AMERICAN EPILEPSY SOCIETY Un nuovo approccio rivela il
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AMERICAN EPILEPSY SOCIETY Un nuovo approccio rivela il
AMERICAN EPILEPSY SOCIETY Un nuovo approccio rivela il potenziale meccanismo aHabase della sindrome di Dravet In embargo per la stampa fino alle 10.00 di sabato, 3 dicembre 2011 Baltimora, 3 dicembre - Gli scienziati che stanno indagando sulla causa fondamentale della sindrome di Dravet, un tipo di epilessia infantile grave, hanno riprogrammato i fibroblasti, un tipo di cellula epiteliale, dei pazienti affetti da tale sindrome e hanno generato neuroni specifici dei pazienti. Un ulteriore studio ha rivelato che questi neuroni derivati dai pazienti hanno mostrato un aumento di eccitabilità, un comportamento neuronale anormale che può produrre crisi epilettiche. QUesto nuovo approccio atto a svelare il meccanismo patofisiologico alla base della sindrome di Dravet è stato presentato oggi nel corso del 65° incontro annuale della American Epilepsy Society presso il Baltimore Convention Center. (Piattaforma C.06) Jack M. Parent e i suoi colleghi dell'Università del Michigan hanno ottenuto i fibroblasti da pazienti con sindrome di Dravet e da controlli sani e hanno riprogrammato le cellule in cellule staminali pluripotenti indotte (iPSCs)tramite trasferimento genico. Neuroni simili a quelli del prosencefalo sono stati generati dalle iPSCse studiati per le loro proprietà elettrofisiche. I neuroni derivanti dalla sindrome di Dravet hanno mostrato una soglia più bassa di attività elettrica, una scarica più ripetitiva e una frequenza di scarica superiore rispetto ai neuroni dei controlli. "Queste scoperte indicano che le cellule mutanti specifiche dei pazienti con sindrome di Dravet possono essere riprogrammate per modellare con successoun fenotipo di tipo epilettico con attività in vitro di tipo convulsivo", ha dichiarato Parent. "Oltre a fornire una nuova visione della patogenesi della malattia, questo approccio che utilizza cellule specifiche del paziente potrebbe fornire uno strumento valido per vagliare nuove terapie o per valutare nuove potenziali medicine per la sindrome di Dravet e potenzialmente per altre epilessie dello sviluppo:" Tale approccio potrebbe anche avere applicazioni più vaste nello screening di nuovi trattamenti per altre patologie neurologiche. La sindrome di Dravet, chiamata anche epilessia mioclonica grave del neonato (SMEI), è una malattia genetica rara con insorgenza tipica nel primo anno di vita. È una condizione progressiva caratterizzata da tipi di crisi miste, che includono frequentemente status epilepticus con rischio per la vita. I bambini affetti da sindrome di Dravet mostrano uno scarso sviluppo del linguaggio e delle capacità mòtorie, e iperattività. I maschi sono colpiti il doppio rispetto alle femmine. Nota degli Editori: gli autori del presente studio saranno disponibili per una conferenza stampa sabato, 3 dicembre, alle ore 10.00, presso la sala stampa in loco, stanza 336, del Baltimore Convention Center. Informazioni sulla American Epilepsy Society La American Epilepsy Society, con sede a West Hartford, CT, cerca di favorire e migliorare il trattamento dell'epilessia tramite la promozione della ricerca e della formazione per i professionisti della salute. I membri della società sono epilettologi e altri medici specìalìstì, professionisti della salute e scienziati coinvolti nella cura delle persone affette da crisi epilettiche. ### Informazioni di contatto: Peter Van Haverbeke, AESMedia Relations, celi..703-927-9639, [email protected] Natalie Judd, celI. 203-605-9515, ufficio 203-389-5223, [email protected]. AMERICAN EPILEPSY SOCIETY Il gene causativo può differire tra i pazienti affetti da sindrome di Dravet In embargo per la stampa fino alle 10.00 di sabato, 3 dicembre 2011 Baltimora, 3 dicembre - La sindrome di Dravet è un'epilessia genetica grave che compare nell'infanzia. Il 75% dei casi circa può essere attribuito a mutazioni nel gene SCN1A che codifica il canale di sodio NaVl.l. I restanti pazienti affetti da tale sindrome non presentano diagnosi genetiche molecolari definitive. La ricerca presentata oggi nel corso del 65° incontro annuale della American Epilepsy Society ha scoperto un gene candidato non SCN1A e suggerisce che la sindrome di Dravet potrebbe essere causata da uno qualsiasi dei geni non ancora identificati. AI fine di identificare nuovi geni candidati per la sindrome di Dravet, i ricercatori dell'Università di Washington hanno selettivamente sequenziato la regione codificante per la proteina di tutti i geni in sei pazienti non-SCN1A. (Piattaforma C.03) La loro analisi ha rivelato un'inaspettata e non prima identificata mutazione SCN1A de novo in uno dei pazienti. È stato scoperto che un altro paziente era portatore di una rara mutazione de novo in un gene GABA ricettore, GABRA1. "Il gene GABRAl è un nuovo gene candidato eccellente per la sindrome di Dravet e merita un esame approfondito in una vasta serie di pazienti", ha dichiaràto Heather Mefford, l'autore principale. "11 fatto che non abbiamo scoperto mutazioni negli stessi geni nei restanti quattro pazienti suggerisce che esistono svariati altri geni per la sindrome di Dravet ancora da scoprire." Il Or. Mefford ha notato inoltre che l'approccio sequenziale utilizzato nell'analisi, chiamato whole exome sequencing, rappresenta un approccio efficace per l'identificazione dei geni candidati di Dravet. L'intera sequenza exome esamina la regione codificante per la proteina nell'intero pool genico umano alla ricerca di mutazioni che possono causare la patologia. I ricercatori valuteranno altri pazienti per ulteriori geni candidati potenziali per la sindrome di Dravet. Nota degli Editori: gli autori del presente studio saranno disponibili per una conferenza stampa sabato, 3 dicembre, alle ore 10.00, presso la sala stampa in loco, stanza 336, del Baltimore Convention Center. Informazioni sulla American Epilepsy Society La American Epilepsy Society, con sede a West Hartford, CT,cerca di favorire e migliorare il trattamento dell'epilessia tramite la promozione della ricerca e della formazione per i professionisti della salute. I membri della società sono epilettologl e altri medici specialisti, professionisti della salute e scienziati coinvolti nella cura delle persone affette da cris] epilettiche. ### Informazioni di contatto: Peter Van Haverbeke, AES Media Relations, celi. 703-927-9639, Natalie Judd, celi. 203-605-9515, ufficio 203-389-5223, [email protected] [email protected]. AMERICAN EPILEPSY SOCIETY Nuovo Potenziale Ruolo per il Farmaco Antiepilettico del XIX secolo Comunicato stampa in embargo fino alle 10.00 di sabato. 3 dicembre2011 Baltimora, 3 dicembre - Alla metà del XIX secolo Charles Locock, medico della Regina Vittoria, presentò il bromuro come il primo trattamento efficace contro l'epilessia. Il farmaco, tuttavia, fu poco utilizzato per il trattamento della malattia fino al 1868, quando fu dimostrata per la prima volta, in uno studio clinico, la sua efficacia contro le crisi epilettiche. Il bromuro fu il solo anticonvulsivo disponibile fino al 1912 e fino all'introduzione del fenobarbitale. . L'utilizzo del bromuro non è consentito negli Stati Uniti in quanto non approvato dal FDA (Food and Drug - Organismo di controllo sugli a1imenti e sui farmaci) ma è incluso tra gli anticonvulsivi disponibili in Germania e in altri Paesi europei. La ricerca presentata oggi da ricercatori tedeschi in occasione della 65° riunione annuale della American Epilepsy Society suggerisceche il bromuro può essere promettente nel trattamento di pazienti affetti da sindrome di Dravet associata a SCN1Ache presentano crisi epilettiche non tratta bili. (Estratto 2.243) Administration Jan Lotte e i suoi colleghi della schon Klinik di Vogtareuth, Germania, hanno condotto un'analisi retrospettiva dell'anamnesi dei pazienti e Interviste strutturate ai genitori in una coorte di pazienti affetti dalla sindrome di Dravet di età compresa tra i 2 e i 25 anni con mutazioni SCN1A. In totale, sono stati scoperti nell'analisi ventuno farmaci anticonvulsivi, incluso il bromuro. La maggior parte degli anticonvulsivi ha fornito almeno qualche grado di controllo delle crisi epilettiche. I ricercatori hanno inoltre scoperto che quindici dei ventuno farmaci erano associati ad un aggravamento delle condizioni. L'aggravamento non si riscontrava con sei medicinali, incluso il bromuro. "Il bromuro ha mostrato una chiara efficacia nei pazienti con sindrome di Dravet e mutazioni SeN1A", ha dichiarato Lotte. "Il trattamento con tale medicinale ha raggiunto risultati comparabili al dobazarn e chiaramente superiori al valproato, entrambi in prima linea nelle terapie contro la sindrome di Dravet. Crediamo che il bromuro possa avere un ruolo specifico nel trattamento dei pazienti con sindrome di Dravet e con mutazioni SCN1Ache manifestano crisi non trattabili." Il bromuro si accumula lentamente nel torrente sanguigno ed ha quindi il tempo necessario per raggiungere livelli terapeutici. Solitamente il farmaco è ben tollerato, si riscontrano raramente effetti collaterali tossici significativi. Nota degli Editori: gli autori del presente studio saranno disponibili per una conferenza stampa sabato, 3 dicembre, alle ore 10.00, presso la sala stampa in loco, stanza 336, del Baltimore Convention Center. Numero diretto conferenza: per chiamate in entrata 1-866-740-1260; PIN 5867508#. Informazioni sulla American Epilepsy Society La American Epilepsy Society, con sede a West Hartford, Cf, cerca di favorire e migliorare il trattamento dell'epilessia tramite la promozione della ricerca e della formazione per i professionisti della salute. I membri della società sono epilettologi e altri medici specialisti, professionisti della salute e scienziati coinvolti nella cura delle persone affette da crisi epilettiche. ### Informazioni di contàttOj Peter Van Haverbeke, AESMedia Relations, celI. 703-927-9639 Natalie Judd, Big Voice Communications, celi. [email protected]. 203-605-9515, ufficio 203-389-5223,