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Rezension über: Andrea Graziosi, L`Unione Sovietica
Zitierhinweis Ferrari, Aldo: Rezension über: Andrea Graziosi, L’Unione Sovietica, 1914-1991, Bologna: il Mulino, 2011, in: Il Mestiere di Storico, 2012, 2, S. 233, http://recensio.net/r/b18d12b23bb24414a389dde7c8d75abc First published: Il Mestiere di Storico, 2012, 2 copyright Dieser Beitrag kann vom Nutzer zu eigenen nicht-kommerziellen Zwecken heruntergeladen und/oder ausgedruckt werden. Darüber hinaus gehende Nutzungen sind ohne weitere Genehmigung der Rechteinhaber nur im Rahmen der gesetzlichen Schrankenbestimmungen (§§ 44a-63a UrhG) zulässig. i libri del 2011 / 2 - monografie 233 Andrea Graziosi, L’Unione Sovietica, 1914-1991, Bologna, il Mulino, 687 pp., € 35,00 Questo volume è la versione italiana dell’Histoire de l’URSS, pubblicata nel 2010 a Parigi dalle Presses Universitaires de France. Un particolare molto significativo, perché l’a. è uno degli studiosi italiani che ha saputo conquistare negli anni una autentica dimensione internazionale. La sua assoluta competenza sulla storia sovietica era già stata evidenziata, oltre che da una lunga serie di precedenti pubblicazioni, dai due volumi che sono alla base di quest’opera: L’Urss di Lenin e Stalin. Storia dell’Unione Sovietica, 1914-1945 e L’Urss dal trionfo al degrado. Storia dell’Unione Sovietica, 1945-1991, entrambi editi dal Mulino nel 2007 e 2008. Si tratta in effetti di uno studio notevole per vastità di orizzonti e qualità della ricerca, che prende in considerazione tutti i punti nodali della storia sovietica. La prima parte (La nascita del nuovo regime, 1914-1939) affronta la Grande guerra, la Rivoluzione del 1917, la guerra civile, la Nep, la costruzione dell’edificio statale dell’Urss sotto la guida di Lenin e Stalin. La seconda (Una nuova vita, 1939-1964) è dedicata alla seconda guerra mondiale, all’ultima fase staliniana e al tentativo chruščeviano di riportare il paese su un percorso meno estremo. La terza parte (Il degrado di uno stato totale, 1964-1991) descrive il progressivo fallimento dell’esperimento sovietico e il suo collasso finale. La quarta parte (Questioni e dibattiti) è di particolare interesse perché affronta i principali problemi di una storia «difficile» e controversa come quella sovietica: interpretazioni e mitologie, leninismo e stalinismo, l’ideologia, l’economia, il mondo contadino, la questione nazionale, la politica estera, le ragioni del collasso. Questo volume di Andrea Graziosi si basa su una conoscenza straordinaria degli archivi e degli studi prodotti nel corso di decenni da un gran numero di storici che si sono occupati di Unione Sovietica. Non sorprende dunque che offra un quadro sicuro ed approfondito, appassionato ed equilibrato al tempo stesso, di una parabola politica ed ideologica di fondamentale importanza globale nella storia e nella cultura del XX secolo. Una parabola iniziata da rivoluzionari «che si fecero uomini di stato» e «presero a considerare normale uno straordinario livello di violenza contro la propria popolazione» (p. 71), e conclusasi nella necrosi di un sistema inefficiente ed incapace di rinnovamento, ma fortunatamente ormai poco incline a preservarsi attraverso l’uso indiscriminato della repressione. L’a. giudica infatti un miracolo il fatto che «a uno Stato nato e vissuto a lungo tra e per la violenza, potentemente armato e piagato da innumerevoli conflitti etnici e potenziali contrasti sui confini, posero così fine tranquille e buone parole lette alla televisione» (p. 456). Una valutazione ampiamente condivisibile, così come il volume nel suo complesso. Dispiace soltanto che una pubblicazione di queste dimensioni, già divenuta il principale strumento di conoscenza della storia sovietica per il pubblico italiano, sia priva della sezione bibliografica, presente sia nell’edizione francese che nei due volumi del 2007-2008, che è comunque consultabile in rete. Aldo Ferrari Il mestiere di storico, IV / 2, 2012