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Just? - Univendita
L’Arena di Verona - 27/03/2014 - pag. 35 Economia 35 L'ARENA Giovedì 27 Marzo 2014 Leseratedimarca Esperienzeimprenditoriali di ConfindustriaVerona Ultimatappa: Calzedonia L’ultima dellequattro«Serate di marca»,iniziativa organizzata e propostadaConfindustriaVerona peri proprisoci sarà il prossimo 15aprile alquartiergeneraledi Calzedonia,a Dossobuonoalle 18. SandroVeronesi -presidentee fondatoredelgrupposcaligero e vicepresidentediConfindustria Veronaper la Crescitadella reputazioned’impresa- farà la storiadelpropriomarchio. «Il temadelvaloredelmarchio», ha dettoVeronesi,«deveessere prerogativa diogniimprenditore». TESTIMONIANZA. Nella terzapuntata dell’iniziativa lastoria trentennaledell’azienda commercialedi cosmeticiche hasedea Stallavenaconun fatturato di140 milioni «Just?Oraènellatestadellagente» AndreaPernigo:«Èunbrand,edècostruitodalrapportodifiduciadeinostri21milaincaricatineipartyacasadeiclienti» Francesca Lorandi C'è differenza tra marchio e brand, tra il logotipo che firma un prodotto da commercializzare e un insieme di valori che l'azienda trasmette all' esterno. «Il brand è un passo più avanti, non appartiene del tutto all'impresa ma si trova nella testa delle persone, che identificano quel nome con uno stile di vita», ha spiegato l’altro ieri sera Andrea Pernigo, direttore finanziario di Just Italia, in occasione del terzo appuntamento dell'iniziativa «Serate di Marca», organizzata dal vice presidente degli industriali scaligeri per la crescita della reputazione d'impresa, Sandro Veronesi, e voluta dal presidente di Confindustria Verona, Giulio Pedrollo. Erano presenti circa 200 imprenditori nella sede di Grezzana della società, specializzata nella vendita a domicilio di cosmetici realizzati in Svizzera, nel cantone di Appenzell, dalla casa produttrice Just International AG. «Ci troviamo di fronte a un'azienda che compra un bene e lo trasforma in prodotto, che compra un marchio e lo trasforma in brand», ha sottolineato Pedrollo durante l'incontro. Un processo che ha richiesto trent'anni, e che ha portato Just Italia a rag- «Unmarchiodeve diventarebrand, unostiledivita: puntiamomolto sullaformazione deicollaboratori» giungere numeri importanti: un 2013 chiuso con 140milioni di euro di fatturato, 100 dipendenti nello stabilimento di Grezzana, 21mila incaricati in Italia che ogni settimana vendono 150mila prodotti, e altri 1500 rivenditori all'estero, in Croazia, Slovenia e Austria dove Just Italia ha delle società controllate. BRAND, UNO STILE DI VITA. Era il 1984 quando quattro soci hanno scommesso sulla qualità di questi prodotti svizzeri, scegliendo un particolare canale di vendita, pionieristico per quegli anni. Ora alla guida dell'azienda c'è la seconda generazione (oltre ad Andrea Pernigo, la sorella Daniela, Marco Salvatori, Luca Hoelbling e Luca Luisi). «Siamo partiti negli anni Ottanta da un'immagine del mondo Just piuttosto naif», ricorda Pernigo, «e benché il marchio non fosse di nostra proprietà abbiamo iniziato un lungo lavoro di corporate identity. Dovevamo vendere prodotti naturali che, in quegli anni, suscitavano scarso interesse tra il pubblico, più attratto da tutto ciò che era tecnologico. La priorità era quella di capire e conoscere il nostro target, creando una filosofia e un pensiero da trasferire: lavorare sul benessere della persona ed essere un punto di riferimento per coloro che cercano cosmetici naturali ad alta efficacia». Traghettare quindi, attraverso il nome Just, uno stile di vita, dove il brand non trova posto solo nella confezione del prodotto ma soprattutto nella testa delle persone, acquisito con un posizionamento sul mercato, capace di capitalizza- re valori, reputazione e credibilità. In questo processo, il particolare canale di vendita ha avuto un ruolo fondamentale. «Il party, la vendita su dimostrazione», ha proseguito Andrea Pernigo, «permette un contatto diretto, una comunicazione paraverbale e multisensoriale, un rapporto di fiducia con il cliente. Si tratta di una tipologia di relazione che ha successo soprattutto in Italia e che è difficilmente replicabile in altri Paesi. Ci stanno provando in Inghilterra, ad esempio, ma con scarsi risultati. Inoltre ha una valenza sociale perché, soprattutto in questo periodo, riusciamo a ricollocare molte signore che altrimenti faticherebbero a reinserirsi nel mondo del lavoro». ILCONTATTODIRETTO.Un canale che dà risultati, come dimostrano i dati di Univendita (Unione italiana vendita diretta), associazione che vede tra i fondatori la stessa Just: nel terzo trimestre del 2013 le aziende associate hanno registrato un +6,7% sullo stesso periodo del 2012. «Perché questa rete funzioni è necessaria però la formazione, che migliora la competitività e porta al successo», sottolinea Pernigo, «perciò abbiamo creato la Just Academy, una scuola nella quale capitalizziamo il nostro patrimonio intellettuale». In media ogni anno sono organizzati 400 eventi di formazione in strutture ricettive, molti si svolgono a Parma. «È questo l'unico problema che riscontriamo nell'avere sede a Verona», spiega, «perché se dal punto di vista logistico è un territorio strategico, è privo Marketing Passaparola piùefficace deglispot © RIPRODUZIONERISERVATA © RIPRODUZIONERISERVATA DanielaeAndrea Pernigohanno raccontatola storiadellaloroazienda, laJustItaliaFOTOSERVIZIO MARCHIORI GiulioPedrollo, Andreae DanielaPernigo,Sandro Veronesi tuttavia di strutture e centri congressi in grado di accogliere imprenditori, meeting, eventi». Natura, benessere e bellezza, fiducia nelle relazioni, tradizione e innovazione: sono questi i pilastri del mondo Just Ita- TURISMOE WEB. Incontro inConfindustria sull’usodi Internet Riello:«Expo?Verona mo noi, quello cosmetico, in continua crescita nonostante la crisi. Per questo l'anno scorso abbiamo investito molto in un'analisi dei punti di forza secondo il modello del key brand, che ci ha permesso di capire meglio il nostro posizionamento sul mercato, coadiuvandoci poi nelle strategie da scegliere». Otto punti che segnano le linee guida sulle quali lavorare per definire l'identità dell' azienda: scenari di mercato chiari, target, motivazione profonda del cliente, benefit derivanti dal prodotto, valori e personalità, ragioni per cui credere in quel prodotto, l'elemento discriminante che distingue l'azienda dalle concorrenti e l'essenza, ossia il messaggio da comunicare e che, nel caso di Just è «tradizione naturale, metodo e competenza». • Nonc'è solola pubblicità tradizionale,anzi per alcune aziendecomala Just può diventarepericolosa. «L'abbiamosperimentata una volta, sulla stampanazionale», haraccontatoAndreaPernigo, «maèstata quasiun boomerang:abbiamopassato unsaccoditempo a rassicurare lenostre incaricatealla vendita sulfattoche nonc'era alcuna volontà discavalcarle. Peril nostroparticolare canale distributivonon èquestala comunicazionemigliore: le venditrici sonoanche lenostre testimonial». JustItaliapunta moltosul passaparolae, quindi,su un canaledivenditachepermette unrapporto direttoedifiducia colcliente finale. «Maogniaziendadeve trovareil modo percomunicare ilpropriomarchio, esta nell'imprenditorialitàdiognuno individuareil modo miglioreper farlo», hasottolineato ieri SandroVeronesi durante l'incontro«Serate dimarca», organizzatoa Grezzana nella sedediJust Italia.«Non sipuò fare a menodicomunicare»,ha aggiuntoVeronesi,«perché anchechi sirifiuta difarlo comunicacomunque un messaggio,cheènegativoe quindicontroproducente perla propriaazienda». F.L. lia, elencati da Daniela Pernigo, direttore marketing. Tasselli di un puzzle che una volta incastrati vanno a creare l'identità dell'azienda. «È necessario un lavoro costante di verifica», ha spiegato, «soprattutto nel settore in cui operia- NORME. Decisionein sede regionale dare delle indicazioni su come gestire la comunicazione sul web, attraverso la quale rag- «Negozi,multeevitate va alla polizia municipale di intervenire, talvolta multando per importi non indifferenti,