battle as a “feditore”
(a lightly armoured knight
recruited amongst the
bravest combatants), was
to mention that Saturday,
the feast of St. Barnabas,
when describing the death of
Bonconte da Montefeltro in
his Divine Comedy. A bronze
bust of the poet outside the
building commemorates
Dante’s ties with the
Casentino region.
Piazza della Repubblica 1
tel. +39 0575 520516
www.castellodipoppi.it
60
la più grande del Casentino
con i suoi 35 metri e cinque
piani di altezza. È possibile
visitare il piccolo museo al
piano terreno.
Il castello di Porciano, che
domina una collina posta
sulla sinistra dell’Arno a
circa un chilometro e mezzo
dal paese di Stia, fu in
possesso dei potenti conti
Guidi, proprietari di molti
altri castelli in Toscana e
Romagna, fin dal secolo XI.
La grande torre palaziale
fu costruita nel corso del
XIII secolo. Dante fu ospite
dei conti Guidi di Porciano
durante il suo esilio, e nel
1311 qui scrisse tre famose
lettere: Ai Principi e Popoli
d’Italia, Ai Fiorentini, e Ad
Arrigo VII. La Torre, ancora
dotata di merlatura guelfa, è
The Castle of Porciano, which
stands on a hill overlooking
the left bank of the Arno
about 1.5 kilometres from
the town of Stia, was held
by the powerful Conti Guidi,
the owners of many other
castles in Tuscany and
Romagna since the 11th
century. The large keep
was erected in the course
of the 13th century. Dante
was a guest of the Conti
61
Guidi at Porciano during his
exile, and he penned three
famous letters here in 1311:
To the Princes and Peoples
of Italy, To the Florentines,
and To the Emperor Henry
VII. The keep, which still has
its Guelph battlements, is
the largest in the Casentino
region, standing 35 metres or
five stories tall. Visitors may
inspect the small museum
on the ground floor.
open: Sunday and holidays
May 1st–31 October
10.00–12.00 16.00–19.00
closed: November-April
open to groups and scholars
by appointment only
tel. +39 055 400517;
+39 337 671277
[email protected]
www.castellodiporciano.com
aperto: domenica e festivi
1° maggio-31 ottobre
10.00-12.00 16.00-19.00
chiuso: novembre-aprile
possibilità di apertura fuori
orario su appuntamento
per gruppi e studiosi
63
Provincia di massa carrara/PROVINCE of massa carrara
fosdinovo
Castello Malaspina
Castle Malaspina
Feudo di uno dei rami dei
Malaspina del Ramo Fiorito
dal XIV al XVIII secolo, riveste
una notevole importanza
storica e architettonica. Nella
più antica torre di levante si
trova la cosiddetta “camera
di Dante”, dove, secondo la
tradizione, dormì il sommo
poeta quando fu ospitato
al castello durante l’esilio.
Gli affreschi del grande
salone centrale, realizzati da
Gaetano Bianchi nel 1882,
raffigurano proprio l’antica
amicizia di Dante con i
Malaspina.
A fief of one of the branches
of the Malaspina del Ramo
Fiorito family from the 14th
to the 18th centuries, it is
of particular historical and
architectural importance.
The eastern tower contains
the so-called “Room of
Dante” where tradition tells
us that the poet slept while
he was a guest at the castle
during his time in exile. The
frescoes in the great hall,
painted by Gaetano Bianchi
in 1882, illustrate the ancient
friendship between Dante
and the Malaspina family.
64
aperto: tutti i giorni escluso
martedì non festivi.
Visite guidate per gruppi
di minimo sei persone.
Visite in notturna su
prenotazione.
1 maggio-30 settembre:
11.00, 12.00, 15.30,
16.30, 17.30, 18.30
1 ottobre-30 aprile:
11.00, 12.00, 15.00,
16.00, 17.00
Opening hours: daily except
for Tuesday (open on
bank holiday Tuesdays).
Guided tours for groups
of at least six people.
Nighttime tours by
appointment only.
1 May–30 September:
11.00, 12.00, 15.30,
16.30, 17.30, 18.30
1 October–30 April:
11.00, 12.00, 15.00,
16.00, 17.00
Via Papiriana 2
tel. +39 0187 680013;
+39 339 8894423;
+39 055 264288
67
mulazzo
Museo dantesco lunigianese
Dante Museum in the Lunigiana
vengono poste in evidenza
le referenze dantesche
lunigianesi: canto VIII del
Purgatorio; gli Atti della pace
di Castelnuovo, l’Epistola
di frate Ilaro del monastero
del Corvo a Uguccione
della Faggiuola, l’Epistola
IV dal Casentino a Moroello
Malaspina; la Leggenda dei
primi sette canti dell’Inferno
e le numerose citazioni della
Lunigiana storica presenti
nell’intera opera di Dante
Alighieri.
Il museo, dedicato al
rapporto tra Dante Alighieri
e la regione storica della
Lunigiana, è ospitato in
una casa-torre del XIII
secolo ed è gestito dal
“Centro lunigianese di
studi danteschi”. Fa parte
del parco letterario “Dante
Alighieri - Lunigiana storica”.
Nell’esposizione del museo
The museum, which focuses
on Dante Alighieri’s relations
with the historical Lunigiana
region, is housed in a 13th
century tower-house, run
68
by the “Centro lunigianese
di studi danteschi” and is
part of the “Dante Alighieri
– Lunigiana storica” literary
park. The museum display
highlights Dante’s references
to the region: Canto VIII in the
Purgatorio, the Proceedings
of the Peace of Castelnuovo,
the Epistle of Brother Ilaro
of the monastery of Corvo to
Uguccione della Faggiuola,
the Fourth Epistle from
the Casentino to Moroello
Malaspina, the Legend of
the first seven cantos of the
Inferno and the countless
mentions of the historical
Lunigiana scattered here and
there throughout the work of
Dante Alighieri.
aperto: visite su
appuntamento
open: visits by
appointment only
Via Signorini 2
tel. +39 3283875652
http://www.
casedellamemoria.it/it/
le-case-associate/dantealighieri-lunigiana
69
Provincia di pisa/PROVINCE of pisa
pisa
*Camposanto monumentale
*Monumental Cemetery
work (now in Chantilly)
with the commentaries of
Carmelite friar Guido da
Pisa and illustrated by Pisan
painter Francesco di Traino.
a uno dei più bei codici
danteschi del Trecento, oggi
a Chantilly, con i commenti
del frate carmelitano Guido
da Pisa e illustrato dal pittore
pisano Francesco di Traino.
raffiguranti il Trionfo della
Morte, l’Inferno, il Giudizio
Universale e Storie degli
Anacoreti, sono ispirati
dal domenicano Domenico
Cavalca e rinviano, sul piano
sia figurativo che testuale,
Pisa è crocevia
importantissimo per la
diffusione della Commedia
e per il culto di Dante. Nel
Camposanto gli affreschi di
Buonamico Buffalmacco,
eseguiti nel 1336-1341
70
Piazza Duomo
tel. +39 050 560547
www.opapisa.it
Pisa played an important
role in the dissemination of
the Divine Comedy and the
cult of Dante. The frescoes
that Buonamico Buffalmacco
painted in the Camposanto
cemetery in 1336–41,
depicting the Triumph
of Death, Hell, the Last
Judgement and the Thebais,
were inspired by Dominican
friar Domenico Cavalca and
echo both figuratively and
textually one of the finest 14th
century codices of Dante’s
71
Provincia di pistoia/PROVINCE of pistoia
pistoia
*Cattedrale di San Zeno
*Cathedral of San Zeno
Nella parete ovest della
Cappella del Giudizio un
affresco frammentario,
attribuito a Giovanni di
Marco dal Ponte, ripropone
l’Inferno dantesco desunto
da quello di Nardo di Cione
nella Cappella Strozzi di
Mantova in Santa Maria
Novella a Firenze. La
datazione potrebbe trovare
nel probabile ritratto
di Baldassarre Cossa
(l’antipapa Giovanni XXIII
deposto nel 1415), morto a
Firenze nel 1419, un possibile
termine post quem. Il pittore
potrebbe aver interrotto i
lavori per poi riprenderli in
anni successivi al 1424.
On the west wall of
the Chapel of the Last
Judgement, a fragmentary
fresco attributed to Giovanni
di Marco dal Ponte depicts
Dante’s Inferno, based on
the work of Nardo di Cione
in the Strozzi di Mantova
Chapel in the church of Santa
Maria Novella in Florence.
A probable portrait of
Baldassarre Cossa (Antipope
John XXIII, deposed in 1415)
who died in Florence in 1419
may well provide us with
a potential terminus post
quem for the fresco. The
painter may have stopped
work on the fresco and then
have started working on it
again after 1424.
72
aperto: tutti i giorni
8.00-12.30 15.30-18.30
open: daily 8.00–12.30
15.30–18.30
Piazza del Duomo
tel. +39 0573 25095
73
PER SAPERNE DI PIÙ
To find out more
Gustavo Pierotti, Guida dantesca per la città di Firenze.
Luoghi, monumenti, ruderi, cimeli ricordanti il Divino
Poeta nella città natale, Firenze, Stab. Tipografico I.
Funghi & C., 1921.
Mostra di Firenze ai tempi di Dante, catalogo della mostra
(Certosa di Val d’Ema, Firenze), Firenze, Barbèra, 1966.
Gert Kreytenberg, L’Enfer d’Orcagna: la première peinture
monumentale d’après les Chants de Dante, “Gazette des
Beaux-Arts”, 114 (1989), pp. 243-262 .
Roberto Tassi, Santa Margherita: la chiesa di Dante e
Beatrice/Santa Margherita: the Church of Dante and
Beatrice, Pontedera (Pisa), Bandecchi & Vivaldi, 2004.
Giuliano da Maiano e Francione,
Tarsia con Dante/Intarsia with Dante
Firenze, Palazzo Vecchio
Firenze al tempo di Dante, catalogo della mostra (Firenze,
Galleria dell’Accademia) a cura di Angelo Tartuferi,
Firenze, Giunti, 2004.
Maria Monica Donato, Il primo ritratto documentato
di Dante e il problema dell’iconografia trecentesca:
conferme, novità e anticipazione dopo due restauri, in
Dante e la fabbrica della Commedia, a cura di Alfredo
Cottignoli, Donatino Domini, Giorgio Gruppioni, Interventi
classensi n. 22, Ravenna, 2008, pp. 355-380.
Leon Jacobowitz Efron, Dante in Pistoia: the Frescoes
of the Cappella del Giudizio, “Quaderni storici”, N.S. 47
(2012), 140, 2, pp. 443-458.
http://domino.leonet.it/sdi/bibliografia.nsf/pgHOME
Ritratto di Dante/Portrait of Dante
Firenze, Alle Murate
palazzo strozzi
e la cittÀ
Fin dal suo avvio, la Fondazione Palazzo Strozzi ha dichiarato
apertamente che la sua missione era “non solo mostre”.
Fin dal 2006 le mostre a Palazzo Strozzi sono state dunque
considerate un mezzo (per quanto potente) per raggiungere
l’obiettivo principale della Fondazione: aiutare Firenze a
diventare una città contemporanea e dinamica, contribuendo
così a un rinnovato turismo di qualità, a una maggiore crescita
economica, e a una qualità della vita migliore per i suoi
cittadini. La Fondazione Palazzo Strozzi usa pertanto le mostre
per creare modi nuovi e stimolanti perché turisti e cittadini
esplorino la città, la provincia e tutta la Toscana. Questi
programmi innovativi comprendono “passaporti” pensati
per i visitatori stranieri, per gli studenti e per le famiglie,
applicazioni per iPhone e iPad abilitate per il GPS, itinerari
speciali, visite guidate agli studi di artisti contemporanei,
performance itineranti di teatro di strada. Palazzo Strozzi
organizza conferenze internazionali, propone corsi universitari
di gestione museale e realizza ricerche approfondite
sull’impatto economico delle strategie culturali della città.
Il laboratorio principale e in Palazzo Strozzi, ma gli
esperimenti avvengono dappertutto, in città e oltre.
Orari Piano Nobile
tutti i giorni 9.00-20.00
giovedì 9.00-23.00
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Speciale 2x1
giovedì dalle 18.00.
Accesso in mostra consentito
fino a un’ora prima
dell’orario di chiusura.
Orari CCC Strozzina
martedì-domenica
10.00-20.00
speciale ingresso gratuito
giovedì 18.00-23.00
Lunedì chiuso.
Accesso in mostra consentito
fino a un’ora prima
dell’orario di chiusura.
ridotto € 10,00; gruppi scuole
e università € 5,00
Biglietto Famiglia
€ 20,00 Questo biglietto
consente l’ingresso illimitato
alle mostre in corso al Piano
Nobile e al CCC Strozzina
(fino a 2 adulti + bambini
e ragazzi fino a 18 anni).
Biglietto Palazzo
€ 20,00 Con un unico biglietto
tutte le mostre di Palazzo
Strozzi (valido per un anno).
Biglietti Piano Nobile
Intero € 12,50
Ridotto € 8,50; € 8,00
Gruppi scuole e università
€ 4,00
Prenotazioni
Sigma CSC
tel. +39 055 2469600
fax +39 055 244145
[email protected]
Biglietti CCC Strozzina
Intero € 5,00
Ridotto € 4,00
Scuole € 3,00
Informazioni
tel. +39 055 2645155
www.palazzostrozzi.org
www.strozzina.org
Biglietto Congiunto
€ 12,50 Biglietto congiunto
Piano Nobile e
CCC Strozzina;
Biglietti online
www.palazzostrozzi.org/
biglietti
Palazzo Strozzi and the city
Since its inception, the Fondazione Palazzo Strozzi has
clearly declared its mission to be ‘non solo mostre’ (not
just exhibitions). This means that since 2006, exhibitions at
Palazzo Strozzi have been considered merely a means – albeit
a powerful one – to reach the Fondazione’s main goal: to help
make Florence a dynamic contemporary city, and thereby
contribute to renewed quality tourism, increased economic
growth, and a better quality of life for its citizens.
The Fondazione Palazzo Strozzi uses its exhibitions to create
exciting new ways for tourists and citizens alike to explore
the city, the county and the entire region of Tuscany. These
innovative programmes include Passports for foreign visitors,
students and families, GPS-enabled iPhone and iPad apps,
special itineraries, guided visits to the studios of contemporary
artists, travelling street theatre performances. The Palazzo
Strozzi organises international conferences, offers graduate
courses in museum management and conducts extensive
research on the economic impact of the city’s cultural
strategies. The main ‘laboratory’ is the Palazzo Strozzi, but
the experiments happen throughout the city and beyond.
Piano Nobile Opening Hours
Daily 9.00–20.00;
Thursdays 9.00–23.00
Special 2x1 on Thursdays
from 18.00.
83
Visitors admitted until one
hour before closing time.
CCC Strozzina
Opening Hours
Tuesday-Sunday 10.00–20.00
Special free admission on
Thursdays 18.00–23.00
Mondays closed.
Visitors admitted until one
hour before closing time.
Piano Nobile Admission
Full price €12.50;
Concessions €8.50; €8.00;
School and University
groups €4.00
CCC Strozzina Admission
Full price €5.00
Concessions €4.00
Schools €3.00
Combined Ticket
€12.50 This ticket admits
to the current exhibitions
on the Piano Nobile
and CCC Strozzina;
concession €10.00;
school and university
groups €5.00.
Family Ticket
€20.00 This ticket allows
the holders unlimited access
to the current exhibitions
on the Piano Nobile and
CCC Strozzina (up to 2
adults + children up
to age 18).
Season Ticket
€20.00 One ticket admits
holder to all Palazzo Strozzi
exhibitions (good for the
whole year).
Reservations
Sigma CSC
tel. +39 055 2469600
fax +39 055 244145
[email protected]
Information
tel. +39 055 2645155
www.palazzostrozzi.org
www.strozzina.org
Ticket online
www.palazzostrozzi.org/
tickets
UNA GRANDE CASA:
STORIA DELLA FAMIGLIA
E DEL PALAZZO STROZZI
In questa piccola esposizione, o “museino”, primo nucleo
del futuro Museo di Palazzo Strozzi, brevi testi in italiano
e inglese raccontano le vicende di personaggi, illustrano
opere d’arte e famosi eventi collegati alla famiglia Strozzi e
al loro palazzo: una storia strettamente connessa con quella
di Firenze. Otto pannelli tracciano la storia della famiglia
dalle origini fino al Novecento. La sala accoglie il grande
modello ligneo del Palazzo (attribuito a Giuliano da Sangallo
o a Benedetto da Maiano), rimasto proprietà degli Strozzi
e conservato nel Palazzo fino alla vendita dell’edificio,
avvenuta nel 1937. L’albero genealogico degli Strozzi relativo
al ramo di Filippo il Vecchio aiuta il visitatore a comprendere
la complessa storia della famiglia dal Medioevo fino al
giorno d’oggi, mentre i bambini saranno affascinati da brevi
didascalie loro espressamente dedicate. I testi dei pannelli
sono di Ludovica Sebregondi e Beatrice Paolozzi Strozzi,
una tra gli attuali discendenti diretti della famiglia Strozzi.
Orario
tutti i giorni 9.30-19.30
ingresso libero
www.palazzostrozzi.org/casa
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A great House:
the Strozzi family
and their Palazzo
In this small exhibition or museino, the first step towards
a future Palazzo Strozzi Museum, short illustrated bilingual
texts tell the story of the historical figures, works of art and
famous events associated with the Strozzi family and their
Florentine palazzo – a history intimately bound up with the
history of the city itself. Eight panels trace the history of the
Strozzi family from its beginnings to the 20th century.
The exhibition also features the large wooden model of the
palazzo attributed to Giuliano da Sangallo or Benedetto da
Maiano, kept by the Strozzi family before the building was sold
in 1937. The family tree tracing the descendants of Filippo the
Elder has been created in order to help the visitor follow the
family’s complex history from its medieval roots to the present
day. Children too will be fascinated by the special captions
below the large illustrated panels. The panel texts were
written by Ludovica Sebregondi and Beatrice Paolozzi Strozzi,
a direct descendent of the Strozzi family.
Opening hours
Daily 9.30–19.30
Free entrance
www.palazzostrozzi.org/house
89
CAFFÈ GIACOSA
A PALAZZO STROZZI
Giacosa Café
at Palazzo Strozzi
Uno dei caffè più prestigiosi della tradizione fiorentina ha
trovato ospitalità nel cortile di Palazzo Strozzi, per offrire
ai viaggiatori in città un punto di ristoro elegante ma al
tempo stesso appartato. L’ideale per una pausa caffè, per un
aperitivo o uno snack in uno spazio che consente ai genitori di
rilassarsi mentre i bambini giocano davanti ai loro occhi nel
cortile del palazzo. Il nome del Caffè Giacosa a Palazzo Strozzi
cambia e si adegua a quello della mostra allestita al Piano
Nobile: in questo modo tutti i soggetti che abitano il palazzo
condividono di volta in volta il progetto espositivo.
One of the city’s most prestigious traditional cafés has
moved into the courtyard of Palazzo Strozzi, offering visitors
a convenient place to stop for a coffee break, an apéritif or a
snack in discreet yet elegant surroundings where parents can
relax, while the children romp around under their watchful
gaze in the Palazzo’s Renaissance courtyard.
The Caffè Giacosa at Palazzo Strozzi’s name changes with
each season to reflect the exhibition being held on the Piano
Nobile, allowing everyone living and working in the palazzo to
share in the experience.
90
Orario/Opening hours
tutti i giorni/Daily 9.00-20.00
giovedì/Thursdays 9.00-23.00
91
AGORA|Z
DESIGN/BOOK SHOP
A PALAZZO STROZZI
Design/book shop
at Palazzo Strozzi
Agora|z è l’accogliente spazio Mandragora dove è possibile
lasciarsi attrarre dalla curata e curiosa selezione: libri
d’arte con speciale attenzione per i bambini, design,
artigianato artistico e una piccola galleria dedicata a continue
presentazioni creative di artisti contemporanei. Il catalogo
delle mostre, gli art book per bambini e le altre proposte
renderanno indelebile il ricordo della visita alla mostra e al
palazzo.
Make sure you don’t miss Agora|z, Mandragora’s exciting shop
on the ground floor where you can browse through a carefully
selected and fascinating range of art books with a host of
items for children, designer goods, quality craftwork and a
small gallery of constantly updated creations by contemporary
artists. The shop stocks the catalogue of the exhibitions, the
art books for children and numerous other items to make your
visit to the exhibition and the palazzo a truly unforgettable
experience.
Orario/Opening hours
tutti i giorni/Daily 10.30-19.30
www.mandragora.it
93
Project/Concept
FONDAZIONE PALAZZO
STROZZI
Da un’idea di
From an idea of
James M. Bradburne
Fondatori/Founders
Comune di Firenze
Provincia di Firenze
Camera di Commercio
di Firenze
Associazione Partners
Palazzo Strozzi
Collaborazioni
Collaborations
Alle Murate_Galleria d’arte
moderna_Museo Casa di
Dante_Museo di Palazzo
Vecchio_Santa Croce_Santa
Maria Novella_Antica
Macelleria Cecchini_Castello
dei conti Guidi di Poppi_
Castello dei conti Guidi
di Porciano_Castello di
Fosdinovo
Banca CR Firenze
Banca Federico Del Vecchio
Banca Monte dei Paschi
di Siena S.p.A.
Fondazione Premio
Galileo 2000
con il sostegno di/
with the support of
Regione Toscana
Testi e coordinamento
editoriale/Texts and
editorial coordination
Ludovica Sebregondi
Traduzioni/Translations
Stephen Tobin
Progetto grafico
Graphic design
RovaiWeber design
Crediti fotografici
Photo credits
Aurelio Amendola (p. 73);
Clemente Fiorentini (pp. 8,
13, 28); Lorenzo Mennonna
(p. 92); James O’Mara/
O’Mara & Mc Bride
(retrocopertina/back cover,
pp. 42, 81, 84, 87, 88,
91); Rabatti & Domingie
Photography (copertina/
cover, pp. 22, 31); Antonio
Quattrone (pp. 45, 46);
Soprintendenza Speciale
PSAE e per il Polo Museale
della città di Firenze su
concessione del MiBAC
(pp. 23, 37, 51); Paolo Tosi
(p. 41).
Domenico di Michelino su
cartone di/to a cartoon by Alesso
Baldovinetti, Dante, la città
di Firenze e l’Allegoria della
Commedia/Dante, the City of
Florence and the Allegory of the
Divine Comedy, particolare/detail,
1465, Firenze/Florence, Cattedrale
di Santa Maria del Fiore (copertina/
cover); Enrico Pazzi, Monumento
a Dante/Monument to Dante,
particolare/detail, 1865, Firenze/
Florence, Piazza Santa Croce
(retrocopertina/back cover)
In collaborazione con
In collaboration with
Regione Toscana
Toscana Promozione
Provincia di Firenze
Comune di Firenze
www.intoscana.it
www.firenzeturismo.it
© Fondazione Palazzo Strozzi, 2013
www.palazzostrozzi.org
Stampato da/Printed by
Vanzi Srl Tipografia,
Colle Val d'Elsa, maggio/May 2013
La Fondazione Palazzo Strozzi
non si assume la responsabilità
nel caso di cambiamenti di
modalità e orari di apertura.
The Fondazione Palazzo Strozzi
assumes no liability in case of
changes to opening hours or
conditions.
Disponibile anche su iPhone,
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Available also for iPhone, download
the application “Florence in your pocket”.
iPhone 应用软件“口袋中的翡冷翠”可供下载
www.palazzostrozzi.org/firenzeintasca
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