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incontro promosso dall`Associazione Italiana Dislessia e dall

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incontro promosso dall`Associazione Italiana Dislessia e dall
Incontro promosso dall’Associazione Italiana Dislessia e dall’Associazione
Nazionale Insegnanti Lingue Straniere di Parma I Bisogni Educativi Speciali sono stati al centro di un incontro promosso dall’Associazione
Italiana Dislessia e dall’Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere di Parma lo scorso
inverno per spiegare ai genitori cosa cambierà per i ragazzi dopo la direttiva emanata dal MIUR il
27 dicembre 2012 dal titolo “Strumenti d’intervento per alunni con BES e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica”. Diritti e doveri di famiglie, studenti e docenti ma anche
piani personalizzati, didattica ad hoc e approcci per l’inclusione scolastica. Ha introdotto i lavori
Simonetta Pellicciari, Presidente dell’Associazione Italiana Dislessia di Parma, presentando gli
scopi dell’associazione, ente accreditato dal MIUR, che si occupa della divulgazione e
dell'informazione sulle caratteristiche della Dislessia e dei Disturbi Specifici di Apprendimento,
disturbi che interessano una
percentuale compresa fra il 3 e il
5% della popolazione scolastica.
Sono stati inoltre, descritti i vari
servizi offerti a questi studenti e
alle
loro
famiglie,
che
rappresentano un’importante forma
di supporto e tutela. La normativa è
stata
introdotta
da
Lorenza
Gastaldo, docente di inglese e
referente dell’ANILS di Parma,
assieme alle ipotesi metodologiche
più adeguate per i BES. Un passo
avanti contro la dispersione
scolastica, ancora molto alta nella nostra regione, e a favore di una dimensione calata sulla persona,
con nuovi dispositivi, accorgimenti specifici, compiti differenziati, elaborati alternativi, tutto ciò
insomma che può venire incontro ai ragazzi in difficoltà. Quali sono le categorie citate nella
circolare? Gli alunni con disabilità varie non tutelati dalla legge 104, con disturbi specifici di
apprendimento (dislessia, discalculìa, disgrafia), con svantaggio socio-economico, linguistico o
culturale. Rientrano in queste categorie anche i cosiddetti ‘borderline’ cognitivi, anch’essi non
censiti ai fini della Legge 104, gli ipercinetici con sindrome ADHD (deficit del disturbo
dell’attenzione e dell’iperattività) e tutti coloro che con continuità o per determinati periodi abbiano
la necessità di una adeguata risposta dalla scuola. Bianca Trifirò, psicologa e psicoterapeuta,
referente sportello DSA dell’Università di Parma, ha trattato il tema delle difficoltà scolastiche, dal
punto di vista del modello bio-psico-sociale di funzionamento della persona. In base a questo
modello, ha valutato i Bisogni Educativi Speciali degli studenti che presentano un disagio scolastico
e le possibili strategie per dare ad essi risposta, sottolineando la necessità di creare reti di
collaborazione e reciproco aiuto. Valentina Robuschi, psicologa e psicoterapeuta, è intervenuta
sulla sofferenza psicologica che possono vivere gli studenti con disagio scolastico, il loro senso di
inefficacia e di impotenza di fronte alle difficoltà scolastiche, l'interiorizzazione di un’idea
fallimentare di se stessi con il rischio di sviluppare problemi emotivi o comportamentali.
Coordinatrice Prof.ssa Lorenza Gastaldo ( docente di lingua straniera delll’Itas F.Bocchialini) 
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