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risultati di sondaggi e di ricerche geomine
RISULTATI DI RARIE «CAMPI NEI TERMALI E SONDAGGI E DI ELEGREI » « FORZE RICERCHE PER GEOMINE- VAPORE, E N D O G E N E » IN ACQUE GENERALE F . PENTA - B . CONFORTO Dal 1939 al 1943 furono eseguiti nei Campi Flegrei e precisamente nelle località « L e Mofete », « Monte Nuovo » e « Agnano », alcuni sondaggi profondi da qualche decina di metri fino a diverse centinaia di metri per determinare le principali caratteristiche chimiche e pelrografiche del sottosuolo in zone presentanti fisiche, notevoli manifestazioni fumaroliche o prossime ad aree ricche di esalazioni. Rimandiamo ad altre note (*) per la descrizione dettagliata dei fori più profondi, dei terreni incontrati, delle manifestazioni in esse riscontrate e per qualche conclusione generale. Come già per le ricerche nell'isola d'Ischia ( 2 ), esponiamo qui di seguito brevi notizie relative ai fori trivellati che furono tenuti in osservazione per qualche tempo I fino a quattro anni qualcuno) nel tentativo di inquadrare la fenomenologia, oggetto di studio, agli effetti ultimi della utilizzazione delle acque termali per forza motrice e della ricerca di vapore acqueo profondo ( 3 ). Tali notizie permetteranno di valutare meglio le caratteristiche riscontrate e raccolte nelle tabelle accluse. LE MOFETE Il rione delle Mofete abbraccia gran parte della collina che sorge fra il lago del Fusaro e quello di Lucrino e che è circondata per tre lati dalla strada che, proveniente da Napoli, per Lucrino e la Sella l ' i \ edi la letteratura in a p p e n d i c e e, per i precedenti lavori, le bibliografie riportate nelle note ai nn. [8 e 1 1 ] . ( - ) In una nota nello stesso v o l u m e di questi Annali (il. 2). (•') \ algono qui le stesse avvertenze, osservazioni e considerazioni già espresse p e r le indagini e le r i c e r c h e nell'isola d'Ischia e contenute n. [111. nella nota di cui al 37-1 F . PENTA • B . CONFORTO di B a i a , scende al Fusaro e costeggiandolo conduce verso i ruderi di Cuma. T a l e collina sale con lieve pendio dal F u s a r o e, raggiunta la quota massima a m 124, scende poi con f o r m e dirute e sconvolte verso il Lucrino e termina con pareti quasi verticali sul seno di B a i a alla punta dell'Epitaffio. Essa nella parte orientale è costituita dal « tufo giallo » coerente del II Periodo d'attività vulcanica « F l e g r e a » ; su di esso sono adagiati con varia potenza i tufi sciolti (scorie, pozzolane, ecc.) del I I I Periodo. L a regione, recentemente descritta dal punto di vista stratigrafico e vulcanotettonico da F . FALLINI [ 2 ] , è caratterizzata da una abbondanza di fenomeni fumarolici, indicati localmente con il nome di « mofete », per cui vedi specialmente A. PARASCANDOLA [ 4 ] . Nella massa tufacea, sul versante del lago di Lucrino, si aprono, cavate dal piccone romano nel vivo della roccia, le grotte dette « Stufe di Nerone », le quali facevano p a r t e di un grandioso impianto termale coprente il fianco della collina e spingentesi fino al mare. Queste manifestazioni di acqua calda non sono le sole nella z o n a ; se ne rinvengono quasi dappertutto, sia nelle pozze cavate tra il Lucrino e la collina, sia nella spiaggetta sotto la punta dell'Epitaffio, sia nelle grotte dell'acqua calda presso il lago Fusaro. Dovunque infine si è raggiunta con pozzi e con scavi la prima falda d'acqua si è riscontrato un sensibile grado di termalità. P e r l'azione fumarolica o, meglio, esalativo-idrotermale, il tufo è spesso argillificato in un m a t e r i a l e plastico, molte volte rosa o anc h e rosso (per ossido di ferro) del tipo montmorillonitico. Talvolta si notano anche incrostazioni bianche di gesso. L e esalazioni mostrano tutte, con l'avvicinarsi di ima fiamma, l'apparente esaltazione del- l'attività, dovuta al fenomeno noto c o m e « fenomeno della Solfatara ». In questa zona furono eseguiti 15 fori ( 4 ), profondi da decina di metri a varie centinaia qualche di metri, i quali incontrarono i seguenti t e r r e n i : a) Tufi trachitici grigi, pumicei, incoerenti, giallastri, poco coerenti, questi ultimi in stratarelli sottili attribuiti al I I I P e r i o d o dell'attività Flegrea. ( 4 ) F o r i esplorativi ( o d'orientamento superficiale) e di vera r i c e r c a ; l'esecu- zione di numerosi altri fori esplorativi da distribuire all'intorno (e per vasto raggio) dell'area delle Mofete era stata rimandata ad un secondo tempo per ragioni estranee ai criteri geominerari assunti nelle indagini. TABELLA I — Campi Indicazione foro (L Quota b o c c a foro in m . s.ljn. Profondità in m P e l o libero ( p 1) in m . s.l.m. 1,49- - Flegrei. Temperatura massima in C° Cloruri (CD in g r / I i t r o A) 1 35,50 72,70 (L A) 2 23,70 93 (L A) 3 6,32 95,65 (CLV) 7 52,90 585,50 5,9 -- 52 (L A) 8 30,29 43,20 0,29- - 0,30 49° 3,96- - 5,32 (L A) 9 38,96 49,50 0,04-- 0,3 44° 2 4 (L A) 10 12,49 22,50 0,3 - 0,8 85° 3 (L A) 11 72,05 80,80 0,7 -- 1,4 107° 1 (L A) 12 76,70 84,50 3,2 -- 3,7 102° 10 (L A) 13 57,37 92,40 1,3 -- 2,37 (L A) 14 79,82 92,40 (L A) 15 83,59 90,00 ( C L V ) 16 64,10 400,00 (CLV)17 80,89 521,70 ( C L V ) 20 39,70 252,50 (CMV) 13,— 676,90 17,— 107,70 ? 30° A 1 -1,4 2,30 111» 15 -19 6,28- - 1 0 0-- 1,5 104° 13 -19 6,7 - 6,9 0-- 0,6 69° 13 -16 6,5 - 6,9 6,57- - 7,8 -— 1 , 2 7 6,5 7,5 - 8 --12,51 7 - 7,35 -- 1 1 7 - 9 -- 1 1 Cv 11 75° 7,6 - 8 7 8 - -r-12 7,4 -- 7,5 1 -4-17 7 4,— 135° non determ. non determ. 6,- 224° non deternì. non determ. 85° non determ. non oL0 -- - - pv 6 1 0, -2,8 . 16,62- - 2 5 , 6 7 5 107° 0,9 - 225° 105° 0,4 - —7,5 P H 0 78° - 8 determ. 7,2 5,7 -- 1 7 0,177 7,1 A 3 9 19,65 ? 19° non determ. non determ. A 6 25 24,85 ? 21° non determ. non determ. F . PENTA • B . 37-1 CONFORTO b) T u f o giallo del II P e r i o d o dell'attività Flegrea. b') Tufi verdognoli con piccole p o m i c i talvolta b i a n c h e e con inclusi lapidei attribuibili egualmente al I I P e r i o d o dell'attività Flegrea. T a l i tufi non si presentano uniformi né c o m e grana, né c o m e n a t u r a della cenere costituente la massa f o n d a m e n t a l e ; in taluni punti presentano visibili segni di trasformazione e anche di carbonatizza- zione e di piritizzazione. Esposti all'aria, col t e m p o essi perdono in genere la colorazione verdastra, passando ad un grigio con lieve tendenza al giallo. V a r i a anclie di m o l t o da punto a punto la frequenza e la n a t u r a dei piccoli inclusi lapidei. c) T u f o grigio coerente, talvolta lapideo, attribuibile al I Periodo dell'attività F l e g r e a . Intercalazioni diverse, specie in quest'ultima formazione, di lave tracliiticbe « fresche » e di masse piroclastiche p r o f o n d a m e n t e argil- lificate. Qualcuna di queste masse è risultata trasformata in m i n e r a l e del tipo montmorillonitico. L e perforazioni eseguite, le misure t e r m i c h e e le prove termodin a m i c h e effettuate i n d u r r e b b e r o a riconoscere nel sottosuolo una massa ( 5 ) d'acqua calda a t e m p e r a t u r a crescente con la profondità, ma decrescente (per lo m e n o nei livelli meno profondi) da m o n t e verso valle, il cui pelo libero si abbassa verso il lago F u s a r o , il lago Lucrino ed il m a r e in genere. Le temperature in superficie variano, infatti, da un valore 100-102° ad un valore di 48° p e r i fori c h e vanno da m o n t e di verso valle. Indizio, questo, di una falda d'acqua che, riscaldata a monte, va raffreddandosi m a n o a m a n o c h e c o r r e verso lo sbocco ai laghi o al m a r e senza, però, v a r i a r e sostanzialmente le altre caratteristiche, per le quali vedi le tabelle accluse. È opportuno r i c o r d a r e l'erogazione del C L V 7 e del C L V 1 7 ; a tal proposito, nessun elemento finora raccolto autorizza a ritenere ( 5 ) Sulla potenza di questa massa d'acqua o, meglio, sulla profondità che fino alla quale si r i t r o v a l'acqua e sulla coesistenza o m e n o di più falde indipendenti non è possibile pronunziarsi, p e r c h é le « c e m e n t a z i o n i » dei fori trivellati non raggiunto mostrano lo scopo come già a l t r o v e [10] abbiamo indicato e come pozzi trivellati per le r i c e r c h e d'acqua potabile nella stessa regione letana e specialmente quelli eseguiti nel vicino P i a n o di Q u a r t o ; flegrea denti delle quali le due più profonde con c a r a t t e r e t e r m a l e ( s e c o n d o graziamo). i e napo- quivi entro centinaio di m e t r i di profondità f u r o n o r i n v e n u t e quattro falde acquifere gentilmente hanno un indipen- informazioni fornite dal prof. I n g . L . MADDALENA e dr. Ing. E . PALUMBO, che rin- TABELLA I I — Analisi chimiche delle acque dei fori delle « Mofete », di « Montenuovo (eseguite nel 1940 - Analista Dr. An. De Cindio) » e di a Agitano » > P Pozzo AhOs CaO MgO Na»0 KaO CI S03 CO a sem. H H O CO, com. s- (1) 2 4 (2) 48 (3) Residuo secco o o > fi o PI o » o (L A) 2 0 0,894 0,456 (L A) 3 0 0,894 0,354 (CLV) 7 0 0,738 0,190 15,53 0,77 14,337 — — — 13,452 — — — — 16,62 — — m » n X 6,2 6,2 6,2 33,75 — 6,8 6,7 6,8 25,5 n o ^ 3 pi 50 > — 7,2 7,2 7,1 18,41 m — PI P! (CMV) 0 1,132 0,390 — — 13,639 Ir. 0,092 0,042 — — 0,177 1,09 • 0,048 0 7,2 7,2 7,2 25,28 0,055 0 7,1 7,0 7,1 0,16 fi > "8 A 1 (1) Determinazione eseguita immediatamente dopo il (2) Determinazione eseguita 24 ore dopo il prelievo. (3) Determinazione eseguita 48 ore dopo il prelievo. prelievo. — ti r m Ci a F . PENTA • B . CONFORTO 37-1 i fori abbiano incontrato H2O allo stato di v a p o r e : il v a p o r e gato ( a 100° allo sbocco nella libera atmosfera) insieme con alla stessa t e m p e r a t u r a ero- l'acqua a p p a r e c o m e p r o d o t t o di evaporazione del- l ' H o t ) inizialmente a oltre 200°. N é la persistenza, né l'arresto di erogazione dei due fori suddetti sono stati accompagnati da variazioni sensibili del pelo libero dell'acqua e delle t e m p e r a t u r e negli altri pozzi a d i a c e n t i ; l a differenza di temperatura al fondo, p r i m a dell'esplosione e dopo cessata l'eroga- zione del C L V 7 (dopo circa 4 mesi) è risultata di solo 30° circa. L e condizioni t e r m i c h e del sottosuolo poco h a n n o risentito, cioè di u n a perdita di calore, quale quella dovuta ad un'erogazione continua durata c i r c a 4 mesi, con u n a portata m e d i a di 7,3 I t / s e c o n d o di a c q u a al disopra dei 100° allo sbocco. Dalle osservazioni effetuate, p e r quanto riguarda la distribuzione delle t e m p e r a t u r e nel rilievo collinoso compreso f r a il L u c r i n o , il m a r e , la stretta di B a i a ed il F u s a r o , si manifesta evidente u n a striscia di più alta termalità localizzata nella parte i n t e m a del promont o r i o ; m e n t r e è c h i a r o c h e tale « t e r m a l i t à » si attenua verso NO, non può dirsi c h e altrettanto procedendo avvenga verso punta l'Epitaffio;, cioè verso il m a r e . I n d u b b i a m e n t e la t e m p e r a t u r a del- super- ficiale diminuisce scendendo sia verso il F u s a r o c h e verso il Lucrino. Si è potuto inoltre r i s c o n t r a r e c h e la t e m p e r a t u r a aumenta la p r o f o n d i t à ; i fori più profondi h a n n o a n c h e constatata la con corri- spondenza fra area di massimi di t e m p e r a t u r a superficiale e area di massimi di t e m p e r a t u r a in profondità. I risultati delle analisi dei gas ( 6 ) sono troppo pochi p e r f o r m u l a r e conclusioni. Stando ad essi, sono degni di rilievo l'assenza c h e costituisce il 9 1 % praticamente la non di idrogeno, la quantità di metano del gas residuo del foro C L V 7 , l'assenza determinabilità nelle piccole quantità (o di gas P e r la descrizione dettagliata dei terreni in- residuo) dell'elio e, infine, la presenza di acido borico. Foro n. 1 (LAI). c o n t r a t i vedi al n. [ 3 ] . Eseguito nel marzo-aprile 1939 con sonda a rotazione. T u b a t o con tubi E t e r n i t fino a m 66,25. T e m p e r a t u r a acqua in superficie 1 0 0 - ^ 1 0 8 °C, al fondo lOlH-111 °C. Il foro si è ostruito con il m a t e r i a l e detritico lanciato durante l'esplosione del C L Y 7 av- venuta nell'aprile del 1942. T e r r e n i a t t r a v e r s a t i : da m 0 a ni 14 formazione a; (6) Per da m 14 a m 12,70 cui vedi al n. [9]. formazione b'. R I S U L T A T I DI SONDACCI E DI RICERCHE GEOMINERARIE NEI <( CAMPI TABELLA ITI — Le (c Mofete » Foro delle (CLF) 1942 (Analista Dr. (CaCOa) Cloro cloruri) (di 7 - Analisi chimiche Mamone) 0,0755 M a g g i o 1942 Dr. An. De Cindio) 0,0801 19,78 25,675 — 44,908 100° Residuo fisso a 105° 34,3172 — Residuo fisso a 180° 34,1400 43,710 S03 0,1182 0,12467 CaO 0,9116 1,2206 MgO 0,06356 0,0495 K20 1,85 2,703 15,28 18,832 — 0,1637 SiO; — 0,1010 P 7,8 6,57 Acido borico H Abbassamento Pressione crioscopico osmotica Conducibilità D e n s i t à d 17,8 specifica (1) (Analista R e s i d u o fisso a Na20 379 acque. Aprile Alcalinità FLECREI » — 2° 507 — 29,076 — 0,05915 — 1,0299 ( 1 ) F u r o n o e s e g u i t e le analisi d e g l i a e r i f o r m i p r o v e n i e n t i d a l f o r o . T a l i aerif o r m i r i s u l t a r o n o costituiti p r i n c i p a l m e n t e d a v a p o r e a c q u e o e d a C O : ; il r a p p o r t o t r a gas e a c q u a r i s u l t ò di 14,98 1 / k g . ; la C O ; r a p p r e s e n t a v a l ' 8 1 , 8 8 % del gas s e c c o t o t a l e . O s s i g e n o e d i d r o g e n o r i s u l t a r o n o assenti. V e d i a n c h e al n. [ 6 ] . F . PENTA • B . CONFORTO 37-1 Foro P e r la descrizione dettagliata dei terreni n. 2 (LA2). at- traversati vedi al n. [ 3 ] . Eseguito nell'agosto-settembre 1939 con sonde a r o t a z i o n e ; acqua rinvenuta a m 1,04 s.l.in.; tubato con tubi Eternit. I valori della t e m p e r a t u r a al fondo e in superficie sono praticam e n t e eguali e non subiscono forti oscillazioni. A n c h e il pelo libero si m a n t i e n e p r a t i c a m e n t e c o s t a n t e ; è più basso di quello del foro L A I e ciò si può spiegare con il fatto c h e il foro è più vicino al mare; costanti si mantengono a n c h e il p H e il C I . T e r r e n i attra- v e r s a t i : fino a ni 16 formazione a ; da ili 16 a m 86,40 formazione Foro b'. Eseguito nel maggio 1939 con sonda a rota- n. 3 (LA3J. zione. A c q u a rinvenuta a m 0,8 s.l.m.; tubato con tubi E t e r n i t . Anc h e in questo foro i valori rispettivamente del pelo libero e t e m p e r a t u r e risultano p r a t i c a m e n t e costanti nel t e m p o e le delle tempe- r a t u r e risultano le stesse sia in superficie che al fondo. T e r r e n i traversati: fino a m 17 formazione a; b'. Vedi al n. Foro at- da m 17 a ni 95,65 formazione [3]. n. 7 (CLV7). P e r la descrizione dettagliata dei terreni in- contrati vedi al n. [ 3 ] , per i fenomeni riscontrati vedi al n. Iniziato l'S-7-1939 con sonda a rotazione e con circolazione [10]. d'acqua. U l t i m a t o il 10-2-42. T u b a t o con tubazione telescopica fino a ili 542,90 (tubi Dahnine). A c q u a rinvenuta a m 4,9 s.l.m. con t e m p e r a t u r a 58 °C. Il giorno 7-4-41, in seguito a m a n o v r a di alleggerimento, il foro ha esploso con getto di acqua e vapore. T a l e erogazione è d u r a t a fino al 5-8-42, epoca in cui cessò. Cessata l'erogazione, il pelo libero è andato sollevandosi fino a raggiungere p r a t i c a m e n t e il piano di campagna ( m 52,90 s.l.m.). T e r r e n i : fino a m 12,50 pozzolana e prodotti piroclastici in genere (formazione a ) ; da ni 12,50 a m 115 tufi verdi con piccole pomici coerenti (formazione b'); (formazione c ) ; da m 135 da in 115 a ni 135 tufi a m grigi 147 sabbia v u l c a n i c a ; da m 147 a m 2 7 0 tufi grigi coerenti (formazione c) da ili 2 7 0 a m 373 vulcanite argillificata ; da m 373 a m 4 1 9 lava t r a c h i t i c a ; a m 4 3 0 tufo grigio coerente (formazione c ) ; a in 4 3 0 da m 4 1 9 incluso di m a t e r i a l e a cemento calcitico; da m 4 3 0 a m 5 1 8 tufi grigi coerenti (formazione c). Foro n. 8 (LA8J. Iniziato il 28-11-40 con sonda a percussione. U l t i m a t o il 12-12-40. T u b a t o fino a m 4 0 , 1 0 con tubi E t e r n i t . Acqua incontrata a m 0,29 s.l.m. Il pelo libero si è m a n t e n u t o costante nel R I S U L T A T I DI SONDACCI E DI RICERCHE GEOMINERARIE NEI <( CAMPI FLECREI » 379 t e m p o a 29 c m s.l.m. T e m p e r a t u r a dell'acqua in superficie 42-4-48 °C, al fondo 4 7 - + 4 9 °C. T e r r e n i attraversati: fino a m 5,70 formazione « ; da m 5,70 a m 32,80 formazione fc; da m 32,80 a m 37,50 pozzolana intasata grigia s c u r a ; Foro (« tassello ») sabbiosa; da m 37,50 a m 40,10 da ni 4 0 , 1 0 formazione b'. Vedi a n c h e al n. sabbia [3]. Iniziato il 19-12-1940 con sonda a percussione. n. 9 (LA9). U l t i m a t o il 30-12-40. T u b a t o fino a m 4 8 , 5 0 con tubi E t e r n i t . Acqua rinvenuta a m 0 , 1 6 s.l.m. con t e m p e r a t u r a di 33 °C. P e l o libero costantemente a circa m 0,20 s.l.m. T e m p e r a t u r a in superficie 32-4-40 °C. T e m p e r a t u r a al fondo 35-4-44 °C. T e r r e n i a t t r a v e r s a t i : fino a m 7,20 formazione a ; n. da m 7,20 a m 49,50 formazione b. Vedi anche al [3]. Foro n. 10 Iniziato il 7-1-41 con sonda a (LA10). percussione. Ultimato il 9-1-41. T u b a t o fino a m 2 1 , 3 0 con tubi E t e r n i t . Acqua rinvenuta a m 0 , 8 0 s.l.m. T e m p e r a t u r a a c q u a in superficie 79-4-83 ° C ; al fondo 81-4-85 °C. T e r r e n i a t t r a v e r s a t i : formazione b. Vedi anclie al n. [ 3 ] . Foro Ultimato Iniziato il. 11 (LA11). il 29-1-41. Tubato fino il 7-1-41 con sonda a ni 80 con tubi a percussione. Eternit. Acqua rinvenuta a ili 1,25 s.l.m. T e m p e r a t u r a di 33 °C. T e m p e r a t u r a in superficie 1 0 0 ^ - 1 0 5 °C. A l fondo s a t i : fino a m 4 4 formazione a ; Vedi a n c h e al n. Foro n. 12 104^-107 °C. T e r r e n i acqua attraver- da m 4 4 a ni 80,80 formazione b'. [3]. Iniziato il 7-2-41 con sonda a (LA12). percussione. U l t i m a t o il 21-2-41. T u b a t o con tubi E t e r n i t fino a ni 82,80. rinvenuta a m 3,70 s.l.m. a 9 5 °C. T e m p e r a t u r a Acqua acqua in superficie 95-4-100 °C. A l fondo 9 7 - ^ 1 0 2 °C. Terreni a t t r a v e r s a t i : fino a m 83 formazione « ; da m 83 a m 8 4 , 5 0 formazione b'. Vedi anche al n. [ 3 ] . Foro n. 13 Iniziato il l°-3-41 con sonda a percussione. (LA13). U l t i m a t o il 24-4-41. T u b a t o con tubi E t e r n i t . A c q u a rinvenuta a m 1,90 s.l.m. con temperatura di 71 °C. T e m p e r a t u r a acqua in superficie 70-4-73 °C. A l fondo 72-4-75 °C. T e r r e n i a t t r a v e r s a t i : fino a m 53 formazione a; da m 53 a m 64 sabbia; da m 64 a m 9 2 , 4 0 formazione b'. Vedi a n c h e al n. Foro n. 14 [3]. (LA14). Iniziato il giorno 11-6-41 coti sonda a per- cussione. U l t i m a t o il 28-6-41. T u b a t o con tubi E t e r n i t . A c q u a rinve- nuta a m 1,40 s.l.m. alla t e m p e r a t u r a di 81 °C. T e m p e r a t u r a in su- 37-1 F . PENTA • B . CONFORTO perficie 90-=-100 °C. T e m p e r a t u r a al fondo 9 7 - ^ 1 0 5 °C. T e r r e n i attra- v e r s a t i : fino a m 82 formazione a ; da m 82 a m 92,40 formazione V e d i a n c h e al n. Foro n. 15 b'. [3], (LA15). Iniziato il 5-9-41 con sonda a percussione. U l t i m a t o il 22-9-41. T u b a t o con tubi E t e r n i t . A c q u a rinvenuta a in 0,90 s.l.m. T e m p e r a t u r a in superficie 101-J-106 °C. T e m p e r a t u r a al fondo 101-^-107 °C. T e r r e n i a t t r a v e r s a t i : fino a ni 32 formazione a ; da ili 32 a m 64 sabbia; da m 64 a m 9 0 f o r m a z i o n e b'. Vedi a n c h e al n. [ 3 ] . Foro n. 16 (CLV16). P e r la descrizione di questo foro vedi an- c h e al n. [ 1 0 ] , Iniziato il 22-7-42 con sonda a rotazione e con circolazione d'acqua. U l t i m a t o il l°-4-43. T u b a t o fino a ni 187,50 con tubi Dalmine. A c q u a rinvenuta a in 2 1 , 1 0 s.l.m. alla t e m p e r a t u r a di 39 °C. P e l o libero costante a ili 2,6 &Lm. T e m p e r a t u r a in superficie 100 °C. T e m p e r a t u r a al fondo 135 °C. T e r r e n i a t t r a v e r s a t i : fino a ili 40 tufi grigi incoerenti (formazione a ) ; da m 40 a ni 146 tufo verde (formazione b'); c); da m 146 a m 1 7 8 tufo grigio c o e r e n t e con pomici (formazione da m 178 a m 182 « tracliite » ; da m 182 a ni 185 tufo grigio coerente (formazione c ) ; da m 185 a ni 190 lapilli e sabbia vulcanica con piccoli trovanti di t r a c h i t e ; da m 190 a ni 3 9 9 tufi grigi « compatti » (formazione c ) ; da ili 399 a m 4 0 0 t r a c h i t e con calcite di idrotermalizzazione. Foro n. 17 (CLV17). P e r la descrizione di questo foro e per i fenomeni riscontrativi vedi a n c h e al n. sonda a percussione e a circolazione [ 1 0 ] . Iniziato il 5-8-42 d'acqua. Ultimato il con 24-4-43. T u b a t o con tubazione c o m p l e t a (tubi Dalmine) fino a ili 357,75. Acqua rinvenuta a m 2,89 s.l.m. con t e m p e r a t u r a 8 5 °C. Nel foro sono state eseguite il 30-6-43 alcune prove di alleggerimento quali veniva provocata un'esplosione della durata durante di pochi le minuti. Successivamente il 3-7-43 il foro esplodeva spontaneamente con forte getto di v a p o r e e materiali tufacei. T a l e getto però decresceva fino a s c o m p a r i r e del tutto nei giorni successivi. T e r r e n i attraversati : fino a m 51 pozzolana e prodotti piroclastici in genere (formazione a); da m 51 a m 145 tufi verdi con pomici alterate ( f o r m a z i o n e b'); da m 145 a m 3 4 0 tufi grigi (formazione c ) ; da m 3 4 0 a ni 4 2 6 vulcanite argillificata; da m 4 2 6 a m 521,70 tufi grigi con trovanti « trachitici » e pomici alterate (formazione c). Foro n. 20 (CLV20). Iniziato nell'aprile 1943 con sonda a rota- zione e circolazione d'acqua. Il 9-9-43, in seguito agli eventi bellici, R I S U L T A T I DI SONDACCI E DI R I C E R C H E GEOMINERARIE NEI <( C A M P I FLECREI » 379 il foro fu sospeso a m 252,50. T u b a t o con tubi Dalmine fino a m 83,25. A c q u a rinvenuta al livello del m a r e con t e m p e r a t u r a di 47 °C. T e m p e r a t u r a massima riscontrata attraversati: fino a m durante l'avanzamento 17 tufi grigi incoerenti m 17 a ni 3 8 tufi gialli (formazione b); ( f o r m a z i o n e b'); 8 5 °C. Terreni (formazione a); da ni 121 a m 217 tufi grigi coerenti (formazione c ) ; da m 217 tufi grigi molto argillificati (la stessa vulcanite ficata dei fori C L Y 7 e da da m 3 8 a m 121 tufi verdi argilli- CLV17?). MONTENUOVO L e falde occidentali di questo giovane m o n t e vulcanico ( 7 ) ma- nifestano tuttora i n d i r e t t a m e n t e la perdurante e tranquilla ascesa di vapori e gas m a g m a t i c i ; sensibilmente calde; infatti alcune vene di acqua freatica nel fondo agricolo lungo la rotabile sono Lucrino- A v e r n o due pozzi posti a poca distanza f r a di loro attingono, l'uno, acqua calda e, l'altro, acqua fredda e potabile; un appezzamento di t e r r e n o posto nello stesso fondo è sede di lento sviluppo di gas, probabilmente anidride carbonica, come dimostra anche lo scarso sviluppo di vegetazione; una temperatura sensibilmente superiore a quella n o r m a l e mostra una vena d'acqua in prossimità dei resti del cosiddetto « T e m p i o di Apollo » al lago di Averno. Il fondo craterico del Montenuovo medesimo era riconosciuto fino a tempo fa come sede di esalazioni, a n c h e se attualmente m a n c a n o segni evidenti di tale attività ed, anzi, il relativo t e r r e n o è soggetto a coltura. In cambio però è da notare l'esistenza sulla parete orientale •cratere a m 3 0 - ^ 4 0 di altezza, di uno spiraglio attivo interna del (vapore secco misto probabilmente ad aria calda o a gas caldi). P u r e significativa è una manifestazione analoga sulla parete meridionale. Questi ed altri sintomi ( 8 ) mostrano che il bacino m a g m a t i c o da cui trasse origine l'esplosione costruttiva di (o la sua apofisi) Monte Nuovo non può essere ancora c o m p l e t a m e n t e freddo. È presumibile c h e da tale bacino importanti quantitativi di vapore ancora si liberino verso l'alto per accumularsi o m e n o nel sottosuolo. Visto c h e già una volta la via di minore resistenza e quindi di più facile ascesa dei vapori e gas si realizzò col condotto craterico, si ritenne di p e r f o r a r e il materiale piroclastico costituente adesso il C) Vedi (8) P e r cui vedi F. FALINI [2] e A. PARASCANDOLA A . PARASCANDOLA [5]. [5]. TABELLA I V — chimiche eseguite che costituiscono Campione Campione a - m . 587 s.l.m. (1) a - m . 387,60 s.l.m. (1) su alcune l'apparalo carote estratte dal sondaggio esterno del vulcano. Materiale dell'apparato esterno di Montenuovo (2) Materiale dell'apparato esterno di Montenuovo (3) di « Monte- Materiale dell'apparato esterno di Montenuovo (4) Si O , 58,63 57,95 61,71 59,47 60,33 ALO, 20,70 18,01 16,85 17,24 18,27 Fe20a 0,83 2.37 Fe O 1.38 4,27 4,33 4,13 1,08 Mg O 0,47 0,59 0,99 0,99 0,38 Ca O 2,57 3,10 1,51 3,10 1,15 Na,0 6,95 6,91 7,50 6,17 7,15 K,0 6,72 6,78 4,36 8,01 7,30 H:0 0,54 0,90 1,05 1,07 0,56 CO, 0,17 0,63 T i Oa 0,26 0,21 PiOs 0,38 0,42 CI (1) (2) (3) (4) Confronto fra le analisi nuovo » e sui prodotti 0,04 0,65 1,03 Analisi eseguita nell'Istituto di Chimica Generale dell'Università di Napoli - Analista prof. S . RESTAINO ( 1 9 4 1 ) . Analisi e s e g u i t a d a A B I C H ( 1 8 4 1 , r i p . d a L . D e l l ' E r b a , 1 8 9 3 ) . Analisi e s e g u i t a d a R A M U I E L S B E R G ( 1 8 6 0 , r i p . d a L . D e l l ' E r b a , 1 8 9 3 ) . Analisi e s e g u i t a d a W A S H I N G T O N ( 1 8 9 9 ) . 0,43 RISULTATI DI SONDACCI E DI R I C E R C H E GEOMINERARIE N E I <( C A M P I FLECREI » 379 t a p p o del c o n d o t t o stesso; al disotto di tale t a p p o s e m b r a v a più probabile c h e altrove rinvenire, a n o n f o r t e profondità, v a p o r e acqueo misto o m e n o a gas. P e r t a n t o f u deciso di eseguire nel fondo del c r a t e r e u n sondaggio v e r t i c a l e a c a r a t t e r e esplorativo, u b i c a n d o l o in m o d o da tire la sicurezza degli operai sia nei riguardi garen- delle esalazioni, clie di questo f o r o vedi in previsione di esplosioni. Foro Per CMV. q u a n t o r i g u a r d a la storia al n. [ 1 0 ] . P e r la descrizione dei t e r r e n i a t t r a v e r s a t i vedi ai numeri [ 3 ] e [10]. Iniziato il 10-1-40 con sonda a percussione e con circolazione d'acqua. U l t i m a t o il 2-6-42. Il foro è t u b a t o c o n tubazione c o m p l e t a (tubi D a l m i n e ) fino a m 373. A c q u a rinvenuta a m i s.l.m. Successivamente il pelo libero si abbassò a — m 0,80 s.l.m. e poi a — m 2 , 8 0 s.l.m. L a t e m p e r a t u r a in superficie si è sempre m a n t e n u t a sui 60 °C, m e n t r e quella del fondo non lia superato i 78 °C. L a profondità raggiunta è stata di m e t r i 676,90. È m o l t o p r o b a b i l e c h e fino a tale profondità si sia r i m a s t i e n t r o la « b r e c c i a » del tappo, cioè nel m a t e r i a l e fra- n a t o , dopo l'eruzione dall'esterno nel c o n d o t t o e poi p a r z i a l m e n t e cem e n t a t o ed a l t e r a t o da manifestazioni esalative e L'esame dei c a m p i o n i estratti (purtroppo idrotermali. sempre frammentari, d a t o il tipo di sonda) h a n n o infatti permesso di c o n s t a t a r e c h e i terreni attraversati sciolto eruttato sono nel in 1538 genere costituiti per formare dal medesimo tutto l ' a p p a r a t o materiale vulcanico costituito in p r e d o m i n a n z a da scorie e brandelli lavici talvolta brecciosi o pumicei, riferibili n o m i n a t a da L . DELL'ERBA ad u n a [1] tracliifonolite sodalitica, sanidinite r i c c a di sodalite e e anche deanor- tite. V e d i in proposito la r a c c o l t a delle analisi c h i m i c h e della tabella 4 acclusa L a roccia 19% (°). nelle parti più fresche risulta costituita p e r oltre da sanidino, in cristalli allungati, disposti con tessitura il trachi- t i c a ; si associano sodalite e s u b o r d i n a t a m e n t e plagioclasio basico con poca augite, v e t r o e talora con m i c a biotica spesso La alterata. massa f o n d a m e n t a l e è p e r lo più microcristallina trachitica (®) L e analisi c h i m i c h e eseguite su alcuni campioni lianno rilevato che, salvo differenze poco significative (delle quali alcune, c o m e per esempio quelle del C a O c del C O : , dovute alla calcite idrotermale) la composizione quella delle r o c c e prelevate all'esterno DELL'ERBA e da WASHINGTON. ed analizzate chimica coincide da alcuni studiosi citati con da F . TENTA - B . CONFORTO 382 TABELLA V — Andamento del Profondità Duta 94-1940 124-1940 13-4-1940 15-4-1940 164-1940 184-1940 194-1940 224-1940 24-4-1940 254-1940 274-1940 29-4-1940 30-4-1940 1-5-1940 2-5-1940 4-5-1940 8-5-1940 10-5-1940 18-5-1940 21-5-1940 30-7-1940 31-7-1940 9-8-1940 10-8-1940 14-8-1940 16-8-1940 17-8-1940 19-8-1940 20-8-1940 31-8-1940 12-9-1940 14-9-1940 16-9-1940 26-9-1940 27-9-1940 28-9-1940 30-9-1940 1-10-1940 2-10-1940 3-10-1940 5-10-1940 6-10-1940 9-10-1940 26-10-1940 foro in \ m. 112,40 120 122 131,50 134,50 154,50 167,40 186,40 207,50 214,20 231,30 234,20 234,60 235,20 235,20 235,20 235,95 236,55 236,55 236,55 239,30 239,40 241,05 241,45 241,55 241,55 241,55 241,55 241,55 244,75 247,40 248,40 249 252,90 253,70 254,20 254,70 255,50 256,30 256,90 258,70 258,70 262 262 dei cloruri CMV foro da dell'acqua m 112,40 durante O m Situazione del f o r o in a v a n z a m e n t o » » » » » » » » » » » » » fermata per pulizia » » fermata per r e c u p . scalpello » » » » » » » » » » » in avanzamento » » » » » » » » fermata per pulizia f o r o » » » fermata per r e c u p . scalpello » l'avanzamento 262. CI in 5J 8,8 6,4 9,9 7,1 9,9 10,8 10,9 11,8 12,2 12,5 12,4 12,4 12,4 13,4 12,9 13,8 12,9 12,9 13,3 13,9 12,7 13,4 13,2 13,8 13,3 13,3 14,7 13,6 13,8 13,8 13,3 13,2 13.8 12,9 13.8 17,0 14.5 13,3 14,2 13,4 14,2 13,4 15 6 gr/1 R I S U L T A T I DI SONDACCI E DI RICERCHE GEOMINERARIE N E I <( CAMPI F L E C R E I » fino a criptocristallina con parti vetrose, con caratteri cioè 379 sempre spiccatamente effusivi. Il m a t e r i a l e del sottosuolo risulta però i m p r e g n a t o ed incrostato di pirite e di calcite dovute probabilmente a fenomeni di idrotermalizzazione posteriori all'esplosione elle dette luogo alla formazione del vulcano. I c a r b o n a t i (essenzialmente calcite) n o n superano il 2fo, si manifestano dai 4 0 m e t r i in poi e, pur variando irregolarmente, tendono ad a u m e n t a r e con la profondità. A n c h e il contenuto di piri- te ( 1 0 ) è basso e varia f o r t e m e n t e da punto a punto. In genere però pirite o calcite f o r m a n o concentrazioni localizzate. F r a i campioni estratti si trovano anche altri materiali, c h e possono interpretarsi come frammenti di rocce preesistenti strappate lungo le pareti del condotto durante la esplosione eruttiva. Essi sono detriti e f r a m m e n t i di tufi trachitici grigi e verdastri, scorie tracliitiche, pomici ecc. P u r m a n c a n d o la certezza c h e il materiale, entro cui si è sviluppato il sondaggio, appartenga al « tappo » anche alle maggiori profondità raggiunte e nonostante la presenza di acqua che offusca il quadro t e r m i c o di quel sottosuolo, la riscontrata persistenza di valori poco elevati della t e m p e r a t u r a ( m i n o r e di 80 °Cì, induce a ritenere c h e il tetto del bacino m a g m a t i c o (o la sua apofisi) che ali- mentò l'eruzione di Montènuovo debba essere alquanto più profondo del migliaio di m e t r i prevedibile nel primo stadio delle ricerche. AGNANO ( n ) In prossimità dell'ippodromo, a c i r c a 1 k m e mezzo di distanza dalle T e r m e della « Grotta del Cane » nota per le esalazioni di CO^, furono eseguiti tre fori a c a r a t t e r e esplorativo preliminare profondi da pochi m e t r i a circa 110 metri, allo scopo di riconoscere il grado di « termalità » del sottotuolo in corrispondenza di alcune manife- stazioni f u m a r o l i c h e . L'esplorazione si dovette sospendere senza che si fosse c o m p l e t a t o il p r o g r a m m a in estensione. P e r l'ubicazione di questi fori vedi la cartina al della fig. 7 annessa alla nota di cui n. [ 7 ] della letteratura. I fori rinvennero a c q u a e riscontrarono temp e r a t u r e molto basse a n c h e alla profondità di un centinaio di metri. ( 1 0 ) T r a c c e di H?S spostabile con H C 1 c.f. si sono riscontrate specialmente in c a m p i o n i provenienti da 162 a 281 m . di profondità. ( U. u ) P e r le caratteristiche VENTRICLIA [12]. geologiche di questa zona, vedi la r e c e n t e n o t a di F . PENTA • B . 37-1 CONFORTO Ai. Eseguito nel gennaio 1940 con sonda a rotazione. T u b a t o Foro fino a m 100,80. A c q u a rinvenuta a m 4,25 s.l.m. a t e m p e r a t u r a 18 °C. T e r r e n i a t t r a v e r s a t i : tufi di grana e consistenza Foro Eseguito nel d i c e m b r e 1941 con sonda a A3. percussione. A c q u a rinvenuta a m 3,50 con t e m p e r a t u r a di 19 °C. T e r r e n i versati: di varie. attra- pozzolana e sabbia. Aq. Eseguito nel febbraio 1941. A c q u a rinvenuta a m 16,60 Foro con t e m p e r a t u r a di 21 °C. T e r r e n i attraversati : fino a ni 1,50 terreno vegetale, poi pozzolana. R o m a (S. P i e t r o in Vincoli) - Istituto logia applicata dell'Università Giacimenti Minerari e di - Febbraio (Ingegneria) Geo- 1951. RIASSUNTO Si riferisce contenuto pelo sulle libero) delle nel sottosuolo regione fori fondità, pH, acque di aree vulcanica singoli caratteristiche di cloruri, ritraibili fumaroliche sono gli elementi e delle necessari che « isolate ». Così, per delle Mofete disotto dei « tappo » del investigata di 80"), nonostante terico; 3°) alle profondità nifestazioni Cane delle continua dei » e dalle pareti non al il la esterne nota DELL'ERBA [ 2 ] FALINI F . : L.: Atti Bollettino Acc. Pontaniana. Società Geologica Voi. XXIII, 1893. It. V o i . L X I X , 1950. cra- termali fino dalle ma- « Grotta ». BIBLIOGRAFIA [1] (minore dell'imbuto distanza della profondità bassa le manifestazioni esalazioni siano sottosuolo notevolmente oltre la limitata delle a Montenuovo è relativamente sulle Dei pro- conclusioni 1°) nel 2°) probabilmente regnante e le risultati superiori?) mare; della Napoli. alcune che: del sondaggi inizio ad aumentare nonostante « Terme livelli del sono trascurabili investigate, di di delineate si conclude il livello le esalazioni ad Agnano (dei vari idrotermali occidente l'interpretazione si prolunga e la temperatura con le quote quindi, esempio, sotto condotto con per Sono, la temperatura 500 metri ad massima, e fisici e livello riscontrate ») le acque state (temperatura chimici o semplicemente Flegrei indicati, misure. nonostante principali caratteri freatico-termali (« Campi trivellati osservazioni altri del R I S U L T A T I DI SONDAGGI E DI R I C E R C H E GEOMINERARIE N E I « C A M P I [ 3 ] IPPOLITO F . : Boll. Soc. dei I 4 ] PARASCANDOLA A . : Boll. 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