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Maquetación 1

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Maquetación 1
Investi 5
per guadagnare 10
Di Bernat Sales Nogueras.
Veterinario e consulente del Gruppo Ahedo.
QUANTITA’ E QUALITA’ DELL’ACQUA, fattori
chiave per il rendimento della vacca da latte
1
IMPORTA NZA DELL´ACQ UA
PER LA VAC CA DA LATTE
Uno qualsiasi dei sintomi seguenti potrebbe far pensare a
un problema legato all’ingestione di acqua in azienda:
• Problemi di salute e/o di rendimento delle vacche.
Non sottovalutate mai l’importanza dell’acqua che gli animali bevono in un allevamento di vacche da latte.
Ogni vacca consuma 115 – 190 litri al giorno e non bisogna dimenticare che costituisce l’87% del latte prodotto,
quindi fornire acqua pulita, fresca e salutare in quantità
sufficienti è fondamentale per massimizzare il rendimento
delle nostre vacche.
“Dopo l’aria, l’acqua è il nutriente necessario in quantità
maggiori per il bestiame da latte”, afferma Dana
Tomlinson, Ph.D., Ricercatrice sulla Nutrizione per Zinpro
Corporation.
Fra i segnali più diffusi di un’ingestione scarsa o inadeguata di acqua nella vacca da latte, figurano il sistema immunitario depresso (un numero elevato di cellule somatiche),
l’aumento dei fallimenti riproduttivi (un tasso limitato di
concepimento, morte embrionale precoce, aborti…) e
naturalmente, la diminuzione dell’ingestione di sostanza
secca e modelli alimentari erratici (con una maggior tendenza all’acidosi).
2
• Patologie digestive o diarrea in vitelle e manze.
• Peggioramento dello stato di salute nelle manze
appena arrivate o nelle vacche asciutte.
• Cattivo sapore, odore o colore dell’acqua destinata
a essere bevuta.
• Problemi digestivi negli esseri umani che bevono
acqua dalla stessa fonte delle vacche.
Anche le vitelle hanno bisogno di acqua di qualità.
Per preparare il sostituto del latte è infatti un elemento fondamentale per la salute della vitelle e la disponibilità di
acqua fresca influisce anche sull’ingestione di nutrienti e
sulla crescita delle vitelle.
Oltre al sostituto del latte, la ricerca dimostra come alle
vitelle si dovrebbe somministrare acqua di qualità, che
rimanga a disposizione con il mangime “starter” a partire
dai 4 giorni di vita.
Una ricerca condotta da Donna Amaral-Phillips, Ph.D.,
Professoressa con una cattedra di Scienze Animali presso
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
Investi 5 per guadagnare 10
l’Università del Kentucky, dimostra come privare le vitelle di
acqua fresca riduca l’ingestione di mangime “starter” di
circa il 31% e diminuisca l’aumento di peso addirittura del
38%, rispetto a quanto non avvenga nelle vitelle che hanno
acqua a disposizione.
2
ACCESSO E DISPONIBILITÀ DI ACQUA
PER LA VAC CA DA LATTE
Secondo la Tomlinson, la quantità e la disponibilità di
acqua sono tanto importanti quanto la qualità della stessa.
Quando bevono, le vacche
preferiscono immergere il
muso nell’acqua e mandare
giù acqua a lungo e in
modo continuo senza respirare. Se le vostre vacche
fanno vari sorsi, fanno
rumore con l’acqua o devono alzare la testa per deglutire l’acqua, può voler dire
che gli abbeveratoi sono
troppo alti. L’illustrazione
mostra le dimensioni corrette da utilizzare con le
Holstein in lattazione. Gli
abbeveratoi progettati per
gli allevamenti di Jersey
dovrebbero essere 5-7,5 cm
più corti rispetto a tutte le
misure qui indicate.
La vacca da latte trascorre mangiando da 4 a 5 ore al giorno e solo 20-30 minuti bevendo acqua.
Livello di acqua a
circa 5-10 cm dal
bordo superiore
dell’abbeveratoio.
Passaggio di circa 4,5 m di larghezza
Garantire facilità d’accesso all’acqua è essenziale per soddisfare le esigenze d’idratazione delle vacche.
La vacca da latte dipende dalla disponibilità di acqua a cui
ha facile accesso per il mantenimento del volume sanguineo, delle funzioni dei tessuti, dell’attività ruminale e del
flusso corretto di alimenti che attraversa l’apparato digerente, spiega la Tomlinson e offre questi consigli di gestione per ottimizzare il consumo di acqua:
• Garantire accesso diretto all’acqua quando le vacche escono dalla sala di mungitura.
• Assicurare un flusso di acqua adeguato, ossia 38
litri al minuto, per mantenere una profondità minima
di acqua di 7,6 cm nell’abbeveratoio.
• Fornire uno spazio disponibile di circa 9 cm (un
minimo di 8 cm e uno spazio ottimale di 10 cm) per
vacca all’abbeveratoio.
• Distribuzione il più uniforme possibile: dev’esserci
almeno un abbeveratoio ogni 40 vacche e un minimo di due abbeveratoi per area.
Altezza dell’abbeveratoio, circa
60-80 cm.
Profondità
dell’acqua, circa
15-30 cm.
Un abbeveratoio con un passaggio di 4,5
metri fornisce alle vacche lo spazio corretto
per bere, lasciando circa 2,5 metri per il
transito di altri animali.
3
QUAN TITÀ DI ACQUA
L’acqua destinata a essere bevuta fornisce rispettivamente il
60% e l’80% del fabbisogno di acqua delle vacche asciutte e in lattazione, mentre il mangime apporta la maggior
parte del 20%-40% rimanente (figura 1).
Figura 1: Font i d’acqua
Fonte
% del fabbisogno giornaliero soddisfatta
Manze, v acche i n lattazione e asciutte
Metabolismo
< 1%
• Garantire accesso all’acqua ogni 15 metri di mangiatoia.
Mangime
Dal 25% al 35%
Acqua da bere
Dal 60% all’80%
• Evitare la presenza di correnti parassite (“Stray
Voltage”) negli abbeveratoi e in prossimità degli
stessi.
Vitelle
• 4 metri attorno all’abbeveratoio per non interferire
con il transito normale di animali.
• Abbeveratoi ribaltabili, che consentano una pulizia
2 metri
Lunghezza
Abbeveratoio
Latte
Dal 75% al 100%
Per gentile concessione del Dr. Jim Linn, Università del Minnesota
Il fabbisogno di acqua varia a seconda del livello di produzione e della temperatura ambiente (figura 2).
2 metri
Figura 2: In gest ione me dia di acqua de lle vacche
da latte *
Temperatura mi ni ma, °C
4
Resa latte Ing. di sostanza
1,2
metri
Spostamento
delle vacche
in
un solo senso
Spostamento
delle vacche
in due sensi
2,4
metri
Spazio necessario alle vacche adulte attorno agli abbeveratoi (Graves et al. 1997)
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
kg/g
16
27
Ing. d’acqua, litr i/giorno
secca, kg
18
16
64
76
91
34
22
87
102
114
45
25
106
117
132
*Zinpro, Programma di analisi dell’acqua H2O, 2011
3
Investi 5 per guadagnare 10 QUANTITA’ E QUALITA’ DELL’ACQUA, fattori chiave per il rendimento della vacca da latte
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Investi 5 per guadagnare 10
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5
QUALITÀ DE LL´ACQUA
“Quando si analizza la qualità dell’acqua, la quantità totale di solidi disciolti costituisce uno dei primi parametri da
valutare”, afferma Tomlinson.
“Questo test individuale ci fornisce una lettura della quantità totale di materia inorganica contenuta nel campione
d’acqua in dissoluzione / sospensione”.
È risaputo che elevate concentrazioni di solidi disciolti,
come solfati, cloruri, ferro, manganese e nitrati, influiscono
negativamente e in modo consistente sul rendimento delle
vacche.
Per maggiori informazioni sui livelli adeguati di sali ed elementi nell’acqua destinata a essere bevuta dal bestiame, si
veda la figura 3:
Figura 3: Live lli auspicabili per il bestiame
L’analisi dell’acqua richiede determinate conoscenze sui
potenziali agenti contaminanti, ma anche sui livelli considerati accettabili e sui loro possibili effetti indesiderati sul
metabolismo delle vacche da latte.
La Tomlinson raccomanda di controllare:
• Solidi totali disciolti, pH e durezza.
• Eccesso di minerali o di altre componenti (solfati,
cloruri, ferro, manganese e nitrati).
• Conta totale batterica e di coliformi.
• Possibili elementi tossici, compresi metalli pesanti,
composti fosforo-organici, PCB (policlorobifenili) e
idrocarburi.
Secondo la Tomlinson, un test dell’acqua si può considerare ottimale solo se il campione è prelevato adeguatamente e in seguito analizzato correttamente dal rispettivo laboratorio.
Elemento
Livell o
Elemento
Calcio, ppm
< 100
pH
Cloro, ppm
< 100
Potassio, ppm
< 20
Rame, ppm
< 0,2
Sodio, ppm
< 50
Ferro, ppm
< 0,2
Zolfo, ppm
< 50
Magnesio, ppm
< 50
Solfati, ppm
< 125
• Scegliere un laboratorio di riferimento.
Manganese, ppm
< 0,05
TDS, ppm
< 960
• Utilizzare bottiglie di plastica sterili fornite o quanto
meno raccomandate dal laboratorio di analisi.
Azoto – N, ppm
< 20
<5
• Consegnare i campioni di acqua nelle 24 ore successive al prelievo del campione, possibilmente in
condizioni di refrigerazione.
Zinco, ppm
Livell o
IN DICAZIONI PE R L´ANA LISI D ELL´ACQUA
Da 6 a 8.5
Se analizzate utilizzando ferro completamente recuperabile, le vacche tollerano livelli superiori di ferro nell’acqua.
Una componente fondamentale da analizzare è il livello di
ferro (Fe2+). “Il ferro disciolto in acqua si presume che sia
altamente assorbibile, con un tasso stimato di assorbimento che si avvicina al 100%”, secondo la Tomlinson.
“Se la concentrazione è superiore a 0,3 ppm nell’acqua
destinata a essere bevuta, le vacche possono avere problemi”.
Un test che rileva il ferro recuperabile totale, condotto in un
laboratorio di diagnosi, fornisce dati affidabili sui livelli di
ferro nell’acqua.
Un eccesso nei livelli di ferro può comportare un’ampia
gamma di conseguenze, fra cui una bassa appetibilità dell’acqua, un aumento dello stress ossidativo, il che contribuisce a una disfunzione immunitaria che può portare a un
eccesso di mastite e di metrite e a una riduzione dell’assorbimento del rame, del manganese e dello zinco forniti dalla
dieta.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
Consiglia di affidarsi a un laboratorio dalla reputazione e
dalla solvibilità comprovate, con esperienza nell’analisi
dell’acqua per il bestiame e gli allevamenti di animali da
latte, per assicurarsi un risultato valido.
Analogamente, bisogna seguire una procedura corretta nel
prelevare il campione, per assicurarsi un risultato affidabile. Seguite i passi seguenti:
• Prelevare il campione di acqua dalla stessa fonte da
cui bevono gli animali.
• Raccogliere i campioni dal getto che rifornisce direttamente l’abbeveratoio e mai dal recipiente dell’acqua.
• Raccogliere i campioni di acqua da più aree, stalle
o abbeveratoi ossia in diverse ubicazioni.
• Lasciare scorrere l’acqua vari minuti prima di raccogliere il rispettivo campione.
• Analizzare l’acqua un paio di volte l’anno: alla fine
dell’estate e anche in inverno.
Una volta completata l’analisi, si dovranno prendere varie
decisioni a seconda di quanti problemi possono essere
risolti.
Fra i trattamenti normalmente utilizzati, figurano disinfezione, addolcimento dell’acqua, filtrazione del ferro e osmosi
inversa.
5
Informazione
Tecnica
Di David Galligan, Università di Pennsylvania.
Tradotto da Bernat Sales Nogueras,
Veterinario e consulente del Gruppo Ahedo.
Quando riformare
n buon man age r sa ben e ch e la miglior
strategia n on con sist e nell’avere tutte
le posizioni occupate, ma nell’avere i
migliori giocatori possibili in ogni caso.
U
Quando fattori preponderanti, come patologie o traumi,
compromettono la produzione e la prognosi di recupero è
sfavorevole, la riforma dell’animale costituisce la decisione
più ovvia.
La stessa strategia la si può applicare a un allevame nto di best iame da lat te.
Una difficoltà sostanziale si presenta quando si deve analizzare una serie di fattori meno evidenti, come il livello di
produzione, l’età (o il numero di lattazioni) e/o la resa
riproduttiva.
La vera priorità consiste nel fare in modo che tutte le poste
siano occupate da vacche produttive che “danno il massimo” in ogni momento.
Un’attenta valutazione di quando riformare o quando non
farlo è un compito fondamentale che deve rientrare nel
programma di un buon responsabile d’azienda.
Gli allevatori di bestiame da latte prendono la decisione
d’inseminare o di non inseminare, direttamente o indirettamente, ogni singolo giorno, seguendo l’opzione conservativa più diffusa, ossia tenere la vacca in allevamento e continuare a inseminarla.
Ciononostante, ciò che bisognerebbe considerare nei propri calcoli è il fatto che la vacca andrebbe riformata nel
momento in cui una manza da rimonta offre maggiori
opportunità di profitto.
Questo garantirà che ogni posta sia occupata dall’animale il più redditizio possibile in ogni momento.
6
Quante volte capita che una vacca di 10 anni ha un calo nel
rendimento, dovuto a qualsiasi motivo e l’allevatore pensa:
“Vorrei averla riformata nella lattazione precedente”?
De cidere di riformare volontariame nte un animale, prima di arrivare al momento in cui n on si ha
altra scelta, ridurrà sostanzialmente le perdite
economich e di un’azienda.
Sono stati sviluppati alcuni modelli che prevedono una
serie di fattori determinanti per la scelta della riforma
volontaria, ponderati economicamente, al fine di stimare il
valore di ogni vacca.
Si può inoltre lavorare per stimare il valore medio di una
manza da rimonta e la differenza fra le due stime è il cosiddetto “Retention Pay Off” (RPO: ammortamento di mantenimento).
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
Informazione Tecnica
In base a ciò, quando la stima del valore futuro di una
vacca e delle possibili rimonte è maggiore del valore di
una manza da rimonta e delle possibili rimonte, si dovrebbe tenere la vacca in allevamento, perché l’RPO è positivo,
mentre quando l’RPO è negativo, la manza da rimonta
offre un’opportunità migliore e la vacca andrebbe riformata.
VALORI CORRENTI= Valore stimato de l
animali e sostituzion e esisten te
- Valore stimato dell'animale
rifornimento e sostituzione
Per esempio, i modelli attuali prevedono che il mantenimento della vacca attuale non abbia ripercussioni negative
sulla capacità produttiva degli altri animali, ma in determinate condizioni, con patologie come la mastite, questo
punto può essere facilmente messo in discussione.
È importante tenere in considerazione tutti i fattori nel decidere se mantenere o eliminare una vacca nel nostro allevamento.
I produt tori dispongono di varie opzion i
per studiare l’opportunità potenziale
di una riforma strate gica.
Il valore futuro di una vacca è una funzione delle sue caratteristiche (livello di produzione, giorni in latte), del suo stato
riproduttivo (vuota, gestante, inseminata…) e del numero
di lattazioni o dell’età.
Dairy Comp 305 presenta un modello di riforma all’interno del software.
Questa funzione dovrebbe essere in costante evoluzione, a
seconda delle pratiche di gestione, che possono aumentare o limitare la capacità produttiva dell’animale.
Il Dr. Cabrera, dell’Università del Wisconsin – Madison, ha
sviluppato anche un modello di RPO, che consente agli
utenti d’inserire i dati dell’allevamento per calcolare i valori di RPO delle loro vacche.
Il valore di una vacca aumenta quando viene inseminata e
incrementa ancora di più quando la diagnosi gestazionale
conferma la gravidanza.
Il suddetto modello è visionabile al link: ht tp://dairymgt .uwex.edu/tools/rpo_calc/.
Una vacca a elevata produzione vale di più, naturalmente,
rispetto a un animale a bassa produzione della stessa età,
giorni in latte e stato riproduttivo, perché presenta un RPO
maggiore.
Spesso le decisioni di riforma volontaria dipendono dalle
decisioni d’inseminazione: una vacca con un RPO negativo, o anche con un RPO molto basso, dovrebbe essere
classificata potenzialmente come “Da non inseminare”.
Il Dr. David Galligan è Professore di Economia della Salute Animale presso l’Istituto di Medicina Veterinaria dell’Università della Pennsylvania.
È Direttore del Center for Animal Health and Productivity.
“Dairying on the Offense” è un’iniziativa congiunta dell’Università della
Pennsylvania e del “Center for Dairy Excellence”.
Le vacche con un RPO basso e uno stato di salute che comporta costi elevati a livello di cure, come la mastite, per
esempio, dovrebbero essere considerate animali potenzialmente da riformare.
Dal momento in cui il valore della vacca è contrastato dal
valore della rimonta, si suppone che tale animale da
rimonta esista e sia disponibile e di conseguenza ci sarà
anche competizione per aggiudicarsi una posta in allevamento.
Se così non fosse, il valore dell’RPO della vacca tenderebbe ad aumentare.
I modelli attuali di riforma sono sempre in contrasto con il
valore attuale della vacca rispetto alle manze da rimonta,
come decisione alternativa.
Ciononostante, alcuni modelli futuri potrebbero ampliare
ulteriormente il concetto e prendere in considerazione altre
possibilità d’investimento, che vadano oltre la semplice
opzione di un animale da rimonta.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
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Genetica
Di Pie rre Laliberté,
Vicepresidente Esecutivo di Semex, Genetica e Sviluppo
I risultati testimoniano il successo di
Sin dagli Anni Ottanta, Semex partecipa attivamente alla
ricerca condotta sul DNA, per quanto in passato elementare e non particolarmente specializzata. Ci siamo sempre
impegnati a conservare il seme di tutti i tori, nel caso in cui
avessimo avuto bisogno di materiale genetico per la ricerca futura. Alla fine degli Anni Novanta, è stato lanciato un
interessante progetto sui marcatori genetici e un altro
importante progetto che ha visto la collaborazione di
Semex e Agriculture Canada, chiamato ‘Daughter Design’
(Progettazione delle Figlie). Questo progetto ha raccolto il
DNA di centinaia di femmine figlie dei tori principali del
momento, come Rudolph, Storm e altri. Sebbene non siano
state fatte grandi scoperte da applicarsi direttamente alla
selezione dei tori, è stata un’iniziativa ottimale per prendere confidenza con quella che successivamente sarebbe
stata chiamata la ‘genomica’.
La selezione genomica attuale è il risultato di un grande
progetto di ricerca, condotto dal Ministero dell’Agricoltura
degli Stati Uniti a metà del decennio del 2000. Tale progetto ha utilizzato nuove tecnologie per osservare le differenze fra il DNA di un individuo e di centinaia di tori provati.
Nel 2008 è stato utilizzato per incrementare di una grossa
percentuale la media di paternità (PA, per le iniziali della
dicitura in inglese) dell’animale e a partire da questo, la
selezione del bestiame da latte non è stata più la stessa.
Sebbene inizialmente la genomica venisse utilizzata principalmente per eliminare i tori che avevano poche probabilità di essere buoni padri, è diventata in poco tempo uno
strumento utilizzato sia dai centri d’inseminazione artificiale, sia dagli allevatori, per conseguire progressi genetici più
rapidi. Sono stati utilizzati giovani tori genomici di alta qualità come padri e grazie alla fecondazione in vitro (IVF, per
le iniziali della dicitura in inglese), manze giovani di elevato livello hanno potuto produrre un numero incredibile di
vitelli, persino prima di entrare nel periodo di lattazione. La
genomica ha inoltre portato a cambiamenti notevoli nel
modo in cui i produttori scelgono i loro tori: fino al 2009,
gli allevatori utilizzavano giovani tori nell’ambito del loro
programma di selezione, o tori provati. Man mano che l’affidabilità dei giovani tori è aumentata sostanzialmente, gli
allevatori hanno cominciato a inserire sempre più giovani
tori genomici nei programmi riproduttivi.
Nell’ottobre del 2008, Semex ha lanciato la linea
Genomax™, offrendo così ai propri clienti accesso ai
migliori tori genomici del settore, da qualsiasi luogo nel
mondo. Man mano che la qualità e la quantità di questi
giovani tori sono migliorate rapidamente, la qualità è
aumentata di conseguenza.
Ora, arrivati al sesto anno del programma Genomax, possiamo finalmente fare qualche riflessione e valutare se
abbiamo raggiunto le nostre aspettative. I primi tori
Genomax sono infatti stati provati e alla Semex siamo
10
estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti. Anche se non
tutti i tori Genomax sono diventati tori d’elite provati (come
succede con i tori in un programma di selezione provato),
svariati di essi sono considerati d’elite per la loro età:
TORI GIA ´P ROVATI
Gen-I-B eq B RAWLER
Brawler ha avuto molto successo da quando è stato offerto per la prima volta come toro Genomax all’inizio del
2010 e ne sono state vendute moltissime dosi a partire
dalle prime prove ufficiali dell’agosto 2012. In effetti è così
popolare che ha avuto 1.500 figlie nelle prove canadesi
dell’aprile 2014, quando aveva solo sei anni. Nelle valutazioni di dicembre, il numero delle figlie è aumentato e
questo toro ha continuato a figurare fra i tori più importanti per LPI con quasi 2.000 figlie, migliorando lievemente i
risultati di produzione e di LPI. Una produzione molto
buona e buoni dati di salute ne fanno un toro estremamente interessante.
Sildahl JETT AIR
Jett Air è stato uno dei migliori tori genomici per la sua età.
Grazie agli ottimi dati genomici e all’interessante genealogia, ha avuto molto successo in vari Paesi. Provato sia in
Canada sia negli Stati Uniti, continua a essere uno dei tori
più solidi per la resa in grasso, la conformazione generale
e la facilità di parto.
O-Bee K RUSADER
Ha avuto subito un gran successo e come toro Genomax,
è stato venduto in cinque continenti. Grazie al tipo robusto
e alla grande facilità di parto, continua a essere un toro
provato molto popolare.
tori provati
recentemente
Vari tori Genomax conosciuti del 2011 hanno fatto il loro
debutto come tori provati. Fra questi troviamo:
Gibbs-I-Claynook DUDE
Se come toro genomico era uno dei migliori per tipo, nelle
ultime prove di dicembre ha confermato i suoi dati piazzandosi come secondo miglior toro del Canada e figurando
anche fra i migliori negli Stati Uniti. Con +19 in Tipo ed
eccellenti mammelle, arti e piedi, groppe e forza da latte,
era da tempo che non si vedeva un toro così completo in
conformazione. Dobbiamo sottolineare comunque che ha
dati di produzione medi e dobbiamo evitare di utilizzarlo
sulle manze, per la difficoltà al parto.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
Genetica
“DIVERSI TORI GENOMAX SONO
GIA’ USCITI PROVATI E IN SEMEX
SIAMO MOLTO CONTENTI
DEI RISULTATI”
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
11
Genetica I risultati testimoniano il successo di GENOMAX
Marbri FACEBOOK
Val-B isson DOORMAN
Facebook è stato il 3° toro GTPI nel dicembre 2010 come
toro genomico, e nel dicembre 2014, con oltre 700 figlie
nelle prove USA, si è piazzato al 4° posto della classifica
TPI e al 1° posto nella classifica LPI. Il team Semex responsabile della genetica lo ha individuato in breve tempo
come un produttore di qualità, essendo molto utilizzato. In
seguito è stata fatta una selezione di 17 dei suoi figli, fra i
quali Mr Lookout P ENFORCER e Coyne-Farms JABIR si
sono dimostrati i più popolari, come anche importanti
padri di tori, con un piazzamento estremamente buono
nelle classifiche GLPI e GTPI. L’incredibile produzione di
FACEBOOK, unita al tipo estremamente solido, agli eccellenti dati di salute, facilità di parto e buona fertilità, oltre
allo status di Immunity+, gli hanno permesso di diventare
uno dei tori provati più popolari a livello mondiale.
Una volta disponibile alla fine del 2012, ha avuto un gran-
La storia di Genomax è ancora piuttosto breve e si scrive
giorno per giorno. Ciononostante, fino ad ora, i risultati
sono molto promettenti. Come con qualsiasi altro programma di selezione tradizionale, non tutti i tori Genomax
saranno grandi produttori di seme, ma un ottimo modo
per assicurarsi il successo di qualsiasi programma di riproduzione è quello di utilizzare vari tori Genomax.
Semex ha condotto prove genotipiche su olt re 5.000
tori n el 2014, il che ci permette di garantire ai clienti
un’offerta continua di tori della più elevata qualità possibile: un modo in più per mettere in pratica la nostra filosofia: Genetica per Tutta la Vit a.
12
dissimo successo, grazie all’eccezionale genomica per il
suo tipo. Compirà solo tre anni ad agosto, ma il suo seme
è già venduto in più di 30 Paesi diversi.
Infatti, una delle sue figlie, Comestar Lamadona Doorman,
è stata decretata la migliore della sua categoria nelle fiere
di primavera in Quebec e Wisconsin nel 2014 e si è distinta con altre figlie di Doorman alla Royal e a Madison, mentre le sue figlie hanno raggiunto prezzi record nelle aste.
Anche se non tutti i suoi figli hanno l’età sufficiente per
entrare nel programma d’inseminazione artificiale, è il toro
con più figli fra i tori di tipo superiore.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
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SemexWorks, un approccio personalizzato alla
selezione genetica che funziona per tutti
produttori di latte selezionano spesso la genetica basandosi su valutazioni standard, quali TPI, LPI, JPI o Net
Merit. Tali valutazioni classificano i tori secondo le loro
caratteristiche globali e i valori economici standard che ogni
associazione definisce in forma generale pensando alla popolazione globale degli animali. L’applicazione di questi parametri standard di valutazione per il proprio allevamento non è
sempre facile, poiché i criteri di selezione e le proprie necessità della stalla possono essere molto diversi da quelli utilizzati
come base per creare gli indici di selezione. Inoltre, diventa
molto difficile rispondere a una delle domande più importanti
al momento di fare una scelta a livello genetico, quella di
capire quale toro e che livello d’investimento darà il miglior
ritorno sulla genetica in azienda.
I
Per questi motivi tanti allevatori hanno chiesto nel tempo la
possibilità di personalizzare la genetica aziendale. Piani d’accoppiamento sia a livello genealogico sia di valutazione degli
animali sono stati un primo step in questa linea, però oggi,
specialmente con la rivoluzione tecnologica della genomica,
l’esigenza di semplificare e personalizzare il processo di selezione genetica non è mai stata così grande. Per soddisfare
questa necessità Semex ha presentato il suo nuovo programma dedicato ai clienti: SemexWorks TM .
SemexWorks è un software touchscreen per tablet di facile
utilizzo, che consente agli allevatori di selezionare le caratteristiche, le strategie e i parametri econom ici che
loro stessi considerano importanti. A differenza degli strumenti e degli indici tradizionali di valutazione genetica,
SemexWorks è stato progettato per affrontare la selezione dei
tori in modo efficace, in quanto consente di creare una for mula di selezione personalizzata che si adatta alle proprie esigenze
specifiche.
Per una selezione effettiva dei tori,
SemexWorks tiene presente i principali parametri tecnici ed economici
della singola azienda (tasso di gravidanza, produzione media, costo
razione, costo rimonta, ecc.) e l’importanza che ha per l’allevatore ogni
tratto genetico di selezione tanto a
livello produttivo (peso specifico del
latte come kg, proteina, deviazioni,
ecc.), come anche a livello morfologico, permettendo di creare un indice personalizzato per la propria stalla ed i propri obiettivi.
Per rifinire ulteriormente l’indice personalizzato di selezione, gli allevatori
possono individuare soluzioni riproduttive o genetiche come i tori
RepromaxTM, Immunity+TM, Health
SmartTM o altri. La flessibilità di
SemexWorks consente inoltre agli
utenti di segmentare i capi in uno
14
stesso allevamento, fornendo l’opportunità di utilizzare
str ategie e soluzioni specifiche in gr uppi diversi di
animali della stessa azienda, come ad esempio le manze
o le vacche di bassa fertilità.
Una volta individuate e selezionate le caratteristiche, si assegna ai tori un valore-indice per l’allevamento. Questo numero si basa sulle aree alle quali l’allevatore vuole attribuire più
importanza, attraverso le varie caratteristiche e la segmentazione dell’allevamento. Questo fornisce un elenco di tori facilmente leggibile, classificato a seconda degli obiettivi riproduttivi individuali per ogni gruppo di animali.
I dati della vostra stalla
Ogni allevamento si trova in circostanze uniche e di conseguenza deve affrontare vari problemi per essere redditizio.
Integrando i dati reali nelle formule economiche di
SemexWorks, gli allevatori possono percepire le caratteristiche
genetiche con un maggior impatto sul loro allevamento e sui
loro risultati finanziari. La capacità di analizzare il valore economico che ogni toro offre a un allevamento specifico è una
svolta nel settore, e consente agli allevatori di esaminare
ancora più a fondo il merito economico di un toro nel proprio
allevamento, prima di prendere una decisione di acquisto.
Questo consente a SemexWorks di offrire una valida analisi
del ritorno sull’investim ento (ROI). Per definizione, il ROI
pondera il rapporto costo-beneficio di un investimento ed è un
metodo di analisi diffuso in molti settori. Ciononostante, il settore genetico nella produzione di latte e derivati ha dimostrato un atteggiamento cauto nell’applicare il ROI agli investimenti a lungo termine in genetica.
Con la presentazione di SemexWorks,
i clienti di Semex possono ora analizzare il ROI del gruppo di tori selezionato, assicurandosi così di scegliere i
tori che offrono il maggior valore, in
linea con i loro obiettivi ed esigenze.
SemexWorks
CA M BIERA’ IL M O DO
DI FA R E SELEZ IO N E
E’ FLESSIBILE
E’ LA SOLUZIONE IDEALE
SemexWorks è un altro esempio dell’impegno di Semex nell’offrire ai
clienti autentici strum enti pe rsonalizzati. Si basa sulle esigenze e
sugli aspetti economici specifici di un
allevamento, calcolando il recupero
degli investimenti in genetica. Questo
semplifica il processo decisionale di
acquisto e aumenta la fiducia degli
allevatori nel materiale genetico di cui
dispongono. Il risultato finale è che il
materiale genetico da loro scelto è
personalizzato e volto al conseguimento dei loro obiettivi specifici.
P ot e t e v eder e il r it or n o
su ll’in v est im en t o
I r is u lt at i so n o im m ediat i
Alla Semex riteniamo che questo permetterà ai nostri clienti di essere ‘Un
passo avanti’ e, senza dubbio, è
Genetica Per Tu tta La Vita.
P ot et e adat t ar e la gen et ica
alle v ost r e n eces sit à
P o t et e s t ar e cer t i ch e le v os t r e scelt e
so ddisfan o le v os t r e es igen ze
E’ SEMPLICE
P rocedu r e sem plici pass o a passo
Ot t im izzazio n e del t em po
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
Fra Amici
l’A zienda M accarese SPA
Oggi v isitiamo l’Azi enda Maccar ese SPA in provi ncia
di Roma dove ci ri ceve Matteo Boggian, r esponsabil e
del l’area zootecnica dell ’ azienda.
D: Buongi orno Matteo, grazi e per ri ceverci. Per comi nci ar e potresti spiegarci brevemente la storia del l’azi enda?
La Maccarese Spa sita a venti chilometri dalla provincia Roma,
immersa all’interno della Riserva Statale del Litorale Romano, è
nata negli anni 30, quando la Maccarese società Anonima di
Bonifiche, che nel 1925 aveva acquistato il comprensorio di
Maccarese di 4400 ettari, effettua la bonifica integrale del territorio.
A seguito della crisi del 1929, la Società viene ceduta alla Banca
Commerciale italiana e successivamente trasferita all’I.R.I.
Nell’ambito del programma di privatizzazioni avviata dal governo,
nel 1998, viene acquistata da Edizione Holding del gruppo
Benetton, che ne avviò un profondo piano di ristrutturazione ed
investimenti pari a 26 milioni di Euro.
Attualmente l’azienda si estende su un territorio di 324 0 ettari
pianeggianti, al suo interno è presente un centro zootecnico
all’avanguardia che conta 1400 vacche e 140 0 manze in allevo, detiene 13 milioni di quote latte, con una capacità produttiva in grado di soddisfare il 10% del consumo giornaliero di
latte degli abitanti di Roma.
Contestualmente, l’azienda ha ripreso l’attività di ingrasso (è presente un altro allevamento di 1100 incroci e 600 maschi frisoni) e
nel 2000 ha ottenuto una importante riconoscimento dal Mipaaf
(ministero delle politiche agricole alimentari e forestali), con l’autorizzazione all’etichettatura delle carni in aderenza al reg ce
176 0/00.
Completano l’imponente piano di investimenti due impianti di biogas con una capacità produttiva di 1,625 MW alimentati con
liquami e biomasse.
D: Potresti darci qual che dettagli o del l’attivi tà agr icola?
La superficie aziendale comprende 400 ettari di macchia mediterranea, zone umide per 36 ettari, 50 ettari di vivai ad alta valenza
ambientale e 330 ettari affittati, consente la lavorazione per attività agricole su 2420 ettari, di questi, circa 900 ettari sono irrigui.
Il settore campagna viene gestito da due responsabili tecnici e da
35 unità lavorative.
Attualmente l’ordinamento colturale è il seguente:
• Mais insilato
• Grano tenero
900 ha
260 ha
• Orzo insilato
• Medica
340 ha
55 ha
• Triticale
• Grano duro
440 ha
40 ha
• Favino
160 ha
Indubbiamente le produzioni della campagna ci consentono di
essere autosufficienti per l’approvvigionamento di foraggi per il
razionamento dei capi e per l’alimentazione degli impianti di biogas. Le razioni delle bovine sono costituite per un 80% da foraggi
aziendali, e questo per noi, rappresenta un indubbio vantaggio
economico, considerando che i costi alimentari incidono per un
50% sul costo del litro latte.
D: Invece, per l’ azienda zoo tecni ca come siete str utturati oggi?
I principali dati della nostra stalla sono:
Capi in mungitura: 1200, Rimonta: 1380 manze, EVM 9800 Kg a
16
305 gg, Gr 3,73%, Pr 3.34 %, % vacche gravide 49%, PR vacche
19%, PR manze 23, Tasso di riforma 35%, 2 sale di mungitura, una
30+30 della TDM e una da 12 poste TDM con impianto back flushing in infermeria
Software in uso Afifarm; DC305
D: Obiettiv i aziendali e si stemi di monitor aggio:
Indubbiamente nella gestione di una mandria di tali dimensioni,
per me era fondamentale riuscire a standardizzare i processi, per
mezzo di semplici, ripetibili e controllabili protocolli di lavoro.
Per tale motivo, circa due anni fa abbiamo iniziato una proficua
collaborazione con la Semex, in particolar modo con il dott.
Bernat Sa les e con i due veterinari aziendali, il dott. Augus to
Arpinelli e il dott. Luca Pochie ro, con i quali abbiamo implementato dei protocolli di lavoro per la gestione della sfera riproduttiva nelle vacche e nelle manze.
Tali protocolli prevedono un rigido controllo nei primi 10 giorni
post parto di tutte le vacche fresche, successivamente le vacche
entrano in un programma pre-synch e ov-synch a partire dai 3035 gg post parto per arrivare alla prima inseminazione del 90%
delle vacche intorno ai 70 gg. I ritorni vengono gestiti con l’ausilio di pedometri e con i calori a vista rilevati in due momenti della
giornata. Successivamente le diagnosi vengono effettuate intorno
al 35° gg e se vuote le bovine entrano nel piano del Re-synch.
Abbiamo un PR su base annua del 19% nel 2014 per le vacche.
Anche nella gestione della rimonta adottiamo dei protocolli di
lavoro; tutto inizia dalla colostratura, somministriamo circa 3 litri di
colostro con sonda entro 6 ore dalla nascita, lo svezzamento
avviene a circa 70 giorni e successivamente le manze vengono
raggruppate in una stalla da 4 a 13 mesi per poi passare nei box
di fecondazione quando hanno raggiunto circa 130 cm al garrese
a 14 mesi. Attualmente abbiamo un’età al primo parto di 25 mesi,
con l’obiettivo di portarla a 23 mesi.
Analoga attenzione viene prestata ai consumi alimentari.
Giornalmente vengono calcolati gli IOFC per ogni gruppo in produzione e le razioni vengono rimodulate in funzione della sostanza secca, a questo è associato un controllo informatico degli scarichi e delle scorte di magazzino.
D: Strategia genetica: come lav orate il piano genetico,
princi pali tori che usate, pi ano accoppiamento……
Il mio concetto di selezione è molto semplice: “in s ta lla devi
ave re animali che produca no red dito” , e quindi animali
funzionali, di medie dimensioni, con buoni arti e piedi ed elevate
produzioni che lavorino bene nel nostro allevamento; il parametro
che utilizzo per la scelta dei tori è il NetMerit, poi scelgo tori che
siano positivi per DPR e forza escludendo tutti i tori con un indice
a statura superiore a 2.
Potrei senza ombra di dubbio affermare che MANIFOLD rispecchia a pieno la nostra filosofia di selezione. In stalla attualmente
abbiamo 1 20 figlie e ne stiamo mungendo circa dieci; animali di
media statura, ottimi su arti e piedi e soprattutto molto produttivi!!!!
I tori attualmente in uso sono LITTLETON, LOPTIMUM, MYSPACE,
FLEX, GENUITY, SPRING, MILITO.
L’obiettivo che mi pongo per il futuro è solo uno: “q uel lo di arrivare a ma ssimizz are l’e fficienza d ell’a llevamento che
ge stisco”.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
Concorsi
14º European Open Holstein Show 2015
Dal 13 al 15 di Febbraio. Montichiari (BS).
A sinistra la Campionessa Gerboise , sulla destra la Campionessa Riserva Jomagro Goldwyn Jasmin
ncora una volta, il ring dell’edizione 2015
dell’Holstein Show di Montichiari (BS) ha ospitato
il 14 e 15 febbraio un gruppo estremamente selezionato di animali provenienti degli allevamenti italiani
attuali, come anche un gruppo di animali provenienti da
aziende spagnole, svizzere e francesi: 140 animali suddivisi in categorie di altissima qualità, come sottolineato dal
giudice canadese Donald Dubois, che hanno suscitato l’interesse di un pubblico numeroso, che ha seguito con attenzione gli sviluppi del concorso.
A
Senza dubbio l’azienda trionfatrice è stata l’Ag. A l.Be .Ro
di Piacenza, proprietaria non solo della stupenda
Campionessa Assoluta, Campionessa Vacche Giovani e
Miglior Mammella, Ge rboise, ma anche di quasi tutti gli
animali che si sono distinti nelle varie categorie, di cui in
molti casi è coproprietaria, come della Campionessa
Junior.
Fra i nomi più importanti del concorso, figura in posizione
privilegiata Goldwyn, miglior toro del concorso con vari
campionati vinti dalle sue figlie, oltre a numerosi primi posti
conquistati nelle varie categorie. Il grandissimo ruolo rivestito dalla genetica Semex si è visto nei 7 primi posti di
categoria, con figlie di Windbrook, Sid, Doorman,
Lauthority, Stanleycup, Lavanguard, Stormatic e Lheros,
oltre alle Goldwyn, che si sono piazzate ai primi posti.
Seguono i risultati principali del concorso. Ci congratuliamo inoltre con tutti gli allevatori partecipanti che ci hanno
permesso di assistere a uno spettacolo incredibile.
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
CAMP IONESSA ASSOLUTA OPEN SHOW 2015 E
CAMP IONESSA VACCHE GIOVANI
Gerboise (Atwood) Agr. Al.Be.Ro. (PC)
CAMP IONESSA RISERVA DELLA MOSTRA E
CAMP IONESSA VACCHE ADULTE
Jomagro Goldwyn Jasmin (Goldwyn)
Errera Holsteins (MN), Agriber & M.E.Dal Farms. (CR)
MENZIONE D’ONORE DELLA MOSTRA E
CAMP IONESSA RISERVA VACCHE ADULTE
Posozaa Goldwyn Son ia (Goldwyn) All. Beltramino
(TO), Bag 2, Agr. Al.Be.Ro (PC), L. Bach & Sarreri.
CAMP IONESSA RISERVA VACCHE GIOVANI
Gloria 2 (Goldwyn) Agr. Al.Be.Ro. (PC)
MENZIONE D’ONORE VACCHE ADULTE
Diode (Goldwyn) Agr. Al.Be.Ro. (PC)
CAMP IONESSA JUNIOR
Bel Golden Dream Ulderica (Golden Dreams)
All. Beltramino (TO), Q. Serrabassa & Soc. Al.Be.Ro. (PC)
CAMP IONESSA RISERVA JUNIOR
Bel Bag2 Violet ta (Mascalese)
All. Beltramino (TO), Bag 2 & Soc. Al.Be.Ro. (PC)
MENZIONE D’ONORE CAMPIONESSA JUNIOR
Flora Windbrook Holymorning (Windbrook)
Ganaderia Cantina. Spagna
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Rapporti
Marbri FACEBOOK, un pedigree dove compare
9001 volte “il vecchio Joe”
ggigiorno è difficile trovare un unico allevamento al mondo che fa selezione in cui le linee
genetiche non permettano di risalire fino al
grande Johanna Rag Apple Pabst , “il vecchio Joe”,
come veniva chiamato nella sua azienda, la ormai scomparsa Mount Victoria Farms di Thomas Macaulay ad
Hudson Heights, in Quebec. Il fatto che questo grande
pilastro della razza come la conosciamo oggi compaia
niente meno che 9.001 volte nel pedigree del fantastico
nuovo nº 1 del LPI Marbri FACEBOOK, ci porta a indagare un po’ di più nella storia di questo allevamento leggendario, che ha influenzato come nessun’altro le linee
genetiche fino ad oggi.
O
Prima di risalire fino agli inizi di questa storia, cominciata
nel 1924, bisogna tenere in considerazione un dato fondamentale, che contestualizza l’impatto di Mount Victoria:
questa azienda ha prodotto 8 t ori di CLA SSE EXT RA,
risultato raggiunto solo da Hanover Hill in passato e più di
recente da Ferme Gillette. Tuttavia, a differenza di questi
due grandi allevamenti, Mount Victoria non ha potuto contare su strumenti cruciali come il transfer embrionale o l’inseminazione artificiale per espandere e migliorare le proprie linee genetiche. Questo fa dunque di Thomas
Macaulay, un ricco dirigente del settore assicurativo appassionato di matematica, entrato nel mondo dell’allevamen-
to all’età di 66 anni, con l’acquisto dell’azienda a mo’ d’investimento, il miglior selezionatore di Holstein di tutti i
tempi e il degno destinatario del titolo onorifico di
Selezionatore del Secolo.
La prima cosa che fece Macaulay fu trasferire l’esperienza
maturata nel mondo dell’analisi statistica e dei calcoli di
probabilità/rischi, per sviluppare un programma di selezione per il suo nuovo allevamento, studiando le pubblicazioni tecniche sul bestiame da latte dell’epoca, per definire
quali fossero le linee di sangue che gli avrebbero consentito di sviluppare il suo ideale di razza, concentrandosi in
particolare sulla percentuale di grasso con elevata produzione di latte ed elevati standard in tipo. Parallelamente,
condusse studi approfonditi sull’alimentazione e su altri
aspetti del settore, per analizzare tutte le aree che lo
influenzavano.
Partendo da questo, che ne faceva un pioniere al tempo, si
recò varie volte, nel 1924 e 1925 a Oxford County, in
Ontario, dove acquistò una serie di animali di elevata selezione della famiglia Prince Colanthis Abbekerk, base di altri
acquisti successivi, che lo portarono al completamento di
ciò che gli esperti del settore chiamano “Le Grandi 6”, che
sarebbero state le fondamenta delle sue leggendarie famiglie di vacche: Oakhurst Colantha Abbekerk, Ingleside
Nave di Montvic, e una vecchia fotografia dil grande
Johanna Rag Apple Pabst
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LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
Rapporti
Round Oak Rag Apple ELEVATION
La leggendaria e ormai scomparsa Mount Victoria Farms, casa dei "vecchio Joe"
Pietje Posh, Dixie Colantha Hartog, Lady Meg Posch e Bonheur Abberkerk
Posch 2.
Nel 1926 Macaulay acquistò a un’asta nel Wisconsin un toro di 5 anni chiamato Johanna Rag Apple Pabst , che divenne molto presto Campione
alla Royal del 1926, 1927 e 1928 e che ebbe una progenie che dominò i
concorsi morfologici negli anni Trenta, Quaranta e Cinquanta. I produttori
Rag Apple diventarono i tori di riferimento nei principali allevamenti del Nord
America, lasciando un’eredità senza precedenti nella razza, caratterizzata da
un tipo potente, unito a eccellenti mammelle ed elevata produzione con
molto grasso.
Due sono state le influenze principali sulla razza Holstein attuale: Round
Oak Rag A pple Ele vation, le cui linee apportano il 15% dei geni della
razza attuale e Pawnee - Farm Arlinda Chief, con il 14%. Dal momento
che praticamente qualsiasi animale Holstein è portatore del sangue di
Elevation e Chief nelle suddette percentuali, possiamo dire che appartengono permanentemente alla razza, il che li rende i tori più influenti della storia.
Confermatisi tori d’elite degli Anni Sessanta, l’utilizzo estensivo dell’inseminazione artificiale e il loro predominio sui tori fondatori dei programmi di
giovani tori hanno fatto il resto: mentre “il vecchio Joe” ha avuto 65 figlie e
69 figli registrati in Holstein Canada, Elevation ha avuto 60.000 figlie! La
parte Rag Apple del nome Elevation proviene dalla linea materna, presente
in 20 antenati fino a Johanna Rag Apple Pabst, mentre Chief aveva sangue
Rag Apple sia da linea paterna, sia da linea materna.
Se facciamo un salto di 90 anni nel tempo dalla sua nascita nel 1921 al presente, il nome Johanna Rag Apple Pabst compare migliaia di volte nel pedigree di qualsiasi toro. Ritornando poi al caso concreto del pedigree del nº 1
del LPI Marbri FACEBOOK, come abbiamo detto, compare niente meno
che 9.001 volte! Il fatto che FACEBOOK sia nato nel 2010 a Russell, in
Ontario, a soli 100 km a ovest da dove “il vecchio Joe” trascorreva le sue
giornate a Mount Victoria, contribuisce ad aggiungere un altro fatto curioso
a questa appassionante storia, che si situa all’interno di una vera e propria
leggenda: quella di un visionario che ha fatto saltare in aria i confini dell’atteso, ha superato tutte le aspettative e ha fatto della scienza della selezione
del bestiame un’arte.
Fonte:
Holstein International Febbraio 2015/ Dicembre 2014.
The Bullvine, Gennaio 2013
LA GAZZETTA DI SEMEX Nº15 Febbraio 2015
K ohl Elevation Fern EX-90 (1973)
(Round Oak Rag Apple Elevation)
t
Quietcove Pete Fresca EX-91 (1980)
(Straight-Pine Elevation Pete)
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Quietcove Valiant Fawn EX-95 (1983)
(S-W-D Valiant)
t
Quietcove Star Fanta VG-88 (1990)
(To-Mar Blackstar)
t
Gillette Brilea B elle Fleur VG-85 (1996)
(Maizefield Bellwood)
t
Gillette Emerson Bella VG-85 (2000)
(Ricecrest Emerson)
t
Gleneil Finley Fair Isle VG-86 (2004)
(Opsal Finley)
t
Marbri Shottle Fiona V G-86 (2006)
(Picston Shottle)
t
Serenityhill Airraid Fawn GP-80 (2008)
(Sildahl Airraid)
t
Marbri Facebook (2010)
(Long-Langs Oman Oman)
Marbri FACEB OOK
Il padre della 8ª ascendente per parte
materna di FACEBOOK era il figlio di
Elevation PETE, figlio d’una vacca ELEVATION, raddoppiando la presenza di
Elevation ormai con 40 incroci dal
“vecchio Joe”.
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