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Spirometria lenta e forzata, la curva flusso/volume, Il test di

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Spirometria lenta e forzata, la curva flusso/volume, Il test di
LA MISURA DELLA FUNZIONE RESPIRATORIA
Corso teorico – pratico
Modulo I° LA SPIROMETRIA
Torino, 9-10 novembre 2012
Spirometria lenta e forzata,
la curva flusso/volume.
Il test di broncodilatazione farmacologica
Emanuele Isnardi
S.C. Pneumologia
Lab. Fisiopatologia Respiratoria
AO Ordine Mauriziano Torino
www.aitfr.com
Definizione di spirometria
La spirometria è un test fisiologico che misura
come un individuo inspira o espira volumi di aria in
funzione del tempo
Il segnale principale misurato nella spirometria
può essere sia il volume sia il flusso
La spirometria lenta
VC: Capacità Vitale - Quantità di aria che può essere
espulsa dai polmoni dopo un'inspirazione massima.
TV: Volume Corrente - Volume di gas inspirato ed
espirato durante ciascun atto respiratorio.
IRV
VC
TV
ERV
IRV: Volume di Riserva Inspiratoria - Massima
quantità di gas che può essere inspirata al termine
di un'inspirazione normale.
ERV: Volume di Riserva Espiratoria - Massima
quantità di gas che può essere espirata al termine di
un'espirazione normale.
ESECUZIONE DELLA PROVA:
Dopo aver fatto compiere al paziente una inspirazione lenta, ma massimale,
si fa espirare tutta l’aria con una manovra lenta.
La manovra di espirazione forzata
FVC: Capacità vitale forzata - Volume totale
di aria espulsa in un’espirazione forzata
partendo da un’inspirazione completa.
1 sec
V
FEV1
FEV1: Volume espiratorio massimo 1
secondo - Volume di aria espirata nel primo
secondo di un’espirazione forzata, partendo
da una inspirazione completa.
FVC
t
FEV1/VC (Indice di Tiffeneau): questo
rapporto è fondamentale per determinare
un deficit ostruttivo.
ESECUZIONE DELLA PROVA:
Dopo aver fatto compiere al paziente una inspirazione massimale, lo si invita ad
espirare con la massima forza il massimo volume di aria possibile.
 Normalmente il 75-80% dell’FVC viene espirata nel
primo secondo.
 Un valore inferiore al 70 indica un
deficit ostruttivo e alta probabilità di BPCO.
 La misura del Volume Espiratorio Forzato in un secondo
(FEV1), della Capacità Vitale (VC), del loro rapporto (FEV1/VC)
e delle curve flusso volume, può essere utilizzata per valutare
la presenza di una sindrome ostruttiva.
Un deficit ventilatorio
restrittivo non può
essere diagnosticato
dalla spirometria
classica. La presenza di
malattia polmonare
restrittiva non può che
essere dimostrata o
esclusa dalla misura
della capacità
polmonare totale.
IRV
TLC
VC
TV
ERV
FRC
RV
Fonti di variabilità delle misure
spirometriche
 Variabilità tecnica
• Strumento, procedura di misura, soggetto, operatore, ed interazione
tra questi fattori
 Variabilità intra-individuale
• Posizione del corpo e della testa, sforzo espiratorio, ritmo
circadiano della funzione respiratoria
 Variabilità inter-individuale
• Soggetto
• Sesso, età, misure antropometriche, crescita e invecchiamento,
razza, stato di salute passato ed attuale
• Ambiente
• Fattori geografici, esposizioni ambientali e professionali, fumo di
tabacco, stato socio-economico
ATS. Am Rev Respir Dis 1991
Standardizzazione
insieme di procedure
finalizzate alla riduzione della
variabilità
Standardizzazione della
spirometria per gradini
Criteri per le prestazioni della strumentazione
Validazione della strumentazione
Controllo di qualità
Manovre del soggetto/paziente
Procedure di misura
Accettabilità
Riproducibilità
Valori di riferimento/Interpretazione
Valutazione clinica
Valutazione della qualità /Feedback al tecnico
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
PREPARAZIONE apparecchio
Le operazioni da compiere variano con le attrezzature in
uso e la tipologia di test da effettuare e possono
consistere in:
• Accendere l'apparecchiatura per tempo in modo che sia
stabile
• Avviare computer e software
• Aprire rubinetti bombole gas e controllo pressione di
esercizio
• Eseguire calibrazioni
• Procurarsi: boccagli, filtri, pinze nasali, fazzolettini
PREPARAZIONE del Paziente
• Misurare con attenzione altezza e
peso (senza scarpe)
• L’esame va eseguito in posizione
seduta
• Non è necessario il digiuno, salvo
intolleranze al boccaglio
• Astensione dal fumo nelle ore che
precedono il test
• Terapia sì, terapia no…
PREPARAZIONE del Paziente
Bambini e adolescenti:
nessuna correzione
Adulti:
Alt = Apertura Braccia/1.03
Alt = 67.90 + 0.664182·AB - 2.816·Sex - 4.05·Race - 0.0709·Age
Sex: 1 = M
2=F
Race: 1= Caucasici 2=Neri
AB = apertura braccia in cm
Age: età in anni
http://www.spirxpert.com/refvalues2.htm
Queste formule sono state validate ?
SPIROMETRIA: POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI
•
•
•
•
•
•
•
Tosse
Nausea - Conati di vomito
Comparsa di rossore in volto
Sensazione di testa leggera, capogiri
Mal di testa
Incontinenza urinaria transitoria
Svenimento (da ridotto ritorno venoso o stimolazione
vagale)
PREPARAZIONE del Paziente
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
NO!
NO!
NO!
SI!
NO!
NO!
IRV
SPIROMETRIA
LENTA
VC
TV
ERV
COSA MISURIAMO?
Nei soggetti sani:
IVC ≈ EVC ≈ FVC
Nei soggetti ostruiti:
IVC > EVC > FVC
G.Prest AITFR 2009
La pervietà delle piccole vie aeree e degli alveoli è garantita dalla messa in
tensione delle strutture elastiche dei setti, nelle quali le vie aeree e gli alveoli
sono inglobati. I setti e gli alveoli più esterni sono mantenuti espansi dalla
pleura viscerale. La tensione si trasmette meccanicamente dalla
zona sottopleurica a quella più profonda del polmone.
CONCETTO DI PUNTO DI EGUALE PRESSIONE (EPP)
Alla fine dell’inspirazione: la Pintra è
negativa, la pressione di retrazione elastica
è positiva e il valore di Palv è molto vicino a
zero.
CONCETTO DI PUNTO DI EGUALE PRESSIONE (EPP)
Nell’espirazione forzata: la Pintra
diventa positiva, con conseguente
aumento della Palv e del flusso
espiratorio. Col progredire dello
sforzo espiratorio, il PPE si sposterà
lungo le vie aeree , da quelle più
grandi a quelle più piccole, in quanto
con il diminuire del volume
polmonare, con l’aumento dello
sforzo e della Pintra vi sarà una minor
pressione di retrazione elastica (Per).
CONCETTO DI PUNTO DI EGUALE PRESSIONE (EPP)
In ogni istante dell’espirazione c’è un punto, tra
gli alveoli e la bocca, in cui la P delle vie aeree è
uguale alla Pintra (punto di egual pressione PPE).
Oltre questo punto, la Pintra è maggiore della P
delle vie aeree che vengono compresse
(compressione dinamica delle vie aeree).
PRIMA CONSEGUENZA:
Durante le espirazioni forzate, il flusso aumenta
rapidamente fino ad un massimo, che dipende dallo
sforzo compiuto, e poi diminuisce per il resto
dell’espirazione e diventa indipendente dallo sforzo
espiratorio.
L’indipendenza dallo sforzo è dovuta alla
compressione dinamica delle vie aeree, che
comporta un aumento della R al flusso. Nel soggetto
sano la limitazione di flusso si osserva solo durante
l’espirazione forzata.
Diagrammi flusso/volume durante la
respirazione normale (R) e in condizioni di
espirazioni forzate a partire dalla CV con
sforzi espiratori diversi.
SECONDA CONSEGUENZA:
durante la misura della FVC, le vie aeree terminali possono chiudersi
prematuramente intrappolando l’aria a valle impedendone la misura
spirometrica.
Questo effetto viene descritto col nome di compressione dinamica
delle vie aeree.
In questo caso FVC < VC
Di qui l’importanza della
misura di VC lenta
COME MISURIAMO?
La manovra deve essere
rilassata ad eccezione
delle fasi di massima
espirazione e massima
inspirazione in cui è
richiesto uno sforzo
supplementare
G.Prest AITFR 2009
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
COME MISURIAMO?
“Un massimo di 4 manovre
può rappresentare un limite
superiore”
Le manovre lente dovrebbero precedere le manovre forzate e ci possono essere
differenze tra capacità inspiratoria e capacità espiratoria nei pazienti ostruttivi
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
COME MISURIAMO?
Inoltre i pazienti ostruttivi ritornano ad un “falso livello di base FRC”.
Da non confondere con l’esempio di destra in cui è successo che
durante la seconda inspirazione il paziente ha aperto la bocca.
G.Prest AITFR 2009
ARTEFATTI
Chiusura della glottide in fase inspiratoria
falso plateau
G.Prest AITFR 2009
Qualità della misura
•
Non perdita alla bocca (pz. Neuromuscolari)
•
Non ostruzione del boccaglio
•
Nessuna esitazione durante le manovre
•
Sottostima della IC se inspirazione troppo lenta o chiusura della glottide
Accettabilità della manovra:
• Inspirazione senza esitazioni, non forzata (4-5’’)
• Attendere un minuto fra una prova e l’altra
Ripetibilità
• ottenere tre manovre accettabili
• fra le due VC più alte, variazione < 0.150 L
• non più di quattro manovre consecutive
distanziate almeno di 1 minuto
SELEZIONE DEI RISULTATI
• VC: la migliore delle tre manovre accettabili
• IC: la media dei valori delle tre manovre accettabili
LA MANOVRA DI ESPIRAZIONE
FORZATA
.
V
1 sec
V
FEV1
FVC
1
3
5
7
V
FVC
t
CURVA FLUSSO-VOLUME
.
V
PEF: Picco di flusso espiratorio
FEF 75%: flusso espiratorio forzato
misurato al 75% di FVC
FEF 50%: flusso espiratorio forzato
misurato al 50% di FVC
V
FVC
FEF 25%: flusso espiratorio forzato
misurato al 25% di FVC
CURVA FLUSSO-VOLUME
Interpretazione del pattern
Deficit Restrittivo
.
V
• Aumentate pressioni di ritorno
elastico con volumi piccoli, e velocità
di flusso conseguentemente ridotte.
• Normale il calibro delle vie aeree.
Deficit Ostruttivo
V
•
•
Pressione di ritorno statico ridotta
per distruzione della componente
elastica.
Ostruzione delle vie aeree da
secrezioni, ispessimento, collasso
per perdita della forza di trazione del
parenchima circostante.
Le malattie polmonari ostruttive
generano delle curve concave che
rappresentano il rallentamento
del flusso espiratorio attraverso il
sistema respiratorio. Il grado di
deformazione riflette la severità
dell'ostruzione.
Le curve dei pazienti con una
malattia respiratoria restrittiva
hanno una forma pressoché
normale, mentre i volumi e i flussi
polmonari sono considerevolmente
ridotti.
Procedure di misura
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Procedure di misura
Tre fasi distinte:
1) Inspirazione massimale
2) Inizio dell’espirazione esplosivo
3) Espirazione completa e continua fino alla fine del
test
L’inspirazione deve essere rapida e la pausa deve
essere breve (<1 secondo)
Durante la manovra è richiesto un incoraggiamento
“entusiastico”, mediante frasi e gesti appropriati
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Procedure di misura
1. INSPIRAZIONE
Massimale
Rapida
G.Prest AITFR 2009
G.Prest AITFR 2009
Procedure di misura
2. ESPIRAZIONE
Pausa minima
G.Prest AITFR 2009
Procedure di misura
3. ESPIRAZIONE
Il soggetto deve essere istruito a
“sparare” l’aria
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
G.Prest AITFR 2009
Procedure di misura
Il tecnico dovrebbe dimostrare la modalità appropriata
Non rimuovere le protesi dentarie perché preservano la
geometria dell’orofaringe
Attenzione alle sincopi nei pazienti molto ostruiti per la prolungata
interruzione del ritorno venoso
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Procedure di misura
8 manovre consecutive è il numero massimo consigliato
Interrompere se si evidenzia un calo > 20%
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
QUALE FORMA GRAFICA E’
PREFERIBILE OSSERVARE?
Flusso/volume?
Volume/tempo?
G.Prest AITFR 2009
Per un ottimale controllo di qualità sono
utili entrambe le visualizzazioni
Quella che sembra una lieve esitazione a fine curva…
G.Prest AITFR 2009
Si rivela una precoce chiusura della glottide dopo circa 1 secondo e mezzo
G.Prest AITFR 2009
Queste due curve sembrano correttamente eseguite…
G.Prest AITFR 2009
Da questo punto di vista le cose appaiono diverse…
G.Prest AITFR 2009
LA SCELTA
AUTOMATICA
PUO’
INDURCI
ALL’ERRORE
ESECUZIONE SCADENTE
TOSSE
www.spirxpert.com
Criteri di accettabilità
NO ARTEFATTI !
fff
•
tosse nel primo secondo
•
chiusura della glottide
•
precoce interruzione
•
sforzo non massimale
•
perdite
•
ostruzione del boccaglio
Criteri inizio test
Criteri di fine test
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Criteri di accettabilità: inizio test
Se possibile, guardare la morfologia della curva flusso-volume!
• Buona partenza dell’espirazione
• Assenza di tosse nel primo secondo di espirazione forzata
• Volume estrapolato < 5 % della FVC o < 150 ml
• Una crescita rapida-appuntita del flusso a partire
dal massimo riempimento
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Criteri di accettabilità: inizio test
12
10
90% of PF
8
Il TEMPO IMPIEGATO
DAL FLUSSO PER SALIRE
DAL 10% AL 90% DEVE
ESSERE <120 msec
6
4
2
10% of PF
R. McKay
1
2
3
4
5
6
7
8
9
M. Fredi AITFR 2009
Criteri di accettabilità durante il test
• Assenza di tosse nel primo secondo
• Assenza di esitazioni o chiusura della glottide
• Assenza di perdite
• Non ostruzione del boccaglio
• Non evidenza di respiro supplementare o precoce interruzione
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Criteri di accettabilità: fine test
NO!
• Il soggetto non può proseguire nell’espirazione
• Insorgenza di evidenti segni di disagio
• La curva volume tempo non mostra cambiamenti di volume (Δ V
< O.O25 L) per almeno un secondo e il soggetto ha espirato per
almeno 6 secondi (3 secondi se di età inferiore a 10 anni)
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Criteri di accettabilità
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
PARTENZA LENTA
AUMENTO DEL FLUSSO LENTO
TARDIVO RAGGIUNGIMENTO DEL PICCO
ARTEFATTO (TOSSE , VCD)
IMPROVVISO RITORNO A FLUSSO ZERO
INSPIRAZIONE INCOMPLETA
NON RIPRODUCIBILE
PATTERN A DENTE DI SEGA
Eccesso di tessuto nel retro faringe
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Ripetibilità e Riproducibilità
Ripetibilità è la migliore
concordanza tra successive
misurazioni effettuate sullo
stesso soggetto in
condizioni costanti.
Riproducibilità è la migliore
concordanza tra successive
misurazioni effettuate sullo
stesso soggetto in
condizioni variabili.
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Criteri di ripetibilità
Dopo 3 manovre accettabili:
2 manovre riproducibili di FEV1 e
FVC entro 150 ml tra di loro
Se non raggiunti entrambi i
criteri continuare fino a:
• Max 8 tentativi
• quando il paziente non può o
non dovrebbe continuare
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Criteri di ripetibilità
Se FVC < 1.0 L, la
differenza tra le misure
può essere < 0.100 L
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
SCELTA DEI RISULTATI
• Migliore FVC di tre prove utilizzabili
• Migliore FEV1 di tre prove utilizzabili
• I valori possono essere estrapolati da curve
diverse
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
COSA E’ UNA CURVA UTILIZZABILE?
• Buona partenza dell’espirazione
• Assenza di tosse nel primo secondo di espirazione forzata
• Assenza di esitazioni o chiusura della glottide
• Assenza di perdite
• Non ostruzione del boccaglio
• Non evidenza di respiro supplementare Una curva utilizzabile deve
soddisfare solo i primi due
• Raggiungimento dei criteri di fine test
criteri di accettabilità
Eur Respir J 2005; 26 (2): 319-38.
Errori
Errori
G.Prest AITFR 2009
… FIV1 dopo una espirazione lenta è maggiore del
FIV1 dopo una espirazione forzata ...
OSTRUZIONE DELLE ALTE VIE AEREE
OSTRUZIONE DELLE ALTE VIE AEREE
Ostruzione fissa
Ostruzione variabile
extratoracica
Ostruzione
variabile
intratoracica
OSTRUZIONE DELLE ALTE VIE AEREE
OSTRUZIONE FISSA
La geometria e l’area della lesione non cambia con il ciclo respiratorio, sia
l’inspirazione che l’espirazione sono compromesse.
Esempio: stenosi tracheale, paralisi bilaterale delle corde vocali, gozzo
OSTRUZIONE VARIABILE
La configurazione della lesione ostruttiva cambia con le fasi respiratorie
•Vie aeree intratoraciche Da lesioni situate sotto lo sterno
Esempio: tracheomalacia, neoplasie, granulomatosi di Wegner
•Vie aeree extratoraciche Da lesioni situate sopra lo sterno
Esempio: paralisi di una corda vocale
OSTRUZIONE FISSA DELLE ALTE VIE AEREE
Bhat M , Dawson D CMAJ 2007;177:715-718
OSTRUZIONE VARIABILE DELLE VIE AEREE
INTRATORACICHE
A variable intrathoracic obstruction caused by
tracheomalacia is characterized by (A) airway opening
during inspiration and (B) marked reduction in the
cross-sectional area of the trachea during expiration.
Stents can be used to maintain airway patency during
all phases of breathing. (Courtesy of Jay B. Brodsky, MD,
Palo Alto, CA.)
OSTRUZIONE VARIABILE DELLE VIE AEREE
EXTRATORACICHE
Exp.
Insp.
VALIDAZIONE DEL TEST
La Validazione tecnica dell’indagine di funzionalità
respiratoria si configura nella conferma o meno che
i dati forniti sono i migliori ottenibili alla luce di:
a) corretta applicazione dei protocolli di lavoro
- Linee guida
- Calibrazioni
- Controllo di qualità
b) collaborazione del paziente
Infine, queste linee guida sono
linee guida di minima….
ATS-ERS 2005, pag.321 Standardisation of Spirometry
Il test di broncodilatazione
farmacologica
Eur Respir J 2005; 26: 928 -948
Test di broncodilatazione farmacologica
Dopo 15’ dalla somministrazione di 400 mcg di β2 agonista o 160
mcg di anticolinergico si esegue una manovra di espirazione forzata.
FEV1 e/o FVC ≥ 12% e ≥ 200 ml
OSTRUZIONE IRREVERSIBILE
OSTRUZIONE REVERSIBILE
TEST DI BRONCODILATAZIONE
Sospensione di beta2 e anticolinergici almeno 8 ore (tiotropio 24 h) e teofillinici 12-36 ore
Somministrazione farmaco
 Dose farmaco
 Dispositivo utilizzato
 Tempo di attesa
G.Prest AITFR 2009
Somministrazione farmaco
CFC (salbutamolo))
(Ventolin)
HFA (salbutamolo)
(Airomir)
La deposizione è ottimale quanto più basso è il flusso inspiratorio:
• inalatore a 5 -10 cm dalla bocca
• apnea di 10’’ a fine inspirazione
• consigliati i distanziatori
G.Prest AITFR 2009
Somministrazione farmaco
Sospensione di β2 e anticolinergici almeno 8 ore
(tiotropio 24 h) e teofillinici 12-36 ore
 4 puffs da 100 µg (400 µg) di
salbutamolo
 4 puffs da 40 µg (160 µg) di
ipratropium bromuro
G.Prest AITFR 2009
Somministrazione farmaco
Attesa:
 Tra i 10/15 minuti per farmaci β2
stimolanti short acting
 30 minuti per farmaci anticolinergici
short acting
G.Prest AITFR 2009
Curva flusso-volume
.
V
Curva flusso-volume espiratoria normale ed in un paziente
ostruito
Normale
Deficit ostruttivo
6
4
2
V
Nel paziente con ostruzione
bronchiale si rileva una
riduzione dei flussi a tutti i
volumi
polmonari
con
riduzione
del
PEF
e
concavità verso l’alto della
curva espiratoria
.
V
Valutazione della reversibilità
dell’ostruzione
Si
1 2
3
1.
di + del
del 12%
12% ee di
almeno
di 200
2. Il FEV1 aumenta
è aumentato
almeno
3. ilrispetto
FEV1
aumenta
meno
del
oa meno
200
ml
rispetto
al basale
tornando
valori
ml
al valore
basale
ma12%
resta
< 80%di
del
possono
verificare
3 possibilità:
200e(>ml
rispetto
valore
basale:
DEFICIT
normali
80%
del predetto):
DEFICIT
teorico
FEV1/FVC
<al70:
DEFICIT
VENTILATORIO
VENTILATORIO
NON
REVERSIBILEREVERSIBILE
(tipico
VENTILATORIO
DI TIPO
OSTRUTTIVO
DI TIPO
OSTRUTTIVO
PARZIALMENTE
della
BPCO
non
reversibile).(tipico
COMPLETAMENTE
REVERSIBILE
(tipico
della
BPCO
parzialmente
reversibile).
dell’Asma bronchiale).
V
6
basale
4
2
0
QUIZ: NORMALE
TEORICO OSSERVATO
?
%
TEOR.
OSS.
%
OSS.
%
?
TEOR.
Flow-volume curves in 2 representative patients before
(solid lines) and after (dotted lines) salbutamol inhalation
FVC responders
Due popolazioni :
FEV1-FVC responders
FVC responders : enfisema esteso, DLCO molto ridotta, il
calibro delle vie aeree non si modifica dopo Beta2 (TC imaging)
Cerveri, I. et al. J Appl Physiol 88: 1989-1995 2000
Misure Pletismografiche
Le misure pletismografiche (Raw e SGaw) possono essere
utilizzate nella valutazione della risposta al broncodilatatore
sia perché le Raw rispecchiano lo stato di pervietà delle vie
aeree centrali a valle del punto di eguale pressione (il FEV1 è
determinato principalmente dalla resistenza a monte del
punto di eguale pressione) sia perché vengono effettuate a
volume corrente e quindi sono indipendenti dalla storia di
volume.
TRACHEOSTOMIA & SPIROMETRIA
Ci sono casi in cui, nonostante
non manchi la volontà del
paziente, è difficile eseguire
una spirometria.
Il paziente tracheostomizzato
rappresenta una di queste
situazioni.
Dal punto di vista dell’approccio che il
tecnico di funzionalità respiratoria deve
attuare si possono dividere i pazienti
tracheostomizzati in due categorie:
soggetti che non sono stati sottoposti a laringectomia totale
soggetti che sono stati sottoposti a laringectomia totale
soggetti che non sono stati sottoposti a
laringectomia totale
• esecuzione meno problematica
• il soggetto può essere portatore o meno di cannula, ma
la bocca è ancora comunicante con la trachea.
• il test si può eseguire tanto attraverso la cannula
quanto nel modo classico con boccaglio e stringinaso.
• Il soggetto è normalmente abituato a tappare la cannula
o la stomia per parlare e quindi non sussistono
nemmeno problematiche legate alla comunicazione.
soggetti che non sono stati sottoposti a
laringectomia totale
1. soggetto senza cannula
• chiudere, con l’ausilio di tamponi di garza ed eventuali
cerotti la stomia. Una leggera pressione esercitata sul
tampone (anche da parte del soggetto stesso) dovrebbe
escludere la presenza di perdite aeree attraverso la stomia.
• Collegare il soggetto al boccaglio, applicare lo stringinaso e
non dovrebbero esserci problemi anche se si dovessero
utilizzare metodiche di diluizione di gas.
soggetti che non sono stati sottoposti a
laringectomia totale
2. soggetto con cannula
Spesso l’esistenza della cannula stessa è giustificata dal rischio che
la stomia si possa chiudere. Inoltre non in tutti i soggetti
l’operazione di cambio cannula è agevole: si possono verificare
sanguinamenti o molto più semplicemente stimoli tussigeni che
comporterebbero inevitabili difficoltà all’esecuzione del test.
L’esame andrà eseguito attraverso la stomia e non utilizzando la
bocca.
In questo scenario il tipo di cannula utilizzato genera due varianti:
a) Cannula cuffiata
b) Cannula non cuffiata e controcannula
soggetti che non sono stati sottoposti a
laringectomia totale con cannula cuffiata
• gonfiare il palloncino della cuffia fino a farlo
aderire alla parete della trachea
• collegare la cannula, utilizzando appositi
raccordi, allo spirometro
• non sarà necessario applicare lo stringinaso
Criticità della misura:
• La misura dei volumi sarà sottostimata a causa della riduzione dello spazio morto
anatomico ovvero del volume d’aria contenuto nell’oro-faringe.
• La morfologia della curva flusso-volume e la misura del picco espiratorio, non sono
raffrontabili agli esami standard.
• Va comunque considerata l’alterazione dei flussi nell’attraversamento della cannula.
soggetti che non sono stati sottoposti a
laringectomia totale con cannula non cuffiata
• Se invece il soggetto sarà portatore di una
cannula non cuffiata si potrà procedere
nel modo descritto nella slide successiva
• Normalmente questo tipo di cannula
porta al suo interno un’altra cannula detta
appunto “controcannula”
• Questa controcannula andrà estratta
soggetti che sono stati sottoposti a
laringectomia totale
Ai pazienti che sono stati sottoposti a laringectomia
totale, la parte della trachea prossimale alla laringe è
stata chirurgicamente abboccata alla stomia
Non esiste quindi alcun collegamento aereo con bocca
e naso
La pressoché totalità di questi
pazienti non porta cannule
soggetti che sono stati sottoposti a
laringectomia totale
Per eseguire test di funzionalità respiratoria, utilizzo un cerotto
che è stato creato per l’innesto delle valvole fonatorie, sistemi
che permettono a questi pazienti, ormai privi delle corde vocali
di superare la loro difficoltà di comunicazione.
L’anellino centrale può essere facilmente connesso con i filtri batteriologici
per uso spirometrico e con i tubi e i raccordi dei sistemi stessi
soggetti che sono stati sottoposti a
laringectomia totale
• lo stringinaso è inutile
• la tenuta offerta dall’adesivo è perfetta
• ottima ripetitività dei test anche sulle misure del Volume residuo ottenuto
con la diluizione dell’He e sui test DLCO Sb
J. Hutchinson aveva studiato la VC femminile ed aveva scritto:
“Non conosco la capacità vitale delle donne e non è facile
determinarla, a causa del loro stretto corsetto”
«Quand une femme porte son corset sa
capacité vitale est diminuée d’un sixième»
Demonet E. Recherches sur la capacité vitale absolue et relative suivant le sexe et suivant certaines dimensions du corps
Bulletin et Mémoires de la Société d’anthropologie de Paris 1905; 6: 5-100
Ed ecco come dopo una ricerca agli inizi del
’900 la spirometria influenzò anche la moda !
GRAZIE!!!
Si passò quindi
dal corsetto «vittoriano»
al corsetto «addominale»
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