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III Corso sulle Zoonosi 25 febbraio 2005 Gli animali e i bambini: dalle malattie trasmissibili a una convivenza responsabile Le antropozoonosi in pediatria dott. Paola Pecco Ospedale Infantile Regina Margherita Torino Definizioni Definizioni ZOONOSI: malattia trasmessa dall’animale all’uomo ANTROPOZOONOSI: malattia infettiva umana trasmessa e disseminata in natura dagli animali Enciclopedia medica italiana – USES – Ed. Scientifiche Firenze www.antropozoonosi.it ANTROPOZOONOSI: malattia infettiva provocata da parassiti che presentano una specificità per l’uomo e per gli animali Lessico Medico Italiano - Medico Scientifiche Antrace Campylobacter Blastomicosi Cheyletiellosi Brucellosi Clamidiosi E.coli0157 Echinococcosi Ehrlichiosi E.S.T."Mucca pazza“ Criptosporidiosi Febbre Q Febbre bottonosa Istoplasmosi Graffio di Gatto Hantavirus L. migrans cutanea L.migrans viscerale Listeriosi Leishmaniosi Leptospirosi Malattia di Lyme Yersiniosi Salmonellosi Toxoplasmosi Hendra e Nipah V Trichinellosi Tularemia Menangle Virus West Nile Rabbia Principali antropozoonosi dal 1998 al 2003 in Piemonte: elaborazione dati SDO Malattia Brucellosi Campylobacteriosi Clamidiosi (Psittacosi) Coccidioidomicosi Criptosporidiosi E.coli 0157:H7 Echinococco Febbre bottonosa Febbre Congo Crimea Febbre Q Graffio di gatto Hantavirus Hendra e Nipah virus Larva migrans cutanea Larva migrans viscerale Leishmaniosi Leptospirosi Listeria Malattia di Lyme Rabbia Salmonellosi Toxoplasmosi Trichinellosi Tularemia WestNile Yersinia Cod. ICD 023 008,43 073 114 136,8 008,04 122.4-122.5 082,1 065,0 083,0 078,3 079,81 078,8 126,8 128,0 085 100 027 104,8-088,81 071 003 130-771,2 124 021 066,3 027,8 1998 26 11 3 0 5 7 9 0 1 31 0 0 0 2 10 5 11 2 0 465 136 1 0 0 0 1999 20 21 2 0 2 3 9 15 0 0 35 0 0 0 0 9 11 2 8 0 471 122 1 1 0 1 2000 19 43 3 0 0 3 4 6 0 2 32 1 0 0 1 14 10 7 9 0 429 100 1 1 0 1 2001 15 23 1 0 0 4 10 0 1 27 1 0 0 4 12 5 5 2 0 347 66 0 0 0 0 2002 9 28 0 0 2 2 7 6 0 0 9 0 0 0 0 5 5 3 5 0 266 80 0 1 0 0 2003 10 13 0 0 5 29 6 0 0 15 0 0 0 1 9 7 5 4 0 233 55 0 0 0 2 Totale 99 139 9 0 14 8 60 52 0 4 149 2 0 0 8 59 43 33 30 0 2211 559 3 3 0 4 N. casi casi ricoverati ricoverati all’OIRM all’OIRM negli negli ultimi ultimi 55 anni anni N. Brucellosi 4 - 5 Criptosporidiosi 12 (solo in immunodepressi) Echinococcosi 3 Graffio di gatto 15 Toxocara 3 Leishmaniosi 10 - 12 M. di Lyme 3 Toxoplasmosi 5 - 7 Listeriosi 1 Salmonellosi Campylobacteriosi MALATTIA DA DA GRAFFIO GRAFFIO DI DI GATTO GATTO MALATTIA (CSD) (CSD) Causata da un batterio Gram-, la Bartonella henselae, trasmessa all’uomo dal morso o dal graffio di gatto nel 95% dei casi e del cane nel 4%; nell’1% dei casi non sembra esserci stato contatto con alcun animale L’animale viene infettato dalle pulci, ma anche se infetto è asintomatico MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI Malattia da da graffio graffio di di gatto gatto tipica tipica Malattia Papula che compare dopo 3-5 giorni dal graffio; seguita dopo 1-2 settimane da linfoadenopatia regionale dolente Localizzazione: • • • • • ascellare (29%), laterocervicale (29%), sottomandibolare (21%), inguinale (14%), sottoclaveare (7%) Su 26 casi ricoverati all’O.I.R.M. MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI (2-14% dei dei casi) casi) Malattia da da graffio graffio di di gatto gatto atipica atipica (2-14% Malattia • • • • • • • • • Febbre persistente Sindrome oculoghiandolare di Parinaud Osteomielite Eritema nodoso Neurite ottica Encefalite Crisi convulsive Polmonite Granulomatosi multipla epatosplenica Granulomatosi multipla multipla epatosplenica epatosplenica Granulomatosi Sintomi Febbre Dimagrimento Astenia Epatosplenomegalia Esami Ecografia: noduli ipoecogeni epaticie/o splenici Ematologici lieve aumento indici di flogosi Sierologia IgG positive nel 100% dei casi IgM incostantemente positive Prognosi Buona con terapia 8 casi ricoverati all’O.I.R.M. MALATTIA DA DA GRAFFIO GRAFFIO DI DI GATTO GATTO MALATTIA Nel soggetto soggetto immunocompromesso immunocompromesso Nel Nel soggetto immunocompromesso l’infezione può assumere caratteri di gravità con: setticemia angiomatosi bacillare, peliosi bacillare…. LEISHMANIOSI LEISHMANIOSI L’infezione è dovuta ad un parassita (Leishmania), trasmesso all’uomo dalla puntura di flebotomo (perniciosum – perfiliew) Il serbatoio del parassita è il cane In Italia le regioni più colpite sono: Sicilia – Campania – Liguria – Lazio – Toscana Puglia MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI (in 168 168 b. b. ricoverati ricoverati dal dal 1992 1992 al al 2001) 2001) (in • Anemia 77,5 % • Piastrinopenia 67 % • Leucopenia 27,8 % • Neutropenia (<500) 10 % • Pancitopenia 19,6 % • Febbre 100 % • Età media 1,6 anni MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI ALTRI SEGNI SEGNI ALTRI • Epatosplenomegalia • Ipergammaglobulinemia Talvolta si osserva positività di autoanticorpi: • Anticorpi antinucleo • Coombs positivo • Presenza di Immunocomplessi Diagnosi Diagnosi • Anamnesi di soggiorno in regioni a rischio • Evidenza del parassita (amastigote) nel midollo • Anticorpi antiLeishmania > 1:80 Terapia Terapia AMBISONE (Amfotericina β lisosomiale): 3 mg/kg per 5 giorni + 1 dose in 10^ giornata Le ricadute sono rare e vengono trattate con Ambisone 3 mg/kg per 10 giorni BORRELIOSI DI DI LYME LYME BORRELIOSI E’ una infezione causata da una spirocheta, la Borrelia Burgdorferi, che viene trasmessa all’uomo dalla puntura di zecca Le zecche sono parassiti temporanei di numerosi animali selvatici (roditori) e domestici BORRELIOSI DI DI LYME LYME BORRELIOSI Le zone infestate sono prevalentemente quelle umide e/o ai margini dei boschi ad altitudini inferiori ai 1000 metri In Italia sono considerate aree endemiche le regioni Nord-orientali, le coste dell’alto Adriatico e, in minor misura, l’arco alpino e l’Appennino tosco-emiliano BORRELIOSI DI DI LYME LYME BORRELIOSI Le larve delle zecche si trovano sui fili di erba ove aspettano il passaggio di un ospite sul quale attaccarsi e trasformarsi in ninfa ed insetto adulto In Europa le zecche infettate da Borrelia sono 5-30%, con notevoli differenze da zona a zona BORRELIOSI DI DI LYME LYME BORRELIOSI Il rischio di contrarre l’infezione è basso perché la zecca infetta trasmette l’infezione solo se permane sull’ospite per più di 36 ore MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI La malattia si sviluppa in 3 stadi Il passaggio da uno stadio al successivo è impedito dalla terapia antibiotica Talvolta si manifestano contemporaneamente sintomi di stadi diversi MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI stadio II stadio La manifestazione tipica è l’eritema migrante, che compare dopo alcuni giorni o mesi dall’infezione, normalmente dopo 1-5 settimane L’eritema migrante è una lesione eritemato-maculosa o maculopapulosa con carattere espansivo centrifugo, localizzata in prossimità del morso di zecca Nella metà dei casi compaiono lesioni cutanee secondarie MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI II stadio stadio II In questo stadio della malattia possono presentarsi sintomi come: • febbre • astenia • mialgie • artralgie • linfoadenopatia loco-regionale MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI II stadio stadio II E’ espressione di disseminazione sistemica della Borrelia e può dare sintomi a carico di: • Cute: eritemi multipli, orticarioidi • Apparato osteo-articolare e muscolare • Sistema Nervoso: neuriti dei nervi cranici e periferici, encefalite, meningite, meningoradicolite, etc MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI II stadio stadio II • Apparato cardiaco: aritmie, blocchi di conduzione, miocardite • Occhio: congiuntivite → panoftalmite • Sistema Linfatico: linfoadeniti, splenomegalia • Fegato, Rene, Apparato Genitale MANIFESTAZIONI CLINICHE CLINICHE MANIFESTAZIONI III stadio stadio III In questa fase le manifestazioni cliniche possono ancora interessare tutti gli organi ma in modo più grave, cronico e scarsamente reversibile Interviene un meccanismo di autoimmunità BORRELIOSI DI DI LYME LYME BORRELIOSI La nostra nostra esperienza esperienza (I) (I) La Bambino di 4 anni, proveniente da una cittadina piemontese Febbre ricorrente e adenopatia laterocervicale persistente nonostante la terapia antibiotica BORRELIOSI DI DI LYME LYME BORRELIOSI La nostra nostra esperienza esperienza (II) (II) La Bambina di 2 anni con febbre e alterazioni del carattere EEG è compatibile con encefalite con segni di sofferenza cerebrale diffusa Nonostante la terapia con Ceftriaxone, le condizioni neurologiche peggiorano e la piccola giunge rapidamente all’exitus BORRELIOSI DI DI LYME LYME BORRELIOSI La nostra nostra esperienza esperienza (III) (III) La Bambina di 8 anni reduce da un recente soggiorno in camper in Foresta Nera Ricoverata per lombosciatalgia dx con ipostenia all’arto inferiore omolaterale La presenza contemporanea di eruzione cutanea aspecifica insieme al riscontro di zecca sulla cute durante il soggiorno in Foresta Nera, orientano verso la diagnosi che viene confermata sierologicamente BORRELIOSI DI DI LYME LYME BORRELIOSI La nostra nostra esperienza esperienza (IV) (IV) La Bambina di 10 anni giunge a ricovero per febbre che dura da 4 gg accompagnata da tosse e dolore articolare alle caviglie e al polso sx Le articolazioni sono tumefatte e la cute sovrastante presenta maculo-papule eritematose Dati ematologici ematologici ee strumentali strumentali Dati alterati alterati • Leucocitosi neutrofila • Anemia ipocromica microcitica • Aumento degli indici di flogosi (PCR: 200 mg/L) • Focolaio di addensamento basale dx Decorso Decorso Nonostante terapia antibiotica (Ceftriaxone, Claritromicina, Amoxicillina-Clavulanico, Netilmicina) e con salicilati la sintomatologia persiste per 3 settimane Dati ematologici ematologici ee strumentali strumentali normali normali Dati • Funzionalità epatica e renale • Anticorpi antinucleo, antiDNA, ANCA, ASCA • Complemento • Immunoglobuline, immunocomplessi • Mantoux • Emocoltura • Widal-Wright • Wright con Coombs • Anticorpi anti Yersinia • ASLO, ASFLO… • ECG ed ecocardiogramma • Ecografia addominale • Puntato midollare Decorso Decorso La febbre e la sintomatologia articolare regrediscono solo con l’aggiunta di STEROIDI La Borrelia può scatenare una poliartrite cronica con meccanismo immunomediato Sono particolarmente predisposti i soggetti HDLA DR4 e DR2 Diagnosi Diagnosi • Anticorpi anti Borrelia (necessario che si riscontrino bande altamente specifiche) • PCR su materiale biologico Terapia Terapia Stadio I Amoxicillia o Claritromicina per 14 – 20 gg Stadio II e III Ceftriaxone per 14 – 21 gg LISTERIOSI LISTERIOSI La listeriosi è una malattia setticemica o meningitica che colpisce più spesso i neonati le donne gravide e i soggetti immunocompromessi (Nelson: trattato di pediatria- ED. Minerva Medica) LISTERIOSI LISTERIOSI La Listeria, agente eziologico della listeriosi, è segnalata come causa di malattia in 42 specie di mammiferi domestici e selvatici, 22 specie di uccelli, pesci, zecche, mosche e crostacei Può sopravvivere nel suolo, nei corsi d’acqua, nelle fognature… LISTERIOSI LISTERIOSI La trasmissione della Listeria attraverso cibi contaminati è ben documentata Sono state descritte epidemie associate a formaggio, latte, carni poco cotte, verdure anche semplicemente contaminati durante la manifattura LISTERIOSI LISTERIOSI La nostra nostra esperienza esperienza La • Una bambina di 4 anni (immunocompetente) affetta da meningite • Un bambino di 7 mesi (immunocompetente) affetto da meningite • 219 bambini di scuola elementare con infezione alimentare (insalata di mais) ECHINOCOCCOSI ECHINOCOCCOSI L’echinococcosi è una infestazione dovuta all’Echinococcus granulosus (più spesso), piccola tenia di 5-6 mm di lunghezza. Oggi tale infestazione è rara grazie all’uso della profilassi antielmintica ECHINOCOCCOSI ECHINOCOCCOSI La cisti idatidea è costituita da una membrana esterna a funzione trofica ed una interna a funzione germinativa con le capsule proligere, ove si formano i protoscolici. I protoscolici, nella cisti, galleggiano nel liquido idatideo. I protoscolici, ingeriti dall’ospite definitivo, crescono fino allo stato adulto. ECHINOCOCCOSI ECHINOCOCCOSI Il verme allo stato adulto vive nell’intestino del cane e di altri canidi selvatici (ospiti definitivi). La forma larvale si può sviluppare in numerosi animali domestici e nell’uomo (ospiti intermedi). Le uova vengono eliminate con le feci. ECHINOCOCCOSI ECHINOCOCCOSI Il cane si infesta mangiando le interiora di animali contenenti le cisti idatidee. L’uomo si contamina per ingestione delle uova (oncosfera) direttamente dal cane o indirettamente attraverso verdura o acqua contaminata. ECHINOCOCCOSI ECHINOCOCCOSI Nell’uomo l’embrione contenuto nell’oncosfera fuoriesce, penetra nella mucosa intestinale e attraverso il circolo ematico e linfatico raggiunge il fegato o i polmoni ove si sviluppa ad idatide. ECHINOCOCCOSI ECHINOCOCCOSI L’idatide si sviluppa lentamente e completa il suo sviluppo in 6-12 mesi durante i quali cresce e matura. Nel fegato e nei polmoni può raggiungere un diametro di 20 cm. ECHINOCOCCOSI ECHINOCOCCOSI La cisti idatidea causa sintomi da massa occupante spazio. Se la cisti si rompe si può avere shock anafilattico e anche disseminazione dei protoscolici nell’organismo. ECHINOCOCCOSI ECHINOCOCCOSI L’echinococcosi è diffusa in tutte le regioni in cui sono presenti le pratiche pastorizie. Greggi cane da pastore La nostra nostra esperienza esperienza La Bambina di 7 anni, rumena, in Italia da 2 mesi Viene ricoverata per febbre e dolore addominale In anamnesi dolori addominali ricorrenti da circa 6 mesi Esami ematologici ematologici ee strumentali strumentali Esami • Leucocitosi con eosinofilia • Marcato aumento degli indici di flogosi • Ecografia addominale: “In corrispondenza del lobo epatico dx si rileva una formazione tondeggiante, anecogena, finemente corpuscolata, delle dimensioni di cm 10 x 10, all’interno della quale si evidenziano immagini di parete spessa e modicamente irregolare”. Esami ematologici ematologici ee strumentali strumentali Esami Anticorpi anti echinococco 1:3200 Evoluzione Evoluzione •Viene operata con asportazione della cisti •Prosegue terapia con Albendazolo (Zentel) •Ai successivi controlli sta bene Grazie per l’attenzione!