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SCUOLE DELL`INFANZIA “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE

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SCUOLE DELL`INFANZIA “ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE
I.C. TERRALBA (GE)
A.S. 2015-2016
SCUOLE DELL’INFANZIA
“ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE”
“SOLARI”
“Prendere la vita
con leggerezza,
che leggerezza
non è
superficialità …
… ma planare
sulle cose dall’alto,
non avere macigni
sul cuore”.
“I. Calvino”
1
“ALICE nel paese delle
meraviglie”
 Mileto Angela
 Ottaviano Barbara
 Pirovano Tiziana
 Savinelli Marcella
 Vallone Alessandra
 Villa M. Vittoria
“SOLARI”
 Boero Antonella
 Canepa Francesca
 Caniggia Maura
 Cermelli Cristina
 Garbarino Luciana
Insegnanti R.C.:
 Lo Pinto Anna Maria
“Alice”
 Panno Valentina

Rapuzzi Cristina

Zelante Massimo
“Solari”

 Iannella Rocchina
Zelante Massimo
 Pastore Rossella
 Romani Elisa
 Rovente Alessandra
 Scianni Carmela
 Tavoni Maddalena
 Villanova Nadia
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Premessa
I nostri due plessi d’infanzia, si collocano nello scenario del cambiamento, della
complessità e del dinamismo; queste realtà scolastiche, specchio della nostra società,
ci pongono la necessità, per meglio comprendere, di intraprendere nuovi percorsi di
formazione e autoaggiornamento per progettare ed attivare strategie didattiche,
volte alla costruzione di un contesto scolastico di sana relazione e mediazione, che
possa rispondere a requisiti di consapevolezza e coscientizzazione.
“Il curricolo d’istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia
scolastica e, al tempo stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità
dell’istituto. La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano
e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa” (Annali della P.I. 2012 – Dalle
indicazioni al curricolo).
L'elaborazione e la realizzazione del curricolo costituiscono un processo dinamico,
flessibile e aperto per favorire opportunità di partecipazione e apprendimento
continuo in un’ottica di verticalizzazione.
Si rileva che le insegnanti, nell'ambito di determinate proposte educative all'interno
delle sezioni (d’ età eterogenea) e nelle attività laboratoriali, coerentemente alla
progettualità di plesso e alle Indicazioni, esercitano la propria autonomia didattica,
secondo specifiche competenze.
E' importante sottolineare che nell'ottica della continuità educativa verticale, si
implementerà l'offerta formativa con percorsi e attività di ricerca-azione,
sostenendo i bisogni concreti e reali del bambino nella valorizzazione della
CENTRALITA’ DELLA PERSONA in tutte le sue dimensioni:
 Inclusione di tutti i bambini con particolare attenzione alla diversità e alle
difficoltà attraverso l’ utilizzo di ogni tipo di risorsa per dare risposte
significative e concrete, all’interno di un contesto a forte connotazione
multiculturale.
 Corresponsabilità educativa tra scuola/famiglia e scuola/territorio.
 Significatività alla varietà delle esperienze didattico - educative nella
formazione di un cittadino consapevole e responsabile del proprio agire.
 Continuità verticale del processo di formazione nell'ambito del primo ciclo
d'istruzione per gli alunni dai 3 ai 14 anni (progettazione di un curricolo
verticale).
 Organizzazione dei saperi e delle conoscenze : IMPARARE ad IMPARARE.
3
I BAMBINI, LE FAMIGLIE, LE INSEGNANTI,
L’AMBIENTE D‘APPRENDIMENTO
E' necessario non perdere di vista l'identità pedagogica della scuola dell'infanzia,
che in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti sia nella
Costituzione della Repubblica che nella Convenzione sui diritti dell'infanzia e
dell'adolescenza e nei documenti dell'Unione Europea, si pone la finalità di
promuovere nei bambini lo sviluppo:




dell'Identità
dell'Autonomia
della Competenza
della Cittadinanza
Tali finalità, volte a promuovere uno sviluppo globale e unitario, sono perseguite
attraverso l'organizzazione di un ambiente di vita, di relazioni e di apprendimento,
garantito dall'impegno professionale degli operatori e dal dialogo sociale ed
educativo con le famiglie e la comunità, nonché nel rispetto dei ritmi e dei bisogni
di ogni singolo bambino.
Le insegnanti avranno ruolo di REGIA EDUCATIVA, facilitando e favorendo gli
apprendimenti.
Strutture flessibili di sezione e intersezione favoriscono e facilitano l’incontro e lo
scambio tra bambini d’età omogenea ed eterogenea in funzione delle loro specifiche
esigenze di sviluppo e d’apprendimento.
“La sezione costituisce spazio d’autonomia personale, di vita comunitaria, di
aggregazione flessibile, di apprendimenti specifici”.
L'organizzazione dei gruppi consente di costruire progressivamente relazioni stabili
tra bambini e tra bambini e insegnanti diversi; di modulare le proposte e gli interventi
con criteri personalizzati; di assicurare opportunità Formative a tutti nel rispetto e in
considerazione delle diversità.
Il Curricolo si articola nei Campi d’Esperienza.
SAPERE, SAPER FARE, SAPER ESSERE:
LA CENTRALITA’ DELLA PERSONA
“Lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi,
affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa
prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progetti educativi e
didattici … Particolare cura è necessario dedicare alla formazione della classe come
4
gruppo, alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi componenti, alla gestione degli
inevitabili conflitti indotti dalla socializzazione.” (Annali della P.I. 2012 – Centralità
della persona). ”La scuola affianca al compito dell’insegnare ad apprendere quello
dell’insegnare ad essere” (Annali P.I. 2012 – Per una nuova cittadinanza).
Pensare la scuola in termini di COMUNITÀ, ci impegna in modo particolare poiché,
LA COMUNITÀ È IL LUOGO DOVE CI SI PRENDE “CURA", dove ognuno di noi dà
il proprio contributo. Il “NOI“ ha quindi un grande valore e si cerca di fare squadra,
perché il riferimento, è IL BENE COMUNE.
STRATEGIE METODOLOGICHE
Il processo metodologico attraverso cui si sviluppano sia i percorsi sia i laboratori
prevede:
 L’esperienza diretta,
 l’esplorazione,
 la ricerca personale,
 l’ autonoma sperimentazione, procedendo per prove ed errori,
 il gioco,
 il
cooperative
learning
(centralità
allievo,
responsabilità
personale,
collaborazione reciproca, rispetto dei ritmi e delle conoscenze, focus sul
processo anziché sul risultato, valorizzazione dello spirito critico e del pensiero
divergente)
 la riflessione sull’esperienza compiuta.
 Valorizzazione dello spirito critico e del pensiero divergente.
PROGETTAZIONE
“L’essenziale è invisibile agli occhi”
De Saint-Exupery “Il Piccolo Principe”
Il gioco rimane il filo conduttore e rientra a pieno titolo fra le occupazioni quotidiane
nella scuola dell’infanzia e ne impronta le attività cognitive, espressive, senso
percettive e motorie, costituendo “in questa età una risorsa privilegiata di
apprendimento e relazioni”.
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All’interno della progettazione si prevedono spunti di osservazione-riflessione in
relazione alle problematiche che caratterizzano i BES (bisogni educativi speciali) e
individuazione di fattori di rischio relativi ai DSA in un’ottica di inclusività.
Il processo d’apprendimento si articolerà in percorsi e laboratori declinati nei diversi
Campi d’Esperienza.
PERCORSI








LABORATORI
Accoglienza e ritorno a
scuola …
L’esser-nel mondo: Io…
parte del mondo
Incontro tra culture e
tradizioni diverse
Osservo, penso e ragiono
Corporeità e … movimento
Pensieri e parole … per filo e
per segno
Un libro per amico
Documentazione




Creare per crescere
La sabbia per
raccontare
Corpo - spazio
Il nostro giornale
PROGETTI



La scelta di
accogliere
Musica insieme:
“Cantando e
ballando”
Artisti con la creta
PERCORSI
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta
Ma pochi di essi se ne ricordano”
De Saint-Exupery “Il Piccolo Principe”
ACCOGLIENZA E RITORNO A SCUOLA …
Per i bambini più grandi il ritorno a scuola è un atteso momento di ricongiungimento ai
compagni e alle insegnanti, ma anche l’occasione per incontrare nuovi amici con cui
condividere un nuovo anno scolastico.
Le attività proposte sono finalizzate alla ricostruzione del gruppo e, allo stesso tempo,
sono funzionali all’accoglienza e al ‘’reinserimento’’ per riprendere il ritmo della vita
scolastica. Per questo motivo daremo al primo periodo di scuola una connotazione
ludica attivando un’organizzazione flessibile di spazi – tempi - modalità e attività
6
d’aggregazione e valorizzando competenze individuali e integrate a quelle del gruppo
privilegiando strategie cooperative in un ottica di ricerca-azione.
TRAGUARDI
 Stabilire relazioni positive con adulti e bambini
 Scoprire e condividere le regole della convivenza
 Apprendere alcune strategie per muoversi con sicurezza all'interno dell'ambiente
scolastico
 Esprimere il proprio vissuto attraverso il linguaggio verbale e non
 Sviluppare/consolidare il senso di appartenenza al gruppo e alla scuola
OBIETTIVI D’ APPRENDIMENTO






Partecipare attivamente alle conversazioni e intervenire in modo pertinente
Usare il linguaggio per esprimersi, comunicare, descrivere situazioni
Usare creativamente diverse tecniche per rielaborare vissuti
Assumere atteggiamenti collaborativi con gli adulti e i compagni vecchi e nuovi
Riconoscere e rappresentare i vari ambienti
Riconoscere e riordinare sequenze temporali
OBIETTIVI COOPERATIVI
 Partecipare attivamente al gruppo, ciascuno con le proprie attitudini e
potenzialità, senza discriminare alcuno
 Riconoscere l’indispensabilità del singolo, nel gioco e nelle attività, nel
raggiungimento di un obiettivo comune e condiviso
 Maturare spirito critico e pensiero divergente
 Sviluppare prime competenze sociali
L’ESSER-NEL MONDO: IO… PARTE DEL MONDO
“Un bambino ha piccole mani
piccoli piedi e piccole orecchie,
ma non per questo ha piccole idee”
Beatrice Alemagna
La scuola dell’infanzia promuove nei bambini lo sviluppo dell’identità e li avvia alla
cittadinanza.
Ogni bambino è unico e riflette la diversità degli ambienti di
provenienza portando con sè esperienze, paure, emozioni e sogni. Il percorso propone
giochi di socializzazione e cooperazione per giungere all’accoglienza, la condivisione e
il rispetto non solamente interculturale, ma anche interpersonale di tutti i bambini.
7
Attraverso lo scambio di storie e racconti, il bambino scopre se stesso e comprende
gradualmente l’importanza degli altri e i loro bisogni, impara a farsi carico di chi si
sente più fragile,meno sicuro dal punto di vista linguistico e più solo…
TRAGUARDI





Acquisire la capacità di raccontare il proprio vissuto o “viaggio” personale.
Sviluppare sentimenti e atteggiamenti aperti all’accoglienza.
Accettare e capire le diversità intese come nuove risorse.
Confrontare le realtà socioculturali in maniera creativa.
Rispettare l’identità e la personalità di ciascuno.
OBIETTIVI D’ APPRENDIMENTO
 Ascoltare, raccontare e raccontarsi.
 Aiutare il bambino a costruire un’ immagine positiva di sé all’interno della
famiglia, della scuola e della comunità
 Rispettare l’altro, accogliere le diversità e condividere le opinioni
 Costruire relazioni di amicizia
INCONTRO TRA CULTURE E TRADIZIONI DIVERSE
Una ricorrenza, il Natale, che deve essere centrata sui valori sociali quali la pace, la
solidarietà, l’incontro e il rispetto dell’altro, il rifiuto di ogni forma di emarginazione…
Non possiamo però dimenticare che festività e tradizioni sono presenti anche nelle
altre culture, nel vissuto familiare dei bambini che frequentano la scuola, che devono
essere conosciute ed accolte per scoprire così che nelle differenze ci sono valori che
ci accomunano e che devono essere perseguiti insieme.
Il Natale con i segni e le aspettative che lo accompagnano incuriosisce e motiva i
bambini a realizzare molteplici attività legate alla manipolazione, alla grafica e all’
espressività all'interno di contesti formativi, riferimenti culturali che concorrono alla
piena formazione dell'identità del bambino.
TRAGUARDI




Ascoltare e comprendere brevi storie
Riconoscere e verbalizzare i nuclei essenziali di un racconto
Individuare elementi e simboli del Natale
Stimolare lo sviluppo della creatività nel bambino attraverso l'uso di linguaggi
musicali di espressivi
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 Accompagnare il bambino nella scoperta del significato del far festa in un clima di
amicizia, collaborazione, disponibilità e gioia condivisa
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

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





Riconoscere ed esprimere stati d'animo, sentimenti, emozioni
Entrare in contatto con valori universali
Cominciare a superare il proprio egocentrismo
Ascoltare e comprendere storie, racconti, poesie e testi di canzoni
Riconoscere simboli ed elementi del Natale
Partecipare alla conversazione e raccontare esperienze personali
Sperimentare e utilizzare tecniche espressive diverse
Dimostrare autonomia operativa e capacità di collaborare e portare a termine un
compito
OSSERVO, PENSO E RAGIONO
“Conservare l’infanzia dentro di sé per tutta la vita vuol dire conservare la
curiosità di sapere, il piacere di capire, la voglia di comunicare”
(Bruno Munari)
“ I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso
attività concrete che portano la sua attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle
caratteristiche della luce e delle ombre, sugli effetti del calore…” (Annali P.I. 2012)
“La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di
ogni giorno; poi ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i
bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi,
accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere…” (Annali P.I.
2012).
Finalità della scuola è di offrire ai bambini lo spazio adeguato nel quale poter
sperimentare personalmente situazioni, concetti, intuizioni, stimolati dall’osservazione
dell’ambiente e dalla manipolazione di materiali e oggetti.
Si favorirà l’ascolto dei bambini in modo da incentivare la discussione e il
ragionamento, la costruzione di nuove ipotesi e possibili soluzioni.
TRAGUARDI
 Raggruppare e ordinare oggetti e materiali secondo criteri diversi
 Collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana
 Formulare ipotesi, verificarle e confrontarle
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 Acquisire capacità di conta
 Riconoscere, discriminare, operare con i numeri.
 Operare sulla quantità.
OBIETTIVI D’ APPRENDIMENTO
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
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



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





Riconoscere e discriminare le forme
Riconoscere gli insiemi partendo dalle esperienze concrete
Classificare e ordinare gli oggetti secondo una determinata relazione
Scegliere gli oggetti secondo una proprietà dichiarata
Misurare attivando la capacità di confronto sulla diversa dimensione degli oggetti
Attivare le capacità di intuizione: logica - spaziale - topologica
Aiutare i bambini a realizzare il passaggio dall’esperienza motoria concreta
all’immagine mentale e infine alla ricostruzione grafica
Ricercare soluzioni e strategie di intervento
Individuare i vari momenti della giornata utilizzando termini appropriati
Realizzare ritmi binari e ternari
Riconoscere il numero nel suo aspetto grafico (stringa)
Enumerare avanti e indietro
Aggiungere, togliere, valutare quantità
Compiere corrispondenze biunivoche numero/quantità
Scrivere e leggere numeri
Discriminare le funzioni ordinali e cardinali del numero.
CORPOREITA’ E … MOVIMENTO
I bambini hanno un forte bisogno di esplorare e conoscere il mondo attraverso il corpo
e il movimento. Partendo da questo bisogno primario possiamo creare situazioni
finalizzate a raggiungere importanti competenze motorie, sociali, cognitive e verbali.
Le attività proposte offrono ai bambini occasioni di sperimentare i movimenti, di
scoprire i ritmi, di manipolare e usare materiali diversi, di appropriarsi dello
spazio/gioco, alternando momenti di libera esplorazione a esperienze guidate dalle
insegnanti.
TRAGUARDI
 Costruire un'identità positiva all'interno di processi di comunicazione
 Controllare schemi dinamici e posturali e sviluppare creatività motoria
 Sapere riorganizzare le esperienze e di riesprimerle con libera produzione
gestuale, grafico-pittorica e plastica
 Percepire e descrivere le caratteristiche fisiche degli oggetti
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OBIETTIVI D’ APPRENDIMENTO
 Accettare e consolidare i rituali di gioco
 Usare in modo adeguato gli schemi motori di base (camminare, correre,
strisciare...)
 Rispettare le regole dei giochi di gruppo
 Muoversi nello spazio in relazione al suono e al ritmo
 Raccontare, descrivere e rappresentare graficamente i momenti salienti delle
attività
 Dimostrare autonomia nel gioco, fare proposte
 Diventare consapevole delle proprie abilità e acquisire sicurezza
 Coordinare e controllare i propri movimenti in relazione al gioco e al gruppo
 Verbalizzare e rielaborare a livello grafico le esperienze vissute.
PENSIERI E PAROLE …
… PER FILO E PER SEGNO
“ per avvicinare i bambini al linguaggio dei segni e familiarizzare con gli
strumenti, inizio con una domanda: ”Qual è il segno più piccolo che conoscete?
I bambini rispondono prontamente: Ma è il punto!….” (Bruno Munari)
“La scuola dell’infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la
padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua d’origine…
L’ incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente,
incoraggiano il progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta e motivano un
rapporto positivo con la lettura e la scrittura (Annali P.I. 2012)”
In ognuno di noi c’è un impulso creativo e questo percorso vuole essere un “territorio”
di ricerca e di esplorazione del codice scritto.
Prima ancora di iniziare il processo formale di alfabetizzazione tutti i bambini sono
portati ad interrogarsi, a riflettere, a formulare ipotesi sul funzionamento del
linguaggio scritto compito della scuola è accogliere, valorizzare e potenziare le
conoscenze e gli apprendimenti spontanei di tutti i bambini sostenendo e potenziando
l’avvicinamento alla lingua scritta.
TRAGUARDI
 Acquisire competenze metalinguistiche e metafonologiche
 Avvicinare alla comprensione della corrispondenza tra suono e forma grafica
 Saper differenziare la scrittura da altri codici linguistici
 Avvicinare con interesse al mondo dei segni convenzionali e non
 Divenire consapevoli dei molteplici aspetti e significati che forme, colori, e segni
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



figurativi possano assumere a livello personale.
Formulare ipotesi sui significati di forme, disegni, tracce
Associare segni, forme e colori grafici e/o figurativi a forme naturali e produzioni
artistiche
Acquisire e affinare progressivamente gli strumenti d’esecuzione dei processi di
scrittura (coordinazione dinamica dell’arto superiore, motricità fine, coordinazione
oculo-manuale etc.)
Controllare l’esecuzione del gesto nell’acquisizione di una progressiva scioltezza e
fluidità di movimento del polso e della mano (mobile), rispetto al movimento del
braccio e della spalla (immobile)
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
 Prendere consapevolezza dei suoni prodotti dalla propria voce.
 Riconoscere e discriminare le sillabe che compongono il proprio nome/parole/parole
non parole
 Individuare e discriminare il suono iniziale e finale del proprio nome/parole
 Favorire occasioni di ascolto di storie e filastrocche da parte dei bambini
 Inventare storie, poesie e filastrocche con materiali strutturati e non
 Avvicinare alla comprensione della corrispondenza tra suono e forma grafica…
 Avvicinare i bambini ad alcune funzioni d’uso della scrittura: ricordare,
informare, comunicare…
 Individuare la struttura di una storia
 Passare gradualmente dalla lettura di immagini alla lettura spontanea di simboli
e scritte
 Creare libri (il libro come oggetto, animazione del libro, invenzione e costruzione…)
 Stimolare i bambini all’osservazione e alla riflessione sull’infinità di segni e sulla
loro possibile trasformazione
 Analizzare la qualità della linea
 Sperimentare gli innumerevoli strumenti che possono lasciare un segno o una
traccia
 Utilizzare l’ambiente e i vari contesti come fonte di informazioni e di stimolazioni
che si possono integrare nei percorsi cognitivi dei bambini.
 Maturare graduali competenze di motricità fine e coordinazione oculo-manuale
implementando scioltezza e fluidità nel gesto
 Migliorare gradatamente la prensione e la pressione in relazione allo strumento
grafico.
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“Bellezza, incanto, nostalgia” … UN LIBRO PER AMICO
“Sarebbe bello poter immaginare una scuola che, accanto alle i di inglese e di
informatica lasciasse un po’ di spazio alla i di incanto. UNA SCUOLA IN CUI NON
PREVALGA L’IDEA CHE CIÒ CHE NON SI PUÒ CONTARE NON CONTA, e che
proprio nell’indefinito, nella meraviglia e nell’incontro con la bellezza trovasse lo
spunto per invitare a un viaggio senza fine dentro la conoscenza, dentro la gioia
dell’apprendere.” (Associazione “Nati per Leggere”).
Numerose ricerche hanno ampliamente dimostrato che l’educazione alla lettura fin
dalla primissima infanzia è un’attività fondamentale per lo sviluppo di abilità
linguistiche, cognitive, emotive, percettive.
Compito della scuola è riconoscere e sottolineare l’importanza che il libro riveste per
la crescita e la formazione di un lettore attento e consapevole.
Un percorso di lettura ad alta voce in un contesto motivato, sviluppa nel bambino la
capacità di ascolto, la capacità di confrontarsi con il linguaggio scritto ed influisce sul
linguaggio espressivo creando un momento in cui bambino e adulto entrano in relazione
attraverso una voce che racconta.
I bambini hanno bisogno di essere “coccolati” attraverso la lettura, nel rispetto dei
loro tempi e creando piccoli rituali che ne accompagnino all’ascolto.
Il libro può diventare un compagno insostituibile, un oggetto transizionale a cui fare
riferimento nei momenti di bisogno, di paura, di solitudine ma anche un oggetto che
media e crea relazioni con i coetanei e con l’adulto.
I contenuti devono avvicinarsi ai sentimenti, alle emozioni e ai vissuti dei bambini
considerando la fascia d’età.
TRAGUARDI




Ascoltare e comprendere semplici storie del proprio vissuto e non
Riflettere ed esprimere sensazioni di esperienze
Raccontare e inventare storie
Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione.
OBIETTIVI D’ APPRENDIMENTO
 Concepire la lettura come attività trasversale a tutti gli ambiti disciplinari o campi
d’esperienza.
 Apprendere nuove parole
 Stimolare i bambini a farsi un’idea personale e a manifestarla
 Riordinare sequenze di immagini e sequenze narrative
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 Individuare rapporti causa/effetto
 Riconoscere le caratteristiche di personaggi, ambienti, azioni
DOCUMENTAZIONE
Un’ impronta del nostro quotidiano …
La documentazione consente di lasciare le tracce del lavoro educativo - didattico e
delle esperienze condivise con i bambini e di confrontarsi con gli altri insegnanti su ciò
che si ritiene più importante. E’ una forma efficace per costruire una identità di
gruppo e per promuovere la propria immagine di scuola.
L’importanza della documentazione consiste nel dare testimonianza al valore
dell’infanzia, rendendo visibili le competenze e i bisogni dei bambini, attraverso i
pensieri e le parole degli adulti che ne hanno cura.
Un’attenta documentazione “narra” il progetto educativo: come memoria ha
l’attenzione rivolta al passato, come chiarificazione è rivolta alle attività presenti e ai
progetti futuri.
Esso si esplica in:
 Raccolta elaborati dei bambini
 Foto/video
 Osservazioni formali e non
 Mostre/esposizione lavori dei bambini.
OBIETTIVI FORMATIVI




Valorizzare ciò che si fa con i bambini
Guardare e riflettere sul proprio fare
Offrire ai bambini l’opportunità di rendersi conto delle proprie conquiste
Favorire nei bambini la possibilità di: ricordare, discutere, interiorizzare,
rielaborare al meglio le esperienze vissute
 Condividere
con
le
famiglie
il
progetto
educativo
per
rafforzarne
la
collaborazione.
ATTIVITA’ PROPOSTE
 Raccolta dei lavori prodotti dai bambini
 Trascrizione e registrazione delle parole dei bambini (conversazioni spontanee e
guidate)
 Costruzione di pannelli, cartelloni, fascicoli, libri…con immagini, foto, disegni….
14
ESPERIENZE INTEGRATE:
 Rappresentazione di spettacoli teatrali
 Eventuali uscite didattiche e mostre culturali proposte dal territorio
CONTINUITA’ VERTICALE
(Nido/Infanzia; Infanzia/Primaria)
Proposte e azioni finalizzate a:
 Favorire la conoscenza reciproca tra scuole appartenenti a ordine e grado diversi.
 Promuovere il confronto e la condivisione di bisogni formativi, stili educativi,
obiettivi d'apprendimento attraverso l’ organizzazione curricolare delle attività e
metodologie didattiche comuni.
 Preparare e facilitare il passaggio da una scuola all'altra, rispondendo alle
curiosità, riducendo le ansie, predisponendo situazione d'incontro con "vecchi e
nuovi insegnanti" in ambienti già vissuti o da conoscere.
PROGETTI
LA SCELTA DI ACCOGLIERE
(Alice/Solari)
Nel mese di Settembre si prevede l’avvio di un progetto che richiede la disponibilità
ed una particolare attenzione da parte delle insegnanti per sostenere e facilitare
l’inserimento dei bambini nel nuovo ambiente scolastico.
A tal fine è prevista flessibilità oraria delle insegnanti e una modalità organizzativa
che possa garantire la conoscenza, l’osservazione e l’attuazione di momenti privilegiati
per i bambini nuovi iscritti e per le loro famiglie, rispettando i tempi e i modi di ogni
singolo alunno.
OBIETTIVI
per i bambini:
 Promuovere un approccio rassicurante
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 Creare con i bambini situazioni di avvicinamento graduale attraverso la
comunicazione non verbale
 Aiutare i bambini a superare l’ansia del distacco proponendosi come figura di
riferimento non sostitutiva del genitore
 Favorire relazioni più dirette e rapporti più distesi adulto - bambino
 Promuovere l’osservazione e l’ascolto di bisogni reali
 Riscoprire assieme le tracce delle esperienze educative compiute nel passato
per gli adulti:
 Valutare le emozioni connesse con il distacco
 Comunicare disponibilità, fiducia e sicurezza proponendosi come figure
interlocutrici
ATTIVITA’ PROPOSTE






Giochi liberi di esplorazione degli spazi e degli oggetti
Giochi di movimento
Momenti di gruppo collettivi guidati
Attività di narrazione e ascolto di storie
Attività espressiva, grafica, manipolativa
Ascolto di musica
VERIFICA
Osserviamo
 Se i bambini superano l’ansia legata al distacco dei genitori nei primi giorni di
scuola
 Se verbalizzano bisogni e necessità
 Se sono capaci di ‘’muoversi’’ nell’ambiente scolastico
 Se prestano attenzione ai compagni e insegnanti anche intervenendo con contributi
 Se sono interessati e partecipi
MUSICA INSIEME:”CANTANDO E BALLANDO”
Ascoltiamo, cantiamo e balliamo.
(Alice - Solari)
Le feste (Natale, Fine Anno Scolastico) ed i momenti di incontro che scandiscono
l’anno scolastico sono un aspetto peculiare della scuola dell’ infanzia. Agli appuntamenti
che tradizionalmente coinvolgono bambini, insegnanti e personale scolastico si
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affiancano le occasioni che vedono partecipi anche le famiglie. Queste esperienze di
integrazione socio-affettiva e cognitiva hanno l’obiettivo di arricchire, ampliare e
integrare il piano di offerta formativa del P.O.F. Il progetto garantisce la continuità
dei rapporti tra adulti e bambini e tra coetanei e consente di attuare un percorso
educativo mirato a favorire e facilitare rapporti più stimolanti programmando e
svolgendo attività per un obiettivo comune. I bambini hanno l’opportunità di imparare
giocando poiché l’esperienza da noi strutturata è sempre e comunque vissuta in forma
ludica. In ambito progettuale potrebbero esser promosse uscite sul territorio
strettamente connesse alla realizzazione dello stesso ed agli obiettivi ad esso
correlati. Sia in merito alle suddette uscite che alla realizzazione dello spettacolo
stesso, le insegnanti prestano orario aggiuntivo.
Il progetto si concluderà con uno spettacolo di musica e movimento che avrà per
protagonisti i bambini di cinque anni
TRAGUARDI:
 Rafforzare nel bambino l’identità, l’autonomia e la competenza sociale in un clima
didatticamente e strutturalmente aperto nel quale ciascuno si senta protagonista
della propria esperienza e dei propri apprendimenti
 Sviluppare ed affinare lo spirito di collaborazione non solo tra bambini, ma tra
scuola e famiglia per uno sviluppo armonico ed unitario del bambino.
OBIETTIVI:
 Cogliere le opportunità offerte dall’ambiente.
 Lavorare in piccolo e grande gruppo, progettando insieme ed imparando a
valorizzare le collaborazioni.
 Sperimentare diverse forme di espressione artistica.
 Cantare e muoversi spontaneamente e in modo guidato, da soli e in gruppo,
esprimendosi in base a suoni, musiche, rumori, indicazioni etc …, per raggiungere
espressione corale di canto e danza.
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 Valorizzare ciò che si fa con i bambini.
 Condividere con le famiglie il progetto educativo, anche attraverso la visione di un
DVD documentativo, per rafforzarne la collaborazione.
TEMPI:
 Fase propedeutica attraverso attività corale, di ritmo, musicalità e vocalità;
 Conclusione I° fase: festa di Natale per tutti i bambini;
 Conclusione II° fase: festa di fine anno scolastico per i bambini di 5 anni.
ARTISTI CON LA CRETA - continuità educativa
(Alice-Solari)
La creta è un materiale che si presta ad una duplice possibilità di espressione; può
infatti essere lavorata con dolcezza o con durezza.
Quando il bambino traccia un segno o lascia delle impronte, inizialmente non mira alcun
risultato di carattere grafico o plastico, ma soprattutto cerca di saggiare la
resistenza del materiale che si trova di fronte. Successivamente inizia ad attribuire
significati alle proprie creazioni.
Il progetto si configura con un primo approccio al linguaggio grafico plastico che passa
attraverso l’evoluzione delle capacità motorie, il controllo via via delle abilità
manipolative sui materiali, in stretta relazione con il vedere, sentire, l’emotività e la
capacità di concettualizzazione del bambino.
Il laboratorio della creta, nella scuola Marconi, dà l’opportunità a tutti gli alunni del
circolo di sperimentare questa attività in uno spazio organizzato e dall’attenta e
sapiente regia dell’insegnante referente.
TRAGUARDI
 Sviluppare nei bambini inventiva e manualità attraverso esperienze di
manipolazione, assemblaggio e costruzione
OBIETTIVI
 Manipolare e creare oggetti con la creta
 Instaurare collaborazioni fra bambini in uno spazio organizzato e in un nuovo
contesto.
 Sviluppare abilità fine-motorie
 Potenziare la percezione e la discriminazione tattile.
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LABORATORI
Per quanto concerne il plesso di Alice, causa motivi organizzativi (risorse umane/spazi)
gran parte delle attività laboratoriali, sabbiera esclusa, verranno svolti all’interno
delle sezioni dalle rispettive insegnanti. Il laboratorio “Il nostro giornale”
verrà
svolto durante le ore di compresenza con l’insegnante di religione.
CREARE PER CRESCERE
“Solari”
Nella prima infanzia il bambino si avvicina all'arte avvalendosi di molti stimoli, di
mezzi, strumenti, materiali, tecniche, oggetti d'arte, sperimentazione e di una guida.
Si incammina sul binario dell'interazione tra arte e conoscenza al di là del prodotto,
del risultato, ciò che interessa è la significatività delle esperienze vissute attraverso
e dentro l’arte.
L’esperienza quotidiana dei bambini è ricca di stimoli visivi che facilitano la
comunicazione e l’informazione, è necessario predisporre situazioni in cui il bambino
“compia esperienze” di immagini, cioè sperimenti i diversi significati comunicativi e
sensoriali presenti nei sistemi di simbolizzazioni in cui è utilizzata l’immagine.
Chi gioca scopre, rischia e osa.
La scuola deve avvicinare i bambini all’esperienze attraverso il fare e sperimentare,
ridare centralità alle mani, all’esperienza concreta e vissuta.
L’esigenza di un percorso grafico/pittorico nasce dal bisogno di creare uno spazio in
cui il bambino possa liberamente esprimersi ed inventare attraverso forme
comunicative che gli sono congeniali.
Partendo dalla manipolazione del colore fino ad arrivare a forme di rappresentazione
grafiche più complesse si assiste all’evoluzione del bambino, alle progressive
conquiste, alla crescita e alla libera espressione del suo mondo interiore.
Il percorso delle attività deve tener conto dello sviluppo percettivo/sensoriale, visivo
e manipolativo, nonché dello sviluppo del bambino rendendolo libero e autonomo nella
scelta di tecniche e materiali.
TRAGUARDI
 Osservare e percepire i colori
 Stimolare il desiderio e l'interesse a utilizzare materiali vari per esprimersi in
maniera creativa
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 Sperimentare e utilizzare diverse tecniche grafico-pittoriche, manipolative e
costruttive.
OBIETTIVI D'APPRENDIMENTO
Conoscere i colori primari e secondari
Conoscere e formare i colori secondari
Associare i colori ai diversi elementi della realtà
Saper rappresentare e usare, con tecniche diverse, gli elementi della natura
Saper utilizzare i vari materiali e tecniche per esprimersi
Sperimentare e utilizzare tecniche e materiali in maniera creativa e personale
 Utilizzare il colore per esprimere idee ed emozioni
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LA SABBIA PER RACCONTARE
“Solari”
Il gioco della sabbia trova riscontro in un comportamento naturale dei bambini, quando
entrano nel laboratorio non c'è bisogno di insegnare loro niente. L'unico intervento
verte sulla regolamentazione dell'attività nello spazio e nel tempo, per il resto "sanno
già fare tutto da sé … gioco simbolico, linguaggio creativo, strumento di osservazione”,
il gioco della sabbia nella scuola è un'attività educativa che offre ai bambini una
varietà di stimoli dai quali si sviluppano percorsi ed esperienze diversificate.
Il gioco consiste nel disporre piccoli oggetti scelti a piacere da una repertorio finito e
ordinato, su un supporto di sabbia raccolto loro in una vaschetta, configurando una
scena e verbalizzando il significato…..
Gli oggetti sono scelti dai bambini per ciò che evocano e le storie che nascono sono la
spontanea espressione del proprio mondo interiore, i bambini se ne avvalgono per
esprimersi e comunicare.
LINGUAGGI PRIVILEGIATI:
 Manipolativo, ludico
 Verbale
 Estetico, creativo
TRAGUARDI
 Acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione ed espressione
 Potenziare la capacità di "raccontarsi e raccontare"
 Sviluppare la capacità di riconoscere sentimenti e bisogni propri e altrui
 Utilizzare il linguaggio iconico per fare emergere situazioni conflittuali.
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO TRASVERSALI
 Esprimere stati d'animo, sentimenti ed emozioni
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Imparare a rispettare le regole del gioco e le interiorizzazioni
Maturare la capacità di scegliere, decidere e riflettere
Partecipare alla conversazione e "si racconta"
Ascoltare e comprendere i racconti dei compagni
Comunicare verbalmente esperienze e vissuti
Sviluppare le capacità di: raggruppare, ordinare, localizzare, porre in relazione,
progettare e inventare
 Maturare una curiosità di tipo scientifico
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ATTIVITÀ
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Manipolazione della sabbia
Costruzione della "propria vasca"
Conversazione
Racconto
Rappresentazione grafica
osserviamo:
 L'interesse e la motivazione dei bambini
 Le preferenze mostrate nella realizzazione della propria vasca (utilizzo di oggetti,
sabbia asciutta o bagnata...)
 La capacità di esprimere i propri vissuti e di verbalizzarli.
CORPO E SPAZIO (4 - 5 anni)
“Solari”
Il corpo è il principale mezzo attraverso il quale il bambino vive i propri sentimenti e le
proprie emozioni, si relaziona con l'altro e apprende nuove competenze vivendole
attivamente.
L'area psicomotoria è lo spazio per muoversi dove si scoprono però tutti e cinque i
sensi. Nell'educazione psicomotoria si focalizza l'attenzione sull'azione e sul corpo.
L'azione viene interpretata come un movimento carico di significati anche a livello
affettivo, emozionale e relazionale. Si può dunque dire che la pratica psicomotoria,
lavorando sul corpo e un sull'azione del bambino agisce non solo sull'attività motoria,
ma anche sulla sfera emotiva, relazionale cognitiva. Il principale obiettivo di un
percorso di educazione psicomotoria è l'armonico sviluppo della personalità del
bambino.
Oltre a questo, nei singoli incontri l'attività psicomotoria favorisce:
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 La conoscenza e una padronanza del proprio corpo;
 L'organizzazione dello schema corporeo in relazione al tempo e allo spazio;
TRAGUARDI
Percezione di sé
Autostima
Percezione dell'altro e socializzazione
Conoscenza e utilizzo dei sensi
Orientamento spaziale e temporale
Schemi motori statici e dinamici e coordinazione generale
L’acquisizione di un movimento disinvolto attraverso un percorso
Padronanza del proprio corpo attraverso l'acquisizione delle regole in giochi
collettivi
 Rielaborazione verbale dell'esperienza
 L’ ascolto e la produzione di ritmi.
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Il laboratorio è articolato in diverse fasi:
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Conoscenza degli spazi e del materiale
Giochi con suoni, ritmi e movimenti
Giochi sensoriali, d’ invenzione e costruzione con materiali vari
Ascolto di brani musicali, movimento e riproduzione con piccoli strumenti
Riflessione sulla proposta
Osserviamo:
 Hanno un movimento "fluido" ed esprimono benessere mentre giocano e si muovono
 Dimostrano fiducia nelle proprie capacità utilizzando le varie possibilità di
movimento offerte
 Usano e sperimentano gli schemi motori in maniera creativa
IL NOSTRO GIORNALE
“Alice”
Come già accaduto in passato il titolo verrà proposto dai bambini in corso d’opera.
PREMESSA
La creazione e messa a punto di un giornale scolastico, viene a concretizzarsi e
rendersi operante nel lavoro di tre sezioni che cooperano insieme verso un unico fine,
rendendosi disponibili a collezionare parole e frasi stravaganti, idee, emozioni e
quant’altro … allo scopo di mettere in “libera circolazione” i tanti pensieri dei bambini
presenti nella nostra scuola.
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Come due anni or sono, a partire dal mese di gennaio, prenderanno il via gli incontri
animati da gruppi di bambini di 5 anni; essi partiranno per un affascinante viaggio nel
quale ciascuno diverrà protagonista, fautore e ideatore del proprio processo di
scoperta e conoscenza. Il bagaglio che ognuno porterà con sé sarà, al tempo stesso,
pesante e leggero: pesante in quanto ricco di aneddoti, sogni, speranze e paure,
esperienze e vissuti personali, inesauribile voglia di raccontare e raccontarsi; leggero
in quanto ogni singola trama di vita quotidiana verrà “ricamata” con il magico filo di
fantasia, immaginazione e creatività,
qualità di cui ogni bambino è certamente un
“portatore sano”.
Valorizzando il gioco in quanto fonte primaria d’apprendimento, l’attenzione verrà
focalizzata sull’ambito linguistico strettamente correlato allo sviluppo emotivo –
affettivo, ponendo in primo piano le risorse e le competenze del singolo in quanto tale
e in quanto parte integrante e insostituibile del gruppo. Tutto ciò stimolerà ad
esprimersi in libertà, confrontando idee e pensieri con i pari, imparando gradatamente
a parlare e ascoltare, rendendo “l’attesa e quindi il silenzio tensione positiva verso
qualcosa che sta per accadere, accendendo la fiamma ardente dell’attenzione e
dell’interesse” C.Flosi/B.Gervasoni
Il laboratorio, incentrato sulla storia unica e personale d’ogni bambino
- com’ero,
come sono, come sarò -, è stato progettato in stretta correlazione con “Bellezza,
incanto e nostalgia … UN LIBRO PER AMICO”; letture per l’infanzia, legate alla
nascita, alla crescita emotivo/affettiva, alla presa di coscienza dell’esistenza
dell’altro, al rispetto ed accettazione reciproca: tutto questo ed altro ancora, diverrà
stimolo di partenza e punto d’approdo nella creazione del nostro giornale…
“A quest’età, dunque, si definisce e si articola progressivamente l’identità di ciascun
bambino e di ciascuna bambina come consapevolezza del proprio corpo, della propria
personalità, del proprio stare con gli altri ed esplorare il mondo … Il bambino cerca di
dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la frustrazione,
la scoperta … La scuola si pone come spazio d’incontro e di dialogo, di approfondimento
culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti … per proporre ai bambini
un modello d’ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte alle loro domande di
senso…” (Annali della P.I. 2012 – I Campi d’Esperienza “Il sé e l’altro”).
FINALITÀ:
Maturazione dell’Identità:
 Imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come persona unica e irripetibile
 Essere rassicurati nella molteplicità del proprio fare e sentire.
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Conquista dell’Autonomia:
 Esprimere emozioni e sentimenti
 Aver fiducia in se stessi e negli altri, implementando autostima ed autoefficacia
 Riconoscere pieno diritto di cittadinanza alle idee altrui, sviluppando capacità
d’attenzione e ascolto di punti di vista diversi dai propri;
 Sviluppare la capacità critiche di riflessione e, in un confronto aperto con l’altro,
eventualmente modificare punti di vista e idee personali.
Sviluppo delle Competenze:
 Affinare potenzialità cognitive e comunicative;
 Sviluppare abilità linguistiche, espressive, meta cognitive, comunicative e critiche;
 Raccontare e rievocare vissuti e esperienze, traducendole in tracce personali e
condivise;
 Essere in grado di descrivere, rappresentare e immaginare, fatti, eventi, emozioni
e stati d’animo con linguaggi diversi.
Avvio alla Cittadinanza:
 Scoprire l’altro da sé, in quanto “portatore sano” d’idee, pensieri ed emozioni;
 Prendere gradatamente coscienza della necessità di stabilire regole condivise;
 Aprirsi al dialogo, fondato sulla reciprocità d’ascolto e all’attenzione verso il punto
di vista altrui.
OBIETTIVI:
 A seguito di attenta osservazione, discriminazione e classificazione di giornali e
riviste, costruire un proprio originale prodotto, espressione individuale e memoria
condivisa e comune;
 Condividere ed esprimere, attraverso differenti linguaggi, emozioni, stati d’animo,
esperienze e vissuti;
 Attraverso l’ascolto di letture per l’infanzia, evocare e rappresentare esperienze
e vissuti dentro e fuori la scuola;
 Dare spazio alla fantasia, creatività, al senso d’ iniziativa e di scoperta personale;
 Raccogliere elementi, aneddoti, notizie che spontaneamente emergono dalla
quotidianità;
 Ampliare il proprio vocabolario;
 Condividere il prodotto finale con le famiglie.
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ATTIVITA’
 Scoperta e osservazione di quotidiani e riviste
 Autonoma scelta del titolo del giornale
 Conversazioni guidate con l’assegnazione di specifici ruoli e funzioni
 Ascolto e rielaborazione verbale e grafico/pittorica di letture per l’infanzia
 Raccolta d’ esperienze, vissuti, curiosità e aneddoti, attraverso racconti e
questionari
 Possibile libera annotazione da parte dei bambini attraverso l’utilizzo del “notes
del giornalista”.
TEMPI:
Da gennaio ad inizio aprile il giovedì a cadenza quindicinale con gruppi di bambini di 5
anni appartenente alle tre sezioni.
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Programmazione ICR
Scuola dell'Infanzia IC TERRALBA
Sulla base delle indicazioni didattiche pubblicate sulla gazzetta ufficiale del 7/05/2010 si
redige La seguente programmazione:
Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia di età sono articolati in 4 ambiti dove Gesù
Cristo è la figura prevalente:
Dio e l'uomo: con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo.
La Bibbia e il suo messaggio:che costituisce un documento base alla conoscenza.
Segni e linguaggio religioso:nella sua espressione verbale e non verbale.
Conoscenza del mondo ed etica religiosa:per incrementare la crescita del senso morale,la
fratellanza fra gli uomini per una convivenza civile responsabile solidale.
Competenze:
-Dio e l'uomo - Il sé e l'altro.
I bambini scoprono nei racconti del Vangelo la persona di Gesù e i suoi insegnamenti ed
intuisce l'esistenza di Dio creatore e Padre universale e che le persone unite nel suo nome
formano la Chiesa come comunità di credenti diversa dalla chiesa come edificio sacro
sviluppando una coscienza di sé relazionandosi con gli altri anche appartenenti a diverse
tradizioni culturali e religiose.
La Bibbia e il suo messaggio.
Ascoltando semplici racconti biblici ne sanno narrare i contenuti e imparano a conoscere
alcuni termini del linguaggio cristiano riutilizzandoli per la comunicazione religiosa.
Segni e linguaggi religiosi.
Riconoscere alcuni linguaggi simbolici e figurati delle tradizioni cristiane (segni, feste,
preghiere,canti, gestualità , spazi, arte) esprimendo così il proprio vissuto religioso.
Conoscenza del mondo ed etica religiosa.
Osservano con meraviglia e curiosità il Mondo che li circonda riconosciuto come dono di
Dio Creatore sviluppando sentimenti di rispetto e di cura di sé, di animali e piante
abitandolo con fiducia e speranza.
Metodologia didattica:






Letture tratte dalla Bibbia
Ascolto di racconti e poesie
Momenti di scoperta
Verbalizzazioni e conversazioni: libere su ciò che riguarda il vissuto del bambino,
guidate su ciò che riguarda l'attività .
Canto
Produzione grafico-pittorica libera ed inerente all'attività. Gioco libero, di gruppo,
attività individuale.
Utilizzo di altre modalità presentate nel piano di lavoro:drammatizzazione che è utile per
rendere meno complesso lo svolgimento del programma e dei temi presentati negli OSA.
Queste attività devono essere svolte in ambienti dove la creatività e il movimento non
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siano ostacolati quindi non solo nell'aula ma ad esempio nella palestra, in salone,
nell'atrio, in giardino ed in spazi presenti nell'edificio.
Vista la difficoltà degli argomenti trattati, è evidente che al termine dell'attività, o quando si
ritiene opportuno, si lascino anche spazi al gioco (libero, guidato).
Gli insegnanti "I.R.C"
Cristina Rapuzzi
Massimo Zelante
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