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Bobo e il manuale (per “compagni incazzati”) per sopravvivere nell’Odissea dem In anteprima il nuovo libro di vignette di Sergio Staino P. 17 Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 Questo giornale ha rinunciato al finanziamento pubblico €1,40 Anno 93 n. 93 Martedì, 05 Aprile 2016 unita.tv In alto a sinistra Il contropiede del Pd. Al Nazareno si discute ma tutti uniti a testa alta contro destre e grillini Renzi: «Noi sblocchiamo le opere, non fuggiamo dalla giustizia, non siamo uguali agli altri» P. 2-5 Direzione obbligatoria Addio Europa: al via il rientro in Turchia dalla Grecia dei profughi P. 8 -9 P Matteo Renzi rovo a mettere insieme tutte le questioni che abbiamo davanti. Parto dalla situazione politica internazionale, particolarmente interessante sotto alcuni aspetti e particolarmente inquietante sotto altri. Nella democrazia più importante del mondo, gli Stati Uniti, sono in corso le primarie più inaspettate del mondo. Credo che pochi avrebbero scommesso su una forte affermazione di Donald Trump, come invece sta accadendo, e questo deve farci riflettere. La discussione politica globale è alla ricerca di un nuovo rapporto fra politica ed economia, fra politica e finanza, e ci sono scenari sorprendenti in alcune realtà. Il crollo del prezzo del petrolio ha bloccato lo sviluppo di alcuni paesi africani che più di altri avevano dato segnali di crescita nell’ultimo periodo. La situazione del Sud America vede un’inversione dei ruoli fra Brasile e Argentina piuttosto inattesa fino a qualche tempo fa. Il Canada di Justin Trudeau si sta dimostrando una possibile alternativa rispetto non solo ai clichè degli ultimi anni del governo Harper, e sarebbe molto interessante discutere di alcune realtà del sud est asiatico. E’ questo scenario globale che rende ancor più evidente la difficoltà europea. È oggi in crisi l’ideale dell’Europa, sono in crisi i modelli istituzionali di tanti singoli governi che non riescono spesso nemmeno più a formarsi dopo le elezioni, è in crisi la stessa sinistra europea e non regge lo strumento istituzionale di gestione delle istituzioni europee. Non credo ci sia bisogno di discutere tra noi sul dato che se l’Europa costruisce muri anziché abbatterli, viene meno il principio degli ultimi venticinque anni di politica europea. Se l’Europa vede la Spagna, l’Irlanda, la Grecia e per alcuni aspetti il Portogallo non riuscire dopo le elezioni a vedere riaffermato non solo il candidato uscente ma a veder formato un governo in quanto tale, è evidente che è in atto una pericolosa frattura istituzionale. E mi sembra evidente che il Pse abbia bisogno di essere leader nella ricostruzione dell’Europa. L’Italia sta cercando di dare una risposta a queste emergenze. Lo sta facendo a tutti i livelli e in modo secondo me positivo, organico e progettuale, e con una precisa strategia. Segue a pag 2 La lettera del Partigiano Armando Pagani P Partito il piano Ue - Ankara. I migranti ieri hanno iniziato a lasciare l’isola di Lesbo (in Grecia) per rientrare in Turchia, proteste delle Ong come Amnesty anche con striscioni che dicono “stop alle deportazioni”, nella foto un papà sbarca in Turchia con la sua bambina in braccio. Foto: Ansa artigiano garibaldino sull’Appennino Modenese, su disposizione del Comando di Montefiorino, passai il fronte con la Brigata Costrignano a cui appartenevo verso la fine dell’autunno del’44. Noi della Divisione Modena diventammo cobelligeranti degli alleati angloamericani in Toscana, nell’area di San Marcello Pistoiese, la loro punta più avanzata verso il nord, a una ventina di chilometri dal Passo dell’Abetone, occupato dai tedeschi. Ricevetti la prima tessera del PCI dai compagni lavoratori di un’azienda metallurgica di Campo Tizzoro, paese non distante da San Marcello P. Ne fui molto onorato e mi chiedevo se ne ero degno, perché conoscevo i partigiani comunisti per il loro valore, sia nella lotta armata, sia nei dibattiti politici e sociali che si svolgevano durante la Resistenza. Ricordo che le formazioni partigiane, anche se definite garibaldine, erano composte quasi sempre non solo da comunisti ma da uomini e donne di varia estrazione sociale e di diverse opinioni politiche. Fra noi c’erano contadini e operai, artigiani, impiegati ma anche dottori, maestri, professori e persone colte, provenienti a volte dalle carceri fasciste o dall’esilio. Molti, come me, erano assolutamente impreparati in tutti i campi ma quasi tutti con esperienza di vita dura alle spalle. Segue a pag 15 Noi, Matteo e Marchionne Staino Marco Bentivogli remier Renzi, mi hanno fatto molto arrabbiare le sue parole di sabato. Quello che non possiamo più accettare da chi guida il nostro Paese è che si continui a generalizzare tutto il sindacato P. 11 P Caso Regeni: i pm egiziani prendono tempo Evasori mondiali, Putin: manovra Cia Slitta l’incontro con i giudici italiani: pronto un dossier di 2mila pagine Montezemolo: non ho conti all’estero. Inchiesta in Francia Secondo un giornale del Cairo nelle carte che verranno consegnate a Pignatone ci sono anche le testimonianze di 200 persone che hanno avuto contatti con Giulio P. 9 Sono motivo di nuovo scontro Russia - America gli oltre 11 milioni di documenti (i cosiddetti Panama papers) che hanno scoperchiato il pentolone dei paradisi fiscali P. 10 Silvio Orlando: con Sorrentino vi mostrerò il vero volto del cardinale Bertone P. 21 Servizi pubblici è ora di cambiare Alessandro Petretto ra i numerosi decreti legislativi di attuazione della “legge delega Madia” di riforma della P.A., due, ormai all’iter finale, riguardano le imprese pubbliche locali P. 15 T