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il fuoriclasse - Umbertide Turismo
IL FUORICLASSE: PAROLA ALLA REDAZIONE S ono ormai cinque anni consecutivi che le scuole di Pierantonio (Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado) lavorano in rete per la realizzazione del Progetto Continuità. Da due anni il progetto prevede la pubblicazione del giornalino “IL FUORICLASSE”. Nonostante i tagli del Governo alla Scuola Pubblica, gli insegnanti hanno voluto portare avanti un’esperienza significativa per bambini e ragazzi che vivono nella stessa unità territoriale e vogliono garantire il diritto di poter esprimere la propria creatività e i loro “modi”di sentire e vivere la quotidianità all’interno dei tre diversi ordini di scuola. C GIORNALI@MO he giornalisti… Anche quest’anno siamo riusciti a pubblicare i nostri pensieri e le nostre avventure attraverso questo giornalino a dir poco fantastico! Grazie alla nostra esperienza, durante questi mesi, ci siamo concentrati sullo scopo più importante dell’annuale: lavorare insieme in armonia. Le tre scuole si sono riunite durante il corso dell’anno per lavorare a questo progetto entusiasmante e pieno di emozioni vissute dai più grandi e dai più piccoli. (Vi piace come introduzione? Ci hanno assegnato il compito di scrivere l’articolo per la prima pagina… credeteci non è una cosa da poco!). Ci poniamo l’obiettivo di informarvi in un modo un po’ diverso dai consueti giornali. Solitamente i giornalisti sono tenuti a riferire l’accaduto distaccatamente, ma che gusto c’è a leggere quegli articoli privi di emozioni e punti di vista? Quindi noi arricchiremo le nostre composizioni con pennellate di fantasia, di sentimento e perché no, anche di sogno, affinché il nostro giornale sia davvero “Il Fuoriclasse”. La classe IIIG PULIAMO IL MONDO S abato 28 settembre 2013 i ragazzi delle prime della Scuola Secondaria di I grado “Mavarelli Pascoli” hanno aderito al progetto didattico “Puliamo il Mondo”,organizzato dalla GESENU. Questa iniziativa consisteva nel ripulire le sponde del fiume Tevere dividendo i rifiuti raccolti: la carta in un sacchetto giallo, la plastica in un sacchetto blu e l’indifferenziato in un sacchetto nero. Abbiamo iniziato a distribuirci i sacchi e a indossare i guanti e, con l’aiuto della professoressa Angeletti, siamo scesi sull’ argine e abbiamo iniziato a raccogliere i rifiuti. È stato faticoso, perché abbiamo trovato tante “schifezze”, ma ce l’abbiamo fatta. Dopo la “caccia” ai rifiuti ci aspettava una merenda molto gustosa; vicino al fiume era stato allestito un buffet e tutti, prof. compresi, ne abbiamo approfittato. Alla fine siamo tornati a scuola, pronti per prendere il libro di scienze e per concludere la nostra mattinata da “operatori ecologici”. Matteo Nanni, Chiara Montanucci IG L LUCA E ROMINA a classe seconda G, l’anno scorso, era composta da 14 alunni. Una classe piccola che, quest’anno, si è ridotta ancora a dodici alunni. Un’alunna, Romina si è trasferita in Austria, Luca invece, ha subito un incidente automobilistico che lo costringe a rimanere a casa per lungo tempo. Romina è una ragazza bionda, alta, magra, molto timida e riservata. Luca, invece, è un ragazzo gioviale che ama la compagnia e adora ridere e scherzare. I due erano molto amici e passavano ore insieme giocare. Si scambiavano informazioni a scuola e, a ricreazione, Luca cercava sempre di “rubare” i Ringo che Romina portava come merenda. Luca, nonostante sia immobile a casa studia e si collega alla scuola attraverso il computer così da non rimanere indietro rispetto ai programmi disciplinari. Noi compagni gli facciamo visita quasi ogni giorno per portargli i compiti e ci ha riferito che è saltato dalla gioia quando gli è stato comunicato dalla Dirigente che poteva fare lezioni virtuali con Skype. Ora segue con noi tutte le volte che può e lo vediamo piena di speranza e voglia di guarire. -Auguri, Luca! Torna presto! Lena Bossaerts IIG 2 NUMERO 2 PROGETTI DIDATTICI Q UN SALTO NEL PASSATO uest’anno abbiamo deciso di partecipare al concorso indetto dal Club Unesco Perugia-Gubbio:“I paesaggi della Bellezza: dalla valorizzazione alla cretività”. Durante un’uscita alla scoperta del nostro meraviglioso territorio, in una verde collina sopra il cimitero di Pierantonio, abbiamo notato, qualcosa che poteva assomigliare ad un grande albero a forma di fungo. Ci siamo avvicinati incuriositi : sotto la grande chioma si intravedeva una costruzione che ci è apparsa come una massa informe di edera che abbracciava quei sassi come per proteggerli. La nostra curiosità aumentava sempre di più a mano a mano che si procedeva verso il vecchio rudere. Una piccola chiesetta si è mostrata ai nostri occhi. Ci siamo poi affacciati all’interno: il tetto era crollato, il contenitore dell’acqua santa era in una posizione strana, all’altezza delle nostre caviglie; chissà cosa si nasconde sotto tutti quei detriti!!! La sorpresa più grande però era proprio là: un affresco tra tutte quelle rovine, maestoso, vivo tra le macerie del passato, pronto a stupirci con la sua voglia di resistere a quella distruzione. Si trattava di una Madonna tra due santi, probabilmente San Pietro e Sant’Antonio dai simboli iconografici, che ancora si potevano intravedere; forse lì c’è l’origine del nostro paese e del suo nome attuale. Certo l’aspetto non è dei migliori, l’incuria dell’uomo ha preso il sopravvento, soprattutto sugli affreschi, pieni di scritte di alcuni ”marinatori di scuola” come li ha definiti Linda. Perché nessuno salvaguarda il nostro passato? Abbiamo così contattato l’Ingegnere Mario Tosti di Umbertide che ci ha detto che probabilmente la “piccola Pieve” può essere datata intorno all’anno 1100. E’ sicuramente di origine romana, viste le numerose pietre di travertino che ogni tanto si affacciano tra le pareti esterne. Anche la Dott.sa della Sovrintendenza dei Beni Culturali, chiamata da noi, è rimasta impressionata dal meraviglioso portale della chiesa. Seduti nel campo di fronte alla chiesa abbiamo orientato, misurato e disegnato ciò che avevamo davanti ai nostri occhi, riflettendo su come presentare tanta bellezza al Club Unesco per il concorso. Così spontaneamente ci siamo tuffati nel passato, in quel passato che vedeva la vita del nostro paese girare intorno alla chiesetta e così..nella seconda uscita ,vestiti con costumi medioevali,e tanta fantasia,abbiamo rappresentato scene di vita quotidiana del vecchio borgo di Pierantonio. Anche il pony di Ludovica e suo nonno Cesare hanno contribuito alla realizzazione del nostro progetto. Speriamo, con il nostro lavoro, di sensibilizzare l’Unesco per aiutarci a salvaguardare la nostra chiesa, il nostro passato, la nostra storia. Classe V (Ludovica, Linda, Lorenzo, Alessia, Chiara) VISITA ALL’ISTITUTO SUPERIORE “LEONARDO DA VINCI” M ercoledì 18 dicembre la 3°G della Scuola Secondaria di primo grado Mavarelli-Pascoli di Pierantonio ha effettuato un’uscita presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Leonardo da Vinci” di Umbertide per visitarlo dato che, essendo all’ ultimo anno della scuola media è il momento della “scelta finale”. Gli studenti sono stati ospitati per l’intera mattinata dall’efficientissimo staff della scuola.Come prima attività i ragazzi hanno effettuato ed.fisica con il Prof.Lamponi, poi si sono spostati nel laboratorio d’informatica, dove grazie all’aiuto di alcuni studenti del Corso Professionale hanno creato dei calendari e dei biglietti natalizi.La visita è proseguita nel laboratorio di lingue, dove i ragazzi si sono esercitati con la docente Roselletti parlando in inglese e presso i laboratori di fisica e di chimica dove hanno effettuato vari esperimenti con vari materiali.Questa visita è stata molto istruttiva, ad alcuni è servita per confermare la propria scelta, per altri è stata una piacevole giornata al di fuori del proprio edificio scolastico. Letizia Biancalana, Martina Belia, Anjelica Urbanelli IIIG Mercoledì, 18 Dicembre 2013, noi alunni della terza G della Scuola secondaria Mavarelli-Pascoli di Pierantonio abbiamo effettuato un’uscita didattica all’Istituto di istruzione superiore Leonardo da Vinci di Umbertide. Alle 8:35 siamo arrivati e siamo stati subito accolti da alcuni studenti dei vari indirizzi. Ci siamo poi incamminati verso la palestra della scuola, insieme al Prof. Lamponi e alcuni alunni del primo anno del corso linguistico. Abbiamo eseguito diversi esercizi di educazione motoria e ci siamo anche confrontati con i “colleghi” più grandi. Suonata la campanella, ci siamo recati nel laboratorio di informatica, dove alcuni studenti del corso professionale ci hanno aiutato a creare e stampare dei calendari e dei bigliettini natalizi personalizzati. Abbiamo poi fatto ricreazione, mentre la professoressa referente dell’Orientamento ci illustrava gli indirizzi dell’Istituto. In seguito siamo andati al laboratorio di lingue, dove la docente Roselletti ci ha fatto presentare in inglese. Attraverso le cuffie abbiamo registrato e riascoltato le nostre parole e abbiamo corretto gli errori di pronuncia. Ci siamo poi recati nel laboratorio di Fisica dove due docenti ci hanno diviso in gruppi, ognuno dei quali ha praticato un esperimento. Abbiamo concluso la nostra giornata al Liceo con una lezione di Chimica sotto la guida della Prof. ssa Boldrini, la quale ci ha fatto osservare dei vegetali al microscopio. Ci ha anche illustrato la tavola periodica degli elementi chimici e ci ha proposto alcuni esperimenti molto divertenti ed istruttivi. Marco Staccini, Alessandro Minelli, Giacomo Dragoni, Aimen Benselloum. IIIG 3 NUMERO 2 VIAGGIO D’ISTRUZIONE A GINEVRA N oi alunni delle classi terze della scuola media Mavarelli-Pascoli di Pierantonio e Umbertide il 17 Marzo siamo partiti per Ginevra. Il viaggio è stato lungo ed “estenuante” ma siamo riusciti a divertirci lo stesso facendo nuove amicizie. Siamo arrivati a Ginevra alle 16.30 circa e una guida ci ha portato in giro per la città vecchia, spiegandoci i monumenti e gli edifici principali. Dopo la visita il pullman ci ha accompagnato a cena, siamo stati in un Self-Service, il cibo onestamente non era dei migliori ma ci siamo accontentati vista la fame. Dopo aver mangiato noi delle classi 3°C, 3°E, 3°G ci siamo recati all’Hotel Première Classe, ognuno di noi si è sistemato nella propria camera, dandoci appuntamento con i professori alle 7.30 della mattina seguente per la colazione.Il risveglio è stato “traumatico” ma sapevamo che ci aspettava una bella giornata. Alle ore 8.40 circa siamo partiti per il Palaz- zo dell’ONU, dove siamo stati divisi in gruppi ai quali è stata assegnata una guida, siamo stati accompagnati in alcune delle stanze in cui si tengono le conferenze più importanti. Abbiamo pranzato in un Self-Service, e di seguito ci siamo recati al Cern: questa sarebbe stata la visita più importante, il motivo per cui eravamo a Ginevra. Anche se la dottoressa Fabiola Gianotti non poté essere presente per motivi di lavoro eravamo molto emozionati all’idea di visitare un posto talmente importante. Nemmeno la guida si è presentata, ma per fortuna il professore Pierluigi Mencaglia riuscì a sostituirlo grazie alle sue conoscenze in campo astronomico. I professori alla fine della visita ci hanno lasciati liberi per circa un’ora in un grande centro commerciale dove alcuni di noi hanno fatto degli acquisti. Dopo cena a noi alunni dell’Hotel Première sarebbe piaciuto riunirci nelle camere visto che era l’ultima notte a Ginevra VISITA GUIDATA A FIRENZE M ercoledì, 2 Aprile 2014, noi alunni di 2G, insieme alle altre seconde di Umbertide, siamo andati a Firenze per visitare le opere e i monumenti di questa spettacolare città. Siamo partiti alle 6:30 con 3 pullman contenenti ciascuno due classi. Durante il viaggio, oltre ad ascoltare musica e parlare tra di noi del più e del meno, abbiamo ammirato anche il bel paesaggio che correva sotto i nostri occhi. Dopo circa due ore di viaggio siamo arrivati finalmente alla meta. Scesi dal pullman, ci siamo diretti verso il centro, dove abbiamo incontrato la nostra guida che ci a accompagnato per tutta la visita alla città. Muniti di auricolari, abbiamo potuto ascoltare tutte le informazioni riguardanti il percorso programmato. Iniziato il tour, subito abbiamo visto Santa Maria Novella, una delle chiese più “belle” di Firenze che ci ha molto colpito per le ottime rifiniture in marmo, provenienti dalle varie regioni d’Italia e per la lunga e affascinante storia che la rappresenta. Subito dopo, il Duomo del Battistero, la parte più affascinante e interessante del giro. La sua maestosità, la bellezza dei quadri all’interno, l’antichissimo orologio, ancora funzionante e la straordinaria cupola realizzata dagli scultori più importanti dell’epoca, ci ha lasciato stupefatti. Anche al museo degli Uffizi abbiamo potuto allietare i nostri occhi, attraverso le numerose opere d’arte dei migliori pittori italiani conosciuti in tutto il mondo, come Leonardo, Michelangelo, Masaccio e così via. Di fronte ad opere di quel calibro, ci siamo sentiti infinitamente miseri e piccoli, quasi sperduti e soli in mezzo tanta vena artistica. Con un certo appetito, abbiamo sostato davanti ad una simpatica fontana, presso la quale ci siamo rifocillati e riposati. Dopo il break abbiamo ripreso la nostra visita e siamo andati ai giardini di Boboli, una meravigliosa distesa di prati molto curati, adorni di statue storiche. Il laghetto, veramente pittoresco, rende questa macchia verde, quasi al centro di Firenze, una delle più grandi meraviglie del mondo, tanto è vero che è stato dichiarato patrimoni dell’ Unesco. Abbiamo concluso la nostra visita verso le 5:00 del pomeriggio, quando siamo ripartiti per tornare a casa. Siamo arrivati in Piazza XXV aprile alle 19:30, come previsto dal programma. Ci è veramente piaciuta questa giornata, perché ha arricchito le nostre conoscenze sulle opere d’arte, che avevamo “letto” solo nei libri. Speria- ma i professori giustamente ce l’hanno vietato. La mattina seguente abbiamo preso un pullman che ci ha portato in Francia, precisamente ad Annecy, anche lì una guida ci ha mostrato le meraviglie che nasconde quella cittadina, non molto grande. Abbiamo pranzato sempre in un Self-Service e ci hanno servito di nuovo del pollo: indiscusso protagonista della dieta Ginevrina. Dopo pranzo siamo ripartiti, abbiamo fatto varie pause e per cena ci siamo fermati in un Autogrill a Bologna. Abbiamo ripreso il viaggio, che ci è sembrato più breve e siamo arrivati ad Umbertide alle 01.30 circa. E’ stata un’uscita didattica indimenticabile, i nostri professori hanno fatto un’ottima scelta. Giada Palazzetti, Greta Salvatelli. IIIG Progetto di Educazione Stradale ALT...PASSIAMO NOI! Oggi, 8 aprile 2014, siamo usciti, insieme alle classi seconda e terza A e B, per le vie di Pierantonio, con il vigile urbano. Al termine del percorso Antonio,il vigile, ci ha rilasciato il diploma e ha regalato ad ognuno un orsetto fluorescente. Classe I mo di tornare presto nel capoluogo toscano perché, secondo noi, possiamo ancora “scoprire” tante altre meraviglie Luca Monsignori, Giacomo Pannacci IIG 4 NUMERO 2 GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DEI BAMBINI 20 novembre 2013 N oi alunni delle classi III A e IIIB in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia abbiamo affrontato in classe l’argomento dei diritti dei bambini e ci siamo documentati attraverso la lettura della Convenzione Onu sui diritti dell’Infanzia (1989) e osservato immagini che ritraevano bambini sfruttati in diversi tipi di lavori. Abbiamo capito che i diritti sono bisogni a cui non è possibile rinunciare e sono importanti per crescere in pace e vivere serenamente. In seguito ci siamo divisi in due gruppi, ogni gruppo ha scelto un diritto, lo abbiamo esaminato insieme e poi abbiamo inventato delle storie. IL DIRITTO ALLO STUDIO In un paese dell’Africa viveva un bambino di nome Timmy ed aveva sei anni. Timmy era un bambino povero, non aveva una famiglia per cui era costretto a lavorare per strada e non poteva andare a scuola. Un giorno arrivò un signore e gli dis- M tutto il giorno come prigionieri e non possono andare a scuola: non sono mai entrati in una scuola e non sanno né leggere né scrivere. Un giorno il loro padrone lasciò la porta del laboratorio aperta e a Tebò venne l’idea di scappare via! I due fratelli iniziarono a correre per le vie della città cercando di trovare un posto dove nascondersi. Alla fine stanchi e senza fiato decisero di rifugiarsi dentro la bottega dell’olio e si nascosero dentro a dei grandi vasi. La sera ,prima di andare a dormire, il proprietario aprì i vasi per controllare l’olio e trovò i due bambini spaventati. Quando li vide così stanchi e malconci decise subito di tenerli con sé come se fossero suoi figli. Da quel giorno Tebò e Adam non lavorarono più, andarono a scuola, impararono a leggere e a scrivere, ma soprattutto trovarono una nuova famiglia e vissero felici. (Benedetta, Greta, Mauro, Caterina, Salsabile, Andrea, Mariù, Melania, Martina, Brian) UNA GIORNATA INSIEME artedì 18 febbraio 2014 ci siamo incontrati con i nostri compagni della Scuola dell’ Infanzia e Primaria di Pierantonio. Le nostre insegnanti ci hanno diviso in gruppi misti per inventare uno slogan che si adatti a presentare “ Il Fuoriclasse”, il nostro giornalino. Alcuni gruppi hanno lavorato alla Scuola dell’Infanzia, altri alla Scuola Secondaria. In ciascun gruppo c’erano due bambini della Scuola dell’Infanzia, due della Primaria e due ragazzi della Secondaria. Vittoria, una ragazza della terza G, è andata alla P se:- Non puoi lavorare alla tua età, devi andare a scuola invece!!! Allora lo portò con sé a casa sua e Timmy trovò una famiglia numerosa con cui vivere. Ogni mattina andava volentieri a scuola desideroso d’imparare a leggere e a scrivere e quando tornava da scuola faceva i compiti con molta diligenza. Il fine settimana giocava con i suoi fratelli ei suoi amici, felice e spensierato. Questa storia ci dimostra che per noi bambini lavorare non è un diritto, ma è un diritto andare a scuola e imparare a leggere e scrivere. (Alessia, Pearl, Virginia, Giacomo, Letizia, Jessica, Michellle, Khadija) IL DIRITTO A NON ESSERE SFRUTTATI Tebò e Adam sono due fratellini di dieci e nove anni rispettivamente,vivono in Pakistan e la loro casa è una capanna di paglia e fango, senza luce né riscaldamento. Per vivere,Tebò e Adam sono costretti a lavorare la ceramica lavagna a scrivere le frasi che ci venivano in mente per lo slogan. La nostra scelta finale è stata questa: “ Un informatore esperto , il Fuoriclasse “ , slogan,che ha pensato un alunno di quinta elementare, Vincent. L’abbiamo scritta su un cartellone colorato e ci abbiamo disegnato un giornale. La mia impressione sul lavoro svolto è stata molto positiva: mi sono divertita e abbiamo collaborato rispettando l’opinione di tutti. (Giorgia). Tra i gruppi che si sono incontrati alla Scuola dell’Infanzia c’era il mio. Per prima cosa abbiamo scritto tutti i nomi dei ragazzi delle varie scuole. Dopo tutti insieme abbiamo pensato ad una frase per lo slogan. La frase che ci è venuta in mente per identificare il giornalino è: “La lettura ci unisce”. L’ha suggerita Chiara e l’abbiamo scritta su un cartellone verde. Anche se mi sono un po’ arrabbiata con i più piccoli che facevano confusione, mi sono divertita molto. Luna Cardinali, Giorgia Mauro IG CHRISTMAS CAROLERS er entrare nella vera atmosfera natalizia, il giorno 10 dicembre 2013 ci ha fatto visita un gruppo canoro chiamato “Christmas Carolers”. “Christmas Carolers” sono un insieme di otto voci, ognuna proveniente da una parte diversa dell’America. In comune hanno il fatto di frequentare la stessa facoltà di teologia, la quale non fornisce un riconoscimento, ma offre varie opportunità agli studenti. Quella del canto è fra queste. Il gruppo è formato da Mr.Stearns, l’insegnante, e dai suoi allievi più intonati: Stephanie Seymour, Annaliese Higgins, Jamie Scammon, Corinne Minor, Stephen Hazen, Talon Canterbury e Micah Klassen. Il loro obiettivo è quello di ricreare l’atmosfera natalizia del settecento, anche indossando gli abiti tradizionali dell’epoca. Ci hanno fatto notare la sovrapposizione delle voci e quella fantastica magia che le unisce. La magia ha contagiato tutti, le emozioni che trasmettevano erano palpabili. Ci siamo ritrovati tutti coinvolti in un clima che lascia poco spazio alla tristezza: il clima natalizio. Emma Antonini, Vittoria Pieroni, Lucrezia Matteacci, Francesca Biagioli. IIIG 5 NUMERO 2 CONCORSI CONCORSO GRAFICO PITTORICO DEL LIONS CLUB I l 7/12/2013 io e la mia classe siamo andati alla premiazione del concorso grafico pittorico “Un poster per la pace”, promosso dall’ Associazione Lions di Umbertide. Fin da un po’ di tempo prima, io e i miei compagni abbiamo iniziato, con la professoressa di arte, a pensare al disegno da realizzare. La prof, per aiutarci, ci ha proposto alcuni esempi. Erano tutti molto belli e la nostra insegnante ce ne ha assegnato uno per ciascuno. Sono stati fatti dei gruppi di lavoro. Io , però, ero da sola e mi è capitato uno degli schizzi più belli. Ho disegnato tantissime farfalle, all’interno delle quali ho inserito la bandiera di alcuni stati del modo, su sfondo nero. Al centro ho disposto un cerchio che racchiudeva un feto. Il prodotto finale è risultato, secondo me, eccezionale. Alla premiazione, presso la sede centrale della mia scuola, dove la prof. Angeloni ci ha accompagnato siamo stati accolti dal presidente del Lions Club che ci ha illustrato gli obiettivi e i programmi dell’associazione, che egli rappresenta. Poi è passato ai risultati del concorso. Sulla parete dell’Aula Magna ho notato molti disegni appesi. Il mio non c’era. Sono rimasta molto male e ho pensato che non l’avessero preso in considerazione. Subito dopo però il presidente ci ha fatto notare che i disegni che non comparivano sulla parete erano i primi tre classificati. “POWER LIFE”...C’E’ ARIA DI GIOCO Concorso AIMET N oi bambini della classe V di Pieran- felicità. (Poppy, Filippo, Dafne, Davide) tonio abbiamo partecipato al con- Oggi 28 aprile 2014 ci siamo recati corso “Save Energy” indetto dall’AIMET presso il Complesso di San Francesco di Umbertide con l’obiettivo principale ad Umbertide per la premiazione del di sviluppare nelle nuove generazio- concorso “Save Energy” al quale hanni un approccio consapevole all’uso no aderito le classi di tutti gli ordini di dell’energia basato su “modelli soste- scuola dell’Alta Valle del Tevere. nibili”.Tale argomento rientrava proprio Alla cerimonia , a cui sono state invitaall’interno del nostro progetto di plesso te a partecipare tutte le scuole hanno “Alla carica!!” che prevede lo studio del- preso parte al concorso, erano presenti le forme energetiche e l’uso consape- il Presidente di A.I.Met. Matteo Baldelli, vole dell’energia. Abbiamo deciso di in- l’amministratore delegato Patrizio Nonventare un gioco da tavolo, prendendo nato e l’Amministrazione Comunale. spunto dal Trivial Pursuit.Divisi in gruppi Ogni classe ha presentato il proprio elaci siamo cimentati nella realizzazione borato ed, arrivato il nostro momento, di bozze per la struttura e le regole del molto eccitati, siamo saliti sul palco e gioco. L’immagine che abbiamo scelto spiegato agli altri le caratteristiche del è quella di un mulino a vento che con gioco da tavolo da noi realizzato. le sue pale muove il percorso dei gio- Con ansia abbiamo poi ascoltato la catori. Studiando e approfondendo di classifica dei primi tre elaborati risultati volta in volta tematiche relative all’argo- vincitori: 3° posto...2° posto... mento, sono state formulate domande 1° posto…stentavamo a crederci…. che riguardano tutti i tipi di energia di- meravigliosa sorpresa…. vise per colore. Lo scopo del gioco è SCUOLA PRIMARIA DI PIERANTOdi realizzare un ambiente ecosostenibile NIO CL.V A PROPRIO NOI!!!!!! rispondendo esattamente alle domanPoppy, Filippo, Dafne, Davide, Ludovica, de sull’energia in tutte le sue forme, Margherita, Vincent, Jessica sull’uso corretto e sugli atteggiamenti giusti da tenere per salvaguardare il nostro mondo. Un’esperienza fantastica, non solo ha arricchito le nostre conoscenze, ma le nostre forze unite hanno creato quell’energia positiva, necessaria per crescere con serietà, curiosità e Ho tirato un’enorme sospiro di sollievo! Sicuramente ero tra i primi tre. Non ci potevo credere! Il presidente è partito dal terzo classificato…non era il mio! Quindi ero tra i primi due…ha fatto vedere il disegno secondo classificato. Era il mio! Ero talmente felice da non riuscire più a parlare! Come premio, ho ricevuto, un buono da €30 e un attestato di partecipazione. Quando siamo saliti sulla corriera che ci avrebbe riportati a scuola, ancora non riuscivo a capacitarmi di quanto era accaduto. È stata una bellissima esperienza, anche se avrei tanto desiderato di riavere indietro il mio vero capolavoro d’arte Alunni Gradini Ada IIG CONCORSO A.I.M.E.T. Ancora non riusciamo a crederci!!! La vincita di un altro concorso si è aggiunta alla bacheca dei trofei delle scuole di Pierantonio.Siamo stati premiati dall’associazione A.I.MET per aver portato a termine una stupenda presentazione sull’energia elettrica e i modi per non sprecarla. Tutto è iniziato quasi per gioco, di certo non ci aspettavamo di trionfare, data anche la difficoltà molto elevata dei temi trattati. Il nostro lavoro è composto da otto slide in grado di far capire a chiunque legga l’importanza del risparmio energetico. Un ringraziamento particolare va al professor Paolo Zambri, per la sua immensa dedizione e per il l’interesse mostrato verso questa “competizione”. In conclusione rinnoviamo il messaggio principale del nostro lavoro: “L’ENERGIA NON E’ UNA COSA DA POCO, NON SPRECHIAMOLA!” Emma Antonini, Edoardo Fanelli, Giada Palazzetti, Rilind Nivokazi Aurora Bugiardini IIIG 6 NUMERO 2 LA VITA AI TEMPI DEI NONNI-BISNONNI (Senza Tecnologia)...LA NONNA RACCONTA Si prendeva l’acqua dal pozzo, si scaldava sul fuoco e si metteva nel catino. Come si lavavano i panni? Con la cenere in casa o al fiume. Con cosa vi riscaldavate? Con il calore del focolare e con quello delle stalle. Vi divertivate? Sì, anche se il lavoro era tanto e pesante. Era bello vivere in quei tempi? Sì, perché il meglio non si conosceva. Classe IIA Come vi vestivate? Con abiti il più delle volte cuciti dalle mamme e dalle nonne. in testa indossavamo un fazzolettone o un cappello, le scarpe erano di legno (zocchi) o altre e quando il piede cresceva venivano tagliate. i capelli erano lunghissimi e raccolti in trecce a crocchia. Come vi lavavate? INTERVISTA A VERONICA LAZZARA Pet Therapy - AMICI A 4 ZAMPE IN CHE COSA CONSISTE LA PETTHERAPY? La Pet-Therapy consiste nel far entrare in azione il cane con soggetti disabili, lo scopo è quello di migliorare le loro qualità di vita, utilizzando la dinamica del gioco, attirando la loro attenzione. COME SI PRESENTA IL GIOCO TRA BAMBINO E ANIMALE? Il gioco risulta essere qualcosa di piacevole, aumenta il buon umore, aiuta a socializzare, rinforza l’attività fisica ed evita i comportamenti di isolamento. COME LAVORA IL CANE CON I RAGAZZI ? Se un ragazzo si spaventa il cane, istintivamente, per avvicinarsi utilizza una strategia meno invadente, mentre con un ragazzo vivace si avvicina più velocemente stabilendo una relazione diretta. 1)Si fa incontrare il cane con la persona. 2)Accudimento del cane, accarezzare,spazzolare, fargli fare una passeggiata …. 3)Gioco di gruppo con il cane 4)Primi cenni di addestramento del cane (seduto, resta, vieni ….) La Pet-Therapy è una terapia dolce basata sulla relazione uomo animale. È un rimedio che aiuta le terapie tradizionali, cioè quelle che svolgono i dottori , per arrivare a determinati obbiettivi. Alessia e Linda “RACCONTI DI RICERCA” Come ogni anno, sono stati consegnati diversi elaborati dagli studenti della classe IIIG per il concorso letterario della Scuola Superiore ‘Leonardo da Vinci’ di Umbertide. Questa volta il tema era la ‘ricerca’, che poteva essere interpretata in mille modi differenti. Hanno partecipato Martina Belia, Letizia Biancalana, Edoardo Fanelli, Lucrezia Matteacci e, infine, noi due: Emma Antonini e Vittoria Pieroni. Il nostro racconto, ‘Anonima’, si è classificato al secondo posto e sarà pubblicato in un libro con tutti gli altri elaborati vincenti; inoltre, riceveremo un premio in denaro del valore di 200 euro. Quando abbiamo scoperto di aver vinto, siamo rimaste a bocca aperta. Non immaginavamo di poterci qualificare un’altra volta, dopo la vittoria di due anni fa, sempre nello stesso concorso. Aspettiamo con ansia la premiazione e intanto pensiamo a come spendere il nostro piccolo ‘tesoro’…. Vittoria Pieroni, Emma Antonini IIIG Caterina Mancinelli IG Quanti anni hai? Sessantacinque. Eri contenta da bambina? Perché? Sì, perché giocavamo all’aria aperta. Come giocavate? Con bambole di pezza fatte in casa oppure a campana e a nascondino. Quante scuole hai frequentato? Ho studiato fino alla terza – quarta elementare. Con cosa scrivevate? Con la penna d’oca o pennino ed inchiostro. Cosa studiavate? Religione, italiano, matematica e storia. Come si faceva senza luce? Si usava la lampada a carburo. Come procuravate il cibo? Allevando animali da cortile e nelle stalle e coltivando campi ed orti. Come si cuocevano i cibi? Sulla brace della stufa o sulla stufa a legna. Come si conservavano i cibi? Nella cantina, nei pozzi o sotto sale. 7 NUMERO 2 INCONTRO CON L’ESPERTA DEL CENTRO MOLA CASANOVA V enerdì 21 febbraio noi bambini della scuola Primaria di Pierantonio, ci siamo riuniti nel refettorio della scuola per svolgere un incontro tutti insieme per il progetto di plesso “Alla carica!!!”.Quando siamo arrivati in sala,con nostro stupore, abbiamo trovato un grosso cassonetto della spazzatura. Ci siamo seduti in sala e abbiamo visto che il cassonetto si apriva piano piano ed è uscita una ragazza. La ragazza era confusa perché non sapeva dove si trovava e ci ha confessato che le succedeva spesso di addormentarsi e svegliarsi in posti strani. In seguito si è presentata dicendo che il suono nome era Lampa-Dina, indossava un cappello con delle lampadine che emettevano una luce blu, una collana che aveva come ciondolo una lampadina e aveva in mano una valigia. Siccome Lampa-Dina non sapeva proprio cosa fare ha telefonato al suo capo, Lampa-Dario, che le ha spiegato la missione: doveva scoprire insieme a noi il significato della parola “ENERGIA”. Così Lampa-Dina per farci comprendere il significato ci ha proposto dei giochi: il “gioco dei post-it “ e il gioco di “caccia all’energia”. Nel gioco dei post-it dovevamo dividerci in coppie ed ad ognuna veniva dato un post-it per scrivere cosa era per noi il significato della parola energia, poi li abbiamo attaccati su di un cartellone e Lampa-Dina ha letto quelli più significativi. Per il secondo gioco ha dato a ciascuno dei pezzetti di nastro–carta che noi dovevamo attaccare dove pensavamo ci fosse energia. Subito ci siamo messi alla “caccia” degli oggetti che associavamo all’energia perlustrando tutta la nostra scuola. Al termine del gioco abbiamo scoperto che l’energia è dappertutto, persino nel nostro corpo. In seguito Lampa-Dina ha realizzato degli esperimenti insieme a noi: il primo è stato quello del calzino di lana e la bacchetta d’ambra. Strofinando il calzino con la bacchetta si forma un campo magnetico di energia, perciò accostandolo poi ad un barattolo con dei fili riusciva a muoverli .Per il secondo esperimento Lampa-Dina ha preso dei limoni, delle viti di zinco e rame, un filo con alle estremità delle piccole pinze chiamate “coccodrilli” e un led. Appena ha collegato i “coccodrilli” alle viti che erano inserite nei limoni si è innescata una reazione energetica che ha fatto accendere il led. Al termine degli esperimenti abbiamo capito che l’energia non è magia. L’incontro con l’esperta si è conclusa con la visione di un video che riassumeva il significato della parola energia. Inoltre abbiamo visto le immagini del centro “Mola Casanova”dove lavora Lampa-Dina insieme al suo capo. Infine Lampa-Dina ci ha salutai dandoci appuntamento al centro. Questa è stata un’esperienza molto interessante, emozionante ed anche divertente e già siamo tutti eccitati all’idea di andare a “Mola Casanova” per assistere e realizzare altri esperimenti sull’energia. Classi III A e III B UN GIORNO AL MUSEO Noi alunni di I, II, III G martedì 4 marzo siamo andati in gita al Museo del Balì a Calcinelli di Saltara, nella provincia di Pesaro-Urbino. Successivamente ci siamo divisi in due gruppi: la III G era accompagnata dalle professoresse Arcelli e Belanzoni, la I e la II dalle professoresse Angeletti e De Giosa. Dopo pranzo si è parlato molto di statistiche e di matematica. Siamo partiti da Pierantonio alle 7.30. Arrivati a destinazione avevamo tutti una gran fame, così abbiamo gu- stato le nostre merende senza farcelo ripetere due volte dai prof.Abbiamo fatto vari esperimenti in forma ludica, infatti ci siamo divertiti e abbiamo imparato molto. Alla fine di questa esperienza abbiamo partecipato ad una “tombola scientifica” ; hanno premiato anche chi non aveva segnato alcun simbolo sulla propria cartella…La prima esperienza del percorso didattico è stata quella del Planetario: una signora dello staff ci ha accompagnato in una sala con una cupola, su cui è stato proiettato il cielo stellato: uno spettacolo unico,che ci siamo goduti su delle comodissime poltroncine. Durante una di queste attività si parlava dei pianeti e della Terra, così la guida ha chiamato la nostra compagna Luna per una “rappresentazionespiegazione”… La giornata è proseguita con una passeggiata al mare( un po’ ventosa per la verità) e si è conclusa piacevolmente con chiacchiere, messaggi e risate sulla via del ritorno. Caterina Mancinelli IG VISITA GUIDATA AL QUIRINALE In data 28 ottobre 2013 le classi IIIE e IIIG hanno visitato il Quirinale durante un’ uscita didattica. Il palazzo sorge sull’omonimo colle e si affaccia sull’omonima piazza. E’ la residenza del Presidente della Repubblica Italiana ed uno dei simboli dello Stato Italiano. Costruito a partire dal 1583 è uno dei più importanti palazzi della Capitale, sia dal punto di vista artistico, sia dal punto di vista politico: alla sua costruzione e decorazione lavorarono maestri dell’arte come Pietro da Cortona,Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Gio- vanni Paolo Pennini e Guido Reni. Sino al 1870 fu la residenza estiva del Romano Pontefice, per poi diventare Palazzo Reale dei Savoia. Con la proclamazione della Repubblica, avvenuta dopo il referendum istituzionale del 2giugno 1946, l’edificio divenne definitivamente la sede del capo dello Stato Repubblicano. L’attuale “inquilino” del Quirinale è Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana dal 15 maggio 2006 e rieletto il 22 aprile 2013. Prima di rientrare nel pullman le due classi hanno fatto tappa al Pantheon per continuare a deliziare i loro occhi. Edoardo Fanelli, Rilind Nivokazi, Emily Cevallos, Samantha Hajrusi. III G sia dal punto di vista artistico, sia dal punto di vista politico: alla sua costruzione e decorazione lavorarono maestri dell’arte come Pietro da Cortona,Domenico Fontana, Alessandro Specchi, Ferdinando Fuga, Carlo Maderno, Giovanni Paolo Pennini e Guido Reni. Sino al 1870 fu la residenza estiva del Romano Pontefice, per poi diventare Palazzo Reale dei Savoia. Con la proclamazione 8 NUMERO 2 MITO...MANIA LA NASCITA DEL FUOCO Miliardi e miliardi di secoli fa non c’era il fuoco, ma solo rocce. Un giorno il Grande capo Iakima decise di scendere sulla Terra per cercare qualcosa per rendere più calda e luminosa la sua grotta nel cielo; doveva cercare qualcosa che nello stesso tempo poteva fare luce e caldo. Il Grande capo Iakima andò vicino ad una montagna dove vide un verme che strisciava in mezzo a due rocce e una cadde sopra l’altra e strofinandosi tra loro si accese una forte e calda luce. Allora Iakima decise di fare una grande scorta di rocce e quando aveva bisogno di caldo e luce ne strofinava due . Ed è così che nacque il fuoco sulla Terra. (Giacomo, Benedetta, Michelle, Martina) LA NASCITA DEL MONDO In un tempo molto lontano, in una galassia infinta, su di un pianeta di nome Fulminus, viveva un eroe che si chiamava Terra che aveva un progetto: creare un sistema solare. Terra con questa idea voleva creare otto pianeti: Venere, Saturno, Giove, Plutone, Marte, Terra, Sole e Uranio. Allora Terra si mise a lavorare per due mesi e alla fine riuscì a costruire otto molecole che piazzò a sfera e poi li fece ingrandire e ad un pianeta donò il suo nome “Terra”. Sui sette pianetti nacquero esseri soprannaturali e solo sulla Terra nacque un bambino che promise che da grande sarebbe stato il “Guardiano del Mondo”. Così da quel giorno i sette pianeti si unirono e crearono il mondo. (Salsabile, Mauro, Greta,Virginia) LA NASCITA DELLE STELLE E DELLA LUNA. All’inizio il mondo era tutto vuoto. Un giorno ci fu una gigantesca esplosione creata da un essere soprannaturale di nome Dio perchè aveva litigato con la divinità dell’Universo che si chiamava Zeus. Ad un certo punto comparve in cielo un enorme cerchio, Zeus che lo vide per primo andò subito a chiamare Dio che appena arrivò rimase stupito da quella strana cosa. Guardando con gli occhi spalancati gli sembrò di vedere tanti puntini gialli, ed era proprio vero! Così Zeus e Dio decisero di dagli subito un nome: il cerchio grandissimo decisero di chiamarlo Luna e i puntini li chiamarono Stelle. Così da quel giorno tutti li chiamarono Stelle e Luna. (Mariù, Caterina, Melania, Letizia, Gloria) LA NASCITA DELLA NEVE Tanto tempo fa c’era un orco di nome Herri che era molto cattivo, spaventava tutto il villaggio tirando delle grosse pietre preziose alle case. Ogni giorno tirava queste pietre e distruggeva le case. Il tempo passava ed Herri si accorgeva che era sempre più solo e non aveva neanche un amico, così un giorno andò dalla saggia del villaggio a chiedere aiuto. La saggia gli rispose che quando sarebbe diventato più buono tutti gli sarebbero diventati amici. Herri si commosse e le sue lacrime si trasformarono in tanti fiocchi di candida neve. Ed è così che si è formata la neve. (Pearl, Alessia, Michele, Andrea) MOSTRA DI ANDY WARHOL Il giorno sabato 26 ottobre 2013 noi alunni della IIIG della scuola Mavarelli-Pascoli di Pierantonio ci siamo recati a Città di Castello per visitare la mostra dedicata a Andy Warhol. L’artista di Pop Art nacque nel 1928 a Pitzburg: aveva una personalità molto forte ed era sempre alla ricerca di nuovi volti da ritrarre. Come abbiamo potuto vedere riproduceva oggetti di uso quotidiano come barattoli di zuppa e bottiglie di Coca-Cola. Nelle sue opere utilizzava anche materiali preziosi, come polvere di diamante, per dimostrare che per lui esse valevano più di ogni altra cosa. I suoi quadri erano tutti caratterizzati da colori forti e vivaci, che non rispettavano la realtà, come per esempio il ritratto di Marilyn Monroe, Liz Taylor, Mao e Liza Minnelli. E’ stato molto interessante vedere questi esempi di Pop Art, perché abbiamo potuto anticipare i contenuti che andremo a studiare nel corso dell’anno. Giada Rometti, Giada Palazzetti, Aurora Bugiardini, Greta Salvatelli. IIIG 9 NUMERO 2 ENERGIA FACCIAMO IL PIENO DI...ENERGIA!!! Progetto di plesso scuola primaria ALLA CARICA! “ALLA CARICA!!!” è un progetto rivolto a tutti gli alunni della scuola primaria di Pierantonio che propone il tema dell’energia nei suoi molteplici aspetti. Tale itinerario educativo-didattico è nato con l’intento di sensibilizzare i bambini ad un consumo energetico consapevole. Gli alunni hanno avuto l’opportunità di intraprendere un viaggio seguendo il percorso dell’energia elettrica dalle centrali alle nostre case. I ragazzi si sono divertiti con la scienza intesa come realtà dinamica , in grado di dialogare con l’arte, la letteratura, la lingua inglese, la tecnologia, la musica, il teatro. A condurli in questa fantastica impresa all’insegna del gioco, della scienza e della creatività è stato un personaggio molto, molto speciale…! Le nostre impressioni A me è piaciuto molto camminare sulla passerella della centrale , fare l’esperimento dei capelli e visitare il vecchio mulino. (Mariasole) La caccia al tesoro è stata la cosa preferita perché mentre giocavo rispondevo alle domande. (Matteo) Anche io mi sono divertito a fare la caccia al tesoro. E’ stata la mia prima volta! (Andrea) Mentre passavo sopra il fiume osservavo l’acqua del Tevere e sentivo Mohamed dire che aveva paura. (Aurora) A me è piaciuto quando Dario Lampa mi ha fatto guardare dentro la “scatola magica” perché c’era una lampadina molto strana : al centro era tutta rossa e dalle parti aveva tipo dei fili blu, in realtà erano piccoli fulmini. (Giulio) Guardate le immagini e divertitevi con noi. ECCO A VOI DINA LAMPADINA! A CASA DI...DINA Ieri sono andato a casa di Lampa Dina con le insegnanti e i miei compagni di classe. Prima abbiamo visitato la centrale idroelettrica a turbina ed osservato alcuni pannelli fotovoltaici. Poi Dina ci ha mostrato, attraverso un piccolo macchinario costruito dal marito Dario, che l’acqua produce energia in grado di fare accendere le lampadine. La centrale di Mola Casanova utilizza l’acqua del fiume Tevere. (CARLO classe prima) Mi ha colpito tutto di questa visita, in particolare quando siamo saliti al piano superiore del mulino per fare gli esperimenti . E’ stato divertentissimo sporcarci le mani! Non pensavo fosse così bello! (Gabriele) Io ho vinto la caccia al tesoro! Ma la cosa che mi ha lasciato senza parole è stato il pozzo d’acqua che si trova dentro il mulino. (Elion) Quando Dario mi ha fatto vedere la scatola con la lampadina ed i fulmini pensavo di prendere la scossa! (Anna) È stato elettrizzante salire sulla passerella altissima e guardare sotto. (Davide) 10 NUMERO 2 L’ENERGIA...IN UN PUPAZZO P er Natale, con i bambini di classe prima, abbiamo pensato di realizzare un pupazzo di neve riciclando una lampadina: il nostro progetto di plesso, infatti, affronta il tema dell’energia, poiché quest’anno a Umbertide si celebra il centenario dell’arrivo dell’energia elettrica. Adesso vi spiegheremo le fasi per la realizzazione del nostro pupazzo cominciando dal materiale occorrente: - una lampadina riciclata; - la colla spray; - il glitter bianco; - smalto per unghia rosso, arancione; - il pennarello nero indelebile; - due rametti; - piccoli dischetti di feltro nero; - una strisciolina di tessuto rosso a pois bianchi; - due piccoli pon-pon rossi. Nella prima fase abbiamo spruzzato la colla sulla lampadina e poi, tutt’intorno, abbiamo sparso i glitter. Dopo averla fatta asciugare, abbiamo disegnato gli occhi con il pennarello nero; a turno, poi, la bocca e il naso con lo smalto. Poco dopo, uno dopo l’altro, abbiamo attaccato i bottoni, il paraorecchie e i rametti per le braccia. Il nostro pupazzo è pronto!!! E questo è stato solo l’inizio! (Speriamo che quest’anno scolastico sia ricco di altre piacevoli sorprese come questa!) Classe IV DELLA LAMPADINA Quante suocere ci vogliono per cambiare una lampadina? Nessuna, queste cose le fanno fare al genero. Quanti avvocati ci vogliono per cambiare una lampadina? Dipende da quanto puoi spendere. Quanti dottori ci vogliono per cambiare una lampadina? 1, ma ci vogliono nove visite Quanti psicologi ci vogliono per cambiare una lampadina? 1, ma occorre che la lampadina voglia realmente cambiare Quanti tedeschi ci vogliono per cambiare una lampadina? 2, Uno dà l’ordine e l’altro avvita LA MAGIA DELL’ENERGIA All’ improvviso il televisore ha perso luce e colore. Ferma e buia é la città é mancata l elettricità. Ma cos é tale energia che fa opere di magia? Col suo cappello illuminato, Lampa Dina ogni cosa ci ha spiegato. É importante per la vita, non ci dà luce soltanto ma fa muover tutto quanto. L’ energia va usata bene e prodotta solo quando conviene. Guai se dovesse mancare! É importante non sprecare! Il mondo é pieno di elementi che offron risorse sorprendenti: l’ acqua cade in quantità e viene trasformata in elettricità. LA SAGA Il sole con il suo calore fa muover qualunque motore. L’ energia si ricava pure dal vento grazie al suo potente movimento. Dalle cose riciclate enormi risorse posson esser ricavate! L’ energia si nasconde anche nei cuori. Tutti insieme, con il loro calore, daranno origine ad un mondo migliore. CLASSE I Quanti abitanti di Londra ci vogliono per avvitare una lampadina? 2, Uno cambia la lampadina, l’altro regge l’ombrello Quanti universitari ci vogliono per avvitare una lampadina? Uno solo, pero’ ci mette cinque anni. Quanti carabinieri servono per avvitare una lampadina? 101, uno tiene ferma la lampadina e gli altri cento della caserma, vi avvitano attorno l’edificio. NUMERO 2 11 La nostra avventura alla scuola primaria è iniziata così: ENERGIA IN VIAGGIO... Un insieme di mani e un grande cuore per cominciare... DESTINAZIONE PERUGIA! Noi alunni di classe prima della Scuola Primaria di Pierantonio, giovedì 8 maggio 2014, siamo andati a Perugia con il treno. Abbiamo visitato il centro storico e due musei della città. Il primo è stato quello di Palazzo della Penna dove ci stavano aspettando per svolgere un laboratorio di Arte e Tecnologia. Nel soffitto di questo palazzo antico abbiamo osservato due affreschi, di forma ovale, che raffigurano scene e personaggi del mito : Il giudizio di Paride. Insieme alle insegnanti, Caterina, Maria Antonietta e all’esperto Fabio abbiamo prima ascoltato il racconto, poi realizzato i personaggi del mito con la plastilina. Li abbiamo appoggiati sopra un foglio celeste con alcune nuvole di ovatta e mossi mentre Fabio fotografava le scene. Stava prendendo forma il nostro primo cartone animato con un finale a sorpresa, tutto nostro! Nel pomeriggio siamo andati al museo archeologico che si trova poco lontano, in Corso Cavour e abbiamo osservato oggetti antichi ,ritrovati sottoterra: vasi rotti, punte di lance in pietra, in rame, in bronzo e in ferro. Abbiamo visto persino dei denti e uno scheletro dell’orso delle caverne! Consigliamo a tutti di fare questo breve ma formidabile viaggio nella storia! CLASSE I 12 NUMERO 2 L’AVVENTURA DI Scintilla Scintilla è un piccolo pesciolino , si chiama così perché il suo corpo è ricoperto di squame brillanti che al sole scintillano. Scivola veloce tra i sassi lisci, sempre in cerca di avventura. Il suo terribile nemico è lo sciagurato luccio Sciabola che , con le sue enormi mascelle, cerca sempre di catturare il povero pesciolino. Oggi Scintilla esce tranquillo dal vecchio pozzo del mulino di Mola Casanova e nuota fino alla cascatella dove… Ora tocca a te: SCEGLI IL FINALE CHE PREFERISCI PRIMO FINALE … si imbatte in Sciabola che lo cattura. Scintilla inizia a gridare :-Aiuto! Aiuto! La scienziata Dina Lampa lo sente e va in suo soccorso. Con una potente scossa prodotta da un generatore di corrente di sua invenzione, sconfigge il terribile Sciabola . Il pesciolino Scintilla è salvo! Dove… SECONDO FINALE …Scintilla vede sciabola e scappa ma il luccio con i suoi denti appuntiti taglia la corda del coperchio e lo chiude nel pozzo. Scintilla trova un piccolo tubo per l acqua che porta dal pozzo nel ruscello così il pesciolino può scappare senza farsi vedere da Sciabola che rimane chiuso nel pozzo. CLASSE I IL PANNELLO FOTOVOLTAICO L’ENERGIA SOLARE D opo aver tanto parlato di energia prodotta dal sole, di come il sole diventa energia, di come noi possiamo sfruttare questa energia, una mattina di fine febbraio finalmente abbiamo visto da vicino un piccolo pannello fotovoltaico. come funziona. Il papà di Elisa, che si chiama Paolo e di lavoro fa l’elettricista, è venuto a scuola una mattina che fuori splendeva un bel sole. Così le nostre maestre ci hanno portato fuori e Paolo ci ha mostrato il piccolo “scaccia talpe”e ci ha spiegato E’ un oggetto che si inserisce nel terreno e tiene lontane le talpe dalle cose che si piantano come le carote, lepatate, i pomodori. La talpa se si avvicina sente una piccola scossa, come un piccolo terremoto e quindi ha paura e scappa via. Per poter fare questo l’oggetto ha bisogno del sole che scaldando il pannellino solare lo fa vibrare. Tutti noi abbiamo potuto sentire questa vibrazione tenendolo in mano. Ringraziamo il papà di Elisa per avercelo mostrato. Scuola dell’Infanzia ALLA SCOPERTA DELL’ENERGIA IDROELETTRICA UNA PASSEGGIATA SOPRA IL FIUME N oi bambini della Scuola dell’Infanzia di Pierantonio, nel mese di Marzo siamo andati con le nostre insegnanti al “Centro per le Energie rinnovabili e la sostenibilità Mola Casanova” di Umbertide. Al mattino siamo arrivati a scuola tutti molto presto perché il pulmino veniva a prenderci alle ore 9,15, abbiamo fatto velocemente colazione poi, il primo gruppo, quello del- la sezione “A”, è partito seguito dopo circa venti minuti dalla sezione “B”. Quando siamo arrivati c’era ad aspettarci la nostra amica ELETTRA, la scienziata perfetta, che ci ha mostrato la sua casa e molti esperimenti interessanti! Ma sicuramente la cosa che ci ha col- pito di più è stata la bellissima passeggiata che Elettra ci ha fatto fare sopra il fiume! Tutti attaccati ad una corda di sicurezza siamo saliti su un ponte lungo e stretto, abbiamo camminato sopra il fiume, sopra la cascata fino ad arrivare nel punto dove il fiume è chiuso dalla diga che produce Energia idroelettrica. Sopra il ponte tirava il vento ed era così alto che ad alcuni di noi girava un po’ la testa ma è stata una esperienza che ci è piaciuta moltissimo!! Grazie Elettra!!! Scuola dell’Infanzia 13 NUMERO 2 GIOCHI MATEMATICI 2014 C ome al solito, anche quest’anno ci sono stati i giochi matematici organizzati dal Centro Pristem dell’Università Bocconi. Anche la nostra Scuola media ha partecipato e già, a fine gennaio, la nostra Prof. di matematica, ha chiesto ad ognuno di noi se volevamo partecipare. L’anno scorso avevano partecipato quattro alunni della nostra classe: Francesco, Drin, Ada ed io. Quest’anno, invece, si è aggiunto anche Giacomo e il nostro numero è ammontato a cinque. La prova era prevista per il 22/03/2014 e, quando questo giorno speciale è arrivato, noi cinque siamo usciti dalla classe un’ ora prima e abbiamo aspettato che arrivasse il pullman. L’attesa è stata lunga ma, per fortuna, il tempo era bello e, dopo un veloce pranzo al sacco e un po’ di pazienza, il pullman è arrivato. Noi alunni della prima, seconda e terza G (in tutto quindici), siamo saliti a bordo e ci siamo mescolati ai ragazzi delle altre classi di Umbertide. Senza esitare neanche un attimo, il pullman si è diretto verso la Facoltà di Ingegneria di Perugia, il luogo dove si è svolta la gara. Appena arrivati (eravamo proprio puntuali) le professoresse Belanzoni e Migliorati hanno consegnato ad ognuno S di noi un foglio che certificava la nostra identità e che indicava l’aula che ci avevano assegnato. Contrariamente all’anno scorso, siamo finiti tutti nell’aula F, ma non abbiamo neanche avuto il tempo di gioire che già gli organizzatori della gara ci chiamavano. Mezz’ora dopo, verso le 14.40, hanno fatto partire il cronometro e la prova è cominciata. L’aula all’inizio era piena di gente ma dopo già 25 minuti, tantissimi hanno cominciato a consegnare. A poco a poco l’aula Si stava svuotando: Giacomo consegnava, i tre partecipanti della prima G (Caterina, Giorgia e Matteo) hanno consegnato insieme e anche Ada e Drin hanno lasciato l’aula. Io continuavo a fare i miei esercizi, li capivo tutti ma, per i quesiti 6 e 8 ho dovuto riprovare alcune volte. Anche Francesco, seduto accanto a me, lavorava sodo. Quando anche io ho consegnato, a 71 minuti, l’aula era quasi deserta. Fuori,invece, nel giardino della Facoltà, era pieno di gente che discuteva sugli esercizi, compresi la Prof. Belanzoni ed i miei compagni. Quando sono usciti quelli della Categoria C2 (io ero della categoria C1) , è inutile dire che anch’essi volevano sapere le risposte degli altri. è così che , discutendo e confrontandoci, siamo tornati a scuola. La Prof. Belanzoni era già convinta che ne avevo fatti bene 8 su 8 ma la conferma l’ho avuta solo il 28 marzo. Ed è proprio quel giorno che ho scoperto che mi sono classificata seconda. Sono scoppiata dalla gioia, perché è valsa la pena non solo partecipare, ma anche vincere. Ero pienamente consapevole che sarei andata a Milano!!! Insomma ero davvero felice! Lena Bossaerts. IIG CORSA CAMPESTRE abato 12 aprile si è svolta la gara di corsa campestre alla scuola secondaria di I grado Mavarelli . Pascoli di Umbertide. Alle ore 10:30 le prime a partire sono state le ragazze di 1°,poi i ragazzi. Le classi 2°e 3° hanno gareggiato insieme. Io che frequento la 1°, e Lena, la mia amica che è arrivata 2° alle olimpiadi di matematica, eravamo le uniche di Pierantonio Sono arrivata prima ex equo. Beh, è vero che frequento atletica leggera, ma ho fatto comunque un errore grave: neanche un metro prima dell’arrivo mi sono rilassata, pensando di aver già superato il traguardo, invece cosa scopro? C’è un’altra ragazza dietro di me e non ho superato il traguardo come pensavo. Allungo il passo e tagliamo insieme il traguardo! Molti penseranno che facendo atletica sia stato tutto molto facile per me, ma non è così, perché un piccolo errore si commette sempre: un giorno sei un po’ stanco, oppure eccitato, si può inciampare o darsi una gomitata per sbaglio, ma l’importante è non arrendersi mai. E devo dire che non sono mancati né gli svenimenti né le cadute! Caterina Mancinelli IIG 14 NUMERO 2 FAGIOLI CON LE COTICHE INGREDIENTI 400 grammi di fagioli bianchi secchi 150 grammi di cotica di maiale 1 cucchiaio di strutto 50 grammi di grasso di prosciutto 1 spicchio di aglio prezzemolo 1 cipolla bianca 500 grammi di pelati sale pepe Come si fa 1. Mettere i fagioli a bagno e lasciarli riposare per una notte intera quindi scolarli, sciacquarli e lessarli in acqua SENZA sale lasciando cuocere per 2 ore o fin quando non diventa morbidi (non spappolati!). Aggiungere il sale 10 minuti prima della fine della cottura. 2. Sgrassare le cotenne fin quando non diventano sottilissime e quasi trasparenti quindi sciacquarle e scottarle per 5-6 minuti in acqua NON salata. Trasferirle su un ta- gliere, tagliarle a striscioline e metterle a cuocere in acqua non salata per un’ora fin quando non diventano belle morbide. 3. Quando fagioli e cotenne di maiale sono pronti tritare la cipolla finemente e farla rosolare a fuoco lento nello strutto insieme ad un trito di grasso di prosciutto, aglio e prezzemolo. Quando la cipolla inizia ad imbiondirsi aggiungere anche i pelati schiacciati e cuocere fin quando il sugo non si restringe un pochino, ovvero per circa 15 minuti. 4. Aggiungere nella pentola i fagioli e le cotiche, entrambi scolati, quindi salare e pepare. Cuocere per circa 3040 minuti a fuoco basso mescolando di tanto in tanto e se necessario aggiungere qualche cucchiaio dell’acqua di cottura dei fagioli per evitare che il sugo sia troppo poco liquido. Servire caldo accompagnando con pane fatto in casa o cotto a legna. Tempo di preparazione: tanto Risultato: preparate un buon bicchiere di vino rosso e dateci sotto perché questo è un piatto che merita. E se vi sentite in colpa per aver mangiato come dei maialini fate così: a fine pa- sto, dopo un caffè, invece di stravaccarvi sul divano come prima cosa lavate i piatti e rassettate e poi uscite a fare due passi! Variante: lo strutto per il soffritto può essere sostituito da olio extravegine di oliva buono. Non sostituitelo con il burro, giammai!! Consiglio: se potete, cuocete i fagioli in un tegame di coccio e fate la stessa cosa per la salsa di pomodoro. Il coccio aiuta a mantenere la temperatura giusta, consente di cuocere in maniera omogenea e conferisce un sapore ancora più rustico. Se poi avete pure i coccetti per mangiare, servite cotiche e fagioli direttamente là dentro e sentirete che bontà! Giorgia Mauro IIG BARZELLETTE IN PIERANTONIESE N chene passeggia co ‘n osso nto la bocca. ‘Ncontra ‘ngatto e glie chiede:”Perché tenghi l’ osso ‘n bocca? Perché ‘n cìho le tasche!!! Come se chiamano gli abitanti del’ Isola de Pasqua? Sorpresine. ‘N lama maschio dice ta ‘n lama femmina: Lamadonna!!! Che ce fa ‘na bussola ntol poleo? Indica ‘l pollo nord. ‘Na duna a ‘n altra duna… E’ visto qualche duno? O bà, la mamma è cativa… Zitto e magna! ‘N bambino fa al nonno:”Nonno, nonno, dua vè? E ‘l nonno risponde:”A l’ inferno.” ‘L bambino alora va da la nonna e dice:”Nonna, , butteme giù ‘n capello che vo a ‘l inferno col mì nonno. Pierino và co la nonna al ‘a lo SMA e vede ‘n bucciotto de plastica per terra. e la nonna dice:”Le cose per terra ‘n ‘s arcolgono.” ‘ntol ritorno la nonna chede e dice ta Pierino:”Pierì damme ‘n à mano.” Pierino risponde:”Ma tu mè detto che le cose per terra ‘n ‘s arcolgono.” La maestra dice ta Pierino:”Pierì se te regalono du cunigli a natele e tre a compleanno quanti cunigli c’è?” e Pierino:”sette”e la maestra:”pensece bene”Pierino ardice:”sette; tre pel compleanno, du a natele e altri du che cìho a chesa. Matteo Merli, Tommaso Minelli, Andrea Meniconi, Alessio Bistoni IIG 15 NUMERO 2 EMOZIONI IN...ENGLISH! Q uest’anno noi bambini delle classi IIIA e IIIB e le classi IV e V della scuola Primaria di Pierantonio abbiamo realizzato un progetto in lingua inglese con l’aiuto di un insegnante madrelingua, esperto di teatro per i bambini di nome Luke. Le attività del progetto si sono svolte settimanalmente a scuola e il 18 dicembre siamo stati protagonisti di uno spettacolo al Teatro dei Riuniti di Umbertide. La prima lezione con Luke è stata sorprendente perché noi non ci aspettavamo tanto divertimento, movimento ed entusiasmo. All’ inizio avevamo paura di non riuscire a comunicare con Luke visto che lui parlava solo inglese. Fin dal primo incontro abbiamo capito la magia del teatro attraverso: IMAGINATION, PHYSICAL, EXPRESSION, ENERGY. Queste sono le quattro paroline chiave che sempre Luke ci ripeteva durante le lezioni. Durante il secondo incontro, l’insegnante ci ha spiegato la storia che avremmo messo in scena intitolata “THE ELEPHANT CHILD” e ha cominciato ad assegnare le parti e a farcele recitare. E’ stato un lavoro impegnativo ma che M grande soddisfazione recitare in inglese e trasmettere le emozioni al nostro pubblico! E’ stata un’esperienza bellissima ricevere gli applausi dai nostri genitori e dagli insegnanti: ci ha fatti sentire fieri del nostro lavoro, ma anche un po’ malinconi- ci perché l’esperienza era terminata. A questo punto avremmo un desiderio da esprimere : ci piacerebbe ripetere il progetto anche l’anno prossimo! Speriamo che si avveri! Classi IIIA e IIIB THE VOICE AT THE TOP OF THE WORLD ercoledì 18 dicembre 2013, presso il teatro dei Riuniti di Umbertide, noi alunni della classe V, insieme alle classi IV e III di Pierantonio, siamo stati attori protagonisti di uno spettacolo in inglese. Aiutati dall’esperto Luke, durante il laboratorio di inglese, abbiamo messo in scena la rappresentazione “The voice at the top of the world”. E’ la storia di una famiglia numerosa, davvero numerosa… mamma, papà e venticinque bambini. Dormono tutti in una camera, c’è tranquillità e molto silenzio. Poi di colpo, un grande rumore! Suona la sveglia , tutti si alzano, si lavano e scendono a fare colazione. Chi vuole una cosa, chi un’altra… ora sì che c’è una grande confusione! Sì, sono bambini rumorosi, molto rumorosi… Ma, uno di loro, purtroppo non può parlare perché, una notte, un personaggio misterioso gli ha portato via la voce. Un giorno sentono bussare alla porta. Con grande sorpresa e un po’ spaventati per l’aspetto si trovano davanti una vecchietta. Lei spiega che per ritrovare la voce devono andare in cima al mondo. Comincia, così, il viaggio della “grande” famiglia. Durante il lungo tragitto si trovano davanti ambienti meravigliosi: uno splendido lago, spettacolari statue di ghiaccio; ma anche pericoli da superare: un precipizio profondissimo, una terribile tempesta, due orsi spaventosi. Corsa dopo corsa, finalmente riescono a ritrovare la voce….E’ proprio in cima al modo! Questo progetto è stato molto divertente, non solo ci ha aiutato a migliorare la nostra pronuncia, ma ci ha dimostrato che quando l’obiettivo è comune, è possibile raggiungere qualsiasi risultato: “Questa volta insieme abbiamo scalato una montagna, ma probabilmente ce ne saranno altre da scalare. Il nostro lungo cammino non è che all’inizio”. 2. 4. 2 1. NUMERO 2 1. 3. CRUCIVERBA 2. 4. 3. 2. 4. 1. 3. ORIZZONTALI: REBUS 1) M NA 1. 2. 3. 4. Come si chiama il forno di Pierantonio? Come si dice in dialetto pierantoniese “mangiare”? Come si chiama il parroco di Pierantonio? Qual è il cognome della giornalaia di Pierantonio Ornella? VERTICALI: 1. Come si chiama la pizzeria al taglio aperta da poco? 2. Come si chiama la gioielleria di Pierantonio? 3. Quale fiume costeggia Pierantonio? NEDI 4. Quale t orrente d ivide S .Orfeto d a Pierantonio? (8; 2; 4) CACCIA ALLE PAROLE DELL’ELETTRICITA’ RDE (5; 5) In questo crucipuzzle sono nascoste alcune parole che riguardano l’elettricità. Cercale e colorale. CACCIA ALLE PAROLE DELL’ELETTRICITA’ 2) PEN In questo crucipuzzle sono nascoste alcune parole che riguardano l’elettricità. REBUS Cercale e colorale. Matteo Nanni, Magnamacco Sara IIG 1) M NA NEDI Ecco 8 anagrammi. Adoperando tutte le lettere di queste “strambe” parole, ricostruisci il nome di alcune forme di energia: 2) PEN ARESOL ______ IOLECA ______ ACIMICH _______ Matteo Nanni, Magnamacco Sara IIG COSLAREMU NICAMECCA TRICALETE _________ _________ _________ CARIMET _ _ _ _ _ _ _ ETINCICA ________ Classe IV (8; 2E ; 4) L E T T R I C A I D R O A C R O P O L I A T O M I I D R O E L E T T R I C A M O L A C A S A N O V A X A C R O P O L I A T O M I RDE (5; 5) E L E T T R I C I T A P O M O L A C A S A N O V A X M I C E N E I S C O S S A E L E T T R I C I T A P O P A P I R O P R O T O N I M I C E N E I S C O S S A Z I G G U R A T A M B R A P A P I R O P R O T O N I E L E T T R O N I I N D O Z I G G U R A T A M B R A E U F R A T E C A R I C A E L E T T R O N I I N D O T I G R I N E U T R O N I E U F R A T E C A R I C A L A M P A D I N A L I M O T I G R I N E U T R O N I Classe IV L A M P A D I N A L I M O Classe IV Classe IV