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legame covalente
IL LEGAME CHIMICO “Fra due atomi o gruppi di atomi esiste un legame chimico se le forze agenti fra essi danno luogo alla formazione di un aggregato di atomi (molecola) sufficientemente stabile da consentire di svelarne l’esistenza” (Linus Pauling) Tendenza di tutti i sistemi in natura a diminuire il proprio contenuto di energia Energia di legame: l’energia necessaria per rompere il legame stesso e portare i due atomi a distanza infinita. Viene espressa in Kcalmol-1 = 4.18 KJmol-1 L’ordine di grandezza dei legami chimici va da pochi KJ a molte centinaia di KJ per mole Distanza di legame: è la distanza fra i nuclei di due atomi. Rappresenta un valore medio ed è espressa in Angstrom o in nanometri (1nm = 10-9 m = 10Å ) Le cariche negative degli elettroni si trovano a contatto Se non avviene niente tra gli elettroni, i due atomi si respingono e non si ha nessun legame. Le forze attrattive dei nuclei prevalgono sulle forze repulsive tra le nuvole elettroniche. Si ha formazione del legame Esistono vari tipi di legame tra gli atomi: Legame ionico Legame covalente Legame metallico Legami deboli LEGAME IONICO Il legame ionico è un legame di natura elettrostatica e si forma quando si combinano fra di loro due elementi aventi rispettivamente una bassa energia di ionizzazione (elemento metallico fortemente elettropositivo) ed un’alta affinità elettronica (elemento non metallico fortemente elettronegativo) + - si formano uno ione positivo (catione) ed uno negativo (anione) che si attraggono 𝞓H Na(g) Cl(g)+e- → Na+(g)+e→ Cl-(g) +494kJ -349kJ Na(g)+Cl(g)→ Na+(g)+Cl-(g) +145kJ Na+ (g)+Cl- (g)→ NaCl(s) -787kJ Eab: energia tra due cariche Za, Zb separate dalla distanza rab Il valore è negativo se Za e Zb hanno segno opposto, è positivo se le due cariche hanno ugual segno. Ecoul = 1/(4peo)(- 6e2/d + 12e2/2d - 8e2/3d + 6e2/4d - 24e2/5d ...) L’ energia reticolare (o di lattice) è data dalla sommatoria delle energie attrattive e repulsive degli ioni nel cristallo tridimensionale. Ciclo di Born-Haber AE (Cl) EI1 (Na) Affinità elettronica Energia di ionizzazione DHdiss (Cl, g) Energia Entalpia di dissociazione DHsubl (Na, s) reticolare Entalpia di sublimazione DHf (NaCl, s) Entalpia di formazione Energia di formazione della coppia ionica = 496 – 349 = + 47 - 349 + 496 + 122 + 107 - 786 - 410 Energia di formazione = 107 + 122 + 496 – 349 – 786 = - 410 Nella formazione dei legami ionici, la maggior parte degli elementi dei blocchi s e p raggiunge, nel caso di ioni positivi la configurazione del gas nobile che li precede e, nel caso di ioni negativi, quella del gas nobile che li segue. Il sistema ione positivo – ione negativo non raggiunge il massimo di stabilità con la formazione di una singola coppia di ioni, ma nella formazione del solido cristallino in cui ogni ione attrae il maggior numero di ioni di segno opposto, ossia forma un reticolo cristallino. Es. NaCl ogni ione ha 6 ioni di segno opposto ad uguale distanza. Nella formazione dei cristalli ionici si libera energia di origine elettrostatica, indicata come energia reticolare. L’interazione elettrostatica non è direzionale ossia un catione è attratto da tutti gli anioni che ha vicino nello stesso modo Cella elementare di NaCl Solidi ionici I solidi ionici sono contraddistinti dalle seguenti proprietà: Possiedono alte temperature di fusione e di ebollizione, poichè occorre molta energia per trasformarli da solidi e liquidi e da liquidi a gas. Allo stato fuso sono buoni conduttori di elettricità. Si sciolgono in solventi polari come l’acqua ed applicando un campo elettrico esterno, queste soluzioni conducono bene la corrente elettrica Duri (non si lasciano penetrare facilmente), rigidi (non si piegano) e fragili (si rompono senza deformarsi). LEGAME COVALENTE Un legame covalente è un legame in cui due o più elettroni sono condivisi tra più atomi Legame covalente omonucleare Legame covalente eteronucleare Legame covalente dativo o di coordinazione Teoria di Lewis Detta anche teoria a coppia di elettroni, venne proposta da Lewis nel 1916. Secondo questa teoria il legame covalente è dovuto alla condivisione tra due atomi di una o più coppie elettroniche (dette coppie elettroniche di legame), in modo che ciascun atomo raggiunga la configurazione di un gas nobile Regola dell’ottetto Ogni atomo che utilizza nel legame i soli orbitali s e p tende ad assumere in un composto una configurazione elettronica esterna con otto elettroni Simbolismo di Lewis Ogni elettrone di valenza viene indicato con un punto attorno al simbolo dell’elemento: un punto un elettrone spaiato, due punti o un trattino per una coppia o doppietto di elettroni. Struttura di Lewis di F2 F 7e- + F F F 7e- 8e- 8e- Legame singolo covalente doppietti F F doppietti Legame singolo covalente doppietti F F doppietti Legame covalente omonucleare Legame covalente, condivisione di elettroni, tra atomi uguali Legame covalente polare La condivisione di elettroni avviene tra atomi diversi con differente elettronegatività gli elettroni si localizzano in mezzo ai due atomi, ma un po’ spostati verso quello più elettronegativo I legami non sono totalmente ionici o covalenti Legami ionici Gli atomi e gli anioni che vanno incontro a deformazioni della loro nuvola elettronica sono definiti polarizzabili (larghi, es. I-) I cationi che sono capaci di provocare forti deformazioni sono invece detti avere un elevato potere polarizzante (piccoli con alta densità di carica, Es. Al3+) I composti costituiti da piccoli cationi con carica elevata e da grossi anioni facilmente polarizzabili presentano legami che hanno un carattere più covalente Modello ionico e covalente NaCl H2 = A − B ≥2 carattere ionico ≤1,5 carattere covalente La polarità I legami covalenti eteronucleari “spostano” la carica del legame sull’atomo più elettronegativo L’elettronegatività è il parametro riferimento utilizzato per valutare trasferimento di carica elettronica di il Le molecole, a seconda della loro geometria e composizione, assumono una determinata polarità (momento di dipolo) L’entità del dipolo elettrico si riporta come momento di dipolo , espresso in debye, ed una freccia con punta verso la carica positiva. Se la somma vettoriale dei momenti dipolari dei vari legami componenti la molecola non è nulla, la molecola sarà polare. Molecole biatomiche sono polari se lo è il legame (praticamente sempre nel caso di molecole eteronucleari); Molecole poliatomiche sono polari se lo sono i legami e se questi sono disposti nello spazio in maniera da non potersi elidere. Scrivere la struttura di Lewis dell’acido acetico CH3COOH e dell’urea (NH2)2CO Legami multipli ordine di legame = n° di coppie elettroniche di legame condivise tra gli atomi Una coppia di elettroni condivisi: ordine di legame 1 legame semplice Due coppie di elettroni condivisi: ordine di legame 2 legame doppio Tre coppie di elettroni condivisi: ordine di legame 3 legame triplo N + N N N N N 1.47 Å N N 1.24 Å N N 1.10 Å Legami multipli All’aumentare dell’ordine di legame diminuisce la distanza tra i nuclei degli atomi legati (distanza o lunghezza di legame) PERO’: Le coppie elettroniche di legame si respingono e possono indebolire il legame stesso. Un doppio legame non è due volte più forte di un legame semplice. Forza di un legame covalente aumenta all’aumentare del numero di legami, perché aumentano gli elettroni che congiungono gli atomi legame C-C distanza di legame (Å) 1.54 energia di legame (kJ/mol) 347 C=C 1.34 522 CC 1.20 961 diminuisce con l’aumentare delle coppie solitarie poste sugli atomi contigui, perché coppie solitarie si respingono ed allontanano gli atomi molecola energia di legame (kJ/mol) H2 H H 436 F2 F F 158 Forza di un legame covalente diminuisce con l’aumentare dei raggi atomici, perchè gli atomi legati non riescono ad avvicinarsi in maniera efficace. molecola energia di legame (kJ/mol) O-H 463 S-H 338 Se-H 312 Te-H 267 H-F 565 H-Cl 431 H-Br 366 H-I 299 Eccezioni alla regola dell’ottetto composti con meno di otto elettroni di valenza alcuni composti presentano meno di quattro coppie di elettroni di valenza (a parte l’idrogeno che può possedere solo due elettroni di valenza formando un solo legame covalente). trifluoruro di boro BF3 (molecola planare): Il boro ha attorno a se solo 6 elettroni un orbitale di valenza vuoto e disponibile ad accettare una coppia di elettroni non condivisi legame covalente coordinato o dativo H H H H F N + B F F H H F N B F F Legame covalente dativo o di coordinazione Un legame in cui uno degli atomi mette a disposizione, dona, un doppietto di elettroni (lone pair) ed un altro l’accetta H H H+ + |NH3 N H H Risonanza (mulo!!!) Utilizzando le regole indicate si ottengono spesso strutture asimmetriche, ovvero strutture dove atomi uguali hanno un ordine di legame diverso Questo NON corrisponde alla realtà fisica, che si può misurare sperimentalmente Ione nitrato: NO3- La risonanza: la vera formula molecolare è intermedia fra le formule limite possibili. Le formule limite hanno uguale disposizione spaziale degli atomi Eccezioni alla regola dell’ottetto composti con numero dispari di elettroni nella grande maggioranza delle molecole il numero di elettroni è pari, con gli spin appaiati. In molecole come ClO2, NO ed NO2 il numero di elettroni è dispari, ovvero qualcuno dei loro atomi non raggiunge l’ottetto radicali, molecole generalmente molto reattive. N O O N O Eccezioni alla regola dell’ottetto composti con più di otto elettroni di valenza se l’atomo centrale possiede orbitali d vuoti (a partire dal 3° periodo) ad energia non troppo elevata si potrà avere una espansione della sfera di valenza espansione dell’ottetto. Cl P4(g) + 6 Cl2(g) 4 PCl3(g) Cl Cl P4(g) + 10 Cl2(g) 4 PCl5(g) Cl P Cl Cl P Cl Cl I legami covalenti sono direzionali. Gli atomi si dispongono in modo da conseguire la massima stabilità strutturale ad una certa distanza di legame, con un certo angolo di legame Vengono rese massime: la sovrapposizione tra gli orbitali del legame la distanza tra atomi legati la distanza tra orbitali pieni e di non legame TEORIA VSEPR VSEPR = Valence Shell Electron Pair Repulsion La disposizione geometrica dei legami attorno ad un atomo dipende dal numero totale di coppie elettroniche, di legame e solitarie, che lo circondano. Tali coppie si dispongono nello spazio in modo da minimizzare la loro mutua repulsione. Come prevedere la geometria di una molecola con una determinata formula stechiometrica: 1. Disegnare la struttura della molecola secondo Lewis 2. Stabilire il numero di coppie elettroniche che circondano l’atomo centrale, tenendo presente che un legame multiplo viene equiparato ad una coppia 3. Disporre le coppie elettroniche in modo da minimizzare la loro repulsione e quindi dedurre la geometria molecolare Le repulsioni esercitate tra coppie di elettroni non condivise sono più forti delle repulsioni esercitate tra coppie non condivise e coppie di legame … …a loro volta più forti delle repulsioni esercitate tra coppie di legame Le molecole poliatomiche Il metano è tetraedrico con angli diedri di… IF4+ Teoria del Legame di Valenza (Valence Bond) Si ha una equiripartizione o scambio di elettroni tra i nuclei Sovrapposizione degli orbitali atomici Legame è localizzato tra i due atomi Razionalizzazione della teoria di Lewis secondo la meccanica ondulatoria Secondo la teoria del VB le condizioni da soddisfare per avere formazione di un legame chimico sono: 1)Gli orbitali atomici che si sovrappongono devono avere energie simili o poco diverse 2)Ognuno dei due atomi deve contribuire con orbitali atomici che descrivono un solo elettrone 3)La direzione di massima sovrapposizione degli orbitali corrisponde alla direzione del legame 4)Gli elettroni devono appaiarsi l’orbitale 1s ha simmetria sferica!! Mentre gli orbitali di tipo p sono allineati sugli assi x, p e z !!!! I quattro legami tetraedrici del metano devono essere costruiti da una combinazione di questi orbitali La geometria tetraedrica deriva dalla combinazione dei quattro orbitali a formare un ibrido chiamato sp3 Gli orbitali possono però essere combinati in altro modo. Nei composti del carbonio ci possono essere legami doppi o tripli. In questo caso la diversa geometria richiede un diverso tipo di ibridazione. Questi nuovi ibridi sono chiamati sp2 e sp. Un “triplo legame” Ibridazione sp Un “doppio legame Ibridazione sp2 Ibridazione a formare legami di tipo sp2 Un orbitale s e due orbitali p per ogni atomi di carbonio sono utilizzati per costruire dei legami di tipo sigma che danno origine ad una geometria di tipo trigonale. Restano degli orbitali di tipo p, uno per ogni atomo di carbonio!!! I rimanenti due orbitali ortogonali ai legami di tipo sigma danno luogo ad un legame di tipo pgreco (p ) sopra e sotto il piano del legame sigma. La sovrapposizione di questi orbitali forma “una nuvola” di elettroni pgreco sopra e sotto il piano dei legami di tipo sigma. Questo legame di tipo p è presente nelle molecole organiche dove esistono “doppi legami”. Il legame di tipo p è più debole del legame di tipo sigma (quindi più reattivo). La rotazione è rapida attorno ad un legame carboniocarbonio di tipo sp3. Si possono avere diverse conformazioni (prossimamente Chimica Organica) Il legame di tipo p impedisce la libera rotazione attorno al legame sp2. Ibridazione a formare legami di tipo sp Un orbitale di tipo s ed un orbitale di tipo p per ogni atomo sono utilizzati per costruire un legame di tipo sigma con una geometria lineare. Ibridazione a formare legami di tipo sp I rimanenti orbitali p sono utilizzati per costruire degli orbitali di tipo pgreco, con densità elettronica che avvolge il piano del legame sigma. Ibridazione a formare legami di tipo sp La sovrapposizione di questi orbitali genera una “nube” di elettroni che circonda completamente il piano dei legami sigma. sp3: geometria tetraedrica, angoli di legame 109°, rotazione si. sp2: geometria trigonale, angoli di legame di 120°, rotazione no sp:geometria lineare, angoli di legame di 180°, rotazione no B2H6 3LiBH4+4BF3→2B2H6+3LiBF4 Teoria degli orbitali molecolari (MO) Gli orbitali molecolari si estendono su tutta la molecola Legame nelle molecole biatomiche eteronucleari = c A A+ c B B • In un legame covalente apolare cA = cB e la coppia degli elettroni risulta condivisa egualmente dai due atomi • In un legame ionico il coefficiente relativo ad uno degli ioni è quasi zero, perché l’altro ione ha catturato pressocchè tutta la densità elettronica • In un legame covalente polare l’orbitale atomico appartenente all’atomo più elettronegativo ha energia minore, quindi contribuisce in maggior misura a costituire l’orbitale molecolare di minima energia 4* C2p 2p* O2p 3 C2s 1p 2* O2s 1 H 2O Legame Metallico I metalli costituiscono circa i 2/3 degli elementi della tavola periodica. Sono caratterizzati da bassi valori delle energie di ionizzazione e bassa elettronegatività. Allo stato elementare esistono principalmente allo stato solido cristallino ed hanno le seguenti proprietà: a) Elevata conducibilità elettrica e termica; b) Buona duttilità e malleabilità, ossia la capacità di lasciarsi ridurre in fili ed in lamine per via meccanica. Proprietà indicative sia della mancanza di legami orientati, sia dalla presenza di piani atomici ad alta densità che possono slittare facilmente gli uni rispetto gli altri; c) Struttura compatta Il legame nei metalli non è facilmente interpretabile e la sua migliore descrizione viene data dalla teoria delle bande, basata sulla teoria degli orbitali molecolari Per avere conduzione elettrica occorre che la banda di valenza, oppure la banda che si sovrappone a quella di valenza satura, sia vuota o solo parzialmente occupata da elettroni in modo da costituire una banda di conduzione. Infatti la presenza di una banda di orbitali molecolari non completamente occupati permette la conducibilità elettrica e termica Forze interioniche ed intermolecolari Ione-Ione Ione-Dipolo Dipolo-Dipolo Dipolo-Dipolo in rotazione Forza di London Legame a Idrogeno 1/r 1/r2 1/r3 1/r6 1/r6 Contatto • Le interazioni ione-dipolo sono forti nel caso di ioni piccoli e di carica elevata. Una conseguenza è che i cationi piccoli e molto carichi risultano spesso idrati anche nei composti • Le interazioni dipolo-dipolo sono più deboli delle forze agenti tra ioni e declinano rapidamente con la distanza, specialmente nelle fasi liquida e gassosa, in cui le molecole ruotano • L’interazione di London è dovuta all’attrazione tra dipoli elettrici istantanei in molecole adiacenti e agisce tra tutti i tipi di molecole; la sua intensità aumenta con il numero di elettroni della molecola considerata e si aggiunge a qualsiasi interazione dipolo-dipolo. Le molecole polari attraggono anch’esse quelle apolari per effetto di deboli interazioni dipolo-dipolo indotto dipolo -dipolo indotto Interazioni intermolecolari L'efficacia delle forze di London aumenta all'aumentare della massa molecolare: nuvole elettroniche più voluminose si deformano più facilmente (più polarizzabili), avendo un moto più "libero". Lo stato fisico degli alogeni F2 gas, Cl2 gas, Br2 liquido, I2 solido dipolo istantaneo-dipolo istantaneo Il legame idrogeno Si forma quando un atomo di idrogeno ad un elemento molto elettronegativo l'interazione tra le altre molecole e risulta sostanzialmente maggiore interazioni dipolo-dipolo. si trova legato X (X= N, O, F) il legame H-X delle normali I dipoli di legame possono interagire con la coppia elettronica non condivisa dell'atomo di azoto, ossigeno o fluoro di una molecola vicina. Le piccolissime dimensioni dell’atomo di H, la presenza in esso di un solo elettrone e quindi l’assenza di elettroni di schermo, rendono particolarmente intenso il campo elettrico intorno al protone. Questo comportamento è caratteristico del solo atomo H. L’Acqua Il momento di dipolo permanente nella molecola di H2O, generato dalla grande differenza di elettronegatività tra gli elementi O ed H, permette l’esplicazione di significative forze intermolecolari dipolo-dipolo (ca. 15 Kcal/mol). La forza di queste interazioni permette alla piccola molecola (18 u.m.a.) di esistere termodinamicamente stabile in forma liquida alle ordinarie condizioni standard di temperatura e pressione. L’acqua bolle a 100 °C e fonde a °0 C In assenza del legame ad idrogeno si calcola che tali temperature sarebbero rispettivamente ~ -80 °C e ~ -100 °C. Il solfuro di diidrogeno H2S bolle a -61.8 °C e fonde a – 85.5°C, poiché la minore elettronegatività dell’atomo di zolfo non consente la formazione di sensibili legami ad idrogeno Struttura del ghiaccio Acido acetico