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Introduzione alla Fisica Nucleare
L’ATOMO Cellula Cristallo 10 10 Atomo 10 10 Protoni e Neutroni −9 − 14 10 P.Maestro m m Molecola − 10 m Nucleo atomico m − 15 −5 Struttura atomica Numero atomico Peso atomico Raggio atomico Energia di ionizzazione Elementi e isotopi Abbondanza isotopica m Introduzione alla Fisica Nucleare pag.1 Com’è fatto un atomo Z protoni mp = 1.673 • 10-27 kg q = +e = 1.6 • 10-19 C N neutroni mn = 1.675 • 10-27 kg q = 0 Z elettroni me = 9.109 • 10-31 kg q = -e = -1.6 • 10-19 C Rnucleo ≈ 10-15 m = 1 fm Ratomo ≈ 10-10 m = 1 Å il nucleo è 100000 volte più piccolo dell’atomo! P.Maestro Ratomo Rnucleo Numero di massa: ≈ 105 ! A = Z + N A Notazione: Z X Introduzione alla Fisica Nucleare pag.2 Numero atomico e peso atomico 92 elementi naturali nucleo (protoni, neutroni) + elettroni atomi dimensioni ≈ 10–8 cm = Å Z = numero atomico A=Z+N A = numero di massa N = numero di neutroni peso atomico : riferito all' isotopo 12 del carbonio (12C) unità di misura SI : 1 unità di massa atomica (u.m.a.) = 1 dalton = 1.66 10-24 g grammo-atomo P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.3 Atomi, nuclei, particelle: le loro dimensioni P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.4 Le particelle subatomiche elettrone carica elettrica – e protone +e neutrone 0 dimensione < 10–18cm(*) ≈10–13cm ≈10–13cm massa 9.07 10–28 g 1.67 10–24 g 1.67 10–24 g vita media stabile (*) P.Maestro limite superiore stabile (**) ≈ 17 min(**) neutrone libero Introduzione alla Fisica Nucleare pag.5 Raggio atomico e energia di ionizzazione raggio medio : (Å) 3.0 2.0 LiNa (eV) Ei ≈ 1 ÷ 25 eV P.Maestro Rb K Fe Cs Pb Bi Ag I 1.0 B Cl O 0 10 20 30 40 50 80 1 eV = 1.6 10–19 joule unità di misura : energia di ionizzazione : r Z Ei energia di ionizzazione He 25 per elettrone singolo Ne 20 Ar Kr H Xe 15 Rn 10 Nd 5 Li Na Ga Rb In Tl U 92 10 0 Introduzione alla Fisica Nucleare Z pag.6 Elementi chimici Elementi chimici: atomi con diverso Z naturali: da idrogeno (Z=1) a uranio (Z=92) artificiali: tecnezio (Z=43) e transuranici (Z>92) TAVOLA PERIODICA DI MENDELEEV P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.7 Isotopi Isotopi: stesso n.protoni Z diverso n.neutroni N N (stessa specie chimica, diversa massa) stabili radioattivi (naturali e artificiali) Stabilita’ dei nuclei: Nuclei leggeri (Z ≤ 20) Æ N = Z Nuclei pesanti (Z > 20) Æ N > Z Z … come si spiega? … P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.8 Abbondanza isotopica isotopi = elementi con stesso Z e diverso N elemento isotopi Z carbonio 12C 6 13C 6 14C 6 ossigeno 16O 8 17O 8 18O 8 potassio 39K 19 40K 19 41K 19 piombo 204Pb 82 206Pb 82 207Pb 82 208Pb 82 P.Maestro A 12 13 14 16 17 18 39 40 41 204 206 207 208 abbondanza peso N=A–Z relativa (%) atomico 6 98.89 7 12.011 1.11 8 tracce 8 99.759 15.9994 9 0.037 10 0.204 20 93.138 39.0983 21 0.012 22 6.800 122 1.3 124 26.0 207.19 125 20.7 126 52.0 Introduzione alla Fisica Nucleare pag.9 Abbondanza isotopica P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.10 IL NUCLEO ATOMICO Valle dei nuclei Forza nucleare forte Forza nucleare debole Raggio e densità nucleare Equivalenza massa-energia Massa e difetto di massa Energia di legame P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.11 La valle dei nuclei Isotopi: stesso n.protoni Z diverso n.neutroni N N (stessa specie chimica, diversa massa) stabili radioattivi (naturali e artificiali) Stabilita’ dei nuclei: Nuclei leggeri (Z ≤ 20) Æ N = Z Nuclei pesanti (Z > 20) Æ N > Z Z … come si spiega? … P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.12 Ma i protoni non si respingono? Nel nucleo ci sono Z protoni molto vicini tra loro (d ≈ 10-15 m). Essi risentono delle forze di: m pm p attrazione FG = − G = − 6 . 67 ⋅ 10 2 gravitazionale r repulsione 1 FE = + elettrostatica 4 πε FE q pq p 0 r 2 P = 9 ⋅ 10 FG FG 9 − 11 (1 . 67 ⋅ 10 − 27 ) 2 = − 2 ⋅ 10 − 15 2 (10 ) (1 . 6 ⋅ 10 − 19 ) 2 = 230 N − 15 2 (10 ) FE P − 34 N ?!? In base alle forze che conosciamo (gravitazionale ed elettromagnetica) i protoni dovrebbero respingersi violentemente e quindi distruggere o impedire la formazione dei nuclei atomici. A MENO CHE… P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.13 La “colla” nucleare A MENO CHE… All’interno dei nuclei atomici si manifesti una ulteriore nuova forza di attrazione, capace di “incollare” tra loro i protoni vincendo la loro repulsione coulombiana. Per tenere uniti i protoni sono necessari anche i neutroni! FORZA NUCLEARE FORTE: • E’ sempre attrattiva • Si manifesta solo a distanze d ≈ 10-15 m • Vale tra protoni, tra neutroni, tra protoni e neutroni ... ma ancora non basta a spiegare come sono fatti i nuclei... P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.14 Guardando i nuclei leggeri... ... si vede che quando ci sono troppi o pochi neutroni il nucleo non è stabile Idrogeno: Z=1 1 1H 2 2 He 2 1H Deuterio 3 1H Trizio Æ instabile! La forza nucleare non basta ancora: ci deve essere un’altra forza responsabile dei decadimenti nucleari Æ P.Maestro Elio: Z=2 Non esiste! 3 2 He 4 2 He 5 2 He Æ instabile! FORZA NUCLEARE DEBOLE Introduzione alla Fisica Nucleare pag.15 Ma quanti neutroni ci vogliono nel nucleo? Né troppi, né troppo pochi! N La forza nucleare p-p, p-n, n-n è uguale. Quindi il rapporto tra protoni e neutroni nel nucleo non dovrebbe influenzarne la stabilità, tranne che per la repulsione elettrostatica tra i protoni. Invece si verifica che in natura esistono solo nuclei leggeri (Z ≤ 20) con N ≈ Z • nuclei pesanti (Z > 20) con N > Z • Z P.Maestro Altri nuclei non esistono, o – se prodotti – decadono spontaneamente dopo un certo tempo, emettendo particelle, o trasformandosi in altre specie, o spezzandosi in nuclei più piccoli. RADIOATTIVITA’ Introduzione alla Fisica Nucleare pag.16 Le 4 forze fondamentali della natura intensità raggio relativa d'azione forza gravitazionale ≈ 10–38 infinito (∝ 1/r2) elettromagnetica ≈ 10–2 infinito (∝ 1/r2) nucleare debole nucleare forte P.Maestro ≈ 1 10–14 rnucl ≈ 10–13 cm rnucl ≈ 10–13 cm Introduzione alla Fisica Nucleare pag.17 Raggio e densità del nucleo Raggio del nucleone: r0 ≈ 10-13 cm r0 r “Impaccamento” di nucleoni Raggio del nucleo: r ≈ r0 A1/3 Densità nucleare: densità enorme! confronto: densità Terra dT ≈10 g/cm3 ÆLo spazio è quasi tutto vuoto! P.Maestro mn A m = d= = 3 4 V 3 πr (1911) L’esperimento di Rutherford dimostra l’esistenza di un nucleo atomico in cui è racchiusa tutta la carica positiva e la massa dell’atomo. mn A = 4 π(r A1/3 ) 3 3 0 mn A mn 1.6 • 10-24 g = = ≈ 4 πr 3A 4 πr 3 4 π(10-13 cm) 3 3 3 3 0 0 ≈ 10 +14 g/cm 3 indipendente da A Introduzione alla Fisica Nucleare pag.18 Masse atomiche e nucleari Sommando le masse dei componenti, dovrebbe essere: Mnucleo = Zmp + Nmn Matomo = Mnucleo + Zme = Zmp + Nmn + Zme Invece sperimentalmente si misurano masse inferiori. Spiegazione: il legame atomico/nucleare equivale a una situazione di minor energia potenziale… … che appare come …infatti per togliere un elettrone a un atomo minor massa! Einstein Æ E=mc2 P.Maestro un nucleone a un nucleo bisogna compiere lavoro cioè fornire energia Introduzione alla Fisica Nucleare pag.19 E = mc2 Z protoni Æ massa protone 1.5•10-10 J = 938.27 MeV mp = 1.673•10-27 kg = 1.0073 uma mpc2 = (1.673•10-27 kg)(3•108 m/s)2 = N neutroni Æ massa neutrone = 1.5•10-10 J = 939.57 MeV mn = 1.675•10-27 kg = 1.0087 uma mnc2 = (1.675•10-27 kg)(3•108 m/s)2 Z elettroni Æ massa elettrone 8.2•10-14 J = 0.511 MeV me = 9.109•10-31 kg = 0.000549 uma mec2 = (9.109•10-31 kg)(3•108 m/s)2 = In Fisica Nucleare le masse si esprimono in unità di MeV/c2: mp = 938.3 MeV/c2, mn = 939.6 MeV/c2, me = 0.511 MeV/c2 P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.20 Massa e difetto di massa Mediante spettrometro di massa si misura la massa atomica: Matomo = Mnucleo + Zme - Be Per differenza si determina la massa del nucleo: Mnucleo = Matomo – (Zme – Be) = Zmp + Nmn – BA BA Be = energia di legame degli elettroni atomici: Be ≈ (13.6 eV) Z (Be<<me, trascurabile) BA = energia di legame del nucleo = Energia di legame del nucleo = = Δm = lavoro necessario per separare tutti i nucleoni del nucleo = Difetto di massa = massa equivalente a questa energia = differenza tra la somma delle masse dei nucleoni e la massa effettiva del nucleo P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.21 Energia di legame È l’energia che si libera durante il “montaggio” del nucleo a partire dai nucleoni liberi Ba = (Zm p + Nm n − M nucleo ) ⋅ c 2 Le masse degli atomi di tutti i nuclidi stabili possono essere misurate con grandissima precisione con gli spettrometri di massa. In un nucleo stabile Eb>0 Per strappare un nucleone ad un nucleo stabile occorre fornire dell’energia. Stato Legato ¾ per trasformare un nucleo in un insieme di nucleoni occorre fornire energia; ¾la massa del nucleo è minore della somma delle masse dei costituenti; ¾le forze attrattive tra nucleoni sono cosí forti che l’energia di legame risulta essere una frazione significativa della massa totale. La massa di un nucleo è <1% della somma delle masse dei singoli nucleoni P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.22 Energia di legame (2) Es. differenza idrogeno-deuterio In base alla sola somma delle masse: MD = 1mp+1me+1mn = MH+1mn MH = (938.27+0.51) MeV/c2 = 938.78 MeV/c2 MD = (938.27+939.57+0.51) MeV/c2 = 1878.35 MeV/c2 Invece la misura sperimentale dà MD = 1876.12 MeV/c2 L’energia di legame p-n nel nucleo di deuterio è BD = (1876.12-1878.35) MeV = - 2.23 MeV Es. massa negativa = stato legato 17O Somma delle masse: M17O = 8mp+8me+9mn = 15966.37 MeV/c2 Mis.sperimentale: M17O = 15843.93 MeV/c2 Æ Energia di legame: B17O=122.44 MeV P.Maestro Energia di legame per nucleone: EA = B/A = (122.44 MeV)/17 = 7.20 MeV Introduzione alla Fisica Nucleare pag.23 Energia di legame per nucleone MeV/A Energia di legame per nucleone: EA = B/A pressoché costante: EA ≈ 8 MeV nucleo 2H 4He 7Li 12C 27Al 40Ca 127I B(MeV) 2.23 28.29 39.24 92.1 224.9 342.0 1072.3 B/A (MeV) 1.11 7.07 5.61 7.68 8.33 8.55 8.44 A P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.24 IL DECADIMENTO RADIOATTIVO Stabilità dei nuclei Tipi di decadimento Bilancio energetico Attività Legge del decadimento radioattivo Vita media e tempo di dimezzamento Misura di vita media P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.25 Radioattivita’ Radioattività = trasformazione spontanea o indotta (Æ radioattività naturale o artificiale) dei nuclei con emissione di radiazione corpuscolare Æ particelle elettromagnetica Æ energia Quando? Nei nuclei non compresi nella “valle di stabilità”: • • • • nuclei nuclei nuclei nuclei con con con con P.Maestro troppi protoni (Z>92) troppi neutroni pochi neutroni troppa energia Introduzione alla Fisica Nucleare N Z pag.26 Nuclei isotopi, isotoni, isobari ISOTOPI A N150 = A 130 = 0 20 140 120 110 ISOTONI U 100 Æ uguale N (linea orizzontale) A 90 = 0 10 80 Pb 70 60 50 Æ uguale Z (linea verticale) linea N=Z 15 0 A 40 = ISOBARI Æ uguale A (linea obliqua) 50 30 20 10 A = 20 Fe 0 10 2030 40 50 6070 80 90100 P.Maestro Z nuclei instabili nuclei stabili Introduzione alla Fisica Nucleare pag.27 Nuclei stabili e instabili In natura esistono circa 270 nuclei stabili circa 1000 nuclei instabili In laboratorio si sono prodotti artificialmente circa 1500 nuclei instabili Come si spiega intuitivamente l’eventuale instabilità? I nucleoni sono in continuo movimento e si scambiano continuamente energia. A seguito di questi casuali scambi di energia, può accadere che qualche nucleone acquisti energia cinetica sufficiente a sfuggire dal nucleo. Per far questo, bisogna che l’energia acquistata sia sufficiente a vincere la barriera di potenziale nucleare generata dall’interazione nucleare forte. Nei nuclei stabili, a causa dell’energia di legame molto alta (=barriera di potenziale negativo molto profonda) questo processo non può avvenire. Nei nuclei instabili invece questo processo può avvenire casualmente con una certa probabilità. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.28 Decadimenti radioattivi α + β- + β+ + A Z X N → A−4 Z −2 Y N − 2 + 24 He Nuclei pesanti + A Z X N → A Z + 1Y N − 1 + e− +ν Nuclei con troppi neutroni + A Z X N → A Z − 1Y N + 1 + e+ +ν Nuclei con pochi neutroni γ + A Z X N → A Z X N + hν Spesso dopo decadimento α o β P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.29 Uno sguardo sui decadimenti N A Z-1K β+ α ZX A β− A Z+1J A-4 Z-2H Z P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.30 Bilancio energetico I decadimenti sono comunque impossibili se non rispettano la conservazione della massa-energia. α + A Z X N → A−4 Z − 2Y N − 2 + 24 He 2 Possibile se M(Z,A) > M(Z-2,A-4) + M(4He) β- + + A Z X N → A Z + 1Y N − 1 + e− +ν Possibile se M(Z,A) > M(Z+1,A) + me β+ + + A Z X N → A Z − 1Y N + 1 + e+ +ν Possibile se M(Z,A) > M(Z-1,A) + me P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.31 Bilancio energetico: esempi Na 23 11 β-: 23 Na 11 NO β+: Decadimenti ammessi: Æ 23 Mg 12 + e- (+v) 21413.53 < 21417.59 + 0.51 23 Na 11 Æ 23 Ne 10 + e- (+v) 21413.53 < 21417.91 + 0.51 NO α: 23 Na 11 Æ 19 F 9 + α 21413.53 < 17695.82 + 3728.17 Na 22 11 β-: NO β+: 22 Na 11 Æ 22 Mg 12 + e- (+v) 22 Na 11 Æ 22 Ne 10 + e- (+v) 20486.41 < 20492.49 + 0.51 20486.41 > 20483.57 + 0.51 SI α: Decadimenti ammessi: 22 Na 11 Æ 18 F 9 + α 20486.41 < 16766.73 + 3728.17 NO NO Æ NUCLEO STABILE Æ NUCLEO INSTABILE dec. β+ P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.32 Decadimento α 238 92 U → 234 90 Th + 24 He Emivita: 4.5× 109 anni Conservazione energia-quantità di moto ⇒ l’energia cinetica della particella α è determinata univocamente spettro energetico costituito da una sola riga P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare ⇒ pag.33 Decadimento β Il processo è dovuto alle interazioni deboli. La presenza del neutrino spiega lo spettro continuo dell’elettrone prodotto: infatti l’energia disponibile è suddivisa tra elettrone e neutrino. L’energia massima dello spettro corrisponde: max 2 2 2 Te = M x c − M e c − M x 'c P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.34 Decadimento γ Nella diseccitazione gamma un nucleo passa da uno stato ad energia più alta ad uno stato ad energia più bassa emettendo un fotone di energia pari all’energia di transizione . Questo tipo di decadimento avviene generalmente dopo un decadimento α o β , il discendendente viene prodotto in uno stato eccitato e si diseccita gamma . L’emissione del fotone gamma avviene in tempi dell’ordine 10-10 -10-20 s. Come l’elettrone nella struttura a shell dell’atomo, anche il nucleo è caratterizzato da livelli discreti di energia . Le transizioni tra questi livelli possono aver luogo a seguito dell’emissione (o assorbimento) di radiazione e.m. di energia pari alla differenza di energia tra i livelli : questi fotoni sono chiamati raggi gamma (energie da 100 keV a MeV). Esempio di decadimento gamma 60 60 − Co Ni * e → + + νe 27 28 60 Ni + γ 28 P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.35 Attività radioattiva Attività radioattiva = n. decadimenti/s Æ rate – tasso (“velocità”, “frequenza”) di decadimento Unità di misura SI: dimensionalmente uguale all’hertz becquerel Æ 1 Bq = 1/s 1 Bq = 1 decadimento al secondo Æ unità troppo piccola Unità pratica: curie: attività di 1 g di radio (decadimento α: 234 Ra Æ 1 Cu = 3.7 P.Maestro 230 × Rn, τ = 1620 anni) 1010 Bq Introduzione alla Fisica Nucleare pag.36 Legge esponenziale negativa Il decadimento radioattivo è un processo statistico a probabilità costante (= indipendente dal tempo) Il n.di nuclei rimasti diminuisce nel tempo con legge esponenziale negativa ... provare per credere... Æ lancio delle monete P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.37 Legge del decadimento radioattivo Il numero dei nuclei che decadono nell’unità di tempo è proporzionale al numero di nuclei presenti: -Δn/Δt ∝ n -Δn/Δt = λ•n n(t) = n0 e-λt n(t) = n0 e-t/τ Attività a = -λn λ = costante di decadimento 1/λ = τ = vita media Attività: a(t) = a0e-λt=a0e-t/τ P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.38 Periodo di dimezzamento Vita media τ = tempo dopo il quale rimangono il 37 % dei nuclei (=1/e) Periodo di dimezzamento T1/2 = tempo dopo il quale rimangono il 50 % dei nuclei n(t) n0 T1/2<τ Relazione tra τ e T1/2: n(T1/2) = n0/2 = n0 e-T1/2/τ e-T1/2/τ = 1/2 -T1/2/τ = ln ½ = -ln2 = -0.693 0.50 n0 0.37 n0 t 0 T 1/2 P.Maestro τ T1/2 = 0.693 τ Introduzione alla Fisica Nucleare pag.39 Misura di vita media Esempi di periodi di dimezzamento: Misura di attività (contatore Geiger) ⎛ 0.693⎞ ∆n n ⎟ | a |= = = n ⋅ ⎜⎜ ⎟ ∆t τ ⎝ T1/2 ⎠ T1/2 = 0.693⋅ n R decadimento 3H (β ) 14C (β ) 40K (β ) 60Co (β ) 137Cs 131I (β ) 222Rn P.Maestro (β ) (α ) 235U (α ) 238U (α ) Introduzione alla Fisica Nucleare T1/2 12.33 anni 5730 anni 1.28•109 anni 5.7 anni 30 anni 8 giorni 3.82 giorni 7.04•108 anni 4.47•109 anni pag.40 Misura di vita media: esempi Vite medie lunghe Vite medie brevi ÆVariazione trascurabile di attività nel tempo Æ una sola misura di attività ΔN = N τ Δt N N ⇒ τ = = ÆVariazione apprezzabile di attività nel tempo Æ (Almeno) due misure di attività ( ) C 1 = a (t 1 )∆t = N t 1 ∆t a = a − t1 A = τ τ (t 2 − t 1 ) C1 e τ ⇒ = − t2 = e ⇒ C2 τ e = 6.02 1018 s = 1.91 1011 y − t1 N0e τ = Es. N NA 6.02 10 23 τ= = = a aA (680 Bq) ⋅ 147 P.Maestro N (t 2 )∆t C 2 = a (t 2 )∆t = aA Es. vita media del 14762Sm Misura: a=680 Bq da 1000 g τ = N0e − t2 (t ∆t τ ∆t τ 2 1 C ln 1 ⎛ ⎜ ⎜ ⎜ ⎜ ⎝ = 304645 Introduzione alla Fisica Nucleare C 2 ⎞ ⎟ ⎟ ⎟ ⎟ ⎠ = τ -t ) 1 C 1 ln C 2 2 Es. vita media di un radionuclide 2 misure a 24 h di distanza per 30 min (t - t ) (86400 s) τ= C1=9000 C2=7380 Bq τ ( ln 9800 s ≈ 3.5 d pag.41 Es. 7380 ) Misura di vita media: esempi Qual è la vita media di un radionuclide se… Es. …dopo 155 ore, l’attività si è ridotta al 20% di quella iniziale. a(t) = a0e-t/τ Æ 0.20 a0 = a0 e-155/τ Æ ln(0.20) = -155/τ Æ τ = -155 / ln(0.20) = 96.3 h ≈ 4 d P.Maestro Es. … l’attività è passata in 5 min da un valore iniziale a0=104 Bq a un valore a(t)=7·103 Bq. a(t) = a0e-t/τ Æ 7·103 = 104 e-5/τ Æ ln(7·103/104) = -5/τ Æ τ = -5/ln(7·10-1)= 14 min Introduzione alla Fisica Nucleare pag.42 Tempi di decadimento: esempi Es. In un laboratorio di ricerca si sta utilizzando il radioisotopo 24Na, che ha tempo di dimezzamento di 15 ore. L’autorità di controllo ha rilevato un’attività 100 volte maggiore del limite accettabile, e impone la chiusura del laboratorio fino a che la radioattività non scenda a livelli accettabili. Per quanto tempo dovrà rimanere chiuso il laboratorio? a(t) = (1/100) a0 = a0 e-t/τ, con τ = T1/2 / 0.693 = 21.64 h Æ ln 0.01 = -t/τ Æ t = -τ · (ln 0.01) = 100 ore P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.43 RADIOATTIVITA’ NATURALE Radionuclidi primordiali e cosmogenici Equilibri radioattivi Famiglie radioattive naturali Radon Datazione archeologica P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.44 Radioattività naturale Sorgenti extraterrestri Æ Raggi cosmici Sorgenti terrestri Æ Radionuclidi naturali Radionuclidi naturali primordiali Formazione del Sistema Solare (4·109 anni) Radionuclidi naturali cosmogenici Reazioni nucleari tra raggi cosmici e atmosfera P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.45 Raggi cosmici I raggi cosmici che colpiscono lo strato esterno dell'atmosfera sono detti raggi cosmici primari e sono principalmente protoni di alta energia. Nel loro rapido viaggio verso la superficie terrestre, essi collidono con gli atomi nell'aria, creando sciami di nuove particelle e di antiparticelle che costituiscono i raggi cosmici secondari. Questo fenomeno è all'origine della pioggia cosmica che investe la terra. Dalla sua analisi, negli anni '30, furono scoperte il positrone, la prima particella di antimateria, e le prime particelle elementari, il pione e il muone. All'interno della pioggia cosmica ci sono anche neutrini. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.46 Equilibri radioattivi Caso generale: radionuclide formando un X2, che a formando un X3, etc… X1 che decade altro radionuclide sua volta decade terzo radionuclide Decadimento a cascata: X1 → X2 → X3 → ……→ XN Caso più semplice: X1 → X2 con X2 stabile P.Maestro N1 (t ) = N10 e − λ1t ( N 2 (t ) = N 20 + N10 1 − e − λ1t Introduzione alla Fisica Nucleare ) pag.47 Equilibrio transitorio Se il nuclide padre ha una vita media più lunga del nuclide figlio (λ1<λ2), si raggiunge uno stato di equilibrio transitorio: dopo un certo tempo il rapporto tra le attività diventa costante. il decadimento del figlio è governato dal T1/2 del padre) P.Maestro EQUILIBRIO TRANSITORIO (T1/2 padre=1; T1/2 figlio=0,1) 180 160 Att(padre) 140 ATTIVITA' (%) All’equilibrio l’attività del figlio sarà maggiore o uguale di quella del padre e, da quel momento, le attività di entrambe le specie diminuiranno col tempo di dimezzamento del padre (apparentemente, Att(figlio) 120 Att(tot) 100 80 60 40 20 0 0 1 2 TEM PO (frazioni di T1/2 padre) •T1/2-padre/T 1/2-figlio = 10 •Tempo espresso in unità T1/2-padre Introduzione alla Fisica Nucleare 3 pag.48 Equilibrio secolare CASO PARTICOLARE: nel caso-limite in cui il radionuclide padre ha una vita media molto più lunga del radionuclide figlio (λ1 << λ2), dopo un certo tempo si raggiunge uno stato di equilibrio secolare: le attività di padre e figlio diventano uguali: A2=A1 In generale, se in una serie radioattiva del tipo X1 → X2 → X3 → ……→ XN risulta ad un certo punto della catena: λi << λi+1 , λi+2 , …λN-1 allora per tutti i nuclei che seguono l’i-esimo decadimento vale la relazione: Ai(t) = Ai+1(t ) = … = AN-1(t ) P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.49 Decadimenti a catena decadimenti dell'isotopo N 232Th 232Th 228Ra 140 224Ra 135 228Ac 228Th 125 212Pb 208Pb 80 P.Maestro γ 212Bi 208Tl 212Po (stabile) 85 α : (Z, N, A) → (Z–2, N–2, A–4) β–: (Z, N, A) → (Z+1, N–1, A) (con emissione di neutrini) β+: (Z, N, A) → (Z–1, N+1, A) (con emissione di neutrini) 220Rn 216Po 130 decadimento α– decadimento β Z 90 : (Z, N, A) → (Z, N, A) Z Introduzione alla Fisica Nucleare pag.50 Famiglie radioattive naturali Tre famiglie radioattive presenti in natura, in equilibrio secolare, con capostipiti a vita media ≈ a quella della Terra (109 anni) e » di quella dei discendenti Serie dell’Uranio (famiglia 4n+2) capostipite: 238U T1/2=1.4 1010 anni Serie dell’Attinio (famiglia 4n+3) capostipite: 235U T1/2=7.13 108 anni Serie del Torio (famiglia 4n) capostipite: 232Th T1/2=4.5 109 anni P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.51 P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.52 P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.53 P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.54 Datazione radiometrica Se un corpo contiene nuclei radioattivi quando si forma, il decadimento dei nuclei scandisce il trascorrere del tempo come un’orologio. Un’applicazione importante della radioattività naturale è la datazione radioattiva, essa utilizza la radioattività naturale per la determinazione dell’età di campioni archeologici o geologici Es. datazione radiometrica basata sul 14C serve per stabilire da quanto tempo una sostanza vivente è morta (va bene per reperti archeologici) Quando un organismo vivente muore non assorbe più 14C la cui percentuale diminuisce esponenzialmente con la legge C(6 p + 8n) = 12 C(6 p + 6n) 14 costante a causa della produzione di 14 14 N→ C nell’atmosfera N14C (t) = N14C (0) e−t /τ τ (14 C ) = 8268 anni T1 / 2 = 5730 anni Es. datazione radiometrica basata sull’ 238 92 U serve per stabilire l’eta’ delle rocce. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.55 14 Es. Es.determinare determinarel’attivita’ l’attivita’didiun unggdidi 14CCininun un organismo organismovivente. vivente. 14 14C Il rapporto tra il numero di atomi e 12C e’ costante in un organismo vivente A = massa di un atomo in grammi , NA 12 12 C(6p + 8n ) C(6p + 6n ) C A = 12 numero di atomi di λ= 0.693 T1 C= 5 . 02 ⋅ 10 22 8 . 3 ⋅ 10 11 1 8.3 ⋅ 1011 N A = 6 . 02 ⋅ 10 23 1g ⇒ numero di atomi in un g di massa di un atomo in g 14 = 12 C = 5 . 02 ⋅ 10 22 ⇒ N = 6 ⋅ 10 10 atomi T 1 = 5730 anni ⇒ λ = 1 . 21 ⋅ 10 − 4 a -1 2 2 Attivita ' naturale di 1 g di 14 C in un organismo vivente = N λ = 0.23 Bq se l' organismo muore non assorbe piu' 14 C ⇒ l' attivita' decresce A(t) = A 0 e - λ t ⇒ 0 . 23 Bq e − λ t P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.56 L’ENERGIA NUCLEARE Sorgenti di energia • • Fissione nucleare Fusione nucleare • • • • • • • • Un po’ di storia Reattori nucleari Centrali nucleari La bomba atomica Le mine antiuomo Chernobyl Il nucleare in Italia Il nucleare in Europa Applicazioni P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.57 La fissione nucleare I nuclei pesanti (Z>92), se bombardati ad es. con neutroni, tendono a decadere spezzandosi in due nuclei di massa circa metà di quella di partenza, emettendo inoltre altri neutroni, che possono provocare una reazione a catena. Nella fissione viene emessa energia: circa 200 MeV (contro i 20 eV delle reazioni chimiche) n + 235 92 U → 236 92 U* → → P.Maestro 144 56 140 54 Ba + Xe + 89 36 94 38 Kr + 3 n 1g di fissione Æ 30000 kWh di energia = consumo familiare di 5 anni!!! Sr + 2 n Introduzione alla Fisica Nucleare pag.58 La fusione nucleare I nuclei leggeri (Z<15), in condizioni particolari (es. altissime temperature) in cui riescono ad avvicinarsi l’un l’altro a piccolissime distanze, possono fondersi a due a due in nuclei più pesanti. Nella fusione viene emessa energia: alcuni MeV (contro i 20 eV delle reazioni chimiche) Nel Sole, a ogni secondo, 564500 kg di idrogeno si convertono in 560000 kg di elio; i restanti 4500 kg diventano energia che viene irraggiata nello spazio. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.59 Verso l’energia nucleare: le tappe Dai fenomeni naturali... 1895: 1896: 1898: 1899: Roentgen Æ raggi X Becquerel Æ radioattività naturale Curie Æ elementi radioattivi Rutherford Æ radiazioni α, β, γ 1905: Einstein Æ E=mc2 ...ai fenomeni artificiali 1919: 1932: 1934: 1934: 1938: 1942: P.Maestro Rutherford Æ reazioni nucleari Chadwick Æ neutrone Curie Æ produzione di radioisotopi Fermi Æ neutroni lenti su uranio Hahn-Strassmann Æ fissione Fermi Æ reattore nucleare Introduzione alla Fisica Nucleare pag.60 I neutroni lenti e l’uranio 1932: scoperta del neutrone Il neutrone è neutro, e quindi non è soggetto a repulsione elettrica. Ha quindi un’elevata capacità di penetrazione nel nucleo. Bombardando nuclei di uranio con neutroni si ottengono moltissime sostanze radioattive. Se i neutroni passano attraverso sostanze particolari (moderatori: es. acqua o paraffina) che diminuiscono la loro velocità, l’effetto radioattivo aumenta molto. Inoltre vengono emessi altri neutroni che possono essere utilizzati a loro volta per continuare il processo a catena. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.61 Reazioni a catena La fissione nucleare può avvenire con reazioni a catena. Se controllata, è una enorme sorgente di energia! Se incontrollata, ha effetti devastanti! P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.62 Il reattore nucleare • • • Cubo di grafite (moderatore dei neutroni) barre di uranio barre di controllo di boro e cadmio Pila di Fermi, Chicago 1942 (assorbitori dei neutroni in eccesso) Sollevando o abbassando le barre di controllo, è possibile innescare o bloccare la reazione a catena. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.63 Centrali nucleari Reattore protetto da una campana di rivestimento + sistema di raffreddamento in cui circola acqua. L’acqua trasformata in vapore mette in azione una turbina collegata con un alternatore che produce energia elettrica. Il vapore uscito dalla turbina passa in un condensatore dove viene raffreddato e trasformato in acqua. Quest'acqua viene di solito inviata al reattore per essere riutilizzata. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.64 Verso la bomba Il processo di fissione realizzato da Fermi in Italia nel 1934 viene capito solo nel 1939 da Hahn e Strassmann in Germania. Negli Stati Uniti, dove Fermi e molti altri sono emigrati dopo le leggi razziali del 1938, si teme che la Germania produca la bomba atomica. I fisici europei emigrati negli Stati Uniti, con l’appoggio determinante di Einstein, convincono il presidente Roosevelt della necessità di iniziare le ricerche per costruire la bomba prima della Germania. "Se avessi saputo che i tedeschi non sarebbero riusciti a costruire la bomba atomica, non avrei mai alzato un dito.“ Albert Einstein P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.65 Los Alamos Dicembre 1941: gli USA entrano in guerra Estate 1942: Roosevelt crea il Progetto Manhattan per le ricerche sulla bomba atomica Dicembre 1942: Fermi realizza il reattore nucleare (pila di Fermi) Marzo 1943: inizia in gran segreto la costruzione della cittadella di Los Alamos (direttore Oppenheimer) Novembre 1944: si capisce che la Germania non riuscirà ad arrivare alla bomba. Inizia il dubbio degli scienziati: non ci sono più motivi per la bomba. Primavera 1945: alcuni scienziati scrivono a Roosevelt: fermiamoci! Aprile 1945: muore Roosevelt. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.66 Via alla bomba! Aprile 1945: Truman nuovo Presidente USA. Finisce la guerra in Europa. Il Giappone non si arrende. Giugno 1945: un gruppo di fisici (Oppenheimer, Fermi e altri) chiede di lanciare subito la bomba sul Giappone; un altro gruppo di fisici (Slizard e altri) chiede di usare la bomba solo nel deserto, a scopo dimostrativo. Truman decide per il lancio sul Giappone. Luglio 1945: pronti 2 tipi di bombe, a uranio 235 e plutonio 239. Lancio dimostrativo nel Nuovo Nessico: potenza: 20000 tonnellate di tritolo. Ultimatum al Giappone: respinto. 6 agosto 1945: Hiroshima 9 agosto 1945: Nagasaki P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.67 La bomba atomica Principio contrario a quello del reattore: fissione totalmente incontrollata. la bomba di Hiroshima Tempi accelerati: uso di neutroni veloci Æ eliminato il moderatore Si ha fissione quando l’uranio supera una certa massa critica Æ per “programmare” l’esplosione, il combustibile viene suddiviso in più parti, e la reazione viene innescata mediante un normale esplosivo, posto sulla testata, che fa “scontrare” le diverse parti di uranio. In base ai danni che si vogliono procurare, l’esplosione viene fatta avvenire a una certa quota, determinata da un altimetro. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.68 Hiroshima e Nagasaki Hiroshima uranio 235 98% distruzione 70000 morti Nagasaki plutonio 239 47% distruzione 75000 morti La scienza in crisi Prima bomba: necessaria? Æ sgomento... Seconda bomba: inutile! Æ rabbia!... P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.69 Lo sminamento umanitario L’energia nucleare, così devastante in guerra, può essere una preziosa alleata in tempo di pace. Un esempio: le MINE ANTIUOMO. Ogni anno: 20000 vittime per “vecchie” mine antiuomo (20% bambini). Sminamento troppo costoso: ispezione del terreno con sensori di anomalia Æ allarme Æ estrazione e neutralizzazione esplosivo tempo: > 30 minuti costo: 300-1000 $ falsi allarmi: 99 % Tutti gli esplosivi contengono azoto in gran quantità (20-30%, contro il <2 % normale) Æ I terreni minati sono ricchissimi di azoto P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.70 Il nucleare contro le mine antiuomo INFN Pavia, Padova, Bari. Bombardando con neutroni il terreno, si può rivelare una anomala quantità di azoto. Reazione di cattura neutronica: 14N + n Æ 15N + γ (Eγ=10.8 MeV) Metodo proposto: • tubo portatile (dimensioni 50 cm) azionato da robot • neutroni da fissione spontanea di 252Cf • rivelazione dell’energia mediante scintillatori • analisi automatica (computer) durante le successive ispezioni • intervento umano solo dopo la conferma P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.71 L’energia nucleare è “buona” o “cattiva”? Come ogni cosa, ha vantaggi e svantaggi. Fissione: + - facile innesco e controllo costo e produzione combustibile forte inquinamento radioattivo pericolo di catastrofe Fusione: + disponibilità illimitata combustibile nessun inquinamento difficile innesco (altissime temperature) - P.Maestro Æ fusione fredda?... Introduzione alla Fisica Nucleare pag.72 Energia nucleare P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.73 Il disastro di Chernobyl Chernobyl, Ucraina, 26 aprile 1986 Per un test:interruzione del vapore + disattivazione sistemi di sicurezza reazione a catena incontrollata Æ energia 100 volte superiore aumento di temperatura Æ fusione del reattore aumento di pressione Æ esplosione del “tetto” incendio della grafite per 10 giorni Nube radioattiva in tutta Europa: 131I Æ T1/2 ≈ 8 giorni 137Cs Æ T1/2 ≈ 30 anni P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.74 Chernobyl prima e dopo P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.75 Il nucleare in Italia Dopo il disastro di Chernobyl, in Italia si diffonde tra l’opinione pubblica un sentimento di ostilità e di rifiuto nei confronti dell’energia nucleare: i risultati di tre referendum popolari (1987), pur riferendosi ad aspetti puramente tecnici del nucleare, sono interpretati dalla grande maggioranza delle forze politiche e dai cittadini come un netto rifiuto della politica energetica nucleare. In Italia non esistono più centrali nucleari: le 4 esistenti, a Caorso (PC), Trino (VC), Latina, Garigliano (FR), sono state smantellate, e nessun’altra verrà più costruita. Ma l’Italia deve importare una enorme quantità di energia dai Paesi vicini (es. Francia). E se avvenisse un incidente ai nostri confini... P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.76 Il nucleare ai nostri confini Dal 1987 l'Italia ha chiuso col nucleare, ma 13 centrali straniere sono a un passo da noi. L'Anpa (Agenzia nazionale per la protezione ambientale) le considera come se fossero praticamente nel territorio italiano, per le conseguenze di un incidente sulla popolazione e sull’ambiente. Mappa delle fonti di un possibile inquinamento nucleare per l’Italia. Il nostro Paese è circondato da una serie di centrali nucleari stanziate a pochi centinaia di km dai confini. Sono evidenziati in rosso i centri di rilevamento di radiazioni che dovrebbero dare tempestivamente l’allarme in caso di incidente nucleare. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.77 Il nucleare in Europa P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.78 Rinunciare all’energia nucleare? La verità è che non vi abbiamo mai rinunciato... L'energia elettronucleare soddisfa il 18% del fabbisogno elettrico mondiale e il 35% di quello europeo. Dal 1995 a oggi, anche l'Italia ha importato elettricità nucleare dall’estero per quote variabili fra il 14 e il 18%. Con la decisione di fermare le nostre centrali non abbiamo rinunciato all'energia nucleare: l'abbiamo resa una nuova fonte d'importazione. Nel frattempo il nostro sistema energetico continua a dipendere per oltre l'80% dall'estero. P.Maestro Introduzione alla Fisica Nucleare pag.79