Dipinti di J. G. Segrelles - Istituto San Giuseppe Calasanzio
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Dipinti di J. G. Segrelles - Istituto San Giuseppe Calasanzio
DIPINTI RIGUARDANTI LA VITA di SAN GIUSEPPE CALASANZIO ESEGUITI da JOSE’ GABRIEL SEGRELLES INTRODUZIONE Nato in Albaida (Valencia) nel 1885 e morto nella stessa città nel 1969, Segrelles ha ricevuto dalle Scuole Pie di Catalogna, su proposta del P. Joan Ziegler, che conosceva i fioretti di San Francesco da lui dipinti, l’incarico di dipingere quelli del Calasanzio. A questo scopo trascorse alcuni mesi del 1925 nel noviziato scolopico di Moià, dove realizzò la maggior parte della serie di 88 quadri, tutti di piccola misura sopra legno. Come fioretti, e malgrado che parecchi quadri presentino fatti storici, in genere rispondono a una mentalità poco critica, che era anche quella delle fonti, che Segrelles ha avuto sotto mano nelle biografie calasanziane allora disponibili. Queste fonti vengono citate in ogni quadro, con aggiunte dalle opere dei PP. Adolfo García-Durán e Severino Giner, apparse posteriormente, ma che contribuiscono a chiarire il contenuto di qualche quadro. I fioretti calasanziani, senza pretese di spirito critico, trasmettono con ingenuità tradizioni semplici che hanno la virtù di ritrarre molto bene lo spirito caratteristico del Calasanzio e del suo primo contorno. La collezione, custodita nelle Scuole Pie di Sarriá, sparì durante la Guerra Civile di Spagna. Un colpo di fortuna permise di ricuperare, negli anni ‘40, due quadri, in Perpinyà. Una storia poi rocambolesca, negli anni ‘60, permise il recupero di altri 40 quadri originali. Questo complesso di 42 quadri originali si trova nelle Scuole Pie di S. Antoni a Barcellona. Dei rimanenti abbiamo solo riproduzioni attraverso i negativi fotografici esistenti oppure attraverso alcuni positivi fotografici già pubblicati. Nel catalogo che segue, i quadri sono numerati seguendo press’a poco un ordine cronologico. Gli originali conservati hanno una doppia numerazione e figurano in neretto. SIGLE: AC. P.Antonio Cajón - Vida de S.José de Calasanz ,Madrid 1748 EC. Educador Católico - P.Canata - Barcelona 1943 EI. Eduardo Llanas - Escolapios Insignes -Madrid 1899 FL. Florecillas Calasancias - P.Valentin Caballero Madrid, 1956 GD. García-Durán - Itinerario Espiritual Barcelona 1967 SG. Severino Giner – San José de Calasanz. BAC, 1992 TD. Timon-David - Vida de S.José de Calasanz Zaragoza 1905 _____________________________________ 1. IL SANTO Dei BAMBINI: Il Calasanzio con bambini tra nuvole. Allegoria introduttoria. 3. INSEGNA AD ALTRI BAMBINI: Spiega il catechismo. TD p.4 2. AI 5 ANNI VUOLE UCCIDERE IL DEMONIO: Senza paura, con un pugnale, lo cercherà dappertutto. TD p.2-3 4. IL DEMONIO TENTA DI BUTTARLO IN UN POZZO : Davanti gli attacchi del demonio il giovane Calasanzio non si spaventa, ma fa il segno della croce.. TD p.7 5 (1) MALATO, FA VOTO DI VERGINITÀ: Dopo la tentazione di Valencia "ammalò gravemente e avendo fatto voto de virginità, purché arrivasse al sacerdozio, subitamente guarì" TD, p.20 6 (2) IN MONTSERRAT: Risiedette quattro mesi accompagnando il Vescovo di Lerida, Visitatore del Monastero. TD P.22 7 (3) SOGNO IN URGEL: Nei sogni si vide in Roma in mezzo a una turba di bambini, ai quali insegnava, e gli angeli l’aiutavano. TD P.30 8 (4) PACIFICATORE: Dopo un rapimento due famiglie stanno per arrivare alle armi, il Calasanzio con un doppio matrimonio, ottiene che facciano pace. TD P.29 9 (5) DOMINA UNA INDEMONIATA: Uscendo dal celebrare nella chiesa di Sta. Prassede, incontra un tumulto provocato da una donna che non potevano fare entrare Prendendola col pollice e l’indice, la fa entrare facilmente TD p.44 10. VOCAZIONE. Passando un giorno per una piazza, sente una voce che gli dice: “Guarda, Giuseppe, guarda” e vede alcuni bambini trascurati che facevano cose inconvenienti. Da allora si sente chiamato ad occuparsi di loro. TD p.62 11. INSEGNA A FARE IL SEGNO DELLA CROCE AI BAMBINI DELLA STRADA. Vuole levarli dal fango e portarli a Dio. GD P.73-74 nota 424 12. IL CALASANZIO CON DUE BAMBINI. Allegoria della vocazione pedagogica calasanziana. 13.. FONDATORE: PIETÀ E LETTERE: È il lemma scolopico:: "Se infatti i fanciulli fin dai primi anni ricevono una seria formazione nella PIETÀ e nelle LETTERE, è da sperare, senza alcun dubbio, che sarà felice tutto il corso della loro vita" (Proemio delle Costituzioni) 14 (6) IL CALASANZIO INSEGNANTE: Maestro di maestri, sceglie le classi dei più piccoli, poveri e ritardati. EC P.114 15.. SULLA PORTA, SEDUTO, ACCOGLIE I BAMBINI: I bambini si trovano bene con lui. Lo scolopio è come una calamita per i bambini. TD p.421 16. IL CALASANZIO CATECHISTA: Ogni tanto prende un crocifisso e parla con fervore ai bambini. FL, p.53-55 17 (7) PORTA I BAMBINI A MARIA: La devozione mariana è caratteristica della pedagogia calasanziana. TD p.104 18. PORTA UN FANCIULLO PECCATORE ALLA MADONNA: Illuminato da Dio conosce un peccato grave di un alunno. Da solo e con grande sorpresa del’alunno, gli manifesta lo stato in cui si trova e lo porta ad inginocchiarsi pentito davanti alla Madonna. EC P.140 19.(8) APPARIZIONE DI S. FRANCESCO: In Assisi, il 2 agosto, S. Francesco gli dice quanto difficile fosse lucrare pienamente il giubileo, quell’anno l’avevano acquistato solo lui e una anziana. TD p.47 20. (9) CADUTA DEL CALASSANZIO: Riparando una campana cade e si rompe il femore. Sei mesi di letto lo confermano per sempre nella umiltà. - TD p.84-85 21. (10) ACCOMPAGNA GLI ALUNNI A CASA: Per preservarli dei pericoli, gli alunni sono accompagnati a casa in fila. Un domenicano vede che gli stessi angeli li accompagnano. TD p.81 23 (12) APPARIZIONE DELLA POVERTÀ : Nel 1614, andando con il P. Castiglia per strada, gli appare la Povertà in forma d’una giovane dimessa, dice che è la Povertà, che nessuno vuole, e chiede accoglienza. TD p.106 22 (11) S. FRANCESCO SPOSA IL CALASANZIO CON LE VIRTÙ RELIGIOSE: In una visione in Assisi, S. Francesco sposa il Calasanzio con la Povertà, la Castità e l’Obbedienza. Il Calasanzio non era ancora religioso e questa visione segnò, forse, la sua vocazione religiosa. TD p.49-50 24 (13) SOGNA DI PROTEGGERE LA POVERTÀ: Una notte sogna di vedere tre giovani donne, una piange a calde lacrime Preso da compassione chiede cosa succede. Lei risponde che nessuno la vuole, il Calasanzio la copre col suo mantello e l’abbraccia. Il giorno dopo, 17 settembre, festa delle Stigmate di S. Francesco, nella sua chiesa, capisce che era la Povertà, e che le altre due erano la Castità e l’Obbedienza. GD.p.135 (cfr TD p.48-49) 25 (14) DUE ANGELI DISTRIBUISCONO DEL PANE: Un povero chiede del pane per la sua famiglia, il Calasanzio ordina all’incaricato di dargli quattro pani:"Ne abbiamo solo otto e non bastano per la Comunità”. Il Santo insiste dicendo che Dio avrebbe provveduto. Bussano alla porta due giovani con due panieri pieni e quando vogliono restituire i panieri, sono spariti Tutti commentano che erano angeli, ma il Calasanzio raccomanda di non dire cose simili. TD p.130 26 (15) VEN. GASPARE DRAGONETTI: Nel Palazzo Mannini, l’anziano P. Dragonetti, oppresso dai debiti, vuole abbandonare. Il Calasanzio fa mettere una scatoletta coll’avviso: “Limosina per le Scuole Pie”. Dopo pranzo la fa portare ed aprire. Si trova preciso quello che abbisognava. Il P. Dragonetti non dubitò più, e arrivò ai 118 anni. TD p.103-104 27. VEN. GLICERIO LANDRIANI: L’anno 1611 entra nelle Scuole Pie. Alla sua morte il Calasanzio ne introdusse la causa di Beatificazione GD p.118 28. RELIGIOSO PRATICA LE PENITENZE COMUNITARIE. Gli sono familiari tutte le pratiche più umili: accompagnare gli alunni a casa, spazzare, mangiare in ginocchio in mezzo al refettorio.... TD p.453 29 (16) GLICERIO CONVERTE UNA MORIBONDA: Luglio 1616. Glicerio prega davanti a una ragazza moribonda. Dopo un poco le dice a bassa voce: “Avete bisogno di confessarvi”. Lei risponde che già lo ha fatto, ma Glicerio l’avverte che lo ha fatto male, che morirà il giorno seguente e si deve confessare bene. Lei lo fa e muore in pace all’ora che Glicerio aveva detto.. EI.I,p.211 30 (17) GLICERIO CHIEDE IL PERMESSO PER MORIRE: Il Calasanzio aveva detto a Glicerio che non andasse in Cielo senza il suo permesso. Il 15 febbraio 1618, alle 10 di sera, sente bussare alla porta. Siccome non c’è nessuno, capisce che è Glicerio che chiede il permesso e lo benedice. EI.I,p.207 31 (18) RISUSCITA UN RELIGIOSO PER BENEDIRLO: Il Fr. Antonio Bernardini aveva chiesto al Calasanzio che prima di morire gli desse la benedizione. Il Santo va a visitarlo e lo trova già morto. Gli dice ad alta voce: “Fratel Antonio, Fratel Antonio”. Il morto si sveglia e dice chiaramente:"Benedicite". Il Calasanzio lo benedice e gli domanda se vuole tornare a morire. Quando gli risponde di sì, l’abbraccia, lo benedice e gli chiede che preghi per lui. Il Fratel Antonio si reclina e muore. EI.II,p.230 32 (19) SCRIVE LE COSTITUZIONI: In Narni da ottobre 1620 a febbraio 1621, scrive le Costituzioni sotto ispirazione di María. TD p.138 33 (20) SOCCORRE DUE SACERDOTI. La sua carità con i poveri non ha limiti; specialmente coi sacerdoti e i nobili che hanno vergogna. TD, p.435. 34 (21) SANA L’OCCHIO D’UN ALUNNO: L’anno 1625 un alunno giocando cava l’occhio a un compagno. Il Calasanzio rimette l’occhio al suo posto e lo benedice: “Vai in classe, non è stato niente”. TD p.183 35. (22) APPARIZIONE DI S. FRANCESCO A FR. GIOVANNI MACARI: Il 4 ottobre 1623, F. Giovanni prepara per la Comunità una specie di pasticcio ripieno. Arrivano ospiti e lui non sa come spezzarlo per tanti. All’improvviso gli tolgono il coltello dalle mani e sente: “Lascia, che tu non sai”. Vede un francescano che, in un momento, divide il pasticcio in 40 porzioni, poi sparisce. Tutti commentano che è stato S. Francesco. TD p.147 36. (23) APPARE E AVVERTE L’ORARIO DEL NOVIZIATO: Il P. Croce si dimentica di suonare la campana per i Vespri. Il Calasanzio che era a S. Pantaleo, gli appare e l’avverte. TD p.183 37 (24) LA MADONNA APPARE AL VEN RODOLFO PETRIGNANI : La Madonna gli era apparsa diverse volte e soprattutto all’ora della morte. Il Calasanzio scrive alla sua morte: “L’altra sera morse il fratel Ridolfo già professo con molti segni di santità e di favori della Sma.Vergine (31 agosto 1625). EI.I. p.363-364 38. (25) GUARIGIONE DEL P. MELCHIORRE ALACCHI: Gravemente malato alla fine di maggio 1623, quando tutti temono la sua morte, risana subitamente e dice: “Mi pareva essere in una montagna alta, a punto di precipitarmi in un abisso, quando vidi il nostro Santo Fondatore stendendo le braccia per non lasciarme cadere. Tornando in me, mi sono trovato guarito” TD p.184-185 39. SANA LA MANO DI UN RELIGIOSO: Il Fr. Vincenzo soffre di un cancro nella mano, che si va estendendo. I medici decidono di amputare la mano. Il fratello temendo di rimanere inutile per il lavoro, si rivolge al Calasanzio. Questo gli fa il segno della croce sulla mano, e la piaga comincia a chiudersi,e in pochi giorno è guarito del tutto.. TD p.213 40. SANA IL MAGGIORDOMO DI UN VESCOVO Il vescovo d’Alessano, amico del Calasanzio, gli chiede di andare a casa sua dove è malato il suo maggiordomo Reginaldo di Lodi. Arriva e trova i medici indecisi. Si mette a pregare e prendendo il polso dice che non ha più febbre.. I medici comprovano e restano ammirati.. TD p.183 41. GLICERIO E S. FRANCESCO APPAIONO AD UN CHIERICO. Il 3 ottobre 1625 il Ch. Gio. Francesco Argento, malato, dice a quelli che lo visitano che gli sono apparsi S. Francesco e il Ven. Glicerio e l’hanno invitato ad uscire da questo mondo ed andare con loro in Cielo. Muore due giorni dopo. EI.I,p.377 43. APPARIZIONE DI S. TERESA: Il Calasanzio è malato, con febbre molto alta; i medici dicono che se continua la febbre, morirà. Riceve i sacramenti con grande devozione e chiede che lo lascino solo. Gli appare S. Teresa, e gli dice che vivrà ancora molti anni per il bene delle Scuole Pie e patirà grandi persecuzioni.. TD p.160-161 42. MUORE IL VEN. PAOLO OTTONELLI: Il Calasanzio gli aveva detto nella vestizione, che Dio avrebbe riempito la sua strada di fiori e rose. Stando per morire disse ai presenti: “Non vedete angeli che spargono fiori e rose per la strada del Cielo?”. E detto questo, muore. EI.I,p.385 44.UN RELIGIOSO CONVALESCENTE È RACCOLTO DA UNA CARROZZA: Per ordine del Calasanzio il P. Castiglia parte da Frascati per Roma, in una portantina. Si rompe la portantina, e quando lui voleva continuare a piedi, appare una carrozza che lo prende e lo porta a Roma. . TD .p.200 45. DA’ PERSONALMENTE ALIMENTO AI POVERI: Dopo pranzo, il Calasanzio, dispensava personalmente ai poveri quello che era avanzato. Gli domandano perché non lascia questo compito ad un fratello e risponde: “I fratelli hanno già servito a tavola e lavorato in cucina; adesso tocca loro mangiare, mentre lavoriamo noi che abbiamo già pranzato.” . TD p.435 47. RELIGIOSO EROICO VITTIMA DELLA PESTE: In Carcare, il P. Domenico Pizzardi, dopo aver assistito con eroismo gli appestati, arrivando molte volte a seppellirli personalmente, muore vittima della peste il 4 luglio 1631. EI.I,p.415 46. ENTRA IN NORCIA CON LE PORTE CHIUSE: Va a visitare la casa di Norcia, arriva alle tre del mattino e trova chiuse le porte della città. Siccome la casa da sulle mura, grida al P. Rettore che li aprano. Risponde che non si possono aprire così presto. Chiede allora che gli aprano la chiesa. Senza accorgersi dell’assurdo, perché la chiesa era dentro le mura, la apre e vi trova il Calasanzio. Gli angeli avevano aperto.. TD p.201-202 48, (26) AMMONISCE UN RELIGIOSO: Nel 1633, il P. Silvio Mattei, di 28 anni, chiede permesso per andare a Napoli a vedere i genitori. Il Calasanzio l’avverte che è una tentazione e che non vedrà i genitori nella patria, ma che morirà. E fu così. TD p.202 49. APPAIONO MONETE IN UNA SCATOLA VUOTA: Il sagrestano ha consegnato all’economo il contenuto della cassetta delle elemosine. Il Calasanzio gli dice che dia qualche moneta a un povero, ed egli risponde che la scatola è vuota. Il Santo insiste. Il sagrestano la apre, ridendo, per dimostrare che è vuota, e trova che è piena come prima di vuotarla. TD p.202-203 51. CAPELLI DEL CALASANZIO CALMANO UNA TEMPESTA: Il 2 maggio 1635 cinque scolopi viaggiano per mare verso Napoli e si scatena una terribile tempesta. Tutti credono che è la fine. Il Fr. Riccardo da alcuni capelli del Calasanzio al P. Berro. Questo benedice le onde e getta i capelli nel mare. Cessa la tempesta e arrivano felicemente in porto.. TD p.204 50. PORTANO UN PANIERE DI PANE: Il Calasanzio fa dare ad un sacerdote povero alcuni pani, nonostante la resistenza del P. Economo, perché restavano senza. Trascorso lo stesso tempo che l’Economo aveva indugiato ad obbedire, si presenta una signora con un panier pieno di pane.. Quando la vuole ringraziare, è sparita.. 52. INCENDIO PREMONITORE: In S. Pantaleo c’è fuoco e temono che bruci tutta la casa. I religiosi corrono alla camera del Calasanzio, che sta parlando col P. Castiglia. “Vada –gli dice- e faccia il segno della croce sul fuoco”. Lo fa e il fuoco sparisce. Il Calasanzio lo interpreta come una premonizione della futura persecuzione dell’Ordine.. TD p.204 53. APPARE AD UN MALATO SEDUTO: Nel 1636, il canonico polacco Matteo Judiski, riferisce al Calassnzio che il Sig. Tucinski, Senatore di Polonia, di 80 anni, si trova malato in Loreto. Il Calasanzio fa pregare e dice che sta bene e lo attende in Bologna. . TD p.204-205 CALASANZIO E AGLI ALUNNI: Durante l’orazione continua nell’oratorio appare la Madonna. Il Bambino Gesù che porta in braccio benedice gli alunni. TD p.129 56. Ripetizione dello stesso tema 54 (27) CON S.FILIPPO NERI SALVA UN MARINAIO: Il P.Lenci viaggia verso Messina. Nel golfo di Salerno si alza una tempesta e un marinaio cade in mare. Quando torna la calma, si trova a mancare il marinaio. Il P.Lenci prega S.Filippo Neri e il Calasanzio, ancora vivo. Vedono arrivare una luce e nel mezzo il marinaio portato dai due Santi.. TD p.208 57. C‘ è un’altra ripetizione dello stesso tema, però in un quadro grande a Valencia, fuori di questa collezione. 55 (28) LA MADONNA APPARE AL 58. IL BAMBINO GESÚ APPARE AL B. PIETRO CASANI: Il P. Onofrio Conti testimonia le molte grazie concesse da Dio al Beato Pietro Casani. Mentre gli serve a Messa, dopo la consacrazione, vede un bel Bambino con cui il Beato si intrattiene. EI.II,p.95 59. LIBERA DA UNA TENTAZIONE UN NOVIZIO: Il P. Andrea di S. Filippo Neri, durante il noviziato ha la tentazione di abbandonare la vita religiosa, perché gli costa molto alzarsi presto ogni giorno. Il Calasanzio va al noviziato, si ritira solo con lui, gli parla della sua tentazione, gli fa il segno sulla fronte, gli prende la testa fra le mani. Il novizio si sente libero dalla tentazione e dalla difficoltà d’alzarsi. EI.II,p.337-338 60. RISUSCITA UN BAMBINO: A Frascati, l’anno 1640, la Sig.a Blasi si addormenta mentre allatta suo figlio e lo soffoca. Il Calasanzio commosso fa cantare la Salve agli alunni nell’oratorio e il bambino risuscita. Ancor oggi, ogni anno i suoi discendenti fanno celebrare una messa di ringraziamento. TD p.211 61. TORNA LA VISTA A UNA BAMBINA CIECA: La figlia di Vittoria Plantanidi patisce una malattia agli occhi per più di un anno e diventa totalmente cieca. La porta al Calasanzio che le tocca gli occhi e la bambina ricupera la vista. AC p.264 62. (29) APPARIZIONI IN CAMERA: Ha apparizioni della Madonna. I religiosi spiano di notte e vedono uscire grandi splendori. Una volta lo vedono parlare con Maria e due sante Vergini AC p.292 63. MULTIPLICA LE CANDELE: Il sagrestano s’accorge che non ha candele. Corre a dirlo al Calasanzio, domanda perdono e espone il problema, perché a quell’ora le botteghe sono chiuse. Nella sagrestia ci sono due ceri grandi che s’usavano nei giorni di festa. Li fa tagliare a pezzi, li benedice e diventano candele. Gli proibisce dirlo a nessuno, e lui conserva il secreto fino a dopo la morte del Calasanzio.. TD p.198 64. (30) ESTASI MENTRE CELEBRA LA MESSA: Gli ultimi anni della sua vita, il Calasanzio celebra solo nell’oratorio, con le porte chiuse e aiutato da un fratello. Delle volte, dopo la consacrazione, entra in estasi e si alza da terra per tre quarti d’ora. AC p.293-294 65. PRIGIONE AL S. UFFICIO. a 85 anni, accusato falsamente condotto in prigione coi pubblicamente , al Santo Ufficio. l’ 8 agosto 1642, dal P. Mario, è suoi Assistenti, TD p.279 66. DORME TRANQUILLAMENTE. Arrivato in prigione al S. Ufficio, siede e si addormenta tranquillamente TD p.280 RICEVE. Un principe invia cento scudi al Calasanzio e lui li da immediatamente al suo persecutore, P. Mario, chiedendo soltanto alcune monete per comprare santini.. TD p.293 67. TORNA IN CARROZZA. Il Cardinal Cesarini, ragguagliato di quello che è successo, invia una delle sue migliori carrozze e lo fa tornare trionfalmente dal S. Ufficio a S. Pantaleo. TD p.282 69. PRESTA UBBIDIENZA AL P. CHERUBINI: Alla morte del P .Mario è nominato Superiore Generale il P. Cherubini. Questo, temendo una ribellione dei religiosi, si rifugia in camera del Calasanzio. Il quale esce con lui, e non solo presta ubbidienza, ma chiede a tutti che facciano lo stesso.. Giner p.1001 (Cfr. TD p.459) 68. CONSEGNA AL P. MARIO L’AIUTO CHE 70. (31) SUBLIME REAZIONE INNANZI ALLA RIDUZIONE DELL’ORDINE: Il 17 marzo 1646, si legge in S. Pantaleo il documento pontificio di distruzione dell’Ordine. Il Calasanzio esclama con le parole di Giobbe: “Il Signore dà, il Signore toglie. Sia benedetto il Nome del Signore” Dopo comunica la notizia a tutte le case, esortando alla pace e alla fiducia. TD p.342 MALATO: Il Calasanzio visita due volte il P. Cherubini malato nel Nazareno. Questo gli chiede perdono, il Santo l’abbraccia ed invia il P. Casani perché lo confessi..TD p.367 71. (32) VISITA AL PAPA: Durante la grande attività del Calasanzio per salvare l’Ordine, visita il Papa Innocenzo X, che gli dice che contro di lui non c’è niente. Lettera 4400 73 (34) ULTIMA COMUNIONE COI BAMBINI: Il 2 agosto 1648, non può più celebrare la Messa, però assiste ad essa coi bambini nell’oratorio. Riceve la comunione con un fervore straordinario.. TD p.376 72. (33) VISITA IL P. CHERUBINI 74 (35) SANA I PIEDI STORTI DI UN BAMBINO. La Sig.aVittoria Gracchi ha un figlio di quattro anni coi piedi storti dalla nascita. Chiede al Calasanzio che prima di morire lo benedica. Il bambino risana.. TD p.378 MORIRE: Ascoltando le suppliche dei religiosi, benedice gli scolopi presenti e assenti, anche i futuri. TD p.383 75. (36) APPARE LA MADONNA CON GLI SCOLOPI DEFUNTI: Gli appare la Madonna con tutti gli scolopi defunti, meno uno; alcuni seduti, altri in piedi. 250 in tutto. Maria gli promette la sua protezione. TD p.380-381 77. (37) TRIONFO DOPO LA MORTE: Esposto il corpo su un catafalco, una moltitudine inmensa va a visitarlo, e si realizzano molti miracoli Una donna guarita a un braccio compra una gran quantità di rose ed altri fiori e li sparge sul cadavere. Presto non ne rimane nemmeno una, perché le raccolgono come reliquie.. TD p.392 76. BENEDICE LE SCUOLE PIE PRIMA DI 78 (38) VITTIME DELLA PESTE DEL 1656 COL CALASANZIO E UNA CROCE LUMINOSA. Il P. Bonaventura di S. Leone testifica sotto giuramento che stando in Norcia, una mattina mentre andava alle preghiere, vide il Calasanzio che con una croce andava innanzi a un gran numero di religiosi, dei quali ha riconosciuto alcuni. Uno di esse domandava al Calasanzio: “Bonaventura, viene con noi?”. “No” rispondeva. Non capì il significato della visione fino al giorno seguente quando arrivò la lista degli scolopi morti dalla peste del 1656, che sono stati più di cento. EI.II,p.190-191 80.GIOVANE RELIGIOSO IN ESTASI: Il novizio polacco Ambrosio di S. Giorgio, prima di morire nel 1675, riceve la consolazione di avere una visione del Calasanzio e del Ch.Rodolfo Petrignani che aveva preso come modello.. EI.I, p.446 79. (39) IL P. WOLFANGO DI S. ELISABETTA: Per evitare che i cattolici lo glorificassero come martire, lo rinchiudono in luogo sicuro e lo lasciano morire di fame. Appare alla Comunità tra splendori e lascia tre ceri accesi, bianco quello nel mezzo e rossi quelli ai lati. EI.II, p.256-257 81. APPARIZIONE AL P. G. CRISOSTOMO SALISTRI: Il 31 luglio 1679, mentre celebra la Messa nella festa di S. Ignazio, il P. Salistri ha una visione di S. Ignazio e del Calasanzio che si abbracciano con allegria. EI.II p.493 82 (40) FA APPARIRE DOCUMENTI: Il processo di Beatificazione del Calasanzio è fermato per la mancanza di documenti che lo giustifichino per il fatto della riduzione dell’Ordine. Una notte, l’erede del Segretario della Commissione Cardinalizia vede in sogno un religioso che cerca nella scrivania. Al giorno seguente cerca in quel luogo e trova la documentazione che mancava per continuare il Processo. 83 (41) GLORIA DEL CALASANZIO CANONIZZATO: Allegoria del Calasanzio nella gloria e, sotto, la Basilica di S. Pietro 84 (42) SANTA PAULA MONTAL FONDATRICE DELLE SUORE SCOLOPIE (1799-1889) 85. LE SCOLOPIE SOTTO LA PROTEZIONE DEL CALASANZIO: Allegoria 86.GLORIFICAZIONE Allegoria DEL CALASANZIO: 87. GLORIA ALLA FINE DEL MONDO: Quadro che ricorda il grandioso di Benlliure. Da notare in questo la presenza delle Scolopie. 88. CALASANZIO IL SANTO DEI BAMBINI: Allegoria finale S’intravede un Cardinale che contempla ammirato la grande opera del Calasanzio