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Regolamento per il gioco “La disfida delle streghe”

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Regolamento per il gioco “La disfida delle streghe”
Regolamento per il gioco “La disfida delle streghe”
In occasione dell’edizione 2015 di Casei Medievale, ci sarà un’attrazione già
parzialmente sperimentata l’edizione scorsa, e inserita come parte integrante
dello spettacolo per quest’anno.
L’attrazione, dal tono goliardico e scherzoso, è pensata per coinvolgere
maggiormente il pubblico che non è necessariamente interessato
esclusivamente ai combattimenti, ma viene per degustare le libagioni locali ed
assistere a qualcosa di diverso dal solito; nel contempo, anche le persone che di
solito fanno da “contorno” ai guerrieri veri e propri, avranno la possibilità di
partecipare con modalità più attiva alla manifestazione.
Pertanto:
• Ogni gruppo dovrà nominare due (o anche una sola, dipende dal totale dei
gruppi iscritti) giovani e simpatiche streghe volontarie che nella giornata di
sabato verranno sottoposte sulla gogna alla tortura del solletico. Le risate, urla
e strepiti di pentimento per le loro attività stregonesche verranno giudicate dal
pubblico. Durante questa sfida, di tanto in tanto verranno prese a caso alcune
persone dal pubblico, per coinvolgerlo maggiormente e anche per allungare la
scenetta.
• Per i gruppi piccoli è possibile “chiedere in prestito” le “volontarie” ad un
gruppo amico; naturalmente non possono essere le stesse che concorrono per il
gruppo nativo.
• E’ altresì possibile chiedere alle ragazze nel pubblico di concorrere
volontariamente al gioco sotto l’egida del gruppo; in questo caso il punteggio
farà media con quello delle concorrenti ufficiali. Questo stratagemma serve a
coinvolgere ancora una volta il pubblico.
La disfida con tutte le concorrenti avverrà sabato pomeriggio, in modo da avere
più punti di attrazione durante la manifestazione.
Poiché il gioco funziona bene solo se le ragazze ridono e strillano, i gruppi che
forniranno streghe insensibili verranno banditi dall’intero territorio dell’oltrePo
per 7 generazioni, i loro averi confiscati e i loro accampamenti distrutti col
fuoco.
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