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SARNICO: DISBOSCAMENTO IN ZONA SURRE, SPARITI OLTRE
www.giornalebassosebino.it Anno VII - Luglio 2013 - DIFFUSIONE GRATUITA - Periodico d’informazione locale, cultura, sport e spettacolo Direttore responsabile: Prof. Eugenio Baldi Editore: G.B. Comunications di Giorgio Bertazzoli Via Cerro, 30/C Sarnico (BG) Grafica: Silvia Facchinetti Castelli Calepio (BG) www.silviafacchinetti.it Pubblicazione periodica registrata presso il Tribunale di Bergamo Coordinatore editoriale: Prof. Giorgio Bertazzoli Informazioni e Pubblicità: [email protected] Stampa: CPZ spa Via Landri, 37 - Costa di Mezzate (BG) Autorizzazione n° 17 del 15 giugno 2007 SARNICO: DISBOSCAMENTO IN ZONA SURRE, SPARITI OLTRE 3.000 MQ DI ALBERI Legambiente Sebino: pronti ad azioni legali. Lega Nord Sarnico: il Comune cosa ha fatto? Q Sarnico, zona Surre, in GIALLO il disboscamento eseguito questa primavera, e in ROSSO il vallo di contenimento realizzato nel 2011 dopo la caduta del masso da 12 tonnellate Via Suardo, 18/i - 24067 SARNICO (BG) Tel. 035.912144 - Fax 035.4264219 [email protected] - www.polimedwork.it SI RICEVE TUTTI I GIORNI SU APPUNTAMENTO (SABATO COMPRESO) ne occupata, scrivendo agli Uffici Tecnici di Sarnico e Predore e alla Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi. Dai primi accertamenti della Forestale risulterebbe che il proprietario dei boschi (3.000 metri a Sarnico e i restanti 7.000 a Predore), abbia mostrato una carta dicendo che per disboscare aveva il permesso della Comunità Montana. Ma la Comunità Montana ha risposto con una nota all’Ufficio Tecnico del Comune di Predore che si è subito interessato: “In riferimento alla vostra nota la Comunità Montana non rilascia alcuna <<autorizzazione conforme>>, pertanto non si comprende come gli <<attori>> impegnati nel disboscamento abbiano potuto presentare tale autorizzazione”. Fatto sta che con le dovute pressioni da parte del Comune di Predore il disboscamen- uesta primavera abbiamo assistito, piogge incessanti a parte, a un vero e proprio disboscamento in località Surre a Sarnico senza che nessuno se ne sia minimamente preoccupato. E infatti il danno irreversibile è stato fatto. Più di 3.000 mq di alberi si sono volatilizzati e altri 7.000 mq hanno rischiato di fare la stessa fine. L’allarme è stato lanciato in prima battuta dagli abitanti del luogo (zona Surre, a ridosso della meravigliosa villa in stile Liberty del Sommaruga e della zona Cocca), preoccupati da questo incessante taglio di alberi per il rischio di smottamenti e frane, visto che nel gennaio 2011 un masso di 12 tonnellate s’è staccato finendo giù dalla montagna e fermando la propria corsa, fortunatamente, a ridosso delle case, senza il benché minimo ferito. Dopodiché Legambiente Sebino s’è continua a pag. 2 RITIRO ORO E ARGENTO USATO, VENDITA GIOIELLI E ORO DA INVESTIMENTO Accreditato Banca d’Italia nr. 5004794 BERGAMO (BG) Via Cesare Battisti, 3 Tel. 035 0602980 SERIATE (BG) Via Marconi, 19 Tel. 035 302464 ALME’ (BG) Viale Italia, 76 Tel. 035 0931084 PALADINA (BG) Via del Colletto, 39 Tel. 035 6321861 CALUSCO (BG) Via G. Marconi, 142 Tel. 035 792756 MEDOLAGO Via Europa, 34 Tel. 035 4948056 DALMINE (BG) Via Provinciale, 23 Tel. 035 5294200 VERDELLO (BG) Via Papa Giovanni XXIII, 44 Tel. 035 5293303 TREZZO S/A 1 (MI) Via V. Veneto, 16 Tel. 02 92801606 TREZZO S/A 2 (MI) Largo Matteotti, 4 Tel. 02 9091995 LA SPEZIA (SP) Via F. Crispi, 60 Tel. 0187 518889 SARZANA (SP) P.zza San Giorgio, 28 Tel. 0187 610912 MERATE (LC) Via Statale, 121 Tel. 039 5210065 CALOLZIOCORTE (LC) Corso Dante, 3/B Tel. 0341 643082 PARATICO (BS) Via XXIV Maggio, 96 Tel. 035 912206 Luglio 2013 Pag. 2 Il masso di 12 tonnellate caduto nel gennaio 2011 in zona Surre-Cocca Hotel a Sarnico a ridosso delle abitazioni dalla prima pagina... to è stato fatto “solamente” nella parte di Sarnico. Ed ecco quindi, come si nota nella foto aerea da noi pubblicata e segnalata in giallo, il gigantesco “buco”, ben visibile dal lago o da Clusane, che irrimediabilmente ha deturpato la nostra collina nei pressi di villa Surre. Un vero e proprio danno, sia ambientale sia di rischio idrogeologico. La zona, infatti, è da sempre compromessa per il rischio frane con diversi sassi e sassetti di ogni tipo che rimangono incastrati tra gli alberi. Quando nel 2011 cadde il famoso masso di 12 tonnellate e la zona fu evacuata (vedi foto pagina 2), venne fatto un vallo di contenimento dal costo di 80.000 euro (da noi segnalato in rosso, nella foto in prima pagina), che avrebbe potuto attutire, o almeno rallentare, qualsiasi altra caduta. Gli abitanti della zona vivono nella costante paura. Da allora nessuno s’è più visto, ci dicono i nostri concittadini, né per verificare lo stato del vallo (che con le intemperie e il tempo s’è di molto sottilizzato), né per fare periodicamente delle ricognizioni sulla montagna per i costoni di roccia in procinto di staccarsi. Quello che comunque a noi risulta strano, è il più completo disinteressamento dell’Amministrazione di Sarnico comunque a conoscenza del problema, viste le molteplici segnalazioni pervenute all’Ufficio Tecnico e del comunicato stampa emesso dal Presidente Legambiente Sebino, Dario Balota: “Se continuerà l’inspiegabile intervento di disboscamento, pericoloso e dannoso per l’assetto idrogeologico della zona, faremo un esposto alla Procura della Repubblica di Bergamo. L’area interessata è già di per sé geologicamente complessa e pericolosa ed è paradossale che si voglia modificare il difficile equilibrio naturale realizzato con la messa in sicurezza della parete rocciosa, con una trincea di quasi 300 metri, dopo la frana del 2011. Il diboscamento compromette il cono paesaggistico modificandone la natura originaria e mette a repentaglio la biodiversità della zona”. Una volta ricevute tale informazioni da Dario Balota e segnalazioni varie, a margine della penultima Conferenza dei Capigruppo a Sarnico, in qualità di Capogruppo Lega Nord in Consiglio comunale, ho informato della questione il Vicesindaco Romy Gusmini, la quale mi ha detto di non saperne nulla. Il Sindaco non viene più da tempo ormai a tale Conferenza, prevista dal nostro Statuto, e molto importante per le trattazioni all’Ordine del Giorno nei vari Consigli comunali, ufficialmente per impegni, ufficiosamente per evitare la presenza e il dialogo con il sottoscritto Giorgio Bertazzoli. Quindi, a margine dell’ultimo Consiglio comunale, dov’era stata appena bocciata la nostra interessante proposta “Un albero per ogni nato” (vedi articolo pagina 3), ho chiesto al Sindaco se, in quanto primo responsabile della sicurezza del Paese, fosse a conoscenza della vicenda. Egli mi ha detto visibilmente scocciato che sapeva tutto e che aveva fatto “il possibile”. Ora, che “il possibile” abbia per ogni persona delle scale differenti di valori è appurato, ma per quanto riguarda la Cosa Pubblica per noi queste parole rappresentano l’impegno maggiore a cui uno, in particolar modo un amministratore, ci si possa dedicare. Si sa che il nostro Sindaco è una persona molto impegnata, ma il risultato finale è che nella parte riguardante il nostro paese gli alberi sono stati tagliati, mentre oltre il confine di Predore NO. Il risultato è quello che conta, non le parole. Il nostro SINDACO Dometti, NON HA sicuramente fatto una tempestiva ordinanza che fermasse la scure degli accorti boscaioli per motivi di sicurezza, aldilà di chi dovesse o non dovesse dare il consenso del taglio alberi. Questo è quello che conta, questi sono i fatti. A noi pare che questo disboscamento possa essere interpretato come volontà di nuove e future costruzioni e lottizzazioni. Il vallo potrebbe essere la nuova strada e l’assenza di bosco potrebbe essere indice di nuova edificabilità cambiato in variante nel Piano del Governo del Territorio. A ridosso di Ville Surre, nell’ultimo P.G.T, s’è cercato di lottizzare, trovando il diniego assoluto del nostro Gruppo, infine defini- tivamente stralciato dalla Provincia. Ma nel futuro, non si sa… Il nostro territorio è per noi molto importante da salvaguardare e tutelare, perché rappresenta il nostro patrimonio storico-paesistico da portare avanti per le nuove generazioni. Sulla vicenda vogliamo e chiediamo risposte chiare e invitiamo il Sindaco, non vicesindaco o chi per esso, a relazionarci sulla vicenda, senza bisogno ogni volta di fare interrogazioni o interpellanze. E visto che ormai il danno è fatto, che si sappia almeno la verità e che si trovi una soluzione, magari obbligando o favorendo la ripiantumazione della zona. Prof. Giorgio Bertazzoli, Capogruppo e Consigliere comunale “LEGA NORD PADANI PER SARNICO” P O L I A M B U L AT O R I O MED WORK S.r.l. Direttore Sanitario: Dott. Bruno Falconi (Informazione sanitaria ai sensi della Legge 248 (Legge Bersani) del 04/08/2006) • AGOPUNTURA • FISIATRIA • MEDICINA DEL LAVORO • MEDICINA LEGALE • ALLERGOLOGIA • FISIOTERAPIA • MEDICINA e CHIRURGIA • NEUROLOGIA • ANDROLOGIA • GINECOLOGIA • CARDIOLOGIA • LOGOPEDIA ESTETICA • MEDICINA INTERNA • CHIRURGIA • OTORINOLARINGOIATRIA • DIETISTICA • PEDIATRIA • ECOCARDIOGRAFIE • PROCTOLOGIA • ECOCOLORDOPPLER • PSICHIATRIA VASCOLARE • ENDOCRINOLOGIA e DIABETOLOGIA • ORTOPEDIA • OSTEOPATIA • DERMATOLOGIA • ECOGRAFIE • OMEOPATIA Orari di apertura: dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.30 alle 12.30 e dalle ore 14.00 alle 18.00 SI RICEVE TUTTI I GIORNI SU APPUNTAMENTO (SABATO COMPRESO) • PSICOLOGIA • REUMATOLOGIA • UROLOGIA Via Suardo, 18/i - 24067 SARNICO (BG) Tel. 035.912144 - Fax 035.4264219 [email protected] - www.polimedwork.it Luglio 2013 Pag. 3 SARNICO: LA CAPPELLA DELLA DISCORDIA Indignazione da parte di molti cittadini sulla costruzione a ridosso del Mausoleo al cimitero di una cappella acquistata dalla famiglia dell’Assessore Lauretta Cadei N egli ultimi tempi serpeggia molto malumore in giro per il paese per la costruzione della nuova Cappella funebre, acquistata dalla famiglia dell’Assessore al Commercio e Polizia Locale, Lauretta Cadei. Non tanto per l’acquisto di una cappella che ci sta pure, (l’hanno messa in vendita, è stata fatta un’asta - di cui pochi ne erano a conoscenza - ed è stata assegnata), ma quanto per i modi e il luogo. Innanzitutto fa veramente specie che quella che un tempo era la cappella mortuaria del cimitero, donata dalla Famiglia Faccanoni (committente del Mausoleo monumentale in stile Liberty progettato e costruito da Giuseppe Sommaruga nel 1907) al Comune di Sarnico, oggi venga venduta per fare cassetto. Questo vuol dire che le finanze del nostro Comune, a differenza di quanto dice il nostro beneamato Sindaco, sono veramente ridotte all’osso. Quando il progetto fu presentato in Commissione edilizia, il nostro uomo del Gruppo Lega Nord di Sarnico, Geometra Angelo Albertinelli, non era presente, se no avrebbe votato sicuramente contro l’edificazione di quello che era come detto pocanzi, prima una camera mortuaria e poi un passaggio a lato del monumento. E’ anche vero che la Sovraintendenza ai Beni Culturali ha dato parere favorevole, ma secondo noi, a ridosso di un monumento di grande valore e prestigio, non doveva farlo. E presto indagheremo sul progetto presentato e l’iter burocratico che ha seguito, proprio a scanso di ogni tipo di equivoco. Sta di fatto che ora la cappella è stata venduta ed è in avanzato stato di costruzione. All’interno del Mausoleo, stanno giustamente le spoglie della famiglia Faccanoni, benefattori di un passato lontano e glorioso, che ha lasciato a Sarnico le prestigiose ville, l’asilo, l’ospedale e la casa di riposo. In cima al mauso- leo campeggiano le spoglie del Generale Albricci, quale simbolo sacro dei caduti per la Patria. Quindi a parer nostro si sarebbe dovuta tutelare anche l’integrità storica e l’esclusività del diritto di restare o meno in un monumento funebre, anche perché, come diceva il Foscolo nel carme de <<I Sepolcri>>, “A egregie cose il forte animo accendono l’urne dei forti”. Ecco l’esempio mirabile e storico dei grandi del passato che hanno reso grande e migliore la nostra Nazione e il nostro paese, invece che i gattopardi e le iene di oggi che si mettono a vendere pezzi di storia e che sembrano più tombaroli e sciacalletti di quart’ordine. Giorgio Bertazzoli SARNICO: BOCCIATA L’INIZIATIVA E IL GRUPPO LEGA NORD DEL GRUPPO LEGA NORD RILANCIA CON L’AREA CANI AL “UN ALBERO PER OGNI NATO” LIDO FOSIO S embrava una mozione semplice, la più innocua che ci potesse essere, anzi, lodevole iniziativa, green e ambientalista. Invece la 20° mozione presentata in Consiglio comunale dal Gruppo Lega Nord s’è rivelata un fiasco, dato che è stata sonoramente bocciata dal Sindaco Dometti e dalla sua Maggioranza. Semplice anche nel suo contenuto: per ogni nuovo nato di Sarnico, l’Amministrazione avrebbe dovuto piantare un albero. Una legge inoltre già esistente e nazionale che obbliga i Comuni sopra i 15.000 abitanti a farlo, ma che sensibilizza anche i Comuni più piccoli a seguire tale via, nel rispetto dell’ambiente che ci circonda. “Non che ci aspettassimo nulla da questa Amministrazione sorda alle istan- ze della minoranza – ci spiega il Capogruppo e Consigliere Prof. Giorgio Bertazzoli –, ma siamo rimasti tutti un po’ di stucco, cittadini compresi presenti in sala consiliare, quando ci siamo visti bocciare tale iniziativa. Ogni anno a Sarnico nascono circa 35/40 bambini, sarebbe stato bello piantare questi alberi, con la partecipazione delle scuole, nella giornata nazionale degli alberi. Magari un albero con una targhetta del nome del nascituro. Sensibilizzare le scuole e i ragazzi sin dalla giovane età su questi temi, al rispetto della natura e soprattutto alla preservazione del paesaggio per le generazioni future non ha eguali. Si spendono nel nostro paese centinaia di migliaia di euro per fiori e fiorellini che vengono cambiati e buttati ogni settimana, invece per degli alberi che possono anche essere un deterrente per frane e smottamenti, NO. Il nostro Sindaco s’è limitato soltato a dire che siccome la sua Amministrazione aveva fatto tutto per gli alberi di Sarnico, non trovava necessaria e utile tale iniziativa. Sì, è vero, questa Amministrazione ha fatto molto per gli alberi a Sarnico, LI HA FATTI MORIRE, come le 25 palme sul Lungolago, il disboscamento dei Lazzarini, l’eliminazione del Parco delle Rimembranze davanti al Sagrato della Chiesa con una targhetta per ogni soldato caduto nella Prima Guerra Mondiale e la nuova questione del deforestamento in zona Surre. Complimenti!” Vanessa Gritti A ltra interessante mozione promossa dal Gruppo Lega Nord di Sarnico. L’idea, sostenuta da tempo anche dall’Associazione RiFosiamoci, è quella di creare all’interno del Lido Fosio, un’area recintata dove i cani possano girare liberamente sotto comunque il vigile controllo dei propri proprietari, pena sanzioni amministrative. I cani, infatti, nei parchi pubblici devono essere sempre tenuti al guinzaglio e con la museruola. Invece in quest’area potrebbero girare liberamente senza arrecare possibile danno a bambini o adulti. Ma vediamo nel dettaglio cosa dice questa mozione. Innanzitutto specifica l’AREA CANI: “Le <<aree cani>> sono zone recintate e dotate di cancello, che sono aperte e chiuse in orari pre- stabiliti in cui i proprietari di cani, obbligati a tenere al guinzaglio i propri animali in tutti gli altri luoghi, ivi comprese le aree verdi pubbliche, possono liberare i cani e farli scorrazzare tranquillamente, sotto la propria vigile responsabilità”. Una volta stabilito questo ecco che inoltre la mozione impegna il Sindaco e la Giunta “a creare tramite recinzione all’interno del <<Parco Fosio>> un’area adibita per i cani; ad attrezzare tale area nel miglior modo possibile (punto acqua per far bere gli animali, possibilità di giochi o piantumazione di alberi per la stagione calda, ecc.) e a predisporre e far applicare un Regolamento tramite sanzioni e massima pubblicità (con cartello ben visibile all’ingresso dell’Area) nel quale si osser- vino le seguenti regole: l’obbligo di rimuovere le deiezioni solide, lasciando pulito lo spazio sporcato dagli animali. Il divieto di accesso all’area per i cani affetti da malattie infettive. E l’obbligo di museruola comunque per i cani di taglia grossa o di indole mordace”. Conclude il Capogruppo e Consigliere Prof. Giorgio Bertazzoli: “Speriamo che almeno questa mozione possa essere accolta. A Sarnico ci sono un’infinità di cani, ed è giusto trovare uno spazio idoneo anche per i nostri amici animali, come già fatto a Bergamo, Palazzolo o in tanti altri Comuni”. Vanessa Gritti Luglio 2013 Pag. 4 SARNICO: ANCHE LA PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA S’E’ OCCUPATA DEL LIDO FONTANI’ S toria ormai infinita quella del Lido Fontanì/Stella Maris. Storia che inizia più di un anno fa con la concessione del Lido da parte della Polisportiva di Sarnico (avuto a sua volta dal Comune) all’Associazione Dilettantistica Sportiva Spritz Wakeboard Club. Le polemiche innescate lo scorso anno furono molteplici, come il non rispetto lamentato degli abitanti del luogo su rumori d’ogni sorta e a tutte le ore del giorno e della notte, i parcheggi “selvaggi”, il non rispetto del luogo di culto della Chiesetta di Stella Maris, l’assegnazione senza bando del luogo all’Associazione Wakeboard da parte della Polisportiva, la “concorrenza sleale” lamentata da diversi esercenti e, soprattutto, i permessi mancati in materia di pubblica edilizia, visto il triplice vincolo paesistico, artistico-storico e idraulico sottoposto in quest’area che ha portato, come ciliegina sulla torta, la Guardia Forestale di Sarnico, dopo precise indagini, a delineare NOTIZIA DI REATO per L’Amministrazione comunale. Tutto spedito alla Procura della Repubblica di Bergamo che ancora si sta occupando del caso. In mezzo a tutto questo marasma, la signora Manuela Bargoni, sola con il marito disabile, che fino a un anno fa viveva nella tranquillità più assoluta vicino al Lido. La signora si è rivolta più volte lo scorso anno alla Polizia locale e ai Carabinieri per ottenere qualche risultato su musica e orario, che non è mai arrivato. L’abitazione della Signora Bargoni a ridosso del Lido Fontanì Ce ne parla direttamente lei in prima persona: “La scorsa estate, dopo 14 anni di assoluta tranquillità mi sono ritrovata catapultata in un vero e proprio inferno creato dai ragazzi dell’Associazione Wakeboard. Musica altissima giorno e notte che ha creato soprattutto grandi disagi a mio marito purtroppo divenuto disabile in seguito ad un grave incidente. Sono stata così costretta a rivolgermi alla Procura della Repubblica e, in un momento di particolare esasperazione, a seguito del peggioramento delle condizioni di mio marito causato dal volume della musica, ho scritto alla Presidenza della Repubblica. Dopo 15 giorni il Presidente mi ha risposto dicendo che avrebbe informato il Prefetto di Bergamo”. Il Prefetto di Bergamo ha fatto uscire gli ispettori dell’Arpa (che hanno verificato il rumore dalla casa della signora riscontrando più di 20 decibel in eccesso rispetto ai 5 decibel consentiti con le finestre aperte e 3 con le fi- Lettera della Presidenza della Repubblica alla Signora Manuela Bargoni nestre chiuse). Il Prefetto ha contattato il Sindaco Dometti che ha dovuto relazionale su quanto stava succedendo. Poi l’inverno ha “congelato” il tutto. La speranza da parte dei molti concittadini del luogo, era che il pregresso fosse bastato al Sindaco per non dare più l’autorizzazione alla nuova apertura. Ma poi si sono messi di mezzo gli avvocati, e il Sindaco, probabilmente per non prendere un’ulteriore denuncia per inadempienza contrattuale o per non far prende- re altre denunce all’Ufficio Tecnico per le mancate concessioni e permessi, ha fatto una mezza sanatoria, almeno per quanto riguarda gli abusi edilizi, facendo ripartire la stagione. Stagione che, pioggia a parte, è ripartita male, con i ragazzi del Wakeboard probabilmente risentiti con la signora che non demorde e continua con la sua personale battaglia: “Quando sono ritornati questi ragazzi, ogni volta che uscivo sul balcone di casa mia a fare delle foto, e non solo, hanno iniziato a ingiuriarmi con epiteti di ogni tipo, gridando e sbraitando contro di me frasi ingiuriose e indecorose. Ho avuto paura anche a uscire di casa. La musica è sempre forte, e sono giunti Carabinieri e Polizia Locale. Ma questi ragazzi se vedono una pattuglia, diminuiscono la musica. Ma io continuo a documentare il tutto con foto e filmati, soprattutto il fatto che oltre le ore 21 spesso e volentieri sono presenti ancora al Lido persone estranee, oltre ai gestori. Addirittura poco tempo fa questi ragazzi mi hanno mandato i Carabinieri a casa accusandomi con le mie foto di creare fastidio. Ma io documento solo tutto ciò che non dovrebbe essere fatto al Lido e BASTA! Dal balcone di casa mia posso fare tutte le foto che voglio. Nel frattempo, per parlare con il Sindaco ho dovuto chiedere ben tre appuntamenti ed aspettare più di un mese. A lui ho esposto i miei problemi ed ho portato anche mio marito, cosicché vedesse in che condizioni versava. Dal Sindaco mi sono state fatte promesse di un limitatore per la musica, ma al momento è un nulla di fatto. La musica in certe ore è davvero fuori da ogni regola di buon senso! Io speravo in una civile convivenza ma, se sarò costretta, utilizzerò fino al mio ultimo mezzo per tutelare la salute della mia famiglia. Speriamo soltanto in un vero e proprio cambio di rotta”. Vanessa Gritti Download 200,000+ brand logos in vector format for free http://www.logoeps.com/ Insta Luglio 2013 Pag.5 SINDACO DOMETTI, AL LIDO FONTANI’ C’E’ UN BAR O UN’ASSOCIAZIONE SPORTIVA? Interpellanza in Consiglio del Gruppo Lega Nord di Sarnico sull’effettiva natura dell’Ass. Spritz Wakeboard Club e sulla Sanatoria emessa dall’Ufficio Tecnico C ontinua l’estate delle polemiche al Lido Fontanì, soprattutto dopo che il 10 maggio scorso il Responsabile del Servizio n. 4, Edilizia Privata e Urbanistica, del Comune di Sarnico, Arch. Franco Balbo ha firmato il permesso di costruire IN SANATORIA all’Associazione Spritz Wakeboard Club cancellando, di fatto, buona parte degli abusi commessi l’estate scorsa, in materia di edilizia e urbanistica, al Lido Fontanì. “Quello che noi non capiamo – commenta il Capogruppo e Consigliere Lega Nord Prof. Giorgio Bertazzoli – è come il Comune di Sarnico possa aver SANATO degli evidenti e riscontrati abusi soprattutto perché se ne sta occupando ancora la Procura della Repubblica di Bergamo in seguito alla denuncia della Guardia Forestale. Abbiamo fatto diverse interpellanze sull’argomento e a dicembre dell’anno scorso il Sindaco ci aveva garantito in Consiglio comunale che avrebbe valutato attentamente la possibilità o meno di far riaprire al Lido a questa Associazione. Noi ci muoviamo sul piano della legalità. La Forestale aveva detto che, visto il triplice vincolo del luogo, idraulico, storico-artistico e paesaggistico, e i molteplici abusi riscontrati nonché permessi mancati, bisognava ripristinare lo stato dei luoghi, SABBIA COMPRESA, così com’era prima. E’ passato l’inverno, ed ecco che tutto è rimasto così com’è… Anzi, poco tempo fa è stata fatta una domanda da parte dell’Associazione per ampliare il chiosco per poterci fare stare dei frigoriferi! ROBE DA PAZZI! Quello che avrebbe dovuto fare una seria Amministrazione in seguito a tutto ciò è dire: FERMI TUTTI, seguiamo le direttive della Forestale, aspettiamo che la Procura della Repubblica ci dica come muoverci, e poi, al massimo, consentiamo nuovamente a questa Associazione di operare. O c’è sotto altro che noi cittadini dovremmo o Il Sindaco Dometti al Lido Fontanì non dovremmo sapere? L’Associazione accusava l’Architetto Ruggeri, responsabile dell’Ufficio Tecnico, di avergli dato carta bianca per fare ogni cosa sul Lido. Ci sono inoltre diverse testimonianze che parlano di operai del Comune che hanno lì lavorato, e materiale pagato dal Comune a beneficio di un’Associazione privata. Vogliamo, com’è nostro diritto, in quanto minoranza che vigila sull’operato dell’Amministrazione, delle risposte serie e concrete, e non risposte lacunose o mezze verità. Perché l’Amministrazione ha acconsentito alla riapertura di quello che “di fatto”, visto le persone che vanno al Wakeboard a bere e basta (centinaia e centinaia di persone), risulterebbe essere un bar? Il Lido Fontanì è stato dato in concessione l’anno scorso a questa Associazione dalla Polisportiva di Sarnico proprio perché dovrebbe come attività prevalente praticare sport acquatici. Invece secondo quanto è successo finora, sembrerebbe dimostrare il contrario… Ossia che “di fatto” quest’Associazione SENZA FINE DI LUCRO, pratichi più la vendita di bibite e bevande di vario genere che di sport acquatici. Si può dedurre che, di tutte le tessere rilasciate finora ai soci, solo una minima e marginale parte sarebbe riconducibile all’attività sportiva di Wakeboard, motivo di affiliazione dell’ASD Spritz Wakeboard Club alla Federazione Sport Nautici e Wakeboard, dipendente a sua volta dal Coni e quindi Associata alla Polisportiva di Sarnico. L’attività di somministrazione si configura quindi come attività PREVALENTE e come un’attività commerciale a tutti gli effetti, soggetta a tutt’altre normative e obblighi amministrativi, con conseguente perdita delle agevolazioni di cui godono le Associazioni Dilettantistiche Sportive. Inoltre questa prevalenza farebbe “perdere” di sicuro la location allo “Spritz” perché essendo quindi un bar, non avrebbe senso di esistere al Lido Fontanì. Un’Associazione sportiva PUO’ dare ristoro ai suoi associati che praticano sport… Ma se io associo 500 persone di cui 450 NON praticano sport ma bevono è basta, vuol dire che non sono più un’associazione sportiva! Cosa centrano infatti le continue feste fatte al lido con lo sport ce lo domandiamo da tempo (N.d.R. non da ultima quella del 30 giugno WELCOME SUMMER PARTY). Comunque continueremo ad andare a fondo su questa ormai intricata vicenda, com’è giusto che sia, perché molti nostri concittadini ci chiedono risposte adeguate. Ecco perché su questi argomenti abbiamo presentato delle nuove interpellanze in Consiglio comunale, e attenderemo come sempre le risposte del nostro Sindaco, visto che per ora, non possiamo fare altro”. Vanessa Gritti Luglio 2013 Pag. 6 SARNICO: RACCOLTA FIRME CONTRO IL SENSO UNICO DI FOSIO D ivide in due località Fosio e non solo, la proposta lanciata dall’Amministrazione comunale di creare un nuovo senso unico in via Manzoni, una modifica che andrebbe a toccare via Manzoni e via Monsignor Bonassi, via dei Mille e altre vie limitrofe. Ai cittadini della zona è arrivata in queste settimane a casa una lettera nella quale l’Amministrazione comunale lancia la proposta in attesa di avere da parte dei residenti una risposta: “Recentemente l’Amministrazione ha ricevuto da alcuni cittadini residenti nelle vie in oggetto indicate, alcune proposte di miglioramento della circolazione stradale locale. In particolare è stato richiesto di regolare a senso unico il tratto laterale di via mons. Bonassi dal civico 27 al civico 21. E’ stato altresì proposto di regolare a senso unico il tratto di via Manzoni, dall’incrocio con via Mons. Bonassi sino all’incrocio con via dei Mille. Per entrambe le ipotesi è prevista la formazione laterale di una pista ciclabile per garantire una maggiore sicurezza a pedoni e ciclisti. Prima di dare attuazione alla sperimentazione del progetto, si richiede un parere dei residenti direttamente interessati”. E il parere eccolo, in via Manzoni i residenti sembrano essere divisi tra favorevoli e contrari. Quelli favo- revoli al senso unico sposano la tesi della maggior sicurezza e del fatto che si potrebbe avere anche la pista ciclabile. “E’un’idea ottima ma deve essere considerata in un aspetto più globale con tutta la viabilità della zona che deve essere ristudiata – spiega Vittorio Ragazzi –, le criticità maggiori sono in via Rinaldo Colombo con uno stop pericoloso. Se si riesce a fare qualcosa in quello stop, allora io sono pienamente d’accordo”. C’è chi invece non è assolutamente d’accordo poiché già con il doppio senso, le auto passano velocemente, figuriamoci se ci fosse solo il senso unico. Ma basta spostarsi di pochi metri e andare in via dei Mille per trovare addirittura una raccolta firme contro la proposta lanciata dal Comune, raccolta firme promossa da Franco Gangemi: “Un aspetto rilevante è che buona parte del traffico verrà riversata su via dei Mille che già ospita un parco e degli insediamenti artigianali con carico/ scarico merci. Ci sono poi alcuni aspetti critici che andrebbero maggiormente analizzati dalla popolazione e dal Comune, alcuni punti critici nella viabilità da eliminare. Ci portano tutto il traffico qui in una zona che è sempre stata molto tranquilla. Inoltre, per quanto riguarda la pista ciclabile, le sue caratteristiche sono nor- mate dal D.M. 30-11-99, n.557 e progettarla in via Manzoni non ha molto senso perché non si raccorda con altre piste e rimarrebbe solo un percorso sospeso”. Da qui la raccolta firme che ha già raggiunto ottanta persone. “La raccolta firme ha visto un’alta partecipazione – spiega sempre Franco Gangemi –, in molti hanno firmato per dire no alla proposta lanciata dal Sindaco di Sarnico”. In parallelo, altra raccolta firme è stata avanzata dall’Associazione RiFosiamoci. Staremo quindi a vedere come andrà a finire. Vanessa Gritti M.C.P. s.r.l. Luglio 2013 Pag.7 CREDARO: INAUGURATA LA CHIESA DI S. GIORGIO S Foto Vezzoli i sono completamente conclusi qualche settimana fa i lavori di restauro della Chiesa di S. Giorgio, a Credaro. I lavori di restauro hanno riguardato però più che la Chiesa in sé, i locali ad essa adiacenti. La Chiesa e l’affresco del Lotto (visibile anche dalla strada) erano già stati ristrutturati in un primo momento. “Questo lavoro – ci tiene a dire il Parroco di Credaro, Don Giovanni – lo aveva già iniziato tempo fa Don Romano, proprio per il recupero di questo complesso che un tempo era un convento. E questo recupero è stato possibile perché il valore della chiesetta, di origine romanica, e la presenza al suo interno di un affresco del Lotto, lo avevo reso indispensabile”. Con i lavori è stato riportato alla luce tutto l’abside romanico dietro alla Chiesa, che in passato era stato chiuso da muri che consentivano una sorta di abitazione. Oltre all’abside poi è stato anche ripristinato un pavimento in legno nel quale si possono vedere quelle che erano le linee dei muri perimetrali originali. I lavori si sono conclusi ad aprile e il complesso è stato inaugurato proprio il giorno di San Giorgio, il 23 aprile: “E’ stata una cosa molto tranquilla, molto semplice, in un giorno feriale. Non abbiamo voluto portarla alla domenica proprio perché volevamo che l’inaugurazione fosse il giorno stesso di San Giorgio”. Erano presenti il Sindaco del paese, Heidi Andreina, la giunta comunale, i consiglieri, e i due ar- chitetti che avevano seguito i lavori: Labaa Gianmaria e Piovesan Maria Teresa. Oltre a loro, per l’inaugurazione, era presente anche il Vescovo di Fidenza, Mons. Carlo Mazza, che un tempo fu curato proprio di Credaro. Purtroppo però in quei giorni Credaro stava attraversando un periodo poco felice: pochi giorni prima, infatti, il 19 aprile, era giunta la notizia della morte di Don Romano, lo “storico” Parroco del paese, i cui funerali avevano avuto luogo proprio il giorno prima. “Questo luogo ora sarà adibito a museo, conterrà reperti e oggetti della zona, proprio perché questo era il fine della ristrutturazione – continua Don Giovanni – ma è giusto che anche la Parrocchia usi questo spazio. Come ho già detto il giorno dell’inaugurazione mi piacerebbe che questa chiesetta, insieme con quella di San Fermo, diventassero un po’ due luoghi “spirituali” del paese, dove potersi recare per trovare pace, restare un po’ in silenzio e ritrovarsi”. Come detto, in questa seconda fase dei lavori, sono stati recuperati gli spazi adiacenti alla Chiesa, dai quali ora sono stati ricavati dei locali che ora saranno usati per le visite guidate alla chiesetta (la Chiesa di San Giorgio, infatti, così come quella di San Fermo, rientra negli itinerari del romanico) e come spazio espositivo per delle vetrine con dei reperti recuperati in zona. Marco Corna CREDARO: LA STAGIONE DELLE FESTE TRA MILLE DIFFICOLTA’ L ’area feste con i lavori rimandati a settembre, la crisi economica o forse anche la poca voglia di fare veramente festa in un periodo non certo bello per molte famiglie alle prese con difficoltà economiche, con la perdita del lavoro. Così a Credaro anche le feste sembrano essere in bilico o quanto meno pare essere così. L’Amministrazione comunale si prepara a delineare le feste estive per animare la stagione calda nel Comune del Basso Sebino ma qualcosa non torna nei calcoli dell’Assessore alla Cultura Anna Valsecchi, che in questi giorni sta predisponendo gli ultimi dettagli per stilare il programma della stagione 2013. “Sicuramente abbiamo delineato la data della festa di Castel Trebecco – spiega Anna Valsecchi – festa nata proprio con l’arrivo in municipio del nostro Gruppo a guida Leghista. Sin dai primi anni di mandato del Sindaco Heidi Andreina abbiamo deciso di puntare sulla valorizzazione di questo antico borgo storico con una festa che negli anni è cresciuta enormemente. Quest’anno la festa si terrà dal 20 al 21 luglio e avrà anche quest’anno un ricco calendario d’iniziative per quella che sarà l’ultima festa con il nostro Sindaco uscente Andreina”. L’area feste di Credaro vicina al Bocciodromo Ma per una festa che punta a riconfermare il successo degli anni passati, un’altra festa, ancora più antica e radicata in paese, la festa di San Fermo, ha rischiato proprio grosso di non farsi. Ma invece si farà dal 7 all’11 agosto. Una festa ridotta in tutti i sensi, specchio anche della crisi che regna anche nell’estate 2013. La festa rischiava, infatti, seriamente di saltare per un disguido nato tra l’associazione e le intenzioni, poi posticipate, dell’Amministrazione comunale retta da Heidi Andreina. “Il Sindaco Heidi An- dreina – ha spiegato Lino Aceti, uno degli organizzatori della festa – ci aveva detto che l’Amministrazione comunale avrebbe dato il via ai lavori per la realizzazione della nuova area feste. Così ci ha chiesto di smantellare le strutture che avevamo da tempo all’area feste, capannoni, bagni cucine, abbiamo passato tutto il mese di gennaio al freddo e al gelo a lavorare per smantellare l’area, sicuri poi che i lavori sarebbero partiti. Poche settimane fa il Sindaco ci ha riconvocati in Comune e ci ha detto che per pro- blemi legati al Patto di Stabilità i lavori erano rimandati a ottobre e che quindi potevamo riportare le strutture al loro posto, come se fosse così semplice. Così ora ci troviamo con una festa totalmente da organizzare, con strutture da rimontare e con un grande lavoro e tanta fatica da fare. Ovviamente per questo motivo ci servono volontari e i soliti che lavorano non bastano. Così abbiamo lanciato un appello alla popolazione di Credaro, se volete la festa di San Fermo dovete aiutarci, non ci sono alternative di sorta”. Da qui la necessità di reclutare nuove forze, di spronare la popolazione a dare una mano per rimontare la struttura smantellata a gennaio, con il risultato pienamente centrato. “Per fortuna in molti si sono detti disponibili a dare una mano, saremo quindi un buon numero a lavorare per rimettere in piedi il tendone, quindi la festa si farà”. Una festa però, come detto all’inizio, specchio della crisi con qualche rinuncia da fare. I tradizionali fuochi d’artificio infatti non verranno fatti. “Quest’anno, un po’ perché siamo arrivati in extremis a organizzare la festa, un po’ perché mancano gli sponsor, abbiamo deciso di non fare i fuochi d’artificio tradizionali qui alla festa di San Fermo. Questo è per noi un sacrificio inevitabile visto che molti sponsor hanno purtroppo declinato l’invito a contribuire alla festa. I fuochi costano dai 5 ai 6.000 euro e quest’anno non ce la sentiamo di spendere quei soldi per i fuochi. Sarà per il prossimo anno – conclude Lino Aceti – sperando che ci possa essere un po’ di ripresa e magari così gli sponsor potrebbero tornare a darci una mano”. Vanessa Gritti Luglio 2013 Pag.8 VILLONGO: INTERVISTA AL SINDACO ORI BELOMETTI AD UN ANNO DAL SUO MANDATO A un anno circa dal suo insediamento dopo la vittoriosa campagna elettorale del 2012, abbiamo incontrato il Sindaco di Villongo, Maria Ori Belometti, per discutere con lei di quanto è stato fatto, quanto è ancora da fare, e quali sono i problemi che ha incontrato in questi primi dodici mesi da Sindaco. Innanzitutto, com’è andato, a suo avviso, questo primo anno? Direi che è andata bene, secondo me è andata bene. Trovo che soprattutto il rapporto con la gente sia soddisfacente. Per quanto riguarda invece il “fare” è più complicato. Ci sono molte limitazioni dovute a problemi finanziari. E poi il tempo… non si può fare tutto in anno, nonostante quello che qualcuno va affermando! E poi bisogna anche fare i conti con quello che ci hanno lasciato… ovvero soldi, ma in negativo: ci hanno lasciato solo debiti! E stiamo ancora cercando di tamponare quelli, per evitare il dissesto. Ogni anno dobbiamo pagare oltre 500.00 euro di rimborso mutui… Se lo aspettava che sarebbe stato così difficile? Sì, che non fosse per niente facile me lo aspettavo. Anche perché io non sono molto pratica. Ho fatto altro (N.d.R. il medico) per oltre quarant’anni. Ma sono circondata da gente pratica, da esperti. Io mi vedo più come un “tramite” tra le persone e il Comune: una sorta di controllore tra la gente e la mia Amministrazione. (N.d.R. Il Sindaco insiste sul fatto di essere circondata da persone “esperte”. Sulla sua scrivania c’è una copia di “Araberara” aperta sull’articolo con il quale l’ex Sindaco, Lorena Boni, accusava l’attuale Giunta di essere formata da gente “inesperta”.) Cos’è stato realizzato in questo primo anno della sua Amministrazione? Abbiamo iniziato diverse le cose. Le aule della scuola media, che saranno disponibili a settembre. Il rifacimento della copertura del tetto della palestra delle scuole elementari. Abbiamo in piano per il 2013 la pista di allenamento per i ciclisti, e ci siamo muovendo anche per quanto riguarda la sicurezza. Interverremo anche per il piano del traffico: creeremo dei sensi unici per migliorare la viabilità. Il tutto oltre all’ordinaria amministrazione. Ma siamo un po’ in sospeso per il discorso dei finanziamenti… I soldi scarseggiano davvero. La squadra è ancora quella dell’anno scorso? Consiglie- ri, Assessori… ancora tutti al loro posto? Sì, loro sono tutti molto competenti ed esperti, e con tutti loro c’è un bellissimo rapporto sia umano che di lavoro. Con l’opposizione i rapporti invece non sono esattamente idilliaci… Lasciamo perdere… Io trovo sia allucinante. Diventa impossibile lavorare così. Ogni volta osservazioni, controsservazioni, e osservazioni alle controsservazione. È Pazzesco. Mi hanno pure dato della “stalinista” perché non li lascio parlare. Ma ormai ho capito, conviene che io faccia come un muro di gomma, che mi lasci rimbalzare addosso certe critiche assolutamente gratuite, senza senso. Forse semplicemente non hanno ancora digerito la sconfitta… (N.d.R. Sull’argomento interviene anche il Vicesindaco, Danilo Bellini, che negli ultimi Consigli comunali ha avuto accesi dibattiti con la minoranza: “Io capisco la battaglia politica, la diversità di opinioni ma non questa atmosfera. Che urta è il ricorso alle continue bugie, a cose non vere, come quelle dette nell’ultimo Consiglio comunale o scritte nell’ultimo volantino della Lista Piccioli”.) Marco Corna (Foto S. Marco) Luglio 2013 Pag. 9 VENDESI VILLONGO DISPERATAMENTE Il Comune mette in vendita un importante terreno destinato a parco, la Lista Piccioli non ci sta! (Foto S. Marco) ’idea e il progetto di un PARCO pubblico a S. FILASTRO è nato qualche anno fa con l’Amministrazione Piccioli per rispondere alla necessità (in un contesto fortemente urbanizzato e vicino al cimitero) di un’area attrezzata (una pista ciclabile, un percorso vita, area pic-nic) per vivere meglio le giornate estive e come luogo d’incontro dei bambini e famiglie. “Abbiamo confermato questo progetto nel programma elettorale – ci spiega il Capogruppo in Consiglio comunale e Consigliere provincial Prof. Alberto Piccioli Cappelli –, ne avevamo verificato la reale fattibilità, a costo minimo per l’Amministrazione Comunale, che proprio qui ha a disposizione in via Betty Ambiveri un’area pubblica (di circa 1500 mq) necessaria per il PARCO. Anche l’attuale maggioranza consiliare, prima delle elezioni comunali, era convinta della necessità del Parco, tanto da metterlo, anche loro, nel programma elettorale come opera pubblica prioritaria. Purtroppo a distanza di un anno dal voto, questa Amministrazione ha deciso di buttare nel cestino della cartastraccia questo progetto importante e soprattutto una importante promessa fatta ai suoi elettori e nostri concittadini. La trovo quindi una cosa vergognosa!” Nel consiglio comunale del 17 maggio 2013 il Sindaco e tutta la maggioranza consiliare hanno votato la vendita a privati del terreno comunale di via Betty Ambiveri, azzerando di fatto qualsiasi possibilità di realizzare un parco pubblico perchè l’area comunale, indispensabile anche come unico accesso al parco, verrebbe venduta ad un privato. “L’ipotesi di non riuscire a salvaguardare quest’area verde – continua il Capogruppo Piccioli, lanciando un accorato appello –, sempre più indispensabile alla qualità della vita a Villongo, ci lascia fortemente amareggiati. ANCHE TU GENTILE CONCITTADINO, indipendentemente dal colore politico o dal voto espresso nelle elezioni comunali, NON PUOI ESSERE INDIFFERENTE. La giustificazione di questa Amministrazione di voler vendere per far quadrare i conti del Bilancio non corrisponde alla realtà, anche perchè si tratterebbe di una cifra molto marginale del Bilancio stesso. Da parte di que- sta Amministrazione Comunale appare la volontà di distruggere un progetto ambientale, educativo e di sviluppo sostenibile. AIUTACI A TUTELARE IL DIRITTO ALLA SALUTE DEI BAMBINI DANDO LORO LA POSSIBILITA’ DI AVERE “UN POLMONE VERDE” IN VILLONGO INVIANDO una MAIL all’indirizzo: [email protected] e scrivendo <<NO ALLA VENDITA DEL TERRENO, SI’ ALLA REALIZZAZIONE DEL PARCO>>”. Vanessa Gritti ANCORA FERMO ALL’ADSL? PASSA A INTERNET SUPERVELOCE! FRANCIACORTA - SEBINO - BASSA BRESCIANA - VALCALEPIO INTERNET WIRELESS BANDA ULTRALARGA PRIVATI: con 25 euro al mese internet a 10 MEGA e se vuoi anche la linea telefonica. AZIENDE: linee simmetriche, banda garantita e ponti radio dedicati. 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Grazie all’incontro con il Sindaco di Gandosso, andiamo a scoprire tutti i dettagli di questo nuovo Parco dello Sport: si compone di un campo da calcio da undici in sabbia, che verrà utilizzato esclusivamente per allenamenti. Per l’occasione è stato dato un nuovo volto al campo da calcio in erba, realizzato con erba di ultima generazione. Ma non solo sarà possibile giocare anche a tennis, a calcetto e a pallavolo. Il campo da tennis, infatti, è adibito anche per altri sport, cosicché tutti possano giocare e divertirsi con la propria passione. “Il nostro intento è quello di riunire un numero sempre maggiore di persone all’interno del parco, per condividere momenti insieme. Gli impianti sportivi si trasformeranno in un vero e proprio centro di accoglienza per tutte le generazioni. Sono davvero soddisfatto del risultato finale che siamo riusciti a raggiungere nonostante il difficile perio- do economico che stiamo affrontando.” Sottolinea il primo cittadino Alberto Maffi. Presenti alla cerimonia, oltre al Sindaco e al suo vice Carlo Paltenghi, in prima linea i genitori di Pamela Rota, che per quanto fosse possibile, cercavano di velare un dolore, ancora vivo. All’inaugurazione erano presenti anche il Senatore Giacomo Stucchi, l’Assessore Provinciale allo Sport Alessandro Cottini, il Capogruppo Lega Nord e Consigliere provinciale Alberto Piccioli Cappelli, Daniele Belotti e la giunta dell’Amministrazione comunale al completo. Tra gli ospiti anche Lino Mutti, ex allenatore e giocatore, della formazione calcistica di serie A, l’Atalanta. Anche i Sindaci dei comuni limitro- fi hanno voluto presenziare all’evento: presenti, infatti, Maria Ori Belometti di Villongo, Gennaro Bellini di Foresto Sparso, Luciano Trapletti di Berzo San Fermo e Fabrizio Facchinetti, Assessore allo Sport di Sarnico. Tutte le autorità presenti hanno sostenuto Alberto Maffi durante il taglio del nastro che ha inaugurato, in una splendida gior- nata di sole il nuovo parco. Molta la gente presente all’evento. Prima di dare il via all’assalto dei nuovi campi da gioco, il parroco del paese, Angelo Giudici ha dato la benedizione con la speranza che sia un parco in cui grandi e piccoli possano divertirsi e trascorrere il tempo libero in compagnia. E’ stato poi presentato anche il nuovo impianto fotovoltaico che renderà la struttura efficiente dal punto di vista energetico. Ricordiamo inoltre, che all’epoca, Gandosso fu il primo Comune della bergamasca a installare pannelli fotovoltaici prima sull’edificio scolastico e in seguito sul Municipio. Il Re Sole s.r.l. 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Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni, abbiamo voluto, appunto, andare fino in fondo, e il risultato è palese: opere abusive. L’articolo 632 del Codice Penale è chiaro: “Deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi. Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, devia acque, ovvero immuta nell’altrui proprietà lo stato dei luoghi, è punito”. Ora vi raccontiamo i dettagli. In località Sotto Piazza Lunga, nella valle torrentizia di Isino, dove scorre il conosciuto fiume Rino abbiamo trovato queste strane opere abusive. Come dimostrano le foto, in primis, ci sono più fontanelle costruite in punti pericolosi e non si adattano all’ambiente naturale. Continuando a percorrer questa strada l’occhio cade su un ponticello, costruito sopra una secolare fontana naturale e all’interno della quale, abbiamo scovato un tubo molto strano. Procedendo si entra nella valle naturale d’Isino e si nota nel bel mezzo una costruzione di una piramide a supporto del chiusino (tombino). Attenzione: pericolo doppio. Prima di tutto deturpano l’ambiente, e poi è stato utilizzato del materiale non idoneo. Al posto del cemento, perché non utilizzare materiali ecocompatibili? Come rovinare l’ambiente naturale! E’ una valle naturale, ops, era. Perché l’elenco di costruzioni abusive, purtroppo non è ancora terminato. Ogni tre passi, si trova un chiusino, assai strano, dato il terreno in cui ci si trova. Ci si chiede quindi, come può essere che ci sia un convoglio di acque? Un destinatario ci sarà, ma è segreto. Serve il permesso del Genio Civile per accatastare le costruzioni in questi luoghi, sotto vincolo idrogeologico, in caso contrario, si rischia penalmente. Non è ben evidente a occhio nudo, ma se si scava, si controlla e si sposta qualche foglia, ecco la verità. E’ giusto che i cittadini della “Piccola Sanremo” siano a conoscenza di tutto ciò. Noi ce lo chiediamo, ma l’Amministrazione Comunale, è invece a conoscenza di tutto ciò? E quest’acqua, dove andrà a finire? Noi non lo sappiamo, ma forse…. Qualcuno, c’è lo potrà spiegare… Serena Danesi Hai bisogno di conseguire il DIPLOMA ? ISTITUTO SAN MARCO ti offre un’occasione in più! ADULTI SI PUÓ: Chi ha compiuto 18 anni potrà ottenere il DIPLOMA DI STATO (MATURITA’) in 9 o 18 mesi con lo speciale programma DIPLOMATI: Con un programma personalizzato, senza andare a scuola tutti i giorni o tutte le sere, e quindi senza disturbare i tuoi impegni CORSI DIURNI E SERALI per OGNI INDIRIZZO ONI O I Z I ISCR E TUTT RT APE L’ANNO i nf o @istitu tosa nma r c o .c o m - www.is t i t u t o s a n m a r co . co m Bergamo, Via Casalino, 5/I _ Tel. 035.271133 (Vicinissimo alle stazioni TRENI/PULLMAN) Luglio 2013 Pag. 12 PARATICO: “MULTATO” L’AUTOVELOX PARATICO: PIOGGE, ALLAGAMENTI E POLEMICHE È finita male la breve vita del nuovo autovelox di Paratico. L’apparecchio, situato lungo via Garibaldi, ovvero la strada provinciale 469 che collega Paratico a Capriolo, aveva il compito di limitare la velocità degli automobilisti in arrivo proprio da Capriolo. Nelle ultime settimane probabilmente tutti l’hanno notato, e tutti hanno corso dei rischi frenando bruscamente dopo averlo visto in uscita dalla curva. A molti forse saranno anche arrivate delle multe. Multe che però ora saranno oggetto di contestazione. Già, perché dopo qualche settimana in funzione, all’autovelox sono stati posti i sigilli della Procura della Repubblica di Brescia. Il tratto di strada in questione, infatti, sarebbe di competenza della Provincia, non del Comune: di conseguenza anche la velocità massima consentita è molto diversa. La delibera del Consiglio comunale prevedeva un limite di 50 km/h, ma se davvero il tratto di strada è di competenza della Provincia, allo- L ra la velocità massima dovrebbe essere di 90 km/h: una bella differenza. Il disguido tecnico, o l’errore, sarebbe emerso in occasione di controlli effettuati della Polizia di Stato, che hanno praticamente reso nulla la delibera comunale. Ora le indagini proseguiranno per attribuire eventuali responsabilità, ma soprattutto anche per valutare cosa fare delle molte multe che, nei pochi giorni in funzione, l’autovelox ha fatto. Insomma, l’occhio elettronico si è chiuso, ma la vicenda ancora non è risolta. Nel frattempo la perplessità riguardo alla decisione di posizionare l’autovelox proprio in quel tratto di strada, in discesa e in uscita da una curva, rimane. Quell’apparecchio era pericoloso, si capiva, e gli incidenti (almeno un paio, per fortuna di lieve entità) verificatisi -anche- per causa sua, sono lì a dimostrarlo. Marco Corna a primavera che si è da poco conclusa è stata senza dubbia caratterizzata da piogge di notevole intensità, inusuali per questo periodo, e che hanno lasciato alcuni problemi nel paese di Paratico. A farne le spese è stata soprattutto un’abitazione di via Garibaldi che si è ritrovata con cantina, garage e piano seminterrato completamente allagati. “Da settimane conviviamo con questo problema: non possiamo più mettere la macchina in garage, la cantina è inagibile e inoltre in uno dei locali allagati abbiamo anche la caldaia”. La Protezione Civile è prontamente intervenuta sistemando dei sacchi di sabbia, ma il problema è tutt’altro che risolto. Problema che tra l’altro, sostengono gli abitanti della zona, potrebbe non essere stato dovuto solo ai capricci di madre natura, ma quanto meno “agevolato” anche da alcuni errori. Quando i lavori di costruzione di un nuovo stabile nella zona conosciuta come “Lame” erano iniziati, in molti avevano storto il naso, considerando quella zona poco sicura a causa della conformazione del terreno e della sua altezza rispetto al livello del lago. Le precipitazioni abbondanti delle ultime settimane hanno fatto il resto, allagando completamente tutta l’area. Il parere degli abitanti è che i lavori di costruzione abbiano cancellato tre canali di scolo che portavano via l’acqua. La zona, infatti, è sempre stata umida, ma “l’acqua arrivava e poi se ne andava, invece da quando sono iniziati i lavori, l’acqua arriva e non va più via, e qui si è formato uno stagno”. Il terreno, infatti, non assorbe l’acqua che, non avendo più vie di fuga, forma un acquitrino melmoso che arriva fin dentro l’abitazione. Già settimane fa c’erano rane e girini, e la preoccupazione degli abitanti è che, con l’arrivo del caldo e della vera estate, la situazione possa peggiorare: “Sentiamo le rane gracchiare, vediamo i girini, e possiamo solo immaginare cosa succederà con l’estate. Arriveranno insetti a non finire ed anche topi. Nel frattempo i nostri locali restano inagibili, e chissà che quest’acqua stagnante non stia influendo anche sulla tenuta delle fondamenta”. Come dargli torto? Le immagini parlano chiaro. Marco Corna CULTURA Luglio 2013 Pag. 13 GINO MURATORI E LA SUA GRANDE PASSIONE: I LIBRI C 70.000 volumi a Capriolo in una delle Librerie più importanti della zona hi non conosce la storica libreria di Gino Muratori? Centosessanta metri quadrati coperti da circa 70.000 volumi: un infinito viaggio nella cultura. Ovunque sono appoggiati testi: sugli scaffali, impilati dal terreno verso il soffitto, appoggiati a una sedia, e lui, Luigino, ha una memoria impeccabile, entra il cliente, e sa dove cogliere il titolo, chapeau. Abbiamo chiesto al titolare della tradizionale libreria di Capriolo il significato di leggere: “Leggere significa imparare, conoscere, viaggiare ma soprattutto, crescere.” Questo il suo primo commento. Ogni spazio, ogni angolo è ricoperto da montagne e piramidi di libri, di testi o semplicemente di volumi, come dice lui. Settantamila volumi appunto, distribuiti in centosessanta metri quadri. Una sensazione di caos? No, anzi, un ordine pazzesco. La prima apertura fu nel 1978, ma la sede era differente. Luigi Muratori, conosciuto “Gino” ha inaugurato la storica libreria nel 1990 e da quel giorno è lui, il fornitore di molti amanti della lettura e non solo. Capriolesi in primis, ma il signor Muratori ha clienti che provengono da ovunque. Bergamo, Brescia, Milano e non solo. Molti clienti ormai si sono affezionati alla libreria bresciana, e partono con l’obiettivo di vivere un’esperienza letteraria, entrando nel tunnel culturale di Gino. Questa non è una libreria commerciale, ce ne sono troppe sul territorio, la sua ormai è una libreria in via d’estinzione, unica ma che piace ancora, assai. Qui tutto si trova: libreria e cartoleria. Penne, diari, matite, pennarelli, tutto ciò che serve per scrivere e leggere, qui si trova. “Io preferisco avere più versioni di un libro, piuttosto che avere solo la più recente. Mi piace offrire al cliente più possibilità di scelta. Ognuno ha le proprie idee per quanto riguarda il genere di testo da leggere ma Muratori ci suggerisce: “A me, piace stuzzicare, cercare di dirottare il mio cliente in un’altra direzione. Ogni libro offre un mondo da scoprire”. A lui, piace assai, consigliare e raccontare qualche aneddoto inerente al testo o al volume che il cliente sceglie. Squilla il telefono, e già sa che quel libro chiesto è lì, in basso a destra. Davvero tanta memoria ha il signor Muratori. La clientela è tanta, ma è anche varia. Bambini, adolescenti, giovani e genitori, che s’informano e vogliono continuare a tenersi in allenamento perché credono che sia importante leggere, anzi forse ora, sia un ottimo hobby che non va trascurato, ma va continuamente coltivato. Gino, poi, un grazie particolare lo vuole rivolgere alla propria moglie, una persona speciale. Non è solo un ringraziamento finanziario, ma un ringraziamento che vale molto di più. Prima di salutarci, la domanda è d’obbligo: sono tanti, tantissimi, innumerevoli gli autori letti, ma se dovesse fare un nome secco? “Cesare Pavese, unico!” Gino, un sogno nel cassetto, lo ha ancora: se un giorno, dovessi cedere l’attività, il mio sogno sarebbe di rivedere questa mia libreria continuare a lavorare in questo modo. Una bella storia quella in cui il protagonista è Gino, ma in questa fiaba, che ha un volto sorridente e positivo, ci sono molto attori che interpretano la parte in modo perfetto. Amando la lettura, amano la cultura, e quindi affrontano la vita in modo diverso. Perché leggere è crescere, vivere e imparare, giorno dopo giorno. Loro sono i clienti più fidati, sono tanti e lui, li ringrazia tutti. Serena Danesi ELENA MASNAGHETTI: LA MUSICA E’ NEL SUO DNA U Sarnico annovera una pianista di eccezionale valore. Conosciamola insieme mile, riservata, ma allo stesso tempo con una grinta straordinaria. Crede nella musica e di questa ne ha fatto la sua professione. Elena Masnaghetti, nata a Sarnico ma spesso in giro per l’Italia e non solo, per crescere, imparare e studiare, perché non c’è un’età per smettere di studiare se si ama la propria professione, è una pianista concertista sulla scena nazionale. L’abbiamo incontrata e ci ha raccontato la sua grande passione: il pianoforte. Pianista concertista per professione, insegnante per passione. Il sogno più grande di Elena era diventare una concertista. Traguardo raggiunto egregiamente. “Fare concerti significa condividere momenti di musica con altre persone. Per me è un grande piacere condividere con il pubblico di fronte e me, ciò che ho studiato. Bisogna saper rapire chi ci ascolta”, queste le parole della professoressa Masnaghetti. Un musicista, come un’artista, è in continuo aggiornamento, e ciò che studia non può tenerlo solo per se stesso, ma va comunicato. Elena sa che la strada è ancora tanta da percorrere, ma è pronta ad affrontare difficoltà di ogni sorta per essere un giorno la migliore. Da molti è già considerata un talento, e come ci ha confessato, ringrazia il Padre Eterno per averle donato questa dote, quella di saper interpretare, raccontare e catturare gli sguardi di chi l’ascolta. Ha scoperto la musica da bambina, ascoltando la mamma che suonava il piano, ed è stato colpo di fulmine, ma non avrebbe mai pensato di farne una professione. Ora è lei a far innamorare chi la ascolta. Ama Chopin, ma si diletta in tutti i generi di musica, dal classico (sua passione più grande) al moderno, passando per il barocco. L’autore che suona con più piacere è Claude Debussy. Dopo essersi diplomata al Liceo Scientifico, ha ottenuto prima il diploma accademico di II livello a Brescia e poi la laurea in musicologia presso l’Università di Cremona. Studiare fa rima con migliorare, perfezionare e continuare. E difatti, per essere sempre pronta e preparata, ha deciso di iscriversi a una scuola di perfezionamento. Per raffinare gli studi frequenta le scuole più rinomate, a Porto Ceresio. Una scuola per pochi, e lei, un talento vero e proprio, si è guadagnato un posto prestigioso. Arrossisce quando i genitori sussurrano che trasmette passione, una passione contagiosa. Elena quando è a tu per tu con il suo gran coda trasporta tutti quanti nel viaggio che crea con le sue note. Un talento puro. Ha lavorato con Walter Tiraboschi, ha insegnato in diverse scuole e già dirige un’orchestra, costituita da un gruppo di giovani studenti. Un ringraziamento particolare lo rivolge alla sua famiglia, in primis ai suoi genitori, che l’hanno sempre sostenuta e incoraggiata, anche nei momenti più complicati e al maestro Giovanni Salvato- re Astorino, che ha creduto in lei, e la considera una donna che ha tutte le carte in tavola per avere una carriera più che rosea. Fra qualche mese, compirà un passo importante nella vita professionale: inciderà un disco. In allegato al nuovo volume del grande maestro Salvatore Astorino verrà venduto un disco, all’interno del quale ci saranno anche alcuni pezzi composti dalla giovane bergamasca. La collaborazione sarà con la casa editrice Intra’s quindi, di valore nazionale. La sua prima esibizione fu esattamente trent’anni fa a Sarnico, era una giovane matricola con tanta voglia di imparare e crescere. Ora, grazie all’esperienza, agli studi e agli anni trascorsi a suon di note, è una donna, capace di trasmettere emozioni. Perché non far sì che possano essere condivise proprio a Sarnico, dove iniziò la sua brillante carriera? Con la speranza di poterla vedere e sentire, anche in riva al lago, in bocca al lupo per la tua già, splendida carriera. Serena Danesi SPORT Luglio 2013 Pag. 14 GRUPPO CICLISTICO LAGO D’ISEO: A VILLONGO ECCO UNA NOVITA’ I Un team di amatori e appassionati per la continuità del GSC Villongo n tutti i sensi è una novità. Mai Villongo ha avuto una squadra di ciclismo amatoriale. E ora, è nata la formazione Gc Lago d’Iseo. “E il progetto, - come racconta uno dei fautori, Alberto Bonzi -, è diverso da tutti gli altri perché spesso una squadra di amatori nasce dall’iniziativa di un negozio di biciclette, per coinvolgere i propri clienti e offrire loro un servizio. Questo nuovo sodalizio nasce, invece, da un’esigenza differente. A Villongo, esiste una squadra di ragazzini (N.d.R. proprio in questi giorni si è laureata per la quarta volta in cinque anni Campioni d’Italia nella categoria Giovanissimi nel meeting svoltosi ad Andalo, Trento) molto forte e con una storia che dura da decenni che coinvolge sempre più genitori, parenti, amici e appassionati per collaborare. Quindi, perché non creare un team anche per i <<grandi>>? E così, ci siamo subito messi all’opera coinvolgendo appunto l’unica società presente sul territorio e, in grado di supportarci al meglio per la realizzazione del progetto. L’idea - continua Bonzi - di coloro che hanno pensato a questa nuova squadra amatoriale è quella di dare un continuo alla società del patron Attilio Ruggeri, il Gsc Villongo. Sono molti i ragazzi, che dopo la categoria allievi, ricoperta dalla società Biketreteam, vorrebbero continuare a pedalare, ma con uno spirito diverso. Ora a Villongo, nasce un team per chi vuole divertirsi stando ancora in gruppo. Non sarà difficile riconoscere coloro che difenderanno i colori del Gc Lago d’Iseo, perché la maglia che indosseranno sarà molto simile a quella dei ragazzini della formazione bianco verde. I lavori sono iniziati mesi fa, e ora, questa nuova formazione composta a oggi da un gruppo di stradisti che settimanalmente macina chilometri su chilometri è pronta per pedalare sul lago d’Iseo. E’ bastato coinvolgere alcuni amici per arrivare, in poco più di un mese, a oltre 30 iscritti. A oggi, solo uomini, ma il team Gc Lago d’Iseo è aperto a tutti e a tutte, quindi aspetta tante donne: dalle mamme alle zie e alle sorelle, comprese le ex atlete, a tutte le appassionate delle due ruote. Obiettivo primario della squadra è quello di divertirci e creare un gruppo importante, raddoppiare il numero degli iscritti di partenza, entro la fine della stagione”. Gli atleti più temerari sono sicuramente Alberto Bonzi, Mauro Bresciani, Paolo Gusmini, Sergio Fedrighini e Mario Reccagni: un gruppo che da anni pedala insieme. Loro si definiscono gran fondisti e non vedono l’ora di iniziare a correre. In programma non solo gare italiane, ma anche una trasferta in terra austriaca. Un progetto quindi internazionale, che punta, già il prossimo anno, a disputare gare anche in altri Paesi europei e, nel frattempo, aspettano che il gruppo dei gran fondisti aumenti! A oggi è già certa la partecipazione alla Gran Fondo Eddy Mercks e alla gran fondo di Linz, in Austria appunto. Passione e divertimento, un binomio perfetto. Alla neo formazione del lago d’Iseo vanno i nostri auguri per un inizio di una lunga avventura e ricordiamo che chiunque abbia bisogno di informazioni o voglia avvicinarsi al ciclismo pedalato, per divertirsi, può inviare una mail all’indirizzo [email protected] Serena Danesi Dott. Nicola Catania specialista in ginecologia, esperto in chirurgia estetica Chirurgia estetiCa Del viso e Del Corpo - meDiCiNa estetiCa - giNeCologia - Dietologia. chIrurgIa del vIso: Lifting totale della fronte, delle sopracciglia, blefaroplastica, rinoplastica, chirurgia delle labbra, del mento, lifting del collo, lipoaspirazione del collo, tecnica personale di ringiovanimento del collo. Plastica del lobo dell’orecchio, otoplastica. chIrurgIa del corpo: Lifting delle braccia, liposcultura delle braccia, mastoplastica additiva con protesi, con tessuto adiposo o acido yaluronico, mastopessi con reggiseno interno, mastoplastica riduttiva, addominoplastica, liposcultura addome, fianchi, schiena, glutei, trocantere coscie a tutto tondo, ginocchia, gambe, caviglie, liposcultura tridimensionale, lifting interno coscie, chirurgia dei genitali maschili e femminili. MedIcINa estetIca del vIso: Peeling, laser resurfacing, tossina botulinica, acido yaluronico, riempimento di rughe delle labbra, cicatrici depresse degli zigomi, rivitalizzazione della cute del viso e collo, decoltee, rinoplastica senza intervento. MedIcINa estetIca del corpo: Riempimento del seno con acido yaluronico, liposoluzione tramite cavitazione, rassodamento della cute con radiofrequenza, mesoterapia estetica e antalgica, trattamento delle smagliature, modellamento dei genitali con acido yaluronico. credaro Via Roma N.50/I (BG) Telefono: 035/935426 MaNerBIo Via E. Fermi 12/F (BS) Cellulare: 335.6368487 Email : [email protected] WWW.NICOLACATANIA.IT EVENTI Luglio 2013 Pag. 15 SARNICO: IL GRUPPO MARINAI FESTEGGIA IL SUO 65° ANNO Relazione dell’Ammiraglio Franco Magazzù inviata all’Associazione A.N.M.I di Sarnico. E alla Presidenza Nazionale A.N.M.I di Roma S abato 8 giugno mi sono recato a Sarnico (lago d’Iseo), ospite del locale Gruppo ANMI, che in concomitanza della festa della Marina Militare, ha festeggiato il 65° dalla data della sua fondazione. Il giorno dell’arrivo sono stato ricevuto dal Delegato Regionale il quale mi ha accompagnato nella piazza innanzi al Comune di Sarnico ove, in tardo pomeriggio, ha avuto luogo la cerimonia dell’alza bandiera e in sfilata, per le vie della cittadina. La banda comunale ha ben interpretato, oltre all’inno nazionale, vari brani musicali della M.M., molti negozi tenevano in vetrina oggetti attinenti al tema: foto di navi, modellini, manifesti ecc. E’seguito un rinfresco, tenuto nella sala conferenze del Comune, con l’inaugurazione di una mostra, veramente bella, di modellismo navale a cura dei modellisti di Sarnico, Pandino e di Palazzolo s/o. In serata mi è stata data opportunità di tenere una conferenza sui nostri transatlantici e la conquista del Nastro Azzurro da parte del REX condotto dal CSLC Francesco TARABOTTO. Il giorno seguen- te, nella mattinata di Domenica 9 sotto il coordinamento del Consigliere Nazionale Francesco Volpe, erano presenti tutti i Gruppi della Delegazione Nord Est e due Gruppi appartenenti ad altre Delegazioni. Dopo un breve rinfresco, concentramento presso la chiesetta di Stella Maris innanzi al Monumento ai Marinai Caduti, con la partecipazione di un rappresentante della Provincia, Sindaco e Vicesindaco, Assessori, Capogruppo di minoranza, Parroco, Arma Carabinieri, Guardia di Finanza, e rappresentanti Gruppi in congedo Aeronautica Militare, Alpini, Arma C.C., Ass. Combattenti, e numerose Associazioni Umanitarie. La banda ha intonato l’Inno di Mameli per l’alza bandiera e sono state deposte corone in memoria di tutti i Caduti. Il Parroco don Luciano Ravasio, dopo una breve riflessione, ha impartito la benedizione. E’ seguito un defilamento verso la piazza principale della cittadina, con le Autorità. I Gonfaloni, tutti i Gruppi ANMI e una vasta partecipazione di invitati e simpatizzanti, tutti i suonatori della banda musicale di Tavernola Bergamasca indossavano sulla loro divisa il “Solino”. Ai lati della strada molte persone hanno applaudito al passaggio, e molti gridavano “Viva i marinai”. Raggiunta la piazza Umberto I°, dopo la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti, sono seguite le allocuzioni del Sindaco Franco DOMETTI e del Presidente del Gruppo ANMI di Sarnico Adriano PALTENGHI; da ultimo ho preso la parola, rammentando l’impresa di Premuda, con a seguire una breve riflessione sulla particolare circostanza. Dopo la cerimonia in piazza, siamo saliti su due imbarcazioni, belle e di rappresentanza, tutte mogano e coppale, ed è stata gettata a “mare” nel lago una corona in ricordo dei Caduti in Mare. Dal lungo lago, a breve distanza, molte persone assieme all’infaticabile banda musicale, hanno potuto assistere al lancio della corona. Alle 13, nella bella cornice del qualificato ristorante Aquarium si è tenuto il pranzo sociale, ottimo e ricco il menù, alla fine del quale si è dato lettura alle circa trecento persone presenti, il mes- saggio del Presidente Nazionale ANMI Amm. Paolo PAGNOTTELLA. Dopo il taglio della torta celebrativa dell’evento il Presidente Adriano PALTENGHI, con grande senso della ricorrenza e dell’ospitalità, ha distribuito a tutti i Gruppi intervenuti e alle Autorità un artistico oggetto ricordo eseguito in vetro da una comunità di ragazzi diversamente abili, verso il quale il Gruppo ANMI è particolarmente attento. Desidero personalmente rivolgere un sentito ringraziamento al Presidente del Gruppo ANMI di Sarnico Adriano Paltenghi ed ai suoi collaboratori per il grosso lavoro organizzativo e per la perfetta ospitalità di cui tutti i partecipanti hanno avuto l’opportunità di godere. (Servizio: Foto S. Marco) C.Amm. Franco Magazzù MARINAI DI SARNICO: FATTI REALI E NON PROMESSE!!! Chi volesse collaborare o comunicare con noi può farlo scrivendo a: [email protected] Le lettere anonime non verranno prese in considerazione. 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