Istruzione operativa "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale"
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Istruzione operativa "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale"
COMITATO SCIENTIFICO PER LA GESTIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI SUL RISCHIO CLINICO (CoS.Fi.Rc.) Revisione n. 01 Revisione programmata : dicembre 2012 Codice documento: CoS.Fi.Rc/01 Pag. 1 di 7 REGIONE LAZIO Istruzione operativa: "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale" Istruzione operativa "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale" Data redazione giugno 2012 Elaborazione UOC Qualità e Maryagement Verdi Dt U C Q lità e Risk Man gement Dott.ssa T Mariani Verifica Direttorp Sanitario Ospedale S. Pedini Dctt. ss C. Pisci neri Direttore Sanitario Policlinico Casilino . Giannotta Direttore UOC Qualità e Risk Management e Cott. E. S Sti tv Direttore UOC Sistemi Informativi Sanitari cozfifog. S ff Dirigente Sistemi Inf Dott. S'an Facilitatore UOC Qualità e Risk Management Dott. M Musolino Approvazione (*Direttore Sanitario AS1. Roma B Do . E. Pirolii ',-..'E COMITATO SCIENTIFICO PER LA GESTIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI SUL RISCHIO CLINICO (CS.Fi.Rc.) Revisione n. 01 Revisione programmata : dicembre 2012 Codice documento: CS.Fi.Rc/01 Pag. 2 di 7 r •I i t i ''' ''''' REGIONE LAZIO Istruzione operativa: "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale" INDICE 1. Introduzione Pagina 3 2. Glossario Pagina 3 3.Normativa di riferimento Pagina 4 4.Obiettivi Pagina 5 5. Scopo Pagina 5 6. Destinatari della Istruzione Operativa Pagina 5 7. Ambito di applicazione Pagina 5 8. Modalità operative Pagina 5 9. Matrice della responsabilità Pagina 6 10. Monitoraggio Pagina 7 11. Modalità di diffusione Pagina 7 12. Siti Web consultati Pagina 7 COMITATO SCIENTIFICO PER LA GESTIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI SUL RISCHIO CLINICO (CS.Fi.Rc.) Revisione n. 01 Revisione programmata : dicembre 2012 Codice documento: CS.Fi.Rc/01 Pag. 3 di 7 1 REGIO\ E L, ‘7,10 Istruzione operativa: "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale" 1. Introduzione La gestione del paziente in "dimissione" dal ricovero ospedaliero costituisce un nodo cruciale per la buona riuscita di ogni percorso assistenziale ospedale-territorio in quanto assicura una appropriata e tempestiva prosecuzione dell'assistenza in fase post-acuta. Nel corso del tempo, sulla scorta dell'integrazione ed aggiornamento della normativa nazionale e regionale in materia finanziaria e di gestione della dimissione, sono state introdotte alcune specifiche modalità con relativi sistemi di codifica delle dimissioni, al fine di portare a comportamenti volti ad una corretta comunicazione verso il paziente, a percorsi assistenziali sempre più efficaci ed appropriati e ad evitare comportamenti opportunistici. 2. Glossario Dimissione Azione messa in atto dal medico responsabile dell'assistenza al paziente successivamente alla verifica che le sue condizioni di salute non richiedono più trattamenti sanitari a livello ospedaliero. La dimissione deve essere comunicata con adeguato anticipo (almeno 24 ore) al paziente ed ai suoi familiari. Al termine della degenza viene consegnata al paziente una "lettera di dimissione", di cui rimane copia nella cartella clinica, contenente informazioni relative alla diagnosi, ai risultati delle indagini eseguite durante la degenza e alle indicazioni necessarie per il proseguimento delle cure a domicilio. Vengono altresì forniti i medicinali necessari per l'ulteriore trattamento a domicilio per un periodo non superiore a gg 7. Codifica del tipo di dimissione (Scheda RAD) Individua la destinazione del paziente dimesso dall'ospedale e l'eventuale continuazione del percorso assistenziale presso la stessa struttura o in altre strutture attraverso uno specifico codice che viene apposto sulla scheda RAD alla voce dimissione: 1= Domicilio; 2= Trasferimento ad altro Istituto; 3= Volontaria; 4= Decesso; 5= Dimissione protetta; 6= Dimissione presso lo stesso Istituto di ricovero e cura (IRC) ad altro regime o altra tipologia dell'assistenza; 7= Trasferimento ad altro IRC in continuità di ricovero; 8= Dimissione a domicilio in attesa di completamento dell'iter diagnostico. Dimissione a domicilio Avviene quando il paziente non ha più necessità di cure in regime di ricovero e può ritornare al proprio domicilio. Trasferimento ad altro Istituto Trasferimento del paziente ad altro istituto pubblico o privato accreditato di riabilitazione intensiva, in lungodegenza e riabilitazione estensiva. Tale modalità viene utilizzata nel caso in cui il paziente necessiti di cure presso strutture specialistiche non presenti in Azienda. Sarà compito del medico prendere accordi con la struttura individuata per il trasferimento del COMITATO SCIENTIFICO PER LA GESTIONE DEI ■ „.20,0t, FLUSSI INFORMATIVI SUL l. RISCHIO CLINICO (CS.Fi.Rc.) A Revisione n. 01 Revisione programmata : dicembre 2012 Codice documento: CS.Fi.Rc/01 Pag. 4 di 7 ' ,, 'i , I ' REGIO \ E LAZIO Istruzione operativa: "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale" paziente. Il paziente dovrà essere trasferito in ambulanza, accompagnato dal personale sanitario (trasporto protetto). Dimissione volontaria (anche per il Day Hospital) Tale modalità, utilizzata sia per la degenza ordinaria che diurna, si effettua quando il paziente (o tutore/familiare avente diritto nei casi previsti) esprime la volontà di essere dimesso contro il parere dei sanitari. Il medico, dopo aver edotto il paziente in maniera adeguata sui rischi cui incorre autodimettendosi, completerà la cartella clinica trascrivendo sul diario clinico la motivazione della autodimissione del paziente, specificando data ed orario. Il paziente dovrà compilare e firmare l'apposito spazio della cartella clinica, controfirmato dal medico presente al momento della dimissione. Dimissione a domicilio in dimissione protetta Continuazione del percorso ospedaliero-residenziale mediante la programmazione degli interventi e la predisposizione dei supporti medico-assistenziali. La dimissione protetta è l'attività svolta negli ambulatori dei reparti di degenza. E' finalizzata a garantire una continuità assistenziale alle persone dimesse dal reparto che non necessitano più di un ricovero ospedaliero, ma di cure e controlli nel tempo esclusivamente inerenti l'episodio di ricovero. Dimissione presso lo stesso Istituto di ricovero e cura (IRC) ad altro regime o altra tipologia dell'assistenza Avviene quando la patologia del paziente richiede la degenza presso U.O. di pertinenza o presso U.O. a maggior intensità di cura presso lo stesso Istituto in cui è ricoverato. Trasferimento ad altro istituto in continuità di ricovero Qualora la struttura che ha ricoverato e preso in carico il paziente (ad es. Day Hospital medico o chirurgico) non abbia la possibilità di effettuare procedure ad elevata specialità necessarie ai fini della diagnosi o della soluzione del problema di salute e debba rivolgersi per l'esecuzione ad altro istituto specializzato, l'episodio di ricovero verrà registrato nella struttura che ha in carico il paziente e la prestazione verrà registrata anche nell'istituto specializzato con produzione di un flusso idoneo da parte di entrambe le strutture. Dimissione a domicilio in attesa di completamento dell'iter diagnostico Modalità di dimissione ordinaria al domicilio del paziente codificata per i casi in cui la struttura erogante la prestazione non è giunta al completamento dell'iter diagnostico e terapeutico e prevede in conformità alla normativa in atto (Delibera Giunta regionale n.1296 del 27/7/98 e Circolare n.9 del 14/6/99) il continuum dell'iter in regime di non ricovero. Per tale fattispecie, pertanto, possono essere trascritte le procedure eseguite in data posteriore alla data di dimissione. 3. Normativa di riferimento Legge del 23/12/1996 n.662 Circolare Regione Lazio prot. S1882/62 bis del 10/09/1997 Decreto Ministeriale dell'8 luglio 2010 n. 135 -..„...Q0e, -- COMITATO SCIENTIFICO PER LA GESTIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI SUL RISCHIO CLINICO (CS.Fi.Rc.) Revisione n. 01 Revisione programmata : dicembre 2012 Codice documento: CS.Fi.Rc/01 Pag. 5 di 7 o' t i t,, •, ' " ( >'iz REGIONE LAZIO Istruzione operativa: "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale" Legge del 16/11/2001 n.405 DGR n.1296 del 27/7/1998 Circolare Regione Lazio n.9 del 14/06/1999 Direttiva ASP del 1/10/2010 Prot. N. 13093/ASP/DG 4. Obiettivi Gli obiettivi dalla presente istruzione operativa sono: • • • • Definire chiaramente il percorso della dimissione protetta; Favorire e promuovere l'utilizzo appropriato di tale metodologia assistenziale; Programmare il percorso assistenziale successivo alla dimissione di facile accesso per il paziente; Evitare sovrapposizioni di prestazione o comportamenti opportunistici che possano inficiare la chiarezza e qualità dell'assistenza prestata nel periodo post-dimissione. 5. Scopo Scopo della presente istruzione operativa è quello di illustrare le modalità di esecuzione della dimissione protetta quale percorso assistenziale post ricovero gestito direttamente dal reparto, in particolar modo nei casi in cui il paziente, pur dimissibile, necessita ancora di assistenza in relazione alla patologia per la quale è stato ricoverato. 6. Destinatari della Istruzione Operativa Medici di tutte le UU.00. dei presidi ospedalieri della ASL Roma B. 7. Ambito di applicazione Tutte le UU.00. cliniche dell'Ospedale Sandro Pertini e del Policlinico Casilino dell'ASL Roma B. 8. Modalità operative La Dimissione Protetta (codice 5) introduce una sospensione del ricovero iniziale atta a consentire il completamento dello stesso, con l'effettuazione delle sole procedure diagnostiche e terapeutiche ad esso collegate. Tale periodo, la cui durata massima è di 30 giorni, è parte integrante del ricovero e, pertanto, tutti gli esami eseguiti in questo regime, collegati all'episodio di ricovero, non prevedono il pagamento di alcun ticket. Si riporta quanto previsto dalla Circolare della Regione Lazio del 19/5/1997 Prot. S 1101/62 bis istituente la codifica per la dimissione protetta: "Per consentire l'individuazione dei pazienti ai quali sono erogate prestazioni in post-ospedalizzazione viene introdotto, per la compilazione della scheda RAD, un codice aggiuntivo 5 tra quelli che definiscono il tipo di dimissione che risulta perciò distinto in dimissione a domicilio in dimissione protetta". ,„,Stwiegt 7.— A 'F-3 COMITATO SCIENTIFICO PER LA GESTIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI SUL RISCHIO CLINICO (CS.Fi.Rc.) Revisione n. 01 Revisione programmata : dicembre 2012 Codice documento: CS.Fi.Rc/01 Pag. 6 di 7 . < REGIONE L VI,I0 Istruzione operativa: "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale" L'apposizione sulla scheda RAD dello specifico codice 5 che indica la dimissione protetta, determina, secondo la Direttiva ASP del 1/10/2010 Prot. N. 13093/ASP/DG ed il DM 135/2010, la deroga di un mese ai tempi per la chiusura delle relative cartelle cliniche ed alla seguente trasmissione dei dati al Sistema Informativo Ospedaliero attraverso il sistema QUASIO on line. Per un miglior utilizzo delle risorse disponibili, in molti casi possono essere svolte parte delle attività di controllo o di completamento delle indagini in fase post-dimissione attraverso ulteriori e ravvicinati accessi del paziente in regime di dimissione protetta che prevedono l'erogazione di tutte le prestazioni necessarie entro 30 giorni dalla data di dimissione. Come previsto dalla circolare della Regione Lazio prot. S1882/62 bis del 10/09/1997 "devono essere considerati come accessi in corso di dimissione protetta (e le relative prestazioni remunerate dalla tariffa omnicomprensiva relativa al ricovero e non soggette alla partecipazione alla spesa da parte del cittadino) tutti gli accessi, programmati al momento della dimissione, che avvengono entro 30 giorni dalla dimissione stessa e che completano il profilo di cura iniziato con il ricovero" (es. ritorno per rimozione punti di sutura, effettuazione di un esame programmato e non eseguito durante il ricovero per ragioni logistiche, ecc.) o che hanno il fine di completare l'iter diagnostico/terapeutico (prestazioni specialistiche quali visite, esami radiografici, rimozione di apparecchi gessati, medicazione, ecc. ... da effettuare anche per fratture ossee trattate in regime ambulatoriale o di ricovero ospedaliero). Le attività vengono programmate e richieste dal personale medico di reparto di degenza all'atto della dimissione e non devono essere effettuate in attività di specialistica ambulatoriale. Tutta l'attività, pianificata, è a carico del reparto richiedente e corrisponde ad un singolo episodio di degenza, variamente articolato nel tempo,e remunerabile nel suo insieme dalla tariffa forfettaria attribuita al DRG che caratterizza l'intero episodio assistenziale. Viene incluso anche l'eventuale trasporto in ambulanza per i pazienti non deambulanti. I relativi referti dovranno afferire all'Unità Operativa o Servizio che ha effettuato le prescrizioni e saranno inclusi nella cartella clinica del degente. Gli accessi programmati sopra indicati, non determinano l'apertura di una nuova scheda RAD. In questi casi il ricovero iniziale si intende semplicemente sospeso e la relativa scheda di dimissione RAD deve essere chiusa solo con il completamento delle indagini previste, indicando come data di dimissione quella dell'ultimo giorno di effettiva degenza. 9. Matrice della responsabilità L'applicazione della presente istruzione operativa prevede una matrice della responsabilità secondo la matrice della responsabilità o tabella RACI. COMITATO SCIENTIFICO PER LA GESTIONE DEI FLUSSI INFORMATIVI SUL RISCHIO CLINICO (CS.Fi.Rc.) Revisione n. 01 Revisione programmata : dicembre 2012 Codice documento: CS.Fi.Rc/01 Pag. 7 di 7 REGIONE LAZIO Istruzione operativa: "la dimissione protetta dei pazienti in ospedale" Direzione sanitaria Valutazione tipologia di dimissione e scelta dimissione protetta Applicazione Codice 5 sulla scheda RAD Realizzazione delle prestazioni previste Controllo applicazione Codice 5 Verifica prestazioni entro 30 giorni R: Responsabile Direzione U.O. A Medico U.O. R R R R R R R R Caposala U.O. C A: Approvazione C: Collabora 10. Monitoraggio La Direzione Sanitaria delle strutture ospedaliere della ASL Roma B di concerto con il Comitato Scientifico per la gestione dei flussi informativi sul rischio clinico effettuerà un monitoraggio dell'utilizzo della presente istruzione operativa attraverso i dati rilevabili dal flusso SIO. La presente istruzione operativa fà parte integrante del piano di miglioramento per il 2012 approvato dal Comitato Scientifico. 11. Modalità di diffusione Trasmissione ai direttori e coordinatori di UOC di nota informativa di avvenuta pubblicazione della procedura sul sito intranet agli indirizzi hptt://www.aslromab.net/cmsnew/pagina.php?P=8 hptt://www.aslromab.net/cmsnew/pagina.php?P=16 12. Siti internet consultati www.aslromah.it www.asl.fr.it www.asplazio.it www.asl.vt.ít www.repione.lazio.it www.scamilloforlanini.rm.it