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a caccia delle crepe: si riconoscono così
24 VENERDÌ 11 MARZO 2016 il Cittadino PAGINE A CURA DI PUBBLIMEDIA SRL Tel: +39.0371.544.300 Fax: +39.0371.544.301 mail: [email protected] web: www.pubblimediasrl.it SPECIALE IL PROBLEMA A CACCIA DELLE CREPE: SI RICONOSCONO COSÌ n Come distinguere le crepe pericolose dalle innocue conseguenze di un assestamento strutturale? Le fessure che corrono lungo i muri esterni e interni delle nostre abitazioni non sono tutte uguali: alcune possono sottintendere danni anche gravi a carico dell’edificio e richiedono pertanto l’intervento immediato di un’impresa edile. Capirne il grado di pericolosità è dunque molto importante, e per farlo bisogna “leggere” le crepe sul muro come se si decifrassero dei geroglifici, per dedurre dalla loro forma e dal loro andamento il comportamento statico dell’edificio. Le fessure più o meno pronunciate che si formano comunemente sulle pareti, sulle travi di cemento armato o nei solai delle case possono essere causate da movimenti di assestamento del tutto normali, oppure nascondere seri problemi di stabilità dell’edificio, che è bene risolvere rapidamente affidandosi alla consulenza di un esperto. La prima cosa da fare è capire se la superficie interessata dal fenomeno fa parte della struttura portante o è una semplice parete di tamponamento, tenendo però presente che la causa della crepa non sempre si trova in prossimità della crepa stessa: una fessurazione lungo il perimetro del tetto, per esempio, può derivare da un cedimento delle fondamenta. Le crepe che meritano maggior attenzione sono, ovviamente, quelle a carico delle strutture portanti. La loro formazione è legata a una svariata gamma di fattori interconnessi, che dipendono a loro volta dal modo con cui l’edificio risponde alle sollecitazioni esterne e interne: alcune crepe, per esempio, sono dovute a carichi troppo elevati sulla struttura, altre alla scarsa qualità dei materiali utilizzati, altre ancora dipendono dal cedimento del terreno di fondazione. Nei casi più gravi sono indice di un de- grado strutturale delle armature metalliche interne a travi, pilastri e solai, ma possono formarsi anche in seguito a cambi di temperatura repentini, incendi ed eventi sismici. Il primo obiettivo di un check up strutturale è capire se l’insieme di fessure, crepe e lesioni visibili sui muri o su altri ele- menti portanti siano dovute a problemi di staticità globale della struttura o a un problema di degrado localizzato, magari legato ai materiali utilizzati nella costruzione. Spesso fessure anche vistose sugli intonaci, apparentemente gravissime agli occhi di un non esperto, sono in realtà insignificanti dal punto di vista della staticità dell’edificio, così come fessure praticamente invisibili possono lanciare segnali d’allarme preoccupanti. Una volta compresa la pericolosità delle crepe e individuate le cause, è necessario intervenire per consolidare l’edificio, facendo fronte alle situazioni di pericolo con puntellamenti temporanei o protezioni, per limitare i danni da possibili crolli parziali di intonaco o piccoli elementi strutturali (parti di muro, cornicioni, aggetti). Poi, se la lesione è connessa alla ca- pacità portante del terreno, si dovrà procedere con il consolidamento delle fondazioni attraverso speciali resine a iniezione, oppure, in situazioni particolarmente gravi, con pali e sottomurazioni. Se invece l’insorgenza della crepa è dovuta a un danno strutturale, basterà consolidare la parte coinvolta con elementi portanti in cemento armato o altre specie di rinforzi, realizzati con aggiunta di pietra, acciaio, legno o resine sintetiche in combinazione con i materiali esistenti. Per quanto riguarda le crepe superficiali sarà sufficiente dotare l’edificio di un intonaco armato con maglie in acciaio o fibre di carbonio. Non tutte le fessure sono uguali, alcune sono semplicemente legate all’intonaco, altre indicano gravi danni all’edificio e richiedono un intervento immediato