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Brochure OA stagione 2015/2016
SEZIONE AIA CREMONA ASSOCIAZIONE ITALIANA ARBITRI Sezione di CREMONA NORME COMPORTAMENTALI E VADEMECUM DELL’OSSERVATORE ARBITRALE Stagione sportiva 2015-2016 1" SEZIONE AIA CREMONA NORME COMPORTAMENTALI 1. Designazioni - Invio gare e gestione accettazioni / rifiuti Le designazioni per le gare del fine settimana saranno inviate via mail normalmente il giovedì sera antecedente la gara. Ogni Osservatore Arbitrale dovrà accettare la gara attraverso Sinfonia4you tassativamente entro il giorno successivo il ricevimento della designazione. La mancata accettazione entro i termini sopra esposti comporterà la sostituzione d’ufficio dell’OA per il quale verrà registrato un rifiuto ingiustificato. In caso di eventuale rifiuto, anche dopo l’eventuale accettazione, l’Osservatore Arbitrale è tenuto ad avvisare telefonicamente il proprio Responsabile che provvederà ad inserire il rifiuto stesso in Sinfonia4you: non saranno ammessi SMS e/o mail. Si concorderà inoltre, a seconda dei casi, come fornire l’eventuale documentazione per giustificare l’impossibilità a visionare la gara. 2. Comunicazione delle indisponibilità L’ Osservatore Arbitrale deve predisporre le proprie richieste di indisponibilità/congedo con almeno 15 giorni di anticipo rispetto alla data per la quale richiede l'esonero dall'attività arbitrale o alla data di inizio del periodo di inattività tecnica richiesto. In caso contrario, infatti, ogni Associato è considerato disponibile e può essere designato dalla Commissione, a seconda delle necessità. Le INDISPONIBILITA' e i CONGEDI devono essere richiesti attraverso Sinfonia4you. Nel caso in cui l’indisponibilità sopraggiungesse a meno di 15 giorni dalla data di possibile designazione, oltre all’inserimento in Sinfonia4you, l’Osservatore Arbitrale è tenuto sempre ad avvisare telefonicamente il proprio Responsabile. L’inserimento in Sinfonia4you della richiesta di CONGEDO di qualsiasi durata temporale deve essere sempre comunicata telefonicamente al proprio Responsabile. 3. Certificati Medici Con l’approvazione del Nuovo Regolamento Sanitario, chi svolge unicamente l’attività di Osservatore Arbitrale non è più tenuto alla presentazione della documentazione medica (certificato di buona salute o certificato di idoneità all’attività ludica). 4. Norme comportamentali prima della gara e durante la stessa L’Osservatore Arbitrale dovrà giungere all’impianto sportivo in cui è designato a visionare la gara da solo, abbigliato in modo confacente al ruolo, almeno 10 minuti prima dell’orario di inizio della gara. 2" SEZIONE AIA CREMONA L’Osservatore Arbitrale assisterà alla gara da solo. L’Osservatore Arbitrale dovrà evitare, sia sull’arbitraggio (anche laddove voglia difendere l’operato dell’Arbitro) sia sulla funzione rivestita, qualunque commento che contribuisca ad alimentare qualsiasi polemica con spettatori e/o dirigenti, anche una volta terminata la gara nell’area spogliatoi. Durante la gara ed il colloquio di fine gara i telefoni cellulari devono essere spenti e riaccesi solo in occasione dell’invio del voto (vedi punto successivo), salvo il verificarsi di gravi incidenti e/o episodi particolari che abbiano coinvolto lo stesso Osservatore Arbitrale e/o l’Arbitro. 5. Norme comportamentali dopo la gara A meno che l’Osservatore Arbitrale non ipotizzi l’eventualità che nel dopo gara si verifichino incidenti che richiedano la sua tempestiva presenza nell’area spogliatoi quale possibile deterrente, lo stesso Osservatore Arbitrale si recherà negli spogliatoi una volta controllata l’uscita dal terreno di gioco dell’Arbitro. L’Osservatore Arbitrale entrerà nello spogliatoio arbitrale e si confronterà con l’Arbitro in merito ai dati della gara (risultato, reti, provvedimenti disciplinari, sostituzioni, recupero e quant’altro necessario) dopodiché ne uscirà e compilerà i rapportini di fine gara da distribuire dopo il colloquio all’Arbitro e preparerà mentalmente il colloquio secondo quanto disposto da questo O.T. Dopo la conclusione del colloquio di fine gara (e comunque entro le ore 20:00) con l’Arbitro, l’Osservatore Arbitrale dovrà inviare un sms al Responsabile OO.AA. (cellulare 334 8010800). Il messaggio dovrà rispettare il seguente schema: CATEGORIA spazio COGNOME ARBITRO spazio VOTO spazio COGNOME OSSERVATORE ARBITRALE Esempio: TERZA ROSSI 8,50 ARCAINI Lasciare gli spogliatoi possibilmente accompagnando l’Arbitro all’autovettura evitando ulteriori commenti sulla prestazione sia CON L’ARBITRO sia con tesserati (Dirigenti, Allenatori ecc. ecc.). Eventuali episodi di maleducazione o aperta contestazione nei confronti dell’Osservatore Arbitrale (da parte di chiunque) devono essere oggetto di comunicazione immediata al responsabile OO.AA. 6. Obblighi relativi alla refertazione La relazione redatta dall’Osservatore Arbitrale solo ed esclusivamente sul format scaricabile dal sito Internet dell’AIA centrale raggiungibile anche da un link presente nel sito della SEZIONE DI CREMONA, deve essere inviata via e-mail nella sua forma definitiva tassativamente entro le ore 21:00 del giovedì successivo la gara, all’indirizzo 3" SEZIONE AIA CREMONA [email protected] In alternativa potrà essere consegnata a mano o per posta nella sede della sezione nei medesimi termini. Si raccomanda la massima puntualità nel trasmettere le relazioni in quanto tale attività è strettamente correlata al successivo invio di eventuali confidenziali agli Arbitri in caso di prestazione negativa. Per una miglior gestione di quanto sopra, l’oggetto della mail, così come il nome del file relativo alla relazione, deve essere il seguente: esempio: ROSSI ARCAINI 08102015 ovvero cognome ARBITRO, cognome O.A., data senza punti nel formato ggmmaaaa. La relazione in formato cartaceo, completa in tutti i suoi punti, debitamente sottoscritta dall’Osservatore Arbitrale, deve giungere all’indirizzo della SEZIONE DI CREMONA (Via Fabio Filzi 35 - 26100 Cremona) entro e non oltre 15 giorni successivi la gara. 7. Tutor Chi fosse disponibile a svolgere l’attività di tutor durante la stagione in corso (bisogna dare la disponibilità per almeno tre gare consecutive per seguire i nuovi arbitri nel percorso formativo) è pregato di manifestare la propria volontà al responsabile OA. 4" SEZIONE AIA CREMONA LA FUNZIONE DLL’OA E LA RELAZIONE 1. PREMESSA Con il presente vademecum si vogliono sintetizzare alcuni concetti utili ed importanti per gli Osservatori OTP, che devono necessariamente servire da compendio e integrazione con le Linee Guida emanate dal Settore Tecnico, consultabili dal sito istituzionale dell’A.I.A Per poter assolvere compiutamente il mandato affidatogli, l'Osservatore deve possedere conoscenze approfondite di tipo: ! Regolamentare e normativo ! Comportamentali ! Tattiche ed atletiche ! Tecniche ! Disciplinari che siano il più possibile comuni affinché ciascuno abbia come riferimento un univoco modo ideale di arbitraggio altrimenti, a parità di evento, ci saranno valutazioni diverse. Per arrivare a questo necessita che, a tutti i livelli, sia parlato lo stesso linguaggio (magari con sfumature diverse, ma comunque con la stessa base comune). Prima di analizzare, nel dettaglio, la Relazione, si ritiene opportuno evidenziare alcune tra le principali caratteristiche peculiari di un buon Osservatore: " Capacità di intuire e/o percepire le qualità naturali e scoprire eventuali doti latenti dei giovani Arbitri; " Sensibilità nell’individuare le cause che hanno prodotto gli errori e capacità di suggerire correttivi per la loro eliminazione. Si ritiene superfluo e non serve alla crescita dell’Arbitro elencare gli errori commessi se non si capiscono - o non si fanno capire - le cause che li hanno generati; " Obiettività di giudizio. Non lasciarsi influenzare da sentimenti di indulgenza (buonismo) o di eccessiva severità; " Evitare durante il colloquio, di tenere comportamenti cattedratici ma dimostrare signorilità e tatto. A tale proposito, si ricorda che oggi ci confrontiamo con ragazzi che, nella maggioranza, sono generalmente di livello culturale superiore a quello di qualche anno fa, precocità mentale alla quale manca il supporto dell’esperienza. L’Osservatore, qualora intraveda nel soggetto visionato le basi, deve operare e lavorare per fornirgli gli elementi “acceleratori”. In sintesi un buon OA deve dire all'arbitro: 1. DOVE HA SBAGLIATO 2. PERCHE' HA SBAGLIATO 3. COME FARE PER NON SBAGLIARE PIU' 5" SEZIONE AIA CREMONA 2. OBIETTIVI " Dare consigli agli arbitri affinchè possano migliorare le loro prestazioni (allenare gli arbitri); " Garantire un’adeguata ed uniforme interpretazione delle regole del giuoco; " Individuare i giovani talenti (arbitri) per gli oo.tt. superiori; " Valutare gli arbitri in modo che possano essere successivamente designati sulla base dei loro meriti e capacità; " Individuare i momenti importanti della gara per una loro specifica analisi. 3. LA RELAZIONE La relazione dell’osservatore arbitrale per la stagione sportiva 2015/2016 non è cambiata rispetto a quella in uso la scorsa stagione sportiva. Relazione Tutor mod. 2.2 - Relazione OA – OTS mod 2.14 ( per tutte le categorie ) Nel rimandare alle Linee Guida di cui sopra per un’analisi generale della stessa, di seguito si riportano alcuni suggerimenti emersi dall’esperienza delle stagioni scorse. PRIMA FACCIATA Questa facciata è di carattere informativo, ma va comunque compilata con la massima attenzione e precisione. E’ necessario ricordarsi che a tutte le voci riportate va data una risposta. Per quanto concerne questa prima facciata, è indispensabile verificare con l’arbitro, al termine della gara, la rispondenza delle vostre annotazioni. Dati sull’ Arbitro / Assistenti / Osservatore - Località della gara − E’ indispensabile la precisione e la completezza di ogni dato. − Indicare SEMPRE prima il cognome e poi il nome dei visionati, altrimenti il programma informatico che invia le relazioni non riconosce l’associato a cui inviare la mail. − Ricordarsi di riportare categoria e numero di gara. Reti segnate − Tempo/Minuto e se su calcio di rigore Provvedimenti disciplinari − Tempo/Minuto - Numero di maglia - Motivazione Le espulsioni per doppia ammonizione vanno annotate come segue: la prima ammonizione, con la relativa motivazione, solo nel quadro ammoniti, la seconda ammonizione solo nel quadro espulsi, riportando la seguente dicitura: DPA + motivazione della seconda ammonizione (es: DPA-F). 6" SEZIONE AIA CREMONA Persone allontanate − Tempo/Minuto - Qualifica Sostituzioni − Tempo/Minuto della sostituzione − Numero di maglia calciatore sostituito − Numero di maglia calciatore subentrante Recupero − Prestare attenzione al tempo segnalato dall’arbitro e a quello realmente effettuato. Se l’inizio della gara è avvenuto con un ritardo rilevante (oltre i 5’), dopo averne verificato le motivazioni con l’arbitro, bisogna riferirlo all’Organo Tecnico, relazionando alla voce “Descrizione della gara” (pag. 2). SECONDA FACCIATA GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLA GARA Attenzione alla coerenza! Una gara che si ritiene difficile in questo quadro non può, successivamente, risultare di normale difficoltà nel momento in cui si trattano i vari aspetti della prestazione. Diciture da evitare: è inutile scrivere che la gara si è disputata in una splendida giornata di sole!!!! in quanto tale informazione non riveste alcuna utilità ai fini di una corretta valutazione della prestazione; indicare, invece, se le condizioni atmosferiche e/o ambientali hanno avuto ripercussioni sul grado di difficoltà della gara. 1. INTERPRETAZIONE ED APPLICAZIONE DELLE REGOLE DEL GIOCO – APPROCCIO, CONTROLLO E GESTIONE DELLA GARA In questo quadro si deve descrivere quella che è stata la conduzione tecnica della gara da parte dell’arbitro, il suo approccio e la sua lettura “tecnica”. Si deve andare subito al nocciolo della questione, far capire subito se sotto questo punto di vista l’arbitro è valido, discontinuo, o se mostra margini di miglioramento importanti. Nella sezione Descrizione della situazione di giuoco, qui e negli altri quadri in cui è previsto, si deve specificare (segnalandone anche il minuto) quei casi concreti che hanno convinto l’Osservatore circa la valutazione espressa su questo aspetto e che, di fatto, la avvalorano. Attenzione: il peso da attribuire agli episodi è pari a zero… ossia non si può penalizzare l’arbitro se non concede un calcio di rigore, anche se questo è apparso evidente… l’arbitro andrà penalizzato solo se ha incontrato problematiche di natura strutturale sotto il profilo tecnico. 7" SEZIONE AIA CREMONA 2. PREVENZIONE E DISCIPLINA – GESTIONE CALCIATORI E DIRIGENTI In questo quadro si deve esprimere il modo in cui l’arbitro ha gestito i calciatori e gli occupanti le panchine delle due squadre, se ha fatto in modo adeguato opera di prevenzione, se ha saputo mantenere la disciplina in campo o se, per esempio, è stato in balia degli eventi o “scolastico” con la sola opera di repressione basata sul ricorso ai provvedimenti disciplinari. Non serve fare un elenco “giornalistico” dei provvedimenti adottati. Ci serve capire se l’arbitro ha compreso la gara, se ha adottato i provvedimenti quando questi erano atti dovuti e se ha saputo attingere al potere discrezionale quando la gara lo permetteva. Chiaramente tutto deve trovare riscontro anche nella descrizione degli episodi che non deve essere, anche in questo caso, un elenco dei provvedimenti adottati. E’ opportuno chiedersi se il carico disciplinare è adeguato alla gara visionata, non mancando di analizzare anche se e quanti dei provvedimenti presi erano ineludibili; dire a un arbitro; “ ….hai fatto 6 ammoniti; sono troppi per questa gara” non significa assolutamente nulla e, soprattutto, non è un assioma! Nella valutazione globale, l’ammonizione fatta o non fatta conta relativamente! Quello che conta è se l’arbitro ha capito quando intervenire disciplinarmente e/o preventivamente e se ha saputo “gestire” i calciatori, soprattutto il leader, e gli occupanti le panchine. Attenzione: il peso da attribuire agli episodi è pari a zero… ossia non si può penalizzare l’arbitro per una mancata ammonizione e/o espulsione; l’arbitro dovrà essere invece penalizzato in caso di negatività strutturali in ambito disciplinare. TERZA FACCIATA 3. PREPARAZIONE ATLETICA E POSIZIONE SUL TERRENO DI GIOCO “Osservare” se l'arbitro produce nell'arco della gara e per tutta la durata della stessa continuità di rendimento sui livelli che la stessa richiede. Deve in buona sostanza soddisfare, sempre e comunque, le esigenze della gara: − non solo capacità atletica ma anche capacità di sapersi adeguare ai continui mutamenti della velocità del gioco. Ciò presuppone l’intuire, il recepire e l’anticipare lo sviluppo del giuoco; − ricerca dell'integrazione tra la capacità atletica e l’acume tattico partendo dal presupposto che la stessa è il punto di partenza irrinunciabile per una corretta prestazione dell'arbitro; − equilibrata distribuzione delle energie nell'arco della gara accompagnata da un efficace acume tattico (che deriva da una adeguata conoscenza delle tattiche di giuoco); − acume tattico che è anche avere la corretta prospettiva dello sviluppo del gioco; Attenzione: non si può penalizzare un collega solo se adotta uno spostamento non corretto; tale lacuna andrà analizzata in sede di colloquio (oltre che descritta all’interno della relazione). Il collega andrà penalizzato, invece, se deficit di ordine tattico determinano errori di valutazione sotto il profilo tecnico…!!!!!! 8" SEZIONE AIA CREMONA 4. COLLABORAZIONE CON GLI ASSISTENTI Verificare solamente se l’Assistente di parte si attiene o meno alla regola 6. 5. PERSONALITA’ E’ inutile sottolineare che è l’aspetto fondamentale, quello in cui si deve estrinsecare se l’arbitro visionato è naturale o meno, se ha ascendente, leadership, autorevolezza. Evitare di dire tutto e il contrario di tutto……questo gioco di parole serve per fissare nella mente degli Osservatori che è importante non contraddirsi e nella parte relativa alla personalità questo diventa fondamentale. Fare attenzione alla forte correlazione tra questo quadro e tutti gli altri precedenti. Non è possibile che un arbitro che nel Quadro 2 si è descritto dicendo che ha inflazionato l’opera preventiva, che anziché fare richiami ha fatto dei comizi, diventi poi nel Quadro 5 quello così descritto: “Il collega ha dato prova di solidità caratteriale portando prova di adeguata personalità per poter sostenere con naturalezza la propria espressione arbitrale risultando gradito dai calciatori”. 6. COLLOQUIO DI FINE GARA (argomenti trattati con l’Arbitro) E’ il momento fondamentale del proprio mandato, quello in cui la parte formativa diventa preminente e l’Osservatore ha realmente la possibilità di “incidere” sulla crescita del collega visionato. Prima di iniziare il colloquio, si devono riepilogare le idee, memorizzare gli episodi e gli argomenti importanti da trattare; ipotizzare mentalmente quello che sarà il canovaccio del colloquio, ricordandosi di inserire eventuali aspetti o suggerimenti secondari e di completamento, se il tempo e la situazione lo consentiranno. Avete preso appunti, utilizzateli senza problemi! Ma non finite nemmeno per leggere la lista della spesa!! Che sia chiaro: l’equazione “non leggo appunti = appaio sicuro” non è vera! La durata complessiva del colloquio con l’Arbitro, di norma, non dovrà superare i 20 minuti circa per evitare che lo stesso perda di efficacia e significato. Da evitare assolutamente in sede introduttiva domande tipo “come pensi di essere andato?”, “in cosa ti sei piaciuto e in che cosa no?”, “quali sono stati i punti di forza e quali di debolezza della prestazione odierna?” ecc. ecc. Inizialmente l’Osservatore darà una sua breve chiave di lettura della gara analizzando il grado di difficoltà della stessa. Il colloquio va fatto trattando i vari argomenti nella stessa sequenza della relazione e dovrà essere articolato in: ! Analisi delle difficoltà oggettive della gara ! Esame dei temi essenziali per evitare cali di attenzione dopo pochi minuti ! Approfondimento prima degli aspetti positivi e poi degli aspetti meno positivi ! Individuazione delle cause degli errori suggerendone i rimedi. 9" SEZIONE AIA CREMONA Quindi pur tenendo fermo il rispetto che si deve a un ragazzo che ha appena terminato una gara e che, di solito, è convinto di aver diretto bene, occorre essere chiari e concreti, parlare di calcio e di arbitraggio andando al nocciolo dei problemi emersi e non omettendo nulla di ciò che farà parte della relazione. E’ doveroso essere incisivi. Quindi affrontate il colloquio con estrema umiltà anche perché la Vostra esperienza deve essere supportata da una sostanziosa dose di sensibilità, visto che all’Osservatore viene richiesto di creare una giusta atmosfera per intrattenere, positivamente, il giovane collega. E’ molto più deleterio che un arbitro esca dallo spogliatoio pensando di essere andato bene e poi scopre una realtà diversa, piuttosto che sentire dalla voce dell’osservatore la verità, specialmente perché è indispensabile che darete loro anche la soluzione ai problemi che sono stati palesati. Le annotazioni riportate sulla relazione (Punti POSITIVI e Punti da MIGLIORARE) devono essere gli stessi trattati nel colloquio con l’arbitro. Si rammenta infine, che DEVE essere lasciato spazio ad un eventuale contradditorio da parte dell’arbitro, in termini corretti e nel rispetto dei ruoli. QUARTA FACCIATA 9. FUTURIBILITA’ E VOTO FINALE – Criteri Valutativi e Scala di Valutazione SI RICORDA CHE LA PRIMA DOMANDA CHE DOVETE PORVI A FINE GARA E’: Questo Arbitro ha futuribilità ?...Se la risposta è SI... IL VOTO deve partire da 8,50 a salire, altrimenti da 8,40 a scendere Senza utilizzare ripetizioni e/o aggettivazioni incomprensibili, deve essere chiaramente espresso il " CHI E' " dell'arbitro. Personalità espressa (che è elemento base della reputazione), temperamento, doti attitudinali, giudizio di merito sull'opportunità di impiego, ai fini di un miglior utilizzo, nonché particolari comportamenti evidenziati, devono trovare collocazione nello spazio a disposizione. Deve essere inoltre motivato chiaramente: IL PERCHE’ DELLA FUTURIBILITA' Bisogna ricordare che la futuribilità dipende strettamente dal voto finale attribuito. Evitare, quindi, di essere ridondanti. Se si è assegnato un voto uguale o superiore a 8,50, significa che la risposta alla domanda: “Quest’ arbitro lo vedo in categoria superiore?”, è SI Nel momento stesso in cui, a fronte di un 8,50, si incomincia a scrivere … è idoneo a gare più impegnative della categoria e in prospettiva alla categoria superiore… oppure ….affidabile, potrà, se mette a frutto i consigli, aspirare alla categoria superiore…..ecc… si fa outing. In pratica si 10" SEZIONE AIA CREMONA evidenzia che pur avendo dato 8,50 non si è convinti appieno! La modulazione del voto all’interno della futuribilità, individuata alla luce degli aspetti della relazione, avviene in base all’analisi della prestazione. Un arbitro che esprime qualità tali da ritenerlo futuribile, pur in presenza di errori (mancata ammonizione, mancata assegnazione di un calcio di rigore, ecc.) riceverà una valutazione di 8,50. Un arbitro che oltre ad esprimere le qualità di cui sopra non commette errori o, pur in presenza di qualche errore non sostanziale, conduce in porto una gara difficile, riceverà una valutazione di 8,60. Un arbitro che alle qualità importanti unisce una prestazione praticamente esente da errori o con lievi sbavature riceverà una valutazione di 8,70. Viceversa un arbitro che, pur non commettendo errori, non esprime qualità arbitrali da farlo ritenere futuribile, ma solo ampiamente affidabile per la categoria, riceverà una valutazione di 8,40. Se, oltre a non dimostrare qualità, commette errori la valutazione scende a 8,30 o anche a 8,20 in presenza di vere e proprie carenze in aspetti importanti. Tutto questo trova riscontro nella seguente: SCALA DI VALUTAZIONE DELLA PRESTAZIONE ARBITRALE VOTO GIUDIZIO MOTIVAZIONE 8,70 ECCELLENTE 8,60 OTTIMO Prestazione ampiamente positiva pur in presenza di errori anche di relativa importanza che non incidono sull’AMPIA FUTURIBILITA’ dell’arbitro 8,50 BUONO Prestazione con positività sugli aspetti principali della valutazione con qualche errore che non incide sulla BUONA FUTURIBILITA’ dell’arbitro Prestazione praticamente esente da errori che evidenzia una assoluta chiara AMPIA FUTURIBILITA’ dell’arbitro 8,40 SUFFICIENTE Prestazione senza particolari negatività che fa ritenere l’arbitro idoneo per tutte le gare della categoria ma che ha dimostrato caratteristiche che evidenziano una LIMITATA FUTURIBILITA’ 8,30 DELUDENTE Prestazione che presenta errori in più di un aspetto che evidenziano una LIMITATA FUTURIBILITA’ 8,20 INSUFFICIENTE Prestazione con carenze significative e gravi errori che evidenziano una chiara LIMITATA FUTURIBILITA’ Ricordarsi sempre e comunque che la futuribilità di un arbitro non è SOGGETTIVA ed ASSOLUTA, ma OGGETTIVA e RELATIVA alla gara visionata. 11" V 2.14 F.I.G.C. RELAZIONE DELL’OSSERVATORE ARBITRALE O.T.R./ O.T.S. Cognome e Nome ARBITRO Rossi Mario Cremona ASSISTENTE 1 Di parte ==== ASSISTENTE 2 Di parte ==== OSSERVATORE Verdi Giuseppe Cremona Gara giocata a Cremona (CR) data 23/02/15 LOCALI CREMONESE reti A.I.A. Sezione ( 1) Reti segnate nel: ora 14:30 ctg SECONDA N n.gara 345 OSPITI Milan reti ( 1) Reti segnate nel: 1° tempo: 3' 1° tempo: 25'(R) 2° tempo: NESSUNA 2° tempo: NESSUNA Calci di rigore non realizzati: NESSUNO Calci di rigore non realizzati: NESSUNO Calciatori ammoniti e motivazione: ! PT/38' N. 9(F); ST/19' N. 5(S); ST/40' N. 7(CA). Calciatori ammoniti e motivazione: ! NESSUNO Calciatori espulsi e motivazione: PT/38' N. 2(CV); ST/19' N. 4(CGS); ST/40' N. 9(DPA-F). Calciatori espulsi e motivazione: NESSUNO Persone allontanate: NESSUNA Persone allontanate: TECNICO AL 26' ST(OFFESE) Indicare il min. della rete e se realizzata su c.d.r. ! F = Fallo; FM = Fallo di Mano; CA = Comp. antisportivo; P = Proteste; S = Simulazione "CV = Condotta o gioco Violento; CGS = Condotta Gravemente Sleale; DPA = Doppia Ammonizione; GFG= Grave Fallo di Gioco SOSTITUZIONI minuto tempo esce entra minuto tempo esce entra 23' 1 8 14 23 1 4 13 IN' 2 9 18 IN' 2 7 14 -- -- 36 2 3 18 -- -- DURATA DELLA GARA Ora d’inizio 14:30 RECUPERO 1° tempo Durata del riposo (minuti) Segnalato 2' Effettuato 2' 15' Ora della fine RECUPERO 2° tempo Si ritiene che la terna possa essere designata per la stessa squadra ? AE SI NO AA 1 SI NO AA 2 16:20 Segnalato 3' SI NO SPAZIO RISERVATO ALL’ORGANO TECNICO ARBITRO ASSISTENTE 1 Valutazione Componenti l’OT ASSISTENTE 2 Val.ne Componenti l’OT Val.ne Componenti l’OT voto voto voto voto voto voto voto voto voto voto sigla sigla sigla sigla sigla sigla sigla sigla sigla sigla VOTO FINALE VOTO FINALE VOTO FINALE (NFOT art.6, c.6 – media voto OT (NFOT art.6, c.6 – media voto OT) (NFOT art.6, c.6 – media voto OT) Valutazione OT della Relazione Voto: Effettuato 3' Gradi di difficoltà della gara ARBITRO FACILE NORMALE DIFFICILE MOLTO DIFFICILE ASSISTENTE 1 FACILE NORMALE DIFFICILE MOLTO DIFFICILE ASSISTENTE 2 FACILE NORMALE DIFFICILE MOLTO DIFFICILE Descrizione della Gara: 1. Ritmi atletici della gara: intensi o no; 2. Caratteristiche tecniche - spigolosa o fluida - tanti falli o pochi; 3. Ritmo agonistico - nervosa o tranquilla - protesta su ogni fallo con DDG e/o tra calciatori avversari. 4. Se le condizioni del terreno di giuoco (esempio: pesante o scarsa visibilità) e/o il comportamento del pubblico hanno influito sul grado di difficoltà della gara ed in quale misura. ARBITRO' 1 – INTERPRETAZIONE ED APPLICAZIONE DELLE REGOLE DEL GIOCO – APPROCCIO, CONTROLLO E GESTIONE DELLA GARA. 1. Conoscenza del regolamento; 2. Relativa applicazione (coerente - uniforme - difforme - fischia troppo troppo poco); 3. Soglia intervento del fallo, ovvero livello al di sopra del quale l'arbitro deve intervenire per tenere in mano la gara (quanto tempo impiega a capirlo riesce ad alzarlo e abbassarlo per tutelare l'incolumità dei calciatori?) Esempio: terreno pesante abbasso la soglia di intervento. 4. In sostanza: occorre che l'OT abbia la possibilità di valutare se l'arbitro ha compreso il contesto agonistico della gara. 5. In caso di errori di valutazione dei falli riferire se sono dovuti a infelici posizionamenti sul terreno oppure ad erronee interpretazioni del regolamento. Minuto Descrizione della situazione di gioco 2' ST Irregolare condotta fallosa (spinta da tergo) parte dell'attaccante locale nei pressi dell'a.d.r. ospite: il d.d.g. rileva tale infrazione (decisione non facile). 3' ST Mero contatto - non falloso - in area di rigore ospite: il collega opta per la prosecuzione del giuoco. 2 – PREVENZIONE E DISCIPLINA – GESTIONE CALCIATORI E DIRIGENTI 1. Se ha avuto sempre il dominio disciplinare della gara; 2. Se fa opera di prevenzione (es. prima richiamo - poi ammonisco); 3. Se i provvedimenti adottati sono: corretti, uniformi ma soprattutto se si sono rivelati incisivi nel mantenere la disciplina sul terreno di giuoco; 4. Riferire se i provvedimenti adottati sono "oggettivi" e/o se l'arbitro è stato costretto ad intervenire disciplinarmente allo scopo di frenare il livello agonistico della gara. Minuto 26' PT 35' PT 12' ST 33' ST Descrizione della situazione di gioco Episodio di fallo tattico commesso dal n. 2 ospite (precedentemente richiamato verbalmente): necessario un segnale più incisivo: ammonizione. Calcio sferrato dal n. 9 locale ad un avversario (verificatosi a giuoco in svolgimento con il pallone non a distanza di giuoco): necessaria l'espulsione in luogo dell'ammonizione. Episodio di fallo tattico commesso dal n. 5 ospite: necessario un intervento più energico: ammonizione. Mero contatto di giuoco - non falloso - avvenuto in area di rigore ospite erroneamente interpretato come condotta simulatoria (n. 9 locale): ammonizione eccessiva. 3 – PREPARAZIONE ATLETICA E POSIZIONE SUL TERRENO DI GIOCO Adegua lo spostamento alle esigenze tattiche della gara ? Si posiziona correttamente nelle varie riprese del gioco ? Riesce ad anticipare lo sviluppo dell’azione ? 1. 2. 3. 3. SI SI SI NO NO NO E' allenato o no; Come si sposta (adeguato rispetto alle esigenze della gara); Acume tattico (intuisce lo sviluppo dell'azione?). Posizione durante le varie ripresa di gioco. 4 – COLLABORAZIONE CON GLI ASSISTENTI UFFICIALI Controlla che l'Assistente di parte si attienga alla regola 6 o no ? 5 – PERSONALITA’ 1. La personalità è adeguata agli eventi - si fa condizionare? domina gli eventi o li subisce? 2. Riesce ad adottare le decisioni in piena indipendenza di giudizio (fischia quello che vede o fischia a comando?); 3. Ha capacità relazionali (introverso - estroverso - timido - arrogante innervosisce i calciatori - si pone male?); 4. Il relativo operato è autorevole e credibile? (viene accettato naturalmente o è costretto ad imporre il consenso?) esempio è costretto ad ammonisce per farsi rispettare?. Minuto Descrizione della situazione di gioco 20' PT Episodio di fallo tattico commesso dal n. 2 ospite (precedentemente richiamato verbalmente): atteggiamento troppo tollerante. Mero contatto - non falloso - in area di rigore ospite: il collega opta per la prosecuzione 36' PT del giuoco: decisione accettata da parte dei calciatori. 16' ST Eccessiva passività comportamentale rispetto ad un nuovo episodio di fallo tattico. 29' ST Mero contatto - non falloso - in area di rigore ospite: la squadra locale accetta sia la decisione tecnica (mancata concessione rigore) che quella disciplinare (DPA). 6 – COLLOQUIO DI FINE GARA (argomenti trattati con l’Arbitro): Punti POSITIVI: Gestione tecnica positiva; Buone doti atletico-tattiche. Discrete capacità relazionali. Punti da MIGLIORARE: Gestione disciplinare lacunosa ed incongrua; Maggiore attenzione al c.d. fallo tattico; 1 episodio di reazione sanzionato con l'ammonizione anziché con l'espulsione; Mero contatto (non falloso) punito con troppa severità disciplinare (seconda ammonizione). ' ASSISTENTI'ARBITRALI' 7 – ASSISTENTE N.1 - Cognome e Nome: - Sez.: Visionato: 1°T - 2°T Elementi di valutazione Regola 11. Corretta applicazione della tecnica “guarda e aspetta” Valutazioni ( )/Segnalazioni ( + normale - + normale - ) Allineamento (sensibilità tattica) Collaborazione con l’Arbitro (segnalazioni, violenza consumata, falli, indicazioni di particolare rilievo) Concentrazione, controllo efficiente delle riprese del gioco, controllo delle panchine, modo di rapportarsi Condizione atletica (rapidità, movimento laterale) Argomenti trattati con l’AA n.1: Punti POSITIVI: Punti da MIGLIORARE: 8 – ASSISTENTE N.2 - Cognome e Nome: - Sez.: Visionato: 1°T - 2°T Elementi di valutazione Regola 11. Corretta applicazione della tecnica “guarda e aspetta” Valutazioni ( )/Segnalazioni ( ) Allineamento (sensibilità tattica) Collaborazione con l’Arbitro (segnalazioni, violenza consumata, falli, indicazioni di particolare rilievo) Concentrazione, controllo efficiente delle riprese del gioco, modo di rapportarsi Condizione atletica (rapidità, movimento laterale) Argomenti trattati con l’AA n.2: Punti POSITIVI: Punti da MIGLIORARE: 9 – CONSIDERAZIONI SULLA PRESTAZIONE ARBITRALE (lacune, punti di forza e potenzialità) Sintesi della prestazione e non delle qualità strutturali (in quanto queste devono essere descritte nei quadri precedenti) - in altri termini occorre descrivere se ha compreso il tipo di gara e come l'ha condotta. Un fenomeno si è approcciato male e ha diretto male. Indicare se la prestazione è sotto o sopra le proprie qualità (arbitro bravo incappato in una giornata negativa). Arbitro – VOTO: 8,50 Quadro/i da evidenziare: 1,2 10 – Assistente n.1 - VOTO: 11 – Assistente n.2 - VOTO: Data, _06/09/2015_ L’Osservatore Arbitrale G. VERDI