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testo e soluzione del compito del 22/06/2012
Prova scritta di Fisica Generale I Corso di studio in Astronomia – 22 giugno 2012 Problema 1 Due carrelli A e B, di massa mA = 104 kg e mB = 128 kg, collegati da una molla di costante elastica k = 3100 N/m, possono muoversi con attrito trascurabile su un binario orizzontale. Sopra il carrello A si trova una persona di massa m = 70 kg. Il sistema è inizialmente in quiete e la molla ha lunghezza uguale a quella a riposo. Ad un certo istante la persona salta dal carrello A, dalla parte opposta rispetto a B, arrivando a terra con velocitá u = 2.65 m/s rispetto al carrello e direzione parallela al binario. Assumendo che il salto sia un evento impulsivo, si calcoli: 1. la velocitá vA del carrello A rispetto al suolo immediatamente dopo il salto; 2. il lavoro W compiuto dalla persona per effettuare il salto; 3. la compressione massima ∆xmax che la molla subisce nel corso delle successive oscillazioni. Soluzione Dato che il salto è istantaneo e che le forze esterne che agiscono sul sistema m + mA sono non-impulsive (forza elastica, peso, reazione vincolare), il momento totale si conserva mv + mA vA = 0 , (1) dove v e vA sono le velocità della persona e del carrello A rispetto al suolo dopo il salto. Ricordando che v = vA − u, dalla precedente si ottiene vA = mu = 1.07 m/s mA + m (2) e mA u . (3) mA + m Si noti che, come deve essere, le due velocitá hanno segno opposto. Il lavoro fatto dalla persona nel salto è pari alla variazione di energia cinetica del sistema, v = vA − u = − 1 1 mmA u2 W = ∆Ek = mv 2 + mA vA2 = = 146.9 J . (4) 2 2 2(mA + m) Dopo il salto si conserva la quantità di moto del sistema mA + mB . Detta vCM la velocitá del centro di massa di A+B, risulta (mA + mB )vCM = mA vA , 1 (5) cioè mA vA . (6) mA + mB Dato che l’unica forza che fa lavoro è la forza elastica, l’energia meccanica del sistema si vCM = conserva durante il moto di A e B 1 1 Ek + Ep = Ek + k∆x2 = Ek,0 = mA vA2 , 2 2 (7) dove ∆x rappresenta la deformazione della molla ad un istante generico. Dalla relazione precedente segue immediatamente che dove ∆x è massima, l’energia cinetica deve essere minima. Dato che 1 2 Ek = (mA + mB )vCM + Ek0 (8) 2 per il teorema di König, il minimo dell’energia cinetica si avrá quando l’energia cinetica 2 rispetto al CM, Ek0 , è nulla, quindi Ek,min = 21 (mA + mB )vCM . Riscrivendo la conservazione dell’energia in questo caso si ottiene 1 1 1 2 (mA + mB )vCM + k∆x2max = mA vA2 . 2 2 2 Sostituendo l’espressione di vCM ricavata in precedenza si ottiene s ∆xmax = mA mB vA = 14.5 cm. k(mA + mB ) (9) (10) Problema 2 Un disco, sottile ed omogeneo di massa M e raggio R è appoggiato verticalmente su un piano scabro (coefficiente di attrito dinamico µ). Il disco rotola strisciando sul piano. Inizialmente la sua velocitá di traslazione è v0 , mentre la sua velocitá angolare, ω0 , ha verso opposto a quello che avrebbe nel caso in cui il disco rotoli senza strisciare. Calcolare: 1. il valore di ω0 per cui il moto traslazionale e quello rotatorio cessano allo stesso istante; 2. la distanza d percorsa dal disco sul piano prima di arrestarsi; 3. il lavoro Wa fatto dalla forza di attrito. Soluzione Le forze che agiscono sul disco sono il peso, M~g , applicato nel centro di massa, la reazione ~ , e la forza di attrito f~a , entrambe applicate al punto di contatto. vincolare normale, N 2 Calcolando i momenti rispetto al CM e ricordando che fa = µM g, le due equazioni cardinali della dinamica, proiettate rispettivamente nella direzione del moto e lungo un asse parallelo a ω ~ 0 , sono M aCM = −µM g , (11) Iα = −µM gR , (12) dove I = M R2 /2 è il momento d’inerzia rispetto ad un asse ortogonale al disco e passante per il CM. Sia aCM che α sono costanti, per cui vCM = v0 − µgt , (13) µM gR t. (14) I Ricavando il tempo necessario perché sia vCM = 0 dalla prima, t = v0 /(µg), e sostituenω = ω0 − dolo nella seconda si trova ω0 = 2v0 . R (15) La legge oraria del CM è 1 xCM = v0 t − µgt2 , 2 da cui per t = v0 /(µg), segue che la distanza percorsa prima dell’arresto è d= v02 . 2µg (16) (17) Il lavoro della forza di attrito, l’unica che fa lavoro, è dato dalla variazione di energia cinetica del corpo. Tenendo conto che all’istante finale il corpo è fermo, 1 1 Wa = ∆Ek = − M v02 − Iω02 , 2 2 da cui sostituendo il valore trovato per ω0 , si ottiene 3 Wa = − M v02 . 2 (18) (19) Problema 3 Cinque moli di un gas ideale monoatomico si trovano in uno stato di equilibrio iniziale A, con VA = 0.2 m3 , TA = 300 K. Il gas compie un ciclo subendo le seguenti trasformazioni: • compressione isoterma da A a B (VB = 0.1 m3 ); 3 • compressione adiabatica reversibile da B a C (TC = 400 K); • espansione libera nel vuoto da C a D; • espansione adiabatica reversibile da D allo stato di partenza A Durante la compressione isoterma A-B il gas cede all’ambiente esterno una quantità di calore Q = nRTamb log 0.5, dove n = 5 è il numero di moli e R = 8.31 J mol−1 K−1 è la costante dei gas ideali. La temperatura dell’ambiente è Tamb = 300 K. 1. Si tracci il diagramma del ciclo nel piano T S, e si determinino P , V , T negli stati A, B, C e D. 2. Si dica se la compressione isoterma A-B è reversibile o irreversibile, giustificando la risposta, e si calcoli il lavoro complessivo durante il ciclo. 3. Si supponga ora di sostituire l’espansione libera nel vuoto C-D con una isoterma reversibile tra gli stessi stati, lasciando tutte le altre trasformazioni del ciclo invariate. Si calcolino lavoro e rendimento del nuovo ciclo cosı̀ ottenuto. Soluzione Il ciclo nel piano T S ha l’aspetto di un rettangolo. I due segmenti verticali BC e DA sono le due adiabatiche reversibili (entropia costante). I due segmenti orizzontali AB e CD sono l’espansione libera a T = 400 K (l’energia interna non varia e dunque la temperatura resta costante) e l’isoterma a T = 300 K. Il segmento orizzontale CD a T = 400 K è tratteggiato, dato che l’espansione libera è irreversibile. Per quanto riguarda la determinazione degli stati di equilibrio A, B, C, D, anzitutto TA = 300 K è un dato del problema, e visto che A-B è una isoterma abbiamo TB = 300 K. Analogamente TC = 400 K e l’espansione libera è a temperatura costante, quindi TD = 400 K. Avendo le temperature in tutti gli stati ed i volumi assegnati dal problema in A e B, possiamo sfruttare il fatto che BC e DA sono adiabatiche reversibili per trovare anche VC e VD 1 TB γ−1 = VB = 0.065 m3 , TC 1 TA γ−1 = VA = 0.13 m3 , TD VC VD (20) (21) con γ = 5/3 per un gas ideale monoatomico. Avendo volumi e temperature in A, B, C, D, le pressioni si ricavano semplicemente dall’equazione di stato dei gasi ideali P = nRT /V . Da cui PA = 0.6 atm, PB = 1.2 atm, PC = 2.5 atm, PD = 1.3 atm. 4 La variazione di entropia del gas nella trasformazione isoterma A-B è uguale a ∆Sgas = nR log VB /VA = nR log 0.5. Dai dati del problema, l’ambiente assorbe dal gas una quantità di calore −Q = −nRTamb log 0.5, per cui la variazione di entropia dell’ambiente è ∆Samb = −Q/Tamb = −nR log 0.5. Si ha pertanto ∆Sgas = −∆Samb e la variazione di entropia dell’universo (gas + ambiente) è nulla durante la trasformazione. A-B è dunque un’isoterma reversibile. Il lavoro complessivo è uguale al calore scambiato durante il ciclo. L’unica trasformazione che avviene con scambio di calore è l’isoterma reversibile, per la quale vale: QAB = WAB = nRTA log VB = −8.6 kJ . VA (22) Alternativamente si può notare che i lavori scambiati nelle due adiabatiche si cancellano (come si vede da Wadiab = −∆Uadiab e ∆U = nCV ∆T ) e, visto che nell’espansione libera il gas non compie lavoro, il lavoro complessivo è quello scambiato nell’isoterma reversibile (negativo, perchè è una compressione), espresso dalla (22). Se l’espansione libera è sostituita da una isoterma reversibile il ciclo diventa un ciclo di Carnot. Pertanto il rendimento η è dato da: η =1− TA = 0.25 . TC (23) Il lavoro è dato da W = ηQA , dove QA è il calore assorbito nel ciclo. Il calore viene assorbito nell’espansione isoterma reversibile C-D. Il valore di QA è espresso per mezzo della (22) applicata a C-D: VD QA = WCD = nRTC log = 11.6 kJ . (24) VC Quindi il lavoro complessivo compiuto nel ciclo è W = ηQA = 2.9 kJ. 5