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“ ESSERE PRONTI
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.1
“ ESSERE PRONTI ! ”
IN QUESTO NUMERO:

Spiritualità: A PREGARE SI IMPARA….

L’EQUIPAGGIAMENTO PER IL CAMPO

Natura: RICETTE PER ARRICCHIRE IL Q.D.C.

Pronto Soccorso: COME ALLESTIRE UNA CASSETTA

LE SPECIARICETTE DI FRATEL BIGIO
Stampa in proprio a cura del Clan “La Lanterna” - responsabile: Stefano Bonci
Impaginazione e progetto grafico a cura di: Andrea Macco.
Pag 3
Pag 4
Pag. 6
Pag. 9
Pag. 14
… E TANTO ALTRO ANCORA!
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.2
Editoriale
“ Cosa mi aspetta? ”
Ma è proprio necessario essere sempre
pronti ?
Cosa significa essere pronti ? Pronti a
che ? Pronti per chi ?
"Essere pronti, vuol dire non farsi trovare
impreparati. Ma non vuol dire essere
preparati; non vuol dire aver previsto tutto,
questo è impossibile: nessuno può farlo.
La vita è troppo grande, troppo
sconosciuta ancora, perché l'uomo possa
dire: “So cosa mi aspetta; voglio
prepararmi.” E' anche troppo forte. Viene
con violenza, con un impeto che non
risparmia nulla. Tutto è scompigliato, non
determinabile razionalmente : i nostri
progetti, i nostri piani, i nostri programmi,
e talvolta il fine stesso che ci eravamo
proposti.
E se non siamo pronti, se non abbiamo il
coraggio e la volontà di ricostruire, sulle
rovine dei nostri sogni, altri sogni, altri
progetti, un nuovo edificio?
Essere pronti vuol dire accettare la vita,
vuol dire andare incontro al nuovo giorno;
tendere le braccia verso la sua ricchezza
sconosciuta; stare di fronte alle ore che
vengono calmi e sereni; vuol dire vivere il
presente con forza, coraggio e buona
volontà, senza temere il domani, nè quel
che accadrà dopodomani, nè quel che può
accadere in un lontano futuro, facendo
tesoro del passato.
Per essere pronti bisogna AVER
SCELTO; la vita è troppo ricca, ci sono
troppe cose che ci attraggono e ci
richiamano. Le forze fisiche ed intellettuali
di un uomo non bastano per compiere tutto
ed abbracciare tutto. IN QUESTA
DIVERSITA' BISOGNA SCEGLIERE.
Nella mia strada, accompagnato dalla
Speranza devo procedere fiducioso, pronto
a tutto per compiere le scelte migliori.
Ma migliori per chi? Per me , per gli altri,
per Servire.
Per chi e a che cosa essere pronti ora pare
chiaro.
Rimangono sempre circostanze che
umanamente reputiamo inaccettabili.
Quando si parla di soffrire, della morte …
si pensa di parlare di cose che non ci
riguardano. Sicuramente sappiamo che il
DISEGNO che LUI ha pensato per noi, è
il migliore: confidando in questo sappiamo
con certezza che, col suo Aiuto, le
SCELTE che faremo saranno quelle
“giuste” e quindi che verremo chiamati a
confrontarci solo con ciò che siamo in
grado di affrontare. È LUI ad indicarci la
via, non siamo mai soli. Quindi non
rimane che affermare: HAI SCELTO…
SEI PRONTO !
Buona Strada
Il C.C.Tigre dagli Artigli Lucenti.
F.S.E. Gruppo Ge 1° c/o Istituto Sacro Cuore - Via L. Stallo 18
F.S.E. Gruppo Ge 3° c/o Parrocchia di S. Zita - V. di S. Zita 2
Per informazioni: Capo gruppo Paolo Ferrari: 010 -211214 - don Franco: 010-542463
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.3
Spiritualita’
A pregare si impara
Cosa si deve fare quando non si ha voglia
di pregare?
Insisti!! Anzi prega di più! È già un segno di
grande maturità umana perseverare in
un'attività buona o necessaria quando il
nostro coinvolgimento affettivo viene a
mancare. Forse che un papà di famiglia si
sottrae al suo dovere di lavorare e provvedere
ai suoi cari se un giorno non ne ha voglia?
Sappi inoltre che è un grandissimo segno di
maturità spirituale “agire contro” ciò che ti
distoglie dall'unione con Dio (àgere contra:
così diceva S. Ignazio di Loyola per
situazioni analoghe alla tua). “i1 motivo per
cui tanto insisto su questo punto è quello di
far conoscere il gran bene che il Signore fa ad
un'anima quando la dispone ad applicarsi con
buona volontà alla preghiera. Anche se non vi
porta tutte le disposizioni necessarie, purché
vi perseveri con coraggio, nonostante le
tentazioni, i peccati e ogni sorta di ricadute in
cui la precipiti il demonio, tenga per certo che
Dio la condurrà al porto della salvezza, come
mi pare abbia condotto pure me” (S. Teresa di
Gesù).
Prendo in giro me stesso e il Signore se
prego quando non mi va?
No, affatto. È invece un grande onore che Gli
rendi, perché così tu gli dici che è il Signore
dei tuoi sentimenti, della tua vita. Sei come il
figlio che prima dice di no al Padre e poi va a
lavorare nel suo campo (cf Mt 21,28-31). La
tua preghiera è addirittura più meritevole
perché non causata da un fervore spontaneo
bensì dalla fedeltà del puro amore. Infatti
“l'a more
non
consiste
nel
provare grandi sentimenti, ma nell'avere
grande nudità interiore e nel patire per amore
dell'amato” (S. Giovanni della Croce). Se
invece tu non hai mai voglia di pregare, o
dopo un lungo periodo di intimità col Signore
nella preghiera stai vivendo un tempo di
aridità che sembra non voler finire, è bene
che ne parli con il tuo padre spirituale per
capirne la causa e trovare così il giusto
rimedio.
Come posso trasformare la preghiera
dettata dalla consuetudine in un messaggio
di amore? Devo forse semplicemente
attendere questo dono da Dio?
Quando la preghiera inizia a sembrarti
ripetitiva può diventare uno sforzo inutile
concentrarsi troppo sulle parole da dire o sui
pensieri da meditare. Prova piuttosto a
ravvivare la coscienza di essere alla presenza
di Dio, cerca di gustare il dono di potergli
parlare a tu per tu. Tempo fa mi sono trovato
in un monastero di clausùra, e tutte le volte
che quella comunità si riuniva per pregare,
una monaca introduceva la liturgia dicendo:
“Ricordiamoci che siamo alla presenza di
Dio”. Sapessi quanto mi è stato utile anche in
seguito per amare ciò che stavo facendo e
soprattutto Colui al quale mi stavo
rivolgendo!
Come mi devo comportare se, nonostante
tutta la mia buona volontà, continuo a
distrarmi durante la preghiera?
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(Continua a pagina 11)
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.4
In primo piano
L’EQUIPAGGIAMENTO per il CAMPO
L‟estate si sta avvicinando a grandi
passi e con essa non mancheranno i
campi estivi.
E‟ bene quindi organizzassi in anticipo
l‟occorrente, comprando eventualmente
quello che manca, e non
farsi trovare impreparati.
Ogni ragazzo deve
preparare da sè il proprio
zaino
mettendovi
solamente il necessario:
giochi
elettronici,
impianto
stereo,
televisore portatile,
telefono cellulare e non
d i m e n t i c a r e
un‟abbondante scorta di
cibarie per curare la
fame come chili di
cioccolato, nutella,
caramelle, patatine, cocacola, tutte cose
che requisite fanno la felicità dei capi.
Scherzi a parte, qualche sacrificio per
pochi giorni farà riscoprire come è bello
vivere nella natura anche
nell‟essenzialità, che nel nostro mondo
in cammino è sempre più sconosciuta.
QUELLE CHE VEDETE NELLA
PAGINA ACCANTO SONO LE COSE
PIU‟ IMPORTANTI CHE VANNO
MESSE (e non stipate facendo una lotta
di sumo con lo zaino) NELLO ZAINO
E CHE VI SERVIRANNO PER
TUTTO IL CAMPO.
Per i più grandi vanno aggiunte:
- poncho coperta;
- bussola (almeno 2 per
squadriglia);
- materiale di topografia;
- coltellino e cordino;
- un pronto soccorso di
squadriglia;
per non parlare di tutta la
CASSA di squadriglia.....
con teli, accette, seghe,
trivelle, martelli, zappe,
pentole, spugnette, stracci
e quant‟altro!
IN OGNI CASO, SE
AVETE DEI DUBBI
CHIAMATE I VOSTRI CAPI,
CHIEDETE AIUTO, MANDATE UN
SEGNALE
DI
FUMO,
SBANDIERATE... RICEVERETE
SENZ‟ALTRO UNA RISPOSTA!!
MA NON RIDUCETEVI
ALL‟ULTIMA SERA DELL‟ULTIMO
GIORNO PRIMA DELLA
PARTENZA!!!!!
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F.S.E. Gruppo Ge 3° c/o Parrocchia di S. Zita - V. di S. Zita 2
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ORIZZONTI
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Pag.5
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.6
Natura & Vita all’aperto
Calchi, sagome, fiori essiccati...
Tante ricette per arricchire il vostro Q.d.C
E‟ proprio il caso di dirlo: Buona caccia a
tutti, cari amici! E sì, perché partiremo ora
per una caccia-natura
davvero speciale, e ricca
di suggerimenti e spunti
utili, per diventare dei
buoni osservatori e
imparare a conoscere,
riconoscere, e saper
utilizzare al meglio, quello
che ci sta intorno.
Ovviamente, prima di partire, prepariamo in
necessario equipaggiamento: non serve
molto, ma è importante non scordarsi nulla!
 Innanzi tutto il proprio Q.d.C. o, se siamo
in gita con la famiglia o altri amici, un
piccolo taccuino o quaderno.
 Una busta trasparente (tipo quelle coi
buchi) con qualche foglio bianco dentro
[poi capirete a che vi serve]
 un paio di matite o pastelli colorati;
 coltellino serramanico (o un paio di
forbici, se siamo Lupetti e Coccinelle);
 un rotolino di scotch trasparente;
 spirito di osservazione e curiosità per ciò
che ci sta intorno...;
 un po‟ di fantasia;
 e infine... un bel sentiero immerso nella
natura, lontano dai rumori, dalle puzze, e
dalla confusione della città!
Bene... allora si parte!
Iniziamo ad osservare quanti alberi differenti
incontriamo sul sentiero! Guarda: quello è
alto alto, e pieno di aghi luccicanti; quello
laggiù invece ha le
foglie grosse grosse,
se le tocchi senti come
s on
p e lose
ma
morbide!
Quello
laggiù ha dei fiori
bianchi davvero belli,
chissà cos‟è? E
guarda questo qua che
ha riempito il sentiero di bacche! Quasi quasi
ne raccolgo una...
Bravo! Direi proprio che è una buona
idea...con delicatezza potresti anche staccare
una foglia e metterla tra i fogli di carta nella
busta trasparente. Assicurati che rimanga
bella distesa e non si pieghi, poi riponi con
cura i fogli nella
busta, in modo che
l a
f o g l i a
resti...bella
pressata!
Quando arriverai a
casa, potrai così
chiedere a qualche
amico più grande
oppure consultare
un libro sulle
piante e risalire al
nome della pianta
vista e osservata!
Da quel momento
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Anno III Numero 2
ORIZZONTI
(Continua da pagina 6)
non scorderai più il
suo nome: ne sono
sicuro!
Ed è molto bello
chiamare ogni pianta
col suo nome... Ogni
nome ha un significato
dietro ed è il primo
passo per imparare a
conoscere le proprietà
e gli utilizzi di una
certa pianta.
Ti sei mai domandato perché Dio abbia creato
così tanti alberi, arbusti e fiori differenti?
Ebbene, ognuno di essi serve a QUALCOSA:
dà da mangiare ad altri animali o all‟uomo,
ospita alcuni uccelli o animali tra le sue
fronde, il suo legno può essere usato per
accendere un fuoco, costruire un tavolo,
realizzare un mobile o produrre la carta! Sai
quante cose, che utilizzammo tutti i giorni,
son fatte a partire dagli alberi??
Voglio farti qualche esempio: pensa alla
grande Quercia, dal tronco forte e possente e
dai rami frondosi sotto cui si ci può riparare
dalla pioggia o dal sole e le cui ghiande son
cibo prelibato per un sacco di roditori del
bosco! (magari, stando in silenzio, puoi anche
sentirli mentre passano da un ramo all‟altro...)
E sai allora perché la Quercia si chiama così?
Quercia vuol proprio dire “fortezza,
robustezza”! Il nome che porta indica cioè la
sua principale qualità.
Il Salice piangente è così chiamato perché ha
la chioma fatta a campana, con delle lunghe
foglie che scendono sulla tua testa... tanto da
sembrare delle lacrime di una persona che
piange! Il Pioppo tremulo, non appena spira
un soffio di vento, ha le foglie che
Pag.7
ondeggiano
subito, in quanto
leggerissime...sembra proprio che tremino!
Lascio a te il compito di scoprire il significato
di tanti altri nomi delle piante e soprattutto,
poco per volta, di impararli!
Ma non voglio farti perdere troppo
tempo...continuiamo la nostra gitarella!
Lungo il cammino ecco che salta fuori
qualche fungo! Non raccoglierlo, se non sei
con qualcuno che ti assicuri che sia
mangereccio! Ma, anche se è cattivo, non
distruggerlo! Anch‟egli svolge un importante
lavoro nella foresta! Limitati ad osservarlo…
certi funghi sono davvero buffi e strani! Al
più ne puoi disegnare uno sul tuo taccuino!
Poco dopo ci imbattiamo in una piccola
radura, ed ecco spuntare un bellissimo fiore
bianco! Senti come è profumato... e guarda
quelli viola laggiù? Chissà che saranno, forse
sono delle Viole Farfalle!
Ne raccogliamo una, con delicatezza, e la
mettiamo anch‟essa a pressare.
Quando saremo a casa dobbiamo ricordarci di
lei, cambiare la carta (che si sarà inumidita) e
metterla a pressare sotto una bella pila di
libri! Dopo un paio di giorni sarà pronta per
essere messa in una pagina del tuo quaderno,
senza che si ammuffisca o diventi brutta!
Attaccala con un piccolo pezzetto di scotch,
scrivici accanto il nome (se hai un libro puoi
anche aggiungere il nome scientifico e la
famiglia di appartenenza) e il luogo dove
l‟hai raccolta. Avrai realizzato una pagina di
ERBARIO!
Se poi in altre gite raccoglierai altri campioni
di fiori e foglie, arricchirai il tuo Erbario,
magari separando i fiori di campo dalle altre
piante, gli arbusti (come il Bosso, il Mirtillo,
l‟Erica, il Rododendro) dagli alberi veri e
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(Continua a pagina 8)
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ORIZZONTI
(Continua da pagina 7)
propri (Quercia, Faggio, Betulla, Tiglio, ecc.)
e questi a loro volta divisi in Conifere (gli
alberi con gli aghi, tipo l‟Abete, il Larice, il
Tasso, il Cedro) , alberi da frutto (Noce,
Pesco, Melo, Albicocco, ...) e così via.
Sono sicuro che ne nascerà un ottimo lavoro!
Infine, una volta arrivati al punto di sosta per
il pranzo, mentre ti riposi e ti guardi intorno,
alla ricerca di qualche grillo da fal saltare sul
tuo compagno che non li può vedere (meglio
di no!) o del giglio bianco da donare alla tua
bella (attenzione che non sia un fiore
protetto!), potresti arricchire il tuo Q.d.C. o
una pagina del tuo taccuino con una delle
seguenti cose:
 un “calco” di una foglia: è semplicissimo
e veloce da fare! Basta prendere una bella
foglia di un albero, metterla sotto una
pagina del tuo Q.d.C. e, badando a che
non si muova, passarci sopra una matita o
un pastello colorato. Le nervature della
foglia risulteranno in questo modo ben
evidenti!
 un “calco” di corteccia: appoggia il tuo
foglio alla corteccia dell‟albero e passaci,
come faresti per la foglia, un pastello
sopra, tenuto obliquamente. Sta attento a
non calcare troppo, o rischi di bucare il
foglio... giudica tu stesso il risultato!
 “Ricostruzione di una parte di una foglia”:
raccogli una foglia e tagliala a metà,
conservando solo la parte destra o sinistra.
Poi attaccala con un po‟ di scotch al tuo
Q.d.C. e ricostruisci tu, con la matita,
l‟altra metà!
 “Contorno di una foglia”: questa tecnica
risulta essere di grande effetto, soprattutto
con le foglie che presentino un bel
Pag.8
margine seghettato o pieno di lobi e
insenature (tipo la Quercia, il Castagno,
l‟Acero, il Platano). Prendi la foglia e
mettila sopra il foglio e tienila fissa con un
dito al centro, in modo che non si muova.
Poi passa il pastello dal centro della foglia
verso l‟esterno (e mai facendo il
contrario), in prossimità dei margini, in
modo
da
evidenziare
tutto
il
contorno. Il
risultato è
simile
a
quello che
vedi
in
figura.
 “Composizione naturale”: per veri artisti!
Puoi disegnare sul tuo foglio un disegno
qualsiasi (una macchina, la faccia di un
bambino, la promessa scout, una casa) e
poi attaccarci sopra pezzi di foglie,
opportunamente tagliuzzati, di diversi
colori, o i petali di qualche fiore, in modo
da riempire le diverse parti del disegno e
colorarlo...naturalmente!
Magari a te verranno in mente altre idee e
sono sicuro che, dopo una giornata all‟aria
aperta, oltre a tanta aria buona respirata avrai
anche arricchito il tuo Q.d.C e il tuo
patrimonio di conoscenze!
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Non dimenticare di scattare qualche bella
foto!!!
Buon lavoro e buona strada!
Procione attento
(Bagheera Branco Fiore Rosso)
Disegno di Alfonso, Branco Arcobaleno
Pronto Soccorso
Come allestire una cassetta di P.S.
Carissimi esploratori e guide…
I campi si avvicinano (e so che il riparto S.
Francesco quest‟anno va in Polonia per
l‟Eurojamboree). L‟attrezzatura è da
preparare con la massima cura per avere
tutto efficiente e pronto all‟uso…a partire
dalla batteria di pentole, alla tenda, dal
materiale di topografia alla famigerata
cassettina rigida con la croce dipinta sopra
e con scritto “PS della squadriglia
…………………”, che solitamente è un
obbrobrio…sarà che sarò soccorritore e
quindi sono molto esigente riguardo al
materiale e all‟ordine che una cassetta del
genere necessita…in fondo sono la vostra
sicurezza e la vostra salute che sono messe
in gioco… Ora vi do delle linee – guida su
come organizzare quella che io chiamo da
ora BORSA DI SOCCORSO:
1.
Dapprima
il
contenitore
materiale: per favore
abbandonate
le
cassette degli attrezzi
o le cassette da
pescatore…consiglio
di modificare uno
zaino di tela (tipo
scuola) in modo che
si apra orizzontalmente…lo zaino meglio
se è a colori vivaci…lo vedete meglio…
consiglio di comprare delle cerniere da
cucirci per poi aprirlo…
2.
procuratevi delle buste da toeletta
(almeno 5) e del velcro adesivo (bianco o
nero) di spessore 5 cm. Dovrete prenderne
almeno 1,5 metri.
3.
a questo punto potete prendere il
materiale vero e proprio di soccorso…
del
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(Continua a pagina 10)
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
(Continua da pagina 9)
eccovene una lista:
compresse di garza sterili (almeno
una scatola da 10 compresse)
due flaconi di disinfettante (si
consiglia H2O2)
rotoli di benda sterile
(almeno tre)
laccio antiemorragico
PIATTO!! (e MAI quello
EMOSTATICO di gomma)
cerotto a nastro di tela o
di carta
forbici dalla punta
arrotondata perfettamente
pulite e in ordine (e in
confezione sigillata!!!)
GUANTI
IN
LATTICE
(importantissimi!!!) (almeno 1 scatola
grossa!!!)
Barattolino di alcol etilico a 90°
(per disinfettare le forbici e NON per
accenderci il fuoco)
4.
Inserite con criterio
all‟interno delle bustine di
prima i vari componenti (ad
esempio non metteremo le
forbici insieme alle bende orlate…)
5.
evitate per ora di inserire
medicinali…se ne avete proprio bisogno
sappiate che in cassetta di Ps di Reparto ci
sono… chiedeteli ai vostri capi reparto…
come usare i medicinali sarà l‟argomento
della prossima chiacchierata…
Pag.10
varie squadriglie? La spiegazione è molto
semplice: il PS deve essere un presidio che
deve viaggiare con grandi velocità in caso
di bisogno, e per ottenere questo effetto, a
volte (cioè quando non siete in montagna
su un sentiero…) è necessario
lanciarlo da un compagno
all‟altro…è per questo che
consiglio a tutti che il trasporto
del Ps debba essere fatto da il/la
messaggero/a di squadriglia e
dall‟ambulanziere; l‟ideale è che
il PS arrivi dove ce ne è bisogno
in 1 minuto (massimo 1‟ 30”).
Da qui la necessità di usare
contenitori morbidi e flessibili.
Avrete di certo notato che tra il materiale
di assoluta necessità ho inserito i guanti,
cosa che ho visto solo ad una squadriglia
fino ad ora (e in quantità veramente
limitate). Perché è necessario inserire i
guanti? Ecco la spiegazione…solitamente
in riparto ai campi ci si lava le mani
veramente poco e comunque
non con l‟accuratezza che
meriterebbero…quindi per
evitare che l‟infortunato soffra
in futuro più di quello che
merita (anche se è il nostro più acerrimo
nemico…) a causa di infezioni della ferita
dovute al terriccio che si è insinuato tra le
labbra della lesione è OBBLIGATORIO
mettersi i guanti prima di qualsiasi
intervento di soccorso…
Altro motivo, anche se non meno
importante, è questo: è possibile che le
mani del soccorritore non siano
Perché rivoluziono così tanto i Ps delle
F.S.E. Gruppo Ge 1° c/o Istituto Sacro Cuore - Via L. Stallo 18
F.S.E. Gruppo Ge 3° c/o Parrocchia di S. Zita - V. di S. Zita 2
Per informazioni: Capo gruppo Paolo Ferrari: 010 -211214 - don Franco: 010-542463
(Continua a pagina 11)
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.11
avvisarli (soprattutto durante S. Giorgio e
hike di squadriglia) dell‟accaduto.
Se volete vi fornisco anche di libretti di
pronto soccorso da inserire come istruzioni
all‟interno della borsa…che solitamente
l‟ambulanziere dovrebbe sapere a
memoria…per averli, basta che mi
chiamiate a casa o che lasciate la richiesta
al vostro capo unità che mi avviserà.
Consiglio sempre di inserire nel PS anche
Buona Caccia da RennAffabile
un quadernetto dove annoterete tutto il
materiale usato e da cambiare, dove
segnerete alcuni numeri di utilità pubblica e
i numeri di telefono dei capi reparto per
(Continua da pagina 10)
completamente integre e che abbiano delle
micro – lesioni che possono andare a
contatto del sangue dell‟infortunato e
infettare il sangue del soccorritore stesso,
con la possibilità di contrarre malattie del
sangue (in gergo “leucemie”) veramente
gravi…
(Continua da pagina 3)
Non rassegnarti e non lasciarti innervosire più
di tanto. La purificazione dei pensieri e
l'abitudine a concentrarsi sulla preghiera non
sono un punto di partenza ma un “donoconquista” della costanza e dell 'umiltà.
Quando ti accorgi di esserti distratto ritorna
ad abbracciare il Padre, a dialogare col Figlio
ridendo anche delle tue distrazioni, chiedendo
allo Spirito di liberartene per quanto è
possibile al tuo attuale stato. Se ti è utile
pensa a questo: ti trovi al telefono con un
amico carissimo che ti chiama dall' America.
Saresti ancora capace di distrarti? Infine
ricorda che là dov'è il tuo tesoro sarà anche il
tuo cuore (Mt 6,21): piano piano il tuo tesoro
sarà Dio e sarà il pensiero di Lui a distrarti da
tutte le altre cose!
Quando non riesco ad entrare in un clima di
silenzio interiore è opportuno continuare a
sforzarmi difarlo, oppure devo ugualmente
iniziare la lettura del testo sacro?
Poiché il silenzio non si ottiene come
accendendo la luce tramite un interruttore, è
opportuno che tu faccia ancora qualche
tentativo. Puoi aiutarti respirando
profondamente e con calma, magari ripetendo
al ritmo del respiro una parola o una
invocazione (per esempio: Abbà/Padre, Gesù
abbi pietà di me, Vieni Spirito Santo). Ma se
ancora non riesci, inizia pure a leggere con
molta calma meditando ciò che leggi. Vedrai
che “chiodo scaccia chiodo”.
Quanto tempo deve durare la preghiera? È
proprio necessario farla ad un'ora precisa
della giornata?
Quanto tempo deve durare un incontro con la
tua fidanzata o la tua migliore amica? Un
incontro con Dio dovrebbe durare almeno un
quarto d'ora se stai in silenzio, almeno
mezzora se preghi sopra un brano della
Scrittura. Se poi vuoi essere generoso, un' ora
al giorno non è un traguardo irraggiungibile o
esagerato, né tantomeno uno “spreco” del tuo
tempo! Un appuntamento fisso per la tua
preghiera ti libera dalle fluttuazioni
dell'umore, ma se quando ti trovi in autobus
pensi al Signore anche quella è preghiera!
Offri tutto con semplicità e verità.
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ORIZZONTI
Pag.12
Tecnica
L’alfabeto semaforico
Salve ragazzi! Siate i benvenuti in questo
angolo del giornalino sulla „tecnica
SCOUT‟.
In questo primo appuntamento vi vorrei far
imparare l‟ALFABETO SEMAFORICO.
Questo alfabeto non è molto conosciuto e
quindi non molto praticato perché viene
data più importanza al MORSE perché
viene ritenuto più facile, ma non è così.
Prima di incominciare dobbiamo avere
sempre in testa che questo tipo di alfabeto
è come un orologio: il braccio sinistro è la
lancetta dei minuti, quello destro quella
delle ore e noi siamo il quadrante. Infatti si
va sempre in senso orario. Però (cosa assai
importante!!) le 2 braccia non si devono
mai andare a sovrapporre.
Come per la segnalazione morse,
ricordatevi poi che non si ripetono mai due
volte le doppie!!!
Esempio: “TUTTI SIAMO SCOUTS”
segnalato risulterà tradotto così: “TUTI
SIAMO SCOUTS”.
sposta in maniera
regolare come il
Sinistro.
Invece le lettere: „V
-K-Z-X-Y-J-W‟
sono le più difficili:
sono irregolari e
quindi
bisogna
saperle a memoria ma perfortuna son poco
usate!
Se uno sbaglia c‟è anche la posizione di
“ANNULLATO”.
Con questo alfabeto si possono trasmettere
anche i numeri facendo prima l‟apposito
segnale. I numeri sono come le lettere:
1=A, 2=B… 9=I, 0=L.
Per tornare a segnalare le lettere
dell‟alfabeto basta fare l‟apposito segnale.
Ora invece vi spiegherò come si segnala,
prima però vi devo dire una cosa: i mezzi
per segnalare. Questi sono solamente tre:
due bandiere, oppure le nostre due braccia
(come già accennato prima), oppure lo si
Bene, ora possiamo iniziare con la può scrivere come un messaggio in codice.
suddivisione dell‟alfabeto:
Io ora parlerò usando le bandiere.
Ora possiamo iniziare l‟argomento prima
Le lettere dalla „A‟ alla „G‟ sono le più accennato:
facili: infatti si usa un braccio solo che si
muove in maniera regolare: il Sinistro.
Chi segnala deve iniziare facendo con una
Le lettere dalla „H‟ alla „U‟ ( escluse J e bandiera un 8 ed aspettare che il ricevitore
K) iniziano a diventare più difficili: risponda facendo altrettanto.
(Continua a pagina 13)
compare il secondo braccio e pian piano si
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Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.13
(Continua da pagina 12)
Si fanno quindi, una dopo
l‟altra e lentamente, le lettere
della parola.
Una volta finita la parola si
incrociano le bandiere davanti a
se, fino a formare una X (non
sopra la testa), quindi si
continua con la parola
successiva. Quando si finisce la
frase si fa uguale la X ma si ci
trattiene di più oppure la si fa 2
volte.
Se si fa il segno di
“ANNULLATO”,
è
consigliabile ripetere la parola.
Finita la segnalazione si ripete
l‟8 con la bandiera fin che il
ricevente non risponde
ugualmente.
Bene per la segnalazione scritta
si utilizzano i segni che riporto nella
tabella (questi segni sono gli stessi per la
segnalazione con braccia o bandiere).
Ora vi farò un esempio:
Avete capito che vi ho segnalato???
Bene spero che abbiate capito e spero
anche che voi usate di più questo alfabeto
per le vostre segnalazioni.
Buona segnalazione!
Paolo Macco
(Sq. TORI, Rip. S. GIORGIO)
Disegno di
Giacomo,
Branco
Arcobaleno
soluzione: “A tutti auguro buona segnalazione”
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Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.14
Prove di pista
Le speciaricette di Fratel Biglio
Osservatore
...Zampe che non
fanno rumore; occhi
che vedono nella
oscurità; orecchi
che odono il vento
dalle tane, e denti
bianchi taglienti:
tutti questi sono i segni dei nostri fratelli...
questo è il ritornello di caccia del Branco
di cui facciamo parte. Ingredienti:
quaderno di Caccia sempre a portala di
mano (ma questo anche un cucciolo lo sa),
Costanza (tutta quella che avete), Occhi
aperti, Orecchie tese, Naso fino,
Polpastrelli sensibili, Lingua in buon
ordine. insomma tutti e cinque i sensi
pronti per l‟uso, un centrimetro a nastro,
Vecchi Lupi, Akela un pizzico, aiuto di
mamma e papà quanto basta, Seconda
Stella.
Preparazione: Scrivere sul quaderno di
caccia le proprie misure (fatevi aiutare da
un Vecchio Lupo a prenderle con il
centimetro a nastro): Allenatevi a casa
(aiutati dai vostri genitori) a riconoscere
degli oggetti al tatto (una matita, un
temperamatite, uno specchio, ecc.)
all‟odorato (caffé, tè, odori da cucina,
ecc.), al gusto (tutte le cose commestibili),
all‟udito (il trascinare di una sedia, il
frusciare delle foglie, il rumore di una
persona che sale le scale, ecc.).
Allenatevi anche a
ricordare almeno 10
oggetti su 15 che vi
farete preparare dai
vostri genitori o da
un vostro fratello o
sorella maggiore che
ve li farà osservare per un minuto (usate
un orologio); fate anche con i vostri amici
questo gioco di società: a turno uno esce e
rientra dopo essersi cambiato qualcosa
(togliersi un calzino, mettersi un fazzoletto
al collo o nella tasca dei pantaloni in modo
che sporga un poco, ecc.) chi rimane in
sala dovrà riconoscere i cambiamenti.
Un altro gioco che potete fare è quello dì
mimare una persona conosciuta in modo
che gli altri riconoscano chi è. Fate questi
giochi a feste con gli amici, sono molto
divertenti e voi vi allenerete per la
specialità.
Imparate anche i segni di pista, disegnateli
sul vostro Quaderno di Caccia e sappiateli
riconoscere a prima vista in modo che,
quando i Vecchi Lupi vi proporranno
qualche percorso, lo sappiate seguire senza
problemi.
Fatevi prestare dalla mamma un vecchio
settimanale enigmistico e cercate di
risolvere i giochi in cui si devono
individuare le differenze tra due disegni;
siate capaci di trovarne almeno uno più
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ORIZZONTI
(Continua da pagina 14)
della metà. Le prime volte fatevi aiutare,
poi cercate di fare sempre più da soli.
Dopodiché, quando andate con i vostri
genitori in giro per boschi osservate
attentamente il posto dove farete il pranzo;
questo per due motivi: per lasciarlo come
era prima che arrivaste (senza cioè lasciare
cartacce, buste di plastica piene di rifiuti,
ecc.) e per esercitarvi a trovare e seguire
delle tracce di animali o a scoprire delle
particolarità di questo terreno. Siamo ora
pronti a cuocere il tutto: quando avrete
l'occhio vigile, l'udito pronto e l'odorato
allerta, presentatevi da Akela che rimarrà
piacevolmente stupito dei vostri progressi
e sarà ben disposto a consegnarvi la
specialità ben cotta alla prima occasione.
Starà dunque a vai mettere la ciliegina
sulla torta imparando l‟impegno speciale.
Storia sacra
Tra le speciaricette questa è sicuramente
impegnativa, ma anche molto appetitosa.
Insomma, roba da
cuochi provetti.
Ingredienti: coraggio
un pizzico, una buona
dose di costanza, una
Sacra Bibbia (attenti a
che sia una edizione completa, II Q. di C
ed un po' dì Baloo (se Baloo non c'è anche
Akela va benissimo).
Preparazione: aprite la vostra Bibbia e
scegliete gli ingredienti adatti per la vostra
"macedonia” lo ve ne consiglierò alcuni
indicandovi con precisione il libro (con la
propria sigla), il capitolo ed versetti. Ad
Pag.15
esempio il libro ISAIA, capitolo 7, versetti
da 14 a 16 lo indicherò semplicemente
così:
Is 7, 14-16. Andate avanti solo dopo
esservi esercitati nell'uso della Bibbia.
Come ingredienti di base raccogliete
dall'Antico Testamento alcune storie che
annunciano o prefigurano Gesù. Molto
saporita è la storia che trovi nella Genesi al
capitolo 22 (Gn. 22): Dio mette alla prova
Abramo chiedendogli di sacrificare suo
figlio Isacco; Isacco non sarà ucciso ma
sarà poi Dio stesso a sacrificare per tutti
noi il suo figlio Gesù.
Potete anche prendere le storie di due che
furono portatori di salvezza come Noè
(Genesi) e Mosè (Esodo, Numeri) oppure
scegliere profezie che annunciano la
venuta di Gesù: leggendo Isaia, 7 o
Geremia, 33 o Ezechiele, 34.... le
scoprirete facilmente e potete trovarne
altre ancora di primissima scelta.
Passate ora dall'Antico al Nuovo
Testamento: cosa successe a Gesù in
luoghi come il fiume Giordano, Cana, la
Samaria, la Betania, il Getsemani....? Dove
si svolsero l‟ultima Cena e la Pentecoste?
Se rispondete con l'aiuto di una carta della
Palestina, il più è fatto!
Scegliete poi le Parabole più prelibate e
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(Continua a pagina 16)
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.16
(Continua da pagina 15)
cercate di capirle a fondo prima di
presentarle a Baloo (che è di gusti un po'
ricercati). Vi suggerisco: II buon
samaritano (Lc 10, 25-37), La casa sulla
roccia (Mt 7, 24-39), II seminatore (Mt 13,
1-9). Cercatene almeno altre tre da soli e,
con l'aiuto dell'indice analitico, aggiungete
almeno uno dei miracoli compiuti da
Gesù.
Dal Vangelo di Luca prendete i primi due
capitoli e selezionate solo i brani in cui si
parla della Madonna. Infine i primi
capitoli degli Atti degli Apostoli
dovrebbero bastare per accontentare Akela
quando gli racconterete cosa fecero gli
Apostoli dopo l'Ascensione di Gesù.
Bene! La vostra "macedonia" è già pronta
ed avrà certamente un grande successo se
avrete scelto con cura i migliori
ingredienti.
Conservatela in frigorifero finché non
avrete imparato l'impegno speciale, quindi
servitene in pubblico porzioni abbondanti.
Messaggero
Per preparare questo budino sono
necessari una lingua cortese (soprattutto al
telefono) e sapere
impiegare nel modo
giusto i seguenti
ingredienti.
Ingredienti:
una buona manciata di
precisione, qualche chilo di memoria, un
telefono, un grande ed ingombrante elenco
telefonico, un ordinato Quaderno di
Caccia, una penna e la Prima Stella.
Preparazione:
tutti questi ingredienti probabilmente ogni
lupetto di prima stella li può trovare
facilmente, ma deve saperli usare. Se
sapete il cognome e l‟indirizzo di un
vostro amico, con l‟aiuto dell‟elenco
telefonico potrete facilmente scoprire il
suo numero di telefono per dirgli l'ora
esatta in cui la merenda sarà pronta.
Questo budino dovrete farlo assaggiare
anche a papà e mamma, perché vi
potranno insegnare come si invia un
telegramma o come spedire un pacco, così
che possiate poi ripetere la ricetta quando
può essere loro utile.
Chiaramente, se volete invitare altri lupetti
ad assaggiare il vostro budino, dovrete
avere già scritto con molta precisione gli
indirizzi ed i numeri di telefono del
Branco sul vostro Quaderno di Caccia.
Dei bravi cuochi devono però sapere
essere precisi e rispettare il menù richiesto;
perciò sarà importantissimo per la vostra
speciaricetta che tutte le volte che ricevete
una catena telefonica, voi vi sappiate
scrivere in modo chiaro e veloce il
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ORIZZONTI
(Continua da pagina 16)
me s s a g g i o p e r po i " p a s s a r l o "
correttamente al resto della sestiglia,
assicurandovi che il lupetto che voi
chiamate scriva a sua volta bene il
messaggio, lo capisca e continui a sua
volta la catena. Ricordatevi poi che un
buon cuoco cura tutti i particolari e quindi,
se non trovate il lupetto che dovete
avvisare o quello a cui dovete mandare il
messaggio, cercate quello che lui avrebbe
dovuto chiamare, affinché la catena non si
blocchi. Ovviamente più tardi chiamerete
di nuovo tutti coloro che non siete riusciti
Pag.17
a contattare.
Se poi tempesterete gli altri lupetti ed i
Vecchi Lupi di lettere e cartoline, anche
Akela apprezzerà il vostro operato e vi
premierà come solo lui può fare...
Buona Caccia!!!
Akela Branco Arcobaleno
Notizie dai Riparti
La mia prima uscita con il Riparto
Il titolo dice
tutto
quello
che io voglio
raccontare:
tutto iniziò il
18 gennaio(un
sabato) con la
partenza
da
Brignole,
destinazione
Carasco. Arrivato “tutto intero” (nella mia
fantasia)e rilassato mi recai nella mia
stanza (se così si poteva chiamare).
Naturalmente ci mandarono a fare legna...
ecco perchè mi voglio
fermare, non capisco
questa frase “ci mandarono
a fare legna” ....ah! i capi
squadriglia e i capi
guardavano e gli altri
lavoravano e si spezzavano la schiena e
loro si risposavano....poverini erano
stanchi!!!
19 gennaio domenica: mi sveglio e sento
uno strano dolore e la vista è
annebbiata...poi capisco che era quella
cosa nera che sputava fuoco...insomma
una stufa un po‟ rotta, ma va be‟.
Andiamo avanti:sto tornando a casa con un
mal di testa che nessuno in vita avrebbe.
Arrivo dagli autobus e trovo mia mamma
che mi riferisce una brutta notizia: la
partita Inter Perugia è finita 1-3.
Ciao a tutti i genoani!
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Buona caccia
Nicolò Salomone
Riparto Impeesa Ge 3
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.18
Notizie dai Branchi
Reportages fotografico...
Pubblichiamo in queste due pagine
qualche foto delle ultime Caccie e
dell’ultimo Volo ad Assisi compiuti
dai nostri Lupetti e Coccinelle....
Ci scusiamo con il Cerchio “Stella
Nascente” che aveva preparato anche
un articolo sulla bella avventura di
Assisi ma che è andato perduto nel
disordine delle sedi di Santa Zita...
A tutti Buona Caccia e Buon Volo!
(sopra): Caccia ai Parti Casarile
(a sinistra): B.P. day Campo Ligure
(in basso a sin.): Prati Casarile
(sotto): in tana a S.Zita con le Cocci
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ORIZZONTI
Notizie dal Cerchio
Direttamente da Assisi...
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Pag.19
Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.20
Notizie dai Riparti
Racconto il San Giorgio
L‟appuntamento è stato per le 16,00 del
giorno 25 aprile a Palle d‟oro, anche se a
causa di troppa gente che si trovava sul
prato abbiamo dovuto spostare l‟apertura
alle ore 19,00.Di pomeriggio appena
arrivate le squadriglie gli abbiamo fatto fare
la costruzione della nave.
Dopo una buona cena alla trappeur
abbiamo incominciato il grande gioco, che
consisteva nell‟andare a prendere le
bandiere della propria fazione e 20 palline
della propria squadra. C‟erano 2 fazioni
quella della repubblica marinara di Genova
e quella della repubblica marinara di Pisa.
La mattina successiva dopo aver fatto
Quadrato Urlo Legge e Orazione e
l‟alzabandiera sono incominciate le prove
da fare di squadriglia. C‟erano 6 prove:
topografia, natura, aggiustare la ruota della
bicicletta buca, Kim, segnalazione, pronto
soccorso.
Per le 11,00 abbiamo lanciato la gara di
cucina che consisteva nel cucinare la pasta
al sugo, pollo, verdure e per la squadriglia
che voleva il dolce. Quest‟anno, a
differenza
degli
altri
anni,
non
abbiamo
fatto
la
presentazione per chè abbiamo notato che
nei S. Giorgi successivi i ragazzini
cucinava per far mangiare bene i capi
mentre loro non mangiavo niente. Giravano
2 capi tra le squadriglie per far si che
mangiassero bene anche loro.
Nel pomeriggio si sono riprese le prove.
Alle ore 18,00 accensione dei fuochi per
incominciare a cucinare.
19,00 issabandiera.
Alle ore 21,00 è stata celebrata la messa da
parte di Don Franco .
Alle ore 22,00 abbiamo fatto il fuoco di
bivacco, purtroppo solo alle ore 22,30
perché ha incominciato a piovere.
Alla mattina dopo il quadrato e
l‟alzabandiera abbiamo lasciato del tempo
di squadriglia affinché completassero la
costruzione della nave, alle ore 10,00 circa
è incominciata la sfida con le navi tra i
pisani e genovesi.
Alle ore 12,00 c‟è stata la chiusura del S.
Giorgio ed ecco la squadriglia vincitrice per
l‟anno 2003: la squadriglia Pipistrelli di
Vimercate. Peccato che la prima
squadriglia dei nostri Riparti si sia piazzata
all‟ottavo posto: si tratta di quella delle
Arieti.
Ghiro caparbio
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ORIZZONTI
Pag.21
Route di Pasqua a Soviore
…sette del mattino di Giovedì Santo…
…Sette del mattino
di Giovedì Santo,
nella cappella del
M o n a s t e r o
Benedettino
di
S.Maria del Mare;
al termine del
M a t t u t i n o ,
centoventi
tra
rover, scolte e capi
partecipano in silenzio ad una cerimonia
inconsueta per un monastero di clausura:
una monaca, pronunciando la sua
Promessa, entra a far parte della fraternità
mondiale delle Guide e degli Scouts.
Per compiere il mio
dovere verso Dio e
verso la Patria
Per
aiutare
il
Prossimo in o g n i
circostanza
Per osservare la
Legge delle Guide.
Suor Maria Gregoria, non compiendo una
scelta associativa ma di adesione al
movimento degli scout e delle guide, recita
il testo della Promessa della Guida
dell‟AGI, l‟associazione ormai sciolta delle
Guide italiane e decide di marciare con noi
stando nella sua cella: diversi gli strumenti:
Non è poi difficile trovare tra i consacrati, adorazione e preghiera al posto di zaino e
monaci, monache o sacerdoti, ex scout che scarponi, ma identico lo spirito.
hanno seguito la chiamata del Signore. E‟
più raro, credo quasi unico, che un La badessa, madre Maria Teresa, ci
consacrato, e nello specifico una monaca ricordava quanto grandi siano le finestre
benedettina di clausura, chieda di fare la che l‟adorazione e la preghiera aprono nel
Promessa scout.
chiostro verso il mondo, ecco allora che al
Rover e alla Scolta viene proposto di
Cosa si agitasse nel cuore di suor Maria camminare sui sentieri della vita con lo
Gregoria in quel momento non lo stesso spirito con cui il monaco prega e
sappiamo, conosciamo invece l‟emozione e lavora nel suo monastero: attenti a tutto,
l‟affettuosa fierezza che erano nei nostri aperti ai fratelli e rivolti al Signore.
cuori. Ci ha colpiti sentir pronunciare con Questa cerimonia ha suggellato e ribadito il
voce matura, bassa e serena, quanto siamo legame profondo che da tempo lega le
usi sentire da voci giovani e squillanti:
monache di Castellazzo e la Comunità
Con l’aiuto di Dio
Scout di Soviore; un legame fatto di gesti
Prometto sul mio onore di fare del mio semplici e concreti,
di spiritualità e
(Continua a pagina 22)
meglio
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Anno III Numero 2
ORIZZONTI
(Continua da pagina 21)
preghiera.
Anche quest‟anno la nostra Route di
Pasqua è partita dal monastero, dopo il
lancio al fuoco serale del mercoledì del
tema: “Risorti con Cristo per camminare in
una vita nuova”, presente S.E. il Vescovo
della Spezia.
Proprio il canto del Mattutino ha dato lo
slancio al cammino che ci ha portato
attraverso le Cinque Terre fino al
Santuario di Nostra Signora di Soviore,
dove abbiamo vissuto e meditato le liturgie
del triduo pasquale e gioito nella
Resurrezione di Cristo.
Proprio al fuoco del mercoledì e proprio
da suor Maria Gregoria la provocazione
che ci ha fatto riflettere e discutere per i tre
giorni: “Perché rinnovare la Promessa
battesimale alla Veglia del Sabato Santo?
Nessuno ci obbliga, se non ne siamo
convinti; come per la Promessa Scout, è
una scelta libera e consapevole, non un
vuoto rituale obbligatorio”.
Le voci che all‟unisono hanno urlato i
Pag.22
“Rinuncio!” e i “Credo!” alla Veglia e
hanno risuonato nel Santuario forti e
chiare sino al Signore hanno concretizzato
la consapevolezza del Rinnovo come
conquista di “nuovi” cristiani.
Sui sentieri del Parco Nazionale delle
Cinque Terre quest‟anno hanno marciato
in centoventi. Ma, come ogni anno, il
quadro non è mai uguale a se stesso.
Nel 2002 le associazioni presenti erano
Agesci, Fse, Cngei, Masci con prevalenza
Fse, pochi i “cani sciolti” (Capi e RS da
soli) e la maggioranza era decisamente
femminile: cinque unità di formazione (3
fuochi, un noviziato e una compagnia di
S.Giorgio) contro tre (due clan e una
Compagnia di san Giorgio).
La Route 2003 ha visto presenti 3
associazioni (Agesci, Fse e Scout di
S.Benedetto da Palermo) con una
prevalenza all‟80% di Agesci, una
presenza importante (25) di Capi e RS e
decisamente maschile (solo 1 fuoco contro
3 clan, 1 noviziato e 1 Compagnia di
S.Giorgio) a confermare l‟originalità che
anno per anno e anno dopo anno
caratterizza la presenza scout alle Route di
Pasqua sovioresi.
Riccardo Tronfi
Orma di Lupo
Vice Capo Campo
della Route di Pasqua 2003
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Anno III Numero 2
ORIZZONTI
Pag.23
Challenge 2003
IL CEPPO a distanza di 7 anni TORNO’
a GENOVA...
L‟8 e 9 Marzo scorsi si è svolto a Voltri
(zona Passo del Faiallo - Passo del
Turchino) il Challenge Regionale Rovers
che ha visto la partecipazione di ben 21
Pattuglie. Riportiamo qui l‟elenco delle
prime 10 classificate.
Da parte di tutta la Redazione e di
tutto il Gruppo sinceri complimenti
alla pattuglia vincitrice per aver
riportato a Genova il Ceppo che
ormai da 15 anni va al Clan vincitore a
cui va l‟onore di incidervi sopra il proprio
nome. Gli ultimi a vincerlo erano stati nel
1996 Gianluca Tammaro e Alex
Guerrero.
Buona Starda!
CLASSIFICA:
PATTUGLIA
GRUPPO TEMPO(h)
————————————————————
1. Boarges - Figli del Tuono GE I
6:06
(Andrea Macco - Patricio Spallarossa)
2. Dragone
3. Zollo e Braccio di Ferro
Albino1
GE 1
6:37
6:57
Induno O.
Induno O.
Albino 1
Mortara 1
Varese1
Mezzago1
Mortara 1
7:31
7.55
7:57
8:58
9:18
9.22
10.13
(Federico Serra - Emanuele Roggio)
4. Cammelli selvaggi
5. Cani da tartufo
6. DaBohEGio
7. Alinghi
8. Jackass
9. Centaurus
10. Broken Sword
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ORIZZONTI
Pag.24
CONCORSO “ DISEGNA TU LA COPERTINA”
e PUBBLICAZIONE CANZONIERE SCOUT
La copertina di questo numero se l’è aggiudicata ANDREA CASSIA
(lupetto Branco Fiore Rosso) al quale presto andrà una copia omaggio del
nuovo Canzionere scout che
- UDITE UDITE Sarà diponibile dalla prossima settimana!!! Contiene:

più di di 150 testi di canzoni scout per tutte le occasioni

una raccolta con più di 60 danze e bans

accordi musicali per chitarra per la maggior parte delle canzoni

per i più piccoli: speciale sezione dedicata ai più bei canti lupetto
E’ COMODO, PARTICO (FORMATO QUADERNO A5), RILEGATURA
E COPERTINA IN CARTONCINO .
Costo assai modico, preventivato intorno ai 5 Euro (attendiamo che la
Tipografia ultimi il lavoro)
NON FATEVELO SFUGGIRE PRIMA DEI CAMPI !!!

PER PRENOTARNE UNA COPIA RIVOLGETEVI A:
ANDREA MACCO (BAGHEERA GE 3) TEL. 010.217151
PATRICIO SPALLAROSSA
TEL. 010.2725346
La Redazione
Direttore responsabile: Stefano Bonci (Tigre dagli artigli lucenti)
Redazione (in ordine alfabetico) : Andrea Bisso (Orsetto Laborioso) - Michele Di Siena
(Toro impulsivo) - Francesco Fabbrini (Ermellino fiero) – Andrea Macco (Procione
attento) - Matteo Magnani (Koala volenteroso) - Paolo Mangini (Cavallo allegro) –
Francesco Meduri (Gazza allegra) - Emanuele Merlo (Iena agguerrita) - Andrea
Nadotti (Fenicottero taciturno) – Emanuele Roggio (Mangusta fedele) - Federico
Serra (Puledro veloce)– Daniel Spada - Patricio Spallarossa (Renna Affabile)
Hanno collaborato: Gianluca Tammaro (Pipistrello Silente e disponibile), Paolo
Semino (Ghiro Caparbio), Riccardo Tronfi (Orma di Lupo), Samantha Incaricata di
Distretto Branca Scolte, Cerchio “Stella Nascente”, Paolo Macco, Andrea Cassia,
Nicolò Salomone, Giacomo e Alfonso del Branco Arcobaleno.
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