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ce Stimo Vescovi e Garbosi, però...»
BASKET Cesare Corti, figura storica della Robur Et Fides: «Da questa stagione non sarò più referente» ceStimo Vescovi e Garbosi, però...» Cecco Vescovi nuovo allenatore della Robur Et Fides. Insieme a lui torna alla Robur anche Fabrizio Garbosi Archivio di Alberto Coriele M Porte girevoli in casa Robur et Fides: ce lo si aspettava da tempo, e ieri è giunta la conferma direttamente dal sito ufficiale della società. Cecco Vescovi è il nuovo allenatore, e assieme a lui torna alla Robur anche Fabrizio Garbosi nelle vesti di responsabile del settore giovanile. Vescovi succede a Carlo Passera, mentre Garbosi subentra a Giovanni Todisco, che resterà comunque all'in- terno dell'organico societario. Abbiamo deciso di analizzare queste scelte assieme a Cesare Corti, figura storica della dirigenza roburina, partendo con una premessa: «Comincio da un primo presupposto: nella stagione precedente sono stato il referente per la sezione basket, ma non lo sarò più dalla prossima. Mi siederò dietro le quinte, manterrò degli incarichi più amministrativi che sportivi, restan- do però roburino al 100%. Questo perché, sinceramente non ho condiviso la scelta di cambiare, perché chi c'era prima a mio modo di vedere non aveva affatto demeritato e, se fossi rimasto io al timone, avrebbe ottenuto la conferma. Però sono nel basket da sessant'anni, e alla soglia degli ottanta ho pre- « Non ho condiviso la scelta di cambiare Chi c'era prima non aveva affatto demeritato ferito lasciare il testimone ad una generazione di ultra quarantenni che è alle porte». Entriamo però nel merito delle scelte: «Ribadisco che personalmente non avrei cambiato Passera e Todisco perché hanno lavorato bene, è stata una decisione del consiglio e come tale va accettata. Hanno lavorato con me tutto l'anno, però all'interno del consiglio ci sono delle correnti diverse di pensiero che in ogni caso vanno rispettate». In tutto ciò, Corti vuole dare comunque il benvenuto a Vescovi e Garbosi: «Forse la mia è una condizione poco simpatica di approvare i nuovi arrivi, però ci tengo a sottolineare che nutro tutta la stima possibile sia per Cecco che per Fabrizio. Cecco lo stimo perché nell'unica esperienza presso di noi come allenatore del Campus ha fatto molto bene e sono fiducioso nelle sue qualità. Per Fabrizio è un ritorno, è stato un po' di anni da noi facendo molto bene. É una scelta che ci sta, ne prendo atto». Questi nuovi arrivi non cambiano però l'anima della Robur: «Non credo sarà una squadra molto diversa dalla precedente, ci potrà essere qualche innesto ma gli uomini sono quelli. Gli eventuali rinforzi potranno arrivare dai settori giovanili, mentre potrà nascere una squadra Under 20 formata dai due gruppi uniti di Robur e Pallacanestro Varese, una sorta di anticamera dei senior. Alla fin i giovani vanno fatti giocare, sarà un bel bacino a cui attingere». Oggi si chiuderà anche la sessione di allenamenti congiunti al Pala Whirlpool tra Robur e Pallacanestro Varese, un progetto fortemente voluto dallo stesso Cesare Corti: «Penso sia andata molto bene, l'avevamo concordata, approvata e portata avanti con entusiasmo io ed il dottor Coppa. É sicuramente una gran bella iniziativa e la cosa più importante è che sia stata proprio sponsorizzata da coach Moretti, che è il personaggio principale di questa collaborazione. É sempre stato presente e ha compreso fin da subito la possibilità di cogliere questa opportunità sul territorio. A mio parere questo suo forte interesse è gratificante. Mi auguro che da questa collaborazione possano nascere dei giocatori per la A, che forse è più complesso, ma di sicuro per la B ne verranno fuori molti». Tornando sul ruolo di Corti: «Come detto, mi chiamo un po' fuori dall'area delle scelte operative e sportive, i quasi ottantenni è giusto che si ritirino dietro le quinte. Ci tengo però a dire che questo distacco avviene in maniera totalmente soft, senza alcuna polemica ma solo con la ferma convinzione che io non avrei operato questi cambi. Rinnovo tutta la mia stima a Cecco Vescovi e a Fabrizio Garbosi e auguro loro un buon lavoro». • ce I quasi ottantenni è giusto che si ritirino dietro le quinte II mio è un distacco senza polemiche