...

La silenziosa preghiera dell`ex bandito

by user

on
Category: Documents
63

views

Report

Comments

Transcript

La silenziosa preghiera dell`ex bandito
PROVINCIA DI NUORO
domenica 29 aprile 2007
L’UNIONE SARDA
La vita del detenuto di Lula nella sezione Alta Sicurezza della casa di reclusione modello
24ORE
La silenziosa preghiera dell’ex bandito
ALTRE NOTIZIE
Gli agenti del carcere di Spoleto: «Matteo Boe è cambiato»
Venerdì il concerto degli Istentales per i reclusi. Qui i detenuti
sardi sono 7, mentre gli
agenti sono 30 su 300.
DAL NOSTRO INVIATO
PIERA SERUSI
SPOLETO. Ha cantato sottovoce,
le parole appena pronunciate
mentre Simone Pala, sax degli
Istentales e maestro del Coro di
Desulo, intonava Non potho reposare. Matteo Boe, immobile
sulla seggiola della penultima fila, ha cantato queste antiche rime d’amore, unica concessione
alla debolezza durante il concerto - che si è tenuto l’altro ieri nella casa di reclusione di
Spoleto - in cui ha ascoltato per
la prima volta Pro unu frore,
canzone dedicata a Luisa, la figlia uccisa a Lula il 25 novembre 2003. «Credo proprio che,
mentre cantava Non potho reposare, stesse pensando alla
sua bambina...», dice Gigi Sanna, il leader della band nuorese
che, grazie alla direzione dell’istituto di pena umbro, ha potuto suonare - uno dei primi esperimenti in Italia - anche per i reclusi della sezione di Alta Sicurezza, quelli che l’ordinamento
penitenziario definisce detenuti
a elevato indice di vigilanza:
mafiosi, camorristi, affiliati della n’drangheta e della Sacra corona unita, sequestratori affrancati dal 41 bis, il regime di vita
sottovuoto spinto che qui (250
carcerati, 7 quelli sardi) ne conta settanta.
VITA IN CARCERE. Matteo Boe è
sceso nel girone relativamente
più umano dell’Eiv giusto un
anno e mezzo fa. Frequenta il
corso interno dell’Istituto d’Arte, sezione Scenografia, ed è
uno degli allievi migliori. Tutti,
dagli agenti agli educatori, dicono che è cambiato, molto. «Prima, a noi guardie, non rivolgeva mai la parola. Adesso lo fa, è
aperto, cordiale». Gli agenti sardi, qui a Spoleto, sono il dieci
per cento, 30 su 300, e arrivano
per la maggior parte dalla provincia di Nuoro e Sassari, mentre il comandante, commissario
capo Antonio Sebis, 55 anni,
viene da Nuraxi Nieddu, frazione di Oristano. «Quando si apre
alla cultura e alla musica non
può che venirne del bene». È,
assieme al direttore Ernesto Padovano, un grande sostenitore
dell’apertura del carcere all’esterno, ed è conosciuto come un
uomo dolce, di grande humor e
massimamente intransigente
(«Che vino è questo?», ha chie-
sto a Gigi Sanna che voleva scaricare trenta litri di rosso da offrire dentro. «Vino da evasione», ha risposto quello. «Non
entra - ha avvertito Sebis -: qui
passano solo i vini da meditazione»).
CARCERE MODELLO. Qui a Spoleto, per dire, si fanno concerti,
conferenze, pomeriggi letterari,
e non mancano neanche i pro-
getti - come il laboratorio di
scrittura creativa e di musica con le scuole elementari e medie della città, detenuti e piccoli alunni insieme. C’è una piccola cappella, al piano terra, sistemata interamente dai detenuti
che l’hanno tinteggiata, hanno
dipinto gli affreschi, hanno costruito i banchi di legno. «Il Ministero, purtroppo, ha tagliato i
Matteo Boe fra il pubblico e, a
fianco, riceve in dono uno stendardo
da Gigi Sanna. Sopra: il comandante
Antonio Sebis. (Massimo Locci)
fondi e così i lavoranti della tipografia, della falegnameria, e della sartoria interne al carcere sono tanti di meno rispetto al passato», spiega Amos Tili, responsabile della segreteria della direzione.
LA COMUNITÀ DEI SARDI. «I detenuti sardi? Sono tranquilli. C’è
però una differenza rispetto a
quelli che invece arrivano da altre parti. Scontata la pena spiega - difficilmente scelgono
di restare qui in Umbria che pure è un posto molto accogliente,
dove non ci sono chiusure o pregiudizi verso gli ex carcerati. Gli
altri per la maggior parte restano, i sardi no». Lui, poco più che
quarantenne e spoletino doc, ricorda benissimo Peppino Pes
che qui in città ha scontato gli
ultimi dieci anni della sua pena.
«Da ragazzi andavamo al parco
di Villa Redenta che lui, da custode e giardiniere, teneva come un gioiello. Era sempre molto cortese con noi, ma si infuriava e ci cacciava via se soltanto buttavamo a terra un pezzo
di carta».
IL CAMBIAMENTO. Adesso in
questa prigione - assieme ad altri sei reclusi sardi, tra i quali
Nicola Dettori e Mario Trudu c’è Matteo Boe, tre condanne
per i sequestri Niccoli, De Angelis e Kassam. «Ecco, lui, che
pure è sempre stato molto corretto, si è un pochino aperto»,
sottolinea il vice comandante
Felice Aloi. Qui, raccontano, tutti gli agenti, e in particolare
quelli sardi, gli sono stati vicini
quando - quella sera nel novembre 2003 - arrivò la notizia della morte della figlia. «Tutti abbiamo una famiglia, non si può
non capire il dolore di un padre». Anche per questo la direzione - quando a febbraio arrivò
la richiesta degli Istentales per
un concerto in carcere dedicato
ai detenuti - diede il nullaosta. E
venerdì scorso Matteo Boe ha
potuto ascoltare la canzone per
Luisa («ma non dire che è quella per mia figlia - ha chiesto a
Gigi Sanna -: agli altri non interessa»). Venerdì sera - turno per
la telefonata a casa - ha chiamato i suoi, nella casa di famiglia a Lula. «Sono venuti gli
Istentales, hanno cantato pure
per Luisedda - ha detto alla sorella -. Una bella cosa».
SSMACOMERSS
SSCOMITATO PASTORISS
Guerra per le aree archeologiche:
«La società Tamuli ha fallito»
Il Fiore sardo barbaricino
sceglie la rete Fuorimercato
Sulla gestione degli insediamenti archeologici è
polemica e ad alimentarla
è proprio il mancato arrivo del daino sardo nell’area di Bara. Sergio Muroni, della coop Esedra, spara a zero contro la società
Tamuli: «Per fortuna il daino resta lontano da Bara.
È vero che ci sono intoppi
burocratici da parte della
Regione, ma la nostra speranza è quella di non far
fare al daino la fine dei betili. La scelta della società
che gestirà l’introduzione
del daino dovrà giocoforza essere più oculata rispetto a quella che ha portato la stessa società mista
Tamuli alla gestione dei siti archeologici di Macomer, con i risultati ben noti: aree abbandonate, erba
alta, impossibilità di effettuare una visita guidata
perchè spesso non era
presente chi era preposto
all’accompagnamento sui
siti, mancata esposizione
dei cartelli di indicazione».
Un messaggio chiaro:
«L’amministrazione della
Tamuli deve fare molto più
di un passo indietro e
smetterla di fare proclami
riguardanti enormi flussi
turistici provenienti dalla
Russia o dalla Cina - aggiunge - sarebbe meglio
rendersi conto che, nonostante i quasi 900 milioni
di vecchie lire finanziati a
suo tempo dalla Regione,
non c’è stata nessuna valorizzazione delle aree archeologiche». (f. o.)
Il coordinamento dei comitati dei pastori sardi
(Copas) è entrato a far
parte della rete contadina
Fuorimercato
(www.fuorimercato.eu).
Sorta appena un mese
fa, la rete riunisce una
quindicina di gruppi, tra
cui singole aziende biologiche di varie regioni
d’Italia, comitati territoriali, gruppi di pastori,
cooperative e contadini
che si sono organizzati
per condividere un me-
todo di produzione sostenibile e locale e per
cercare nuovi spazi autogestiti di commercializzazione dei loro prodotti, denunciando i metodi insostenibili della
industria agroalimentare.
Da qui il nome Fuorimercato, che ha esordito
nei giorni scorsi a Milano a Falacosagiusta, la
fiera del consumo critico. Per i pastori sardi
era presente Badore
Bussu, che ha messo in
vetrina il Fiore sardo,
l’unico pecorino che viene prodotto artigianalmente negli ovili.
Per il comitato Copas,
molto conosciuto oltre
Tirreno, è stata anche
l’occasione per conoscere i gruppi di acquisto
solidale (Gas), che mettono in pratica il ciclo
corto (vendita diretta
produttore-consumatore).
MICHELE ARBAU
57
Gollai, comitato
di quartiere
OROSEI. Il comitato provvisorio del quartiere di
Gollai si riunirà per la
seconda volta: appuntamento domani alle 19
nella scuola dell’infanzia
di via Kennedy. All’ordine del giorno l’allargamento del direttivo a
volontari che condividano gli obiettivi dello statuto. L’invito a partecipare è stato rivolto, oltre alla popolazione residente nel rione, anche
a sindaco, assessori e
consiglieri comunali, al
dirigente scolastico e ai
comandanti di vigili urbani, polizia stradale e
carabinieri. (m. c.)
Seminario jazz
NUORO. Proseguono oggi
dalle 10 alle 13 e dalle
15 alle 19 le lezioni di
strumento e musica
d’insieme previste nel
programma conclusivo
del corso invernali di
jazz organizzato dall’amministrazione comunale.
Il Comune cerca
quattro operai
BORORE. Il Comune di
Borore ha chiesto l’avviamento a selezione di
due muratori e due operai comuni (due mesi,
per due turnazioni) da
impiegare nel cantiere
comunale 2007. Tra i requisiti richiesti, oltre alla residenza e domicilio
nel Comune di Borore, il
possesso della patente di
guida (di categoria B)
per la figura del muratore. Gli interessati possono rivolgersi al centro
provinciale dei servizi
per il lavoro di Macomer
fino al prossimo venerdì
4 maggio. (m. a.)
Motocarrozzella si ribalta, due feriti
NUORO. Due anziani sono rimasti intrappolati nella motocarrozzella che si è ribaltata sulla strada
che conduce al monte Ortobene. Per estrarli dalle lamiere è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. L’incidente nel tardo pomeriggio di ieri. I due anziani, soccorsi dagli operatori del 118
e dagli agenti della polizia stradale, hanno riportato ferite lievi.
turale “Santu Sidore”,
con la collaborazione di
amministrazione comunale, Comunità montana, Provincia, Regione
ed Ersat. (f. o.)
Teatro a Onifai,
Loculi e Sorgono
Su Ischidu
a Santa Sabina
SILANUS. Arriveranno
produttori di formaggio
da tutta la Sardegna
per la sagra regionale
de “Su Ischidu”, che si
terrà nel prossimo fine
settimana a Silanus. Nel
cartellone, oltre all’esposizione dei prodotti
locali nella suggestiva
area archeologica di
Santa Sabina (nella foto in alto), l’organizzazione di dibattiti e un
concorso a premi patrocinato dall’Ersat. La
manifestazione,
che
quest’anno ha carattere
regionale, è organizzata dall’associazione cul-
Con il contributo dell’assessorato provinciale alla Cultura, la compagnia teatrale Bocheteatro di Nuoro promuove una piccola
tournée dello spettacolo
teatrale-musicale “Mialinu ’e crapinu”, tratto
dal romanzo Sos sinnos, di Michelangelo Pira, messo in scena da
Giovanni Carroni, mentre le musiche originali
dal vivo sono di Gavino
Murgia. Appuntamento
domani alle 20.30 nell’anfiteatro di Onifai,
mercoledì (sempre alle
20.30) nella piazzetta
del Municipio di Loculi
e domenica 6 maggio
(ore 19) presso la biblioteca comunale, subito
dopo il convegno su Antonio Gramsci, che avrà
inizio alle 17.
Manca l’acqua a Funtana Buddia
NUORO. Il settore Lavori pubblici del Comune comunica che giovedì 3 maggio l’erogazione dell’acqua verrà interrotta, dalle 8 alle 19, nelle vie Gina Manconi, Gavino Pau, Offeddu, Don Lai, Gonario Pinna, Mario Cheri, per permettere il collegamento della nuova condotta idrica in via Gina
Manconi. L’amministrazione si scusa con i cittadini per i disagi.
Siniscola. Zona industriale, documento unanime in Consiglio
SSSARULESS
Un concorso rock
per musicisti emergenti
«Il Consorzio è da salvare»
Lo staff Pierre di Sarule, in collaborazione
con l’amministrazione
comunale, organizza la
seconda edizione del
concorso
“Profondo
Rock 2007”, rivolto a
gruppi musicali emergenti.
L’iscrizione al concorso si effettua attraverso
la compilazione dell’apposito modulo e la presentazione di un demoaudio: entrambe le prove dovranno pervenire
entro e non oltre il 14
maggio alla biblioteca
comunale in via Foscolo a Sarule.
Al concorso, che si
terrà il 2 giugno, saranno ammessi quindici
gruppi scelti da un’apposita commissione,
designata dall’ammini-
Il disegno di legge sulla riforma scolesi la riforma, così com’è sta- produttive come la Ros Mary e la
delle aree industriali, approvato ta presentata dall’esecutivo re- situazione di incertezza che si vidi recente dalla giunta regionale, gionale, risulta infatti fortemente ve in casa Legler ha creato una
non è piaciuto agli amministra- penalizzante per il territorio del- situazione di crescente allarme
tori comunali di Siniscola, che ne l’alta Baronia.
sociale - sottolineano i gruppi
chiedono a gran voce la modifica.
In sostanza vengono contestate consiliari - che va contrastata imLa soppressione del consorzio le misure adottate dall’assesso- mediatamente con nuove politidella zona industriale del capo- rato all’Industria nella scelta dei che attive del lavoro. Si tratta di
luogo baroniese, a favore di altre consorzi da salvare. «Lo Zir di Si- un’esigenza che va immediataaree della provincia, è stata in- niscola viene soppresso pur mente soddisfatta».
fatti accolta con grande
Considerando il fatto
dissenso dai gruppi poliche lo Zir siniscolese, in
La
soppressione
del
comprensorio
tici che fanno parte delcirca 30 anni di attività,
l’assemblea
civica. è prevista nel piano di riordino regionale ha rappresentato l’unico
Tant’è che in occasione
vero strumento di svilupdell’ultimo Consiglio copo per le piccole e medie
munale è stato votato all’unani- avendo, alla pari di altri che ven- imprese nel territorio delle Baromità un ordine del giorno (pre- gono mantenuti in vita, una di- nie, il Consiglio comunale di Sinisentato dal presidente della Con- mensione sovracomunale», viene scola chiede all’unisono che la
sulta cittadina Rocco Celentano, evidenziato nel documento.
Regione riveda la riforma, preveche è anche assessore provinciaPer gli amministratori comuna- dendo per ogni provincia un solo
le alla Difesa dell’Ambiente) at- li siniscolesi si tratta di una scel- consorzio di sviluppo industriale
traverso il quale l’assemblea civi- ta profondamente discriminato- e inserendo quindi lo Zir siniscoca chiede una revisione della pro- ria nei confronti di un territorio lese nel comprensorio industriaposta di normativa in materia di che sta già pagando a duro prez- le della Sardegna centrale, con
riordino delle aree industriali. zo la pesante crisi del settore in- sede a Nuoro.
Secondo gli amministratori sini- dustriale: «La chiusura di realtà
FABRIZIO UNGREDDA
strazione comunale,
che avrà l’incarico di
esaminare il materiale
pervenuto. I gruppi che
passeranno la selezione
saranno contattati telefonicamente dall’organizzazione entro il
18 maggio e dovranno
confermare l’iscrizione
attraverso un versamento di trenta euro.
Al gruppo vincitore
sarà assegnato un premio di cinquecento euro e al secondo un premio di duecentocinquanta. Per qualsiasi
informazione si può
contattare la biblioteca
comunale di Sarule al
numero di telefono
0784.769142 o consultare il sito www.comunesarule.it.
SIMONETTA LADU
Fly UP