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PROVINCIA DI PADOVA
Assessorato alla cultura
Corso di catalogazione
Biblioteca civica di Abano Terme – 9 dicembre 2009
Presentazione di Antonio Zanon, Cristiana Lighezzolo, Chiara Masut
(Consorzio Biblioteche Padovane Associate)
Il formato Unimarc
Che cos’è il formato
di un record bibliografico
E’ un modello di presentazione strutturata dell’informazione
• E’ comprensibile sia alle persone che ai software di gestione della biblioteca
• Questi ultimi sono in grado di trattare solo informazioni strutturate, dove gli elementi informativi sono etichettati in maniera univoca
• In un record bibliografico in formato digitale, oltre alle informazioni strettamente bibliografiche, trovano posto anche altre informazioni necessarie alla comprensione ed alla elaborazione del record da parte del software
•
Il formato Marc
MARC è un acronimo che significa MAchine‐Readable
Cataloging
• Il formato MARC nasce nel 1965, su iniziativa della Library of Congress di Washington, in risposta alla necessità di avere un formato comune di scambio per la rapida distribuzione delle informazioni catalografiche
tra le diverse biblioteche nordamericane, con l’utilizzo di tecnologia informatica
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I dialetti MARC
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Molte nazioni hanno sviluppato dei formati MARC particolari, adattando il formato originale alle caratteristiche e alle esigenze linguistiche e catalografiche proprie
USMARC, CANMARC erano rispettivamente utilizzati negli Stati Uniti, in Canada e sono ora confluiti nel formato MARC21
UKMARC – formato nazionale inglese
INTERMARC – formato nazionale francese
AUSMARC – formato nazionale australiano
IBERMARC – formato nazionale spagnolo
ANNAMARC – formato italiano la cui sigla significa Automazione Nella NAzionale Centrale di Firenze. E’ stato abbandonato nel 1985 a favore di UNIMARC
Il formato UNIMARC
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La nascita di tanti dialetti ha comportato uno sforzo internazionale, in corso da oltre trent’anni, di unificazione verso un unico formato, l’UNIMARC (UNIversal MARC)
Questo formato non mira a sostituire i formati esistenti
Si propone di essere una sorta di lingua franca attraverso la quale rendere possibile la conversione e la circolazione dei dati bibliografici tra nazioni e istituzioni senza dover utilizzare tanti software quanti sono i vari MARC esistenti
L’UNIMARC è prima di tutto un formato di scambio
Con la diffusione di UNIMARC numerosi software hanno scelto questo formato per la gestione interna dei dati bibliografici
Di cosa si occupa il formato UNIMARC
•
Il formato UNIMARC si occupa di codificare in modo standardizzato le informazioni bibliografiche, ma non si occupa di come catalogare i documenti bibliografici
•
Questo compito viene assolto dalle varie ISBD e, in Italia, dalle RICA e dalle REICAT, dal nuovo soggettario
della BNCF e, nelle biblioteche pubbliche, dalla Classificazione decimale Dewey
•
Tra gli strumenti della catalogazione ed il formato UNIMARC si instaura un rapporto di dipendenza nel senso che i primi contengono le norme di catalogazione, mentre il secondo si occupa della codifica dei dati in un formato che possa essere interpretato in maniera univoca dalla macchina
UNIMARC e ISBD
•
Lo scopo principale del sistema ISBD e di facilitare la comunicazione internazionale delle informazioni bibliografiche:
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−
−
Rendendo possibile lo scambio di registrazioni provenienti da fonti diverse, in modo che le registrazioni prodotte in un paese possano essere facilmente inserite in cataloghi di altre biblioteche o in altri elenchi bibliografici di un altro paese
Favorendo l’interpretazione delle registrazioni oltre le barriere linguistiche, in modo che le registrazioni prodotte per gli utenti di una lingua possano essere interpretate dagli utenti di altre lingue
Favorendo la conversione delle registrazioni bibliografiche in forma leggibile dalla macchina
Il sistema ISBD
•
Per raggiungere quegli scopi, gli standard ISBD prescrivono una serie di norme per la descrizione di documenti bibliografici che costituiscono un formato
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Queste norme ci permettono di individuare:
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−
−
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Tutti gli elementi considerati utili ai fini della descrizione
In che ordine essi vanno presentati
Quale punteggiatura adottare
L’ordine di preferenza delle fonti dalle quali ricavare gli elementi
La codifica ISBD risulta però insufficiente e non abbastanza univoca da consentire ad un software di riconoscere e gestire con sicurezza la notizia bibliografica
Ambiguità nel formato ISBD
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Il numero delle aree non è costante
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La punteggiatura non è sempre identificante
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L’area 2 può essere assente
L’area 3, dove prevista, può essere ripetuta, p.e. in ISBD(ER)
Le aree 6, 7 e 8 possono essere ripetute
Ad esempio, il punto e la virgola convenzionali si confondono con il punto e la virgola grammaticali
Il passaggio automatico dal formato ISBD al formato UNIMARC può dare luogo ad una serie di errori non dovuti solamente ad errori di inserimento da parte del catalogatore
La visualizzazione dei dati
I dati immessi dal catalogatore vengono memorizzati nel formato scelto dagli sviluppatori del software per la gestione dei dati
• Più il formato è dettagliato e prevede una struttura del record estremamente frammentata e codificata, come è quella del record UNIMARC, più ampia risulta la possibilità di ricomporre la notizia bibliografica in funzione delle specifiche esigenze di gestione, visualizzazione e stampa
•
Visualizzazione ISBD
Gli esempi sono tratti da: Manuale di biblioteconomia / Giorgio Montecchi, Fabio
Venuda. – 3. ed. interamente riveduta e ampliata. - Milano : Bibliografica, 2005 e da
UNIMARC / Antonio Scolari. – Roma : AIB, 2000
Visualizzazione con etichette dei campi
Visualizzazione UNIMARC
Caratteristiche del formato UNIMARC
Caratteristiche di un record UNIMARC
La funzione primaria del formato UNIMARC è quella di permettere il trasferimento dei dati tra biblioteche che utilizzano formati UNIMARC differenti
• Il record UNIMARC per il trasferimento dei dati è composto di tre parti:
− Guida o leader: informa sulla struttura del record
− Indice o directory dei campi: indica quali campi sono utilizzati
− Campi: contengono i dati, che si possono dividere in dati di controllo e dati bibliografici
•
Formato del record Unimarc per il trasferimento dei dati
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Il record per il trasferimento dei dati è strutturato in 3 parti:
−
−
−
Guida o leader: informa sulla struttura del record
Indice o directory dei campi: indica quali campi sono utilizzati
Campi: contengono i dati, sia di controllo che bibliografici
Caratteristiche dei “dati”
Il formato UNIMARC è molto ospitale perché deve trasferire dati da molti formati MARC e di conseguenza prevede moltissimi campi e molte variabili anche minime
• Essendo nato relativamente tardi, rispetto agli altri formati MARC, è un formato scandito secondo una logica precisa, nel quale i dati hanno una articolazione che non dipende direttamente dalle attività che venivano eseguite nella catalogazione tradizionale
• I campi relativi ai dati contengono sia le informazioni bibliografiche che i codici per etichettarle
•
Blocchi Unimarc
I dati sono stati suddivisi in 10 blocchi, raggruppati secondo una logica precisa:
000 – Identificazione
100 – Dati codificati
200 – Descrizione bibliografica, suddiviso secondo le aree ISBD
300 – Note, suddivise sulla base della funzione e della tipologia
400 – Legami tra le registrazioni
500 – Titoli
600 – Dati semantici (soggetti, classificazioni, termini di tesauro)
700 – Responsabilità intellettuale
800 – Fonte bibliografica
900 – Utilizzabile per inserire dati locali
Confronto tra UNIMARC e MARC 21
Esempio di campo UNIMARC
•
Un campo è composto di:
−
−
−
−
Etichetta: identifica il tipo di dati che si trovano nel campo
Indicatori: forniscono istruzioni speciali sui dati
Delimitatore di sottocampo: segnala che il carattere che segue è un codice di sottocampo
Codice di sottocampo: identifica il tipo di dati che si trovano nel sottocampo
UNIMARC nel software Libero
Libero può gestire la catalogazione in 4 formati diversi: MAB, Marc 21, UniMarc, UKMarc
• La scelta del formato MARC è la prima operazione da eseguire quando si compila una nuova registrazione
• Se non si compie alcuna scelta, Libero utilizza il formato Marc 21
• Tutti i nuovi documenti vanno catalogati nel formato UNIMARC e pertanto la videata #78, Gestione del magazzino, non viene utilizzata per la catalogazione
•
Blocco 0 – Dati identificativi
•
Contiene il numero di registrazione, attribuita dal sistema di automazione, ed i numeri di identificazione di varie tipologie di materiali proposte da organismi nazionali e internazionali, che dovrebbero consentire l’identificazione univoca della registrazione bibliografica
−
•
In Libero solitamente si utilizzano:
o
o
•
Esempi: ISBN, ISSN, ISMN, ISRN, ISRC
001 – Numero di registrazione
010 – ISBN
Altri numeri (usati soprattutto per i DVD‐video)
o
o
071 – Codice editore
073 – Codice EAN
Blocco 0 – Dati identificativi
Blocco 1 – Informazioni codificate
•
Nel Blocco 1 numerosi campi sono a lunghezza fissa e i dati sono inseriti in maniera codificata
•
In Libero vengono normalmente utilizzati:
100 – Dati generali di elaborazione
o 101 – Lingua della pubblicazione
o 102 – Paese di pubblicazione
o
Blocco 1 – Informazioni codificate
Blocco 2 – Informazioni descrittive
Il blocco 2 contiene tutti i dati descrittivi previsti nelle prime sei aree di ISBD. All’area 7 di ISBD è destinato il Blocco 3. I dati dell’area 8 di ISBD sono inseriti nel Blocco 0
• I sottocampi previsti nelle etichette di questi campi rispecchiano gli elementi in cui sono suddivise le aree di ISBD
• Anche la successione dei campi UNIMARC è simile a quella degli elementi di ISBD
• Nell’utilizzare i campi di questo Blocco, le ISBD forniscono le regole per ricavare i dati dalle pubblicazioni, mentre il formato UNIMARC fornisce la codifica per l’utilizzo dei dati da parte del software
•
Campi del Blocco 2 vs. le aree ISBD
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200 – Titolo e formulazione di responsabilità
205 – Edizione
206 – Specifico Materiale cartografico
207 – Specifico periodici
208 – Specifico Musica a stampa
210 – Pubblicazione
215 – Descrizione fisica
225 – Collezione
230 – Specifico Risorse elettroniche •
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•
Area 1 – Titolo e formulazione di responsabilità
Area 2 – Edizione
Area 3 – Specifica ISBD(CM)
Area 3 – Specifica ISBD(CR)
Area 3 – Specifica ISBD (PM)
Area 4 – Pubblicazione
Area 5 – Descrizione fisica
Area 6 – Collezione
Area 3 – Specifica ISBD(ER)
Campi del Blocco 2
Blocco 3 ‐ Note
Il blocco 3 è dedicato alle note e corrisponde alle note previste dall’area 7 di ISBD
• Le note sono suddivise in numerosi campi, a seconda della loro funzione
• La BNI tende a utilizzare sempre l’etichetta 300 per tutte le note previste da ISBD
• Normalmente in Libero si utilizzano i campi seguenti:
o 300 – Nota generica (usata per tutti i tipi di note ad eccezione delle due note seguenti)
o 327 – Nota di contenuto
o 337 – Nota sui requisiti di sistema (risorse elettroniche)
•
Blocco 3 ‐ Note
Blocco 4 ‐ Legami
Il blocco 4 è dedicato ai legami che possono intercorrere fra registrazioni bibliografiche
• I legami UNIMARC sono direzionali, cioè vanno dalla registrazione di partenza verso la registrazione posta in relazione
• I campi comunemente utilizzati in Libero sono:
o 423 – Pubblicato con
o 454 – Titolo originale
o 461 – Legame a monografia superiore
o 463 – Legame a monografia inferiore
o 488 – Legame con pubblicazione correlata
•
Blocco 4 ‐ Legami
Blocco 4 ‐ Legami
Blocco 5 – Titoli in relazione
Il blocco 5 si occupa di tutte le forme varianti che possono essere assunte dal titolo di una pubblicazione
• Per alcune particolari categorie di opere può essere necessario raggruppare le varie edizioni sotto il titolo uniforme
• I campi comunemente utilizzati in Libero sono:
•
500 – Titolo uniforme
o 510 – Titolo parallelo
o 517 – Altri titoli varianti*
o
* In quest’ultimo campo sono confluiti tutti i dati presenti nel campo “Altro titolo” di Tinlib, quindi anche alcuni titoli uniformi e paralleli
Blocco 5 – Titoli in relazione
Blocco 6 – Analisi semantica
Il blocco 6 comprende gli accessi per soggetto e per classificazione
• Gli accessi per soggetto sono divisi secondo una tipologia ricalcata su USMARC
• In Libero sono normalmente utilizzati i campi:
o 606 – Soggetto comune (comprende tutti i tipi di soggetto ed è trascritto in un’unica riga senza registrare le suddivisioni con gli appositi sottocampi)
o 676 – Classificazione decimale Dewey
•
Blocco 6 – Analisi semantica
Blocco 7 – Responsabilità intellettuale
•
•
Il blocco 7 comprende gli accessi per gli autori persone od enti
UNIMARC prevede la possibilità di distinguere tra:
− responsabilità per gli autori persona
700 = responsabilità principale
• 701 = responsabilità alternativa
• 702 = Responsabilità secondaria
•
−
responsabilità per gli autori ente
710 = responsabilità principale
• 711 = responsabilità alternativa
• 712 = Responsabilità secondaria
•
Blocco 7 – Responsabilità intellettuale
Blocco 8 – Dati internazionali
In origine il blocco 8 era destinato a contenere i dati di provenienza della registrazione, finalizzati allo scambio
• Nel campo 801 sono indicati i dati dell’agenzia catalografica che ha prodotto il record
• Più di recente sono state introdotte nuove etichette che hanno mutato lo scopo di questo blocco che ora viene indicato come il blocco in cui sono raccolti i dati che non hanno trovato collocazione nei precedenti blocchi
• Un campo molto importante è il campo 856 attraverso il quale si possono gestire legami a risorse esterne al catalogo, consentendo all’utente la navigazione diretta dal catalogo della biblioteca alla risorsa elettronica catalogata
•
Blocco 8 – Dati internazionali
Dati locali
UNIMARC prevede alcuni campi, denominati “locali” da utilizzare per inserire dati che non saranno oggetto di scambio con le altre biblioteche
• Questi campi sono caratterizzati dalla presenza della cifra 9 in qualsiasi posizione
• Se, ad esempio, la biblioteca dovesse avere un proprio schema di classificazione, diverso dagli schemi previsti da Unimarc, potrebbe utilizzare il codice 679 per ospitare la propria classificazione
• Altri possibili campi locali potrebbero essere il campo 309, il campo 529 o il campo 679, così come tutti i campi del blocco 9, che sicuramente hanno la cifra nove nell’etichetta
•
Blocco 9 – Dati locali
•
In Libero vengono utilizzati questi campi del blocco 9:
o 904a – GMD (equivalente al campo supporto di Tinlib)
o 910a – Chiave titolo (ricavato da Tinlib)
o 910b – Titolo apostrofato
o 920a – Sede di catalogazione (sigla biblioteca)
o 922a – Note del catalogatore
o 923a – Tipo di pubblicazione (ricavato da Tinlib)
o 923b – Stato della registrazione (ricavato da Tinlib)
o 925a – Errore ISBD (generato nella conversione)
o 925b – Errore autore (generato nella conversione)
o 929a – Fonte della registrazione (ricavato da Tinlib)
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