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Valcanale da ripulire entro giugno

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Valcanale da ripulire entro giugno
Provincia 33
L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 6 MAGGIO 2012
a
Valcanale da ripulire entro giugno
Ordinanza del sindaco di Ardesio alla Srl proprietaria dell’area: due mesi per bonificarla
Chiesta una perizia sul dissesto e una sulla discarica abusiva. La società: faremo la nostra parte
A
Ardesio
MARTA TODESCHINI
provvedimento solo ieri per essere sicuro che fosse arrivato a
destinazione.
Proprio ieri il liquidatore della Valcanale Srl, Maurizio Ghilardini, interpellato per un commento all’ordinanza, lassù tra la
Cima di Fop e il gruppo dell’Arera ha riportato il sereno anche se
ancora piove. «Stiamo valutando con i nostri geologi come agire, per mettere tutto a posto» ha
commentato. E ancora: «Smonteremo le seggiovie».
Escursionisti e amanti della natura – quella linda, accessibile –
segnatevi la data del 30 giugno.
Entro quel termine una situazione quel tantino critica da meritarsi titoloni a tutta pagina che
parlavano di «scempio», «disastro ambientale» e via discorrendo avrà il suo D-day. Lo scempio
di Valcanale ha avuto il suo ultimatum.
L’ha lanciato il sindaco di Ardesio, il giovine Alberto Bigoni, Sotto la lente da anni
con un’ordinanza nei confron- Certo il sindaco Bigoni sapeva
ti della Valcanale Srl, società di osare, smuovendo le acque
proprietaria dell’area dove si con tali richieste, oltretutto dotrovano gli impianti sciistici ab- po 15 anni di stasi, nonostante
bandonati dal 1997. Cosa dovrà ripetute denunce da parte degli
fare? Due cose e mezza, forse amanti della montagna e anche
tre: anzitutto ripulire la zona del Wwf. «Questo documento
non ha precedenti,
«Pià Spis» da rifiuti di
volevo mettere un
ogni genere e da tutfermo nella dito ciò che può costi«Un punto punto
scussione e nella trattuire un pericolo per
fermo nella tativa per la risoluziogli escursionisti o gli
del problema»
abitanti del posto. E
trattativa, ne
spiega il sindaco.
non entro l’Expo: enper risolvere Che sapeva cotro due mesi.
Cosa si debba sistedi poter
il problema» munque
mare qui, è cosa nota,
contare su «un clima
più volte denunciata:
di collaborazione»,
seggiovia e magazzini
confermato ieri dalle
abbandonati oltre che
parole di Ghilardini:
pieni di rifiuti di ogni
ora la società, pur obgenere, idem per l’albligata da un pezzo di
bergo Sempreneve
ALBERTO BIGONI carta non proprio
(sempre non proprio: SINDACO DI ARDESIO soft, farà (finalmenè chiuso dal 1997, cote) la sua parte. Ghime pure tutti gli impianti), poi lardini mette comunque quallastre di eternit sparse nei parag- che puntino sulle i. Parla di etergi e un cratere al posto del piaz- nit e annuncia: «Qualcuno ce
zale dell’hotel, oltre alla strada l’ha scaricato, sporgeremo ded’accesso mai collaudata. Tutto nuncia». Idem per la moquette,
da sistemare.
mentre sul dissesto idrogeoloIl secondo punto dell’ordi- gico pensa che «il 90 per cento
nanza: la Valcanale Srl dovrà delle cose dipendono dall’eropredisporre una relazione sul sione normale della montagna:
dissesto idrogeologico per accer- per questo devono provvedere
tare, in contraddittorio con un gli enti pubblici».
geologo designato dal Comune
di Ardesio, le condizioni di ri- La genesi dell’ordinanza
L’ordinanza è stata emessa sulla
schio per tutta la zona.
Bigoni ha messo nero su bian- base dell’esito dei sopralluoghi
co anche una seconda perizia effettuati dal responsabile del
geologica, per capire se la temu- Settore tecnico del Comune e
ta discarica abusiva di moquette dall’agente di polizia locale, insotto il piazzale dell’albergo c’è o sieme al liquidatore della Valcanon c’è. L’attiverà il Comune, ma nale Srl e a Silvio Calvi, ex presise alla fine pezzi di tappeti o tap- dente del Cai di Bergamo e conpetini affioreranno per davvero, sulente della società, il 12 e il 27
aprile, «una verifica lunga, ritari costi se li accollerà la società.
data dalla neve» precisa Bigoni.
«Metteremo tutto a posto»
Il sopralluogo ha evidenziato
L’aut-aut è scattato il 30 aprile, (confermato) condizioni di poma il sindaco ha reso noto il tenziale pericolo per gli escursio-
1
1. Scarponi da sci disseminati dentro un magazzino degli impianti sciistici abbandonati di Valcanale FOTO ALBERTO BIGONI ; 2. le lastre di eternit che
affiorano dal terreno, davanti all’albergo Sempreneve; 3. ancora una panoramica sul piazzale degli impianti
2
nisti che frequentano la zona e
condizioni di dissesto idrogeologico «potenzialmente in grado di
determinare un rischio per le
sottostanti infrastrutture e zone
di uso» si legge nell’ordinanza.
Condizioni derivanti dal «cedi-
mento e dal disfacimento di moduli di gabbionate a suo tempo
posizionate per il contenimento
del piazzale e per la creazione di
briglie lungo la valle, dall’abbandono di ogni pratica di manutenzione delle opere di regimazione
3
delle acque, dalla presenza di
parti di strutture in cemento armato di rilevanti dimensioni all’interno della valle e, non ultimo, dall’esistenza di zone di franamento a monte e a valle della
strada di accesso, dovute alle
azioni disgregatrici della pioggia
e dell’alternarsi di gelo-disgelo e
al cedimento di alcuni tratti di
muratura sempre in cemento armato». Una lista della spesa che
ora non ammette più rinvii. ■
©RIPRODUZIONE RISERVATA
a
Denunciò lo scempio
ora è consulente
«Importante è il fine»
ARDESIO
a Undici pagine farcite
di fotografie e una raccomandazione di fondo: «Mi auguro che
si possa intervenire per risolvere il problema».
Ora che questo problema potrebbe finalmente risolversi,
con l’ordinanza del sindaco di
Ardesio che intima alla Valcana-
le Srl di bonificare la zona degli
impianti abbandonati in località
Pià Spis entro due mesi, la soddisfazione non può essere che
doppia.
Perché Silvio Calvi, già presidente del Cai di Bergamo, è tra i
più appassionati difensori della
natura in generale e quindi di
Valcanale. Ma anche, ora, con-
sulente della stessa Valcanale
Srl. «Da accusatore a risolutore» fa notare il sindaco Alberto
Bigoni.
L’ingegner Calvi si stupisce
dell’osservazione e va dritto all’obiettivo: «Credo che il fine sia
lo stesso: è necessario mettere a
posto quello scempio lassù».
Così lo scorso mese è salito con
il liquidatore della Valcanale Srl
e i tecnici del Comune per il sopralluogo chiesto dall’ordine di
servizio del sindaco.
Un ritorno, visto che da tempo questa zona degradata era
sotto i suoi occhi. Lo documentano le decine di fotografie allegate alla lunga lettera che l’ex
presidente del Cai scrisse insieme all’ex rifugista dell’Alpe Corte, Sandro Seghezzi, e inviò a Bi-
goni lo scorso dicembre. Passava in rassegna tutto ciò che ora
si può leggere nel verbale di sopralluogo. Un mese prima, a novembre, era già stato lassù con
l’assessore ai Lavori pubblici,
«era importante che il Comune
si muovesse» commenta Calvi.
Le stesse parole pronunciate
da Mario Zamboni, presidente
del Wwf di Bergamo, che così
commenta l’ordinanza: «È un
fatto assolutamente positivo, bisogna ora vedere quanto la società, che è in liquidazione, potrà fare». La cosa, aggiunge, «poteva risolversi già trent’anni fa,
ad allora risale la discarica». Di
mezzo, denunce in Procura e
appelli, titoloni sui giornali e
vandalismi ripetuti. ■
Un’immagine degli inizi degli Anni Novanta: le piste chiusero nel 1997
M. Tode.
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