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TURCHIA 2013 - Confindustria Vicenza
Business Guide TURCHIA Distribuito ai propri Associati da GENNAIO 2013 INFORMEST CONSULTING srl Sede Legale: Via Cantore 2 34170 Gorizia Tel.: +39 0481.547328 Fax: +39 0481.547443 P.IVA 01112920317 REA GO 72777 PEC: [email protected] [email protected] www.informestconsulting.it Sede Veneta: Via Cimetta 1 30026 Portogruaro Tel.: +39 0421.280440 Fax: +39 0421.280821 [email protected] Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING TURCHIA Superficie 779.452 kmq Popolazione 67.803.927 Lingua Turco Religione Musulmana Forma istituzionale Repubblica Capitale Ankara Principali città Smirne, Istanbul Suddivisione amministrativa 81 province Moneta Lira Turca PIL pro capite (PPA – 2012) 14.517 USD Rischio paese Coface A4 Indice della libertà economica (2013) 69° su 183 Export dell’Italia (2012) 8,9 miliardi Euro Import dell’Italia (2012) 4,4 miliardi Euro La traduzione, l’adattamento totale o parziale, la riproduzione con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm, i film, le fotocopie), sono riservati per tutti i Paesi. Informest Consulting, pur impegnandosi a prestare la maggior cura possibile nel reperimento, verifica e controllo dei dati e delle informazioni, non assume alcuna responsabilità per eventuali imprecisioni, errori od omissioni in cui possa essere incorso. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 2 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING SOMMARIO SOMMARIO 3 1. INVESTIMENTI STRANIERI 13 1.1. SETTORI DI INVESTIMENTO 13 1.1.1. L'INVESTIMENTO STRANIERO È CONSENTITO IN TUTTI I SETTORI? SE NO, QUALI SONO QUELLI ESCLUSI O SOGGETTI A LIMITAZIONI? 13 1.1.2. QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI AD AUTORIZZARE GLI INVESTIMENTI STRANIERI? 14 1.1.3. ESISTONO SETTORI PER I QUALI SONO RICHIESTE SPECIALI AUTORIZZAZIONI? SE SI, QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI A CONCEDERE TALI AUTORIZZAZIONI? 1.2. REGIMI AGEVOLATIVI 1.2.1. ESISTONO LEGGI CHE AGEVOLANO GLI INVESTIMENTI STRANIERI? 1.2.2. IL REGIME AGEVOLATIVO È APPLICABILE IN TUTTO IL PAESE? SE NO, PER QUALI AREE O ZONE FRANCHE È APPLICABILE? 1.2.3. 14 14 14 15 IL REGIME AGEVOLATIVO SI SOSTANZIA IN FINANZIAMENTI A CONDIZIONI AGEVOLATE RISPETTO AL MERCATO? 15 1.2.4. IL REGIME AGEVOLATIVO SI SOSTANZIA IN SGRAVI FISCALI? 16 1.2.5. IL REGIME AGEVOLATIVO CONSENTE DI RIDURRE IL COSTO DEL PERSONALE? 20 1.2.6. ESISTONO AGEVOLAZIONI PER CHI INVESTE IN PARTICOLARI AREE O REGIONI DEPRESSE O SOTTOSVILUPPATE? 20 1.2.7. ESISTONO AGEVOLAZIONI PER CHI INVESTE IN SETTORI O COMPARTI IN CRISI? 21 1.2.8. ESISTONO AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLA CRESCITA OCCUPAZIONALE PRODOTTA DALL’INVESTIMENTO? 21 1.2.9. ESISTONO AGEVOLAZIONI COLLEGATE ALLA CAPACITÀ DI PRODUZIONE E/O ESPORTAZIONE CHE VERRÀ GENERATA DALL’INVESTIMENTO? 21 1.2.10. ESISTONO AGEVOLAZIONI PER INTERVENTI DI RECUPERO REALIZZATI SU AZIENDE IN CRISI O IN RISTRUTTURAZIONE? 1.3. TUTELA DEGLI INVESTIMENTI 1.3.1. ESISTONO LEGGI CHE REGOLAMENTANO GLI INVESTIMENTI STRANIERI? 1.3.2. ESISTONO LEGGI CHE IMPEDISCONO CHE CON PROVVEDIMENTI SUCCESSIVI VENGA PEGGIORATO IL 21 21 21 TRATTAMENTO CUI L'INVESTITORE STRANIERO ERA STATO ASSOGGETTATO AL MOMENTO DELLA REALIZZAZIONE DELL'INIZIATIVA? 22 1.3.3. ESISTE UN’AGENZIA/AUTORITÀ NAZIONALE PER LA PROMOZIONE DEGLI INVESTIMENTI STRANIERI? 22 1.4. PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI 1.4.1. COME È DISCIPLINATA LA PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI DELL’INVESTITORE STRANIERO? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA 22 22 Pag. 3 Business Guide – TURCHIA 1.4.2. © INFORMEST CONSULTING L'INVESTITORE STRANIERO PUÒ POSSEDERE IL CONTROLLO DI MAGGIORANZA DELL'INVESTIMENTO, ANCHE SENZA DOVERSI ASSOCIARE A PARTNER LOCALI? 23 1.4.3. LA PARTECIPAZIONE PUÒ RIMANERE STRANIERA A TEMPO INDETERMINATO? 23 1.5. CONTENZIOSI E ARBITRATI 1.5.1. A QUALE DISCIPLINA È ASSOGGETTATO IL CONTENZIOSO DERIVANTE DA INADEMPIMENTO CONTRATTUALE? 23 1.5.2. PER QUALI ISTITUTI GIURIDICI È VIETATA L’APPLICAZIONE DEL DIRITTO STRANIERO? 23 1.5.3. È POSSIBILE CHE LE PARTI DI UN CONTRATTO DEFERISCANO LE CONTROVERSIE DA ESSO NASCENTI A GIUDICI ORDINARI DI UNO 1.5.4. 24 È POSSIBILE CHE LE PARTI DI UN CONTRATTO DEFERISCANO LE CONTROVERSIE DA ESSO NASCENTI AD UN ARBITRATO? 1.5.5. STATO STRANIERO? 23 A QUALSIASI TIPO DI ARBITRATO O SOLO AD ALCUNE TIPOLOGIE? 24 SONO IN VIGORE NEL PAESE LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI SUL RICONOSCIMENTO DELLE SENTENZE ARBITRALI? 24 1.6. SISTEMA GIUDIZIARIO 1.6.1. COME È ORGANIZZATO L’ORDINAMENTO GIUDIZIARIO NEL PAESE? 25 1.6.2. QUAL È IL SISTEMA GIURIDICO CHE VIGE NEL PAESE? 26 1.6.3. E’ POSSIBILE CHE GLI AVVOCATI STRANIERI POSSANO RAPPRESENTARE IN QUANTO TALI I PROPRI CLIENTI DI FRONTE AI GIUDICI DEL PAESE? 25 26 1.6.4. ESISTE TRA IL PAESE E L’ITALIA UNA CONVENZIONE BILATERALE PER L’ASSISTENZA GIUDIZIARIA? 26 1.7. PRIVATIZZAZIONI 1.7.1. QUALE È IL REGIME DELLE PRIVATIZZAZIONI? 27 1.7.2. QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA DI PRIVATIZZAZIONE? 27 1.8. REGIME DELLA PROPRIETA’ 1.8.1. QUAL È IL REGIME DELLA PROPRIETÀ? 27 27 27 2. SOCIETÀ E CONTRATTI 29 2.1. SOCIETA’ – FORME GIURIDICHE 29 2.1.1. IN QUALI FORME GIURIDICHE PUÒ ESSERE COSTITUITA UNA SOCIETÀ NEL PAESE? 2.2. SOCIETA’ – COSTITUZIONE 2.2.1. COME SI COSTITUISCE UNA SOCIETÀ NEL PAESE? QUALI SONO LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE? 30 2.2.2. QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI ALLA REGISTRAZIONE, E QUALE DOCUMENTAZIONE È RICHIESTA? 33 2.2.3. LE SOCIETÀ COSTITUITE NEL PAESE POSSONO AVERE SEDI ALL'ESTERO? 33 2.2.4. COME SI COSTITUISCE UNA SUCCURSALE, FILIALE O SEDE DI RAPPRESENTANZA DI UNA SOCIETÀ STRANIERA? 29 30 QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE RISPETTO ALLA COSTITUZIONE DI UNA SOCIETÀ NUOVA NEL PAESE OSPITANTE? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA 33 Pag. 4 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 2.3. SOCIETA’ DI CAPITALE 34 2.3.1. COME AVVIENE LA SOTTOSCRIZIONE DELLE QUOTE DI UNA SOCIETÀ DI CAPITALE? 2.3.2. QUALI SONO LE MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CAPITALE IN DENARO? E’ CONSENTITO VERSARE E 34 MANTENERE IL CAPITALE SOCIALE IN VALUTA ESTERA? 35 2.3.3. E’ POSSIBILE VENDERE O TRASFERIRE QUOTE A/DA ALTRE SOCIETÀ? 35 2.3.4. COME VENGONO RIPARTITI GLI UTILI 35 2.4. BILANCIO E LIBRI CONTABILI 2.4.1. QUALI SONO I PRINCIPALI OBBLIGHI IN MERITO ALLA FORMAZIONE DEL BILANCIO E ALLA TENUTA DEI REGISTRI E DEI LIBRI CONTABILI? 36 ESISTE L’OBBLIGO DI CERTIFICARE IL BILANCIO? 2.4.2. ENTRO QUALI SCADENZE DEVE ESSERE PRESENTATO IL BILANCIO? 2.5. ACCESSO ALLE CARICHE 2.5.1. LO STRANIERO PUÒ ESSERE MEMBRO DEL CONSIGLIO D’AMMINISTRAZIONE? ANCHE PRESIDENTE O 36 36 36 AMMINISTRATORE UNICO? 36 2.5.2. LO STRANIERO PUÒ ESSERE MEMBRO DEL COLLEGIO SINDACALE? PUÒ ESSERE REVISORE DEI CONTI? 36 2.6. BORSA VALORI 2.6.1. ESISTE NEL PAESE UNA BORSA VALORI? 2.7. AUTORITA’ ANTITRUST 2.7.1. ESISTONO NEL PAESE AUTORITÀ GARANTI DELLA CONCORRENZA E SU QUALI SETTORI ESERCITANO IL 37 37 37 PROPRIO CONTROLLO? 37 2.8. CONTRATTI 37 2.8.1. IL PAESE HA ADERITO ALLA CONVENZIONE DELLE NAZIONI UNITE SUI CONTRATTI DI VENDITA (VIENNA, 1980)? 37 2.8.2. E’ DISCIPLINATA LA RESPONSABILITÀ PER DANNI DA PRODOTTI DIFETTOSI? 38 2.8.3. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI FRANCHISING? 38 2.8.4. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI MEDIAZIONE? 38 2.9. CONTRATTO DI AGENZIA 2.9.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA IL CONTRATTO DI AGENZIA? 2.9.2. QUAL È LO STATUS DELL’AGENTE COMMERCIALE? È CONSIDERATO UN LAVORATORE INDIPENDENTE O UN INTERNAZIONALE DI MERCI 38 DIPENDENTE DELL'AZIENDA PER LA QUALE LAVORA? 2.9.3. 39 L’ESCLUSIVA È PREVISTA COME ELEMENTO NATURALE DEL CONTRATTO E, PERTANTO, PER ESCLUDERLA LE PARTI DOVRANNO PREVEDERE UNA DISPOSIZIONE IN TAL SENSO. QUAL È LA COMMISSIONE PERCENTUALE SUL PRODOTTO VENDUTO NORMALMENTE RICONOSCIUTA A UN AGENTE COMMERCIALE? 2.9.4. 38 39 OLTRE ALLA COMMISSIONE PERCENTUALE SUL PRODOTTO VENDUTO, L'AGENTE HA DIRITTO AD ALTRE INDENNITÀ O COMPENSI? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA 40 Pag. 5 Business Guide – TURCHIA 2.10. © INFORMEST CONSULTING MARCHI 40 2.10.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA I MARCHI E IL LORO USO? 40 2.10.2. QUALI SOGGETTI POSSONO RICHIEDERE LA REGISTRAZIONE DI UN MARCHIO? 40 2.10.3. QUALI TIPI DI MARCHI POSSONO ESSERE REGISTRATI? QUALI SONO I REQUISITI PER OTTENERE LA REGISTRAZIONE? QUALI SONO LE CAUSE DI DECADENZA DEL MARCHIO REGISTRATO? 41 2.10.4. PRESSO QUALE ORGANISMO VENGONO REGISTRATI I MARCHI? A CHI CI SI RIVOLGE PER FAR VALERE I PROPRI DIRITTI CIRCA LA TUTELA DEL MARCHIO? 2.10.5. A QUALI ACCORDI INTERNAZIONALI SULLA PROTEZIONE DEI MARCHI IL PAESE ADERISCE? 2.11. BREVETTI 41 42 43 2.11.1. ESISTE UNA REGOLAMENTAZIONE CHE DISCIPLINA I BREVETTI E IL LORO USO? 43 2.11.2. QUALI SOGGETTI POSSONO RICHIEDERE LA REGISTRAZIONE DI UN BREVETTO? 43 2.11.3. PRESSO QUALE ORGANISMO VENGONO REGISTRATI I BREVETTI? A CHI CI SI RIVOLGE PER FAR VALERE I PROPRI DIRITTI CIRCA LA TUTELA DEL BREVETTO? 43 2.11.4. A QUALI CONVENZIONI INTERNAZIONALI SULLA PROTEZIONE DEI BREVETTI IL PAESE ADERISCE? 44 3. REGIME DI IMPORT-EXPORT E DEI FLUSSI FINANZIARI 45 3.1. REGIME DI IMPORT-EXPORT 45 3.1.1. QUAL È LA CLASSIFICAZIONE DOGANALE DELLE MERCI? QUAL È IL REGIME DOGANALE DI IMPORTAZIONE DI MERCI NEL 3.1.2. PAESE? QUALI SONO I DAZI ALL’IMPORTAZIONE? IL REGIME DOGANALE PREVEDE FRANCHIGIE O RIDUZIONI DEI DAZI O DELLE IMPOSTE A FAVORE DI PARTICOLARI PRODOTTI? 3.1.3. 46 ESISTONO CONTINGENTAMENTI, DIVIETI, RESTRIZIONI ALL’IMPORTAZIONE O MISURE DI EFFETTO EQUIVALENTE? 3.1.4. 45 CI SONO IMPOSTE ADDIZIONALI DA PAGARE ALL’IMPORTAZIONE? 46 ESISTE L'OBBLIGO DI ACQUISTARE NEL PAESE PRODOTTI O MACCHINARI CHE SIANO PRODOTTI SUL MERCATO LOCALE? 46 3.1.5. ESISTE UN REGIME PER LA TEMPORANEA ESPORTAZIONE, E PER QUALI OPERAZIONI? 46 3.2. AREE COMMERCIALMENTE STRATEGICHE 3.2.1. ESISTONO ZONE CHE OFFRONO INCENTIVI, TRATTAMENTI PREFERENZIALI ED AGEVOLAZIONI FISCALI E DOGANALI ? COME VI SI ACCEDE? QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI PREVISTE? 3.3. DOGANE 3.3.1. QUALI SONO LE AUTORITÀ DOGANALI COMPETENTI? GLI UFFICI DOGANALI DEL PAESE HANNO COMPETENZA 47 47 50 TERRITORIALE RIGUARDO ALLA RESIDENZA DELL’IMPORTATORE, OPPURE LA SCELTA OVE SDOGANARE LA 3.3.2. MERCE È LIBERA? 50 QUALE DOCUMENTAZIONE È RICHIESTA DALLE PROCEDURE DOGANALI? 50 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 6 Business Guide – TURCHIA 3.3.3. © INFORMEST CONSULTING SONO PREVISTI CONTROLLI DEI REQUISITI TECNICI DEI PRODOTTI DA EFFETTUARSI IN DOGANA AL MOMENTO DELL’IMPORTAZIONE? 3.3.4. 51 QUALE LEGISLAZIONE VIENE APPLICATA RELATIVAMENTE ALL’IMBALLAGGIO E ALL’ETICHETTATURA DELLE MERCI? 51 3.4. ACCORDI COMMERCIALI 3.4.1. E' STATA STIPULATA UNA CONVENZIONE PER EVITARE LA DOPPIA IMPOSIZIONE FISCALE CON L'ITALIA? 51 3.4.2. ESISTE TRA IL PAESE E L'ITALIA UNA CONVENZIONE BILATERALE PER LA PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI? 52 3.4.3. ESISTONO ALTRI ACCORDI DI CARATTERE ECONOMICO E COMMERCIALE SOTTOSCRITTI CON L’ITALIA? 52 3.4.4. QUALI SONO I PRINCIPALI ACCORDI DI CARATTERE ECONOMICO E COMMERCIALE SOTTOSCRITTI CON L’UNIONE 3.4.5. 51 EUROPEA? 52 ESISTONO ALTRI PAESI O AREE GEOGRAFICHE CON I QUALI IL PAESE POSSIEDE ACCORDI PREFERENZIALI DI COMMERCIO E QUALI SONO LE CONDIZIONI PREFERENZIALI? 3.5. FLUSSI FINANZIARI 3.5.1. QUAL È IL REGIME DI IMPORTAZIONE DEI CAPITALI E DELLE RISORSE FINANZIARIE NECESSARIE PER GLI 52 52 INVESTIMENTI? 52 3.5.2. QUAL È IL REGIME DI ESPORTAZIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE? 53 3.5.3. QUALI SONO LE AUTORITÀ COMPETENTI IN MATERIA DI IMPORT/EXPORT DI RISORSE FINANZIARIE? 53 3.5.4. PER QUANTO RIGUARDA I PRODOTTI O SERVIZI DERIVANTI DALL'INVESTIMENTO, È POSSIBILE LA RIESPORTAZIONE ANCHE DEL TOTALE DELLA PRODUZIONE? OCCORRE CHE UNA PARTE DELLA PRODUZIONE SIA VENDUTA SUL MERCATO LOCALE? 54 4. REGIME FISCALE 55 4.1. QUADRO NORMATIVO E PRINCIALI IMPOSTE E TASSE 55 4.2. LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE 55 4.2.1. QUALI SONO I SOGGETTI PASSIVI D’ IMPOSTA? QUAL È IL REGIME FISCALE PER LE STABILI ORGANIZZAZIONI? 4.2.2. QUAL È L’ALIQUOTA D’IMPOSTA APPLICABILE? QUALI I REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE E QUELLI ESENTI O ESCLUSI DALL’IMPOSTA? 4.2.3. 55 ESISTONO REDDITI SOGGETTI A TASSAZIONE IN PIÙ ANNI? 56 ESISTONO CRITERI TERRITORIALI PER L’APPLICAZIONE DELLE IMPOSTE DIRETTE SULLE PERSONE GIURIDICHE? 56 4.2.4. SONO PREVISTE AGEVOLAZIONI FISCALI PER GLI INVESTITORI? 56 4.3. TASSAZIONE DELLE ATTIVITA’ D’IMPRESA 4.3.1. QUAL È IL LIVELLO ORDINARIO DI TASSAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI IMPRESA PER LE SOCIETÀ DI PERSONE E 56 PER LE SOCIETÀ DI CAPITALE?QUAL È IL LIVELLO DI TASSAZIONE PER LA MICROIMPRESA E L’IMPRESA AGRICOLA? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA 56 Pag. 7 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 4.3.2. QUALI SONO I COSTI INDEDUCIBILI? QUALI SONO I COSTI DEDUCIBILI E LE MODALITÀ DI DEDUZIONE? 4.3.3. QUALI SONO LE ALIQUOTE DI DEDUZIONE RELATIVE ALL’AMMORTAMENTO FISCALE ORDINARIO? QUALI SONO I BENI FISCALMENTE NON AMMORTIZZABILI? ESISTE UN AMMORTAMENTO FISCALE ANTICIPATO? 4.3.4. ESISTONO ALTRE IMPOSTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI APPLICABILI ALL’ATTIVITÀ DI IMPRESA? 4.4. LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE 4.4.1. QUAL È IL REGIME DELLE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE?QUALI SONO LE CATEGORIE DI REDDITO ASSOGGETTATE ALLA TASSAZIONE? 4.4.2. 4.5. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO 4.5.1. COM’È DISCIPLINATA L’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO? QUALI SONO LE PRINCIPALI DIFFERENZE CON LA NORMATIVA ITALIANA? 58 58 58 59 59 59 QUALI SONO LE ALIQUOTE IVA APPLICATE ALLA CESSIONE DI BENI E ALLA PRESTAZIONE DI SERVIZI E QUALI LE EVENTUALI ESENZIONI? SONO PREVISTE PARTICOLARI AGEVOLAZIONI IN MATERIA DI IVA? ESISTONO CONDIZIONI DI INDETRAIBILITÀ DELL’IMPOSTA? 4.5.3. 58 QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE? COME VENGONO TASSATI I DIVIDENDI? COME VENGONO TASSATE LE CESSIONI DELLE PARTECIPAZIONI? 4.5.2. 57 60 QUALI CRITERI TERRITORIALI VENGONO ADOTTATI PER L’APPLICAZIONE DELL’IVA? ESISTONO CESSIONI DI BENI O PRESTAZIONI DI SERVIZI ESCLUSE PERCHÉ EXTRA TERRITORIALI? 61 4.5.4. QUAL È IL TRATTAMENTO DELLE IMPORTAZIONI/ESPORTAZIONI AI FINI DELL’IVA? 61 4.5.5. QUALI SONO I PRINCIPALI ADEMPIMENTI CONTABILI RELATIVI ALL’IVA? 61 4.5.6. QUALI SONO GLI UFFICI COMPETENTI IN MATERIA DI IVA? 62 4.6. ALTRE IMPOSTE INDIRETTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI 4.6.1. QUAL È IL REGIME FISCALE DELLA ACCISE?QUALI SONO LE ALIQUOTE APPLICATE? 62 4.6.2. COME È DISCIPLINATA L’IMPOSTA DI REGISTRO? QUALI SONO GLI ATTI SOGGETTI A TASSAZIONE? 62 4.6.3. QUALI SONO LE PRINCIPALI TASSE A LIVELLO NAZIONALE E LOCALE? 63 62 5. RAPPORTI DI LAVORO 66 5.1. RECLUTAMENTO DEL PERSONALE 66 5.1.1. QUAL È IL REGIME DI RECLUTAMENTO DEL PERSONALE LOCALE? C’È LIBERTÀ DI SCELTA NEL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE? 5.2. REMUNERAZIONE DEL PERSONALE 5.2.1. COME VIENE FISSATA E QUALE È LA STRUTTURA DELLA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE? ESISTONO PREMI 66 67 DI PRODUZIONE? 67 5.2.2. QUAL È L'AMMONTARE DELLA INDENNITÀ DI FINE RAPPORTO? 67 5.2.3. QUAL È L'INCIDENZA MEDIA DEGLI ONERI SOCIALI IN FUNZIONE DEL SALARIO LORDO ANNUO? 68 5.2.4. QUALI SONO LE CAUSE CHE POSSONO DETERMINARE IL LICENZIAMENTO? 68 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 8 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 5.3. PERSONALE STRANIERO 69 5.3.1. A QUALE NORMATIVA È ASSOGGETTATO IL PERSONALE STRANIERO? 69 5.3.2. COME VIENE FISSATA LA REMUNERAZIONE DEL PERSONALE STRANIERO? 71 6. SERVIZI ALLE IMPRESE 72 6.1. BANCHE 72 6.1.1. QUALI SONO LE PRINCIPALI BANCHE COMMERCIALI OPERANTI CON L'ESTERO? 72 6.1.2. QUALI SONO LE PRINCIPALI BANCHE COMMERCIALI PARTECIPATE DA BANCHE STRANIERE? 75 6.1.3. QUALI SONO LE BANCHE STRANIERE CHE POSSIEDONO FILIALI O RAPPRESENTANZE NEL PAESE? 75 6.2. APERTURA DI CONTI ALL’ESTERO 6.2.1. QUALI SONO LE DISPOSIZIONI CHE REGOLANO L’APERTURA DI CONTI PRESSO BANCHE STRANIERE O LOCALI DA PARTE DI SOGGETTI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) STRANIERI? 6.2.2. POSSONO APRIRE CONTI PRESSO BANCHE ESTERE IN VALUTA ESTERA? 77 I SOGGETTI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) STRANIERI POSSONO APRIRE O DETENERE CONTI IN VALUTA ESTERA SU BANCHE LOCALI? 77 6.3. OPERAZIONI BANCARIE 6.3.1. LE BANCHE STRANIERE POSSONO CONCEDERE PRESTITI ED EROGARE FINANZIAMENTI ALLO STESSO MODO 77 DELLE BANCHE LOCALI? 6.3.2. 77 I SOGGETTI STRANIERI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) POSSONO APRIRE O DETENERE CONTI IN VALUTA LOCALE SU BANCHE LOCALI? 6.2.4. 76 I SOGGETTI NAZIONALI (PERSONE FISICHE O GIURIDICHE) POSSONO APRIRE E DETENERE CONTI IN VALUTA STRANIERA SU BANCHE LOCALI? 6.2.3. 76 77 LE BANCHE DEL PAESE POSSONO CONCEDERE CREDITI E/O FINANZIAMENTI NEL BREVE, MEDIO E LUNGO TERMINE O SOLTANTO IN UNA DI TALI CATEGORIE? 77 6.3.3. LE BANCHE ORDINARIE POSSONO ACQUISIRE PARTECIPAZIONI DIRETTE AL CAPITALE DI IMPRESE? 77 6.3.4. ESISTONO OPERAZIONI O CATEGORIE DI OPERAZIONI RISERVATE AD UNA BANCA O A UN GRUPPO DI BANCHE SPECIFICAMENTE ABILITATE? 78 6.4. LINEE DI CREDITO 78 6.4.1. ESISTONO BANCHE NAZIONALI DI SVILUPPO CON CAPACITÀ DI ACQUISIRE PARTECIPAZIONI DIRETTE IN INVESTIMENTI REALIZZATI IN JOINT VENTURE TRA PARTNER LOCALI E STRANIERI? 78 6.4.2. ESISTONO BANCHE NAZIONALI DI SVILUPPO O ISTITUTI FINANZIARI CHE EROGANO LINEE DI CREDITO? 78 6.4.3. QUALI SONO LE PRINCIPALI LINEE DI CREDITO INDIRETTE (ON LENDING) MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI DALL’ITALIA? 6.4.4. COME VI SI ACCEDE? QUALI SONO LE LINEE DI CREDITO INDIRETTE (ON LENDING) MESSE A DISPOSIZIONE DEGLI OPERATORI ECONOMICI IN AMBITO INTERNAZIONALE? 6.5. 79 COME VI SI ACCEDE? ASSICURAZIONI © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA 79 81 Pag. 9 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 6.5.1. QUALI SONO LE PRINCIPALI COMPAGNIE DI ASSICURAZIONI OPERANTI NEL PAESE? 6.6. ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA 6.6.1. QUALI SONO LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI IMPRENDITORIALI NEL PAESE E LE LORO COMPETENZE? 82 6.6.2. ESISTE UNA ASSOCIAZIONE DEGLI IMPORTATORI NEL PAESE? 83 6.6.3. QUALI SONO I PRINCIPALI IMPORTATORI CHE OPERANO NEL PAESE? 83 6.7. CAMERE DI COMMERCIO 6.7.1. QUALI SONO LE CAMERE DI COMMERCIO, DELL’INDUSTRIA E DELL’ARTIGIANATO OPERANTI NEL PAESE E QUALI SONO LE RISPETTIVE COMPETENZE? 7. QUADRO ECONOMICO 81 82 84 84 86 7.1. LA TURCHIA IN CIFRE 86 7.2. STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI 89 7.2.1. QUAL È LA STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI PER SETTORE MERCEOLOGICO E PER PAESE DI PROVENIENZA (IN PARTICOLARE DALL’ITALIA)? QUAL È IL TREND RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI? 7.3. STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI 7.3.1. QUAL È LA STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI PER SETTORE MERCEOLOGICO E PER PAESE DI DESTINAZIONE (IN PARTICOLARE IN ITALIA)? QUAL È IL TREND RISPETTO AGLI ANNI PRECEDENTI? 7.4. ANDAMENTO DEI CAMBI 7.4.1. QUAL È STATO NEGLI ULTIMI DUE ANNI IL CORSO DEI CAMBI DELLA MONETA NAZIONALE RISPETTO ALLE PRINCIPALI DIVISE MONDIALI? 89 93 93 96 96 7.5. RISCHIO PAESE 97 7.5.1. COM’È VALUTATO IL “RISCHIO PAESE” DAI PRINCIPALI ORGANISMI E OSSERVATORI INTERNAZIONALI? 97 7.5.2. POSIZIONE SACE 98 8. PRINCIPALI COSTI DI ATTIVITÀ 99 8.1. AVVIO ED ESERCIZIO ATTIVITA' 99 8.2. IMMOBILI 99 8.3. COSTO DEL LAVORO 101 8.4. UTILITIES 101 8.4.1. ELETTRICITÀ 101 8.4.2. ACQUA 102 8.4.3. GAS, GASOLIO 103 8.4.4. TELECOMUNICAZIONI 103 8.5. TRASPORTO 8.5.1. TRASPORTO SU GOMMA © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA 105 106 Pag. 10 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 8.5.2. TRASPORTO FERROVIARIO 106 8.5.3. TRASPORTO MARITTIMO E FLUVIALE 107 8.5.4. TRASPORTO AEREOÙ 107 8.5.5. OPERAZIONI DOGANALI 109 9. FIERE ED ESPOSIZIONI 110 9.1. ENTI FIERISTICI 110 9.1.1. QUALI SONO I PRINCIPALI ENTI FIERISTICI DEL PAESE? © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA 110 Pag. 11 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 1. Investimenti stranieri 1.1. SETTORI DI INVESTIMENTO 1.1.1. L'investimento straniero è consentito in tutti i settori? Se no, quali sono quelli esclusi o soggetti a limitazioni? Al fine di incoraggiare l’ingresso di investitori stranieri nel Paese, il governo turco ha avviato una politica degli investimenti esteri liberale e flessibile. Nel 2003 sono state introdotte importanti riforme legislative aventi lo scopo di implementare le iniziative commerciali ed industriali e facilitare così il flusso di investimenti diretti esteri, oltre a rappresentare la parte di una più ampia riforma nazionale. L'elemento fondamentale della riforma è la legge n. 4875/2003 sugli investimenti diretti esteri ed il relativo regolamento di esecuzione. Con tale provvedimento sono stati introdotti i principi di uguaglianza tra investitori nazionali ed esteri e di libertà negli investimenti, con una legislazione tesa a garantire un trattamento equo a tutti gli investitori. Ad esclusione di settori sensibili per il Paese (radio-televisivo, trasporto aereo e marittimo, telefonico, postale, monopoli di stato), che sono regolati da leggi speciali, gli investitori esteri hanno la possibilità di investire in tutti i settori economici. Il programma nazionali di incentivi agli investimenti, integrato e potenziato nel 2012, costituisce inoltre uno strumento di grande interesse per gli investitori nazionali e stranieri, soprattutto in relazione a progetti di sviluppo delle aree meno industrializzate. I settori che presentano le maggiori possibilità di investimento sono soprattutto componentistica, tessile e confezione, turismo, prodotti agroalimentari, apparecchiature e sistemi per la distribuzione del gas naturale ed edilizia, nonché le energie rinnovabili. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 13 Business Guide – TURCHIA 1.1.2. © INFORMEST CONSULTING Quali sono le autorità competenti ad autorizzare gli investimenti stranieri? Al precedente sistema di autorizzazione e di approvazione preventiva all’investimento, è subentrato il principio della “notificazione”, in modo da ridurre la burocrazia ed i ritardi. Le società turche a capitale straniero sono tenute a notificarsi presso il Sottosegretariato del Tesoro. Solo l’Ufficio di Rappresentanza, in virtù del divieto di svolgere attività commerciale, richiede un autorizzazione preventiva del Sottosegretariato di Stato al Tesoro. 1.1.3. Esistono settori per i quali sono richieste speciali autorizzazioni? Se si, quali sono le autorità competenti a concedere tali autorizzazioni? Gli investitori stranieri possono liberamente controllare il 100% delle azioni di tutte le tipologie societarie con la sola esclusione di pochi settori sensibili (radiotelevisivo, trasporto aereo e marittimo, telefonico, postale, monopoli di stato) che sono regolati e gestiti tramite leggi speciali. La legislazione speciale prevede per il settore energetico la competenza riservata al Ministero dell'Energia e ad altri enti ed aziende di Stato. Le licenze per i progetti nel settore radio-televisivo sono rilasciate previa autorizzazione del Dipartimento per gli Investimenti Esteri e del Sottosegretariato al Tesoro ed al Commercio Estero. Generalmente sono autorizzati i progetti che si ritiene contribuiscano allo sviluppo economico del Paese e che non siano in concorrenza con attività di imprese turche. 1.2. REGIMI AGEVOLATIVI 1.2.1. Esistono leggi che agevolano gli investimenti stranieri? Con il Decreto 3305 del 15/06/2012 sono stati incoraggiati gli investimenti, nazionali e stranieri, su larga scala e gli investimenti inquadrati nella politica di sviluppo regionale. Ai sensi di questo decreto gli incentivi si sostanziano in: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 14 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Generali - esenzione IVA; - esenzione dazi doganali; Regionali - riduzione delle imposte dirette; - riduzione dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro; - assegnazione di terreni demaniali; - finanziamento degli interessi bancari; Grandi Investimenti - riduzione delle imposte dirette; - finanziamenti a fondo perduto; - abbassamento dei limiti di investimento minimo per settore; Progetti Strategici - dedicato a programmi di riduzione delle importazioni per specifici prodotti; - comprende tutti gli incentivi già menzionati; - prevede l'assegnazione di credito IVA fino a 500 Mio TRY 1 per costruzione impianti; 1.2.2. Il regime agevolativo è applicabile in tutto il Paese? Se no, per quali aree o zone franche è applicabile? Sì, è applicabile in tutto il Paese. Il decreto 3305 disciplina i contributi suddividendo il territorio nazionale in 6 categorie. Gli incentivi variano in base alla categoria di appartenenza della provincia in cui è attuato l'investimento, essendo la categoria I meno avvantaggiata (provincie a più alto sviluppo) e la categoria VI più incentivata (aree depresse). 1.2.3. Il regime agevolativo si sostanzia in finanziamenti a condizioni agevolate rispetto al mercato? Programma Industrial Thesis (SANTEZ) per le PMI: sostegno finanziario diretto per l'adattamento a nuove tecnologie, lo sviluppo di progetti per il miglioramento della qualità e di modifiche ambientali da realizzarsi in partnership con le università. 1TRY è il codice ISO4217 per la Lira Turca, valuta corrente nella Repubblica di Turchia. Localmente è indicata con la sigla TL o con il nuovo simbolo ¨ © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 15 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Prestiti per progetti di sviluppo tecnologico: si tratta di prestiti a lungo termine, esenti da interessi, offerti dalla TTGV (Fondazione Turca per lo Sviluppo Tecnologico) per progetti di sviluppo tecnologico, produzione di energie rinnovabili, miglioramento dell'efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale. Decreto No. 3305/2012: è possibile beneficiare della disciplina di implementazione regionale ottenendo agevolazioni sul tasso di interesse per prestiti presso banche turche o straniere; tali agevolazioni variano in relazione alla regione in cui è attuato l'investimento. 1.2.4. Il regime agevolativo si sostanzia in sgravi fiscali? Regime generale di incentivi, consiste principalmente in sgravi fiscali mediante: •esenzione dai dazi doganali per l'importazione o l'acquisto in loco di attrezzature e macchinari per progetti dotati di certificato di incentivazione (da richiedersi al Sottosegretariato al Tesoro, il quale verifica l'idoneità dei requisiti per usufruire delle agevolazioni); •esenzione IVA per l'importazione o l'acquisto in loco di attrezzature e macchinari per progetti dotati di certificato di incentivazione; •Solo per la zona 6 finanziamento della ritenuta d'acconto e dei contributi per i lavoratori. Incentivi per lo sviluppo regionale •suddivisione del territorio nazionale in 6 zone; •riduzione aliquota dell’imposta diretta in misura variabile dal 50% al 90%; •finanziamenti a fondo perduto in misura variabile dal 15% al 50% dell'investimento complessivo; •assegnazione di terreni demaniali; finanziamento dei contributi previdenziali per i dipendenti in misura variabile dal 10% al 50% per periodi da 2 fino a 12 anni; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 16 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING •finanziamento degli interessi bancari in misura variabile da 1 a 7 punti percentuali. Incentivi per grandi investimenti: •programmi mirati ad aumentare il livello tecnologico della produzione interna; •sostegno ai progetti di Ricerca & Sviluppo delle aziende; •riduzione dei limiti minimi di investimento per molti settori; •si prevedono incentivi ad hoc sempre modulati su base regionale per i seguenti settori: – produzione di materie chimiche – produzione di derivati raffinati del petrolio – servizi di trasporto via pipeline – automotive – produzione materiale rotabile ferroviario – strutture e servizi portuali – comparto elettronico – apparecchiature medicali, strumenti ottici e di precisione – farmaceutico – produzione veicoli e/o componenti aeronautici e aerospaziali – produzione macchinari per l'industria – raffinazione metalli © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 17 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Sostegno Ricerca e Sviluppo •La Legge sul settore Ricerca e Sviluppo (R&S) prevede incentivi speciali per progetti di investimento in attività di R&S, a condizione che comportino l’impiego di almeno 50 dipendenti in un centro di ricerca e sviluppo. Gli incentivi previsti dalla nuova legge sono validi fino al 2024 ed includono: – deduzione integrale degli importi investiti in attività di ricerca e sviluppo dalla base imponibile se il numero dei ricercatori è superiore a 500; – esenzione dalla ritenuta d'acconto per i dipendenti (fino al 31 dicembre 2023); – riduzione del 50% dei contributi per i dipendenti per un periodo di 5 anni; – esenzione dall'imposta di bollo per i documenti; – Finanziamenti di capitale fino a 100.000 TRY per iniziative tecnologiche sviluppate da giovani scienziati; – deduzione dall’imponibile fiscale di finanziamenti erogati da enti pubblici ed organizzazioni internazionali, e dai dazi doganali. •Supporti alle Zone di Sviluppo Tecnologico (Z.S.T.): •disponibilità di uffici ed infrastrutture in locazione; – esenzione da imposte dirette dei profitti derivanti dallo sviluppo di software e da attività di R&S (fino al 31 dicembre 2023); – esenzione IVA per le vendite di applicazioni software prodotte nelle Z.S.T. (fino al 31 dicembre 2023); – esenzione dall'imposta sul reddito per le retribuzioni di ricercatori e dipendenti impiegati nel settore software o in attività di R&S (fino al 31 dicembre 2013); © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 18 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING – il 50% dei contributi a carico del datore di lavoro saranno versati dal Governo per 5 anni (fino al 31 dicembre 2024). •Il Consiglio per la Ricerca Tecnologica e Scientifica della Turchia (TÜBİTAK ) e la Fondazione Turca per lo Sviluppo Tecnologico (TTGV ) rimborsano e/o finanziano le spese sostenute per le attività di R&S ed erogano prestiti di capitale per progetti di R&S. Sostegno alle PMI Le KOBİ (Piccole e Medie Imprese) sono aziende con meno di 250 dipendenti e con un fatturato annuo inferiore a 25 Mio TRY. Esistono incentivi dedicati alle PMI: •esenzione dai dazi doganali per importazione di attrezzature e macchinari su progetti preventivamente approvati; •esenzione IVA per attrezzature e macchinari importati e acquistati in loco su progetti preventivamente approvati; •assegnazione di credito a seconda del budget; •sostegno alla garanzia di nuovi crediti; •sostegno del KOSGEB (Organizzazione per lo Sviluppo della Piccola e media Impresa), per progetti di ricerca e sviluppo, strutture comuni, ricerche di mercato, siti di investimento, marketing, esportazione e formazione. Aiuti statali per le esportazioni: il pacchetto riguarda principalmente le attività di R&S, le ricerche di mercato, la partecipazione a mostre e fiere internazionali, i costi sostenuti per brevetti, marchi di fabbrica e progetti industriali. Supporto alla formazione: l'Agenzia Nazionale di Collocamento (Türkiye İş Kurumu ), in collaborazione con il Ministero Turco della Pubblica Istruzione (Milli Eğitim Bakanlığı ), sostiene progetti di formazione professionale per un periodo massimo di 6 mesi. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 19 Business Guide – TURCHIA 1.2.5. © INFORMEST CONSULTING Il regime agevolativo consente di ridurre il costo del personale? I sopramenzionati incentivi relativi agli investimenti su larga scala, alle attività di ricerca e sviluppo e agli investimenti in Zone di Sviluppo Tecnologico, e allo sviluppo delle aree depresse, contengono elementi volti a contenere il costo del personale, attraverso la riduzione dei contributi a carico dei datori di lavoro. 1.2.6. Esistono agevolazioni per chi investe in particolari aree o regioni depresse o sottosviluppate? Per meglio approcciare le disparità di sviluppo tra le aree del Paese, il territorio è stato suddiviso in 6 Regioni, classificate con diverso grado di priorità, a cui corrispondono incentivi diversi in tipologia e misura. All'interno di queste regioni sono state individuate 50 Province Prioritarie per il programma di sviluppo Paese. Incentivi basati su regione e su settore • Gli incentivi per la Zona 6 sono stati estesi a tutti i settori, data l'urgenza del programma di sviluppo per quest'area del paese. • Per le altre zone sono state definiti dei settori prioritari: – minerario; – sviluppo reti ferroviaria e marittima per trasporto merci e passeggeri; – centri di collaudo industriale, gallerie del vento e simili; – investimenti privati nel sistema scolastico per i primi 3 livelli; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 20 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING – investimenti superiori a 20 Mio TRY per i settori farmaceutico e difesa; – progetti di sviluppo turistico per determinate aree definite 1.2.7. Esistono agevolazioni per chi investe in settori o comparti in crisi? Le agevolazioni relative ai settori in crisi (ad esempio agricoltura, manifattura) esistono in relazione agli incentivi regionali. 1.2.8. Esistono agevolazioni collegate alla crescita occupazionale prodotta dall’investimento? No, ma in alcuni settori (ad es. R&S minimo 50 dipendenti) è richiesto un impiego minimo occupazionale per l'investimento. 1.2.9. Esistono agevolazioni collegate alla capacità di produzione e/o esportazione che verrà generata dall’investimento? No, ad esclusione degli investimenti produttivi realizzati nelle Zone Franche, in cui sono previste agevolazioni per le aziende esportatrici di almeno l'85% del prodotto. Nondimeno diversi strumenti inseriti nel pacchetto di incentivi ed agevolazioni sono indirizzati al sostenere indirettamente i programmi di esportazione. 1.2.10. Esistono agevolazioni per interventi di recupero realizzati su aziende in crisi o in ristrutturazione? Al momento non sono disponibili strumenti di questo tipo. 1.3. TUTELA DEGLI INVESTIMENTI 1.3.1. Esistono leggi che regolamentano gli investimenti stranieri? La legge in vigore (4875/2003) definisce come investimento straniero diretto: la costituzione da parte di un investitore straniero di una nuova società o di una filiale di una società straniera; l’acquisizione di quote/azioni di una società costituita in Turchia (di qualsiasi percentuale, se acquistata al di fuori della borsa valori, o del 10% o più, di azioni o di diritto di voto, della società, se acquistata tramite la borsa valori). © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 21 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Nella nozione di investitori stranieri rientrano: i cittadini stranieri e i cittadini turchi residenti all’estero; le entità giuridiche straniere costituite in base al diritto straniero e le istituzioni internazionali; che effettuano investimenti diretti stranieri in Turchia. 1.3.2. Esistono leggi che impediscono che con provvedimenti successivi venga peggiorato il trattamento cui l'investitore straniero era stato assoggettato al momento della realizzazione dell'iniziativa? Secondo l’art. 3 della legge n. 4875/03, gli investimenti diretti esteri, in conformità con la legislazione vigente, non possono essere espropriati o nazionalizzati fatta eccezione per ragioni di interesse pubblico. In tal caso è previsto adeguato risarcimento. 1.3.3. Esiste un’agenzia/autorità nazionale per la promozione degli investimenti stranieri? L'Agenzia per il Supporto e per la Promozione degli Investimenti in Turchia (ISPAT, Investment Support and Promotion Agency of Turkey), direttamente dipendente dalla Presidenza del Consiglio, è l'organismo statale deputato alla promozione su scala mondiale delle opportunità di investimento in Turchia. 1.4. PARTECIPAZIONE AGLI INVESTIMENTI 1.4.1. Come è disciplinata la partecipazione agli investimenti dell’investitore straniero? Gli investimenti esteri diretti sono disciplinati dalla legge n° 4875, che equipara investitori nazionali ed esteri e sancisce la libertà di questi ultimi di effettuare investimenti diretti in Turchia. Ai sensi della legge turca sono definiti investimenti diretti: -la costituzione da parte di una persona fisica o giuridica straniera di una società di diritto turco ovvero di un ramo di azienda di una società estera; -acquisizione di azioni di una società di diritto turco (più del 10% in caso di società quotata in borsa). © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 22 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Gli operatori internazionali sono liberi di costituire in Turchia una qualsiasi forma societaria disciplinata dal Codice Commerciale Turco. (Vedi infra Cap. 2.1.1). 1.4.2. L'investitore straniero può possedere il controllo di maggioranza dell'investimento, anche senza doversi associare a partner locali? Una società di diritto turco può essere stabilita anche con il 100 per cento di capitale straniero. La legislazione pone tuttavia il limite del 20% nel settore delle comunicazioni e del 49% nel settore dell’aviazione e dei trasporti marittimi; non è prevista invece la possibilità di partecipazione straniera nel settore postale e nei monopoli statali. 1.4.3. La partecipazione può rimanere straniera a tempo indeterminato? Sì. 1.5. CONTENZIOSI E ARBITRATI 1.5.1. A quale disciplina è assoggettato il contenzioso derivante da inadempimento contrattuale? La legge sugli investimenti esteri n° 4875 prevede che, per la composizione delle controversie inerenti a contratti di diritto privato e contratti inerenti a pubbliche concessioni in cui siano coinvolti investitori stranieri, questi ultimi possono fare ricorso sia alla giustizia turca, sia agli organismi arbitrali nazionali ed internazionali, nonché infine ad altri mezzi di risoluzione delle controversie qualora ciò sia stato stabilito contrattualmente. Inoltre, ai sensi della legge sul diritto privato internazionale e sulla procedura civile n. 5718, le sentenze definitive rese da tribunali stranieri, possono essere riconosciute e rese esecutive in Turchia in base agli accordi bilaterali vigenti. 1.5.2. Per quali istituti giuridici è vietata l’applicazione del diritto straniero? Per quanto riguarda il riconoscimento di sentenze straniere nell'ordinamento turco, gli unici limiti posti sono l'esistenza di convenzioni bilaterali con l'ordinamento © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 23 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING straniero in questione, e la non contrarietà della sentenza definitiva straniera all'ordine pubblico turco. 1.5.3. È possibile che le parti di un contratto deferiscano le controversie da esso nascenti a giudici ordinari di uno Stato straniero? Sì, per dettagli si rimanda al punto 1.5.1. 1.5.4. È possibile che le parti di un contratto deferiscano le controversie da esso nascenti ad un arbitrato? A qualsiasi tipo di arbitrato o solo ad alcune tipologie? Nel 2001 è entrata in vigore in Turchia la Legge sull'Arbitrato Internazionale, n. 4686 mediante cui può essere risolta la maggior parte delle controversie commerciali. L'Unione delle Camere di Commercio, Industria, Commercio Marittimo e Borse Merci di Turchia (TOBB) e la Camera di Commercio di Istanbul (ITO), singolarmente, sono i due principali organi arbitrali del Paese. Gli investitori stranieri sono liberi di inserire nei contratti clausole arbitrali o di conciliazione. Per quanto riguarda l'arbitrato, è possibile fare ricorso sia all'arbitrato interno, sia all'arbitrato internazionale. 1.5.5. Sono in vigore nel Paese le Convenzioni internazionali sul riconoscimento delle sentenze arbitrali? I lodi arbitrali resi al di fuori del territorio turco, possono essere riconosciuti e resi esecutivi in Turchia sia ai sensi della Convenzione di New York del 1958, sia ai sensi della Legge sul Diritto Privato Internazionale e sulla Procedura Civile, n. 5718. La Turchia ha ratificato la Convenzione di Ginevra sull'arbitrato commerciale internazionale, nonché la Convenzione di Washington per la composizione delle controversie relative agli investimenti, la quale regola anche i rapporti tra Paese ospitante ed investitore straniero. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 24 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 1.6. SISTEMA GIUDIZIARIO 1.6.1. Come è organizzato l’ordinamento giudiziario nel paese? Il sistema giudiziario turco è diviso in tribunale civile, penale e amministrativo, a loro volta suddivisi in tribunali di primo e di secondo grado. o Hukuk Mahkemeleri (Organi Giudiziari Civili di prima istanza) • Sulh Hukuk Mahkemeleri (Giudice di Pace Civile) • Asliye Hukuk Mahkemeleri (Tribunale Civile) • Özel Kanunlarla Kurulan Diğer Hukuk Mahkemeleri (Tribunali Civili Speciali) – Ticaret Mahkemeleri (Tribunale Commerciale) – İş Mahkemeleri (Tribunale del Lavoro) – İcra Mahkemeleri (Tribunale Fallimentare) – Aile Mahkemeleri (Tribunale per la Famiglia) – Kadastro Mahkemeleri (Tribunale Catastale) o Ceza Mahkemeleri (Organi Giudiziari Penali di prima istanza) • Sulh Ceza Mahkemeleri (Giudice di Pace Penale) • Asliye Ceza Mahkemeleri (Tribunale Penale) • Ağır Ceza Mahkemeleri (Corte d'Assise – reati gravi) • 1.2.4 4. Özel Kanunlarla Kurulan Diğer Ceza Mahkemeleri (Tribunali Penali Speciali) – Devlet Güvenlik Mahkemeleri (Corte di Sicurezza Nazionale - abolito) – Çocuk Mahkemeleri (Tribunale dei Minori) Esistono inoltre Tribunali Amministrativi Regionali e Corti Tributarie aventi giurisdizione su controversie in materia amministrativa e fiscale. Il secondo grado di giudizio per le materie civili e penali è costituito dalla Corte di Cassazione (Yargıtay), la quale giudica in diritto le decisioni delle corti di prima istanza. Il Consiglio di Stato è (Danıştay), invece, organo di secondo grado in campo amministrativo e tributario. In aggiunta agli ordinamenti menzionati, esiste un parallelo sistema giudiziario militare. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 25 Business Guide – TURCHIA 1.6.2. © INFORMEST CONSULTING Qual è il sistema giuridico che vige nel Paese? In Turchia vige un ordinamento giuridico di civil law, per nulla influenzato dalla sharia (legge islamica) e fondato su codici di leggi, in maniera analoga al sistema giuridico italiano. L'attuale governo ha programmato, mediante una serie di “Pacchetti Giustizia”, un certo numero di riforme volte a snellire il funzionamento dell'apparato giudiziario e deliberare in merito a nuove realtà non contemplate nei codici in uso. 1.6.3. E’ possibile che gli avvocati stranieri possano rappresentare in quanto tali i propri clienti di fronte ai giudici del Paese? L'esercizio dell'avvocatura è consentito solamente a cittadini turchi in possesso dei requisiti di legge, ovvero l'Esame di Stato e l'iscrizione all'Albo. Pertanto gli avvocati stranieri, in Turchia, possono unicamente fornire servizi di consulenza, essendo ad essi precluso il potere di rappresentanza legale. Lo straniero (persona fisica o giuridica) che voglia intentare una causa, ovvero intervenire in un procedimento già avviato o ancora, richiedere l'esecuzione in Turchia di un provvedimento giudiziale definitivo emesso da un organo giudiziario di altro Paese, deve versare un deposito a garanzia delle spese processuali e degli eventuali danni subiti dalla controparte. L'importo di tale deposito è stabilito dal giudice, il quale può dispensare la parte da tale versamento, in virtù del principio di reciprocità. La Turchia ha infatti firmato trattati bilaterali di assistenza legale in materia civile e commerciale con una serie di paesi, tra cui anche l'Italia. Il costo del processo comprende le spese d'ufficio, nonché tutte le spese connesse al procedimento (assunzione di testimoni, periti, traduzione documenti etc.). Vige il principio della soccombenza, che pone a carico del soccombente le spese del processo. 1.6.4. Esiste tra il Paese e l’Italia una convenzione bilaterale per l’assistenza giudiziaria? La Convenzione bilaterale tra Italia e Turchia è stata firmata il 20 Agosto 1926 e riguarda la protezione giudiziaria, l'assistenza reciproca delle autorità e l'esecuzione delle decisioni giudiziarie. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 26 Business Guide – TURCHIA 1.7. PRIVATIZZAZIONI 1.7.1. Quale è il regime delle privatizzazioni? © INFORMEST CONSULTING Il programma di privatizzazioni in Turchia è stato avviato nel 1984; i principi, le procedure, le agenzie autorizzate, e gli altri aspetti inerenti sono stati stabiliti dalla Legge sulle Privatizzazioni n. 4046 del 1994, che ha subito diversi emendamenti nel corso degli anni. Nel 2003 è stata emanata la legge n. 4971, volta ad accelerare il processo. Le privatizzazioni in Turchia avvengono tramite uno o più dei modelli di seguito indicati: o Vendita: trasferimento del diritto di proprietà (parziale o totale) o trasferimento di azioni; o Leasing: Concessione del diritto di usufrutto dei beni di un ente pubblico, in toto o in parte, per un periodo di tempo definito; 1.7.2. o Concessione di diritti di sfruttamento economico; o Concessione di altri diritti reali diversi dal diritto di proprietà; o Modello Profit Sharing. Quali sono le autorità competenti in materia di privatizzazione? L'autorità in materia è l'O.I.B. (Gran Consiglio per le Privatizzazioni), presieduto dal Primo Ministro. Il portafoglio dell'O.I.B. comprende 22 società attive nei comparti marittimo, alimentare, petrolchimico, tessile, trasporti, energia e bancario, 10 tratti autostradali, 52 centrali idroelettriche e 3 strutture portuali. 1.8. REGIME DELLA PROPRIETA’ 1.8.1. Qual è il regime della proprietà? L’art. 35 della Costituzione turca (Diritti di Proprietà) prevede che "…ogni individuo ha il diritto di possedere ed ereditare beni. Tali diritti possono essere limitati dalla legge in considerazione al pubblico interesse. L'esercizio del diritto di proprietà non deve essere contrario del pubblico interesse ". © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 27 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Secondo la legge sulla compravendita immobiliare da parte di stranieri in Turchia emanata il 7 gennaio 2006, i cittadini stranieri possono acquistare immobili e terreni edificabili in Turchia sulla base del principio di reciprocità. In altre parole, affinché una ditta straniera oppure una persona fisica straniera di un Paese straniero diventi il proprietario di un immobile in Turchia è necessario che una ditta turca oppure una persona fisica turca possa avere il diritto di diventare proprietario di un immobile di fatto e legalmente in quel Paese. L'Italia è tra gli 84 Paesi che hanno un principio di reciprocità in termini di acquisizioni immobiliari con la Turchia. Con la riserva della reciprocità e nel rispetto delle restrizioni legali, uno straniero può acquisire beni immobili da utilizzare come residenza o per fini di lavoro. La superficie totale degli immobili e diritti reali limitati su beni immobili che una persona di nazionalità straniera può acquisire in tutto il Paese non può superare i 25.000 mq. Esistono delle limitazioni ulteriori per aree considerate ad alto valore storico-culturale (un esempio è la zona centrale di Beyoğlu ad Istanbul), per cui di volta in volta l'amministrazione locale stabilisce le quote massime disponibili per gli stranieri. L'intenzione di acquisto di un determinato immobile da parte di un cittadino straniero dev'essere sottoposta alle autorità militare competenti per il territorio, che provvederanno ad una verifica per determinare il grado di “sensibilità” dell'immobile in relazione a problematiche di sicurezza nazionale. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 28 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 2. Società e contratti 2.1. SOCIETA’ – FORME GIURIDICHE 2.1.1. In quali forme giuridiche può essere costituita una società nel Paese? La partecipazione in una società locale già esistente può avvenire in due modi: • trasferimento di quote; • aumento di capitale. La normativa di riferimento per il diritto societario è il Codice del Commercio. Le forme societarie previste dalla legge turca sono: o Impresa individuale (Şahis Firması)2 o Società di persone (Kişi Şirketleri): • Società semplice (Adi Şirket) • Società in nome collettivo (Kollektif Şirket) • Società in accomandita semplice (Adi Komandit Şirket) • Cooperative (Kooperatif) o Società di capitali (Sermaye Şirketleri) • Società per azioni (Anonim Şirket) • Società a responsabilità limitata (Limited Şirket) • Società in accomandita per azioni (Eshamlı Komandit Şirket) Gli investitori stranieri preferiscono costituire società di capitale, in quanto la responsabilità dei soci nei confronti del debito della società è limitata al capitale versato. Il Parlamento turco ha varato il nuovo Codice Commerciale, composto da 1.535 articoli, entrato in vigore nel luglio 2012. Le principali novità introdotte dal nuovo Codice Commerciale sono: – Società di capitali con socio unico; – Consiglio d'amministrazione di una S.p.A. composto da un unico amministratore, anche non socio; 2Paragonabile alla nostra Partita I.V.A. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 29 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING – diritto per la persona giuridica socio di una S.p.A. di essere rappresentata in consiglio di amministrazione; – abolizione dell'obbligo di residenza in Turchia per almeno uno degli amministratori; – abolizione della figura del sindaco come ruolo interno alla società, sostituito da professionisti esterni con qualifiche diverse in misura del tipo e dimensione della società; – possibilità per le S.r.l. di finanziarsi esternamente emettendo buoni di godimento; – obbligo di pubblicazione di un sito internet per le società di capitali; – aumento del capitale sociale minimo per le S.r.l. a 10.000 TRY. 2.2. SOCIETA’ – COSTITUZIONE 2.2.1. Come si costituisce una società nel Paese? Quali sono le modalità di registrazione? Per avviare un'attività in Turchia la procedura prevede la compilazione del modulo di registrazione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio locale, il deposito delle firme autenticate dei rappresentanti della società, la presentazione dello statuto vidimato da un notaio ed il deposito di un anticipo del capitale sociale pari allo 0,04% presso l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, una banca statale o la Banca Centrale della Repubblica di Turchia. Per l'espletamento di tali procedure è possibile avvalersi dell'ausilio di consulenti o dello stesso commercialista incaricato della tenuta contabile. Sulla base dei dati raccolti nell'ambito del report Doing Business (The World Bank) nel 2013, si riportano di seguito i dettagli per l’avvio di una società in Turchia. N. PROCEDURA TEMPISTICA SPESE (STIMA) 1 giorno 414,78 TRY Autenticazione dello statuto, firme delle persone autorizzate e documenti di identità 1 I documenti richiesti sono: – Statuto autenticato (tre copie, uno originale) – Deposito delle firme dei direttori (due copie). – Copie autenticate carte d'identità/passaporti © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 30 Business Guide – TURCHIA N. PROCEDURA © INFORMEST CONSULTING TEMPISTICA SPESE (STIMA) 1 giorno 0.04% del capitale 1 giorno Senza alcun costo dei dirigenti d'azienda (due copie). Deposito una percentuale del capitale sul conto della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato 2 I documenti richiesti sono: – Ricevuta originale emessa dal Ziraat Bank relativa al versamento dello 0,04% del capitale della società pagata presso la Banca Centrale o una banca pubblica. Deposito del capitale iniziale in una banca e certificazione di avvenuto versamento I documenti richiesti sono: – Certificato di versamento del capitale Se il capitale della società non viene versato 3 per intero in anticipo, il 25% deve essere versato entro i tre mesi successivi alla costituzione della società e il rimanente entro i tre anni successivi. Il deposito del capitale iniziale in un conto bancario prima dell'iscrizione della società presso il Registro delle Imprese non è più richiesto. Consegna all'Ufficio del Registro delle Imprese dell'avviso di costituzione, della lettera d'impegno e dell'iscrizione alla scrizione Camera di Commercio Commercio: 150 TRY iniziale della Camera di Iscrizione commerciale: 695 TRY 4 I documenti richiesti sono: – Copia del passaporto tradotta e autenticata Pubblicazione: 0,30 TRY a parola 2 giorni Pagamento Gazzette: 2 TRY da un notaio turco (per i soci che non sono Tassa di avviso di avvio: 50 TRY cittadini turchi). Iscrizione firma aggiuntiva: 246,20 TRY – Copia autenticata della carta d’identità (per i soci - persone fisiche che sono cittadini turchi) (due copie). © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 31 Business Guide – TURCHIA N. PROCEDURA © INFORMEST CONSULTING TEMPISTICA SPESE (STIMA) – Modulo di notifica (tre copie). – Lettera di impegno firmata dai rappresentanti autorizzati. – Copia autenticata dello Statuto (tre copie). – Ricevuta di deposito relativa al versamento del 0,04% del capitale della società. – Copia delle firme di ogni rappresentante della società. Il Registro del Commercio informa l'Ufficio delle imposte e l’Ufficio del Lavoro locale circa la costituzione della società. Il Registro provvede a pubblicare la registrazione commerciale sulla Gazette entro circa 10 giorni di registrazione delle società. Una targa di identificazione fiscale deve essere ottenuto dal locale ufficio delle imposte dopo il registro di commercio informa l'ufficio locale delle imposte. L'Ufficio del Registro di notifica anche il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Direzione della Sicurezza Sociale Istituzione della incorporazione. Un numero di sicurezza sociale deve essere ottenuto dal competente ufficio della Direzione della Sicurezza Sociale, e dipendenti della società deve essere registrata con tale amministrazione. Certificazione dei registri legali 1 giorno 5 E’ necessario certificare i registri legali il giorno (simultanea della registrazione della società presso il con Registro Commerciale. Il notaio deve informare procedura l'Ufficio delle imposte sulla certificazione dei precedente) 206 TRY (4 copie) libri. Fonte: elaborazione Doing Business 2013 Tariffario per l'adesione annuale alla Camera di Commercio di Istanbul (in base al capitale sociale): © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 32 Business Guide – TURCHIA TRY 1 - 999 (capitale): ........ TRY 110 TRY 1,000 - 24,999 (capitale):TRY 125 TRY 25,000 - 249,999 (capitale):TRY 175 TRY 250,000 - 999,999 (capitale):TRY 230 TRY 1,000,000 e oltre (capitale):TRY 260 2.2.2. © INFORMEST CONSULTING Quali sono le autorità competenti alla registrazione, e quale documentazione è richiesta? La società acquista la personalità giuridica con la registrazione presso l’Ufficio del Registro delle Imprese della Camera di Commercio locale e presso l'Agenzia delle Entrate competente per il territorio. Le procedure di registrazione della società possono essere espletate anche in un solo giorno dalla consegna e verifica dei documenti richiesti dall’Ufficio del Registro. La documentazione richiesta è dettagliata al successivo punto Errore. 'origine riferimento non è stata trovata.. 2.2.3. Le società costituite nel Paese possono avere sedi all'estero? Sì. Non ci sono limitazioni. 2.2.4. Come si costituisce una succursale, filiale o sede di rappresentanza di una società straniera? Quali sono le principali differenze rispetto alla costituzione di una società nuova nel Paese ospitante? All'Ufficio di Rappresentanza, come disciplinato dalla Legge n. 4875, è precluso lo svolgimento di qualsiasi attività commerciale. La normativa turca prevede per detto istituto unicamente l'attività promozionale e di analisi del mercato per conto della sede all'estero. Per l'apertura di un ufficio di rappresentanza deve essere inoltrata opportuna richiesta al Direttorato Generale per gli Investimenti Stranieri presso il Ministero del Tesoro. La licenza ha una validità di tre anni, ed è rinnovabile. I documenti richiesti sono: • certificato di attività nel Paese originario; • bilancio della società madre; • delega alla persona incaricata a presiedere l'ufficio in Turchia. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 33 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 2.3. SOCIETA’ DI CAPITALE 2.3.1. Come avviene la sottoscrizione delle quote di una società di capitale? Le società di capitali sono disciplinate dal Codice del Commercio. Società per azioni • Le S.p.A. secondo il nuovo Codice del Commercio possono avere anche un unico azionista. • Il capitale sociale deve essere non inferiore a 50.000 TRY (il conferimento del capitale può avvenire sia in natura che in denaro), il cui 25% deve essere versato entro tre mesi dalla costituzione della società. • Il Consiglio di Amministrazione può essere costituito anche da un solo membro, eletto dall'assemblea degli azionisti. Il trasferimento di azioni verso cittadini stranieri o verso cittadini turchi può avvenire liberamente, con obbligo di comunicazione al Dipartimento per gli Investimenti Esteri entro un mese dalla transazione. I membri del Consiglio d’Amministrazione sono direttamente responsabili della condotta fiscale della società. • Nella società per azioni, il consiglio di amministrazione ha potere di rappresentare e impegnare la società. • Le deliberazioni del consiglio sono prese con il voto favorevole della maggioranza. Nel Codice del Commercio sono altresì previste disposizioni a tutela dei diritti degli azionisti di minoranza. • Nella distribuzione dei dividendi, la nomina del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, gli aumenti di capitale, ed altri atti concernenti lo statuto richiedono il ricorso all’Assemblea generale. • Le società per azioni devono avere un revisore dei conti che ha la funzione di relazionare agli azionisti in occasione delle assemblee generali annuali; secondo il nuovo Codice, è obbligatorio avvalersi di un istituto esterno per la revisione dei conti. Società a responsabilità limitata • Il capitale minimo richiesto per la costituzione di una società a responsabilità limitata è di 10.000 TRY; • ogni socio può provvedere al capitale tramite denaro o conferimenti in natura; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 34 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING • La costituzione di questo tipo di società prevede un numero minimo di 1 e massimo di 50 soci (persone fisiche o giuridiche); • I soci sono personalmente responsabili di fronte all’autorità fiscale nella misura della loro quota azionaria; • Il 25% del capitale sottoscritto deve essere versato al momento della registrazione tramite conferimento in denaro; • Gli organi della società a responsabilità limitata sono: – Assemblea Generale dei Soci; – Amministratori; – Istituto Revisore (esterno). • L’Assemblea Generale delibera con il voto della maggioranza dei soci. Tra le altre materie, si occupa della modifica dello statuto, nomina e revoca di amministratori e sindaci, distribuzione degli utili. 2.3.2. Quali sono le modalità di versamento del capitale in denaro? E’ consentito versare e mantenere il capitale sociale in valuta estera? Se il capitale della società non viene versato anticipatamente per intero, il 25% deve essere versato entro i tre mesi successivi alla costituzione della società e il rimanente entro i tre anni successivi. Il deposito del capitale iniziale in un conto bancario prima dell'iscrizione della società presso il Registro delle Imprese non è più richiesto. I capitali possono essere conferiti sia in denaro, che in natura sotto forma di macchinari o trasferimenti di tecnologia. Tutta la contabilità deve essere tenuta in Lire Turche (TRY). Non è possibile versare il capitale sociale e redigere i libri contabili in valuta estera. 2.3.3. E’ possibile vendere o trasferire quote a/da altre società? La partecipazione ad una società già esistente in Turchia può essere effettuata anche tramite trasferimento di quote. 2.3.4. Come vengono ripartiti gli utili Alla chiusura dell’anno fiscale i consigli di amministrazione generale delle S.p.a. e delle S.r.l. hanno facoltà di ripartire gli utili in maniera parziale o totale. L'imposta sulla ripartizione degli utili è del 15%. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 35 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 2.4. BILANCIO E LIBRI CONTABILI 2.4.1. Quali sono i principali obblighi in merito alla formazione del Bilancio e alla tenuta dei registri e dei libri contabili? Esiste l’obbligo di certificare il bilancio? E’ necessario certificare i registri legali il giorno della registrazione della società presso il Registro Commerciale. Il notaio deve informare l'Ufficio delle imposte sulla certificazione dei libri. È altresì obbligatorio certificare la chiusura dei libri contabili entro il 6° mese dell'anno successivo. 2.4.2. Entro quali scadenze deve essere presentato il bilancio? Il bilancio deve essere presentato nella Dichiarazione dei Redditi delle Imprese ogni anno, tra l'1 e il 25 aprile. 2.5. ACCESSO ALLE CARICHE 2.5.1. Lo straniero può essere membro del Consiglio d’Amministrazione? Anche Presidente o Amministratore unico? Nessuna norma richiede una partecipazione turca obbligatoria al capitale di una società, la quale può essere quindi creata con il 100% di capitale estero. 2.5.2. Lo straniero può essere membro del Collegio Sindacale? Può essere Revisore dei Conti? Attualmente nessuna norma richiede una partecipazione turca nell'amministrazione di una società a capitali esteri.Tuttavia con la modifica al Codice del Commercio, sarà obbligatoria per le S.p.a., la presenza nel Consiglio di Amministrazione di almeno un cittadino turco, domiciliato in Turchia. Ai sensi del nuovo Codice del Commercio, l'istituto del Collegio Sindacale (Murakkıp) è abolito come organo interno alla società. Vale quindi l'obbligo di ricorrere ad istituti esterni di revisione dei conti, in forma variabile a seconda della dimensione della società, dal semplice Dottore Commercialista iscritto al relativo Albo, alla società di revisione accreditata ufficialmente presso le autorità competenti. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 36 Business Guide – TURCHIA 2.6. BORSA VALORI 2.6.1. Esiste nel Paese una Borsa Valori? © INFORMEST CONSULTING La Borsa Valori si trova a Istanbul (Istanbul Stock Exchange 3). Il Market Value operato ammonta a circa 590 Mrd TRY, con 76 società listate. 2.7. AUTORITA’ ANTITRUST 2.7.1. Esistono nel Paese autorità garanti della concorrenza e su quali settori esercitano il proprio controllo? L'Autorità Garante della Concorrenza è responsabile del mantenimento delle condizioni di concorrenza leale sul mercato. Le principali responsabilità dell'Autorità Garante della Concorrenza sono: 1. Esame e valutazione delle attività e delle operazioni commerciali; 2. Adozione delle misure necessarie per contrastare le violazioni al Codice; 3. Vigilanza sul rispetto delle norme amministrative; 4. Valutazione delle richieste di esenzione e concessione di certificati di esenzione ad accordi specifici in modo da non generare distorsioni nella concorrenza; 5. Analisi costante dei mercati in cui vigono deroghe e certificati di esenzione e riesame delle domande in caso di mutamenti nei mercati o nelle posizioni delle parti; 6. Valutazione delle fusioni e acquisizioni e relativa approvazione in base a criteri specifici. 2.8. CONTRATTI 2.8.1. Il Paese ha aderito alla Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di vendita internazionale di merci (Vienna, 1980)? La Convenzione di Vienna del 1980 è stata ratificata dalla Turchia il 07/07/2010 ed è entrata in vigore il 01/08/2011. 3 www.ise.org © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 37 Business Guide – TURCHIA 2.8.2. © INFORMEST CONSULTING E’ disciplinata la responsabilità per danni da prodotti difettosi? La Legge sulla Protezione del Consumatore così dispone: “Il consumatore ha titolo di richiedere un indennizzo al produttore nel caso in cui il prodotto difettoso sia causa di morte/lesioni alla sua persona e/o del danneggiamento di altri beni in sua titolarità”. La legislazione secondaria sulla responsabilità per danni cagionati da prodotti difettosi, entrata in vigore il 14/6/2003 in attuazione dei principi della Direttiva 85/374/CEE prevede che, a prescindere dalla colpa del produttore, questi è responsabile ed è obbligato a indennizzare il consumatore per i danni causati dal prodotto. L’onere della prova è a carico del consumatore che assume di aver subito il danno. In caso di concorso di colpa del consumatore o di un terzo per il quale sia tenuto a rispondere il consumatore è prevista una riduzione della responsabilità del produttore. 2.8.3. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di franchising? In Turchia non esiste una normativa specifica per il franchising, il quale viene regolato come contratto atipico. Nel 1991 è stata istituita la U.F.R.A.D. (Associazione Turca per il Franchising) allo scopo di promuovere il franchising ed assicurarne un corretto utilizzo in base agli standard internazionali, nonché di coordinare l’attività dei soggetti che operano come franchisor e franchisee. 2.8.4. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di mediazione? La figura del mediatore viene disciplinata dal diritto Turco in modo diversamente articolato rispetto al Codice Civile italiano, prevedendo diverse figure svolgenti attività di intermediazione commerciale. 2.9. CONTRATTO DI AGENZIA 2.9.1. Esiste una regolamentazione che disciplina il contratto di agenzia? L’attività dell’agente di commercio è disciplinata dal Codice del Commercio (artt. 118 – 134) e dal Codice sulle Obbligazioni (artt. 108,126). © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 38 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING L’agente di commercio, secondo la normativa turca, agisce per un preponente e funge stabilmente da intermediario in una determinata zona, secondo quanto stabilito nel contratto, per contratti cui il preponente sia interessato, o conclude tali contratti in nome del preponente. La legge non stabilisce che l’agente di commercio debba essere cittadino turco o debba obbligatoriamente avere la propria sede in Turchia. Di regola il contratto di agenzia non necessita della forma scritta per la sua validità, ma si consiglia vivamente il ricorso a tale forma, con precise indicazioni di obblighi e poteri; inoltre non è previsto l’obbligo di iscrizione del contratto al Registro del Commercio (ad esclusione del settore assicurativo) e nemmeno l’obbligo di iscrizione ad albi professionali. 2.9.2. Qual è lo status dell’agente commerciale? È considerato un lavoratore indipendente o un dipendente dell'azienda per la quale lavora? La legge turca afferma che l’agente, persona fisica o giuridica, deve essere autonomo, ma seguire le direttive generali del preponente. Il contratto di agenzia può essere stipulato a tempo determinato o indeterminato. 2.9.3. L’esclusiva è prevista come elemento naturale del contratto e, pertanto, per escluderla le parti dovranno prevedere una disposizione in tal senso. Qual è la commissione percentuale sul prodotto venduto normalmente riconosciuta a un agente commerciale? Il preponente è tenuto a pagare una provvigione per tutti i contratti conclusi dall’agente con terze parti. Nel caso l'agente goda dell'esclusiva in relazione ad una determinata zona o clientela, egli ha diritto alla provvigione per tutti i contratti, anche non conclusi dall'agente stesso, inerenti all'esclusiva. L'ammontare della provvigione è pattuito liberamente tra le parti. Nel caso in cui l’ammontare non sia concordato contrattualmente, la provvigione si ricava dagli usi commerciali. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 39 Business Guide – TURCHIA 2.9.4. © INFORMEST CONSULTING Oltre alla commissione percentuale sul prodotto venduto, l'agente ha diritto ad altre indennità o compensi? L’agente ha diritto al rimborso delle spese straordinarie sostenute nel corso dell’attività; il nuovo Codice Commerciale, che entrerà in vigore ad agosto 2012, prevede un diritto, non preventivamente derogabile dalle parti, ad un'indennità di fine rapporto. Il nuovo testo prevede inoltre un diritto alle cosiddette provvigioni postume, maturate dopo la cessazione del rapporto per contratti inerenti ad affari che possono essere ricondotti all'attività dell'agente. 2.10. MARCHI 2.10.1. Esiste una regolamentazione che disciplina i marchi e il loro uso? Nel corso degli ultimi anni la normativa turca ha compiuto significativi passi avanti in materia di protezione della proprietà intellettuale e industriale, in linea con la normativa UE. A fronte di uno sforzo legislativo, si percepisce la necessità di una più efficace protezione giudiziaria. Le principali norme di riferimento sono la Legge n. 5194 del 2004 sui brevetti, i marchi, i disegni industriali e le denominazioni d'origine e la Legge n. 5101 del 2004 contro la pirateria industriale ed artistica; per ciò che concerne il diritto d'autore la normativa di riferimento è la Legge n. 5846 del 1951 (modificata nel 2001). 2.10.2. Quali soggetti possono richiedere la registrazione di un marchio? La protezione dei marchi in Turchia è attivabile dalle persone fisiche o giuridiche che hanno il domicilio o svolgono un’attività commerciale o industriale in Turchia, oppure dalle persone che hanno diritto a richiedere la registrazione ai sensi di convenzioni internazionali quali la Convenzione di Parigi e l’Accordo che istituisce l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Inoltre, godono della protezione dei marchi in Turchia, secondo il principio di reciprocità, le persone fisiche e giuridiche che hanno la nazionalità di uno Stato in cui viene riconosciuta la protezione dei marchi sia legale che de facto ai cittadini turchi. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 40 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 2.10.3. Quali tipi di marchi possono essere registrati? Quali sono i requisiti per ottenere la registrazione? Quali sono le cause di decadenza del marchio registrato? Le tipologie di marchio riconosciute sono: 1. marchi denominativi e figurativi; 2. marchi di prodotti e di servizio; 3. marchi individuali e collettivi. Possono essere registrati come marchi tutte le rappresentazioni costituite da segni, grafici, parole, lettere, numeri e colori a patto che siano rappresentabili graficamente ed abbiano capacità distintiva. Il marchio non può essere identico (o talmente simile da essere indistinguibile) ad un altro marchio registrato o le cui operazioni di registrazione sono in corso. E’ ammessa la registrazione dei cosiddetti “marchi di origine geografica” in cui l’indicazione geografica è utilizzata per segnalare il luogo di origine del prodotto, normalmente legato a caratteristiche qualitative particolari. 2.10.4. Presso quale organismo vengono registrati i marchi? A chi ci si rivolge per far valere i propri diritti circa la tutela del marchio? La domanda di registrazione del marchio va presentata all'Istituto Turco per i Brevetti (TPE), mentre la registrazione locale di un marchio già esistente all'estero può essere effettuata esclusivamente da agenzie autorizzate dal TPE. La documentazione richiesta è la seguente: • richiesta di registrazione; • esemplari del marchio (nr. 20 misura 8x8 cm ); • ricevuta di pagamento della richiesta; • ricevuta di pagamento dell’importo per la registrazione del marchio; • certificato di attività; • autentica della firma; • procura all’agenzia che segue la pratica. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 41 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING L’iter di registrazione prevede: • deposito della domanda di marchio presso l'Istituto Turco per i Brevetti; • esame formale e sostanziale (capacità distintiva e novità); • eventuale richiesta di modifiche o limitazioni entro 2 mesi; • pubblicazione sul Registro dei Marchi; • eventuali opposizioni e/o osservazioni entro 3 mesi. La durata della protezione è di dieci anni, con possibilità di rinnovare per un ulteriore periodo di dieci anni. I diritti derivanti dalla registrazione vengono ottenuti esclusivamente dal titolare del marchio. Il titolare di un marchio registrato può impedire i fatti seguenti: • l’uso di un segno identico al marchio per prodotti o servizi identici a quelli per cui esso è stato registrato; • l’uso di un segno identico o simile al marchio registrato, per prodotti o servizi identici o affini, se a causa dell'identità o somiglianza fra i segni e dell'identità o affinità fra i prodotti o servizi, possa determinarsi un rischio di confusione per il pubblico, che può consistere anche in un rischio di associazione fra i due segni; l’uso di un segno che è identico o simile al marchio registrato relativamente a beni o servizi che non sono simili a quelli del marchio registrato se comunque l’uso di quel segno fornisce vantaggio ingiusto o è dannoso al carattere distintivo o alla reputazione di detto marchio registrato in Turchia 2.10.5. A quali accordi internazionali sulla protezione dei marchi il Paese aderisce? La Turchia è Paese membro del WIPO (Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale) dal 19764 ed ha ratificato le più importanti convenzioni internazionali in materia di protezione dei diritti di proprietà intellettuale: • Convenzione di Parigi (per la protezione della proprietà industriale); • Accordo di Nizza (per la classificazione internazionale dei prodotti e beni ai fini della registrazione dei marchi); • Protocollo di Madrid (per la registrazione internazionale dei marchi). 4www.wipo.int © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 42 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING La Turchia, inoltre, fa parte del “Sistema Aia” per la protezione internazionale di disegni o modelli governato da tre differenti trattati, ovvero l’Accordo di Londra del 1934, l’Accordo dell’Aia del 1960 e l’Accordo di Ginevra del 1999. I diritti di proprietà intellettuale sono protetti da numerose leggi e regolamenti introdotti di recente allo scopo di adeguare la normativa turca agli standard UE, WIPO e WTO (accordi TRIPs). 2.11. BREVETTI 2.11.1. Esiste una regolamentazione che disciplina i brevetti e il loro uso? In Turchia i brevetti sono protetti dalle seguenti leggi: Decreto 551 del 1995, Legge 4128 del 1995, Legge 5194 del 2004 e relativo Regolamento di attuazione del 05/11/1995. 2.11.2. Quali soggetti possono richiedere la registrazione di un brevetto? Analogamente alla disciplina prevista per i marchi, la protezione dei brevetti in Turchia è attivabile dalle persone fisiche o giuridiche che hanno il domicilio o svolgono un’attività commerciale o industriale in Turchia, oppure da coloro che hanno diritto alla registrazione in virtù di convenzioni internazionali quali la Convenzione di Parigi. Inoltre, godono della protezione dei marchi in Turchia, secondo il principio di reciprocità, le persone fisiche e giuridiche che hanno la nazionalità di uno Stato in cui viene riconosciuta la protezione dei marchi sia legale che de facto ai cittadini turchi. 2.11.3. Presso quale organismo vengono registrati i brevetti? A chi ci si rivolge per far valere i propri diritti circa la tutela del brevetto? Esistono due sistemi principali di registrazione di un brevetto in Turchia: • Brevetto "esaminato": la domanda di registrazione è sottoposta ad un esame all’esito del quale una relazione certifica la sussistenza di tutti i requisiti richiesti per la registrazione. Il termine di validità del brevetto è di 20 anni non rinnovabile. • Brevetto "non esaminato": la procedura di registrazione è più snella, ma conferisce al titolare del brevetto diritti patrimoniali limitati rispetto a quelli © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 43 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING garantiti dalla procedura relativa ai brevetti "esaminati". La protezione del brevetto ha durata di soli 7 anni. Il brevetto, contrariamente a quanto avviene per i marchi, una volta scaduta la sua validità, non può più essere rinnovato. La richiesta di registrazione per i brevetti da parte di ditte straniere può essere effettuata esclusivamente tramite agenzie autorizzate dall'Istituto Turco per i Brevetti (TPE). La documentazione necessaria per la richiesta di registrazione è la seguente: • richiesta scritta; • descrizione del prodotto da registrare (3 copie); • specifiche del prodotto da registrare (3 copie); • foto e disegni; • descrizione riassuntiva del prodotto; • ricevuta di pagamento della richiesta di registrazione; procura speciale all’agenzia che seguirà la pratica. 2.11.4. A quali convenzioni internazionali sulla protezione dei brevetti il Paese aderisce? La Turchia aderisce alla Convenzione Europea sui Brevetti del 1973 istitutiva dell’Ufficio Unico Europeo dei Brevetti. Inoltre, aderisce al Trattato di Cooperazione in materia di brevetti (PTC) dal 01/01/1996. L’adesione della Turchia alle predette Convenzioni consente di ottenere con una singola richiesta, la tutela di brevetto in tutti i Paesi firmatari delle Convenzioni stesse. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 44 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 3. Regime di import-export e dei flussi finanziari 3.1. REGIME DI IMPORT-EXPORT 3.1.1. Qual è la classificazione doganale delle merci? Qual è il regime doganale di importazione di merci nel Paese? Quali sono i dazi all’importazione? Il regime di importazione della Turchia è stato predisposto in armonia con le disposizioni contenute nell'accordo di Unione Doganale fra Turchia ed UE, entrato in vigore il 1 Gennaio 1996, che prevede: • la libera circolazione di beni extra agricoli e servizi; • l'abolizione delle tariffe esterne comuni e delle misure di protezione; • l'armonizzazione legislativa; • la cooperazione finanziaria ed istituzionale. La Turchia adotta la classificazione doganale Harmonized System code a 16 cifre, denominato in turco G.T.İ.P: 0000.00.00.00.00 Secondo la normativa turca le merci introdotte nel Paese devono essere sdoganate entro 3 mesi; se ciò non accade la merce viene requisita e può essere quindi venduta all'asta. È possibile richiedere l'applicazione del regime di transito che consente, con opportuni rinnovi, di mantenere la merce in dogana senza effettuare l'importazione. La merce in regime di transito non può essere commercializzata all'interno del Paese, ma può essere venduta e spedita in un terzo Paese estero senza oneri doganali. Tutte le operazioni doganali (importazione, esportazione, transito, etc.) devono essere obbligatoriamente svolte tramite un consulente doganale autorizzato. I prodotti agricoli continuano ad essere sottoposti ad un regime specifico, mentre per i prodotti agroindustriali è prevista l'abolizione dei dazi per la componente industriale e viene mantenuta la protezione sulla parte agricola. Per la maggior parte dei beni industriali le importazioni sono esenti da dazio; per alcuni prodotti è previsto un progressivo assottigliamento delle tariffe. A titolo di esempio le importazioni di animali vivi sono sottoposte a dazi variabili dal 30% al 130%, mentre la carne macellata dal 65% (pollame) al 225% © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 45 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING (carne rossa e suina). I formaggi importati sono tassati con dazi variabili dal 43% al 180%. La maggior parte dei prodotti agricoli (verdure, tuberi, legumi) sono tassati intorno al 20%. 3.1.2. Il regime doganale prevede franchigie o riduzioni dei dazi o delle imposte a favore di particolari prodotti? In linea generale per la maggior parte delle merci di provenienza UE, comprese nei documenti ATR e EURO1 non è applicato alcun dazio; sono invece previsti dazi per quanto riguarda i prodotti agricoli anche di provenienza UE. Per quanto riguarda le merci di provenienza extracomunitaria sono applicati i dazi e le tariffe UE in ottemperanza all'accordo di Unione Doganale. 3.1.3. Esistono contingentamenti, divieti, restrizioni all’importazione o misure di effetto equivalente? Ci sono imposte addizionali da pagare all’importazione? Sono previste limitazioni per determinati prodotti chimici, elettronici, tossici, infiammabili, coloranti e macchinari, in linea con le limitazioni europee. 3.1.4. Esiste l'obbligo di acquistare nel Paese prodotti o macchinari che siano prodotti sul mercato locale? Non esiste alcun obbligo in tal senso, ma sono presenti forme protezionistiche analoghe a quelle applicate dall'UE nei confronti di merci extracomunitarie, in linea con l'accordo di Unione Doganale. 3.1.5. Esiste un regime per la temporanea esportazione, e per quali operazioni? La normativa doganale turca prevede sia l'importazione temporanea di merci che l'importazione con carnet ATA. Per l'importazione temporanea dei beni è necessaria la prestazione di idonea garanzia o fideiussione bancaria alle dogane per i diritti doganali non riscossi. L'importazione temporanea è usata prevalentemente nell'importazione di beni destinati alla successiva riesportazione o beni destinati a mostre che però si è sicuri di vendere. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 46 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Nei casi diversi dai precedenti è consigliabile il carnet ATA, per il quale sono previste procedure semplificate, ma che ha validità di un solo mese. 3.2. AREE COMMERCIALMENTE STRATEGICHE 3.2.1. Esistono zone che offrono incentivi, trattamenti preferenziali ed agevolazioni fiscali e doganali ? Come vi si accede? Quali sono le agevolazioni previste? In Turchia esistono 3 tipologie di zone a regime speciale: ZONE FRANCHE Le Zone Franche hanno lo scopo di favorire gli investimenti finalizzati all'esportazione. Sono aree considerate al di fuori del territorio soggetto a dazi doganali, pur restando ubicate all'interno dei confini politici del Paese. All'interno delle Zone Franche le norme legali e amministrative che regolano le attività commerciali, finanziarie ed economiche presentano sostanziali differenze rispetto alle altre aree produttive del Paese. In Turchia sono presenti 19 Zone Franche che grazie alla vicinanza a infrastrutture di trasporto garantiscono facile accesso alle rotte commerciali internazionali Vantaggi speciali delle Zone Franche: • Esenzione integrale dai dazi doganali e da altre imposizioni; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 47 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING • Le merci possono sostarvi senza limiti di tempo; • Le società sono libere di trasferire all'estero o in Turchia gli utili prodotti in Zone Franche senza alcuna restrizione; • Esenzione integrale dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) e sulla speciale imposta sui consumi; Esenzione integrale da imposte dirette per aziende che esportano almeno l'85% del valore FOB dei beni prodotti all'interno di Zone Franche. ZONE PER LO SVILUPPO TECNOLOGICO (ZST) - TECNOPARCHI Le Zone di Sviluppo Tecnologico sono aree create per sostenere le attività di ricerca e sviluppo e attrarre investimenti in settori a elevato contenuto tecnologico. Le ZST attive sono 32. Sei tecnoparchi sono situati nella regione di Ankara, cinque nella zona di Istanbul e tre nella limitrofa area di Kocaeli. Vantaggi delle Zone per lo Sviluppo Tecnologico: • Disponibilità di infrastrutture e uffici in locazione; • Incentivi come da programma di sviluppo nazionale, in special modo: – riduzione IVA – riduzione imposte dirette – finanziamento contributi previdenziali • strumenti di supporto del Ministero della Scienza, Industria e Tecnologia – programma SANTEZ – programma “Capitali per la tecnoimprenditoria” © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 48 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING – Centri R&D • strumenti di supporto di TÜBİTAK • strumenti di supporto di TTGV • strumenti di supporto KOSGEB per le PMI • Possibilità di accedere a finanziamenti europei. ZONE INDUSTRIALI ORGANIZZATE Le Zone Industriali Organizzate (Organize Sanayi Bölgesi, OSB) offrono agli investitori terreni edificabili o spazi produttivi in fabbricati già costruiti, in aree recintate e dotato di diverse infrastrutture (strade, acqua, gas naturale, elettricità, comunicazioni, smaltimento dei rifiuti , sicurezza etc.). In Turchia esistono 264 Zone Industriali Organizzate in 80 province su 81 totali 5, 149 attualmente operative su un'area complessiva di circa 50.000 ha, mentre le restanti 115 sono in corso di realizzazione. Oltre ai già citati incentivi per gli investimenti, gli operatori presenti nelle OSB possono beneficiare dei seguenti vantaggi: • Esenzione dall'imposta comunale per la costruzione e l'utilizzo dello stabilimento; • Esenzione dall'imposta comunale sui rifiuti solidi se la OSB non beneficia dei servizi comunali; • Esenzione IVA per le acquisizioni di terreni; 5sola eccezione la provincia nordorientale di Artvin, caratterizzata da un'impervia geografia montana. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 49 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING • Esenzione dall'imposta sugli immobili per cinque anni a partire dalla conclusione della costruzione dello stabilimento; • Costi ridotti per acqua, gas naturale e telecomunicazioni; • Nessuna tassa per l'unificazione e/o la separazione di lotti (che corrisponde di norma a circa allo 0,54% del costo complessivo). 3.3. DOGANE 3.3.1. Quali sono le autorità doganali competenti? Gli uffici doganali del Paese hanno competenza territoriale riguardo alla residenza dell’importatore, oppure la scelta ove sdoganare la merce è libera? SOTTOSEGRETARIATO DELLE DOGANE T.C. Başbakanlık Gümrük Müsteşarlığı Hükümet Meydanı, 06100 Ulus / Ankara Tel: (+90) 312 306 80 00 Web: www.gumruk.gov.tr E-mail: [email protected] Non vi sono limitazioni in merito alla scelta della dogana presso cui effettuare le operazioni di importazione/esportazione. 3.3.2. Quale documentazione è richiesta dalle procedure doganali? Le merci dirette in Turchia devono essere corredate da: • fattura commerciale in tre copie con indicazione dei prezzi FOB e CIF e della modalità di pagamento; • certificato di origine in tre copie non legalizzato; • lettera di vettura accompagnata da una lista dei colli in cinque esemplari. Per l'importazione di alcuni prodotti, tra i quali generi alimentari finiti e semilavorati, vaccini, sieri, sostanze biologiche, antiparassitari e detergenti, è necessario un certificato sanitario da richiedersi al Ministero della Sanità turco. I documenti comprovanti la definitiva importazione della merce in territorio turco sono la dichiarazione doganale di entrata e la dichiarazione doganale analoga al DAU (Documento Amministrativo Unico), che possono essere presentati alternativamente e devono contenere l'indicazione del pagamento dei dazi doganali e © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 50 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING tutti gli elementi che possano ricondurre all'importazione effettuata. I documenti devono essere debitamente timbrati e firmati dalla locale autorità doganale e possono essere prodotti in originale o in copia conforme all'originale. 3.3.3. Sono previsti controlli dei requisiti tecnici dei prodotti da effettuarsi in dogana al momento dell’importazione? Sì, sono previsti controlli dei requisiti tecnici dei prodotti. In taluni casi l'importatore è tenuto a compilare il documento che certifica l'idoneità ai criteri di importazione del Paese (TS belgesi). Tale documento è reperibile presso il sito del Sottosegretariato del Ministero di competenza in relazione alla tipologia di prodotto importato. (ad es. per i prodotti agricoli è competente il Sottosegretariato del Ministero dell'Agricoltura). 3.3.4. Quale legislazione viene applicata relativamente all’imballaggio e all’etichettatura delle merci? La normativa turca prevede che debbano essere rispettati gli standard nazionali. Per la regolamentazione in dettaglio si invita a consultare i siti internet del Ministero dell'Agricoltura ed Allevamento e del Ministero della Salute nel quale sono riportate le normative in vigore. 3.4. ACCORDI COMMERCIALI 3.4.1. E' stata stipulata una convenzione per evitare la doppia imposizione fiscale con l'Italia? La Turchia ha firmato circa 70 trattati di prevenzione della doppia tassazione con diversi paesi. La Convenzione tra Italia e Turchia per evitare la doppia imposizione in materia di imposte sul reddito e prevenire evasioni fiscali è stata firmata il 27/07/1990 ed è entrata in vigore il 01/12/1993. Si segnala inoltre l'Accordo per evitare le doppie imposizioni sui redditi derivanti dalla navigazione aerea e marittima entrata in vigore il 29/09/1981. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 51 Business Guide – TURCHIA 3.4.2. © INFORMEST CONSULTING Esiste tra il Paese e l'Italia una convenzione bilaterale per la protezione degli investimenti? Sì, Italia e Turchia hanno firmato l'accordo sulla promozione e protezione degli investimenti, entrato in vigore il 03/03/2004. 3.4.3. Esistono altri accordi di carattere economico e commerciale sottoscritti con l’Italia? Sì, Italia e Turchia hanno sottoscritto la Convenzione sull'ammissione temporanea di merci, firmata ad Istanbul il 26/06/1990. 3.4.4. Quali sono i principali accordi di carattere economico e commerciale sottoscritti con l’Unione Europea? Accordo di unione doganale con l'UE dal 1996; Altri accordi di libero scambio in corso; Negoziati di adesione con l'UE dal 2005. 3.4.5. Esistono altri Paesi o aree geografiche con i quali il Paese possiede accordi preferenziali di commercio e quali sono le condizioni preferenziali? Oltre all'accordo di Unione Doganale con l'Unione Europea, la Turchia ha stretto Accordi di libero scambio con Albania, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Paesi EFTA (Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein), Egitto, Georgia, Israele, Macedonia, Montenegro, Marocco, Palestina, Serbia, Tunisia, Siria, Tunisia. 3.5. FLUSSI FINANZIARI 3.5.1. Qual è il regime di importazione dei capitali e delle risorse finanziarie necessarie per gli investimenti? La nuova legge sugli investimenti n. 4875/2003 adotta un approccio liberale e di apertura all'afflusso dei capitali esteri. Essa rappresenta la risposta della Turchia alle richieste avanzate dal Fondo Monetario Internazionale in occasione della negoziazione del credito stand-by concesso nel febbraio 2002. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 52 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING In relazione ai flussi di capitali, i principali elementi della nuova legge consistono nell'equiparazione tra investitori locali e stranieri, nonché nel libero trasferimento dei profitti, delle royalties e del rimpatrio del capitale; non esiste, inoltre, alcuna limitazione alle entrate ed uscite di fondi per rimesse (remittances), ovvero i trasferimenti di denaro effettuati da un lavoratore straniero verso il proprio Paese d'origine. 3.5.2. Qual è il regime di esportazione delle risorse finanziarie? Gli investitori esteri sono liberi di trasferire dividendi all'estero in conformità con la legge relativa agli investimenti diretti esteri. Tuttavia, anche i requisiti di riserva legale del Codice di commercio turco devono essere soddisfatti. Non esistono restrizioni riguardo ai pagamenti dei dividendi secondo la legge relativa al cambio estero, ma la ritenuta d'acconto, del 15%, sui dividendi deve essere pagata prima del rimpatrio. Questo verrà verificato dalle banche coinvolte nel trasferimento. Non esistono limiti all'esportazione degli utili a meno che l'azienda non sia monitorata da un ente di controllo superiore, come il Consiglio per i mercati finanziari (SPK, Sermaye Piyasası Kurulu, equivalente della Consob in Turchia) o l'Autorità di Supervisione e Regolamentazione del Settore Bancario (BDDK, Bankacılık Düzenleme ve Denetleme Kurumu, omologo dell'ABI), la cui approvazione è necessaria. Gli utili distribuiti ai soci sono tassati con un aliquota pari al 15%. 3.5.3. Quali sono le autorità competenti in materia di import/export di risorse finanziarie? Direzione Generale per gli Investimenti Diretti Esteri (opera all’interno del Ministero del Tesoro turco) Inonu Bulvari No:36 06510 Emek - Ankara Tel: (+90) 312 204 60 00 Web: www.treasury.gov.tr © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 53 Business Guide – TURCHIA 3.5.4. © INFORMEST CONSULTING Per quanto riguarda i prodotti o servizi derivanti dall'investimento, è possibile la riesportazione anche del totale della produzione? Occorre che una parte della produzione sia venduta sul mercato locale? Sì, è possibile l'esportazione anche del totale della produzione, non esistendo in Turchia alcun obbligo di vendita sul mercato interno. Qualora l'operatore straniero desideri investire in Turchia nell'ottica di riesportare il totale o gran parte della propria produzione, le Zone Franche rappresentano un luogo ideale per effettuare tale investimento. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 54 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 4. Regime fiscale 4.1. QUADRO NORMATIVO E PRINCIALI IMPOSTE E TASSE Le principali imposte dirette sono:l'imposta sul reddito individuale e l'imposta sul reddito societario. La normativa che regola la tassazione dei redditi individuali è la Legge n. 1960 sulla Tassazione del Reddito, mentre le norme relative alla tassazione delle società sono contenute nella Legge sulle Società n. 1949. I non residenti che generano reddito in Turchia tramite rapporto di lavoro dipendente, possesso di proprietà, operazioni commerciali o altra attività, sono anch'essi soggetti al prelievo fiscale, ma solo per quanto attiene al reddito generato in Turchia. Le principali aliquote di imposizione fiscale diretta e indiretta sono le seguenti: • persone fisiche: aliquote variabili dal 15% al 35% a seconda della fascia di reddito; • società di capitali: 20% degli utili (EBIT); • affitti, consulenze, royalties pagate all'estero: ritenuta variabile dal 10% al 20% a seconda dei servizi; • IVA: tassi variabili da 1% a 18%, a seconda dei prodotti; dividendi: ritenuta che varia in base agli accordi bilaterali tra Paesi. 4.2. LE IMPOSTE SULLE PERSONE GIURIDICHE 4.2.1. Quali sono i soggetti passivi d’ imposta? Qual è il regime fiscale per le stabili organizzazioni? Sono soggetti d’imposta: le società di capitali, le cooperative, gli enti pubblici economici, gli enti commerciali posseduti da associazioni e fondazioni, e le joint ventures. Le società residenti sono tassate in base al principio del reddito mondiale (unlimited liability), mentre le società non residenti che operano attraverso una branch o una joint-venture sono tassate soltanto sui redditi prodotti in Turchia (limited liability). I capital gain realizzati da imprese rientrano anch’essi nel profitto complessivo tassabile. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 55 Business Guide – TURCHIA 4.2.2. © INFORMEST CONSULTING Qual è l’aliquota d’imposta applicabile? Quali i redditi soggetti a tassazione e quelli esenti o esclusi dall’imposta? Esistono redditi soggetti a tassazione in più anni? L'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società è pari al 20%. Sono applicate le seguenti trattenute fiscali sui redditi delle società residenti: • i dividendi: aliquota del 15%; • interessi generati dai depositi bancari: aliquota del 15%; • utili per azione versati da banche di partecipazione: aliquota del 15%; • accordi di riacquisto: aliquota del 15%. Non sono soggetti ad alcuna tassazione: • interessi sui certificati e sulle obbligazioni del Tesoro riscossi da società residenti; interessi su altri certificati ed obbligazioni riscossi da società residenti. 4.2.3. Esistono criteri territoriali per l’applicazione delle imposte dirette sulle persone giuridiche? Per i dettagli circa incentivi su base regionale si rimanda al capitolo 3.2. 4.2.4. Sono previste agevolazioni fiscali per gli investitori? Sì, per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo 1.2 “Regimi agevolativi”. 4.3. TASSAZIONE DELLE ATTIVITA’ D’IMPRESA 4.3.1. Qual è il livello ordinario di tassazione delle attività di impresa per le società di persone e per le società di capitale?Qual è il livello di tassazione per la microimpresa e l’impresa agricola? L'aliquota fiscale dell'imposta sul reddito delle società è pari al 20%. Anche la microimpresa e l'impresa agricola sono soggette alla medesima aliquota fiscale. Tuttavia le imprese agricole possono beneficiare di incentivi sulla base di investimenti fissi, che comportano, tra l'altro, esenzione da IVA, tasse doganali e © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 56 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING riduzione delle imposte societarie. Tali incentivi variano in relazione all'ubicazione dell'impresa. 4.3.2. Quali sono i costi indeducibili? Quali sono i costi deducibili e le modalità di deduzione? In linea di principio, sono deducibili le spese generali sostenute per la conduzione dell’attività; tra le altre, sono ammesse in deduzione le seguenti spese: • genericamente tutte le spese sostenute in attività finalizzate alla creazione di profitto; • spese di vitto per i dipendenti sul luogo di lavoro; • spese per cure mediche; • premi assicurativi e pensionistici; • spese di abbigliamento pagati per i dipendenti; • perdite, danni e indennizzi pagati sulla base di accordi scritti, decreti giuridici, o da disposizioni di legge; • spese di viaggio e alloggio rilevanti per il business; • spese per i veicoli che fanno parte dell'impresa e utilizzati nel settore; • quote di ammortamenti in base alle disposizioni della procedura di Diritto Tributario; • pagamenti per i sindacati. Nel determinare l'imponibile, le seguenti spese non sono deducibili: • fondi o risorse prelevate dall'impresa da parte del proprietario, dal coniuge o dai figli; • stipendio, bonus, commissioni e compensazioni pagate al proprietario dell'impresa, al suo coniuge o ai suoi figli; • interessi, differenza di cambio e gli altri costi pagati o maturati sulla base di capitale mascherato; • riserve; • donazioni; • imposta sulle società, ammende, sanzioni fiscali e sanzioni di mora e interessi; • ammortamento dei veicoli a motore e altre spese non connesse con le attività di business; • spese sostenute per promuovere ogni tipo di bevanda alcolica e tabacco. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 57 Business Guide – TURCHIA 4.3.3. © INFORMEST CONSULTING Quali sono le aliquote di deduzione relative all’ammortamento fiscale ordinario? Quali sono i beni fiscalmente non ammortizzabili? Esiste un ammortamento fiscale anticipato? Il sistema turco relativo alle aliquote di ammortamento fiscale ordinario è alquanto complesso e risulta di difficile inquadramento generale. Di seguito si riportano le principali categorie di prodotti suddivise per aliquote di ammortamento. • fabbricati: 2% (ad eccezione di quelli ad uso agricolo: 5%); • macchinari industriali: 10% (ad eccezione di: macchinari agricoli, 20%; macchinari per produzione di ceramica, porcellana, mattoni, tegole, 6,7%; macchinari per la lavorazione di ferro e acciaio, 5% – 8,3%); • impianti (idraulico, gas, climatizzazione, antincendio, etc.): 6,7%; • veicoli su gomma: 20% – 25%; • natanti da carico e da trasporto passeggeri: 5,6% • sistemi Informatici (computer, cellulari, software, etc.): 25% – 33,3%; • immobilizzazioni immateriali (marchi, brevetti, licenze, etc.): 6,7%. Per i beni di valore inferiore a 700TL l'ammortamento avviene interamente nell'anno dell'acquisto. Esiste la possibilità di ammortamento anticipato, che si concretizza in un'aliquota doppia sul residuo del valore non ancora dedotto. 4.3.4. Esistono altre imposte e tasse nazionali e locali applicabili all’attività di impresa? Imposte comunali e locali sono applicabili. 4.4. LE IMPOSTE SULLE PERSONE FISICHE 4.4.1. Qual è il regime delle imposte sulle persone fisiche?Quali sono le categorie di reddito assoggettate alla tassazione? L’imposta sul reddito delle persone fisiche grava su: • redditi derivanti da attività commerciali; • redditi derivanti da attività agricole; • redditi derivanti da salari e pensioni; • redditi derivanti da prestazioni professionali; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 58 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING • redditi derivanti da investimenti di capitale (interessi e dividendi); • redditi derivanti da beni immobili e diritti; • redditi derivanti da fonti diverse dalle precedenti. 4.4.2. Quali sono le aliquote applicate? Come vengono tassati i dividendi? Come vengono tassate le cessioni delle partecipazioni? Come avviene in Italia, l’imposta sul reddito delle persone fisiche viene calcolata per scaglioni progressivi, e l'aliquota varia tra il 15% ed il 35%. Le aliquote fiscali relative all'imposta sul reddito valide per il 2013 sono come segue: • 15% fino a 10.700 TRY; • 20% da 10.700 a 26.000 TRY; • 27% da 26.000 a 60.000 TRY; • 35% oltre 60.000 TRY; Per i redditi da lavoro dipendente gli ultimi due scaglioni sono come segue: • 27% da 26.000 a 94.000 TRY; • 35% oltre 94.000 TRY L’anno fiscale inizia il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ogni anno. Il datore di lavoro è obbligato ad effettuare mensilmente la ritenuta dal salario dovuto al lavoratore dipendente. Un lavoratore autonomo, invece, deve effettuare con cadenza trimestrale il pagamento di acconti (Muhtasar) pari al 15%, saldando il conguaglio dopo la dichiarazione dei redditi l'aprile successivo. 4.5. IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO 4.5.1. Com’è disciplinata l’Imposta sul Valore Aggiunto? Quali sono le principali differenze con la normativa italiana? In Turchia esiste un sistema di Imposta sul Valore Aggiunto analogo a quello italiano. La sigla corrispondente a IVA è KDV. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 59 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Sono soggetti passivi d’imposta coloro che sono coinvolti nelle transazioni tassabili a prescindere dal loro status o dalla loro posizione nei confronti di altre imposte. 4.5.2. Quali sono le aliquote IVA applicate alla cessione di beni e alla prestazione di servizi e quali le eventuali esenzioni? Sono previste particolari agevolazioni in materia di IVA? Esistono condizioni di indetraibilità dell’imposta? L'IVA viene applicata ai beni e servizi commerciali, industriali e agricoli, ai beni e servizi offerti dai liberi professionisti, ai beni e servizi d'importazione e alla fornitura di beni e servizi attraverso altre attività. L’aliquota ordinaria è del 18%; aliquote speciali sono applicate nei seguenti casi: • 1%: ad esempio per i prodotti agricoli come il cotone grezzo, la fornitura e leasing di beni nell'ambito di applicazione della legge finanziaria Leasing; • 8%: ad esempio per i prodotti alimentari di base, libri e pubblicazioni simili. Le attività esenti IVA sono: • esportazione di merci e servizi6; • attività di esplorazione/ricerca di petrolio ed altri investimenti effettuati in conformità del certificato sugli incentivi agli investimenti; • trasporti internazionali; • esenzioni ai sensi della disciplina internazionale sulle attività diplomatiche. L'IVA è invece indetraibile per: • acquisti di automobili (ad eccezione delle auto aziendali); • scorte perdute o rubate; • IVA su altre spese definite non detraibili ai sensi della Legge turca. 6per “esportazione di servizio” si intende un servizio fisicamente erogato all'estero ad un cliente straniero. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 60 Business Guide – TURCHIA 4.5.3. © INFORMEST CONSULTING Quali criteri territoriali vengono adottati per l’applicazione dell’IVA? Esistono cessioni di beni o prestazioni di servizi escluse perché extra territoriali? Le attività commerciali situate all'interno delle Zone Franche godono di un'esenzione totale dall'IVA, in quanto queste aree sono considerate virtualmente al di fuori del territorio nazionale. Il regime generale degli incentivi prevede l'esenzione dall’IVA per le macchine o le attrezzature acquistate localmente o importate. 4.5.4. Qual è il trattamento delle importazioni/esportazioni ai fini dell’IVA? L'importazione di beni e servizi è sempre soggetta ad IVA, anche in caso di transazioni senza valore commerciale. Al contrario le esportazioni di beni e servizi possono, in alcuni casi, essere esenti IVA. Per ciò che attiene le esportazioni di beni, non si applica l'IVA se queste rispettano le seguenti due condizioni: • la vendita deve avvenire verso un acquirente straniero domiciliato fuori dal territorio turco, o in una Zona Franca, o infine, verso un operatore autorizzato di un magazzino doganale; • i beni devono lasciare il territorio doganale turco e giungere in un Paese estero, ovvero una Zona Franca, o infine essere depositati in un magazzino doganale autorizzato per poi essere spediti in un Paese estero. In relazione alle esportazioni di servizi è prevista l'esenzione da IVA se queste rispettano le seguenti condizioni: • i servizi devono essere erogati in territorio estero a favore di un soggetto residente all'estero; • le fatture e gli altri documenti devono essere emesse a nome del soggetto straniero; • i compensi per il servizio devono essere portati nel Paese in valuta estera. 4.5.5. Quali sono i principali adempimenti contabili relativi all’IVA? Il regime della dichiarazione, che deve essere presentata anche se non sono state effettuate operazioni imponibili, è mensile o trimestrale: nel primo caso deve © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 61 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING essere presentata entro il giorno 20 del mese successivo, mentre nel secondo caso deve essere presentata entro il giorno 20 del mese successivo al trimestre trascorso. 4.5.6. Quali sono gli uffici competenti in materia di IVA? L'ufficio competente in materia di IVA è il Vergi Dairesi (Agenzia delle Entrate) presso cui la società è registrata. 4.6. ALTRE IMPOSTE INDIRETTE E TASSE NAZIONALI E LOCALI 4.6.1. Qual è il regime fiscale della accise?Quali sono le aliquote applicate? La normativa fiscale turca individua quattro categorie di prodotti, soggette a diverse di aliquote di imposta sui consumi. In base alla categoria di appartenenza, determinati prodotti sono tassati tramite un importo determinato sulla quantità del prodotto o di un componente, altri al contrario sono soggetti ad aliquota percentuale sul loro stesso valore. Questa imposta è denominata ÖTV (Özel Tüketim Vergisi – Imposta speciale sui consumi), e le aliquote sono state aggiornate tra il 15/06 e il 22/09 dell'anno 2012. Di seguito alcuni esempi: • Carburanti per mezzi a motore su gomma: 1,52 – 2,30 TRY per litro; • Mezzi a motore: 1% - 130% del valore; • Tabacco e prodotti derivati: 40% - 65% sul valore; • Vini: 3,53 – 25,93 TRY per litro di alcool contenuto; • Liquori e superalcoolici: 32,66 – 104,87 TRY per litro di alcool contenuto; • Birre: 63% del valore; • Prodotti di consumo (prodotti di lusso, cosmetici, elettrodomestici, computer): 6,7% - 20% del valore. 4.6.2. Come è disciplinata l’imposta di registro? Quali sono gli atti soggetti a tassazione? L'imposta di registro è applicata ad un'ampia gamma di documenti inclusi contratti, accordi, lettere di credito e di garanzia, libri contabili e libri paga, dichiarazioni d'imposta e doganali, titoli e buoni. Tale imposta può essere calcolata su base millesimale del valore indicato nel documento (variabile da 1,89‰ a 9,48‰), © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 62 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING oppure avere un importo stabilito per ogni foglio o fascicolo del documento in oggetto. Ogni originale di suddetti documenti è soggetto a imposta. Ai sensi della Legge sull'imposta di registro, ogni parte coinvolta in un accordo è solidalmente responsabile per il pagamento dell'intera tassa. 4.6.3. Quali sono le principali tasse a livello nazionale e locale? TASSE E IMPOSTE DETTAGLI PERCENTUALE Imposta sul reddito delle società 20% Imposta sul reddito delle persone fisiche 15% - 35% Imposta sul Valore Aggiunto: – Generale – Generi alimentari Valore di vendita 18% di base, prodotti tessili 8% 1% – Prodotti agricoli Tassa sulle transazioni bancarie e assicurative: – Generale – Transazioni interbancarie – Riacquisti – Transazioni monetarie – Vendita di titoli di stato e BOT – Vendita di valute estere © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA 5% 1% 1% 1% 1% 0,1% Pag. 63 Business Guide – TURCHIA Imposta di Bollo: – Generale – Contratti d'affitto © INFORMEST CONSULTING Valore specificato documentazione nella 9,48‰ 1,89‰ – Retribuzione lavoro dipendente 7,59‰ – Dichiarazione dei redditi per imprese 53,00 TRY Imposta fissa per protocollo – Dichiarazioni mensili IVA e 26,25 TRY 6,20 TRY ritenute d'acconto 14,85 TRY – Dichiarazione doganale 30,60 TRY – Conto Economico approvato 0,65 – 222,40 TRY – Stato Patrimoniale approvato – altri documenti Imposta di successione Valore residuo a 130.589 TRY7 1% - 10% Imposta sulle donazioni Valore donato 5% - 30% Imposte e tasse sull'acquisto di beni Valore di vendita immobili Imposta sui consumi: – Derivati del petrolio – Veicoli 1,65% per ciascuna parte Per litro, chilogrammo, ecc. – Bevande alcoliche e tabacchi Valore e motore dimensione – Alcuni beni di lusso Valore/Prezzo di vendita 0,023 – 2,2985 TRY del Da 1% a 130% Valore misto (vedi par. Errore. 'origine riferimento non è stata trovata. a pag. Errore. Il segnalibro non è definito.) 6,7% - 20% 7 l'eredità è esentasse fino a 130.589. L'imponibile è considerato il valore residuo superiore a detta cifra. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 64 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Imposta sulle comunicazioni: Costo del servizio – Servizi di telecomunicazione mobile 25% 15% – Servizi di trasmissione radio- 15% televisiva – Altri servizi di telecomunicazione Imposta su veicoli a motore Principali imposte comunali e locali: – Imposta sui beni immobili – Imposta sugli spettacoli Modello, motore, peso Importo specifico rivisto ogni anno Valore catastale 1‰ – 6‰ Fisso giornalie fino a 80 TRY al giorno © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 65 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 5. Rapporti di lavoro 5.1. RECLUTAMENTO DEL PERSONALE 5.1.1. Qual è il regime di reclutamento del personale locale? C’è libertà di scelta nel reclutamento del personale? Le assunzioni possono essere effettuate sia tramite uffici di collocamento che direttamente. In Turchia, l'impiego viene gestito prevalentemente sulla base del diritto del lavoro e del diritto sindacale vigenti nel Paese. In base al nuovo diritto del lavoro turco, esistono quattro diversi tipi di contratti di lavoro: • contratti di lavoro "temporanei" e "permanenti"; • contratti di lavoro a "tempo determinato" e a "tempo indeterminato"; • contratti di lavoro "part-time"; • contratti di lavoro per "lavoro su richiesta". Per molte tipologie di lavoro il contratto, così come inteso in Italia, non è un elemento imprescindibile. Nella prassi comune, specie per mansioni non qualificate, è sufficiente l'iscrizione del dipendente alla previdenza sociale (ufficio analogo all'INPS italiana) da parte del datore di lavoro. Per mansioni qualificate si può ricorrere a scritture private, senza obbligo di registrazione. In base al diritto, il numero massimo di ore lavorative è pari a 45 alla settimana. In linea di principio, le 45 ore dovrebbero essere suddivise in modo equo tra i diversi giorni lavorativi. Tuttavia, secondo le nuove norme introdotte, le ore di lavoro possono essere distribuite in modo irregolare a patto che il numero totale di ore giornaliere non superi le 11 e che le parti siano d'accordo. Le ore che superano il limite settimanale di 45 ore vengono retribuite come "straordinari". Il pagamento degli straordinari deve essere pari a 1,5 volte lo stipendio/salario in orario standard. In alternativa al pagamento degli straordinari, ai dipendenti possono essere garantite 1,5 ore di permesso per ogni ora di straordinario effettuata. Gli straordinari durante i weekend e le festività devono essere retribuiti il doppio rispetto alla tariffa oraria standard. Queste tariffe rappresentano il minimo definito per legge e possono essere aumentate grazie a contratti collettivi o bilaterali © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 66 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING tra i dipendenti e il datore di lavoro. In un anno non è possibile superare un massimo di 270 ore di straordinario. Sono previsti cinque giorni di festività retribuite all'anno (1° gennaio, 23 aprile, 19 maggio, 30 agosto, 29 ottobre) più due periodi retribuiti di ferie di tipo religioso per raggiungere un massimo di 8 giorni complessivi. I dipendenti hanno diritto a ferie retribuite per i periodi indicati di seguito, a condizione di aver lavorato per almeno un anno, incluso il periodo di prova: Anni di lavoro Periodo minimo di ferie retribuite 1-5 14 giorni 5-15 20 giorni Oltre 15 anni 26 giorni 5.2. REMUNERAZIONE DEL PERSONALE 5.2.1. Come viene fissata e quale è la struttura della remunerazione del personale? Esistono premi di produzione? I salari minimi vengono fissati su base nazionale da un comitato composto da rappresentanti del governo, dei lavoratori e dei datori di lavoro. I salari minimi si riferiscono ai lavoratori della fascia più bassa (personale non qualificato) e sono aggiornati per decreto ogni 6 mesi. Esistono premi di produzione: si tratta di mensilità extra (al massimo 4) ed anche gratifiche in occasione di festività o a fine anno. Inoltre la normativa sul lavoro concede delle indennità accessorie: pasti, elargizioni per la famiglia, rimborso spese di trasporto, aiuti finanziari in occasione del matrimonio, nascite di figli, malattie, morte. 5.2.2. Qual è l'ammontare della indennità di fine rapporto? In Turchia non esiste una quadro omogeneo delle remunerazioni per categorie di lavoratori. I dati indicativi, relativi al primo semestre 2011 sono: CATEGORIA RETRIBUZIONE MEDIA LORDA ANNUA (TL) Operai 9.600 – 14.400 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 67 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Operai Specializzati 12.000 – 18.000 Amministrativi e Commerciali 15.600 – 24.000 Dirigenti 18.000 – 40.000 5.2.3. Qual è l'incidenza media degli oneri sociali in funzione del salario lordo annuo? I dipendenti che cessano un rapporto di lavoro a causa del pensionamento o per ragioni diverse dalle dimissioni o dalla cattiva condotta, hanno diritto ad un’indennità di fine rapporto calcolata sulla base della retribuzione mensile lorda per gli anni di anzianità maturati. Tuttavia, la retribuzione mensile per ogni anno di anzianità non deve eccedere il limite stabilito con cadenza semestrale (per il primo semestre del 2011 è pari a 2.623,23 TRY), a meno di specifiche disposizioni previste nel contratto di lavoro. Di seguito i dati riportati dal Ministero del lavoro e della previdenza sociale relativi agli oneri sociali a carico del datore di lavoro per il 1° semestre 2013: Salario minimo lordo 978,60 TRY • Premio previdenza sociale (14%) 137,00 TRY • Fondo di disoccupazione (1%)9,79 TRY • Indennità di contingenza minima*73,40 TRY Per informazioni più dettagliate si veda il paragrafo Errore. L'origine iferimento non è stata trovata. a pag. Errore. Il segnalibro non è definito.. 5.2.4. Quali sono le cause che possono determinare il licenziamento? Ai sensi della normativa giuslavoristica turca, sia il datore di lavoro sia il dipendente sono obbligati a comunicare l'intenzione di cessare il rapporto con un preavviso. Il periodo minimo di preavviso varia in relazione alla durata del rapporto di lavoro. Il datore di lavoro può rescindere un contratto di lavoro pagando al dipendente lo stipendio corrispondente al periodo di preavviso. Il dipendente ha tuttavia il diritto di sottoporre la validità della cessazione a controllo giurisdizionale. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 68 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Il datore di lavoro e il dipendente hanno il diritto di rescindere un contratto di lavoro senza preavviso per motivi di salute, casi derivati da cattiva condotta e ragioni analoghe, ed eventi di "forza maggiore" che impediscono al dipendente di lavorare per un periodo superiore a una settimana. 5.3. PERSONALE STRANIERO 5.3.1. A quale normativa è assoggettato il personale straniero? Il personale straniero è soggetto alla Legge per i lavoratori stranieri n. 25040, la quale investe il Ministero del Lavoro e della Sicurezza Sociale dei pieni poteri per quanto riguarda l’occupazione dei cittadini stranieri in Turchia. Gli stranieri residenti fuori dalla Turchia, per ottenere un permesso di lavoro devono presentare relativa domanda presso una delle rappresentanze diplomatiche turche nel Paese di residenza; tale richiesta è poi inoltrata al Ministero del Lavoro e della Sicurezza Sociale in Turchia. I cittadini stranieri che ottengono un permesso di lavoro devono ottenere un visto di lavoro entro 90 giorni e un permesso di soggiorno entro 30 giorni dalla loro entrata in Turchia. Il permesso di lavoro non ha valore, se non è accompagnato dal visto e dal permesso di soggiorno. Gli stranieri con un permesso di soggiorno valido (validità pari a un minimo di 6 mesi, tranne che per i permessi di soggiorno a scopi educativi) possono presentare la domanda direttamente al Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale. Esistono diverse tipologie di permesso di lavoro: • Permesso di lavoro temporaneo; • Permesso di lavoro permanente; • Permesso di lavoro autonomo; • Permesso di lavoro eccezionale. In assenza di accordi bilaterali o multilaterali i permessi di lavoro temporanei vengono concessi dal Ministero del Lavoro per una durata massima di un anno. Compito del Ministero è la valutazione di tutte le componenti della domanda. Alla scadenza annuale il permesso di lavoro può essere rinnovato fino ad un massimo di tre anni a condizione che il lavoratore straniero continui a svolgere il lavoro precedente presso lo stesso datore di lavoro. Alla scadenza dei tre anni è possibile ottenere un ulteriore rinnovo fino a 6 anni a condizione che si continui a svolgere lo stesso lavoro (in questo caso è possibile cambiare datore di lavoro). © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 69 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING I consorti degli stranieri che ottengono un permesso di lavoro possono ricevere un permesso di lavoro temporaneo a condizione che abbiano risieduto in Turchia per un periodo di 5 anni senza interruzioni. In questo caso è considerato periodo di residenza anche il periodo di studio, eventuali interruzioni per motivi di salute o rientri nel Paese di origine. I permessi di lavoro permanenti possono essere concessi agli stranieri che risiedono in Turchia da almeno 8 anni senza interruzioni o che lavorano in Turchia da almeno 6 anni. Negli 8 anni di residenza non possono essere considerati i periodi di studio. I periodi di lavoro o residenza in Turchia vanno comprovati attraverso la presentazione di documentazione ufficiale. Gli stranieri che risiedono in Turchia da almeno 5 anni senza interruzioni possono ottenere un permesso di lavoro autonomo (dietro presentazione di documenti ufficiali che attestino la residenza) a condizione che le autorità pubbliche rilevanti valutino positivamente il lavoro autonomo per quanto concerne il suo contributo all’economia nazionale. Lo straniero la cui domanda viene accolta ottiene un Documento di domanda di lavoro indipendente che ha una durata di 3 mesi e permette di proseguire nelle procedure necessarie ad ottenere il permesso dal Ministero. I cittadini UE e di altri paesi rientranti in accordi bilaterali con la Turchia, sono esentati dall'obbligo dei 5 anni di residenza per l'autorizzazione al lavoro autonomo. L'apertura di un'impresa individuale (partita IVA) viene agevolmente espletata presso gli uffici competenti, analogamente a quanto avviene in Italia. I permessi di lavoro eccezionale sono previsti dall’art. 8 della Legge 4817 e includono: • Stranieri sposati con un cittadino turco che risiedono in Turchia con il coniuge; • Stranieri che sono stati sposati con un cittadino turco per almeno 3 anni e vivono in Turchia con i propri figli; • Coloro che hanno perso la cittadinanza turca per motivazioni legali o perché vi hanno rinunciato nella scelta tra diverse cittadinanze; • Stranieri che sono nati in Turchia o che vi si sono trasferiti prima di compiere la maggiore età in base alla loro legislazione nazionale e che hanno completato la scuola secondaria in Turchia; • Stranieri di origini turche che sono considerati immigrati, rifugiati o nomadi in base alla Legge No. 2510, ma che non sono ancora ritenuti cittadini turchi; © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 70 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING • Cittadini dell’UE e i loro coniugi e figli che non sono cittadini UE; • Coloro che lavorano per le ambasciate e i consolati stranieri in Turchia, per gli uffici di rappresentanza di organizzazioni internazionali in Turchia congiuntamente ai coniugi e ai figli in base al principio di reciprocità; • Stranieri che si recano in Turchia per scopi scientifici e culturali per un periodo superiore ad un mese e per scopi sportivi per un periodo superiore ai 4 mesi; • Stranieri impiegati da Ministeri, istituzioni pubbliche e altre autorità statali rilevanti in particolari casi specificati dalla Legge. 5.3.2. Come viene fissata la remunerazione del personale straniero? L'importo del salario dichiarato dal datore di lavoro e pagato al cittadino straniero deve essere a un livello che sia conforme con la posizione e la competenza dello stesso. Di conseguenza, considerando l'importo del salario minimo alla data di applicazione, il salario pagato deve essere almeno pari al seguente valore: • 6,5 volte l'importo del salario minimo, per architetti, ingegneri, piloti e dirigenti senior che richiedono il permesso preliminare; • 4 volte l'importo del salario minimo, per architetti, ingegneri e responsabili di filiale o unità; • 3 volte l'importo del salario minimo, per insegnanti e persone assunte per mansioni che richiedono competenze e abilità; • 1,5 volte l'importo del salario minimo, per persone assunte per servizi immobiliari e altre mansioni. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 71 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 6. Servizi alle imprese 6.1. BANCHE 6.1.1. Quali sono le principali banche commerciali operanti con l'estero? La maggior parte delle banche turche sono state acquisite negli ultimi anni da grandi gruppi bancari esteri che quindi oggi detengono una buona quota del sistema bancario locale. Le principali banche presenti in Turchia sono le seguenti: BANCHE A PARTECIPAZIONE STATALE: Türkiye Cumhuriyeti Ziraat Bankası A.Ş. Doğanbey Mah. Atatürk Bulvarı No:8, Ulus - Ankara Tel: (+90) 312 584 20 00 Fax: (+90) 312 584 49 63,64,65 http://www.ziraatbank.com.tr Türkiye Halk Bankası A.Ş. Söğütözü Mah. 2. Cad. No:63, Söğütözü - Ankara Tel: (+90) 312 289 20 00 Fax: (+90) 312 229 58 57 http://www.halkbank.com.tr Türkiye Vakıflar Bankası T.A.O. Atatürk Bulvarı No:207, Kavaklıdere - Ankara Tel: (+90) 312 455 75 75 Fax: (+90) 312 455 76 90-91-92 http://www.vakifbank.com.tr © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 72 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING BANCHE PRIVATE: Adabank A.Ş. Büyükdere Cad. Rumeli Han No:40, 80494 Mecidiyeköy - İstanbul Tel: (+90) 212 272 6420 Fax: (+90) 212 272 6446 www.adabank.com.tr Akbank T.A.Ş. Muradiye Cad. No:45, 34435 Sirkeci - İstanbul Tel: (+90) 212 5209157 Fax: (+90) 212 5260451 www.akbank.com Alternatif Bank A.Ş. Cumhuriyet Caddesi No:46, 34367 Elmadağ - İstanbul Tel: (+90) 212 315 65 00 Fax: (+90) 212 233 15 00 www.abank.com.tr Anadolubank A.Ş. Cumhuriyet Mah. Silahşör Cad. No:69, 34380 Bomonti Şişli - İstanbul Tel: (+90) 212 368 70 00 Fax: (+90) 212 368 74 74 www.anadolubank.com.tr Denizbank A.Ş. Büyükdere Cad. No:106, 34394 Esentepe - İstanbul Tel: (+90) 212 336 40 00 Fax: (+90) 212 355 08 00 www.denizbank.com Şekerbank T.A.Ş. Eski Büyükdere Cad. No:53, 4.Levent - İstanbul © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 73 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Tel: (+90) 212 2683596 Fax: (+90) 212 2802842 www.sekerbank.com.tr Tekstilbank A.Ş. Maslak Mah. Büyükdere Cad. No:247, 34398 Şişli - İstanbul Tel: (+90) 212 335 53 35 Fax: (+90) 212 285 9200 www.tekstilbank.com.tr Turkish Bank A.Ş. Valikonağı Cad. No:1, 34371 Nişantaşı - İstanbul Tel: (+90) 212 373 63 73 Fax: (+90) 212 225 03 53-55 www.turkishbank.com Türk Ekonomi Bankası A.Ş. TEB Kampüs C ve D Blok, Saray Mah. Sokullu Cad. No:7A – 7B, 34768 Ümraniye - İstanbul Tel: (+90) 216 635 35 35 Fax: (+90) 216 636 36 36 www.teb.com.tr Türkiye Garanti Bankası A.Ş. Levent Nispetiye Mah. Aytar Cad. No:2, 34340 Beşiktaş - İstanbul Tel: (+90) 212 318 18 18 Fax: (+90) 212 318 18 88 www.garanti.com.tr Türkiye İş Bankası A.Ş. Is Kuleler, 34330 Levent - İstanbul Tel: (+90) 212 316 00 00 Fax: (+90) 212 316 09 00 www.isbank.com.tr © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 74 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Yapı ve Kredi Bankası A.Ş. Yapı Kredi D Blok Plaza, Büyükdere Cad., Levent 34330 Beşiktaş - İstanbul Tel: (+90) 212 339 70 00 Fax: (+90) 212 339 60 00 www.yapikredi.com.tr 6.1.2. Quali sono le principali banche commerciali partecipate da banche straniere? Banca Anno operazione Acquirente Demirbank 2001 HSBC Yapı Kredi Bank 2002 TEB Quota Transazione (Mio USD) 100,0% 350 Unicredit 50,0% 240 2004 BNP Paribas 50,0% 217 C-Bank 2005 Bank Hapoalim (IL) 57,5% 113 Dışbank 2005 Fortis 89,3% 1.000 Şekerbank 2005 Rabobank 36,5% 90 2006 Bank TuranAlem (KZ) 34,0% 260 Alternatifbank 2006 Alpha Bank (GR) 50,0% 205 Akbank 2006 Citigroup 20,0% 3.100 Denizbank 2006 Dexia 75,0% 2.400 Tekfenbank 2006 EFG Eurobank (GR) 70,0% 185 Finansbank 2006 National Bank of Greece (GR) 46,0% 2.800 MNG Bank 2006 Dubai Islamic Bank 100,0% 160 6.1.3. Quali sono le banche straniere che possiedono filiali o rappresentanze nel Paese? Sono inoltre presenti ad Istanbul filiali o rappresentanze di banche estere. Riportiamo di seguito le principali banche italiane presenti 8: BANCA INTESA - SAN PAOLO SPA Edin & Suner Plaza Meydan Sok. No:14/1A, 34335 Akatlar - İstanbul 8fonte: ICE Istanbul – www.ice.it/paesi/europa/turchia/link.htm © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 75 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Tel: (+90) 212 351 17 31- 32 Fax: (+90) 212 351 17 33 e-mail: [email protected] BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA (Ufficio di Rappresentanza) Suzer Plaza Residences K:25 No:2505, Askerocağı Cad.No:15 Sisli – İstanbul Tel:(+90) 212 3275619/20 Fax: (+90) 212 3275622 e-mail: [email protected] BNL - BNP Paribas CBS Ishanı K:3, 34427 Fındıklı – İstanbul Tel: (+90) 212 2512121 Web: www.bnpparibas.com.tr e-mail: [email protected] UNICREDIT – YAPI VE KREDI BANKASI A.S. Buyukdere Cad. Yapı Kredi Plaza D Blok, 34330 Levent – İstanbul Tel: (+90) 212 3397000 Fax: (+90) 212 3396030 Web : www.ykb.com.tr e-mail: [email protected] 6.2. APERTURA DI CONTI ALL’ESTERO 6.2.1. Quali sono le disposizioni che regolano l’apertura di conti presso banche straniere o locali da parte di soggetti (persone fisiche o giuridiche) stranieri? La Legge bancaria n. 5411 disciplina le attività bancarie in tutto il Paese. L’obiettivo di questa legge è regolare i principi e le procedure bancarie, di garantire la fiducia e la stabilità nei mercati finanziari e l’efficiente funzionamento del sistema creditizio assieme alla tutela dei diritti e degli interessi dei depositari di conti correnti. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 76 Business Guide – TURCHIA 6.2.2. © INFORMEST CONSULTING I soggetti nazionali (persone fisiche o giuridiche) possono aprire e detenere conti in valuta straniera su banche locali? Possono aprire conti presso banche estere in valuta estera? Sì. 6.2.3. I soggetti stranieri (persone fisiche o giuridiche) possono aprire o detenere conti in valuta locale su banche locali? Sì. 6.2.4. I soggetti (persone fisiche o giuridiche) stranieri possono aprire o detenere conti in valuta estera su banche locali? Sì. 6.3. OPERAZIONI BANCARIE 6.3.1. Le banche straniere possono concedere prestiti ed erogare finanziamenti allo stesso modo delle banche locali? Sì. 6.3.2. Le banche del Paese possono concedere crediti e/o finanziamenti nel breve, medio e lungo termine o soltanto in una di tali categorie? Le banche turche concedono crediti e finanziamenti a breve (fino a 1 anno), medio (fino a 5 anni) e lungo termine (oltre 10 anni). Le condizioni del credito dipendono dalla banca che li concede e in misura particolare dalla solvibilità e dalle garanzie date del cliente. 6.3.3. Le banche ordinarie possono acquisire partecipazioni dirette al capitale di imprese? Sì, la Legge Bancaria n. 5411 non prevede alcun divieto per le banche ordinarie di acquisire partecipazioni dirette al capitale di imprese. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 77 Business Guide – TURCHIA 6.3.4. © INFORMEST CONSULTING Esistono operazioni o categorie di operazioni riservate ad una banca o a un gruppo di banche specificamente abilitate? Solamente le operazioni di concessione di anticipi per il Fondo di assicurazione dei depositi sono di unica competenza della Banca Centrale. BANCA CENTRALE DELLA REPUBBLICA DI TURCHIA (Türkiye Cumhuriyet Merkez Bankası) İstiklal Cad. 10 Ulus, 06100 Ankara Tel: (+90) 312 507 5000 Fax: (+90) 312 507 5640 Web: www.tcmb.gov.tr E-MAIL: [email protected], [email protected] 6.4. LINEE DI CREDITO 6.4.1. Esistono banche nazionali di sviluppo con capacità di acquisire partecipazioni dirette in investimenti realizzati in joint venture tra partner locali e stranieri? Sì. 6.4.2. Esistono banche nazionali di sviluppo o istituti finanziari che erogano linee di credito? Sì, in Turchia esistono istituti che offrono servizi tesi allo sviluppo: La Banca di Turchia per lo Sviluppo (TKB), fondata nel 1975 col nome di Banca di Stato dell'Industria e dei Lavoratori, ha oggi una funzione di sostegno alla crescita imprenditoriale ed allo sviluppo sostenibile. Questo istituto offre servizi di finanziamento per investimenti nel settore dell'industria, del turismo, dell'educazione e della salute; particolari attenzione è dedicata al finanziamento nel campo delle energie rinnovabili; è inoltre attiva nell'analisi dei progetti, investimenti in equity, leasing e management di fondi di investimento. La Banca di Turchia per lo Sviluppo Industriale (TSKB), fondata nel 1950, è un istituto privato per lo sviluppo: oltre ai servizi di finanziamento di progetti industriali in ambito di energie rinnovabili, sviluppo sostenibile, salute, educazione e turismo questa © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 78 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING banca agisce come intermediario per l'ottenimento di fondi predisposti dalla Banca Mondiale, dalla Banca di Investimento Europeo, dalla Banca Europea per lo Sviluppo. La ECO Trade and Development Bank, nata nel 2005 dalla Organizzazione per la Cooperazione Economica (ECO), organizzazione intergovernativa che raggruppa sette paesi asiatici e tre paesi eurasiatici. Si tratta di una Multilateral Development Bank, non finalizzata al profitto, ma ad finanziare progetti atti ad espandere il commercio interregionale e promuovere lo sviluppo economico dei paesi membri. 6.4.3. Quali sono le principali linee di credito indirette (on lending) messe a disposizione degli operatori economici dall’Italia? Come vi si accede? Attualmente non sono disponibili linee di credito. 6.4.4. Quali sono le linee di credito indirette (on lending) messe a disposizione degli operatori economici in ambito internazionale? Come vi si accede? FINANZIAMENTI DELLA BANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI La Banca Europea per gli investimenti (BEI) ha contribuito a consolidare di capitale della Turchia dagli anni ‘60. Sino a dicembre 2008 il totale dei finanziamenti che la BEI ha stanziato per la Turchia ammontava a 8.3 miliardi di euro. Fanno parte dell’assistenza finanziaria della BEI sia il settore pubblico che il settore privato, banche locali e industria, ed anche investitori internazionali. La BEI finanzia le piccole e medie imprese, l’industria e le infrastrutture attraverso partnership con gli intermediari finanziari locali (banche e fondi di investimento pubblici e privati). Dall’inizio dei negoziati di adesione della Turchia all’Unione Europea la BEI sostiene progetti per l’energia, la gestione dei rischi connessi ai terremoti, i trasporti, l’ambiente e lo sviluppo e la crescita delle piccole e medie imprese. Le attività di prestito della BEI derivano dai mandati stabiliti dalla Unione Europea, dallo strumento di assistenza alla preadesione della BEI nonché dalla Mediterranean Partnership. Nel 2010 il sostegno della Banca ai progetti energetici, delle piccole e medie imprese e nelle infrastrutture potrebbe diminuire nonostante la Banca benefici di cofinanziamenti della Commissione Europea. L’ interesse primario della BEI è il coinvolgimento delle imprese europee nello sviluppo di progetti nell’aerea delle energie rinnovabili (energia eolica e impianti di produzione di energia idroelettrica) facilitando partnership tra imprese turche e del resto d’Europa. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 79 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING FINANZIAMENTI DEL FONDO DI INVESTIMENTO EUROPEO Nel marzo 2010 il Fondo di Investimento Europeo (EIF) ha firmato con il Fondo turco di garanzia del credito (KGF) un contratto di fideiussione nel quadro del Programma per la competitività e l'innovazione dell’Unione Europea, che permetterà alle imprese turche l’accesso a prestiti bancari. Questo progetto ha lo scopo di facilitare l’accesso ai finanziamenti per le imprese presenti su tutto il territorio turco. Sempre nel marzo 2010 l’EIF ha firmato un altro contratto di fideiussione con la banca privata turca Finansbank. FINANZIAMENTI DELLA BANCA EUROPEA PER LA RICOSTRUZIONE E LO SVILUPPO La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) è un’istituzione finanziaria creata su iniziativa dei paesi dell’Unione Europea nel 1991, ed ha sede a Londra. Come la BEI anche la BERS opera essenzialmente attraverso la concessione di prestiti, la partecipazione ai capitali di rischio e la concessione di garanzie. Lo scopo della BERS è quello di favorire la transizione verso l’economia di mercato dei paesi dell’Europa centrale ed orientale e dei paesi dell’ex Unione Sovietica, promuovendo l’iniziativa privata e la libera dinamica imprenditoriale. Per la realizzazione di tale mandato la BERS, fornisce sostegni finanziari per l’attuazione di riforme strutturali e settoriali, incluse l’eliminazione dei monopoli, il decentramento ed i processi di privatizzazione. In Turchia, la BERS mira ad aumentare il capitale di rischio e i fondi a lungo termine delle piccole e medie imprese. Tra i settori segnalati come focus in Turchia, si annoverano energia (con un'attenzione particolare agli investimenti in ambito di energie rinnovabili), telecomunicazioni, settore finanziario, infrastrutture pubbliche. Particolarmente degno di nota il settore dell'agricoltura, dove è data priorità al rafforzamento della catena di produzione tale da raggiungere gli standard europei. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 80 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 6.5. ASSICURAZIONI 6.5.1. Quali sono le principali compagnie di assicurazioni operanti nel Paese? Anadolu Hayat Emeklilik Insurance P.K. 144 Levent - İstanbul Tel: (+90) 212 444 55 00 www.anadoluhayat.com.tr Aviva Emeklilik Insurance Saray Mah. Dr. Adnan Büyükdeniz Cad. No:12 34768 Ümraniye - İstanbul Tel: (+90) 216 633 33 33 www.avivasa.com.tr Yapi Kredi Emeklilik Insurance D Blok Plaza Büyükdere Cad. 34330 Levent - İstanbul Tel: (+90) 212 339 76 00 www.ykemeklilik.com Sigortamatik Reşit Galip Cad. No:7/1 06550 Gaziosmanpaşa - Ankara Tel: (+90) 312 446 13 90 www.sigortamatik.net Koc Allianz Insurance Bağlarbaşı Kısıklı Cad. No:13 34662 Altunizade – İstanbul Tel: (+90) 216 556 66 66 www.allianzsigorta.com.tr Aksigorta Insurance © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 81 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Meclis-i Mebusan Cad. No: 67 34427 Fındıklı - İstanbul Tel: (+90) 212 393 43 00 www.aksigorta.com.tr Gunes Sigorta Güneş Plaza, Büyükdere Cad. No:110 34394 Esentepe-Şişli - İstanbul Tel: (+90) 212 444 19 57 www.gunessigorta.com.tr Garanti Sigorta Nispetiye Mah. Aytar Cad. No:2 34340 Levent - İstanbul Tel:(+90) 212 318 18 18 www.garanti.com.tr/tr/bireysel/sigorta_emeklilik/sigorta.page?/ 6.6. ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA 6.6.1. Quali sono le principali associazioni imprenditoriali nel Paese e le loro competenze? Tüsiad (Associazione degli Industriali e degli Imprenditori Turchi) Istituita nel 1971 da alcuni dei maggiori imprenditori e industriali del Paese, Tüsiad è la principale associazione imprenditoriale, politicamente influente, autonoma e a scopo non commerciale. Tügiad (Associazione dei Giovani Imprenditori Turchi) Istituita nel 1986 da un gruppo di giovani imprenditori provenienti dal Tüsiad, presenta una maggiore attenzione alle attività degli imprenditori turchi all'estero. Müsiad (Associazione degli Industriali e degli Imprenditori Indipendenti) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 82 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Istituita nel 1990 da un gruppo di imprenditori islamici conservatori, è un'importante associazione non governativa che assiste i propri membri nelle loro attività di investimento e cooperazione con imprenditori sia turchi che stranieri. Gyiad (Associazione dei Giovani Dirigenti e Imprenditori) Istituita nel 1986, rappresenta i giovani imprenditori (tra i 25 e i 45 anni), e rivolge le proprie attenzioni soprattutto al mercato europeo. Oltre a queste associazioni imprenditoriali, in Turchia sono presenti fenomeni corporativi altamente settoriali. Queste associazioni si riuniscono a livello cittadino o regionale, e superiormente a livello nazionale. La tendenza attuale è quella di rafforzare i rapporti verticali tra associazionismo locali e nazionale. 6.6.2. Esiste una associazione degli importatori nel Paese? No, non esiste un'associazione nazionale degli importatori. Per le associazioni settoriali di importatori si rimanda alla domanda seguente. 6.6.3. Quali sono i principali importatori che operano nel Paese? TUGIDER – Associazione di Importatori Settore Alimentare (www.tugider.org.tr) GUID – Associazione di Produttori e Importatori di Fertilizzanti (www.guid.org.tr) TKSD – Associazione di Produttori e Importatori di Prodotti Chimici (www.tksd.org.tr) TAID – Associazione di Importatori di Veicoli Commerciali (www.taid.org.tr) ODD – Associazione di Importatori di Automobili (www.odd.org.tr) TORID – Associazione di Produttori e Importatori di Legname (www.torid.org.tr) MOBDER – Associazione di Produttori, Importatori e Esportatori di Arredamento (www.mobder.org.tr) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 83 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 6.7. CAMERE DI COMMERCIO 6.7.1. Quali sono le Camere di Commercio, dell’Industria e dell’Artigianato operanti nel Paese e quali sono le rispettive competenze? In Turchia esistono, in qualità di enti statali indipendenti, le Camere di Commercio, le Camere dell'Industria, le Camere del Commercio Marittimo e le Borse Merci. In alcune provincie “minori” le Camere di Commercio e Industria sono riunite in un unico ente. Questi enti sono associati, a livello nazionale, nell'Unione delle Camere e delle Borse Merci della Turchia (TOBB), la cui sede centrale è ad Ankara. L'ordinamento turco assegna alle Camere di Commercio funzioni in materia di risoluzione delle problematiche legate al settore privato, di aumento della competitività in ambito internazionale, di sviluppo delle economie locali. Sul lato pratico, le funzioni delle Camere di Commercio sono: • tenuta del Registro delle Imprese, con funzioni analoghe all'omonimo organo italiano; • servizi di studi e statistiche per membri della Camera; • assistenza alle PMI in materia di subappalti, finanziamenti e studi di mercato; • organizzazione di incontri, seminari e conferenze. Per ciò che attiene la Camera di Commercio di Istanbul, presso di essa è attivo un dipartimento dedicato all'Unione Europea (in Turchia vi sono 18 UE Information Centre) aventi il compito di informare i richiedenti turchi circa le politiche e le normativi europee, organizzare seminari e workshop incentrati sulle relazioni tra UE e Turchia, facilitare l'accesso del pubblico ai database europei, tenere informato il settore privato circa i vari programmi di assistenza finanziaria avviati dall'UE. Ai sensi della Legge n. 5174, le Camere dell'Industria sono l'istituzione preposta a fornire servizi di consulenza ai propri consociati. Esse forniscono la documentazione e le informazioni richieste dagli industriali durante ogni fase della loro attività. Le Camere dell'Industria inoltre rilasciano i documenti di libero scambio per i propri associati esportatori, ai sensi della normativa doganale e degli accordi di libero scambio. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 84 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Il compito delle Camere del Commercio Marittimo è quello di fornire assistenza e consulenza ai propri membri nonché informazioni agli operatori stranieri circa gli scali marittimi, le relative regolamentazioni ed i costi. Convoglia le richieste dei propri associati verso le opportune autorità statali. Cura la redazione e la distribuzione del mensile sul commercio marittimo, sia in inglese che in turco. Organizza Exposhipping, fiera internazionale della navigazione. Partecipa alle fiere internazionali sulla navigazione ed il commercio marittimo. Si riportano di seguito gli indirizzi ed i dettagli di TOBB (tramite il cui sito internet è possibile reperire i contatti di tutte le Camere di Commercio della Turchia) ed ITO: UNIONE DELLE CAMERE DI COMMERCIO, INDUSTRIA E SCAMBIO DI MERCI (TOBB) Dumlupınar Bulvarı No:252 (Eskişehir Yolu 9. Km.) 06530 Ankara Tel: (+90) 312 218 2000 Fax : (+90) 312 219 40 90 Email : [email protected] Web : www.tobb.org.tr CAMERA DI COMMERCIO DI ISTANBUL (ITO) Reşadiye Cad. 34112 Eminönü - İstanbul Tel: (+90) 212 455 60 00 Fax: (+90) 212 513 15 65 Email: [email protected] Web: www.ito.org.tr © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 85 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 7. Quadro Economico 7.1. LA TURCHIA IN CIFRE QUADRO GENERALE Superficie 783.562,38 km² (Italia: 301.340 km²) Popolazione 75.627.384 Capitale Ankara Principali città İstanbul13,8 milioni Ankara4,6 milioni Smirne3,4 milioni Bursa1,9 milioni Adana1,6 milioni Valuta nazionale Lira turca (TL) 1 € = 2,491 TL (al 03/10/2011) 1 € = 2,3565 TRY (al 31/12/2012) Tasso di inflazione (2012) 5,2 % Tasso di disoccupazione (2012) 9,8% © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 86 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING QUADRO ECONOMICO Prodotto Interno Lordo (PIL) PIL nominale (2011) 772,29 mld USD PIL procapite (2012) 15.234,00 USD Origine del PIL (stima 2012) Servizi: 63% Industria: 28,1% Agricoltura: 8,9% Valore delle esportazioni (2011) Valore delle importazioni (2011) Fatturato del settore turistico (2011) 135 Mrd USD Presenze turistiche (2011) 31,5 milioni di persone (752.238 cittadini italiani) 15,9 Mrd USD Investimenti Diretti Esteri (2011) Società con capitale estero (2011) Tasso di inflazione (2012) 241 Mrd USD 23 Mrd USD 29.283 6,16% Germania (10,33%) Iraq (6,18%) Mercati principali per le esportazioni (2011) UK (6,04%) Italia (5,81%) Francia (5,04%) Russia (10,02%) Germania (9,52%) Mercati principali per le importazioni (2011) Cina (9,00%) Stati Uniti (6,65%) Italia (5,57%) Fonte: Ufficio di Statistica della Repubblica Turca, Maggio 2011 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 87 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING L'economia turca ha registrato nel corso degli ultimi anni, e continua tuttora a registrare una notevole e progressiva crescita. Nonostante il clima di crisi globale, anche nel 2011 il Paese ha registrato una crescita del 8,5%. Le esportazioni nel 2011 sono cresciute del 13,73% raggiungendo quota 96 Mrd EUR. La Turchia è al 17° posto nella classifica mondiale, in relazione ai dati relativi al PIL (a parità di potere d'acquisto). Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale, nei prossimi cinque anni si registrerà un aumento medio annuo del PIL del 4,2%. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 88 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 7.2. STRUTTURA DELLE IMPORTAZIONI 7.2.1. Qual è la struttura delle importazioni per settore merceologico e per Paese di provenienza (in particolare dall’Italia)? Qual è il trend rispetto agli anni precedenti? La seguente tabella illustra la struttura delle importazioni della Turchia nel 2011 in relazione ai dieci maggiori partner commerciali e la variazione rispetto al 2010 (valori in EUR): Paese Import 2011 Import 2010 Federazione Russa 17.346.783.527 16.119.963.729 +7,61% Germania 16.483.169.760 13.135.801.929 +25,48% Cina 15.574.338.409 12.865.672.456 +21,05% U.S.A. 11.512.932.894 9.250.784.368 +24,45% Italia 9.646.239.277 7.587.321.738 +27,14% Iran 8.958.437.140 5.728.818.761 +56,37% Francia 6.621.883.572 6.107.488.578 +8,42% India 4.666.351.931 2.557.721.621 +82,44% Corea del Sud 4.533.929.385 3.572.081.181 +26,93% Spagna 4.449.520.044 3.622.803.943 +22,82% © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Variazione Pag. 89 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Queste le principali importazioni (classificazione HS2) in Turchia nel 2011 e la variazione rispetto al 2010 (valori EUR): HS2 Prodotto 27 Idrocarburi 84 Macchinari, meccanici 72 Import 2011 Import 2010 Variazione 39.040.608.013 28.758.308.841 +35,75% dispositivi 19.440.624.838 15.930.612.851 +22,03% Ferro e Acciaio 14.685.663.761 12.090.058.244 +21,47% 87 Veicoli su gomma 12.350.875.870 10.047.051.957 +22,93% 85 Macchinari e dispositivi elettrici 12.100.934.297 10.951.293.798 +10,50% 39 Materie plastiche 9.022.566.651 7.288.249.600 +23,80% 71 Perle, pietre e metalli preziosi 5.029.544.757 2.230.715.466 +125,47% 29 Prodotti chimici organici 3.947.727.717 3.296.662.478 +19,75% 30 Prodotti farmaceutici 3.377.709.692 3.292.775.562 +2,58% 74 Rame 2.958.809.111 2.470.395.793 +19,77% 90 Componenti ottici, fotografici e cinematografici 2.958.409.076 2.572.492.274 +15,00% 88 Aeromobili e componenti 2.821.276.780 2.359.801.714 +19,56% 52 Cotone 2.588.694.737 2.535.019.820 +2,12% 40 Gomma e derivati 2.413.920.460 1.738.940.831 +38,82% 76 Alluminio e derivati 2.336.918.665 1.859.858.261 +25,65% boiler e © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 90 Business Guide – TURCHIA Lista dei © INFORMEST CONSULTING principali prodotti (classificazione HS2) importati in Turchia provenienti dall'Italia nel 2011 e variazione rispetto al 2010 (in EUR): HS2 Prodotto 84 Macchinari, meccanici 27 Idrocarburi 87 boiler e Import 2011 Import 2010 dispositivi 2.611.888.124 1.870.280.882 Variazione +39,65% 1.448.695.562 722.649.333 +100,47% Veicoli su gomma 805.246.807 630.936.041 +27,63% 85 Macchinari e dispositivi elettrici 605.541.730 538.797.686 +12,39% 39 Materie plastiche 519.719.216 450.024.155 +15,49% 72 Ferro e Acciaio 437.025.373 423.600.313 +3,17% 73 Derivati di ferro e acciaio 258.756.907 249.208.980 +3,83% 90 Componenti ottici, fotografici e cinematografici 244.218.065 202.683.413 +20,49% 30 Prodotti farmaceutici 242.347.331 271.239.509 -10,65% 38 Prodotti chimici vari 177.092.668 140.471.987 +26,07% 40 Gomma e derivati 162.242.745 129.982.339 +24,82% 71 Perle, pietre e metalli preziosi 154.015.893 136.278.963 +13,02% 48 Carta, cartone e derivati 135.760.706 130.057.235 +4,39% 32 Vernici, coloranti, resine 128.829.772 112.332.524 +14,69% 51 Filati e tessuti in fibra animale 92.561.565 74.574.600 +24,12% Nel 2011 i principali partner commerciali per le importazioni turche sono stati Russia (10,02%), Germania (9,52%), Cina (9,00%), Stati Uniti (6,65%), Italia (5,57%). Nello stesso periodo il volume totale delle importazioni è aumentato di 24,70% rispetto al 2010. Anche nel 2011 l'Italia si è collocata al quinto posto nella graduatoria dei principali Paesi fornitori, con una crescita del 27,14% rispetto all'anno 2010. Gran parte dei prodotti esportati dall’Italia riguarda il settore dei beni strumentali ed intermedi, oltre naturalmente a quelli più noti del Made in Italy, come l’abbigliamento. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 91 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING L’interscambio commerciale della Turchia con l’Italia 2011 2010 export 5.635.276.728 4.859.437.542 import 9.646.239.277 7.587.321.738 -4.010.962.549 -2.727.884.196 saldo Esportazioni dell’Italia in Turchia – 2010-2012 Sezioni EXP2010 EXP2011 EXP2012 0-Prodotti alimentari ed animali vivi 1-Bevande e tabacchi 2-Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 3-Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 4-Oli, grassi e cere di origine animale o vegetale 5-Prodotti chimici e prodotti connessi, n.c.a. 6-Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 7-Macchinari e materiale da trasporto 8-Prodotti finiti diversi 9-Articoli e transazioni non classificati altrove nella C.T.C.I. Totale 71.169.486 9.141.356 89.550.868 6.062.738 90.354.550 7.609.284 114.022.530 141.506.726 145.130.924 719.173.132 1.271.631.486 1.889.314.901 673.113 1.109.099 523.453 822.200.088 971.288.617 1.008.069.732 1.270.487.908 1.386.685.847 1.441.903.538 2.805.336.733 3.265.314.492 3.465.888.354 718.378.607 888.245.567 886.582.779 2.747.440 4.435.837 5.566.001 6.533.330.393 8.025.831.277 8.940.943.516 Fonte: ICE Importazioni dell’Italia in Turchia – 2010-2012 Sezioni 0-Prodotti alimentari ed animali vivi 1-Bevande e tabacchi 2-Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 3-Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 4-Oli, grassi e cere di origine animale o vegetale 5-Prodotti chimici e prodotti connessi, n.c.a. 6-Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 7-Macchinari e materiale da trasporto 8-Prodotti finiti diversi IMP2010 IMP2011 IMP2012 306.464.292 1.832.393 292.622.050 410.297 275.640.898 238.185 114.847.652 133.063.436 140.392.276 103.448.473 137.822.734 173.350.954 4.364.720 825.185 1.159.780 227.055.441 252.699.662 277.687.940 1.143.662.821 1.752.043.164 619.646.052 1.861.501.288 1.743.150.423 698.221.298 1.260.564.075 1.610.774.337 682.768.456 © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 92 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 9-Articoli e transazioni non classificati altrove nella C.T.C.I. Totale 4.403.744 4.783.163 7.454.629 4.277.768.752 5.125.099.536 4.430.031.530 Fonte: ICE 7.3. STRUTTURA DELLE ESPORTAZIONI 7.3.1. Qual è la struttura delle esportazioni per settore merceologico e per Paese di destinazione (in particolare in Italia)? Qual è il trend rispetto agli anni precedenti? La seguente tabella illustra la struttura delle esportazioni della Turchia nel 2011 in relazione ai dieci maggiori partner commerciali e la variazione rispetto al 2010 (valori in EUR): Paese Germania 2011 2010 Variazione 10.021.782.106 8.573.497.302 +16,89% Iraq 5.989.438.766 4.519.774.638 +32,52% Gran Bretagna 5.858.426.127 5.415.432.222 +8,18% Italia 5.635.276.728 4.859.437.542 +15,97% Francia 4.887.647.272 4.521.344.818 +8,10% Federazione Russa 4.309.270.192 3.464.818.213 +24,37% U.S.A. 3.301.150.263 2.814.458.832 +17,29% Spagna 2.813.569.741 2.645.529.053 +6,35% U.A.E. 2.673.710.876 2.503.788.256 +6,79% Iran 2.586.193.266 2.277.809.711 +13,54% © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 93 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Queste le principali esportazioni (classificazione HS2) della Turchia nel 2011 e la variazione rispetto al 2010 (valori in EUR): HS2 Prodotto Export 2011 Export 2010 11.361.977.550 10.321.438.691 Variazione 87 Veicoli su gomma 84 Macchinari, boiler e dispositivi meccanici 8.305.934.193 7.047.663.545 +17,85% 72 Ferro e Acciaio 8.063.963.122 6.568.203.202 +22,77% 85 Macchinari e dispositivi elettrici 6.389.846.245 5.637.386.129 +13,35% 61 Abbigliamento tessuti 6.021.693.885 5.777.769.030 +4,22% 27 Idrocarburi 4.687.604.371 3.352.207.690 +39,84% 73 Derivati di ferro e acciaio 4.132.009.601 3.629.586.267 +13,84% 62 Abbigliamento e accessori non tessuti 3.681.479.947 3.461.072.148 +6,37% 39 Materie plastiche 3.287.296.755 2.783.179.674 +18,11% 8 Frutta 2.836.513.400 2.599.789.978 +9,11% 71 Perle, pietre e metalli preziosi 2.694.900.649 2.840.935.609 -5,14% 40 Gomma e derivati 1.861.856.399 1.419.295.493 +31,18% 25 Sale, zolfo, cemento 1.769.555.060 1.880.848.644 -5,92% 76 Alluminio e derivati 1.641.290.664 1.433.875.582 +14,47% 63 Tessuti e abiti usati 1.534.656.888 1.372.982.039 +11,78% e terra, accessori calce e +10,08% Lista dei principali prodotti esportati dalla Turchia verso Italia nel 2011 e variazione rispetto al 2010 (in EUR): HS2 Prodotto Export 2011 Export 2010 1.373.801.214 1.391.934.249 Variazione 84 Veicoli su gomma 27 Ferro e Acciaio 550.229.797 220.198.411 +149,88% 87 Macchinari, boiler e dispositivi meccanici 361.727.781 304.706.493 +18,71% 85 Abbigliamento e accessori tessuti 312.472.596 280.625.130 +11,35% © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA -1,30% Pag. 94 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 39 Frutta 300.360.281 257.290.361 +16,74% 72 Macchinari e dispositivi elettrici 270.308.683 244.632.003 +10,50% 73 Cotone 209.838.745 160.564.867 +30,69% 90 Abbigliamento e accessori non tessuti 206.517.813 178.578.407 +15,65% 30 Rame e derivati 180.167.120 152.389.539 +18,23% 38 Prodotti tessuti 177.725.423 143.399.690 +23,94% 40 Gomma e derivati 173.013.574 141.020.517 +22,69% 71 Alluminio e derivati 145.126.329 101.065.127 +43,60% 48 Idrocarburi 129.263.338 60.961.970 +112,04% 32 Derivati di ferro e acciaio 125.652.479 100.961.417 +24,46% 51 Materie plastiche 109.798.390 92.589.839 +18,59% Importazioni dell’Italia in Turchia – 2010-2012 Sezioni 0-Prodotti alimentari ed animali vivi 1-Bevande e tabacchi 2-Materie prime non commestibili, esclusi i carburanti 3-Combustibili minerali, lubrificanti e prodotti connessi 4-Oli, grassi e cere di origine animale o vegetale 5-Prodotti chimici e prodotti connessi, n.c.a. 6-Prodotti finiti classificati principalmente secondo la materia prima 7-Macchinari e materiale da trasporto 8-Prodotti finiti diversi 9-Articoli e transazioni non classificati altrove nella C.T.C.I. Totale IMP2010 IMP2011 IMP2012 306.464.292 1.832.393 292.622.050 410.297 275.640.898 238.185 114.847.652 133.063.436 140.392.276 103.448.473 137.822.734 173.350.954 4.364.720 825.185 1.159.780 227.055.441 252.699.662 277.687.940 1.143.662.821 1.752.043.164 619.646.052 1.861.501.288 1.743.150.423 698.221.298 1.260.564.075 1.610.774.337 682.768.456 4.403.744 4.277.768.752 4.783.163 5.125.099.536 7.454.629 4.430.031.530 Fonte: ICE © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 95 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 7.4. ANDAMENTO DEI CAMBI 7.4.1. Qual è stato negli ultimi due anni il corso dei cambi della moneta nazionale rispetto alle principali divise mondiali? Il seguente grafico indica l'andamento del cambio Euro - Lira Turca da gennaio 2011 a dicembre 2012. Il seguente grafico riporta il trend del cambio con il Dollaro negli ultimi due anni. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 96 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING A fine 2012, la Banca centrale turca (BCRT) ha deliberato una riduzione di 25 punti base del tasso di riferimento (“one week repo rate”), dal 5,75 al 5,50%; invariati rimangono pre ora i tassi overnight (borrowing rate al 5% e lending rate al 9%). Rialzati invece sia i coefficienti di riserva obbligatoria in valuta, sia il coefficiente di riserva opzionale (ROC) riferito all’oro. In particolare, il coefficiente di riserva obbligatoria è stato aumentato dello 0,5% su tutti i conti e i depositi in valuta estera di durata inferiore a un anno, e su tutte le passività in valuta fino a tre anni inclusi. Secondo stime della BCRT, la liquidità in valuta si contrarrà di 850 milioni USD e il coefficiente medio ponderato delle riserve passerà dal 10,2 al 10,6%. Parallelamente, il ROC sulla quota di riserve in lire turche che le banche possono depositare in oro è stato aumentato dello 0,1% su tutti gli scaglioni. Nel corso del 2012 le banche turche hanno utilizzato diffusamente (90,4%) l’opzione di sostituzione con l’oro delle riserve in lire e al momento 199,1 tonnellate di metallo prezioso sarebbero immobilizzate presso la BCRT a questo titolo. Se il trend dovesse confermarsi, le riserve auree crescerebbero di ulteriori 15 tonnellate, corrispondenti a circa 850 milioni di USD. Le misure prese hanno l'obiettivo di sostenere la crescita del Paese (+1,6% nel terzo trimestre del 2012) e di evitare un rafforzamento della valuta locale favorendo ulteriori afflussi di capitale. Per il 2013 la BCRT non esclude nuovi interventi sui tassi. 7.5. RISCHIO PAESE 7.5.1. Com’è valutato il “Rischio Paese” dai principali organismi e osservatori internazionali? Il rischio-paese è definibile come il rischio (perdita, danno o costo) cui ci si espone, in un'attività commerciale o finanziaria all'estero, per effetto di eventi - di natura politica, sociale ed economica - che si verifichino in un Paese straniero e che siano in qualche misura dipendenti dalla volontà delle autorità di quel Paese. In pratica, l'analisi di country risk si chiede quale sia la probabilità che le autorità del Paese non siano in grado di controllare le condizioni politiche, economiche e sociali del Paese stesso, al punto di pregiudicare la capacità o la volontà di un debitore di far fronte agli obblighi contratti verso un prestatore estero. A settembre 2011 i principali organismi internazionali assegnano alla Turchia i seguenti rating: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 97 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Moody’s Standard & Poor’s FITCH - IBCA Ba1 BB BBB- Aggiornato Gennaio 2013 7.5.2. Posizione SACE SACE classifica la Turchia in un livello di rischio M2 e di Outlook stabile. Per quanto riguarda le condizioni di assicurabilità, SACE assicura contro il rischio sovrano (senza condizioni), contro il rischio bancario (senza condizioni) e contro il rischio privato (senza condizioni). SACE fornisce garanzie (al 31 dicembre 2012) in Turchia per 1.575 mln di euro. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 98 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 8. Principali costi di attività 8.1. AVVIO ED ESERCIZIO ATTIVITA' La legislazione turca permette a chiunque, a prescindere dalla nazionalità o dal luogo di residenza, di creare ed avviare una attività in Turchia. Le procedure burocratiche di registrazione e di istituzione di una società in Turchia sono piuttosto rapide e consentono di iniziare l’attività immediatamente. Il processo di registrazione dell'impresa è espletato presso un solo ministero che provvede ad informare tutte le autorità interessate. Inizialmente l’imprenditore dovrà presentare lo Statuto vidimato da un notaio, depositare la caparra pari allo 0,04% del capitale sociale presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ed infine compilare il modulo di registrazione impresa presso il registro delle imprese della camera di commercio locale. 8.2. IMMOBILI Per caratteristiche geografiche e dimensionali, la Turchia presenta un mercato immobiliare difficilmente riassumibile in una media aritmetica. Si riportano di seguito alcuni esempi di costi medi relativi agli affitti di uffici in Istanbul, facendo tuttavia notare che esistono zone, caratterizzate da economia depressa (vedi paragrafo Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.), in ui i prezzi possono essere interessanti per particolari tipologie di attività. Esistono inoltre zone industriali organizzate (vedi paragrafo Errore. L'origine riferimento on è stata trovata.) in cui i prezzi più elevati sono giustificati dalla presenza di servizi e infrastrutture dedicate. Costi medi degli affitti per Istanbul, 2° quarto 2012, valori espressi in USD al mq al mese Classe Central Businessa Areas Parte Europea Parte Asiatica A 30,00 USD 16,70 USD 19,40 USD B 14,30 USD 10,90 USD 13,00 USD © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 99 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING I settori del mercato immobiliare turco: - Settore Commerciale: il mercato riguardante i centri commerciali è sicuramente il più attivo nel settore del Real Estate. Nel 2012 sono stati realizzati altri 12 nuovi centri commerciali a livello nazionale, dopo i 36 realizzati nei 10. Nell'ultimo anno si registra comunque un rallentamento del settore, dovuto ad una generale contrazione dei galoppanti tassi di crescita precedenti e la conseguente rallentata crescita dei consumi. Anche il settore delle costruzioni industriali ha visto un'impennata nel 2° quarto del 2012 con 2,13 milioni di mq, raggiungendo il picco dopo la fine del 2010. - Settore Direzionale: il mercato degli ufficio mantiene il suo dinamismo confermandosi come il settore più attivo all'interno del mercato commercial real estate e più generalmente all'interno di tutto il settore immobiliare. Gli ufficio sono divenuti un investimento primario per gli operatori immobiliare, di conseguenza nuovi progetti continuano a vedere la luce. L'attenzione è puntata su nuove aree di attrazione in Europa e Asia, al di fuori delle conosciute Central Business Areas. Il mercato mantiene un livello sostenuto di domanda, contribuendo alla stabilizzazione dei prezzi nonostante la contemporanea crescita di offerta. - Settore Residenziale pubblico e privato: il rallentamento dei consumi ha determinato una contrazione delle commesse edilizie private, anche se la domanda di abitazioni non si è contratta sensibilmente. - Settore Turistico residenziale: la continua crescita del settore turistico, trascina anche la relativa domanda di edilizia dedicata. Importanti sono le possibilità di diversificazione del settore: turismo balneare, yachting, turismo termale, archeologico/culturale, religioso; e nondimeno i settori meno sviluppati ma con grosse potenzialità (es.: turismo invernale, infrastrutture sciistiche etc.). Il piano governativo per il settore turistico è portare il Paese nella top-five mondiale per ingressi e revenues entro il 2023. - Pianificazione urbana: numerosi e spesso alquanto controversi sono i progetti di riqualificazione urbana e pianificazione di nuova aree residenziali principalmente nella città di Istanbul. A parte alcune eccezioni si tratta spesso di progetti di dubbio valore e © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 100 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING con scarsissimo rispetto per l'ambiente o il background storico/culturale. Progetti di valore basati su alti standard di tecnologia, risparmio energetico e attenzione estetica all'ambiente circostante sono destinati a fare la differenza in questo settore numericamente importante e con potenzialità nel lungo termine (costante aumento demografico, necessità di riqualificare vastissime zone urbane). 8.3. COSTO DEL LAVORO Salario minimo mensile (lordo e netto) TRY EUR Netto 733,01 € 312,20 +Lordo 978,60 € 416,80 • Premio previdenza sociale (14%) 137,00 € 58,35 • Fondo di disoccupazione (1%) 9,79 € 4,17 • Imposta sul reddito (15%) 51,37 € 21,88 • Indennità di contingenza minima* 73,40 € 31,26 • Imposta di bollo (0,759%) 7,43 € 3,16 -Totale Detrazioni 205,59 € 87,56 +Costo per il Datore di Lavoro 1.140,07 € 485,57 • Salario minimo lordo 978,60 € 416,80 • Premio previdenza sociale (14,5%) 141,90 € 60,44 • Fondo di disoccupazione (2%) 19,57 € 8,34 Il rapporto tra il costo per il datore di lavoro ed il netto percepito dal lavoratore è pari a 1,55. 8.4. UTILITIES 8.4.1. Elettricità Energia attiva Giorno Notte USD/kWh USD/kWh 0,115 0,062 alla 0,100 0,052 Tariffa a doppio termine Voltaggio medio industriale Connessione diretta © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 101 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING centrale elettrica locale con linea privata (industriale) Tariffa a termine singolo Voltaggio medio industriale 0,120 0,066 Connessione diretta alla centrale elettrica locale con 0,105 linea privata (industriale) 0,055 Fonte: Società di distribuzione dell'energia elettrica turca (TEDAS), al 1° luglio 2012 1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012 8.4.2. Acqua Prezzo di riferimento USD/m³ Tipologia cliente del Settore Acqua Acque scarico di 3,97 0,31 8 Acqua IVA acqua (%) Acque scarico 8 0,12 18 8 0,25 18 IVA acqua (%) Prezzo di riferimento USD/m³ Zone industriali organizzate Zona industriale organizzata Demirtas Bursa Zona industriale organizzata Eskişehir 0,69 (acqua potabile) 0,19 (acqua depurata) 0,27 di IVA acque di scarico (%) Fonte: ISKI (İstanbul Su ve Kanalizasyon İdaresi), Amministrazione dell'acqua e delle fognature di Istanbul, dati al 4 luglio 2012 Zone industriali organizzate di Demirtas Bursa ed Eskisehir, dati al giugno 2012 * il prezzo più alto per un consumo di 0-1,000m³ ** il prezzo più alto per un consumo di 0-100 m³ © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 102 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012 8.4.3. Gas, gasolio Prezzo del gas per clienti industriali qualificati che hanno sottoscritto un contratto di vendita con BOTAŞ Prezzi forniture continue per Prezzi per OIZ Prezzi per forniture discontinue USD/kWh USD/Sm³ USD/kWh USD/Sm³ USD/kWh USD/Sm³ 0,034 0,359 0,034 0,358 0,034 0,358 Prezzo del gas per società di distribuzione Consumo domestico Consumo industriale qualificato USD/Sm³ USD/Sm³ 0,386 0,359 Fonte: società petrolifera BOTAŞ (Boru Hatları ile Petrol Taşima A. Ş.) * IVA e SCT escluse 1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012 8.4.4. Telecomunicazioni Telefonia fissa / clienti aziendali: Canone Chiamate gratuite/minuti USD/mese* (locali e nazionali)** Work Advantage 3 Directions 100 12,7 100 Work Advantage 3 Directions 200 15,4 200 Work Advantage 3 Directions 300 18,2 300 Work Advantage 3 Directions 600 25,9 600 Work Advantage 3 Directions 1.000 34,8 1.000 Work Advantage 3 Directions 1.500 45,8 1.500 Work Advantage 3 Directions 2.000 56,0 2.000 Piani tariffari aziendali © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 103 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING * Tasse incluse ** Chiamate a linee locali, interurbane, internazionali (RTG di primo livello) e verso numeri speciali 444. 1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012 Per tutti piani tariffari Work Advantage 3 Directions: Una volta esauriti i minuti di conversazione gratuita previsti dal pacchetto, il costo di tutte le chiamate locali, interurbane, internazionali (RTG di primo livello) e verso numeri speciali 444 è pari a USD 0,10 al minuto. Canone Chiamate gratuite/minuti USD/mese* (locali e nazionali)** Work Advantage All Directions 100 13,6 100 Work Advantage All Directions 200 17,4 200 Work Advantage All Directions 300 21,2 300 Work Advantage All Directions 600 31,9 600 Work Directions1.000 Advantage All 44,7 1.000 Work Directions1.500 Advantage All 60,7 1.500 Work Directions2.000 Advantage All 75,9 2.000 Work Directions5.000 Advantage All 174,0 5.000 Piani tariffari aziendali * Tasse incluse ** Chiamate a linee locali, nazionali, GSM (Turkcell – 053, Vodafone – 054, Avea – 050, 055),internazionali (RTG di primo livello) e verso numeri speciali 444. 1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012 Per tutti piani tariffari Work Advantage Every Direction: Una volta esauriti i minuti di conversazione gratuita previsti dal pacchetto, il costo di tutte le chiamate locali, interurbane, GSM, internazionali (RTG di primo livello) e verso numeri speciali 444 è pari a USD 0,14 al minuto. Internet a banda larga: © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 104 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING G.SHDSL (USD/mese) Velocità di scaricamento e caricamento (Kbps) Tariffe 256 43,4 512 71,0 1024 116,0 2048 192,6 ADSL (USD/mese) Velocità di scaricamento e tariffe illimitate Tariffe 1 25,0 4 35,3 2 45,5 8 54,7 Fino a 8 27,1 VDSL2* (USD/mese) Velocità di scaricamento (Mbps) -tariffe illimitate Tariffe 16 60,8 32 76,1 Metro Ethernet Requisito specifico * Tasse incluse * La velocità di caricamento di tutti i pacchetti TTNET VDSL2 è 1 Mbps Fonte: TTNET, dati a agosto 2012 1 USD = 1,8 TRY a luglio 2012 8.5. TRASPORTO La Turchia sta attuando una serie di politiche volte a rendere più sicura ed efficiente l'infrastruttura dei trasporti. tali politiche includono lo spostamento del trasporto delle merci su ferrovia e la trasformazione dei porti più importanti in centri logistici allo scopo di incoraggiare l'utilizzo della rete di trasporto marittima e ferroviaria. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 105 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING A seguito dell'ingresso del Paese nell'Unione Doganale Europea il settore logistico ha conosciuto un notevole sviluppo. Il settore delle infrastrutture logistiche rappresenta uno dei settori di maggiore attrattiva per i potenziali investitori. Infrastruttura dei 2011 trasporti Passeggeri aerei Aeroporti 117 milioni 45 (di cui 13 internazionali) Rete stradale Rete ferroviaria 338.326 km (di cui 2.010 km di autostrade) 9.642 km (di cui 872 km di linee AV) Trasporto marittimo 310 milioni di tonnellate all'anno Trasporto aereo merci 2,25 milioni di tonnellate all'anno Prezzi medi alla pompa, su scala nazionale, della benzina (31/12/2012): Super 95 ott. Senza piombo Diesel Agricolo Euro Diesel GPL 4,49TL 3,77TL 3,91TL 2,86TL 8.5.1. Trasporto su gomma La domanda di nuove e più moderne infrastrutture che rispondano alle esigenze della crescente economia del Paese è pressante. Nel corso degli ultimi 10 anni sono stati realizzati progetti di restyling (raddoppio di corsia, potenziamento delle aree di sosta e rifornimento, rimodernamento di svincoli e interscambi) dei più importanti assi di comunicazione per un totale di 14.014 km, più che raddoppiando la rete di strade a scorrimento veloce esistenti al 2002. 8.5.2. Trasporto ferroviario Nel settore ferroviario oltre al rimodernamento (sia pure gestito con lentezza) della rete esistente, continua l'impegno dello Stato sul fronte delle linee ad Alta Velocità (Istanbul-Ankara con la tratta Eskişehir-Ankara e Ankara-Konya già operative; Ankara-Sivas in esecuzione e Ankara-Smirne in fase di studio). Attualmente è in fase di completamento la tratta AV Eskişehir-Istanbul. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 106 Business Guide – TURCHIA 8.5.3. © INFORMEST CONSULTING Trasporto marittimo e fluviale Il Ministero dei Trasporti turco ha dichiarato di voler aumentare l'attuale capienza dei porti e delle marine situate sulle coste mediterranee (500.000 posti barca) del 10% nel breve-medio termine e del 20% nel lungo termine. A questo scopo sono in fase di studio progetti di implementazione delle marine, da realizzarsi in modalità Build-Operate-Transfer (BOT). Sono state annunciate a marzo scorso gare d'appalto per la costruzione delle marine di Tekirdağ, Isola di Avşa, Silivri (situate nel Mar di Marmara), Yeni Foça (a pochi km a nord di Smirne) e Çeşme. Le politiche di sviluppo del comparto marittimo sono nell'agenda del governo Turco solo da pochi anni, tuttavia grazie alle caratteristiche geografiche e alle potenzialità commerciali del Paese, esso garantisce delle dinamiche positive costanti sul lungo periodo. L'obiettivo è includere i porti turchi nel sistema delle autostrade del mare, progetto coordinato a livello europeo e destinato a far parte di una più ampia catena logistica intermodale. Anche sul piano nazionale si è recentemente dato lo start a linee di cabotaggio merci tra porti interni (settore finora inspiegabilmente abbandonato). Fondamentale la scelta di includere nel programma di privatizzazione i porti di Smirne (Egeo), İzmit (Area Industriale Istanbul-Kocaeli), İskenderun e Mersin (porti di sbocco per le regioni centrali e orientali del Paese e del Nord Iraq, legati alla costruzione del sistema autostradale che collegherà direttamente i porti ai confini con Siria, Iraq e Iran) e Samsun (Mar Nero). Non mancano nuove realizzazioni, come ad esempio la costruzione il Porto di Çandarlı (Smirne), progettato per diventare uno dei dieci porti più grandi del mondo (8.000 ettari di superficie) e destinato a rivaleggiare con il Pireo per il primo posto nel Mediterraneo per interscambio. I progetti nel settore marittimo sono argomento prioritario del Ministero per lo Sviluppo. 8.5.4. Trasporto aereoù Il trasporto aereo è in forte crescita, con la nascita negli ultimi anni di numerosi operatori privati che si aggiungono agli esistenti, che vivono una fase di ampliamento e consolidamento. Recentemente la compagnia di bandiera Turkish Airlines (THY) ha avviato una stupefacente campagna di investimenti con l'apertura di © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 107 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING numerose nuove tratte (numerosi anche i nuovi slot aperti in Italia9), l'acquisto di nuovi aeromobili e il potenziamento del personale di terra e di volo. La particolare collocazione geografica di Istanbul e le politiche della compagnia stanno spianando la strada al progetto di riqualificare il primo aeroporto di Istanbul (Atatürk Airport) come un hub per i voli a destinazione Medio e Lontano Oriente. Il potenziamento del secondo scalo (Sabiha Gökçen Airport) e l'annunciata pianificazione di un terzo (Hezarfen Airport), testimoniano l'importanza fondamentale di Istanbul come destinazione e hub di transito. Attualmente il progetto esecutivo più rilevante in campo aeroportuale è il Çukurova Airport, destinato a sostituire l'ormai insufficiente aeroporto di Adana per servire la ricca e attiva regione (cotone, minerario, petrolchimico) di Çukurova sulla costa mediterranea. Questa la lista delle compagnie aeree turche: Turkish Airlines Ataturk Airport Building Tel: (+90) 212 663 20 00 Web: www.thy.com.tr Pegasus Airlines Basin Ekspres Yolu No.2 Halkali - İstanbul Tel: (+90) 212 693 97 77 Web: www.flypgs.com Onur Air Ataturk Havalimanı B Kapısı Teknik Hangar Yanı 34149 Yeşilköy - İstanbul Tel: (+90) 212 468 66 87 Web: www.onurair.com.tr Atlasjet Airlines 9Oltre a Roma, Milano e Venezia, effettua voli di linea su Bologna, Torino, Genova, Napoli. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 108 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING Yeşilyurt Mah. Eski Halkalı Yolu Alaçatı Evleri Yanı No. 5/B 34153 Florya - İstanbul Tel: (+90) 212 663 20 00 Web: www.atlasjet.com Sun Express Mehmetçik Mah. Aspendos Bulv. Aspendos Iş Merkezi No. 63/1-2 07300 Antalya Tel: (+90) 242 310 26 26 Web: www.sunexpress.com 8.5.5. Operazioni doganali Nella seguente tabella sono riportati i costi delle analisi di laboratorio delle dogane turche. C O S TI D E LLE AN ALIS I D I LABO RATO RIO D E LLE D O G AN E TU RC HE / LIRE TU RC HE (IV A IN C LU S A) a lim e nta ri te ssile m e ta lli, pie tra , m a te ria li di c ostruzione , c e ra m ic a , ve tro c a rta 120 TL 60 TL 110 TL 50 TL c him ic i, le g na m e , prodotti di le g no 110 TL c a uc c iu' e pla stic a 100 TL fa rm a c e utic i, a rtic oli fotog ra fic i e c ine m a tog ra fic i 40 TL Presentazione di dichiarazioni doganali di Import/Export/Transito (tramite consulente doganista): 200 - 250 TL. © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 109 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING 9. Fiere ed esposizioni 9.1. ENTI FIERISTICI 9.1.1. Quali sono i principali enti fieristici del Paese? CNR EXPO Fuar Merkezi, 34149 Yeşilköy/İstanbul Tel: (+90) 212 465 74 74 Fax: 212 465 74 76 Web: www.cnrexpo.com HANNOVER MESSE INTERNATIONAL ISTANBUL Büyükdere Cad. Şarlı Iş Merkezi No.103 B Blok K.5-6 34394 Mecidiyeköy - İstanbul Tel: (+90) 212 334 69 00 Web: www.hmist.com.tr INTERTEKS ULUSLARARASI FUARCILIK A.S. Mim Kemal Öke Cad. No.10 34367 Nişantaşı - Istanbul Tel: (+90) 212 225 09 20 Web: www.interteks.com IZFAS Sair Esref Bulvari No.50 35230 Kültürpark - Izmir Tel: (+90) 232 497 10 00 Web: www.izfas.com.tr NTSR FUAR VE GOSTERI HIZMETLERI LTD. STI. Ekinciler Cad. Erturk Sok. No.5 K.3 34810 Kavacık - İstanbul Tel: (+90) 216 425 63 00 Web: www.ntsr.com.tr © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 110 Business Guide – TURCHIA © INFORMEST CONSULTING TÜYAP Tüyap Fuar ve Kongre Merkezi (Tuyap Fair Convention and Congress Center) E-5 Karayolu, Gürpınar Kavsagi 34522 Büyükçekmece - İstanbul Tel: (+90) 212 867 11 00 Web: www.tuyap.com.tr MEDYA FORCE FUARCILIK Eski Büyükdere Cad. No.75 34394 Maslak - İstanbul Tel: (+90) 212 346 26 26 Web: www.medyafors.com GRUP MEDYA FUARCILIK LTD. STI. Mecidiyeköy Iş Merkezi Şehit Ahmet Sok. No.4 K.4 80310 Mecidiyeköy - İstanbul Tel: (+90) 212 267 36 26 Web: www.grupmedya.com.tr (solo in lingua turca) © INFORMEST CONSULTING - Tutti i diritti riservati Distribuito ai propri Associati da CONFINDUSTRIA VICENZA Pag. 111