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disciplinare di produzione integrata dell`aglio
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DELL’AGLIO PANTALLA DI TODI, DICEMBRE 2003 3A - PARCO TECNOLOGICO AGROALIMENTARE DELL’UMBRIA PREMESSA Il metodo di produzione su cui si basa l’agricoltura integrata prevede l’utilizzo di tecniche e mezzi compatibili con la conservazione dell’ambiente e la sicurezza alimentare; in questa ottica gli obiettivi dell’agricoltura integrata sono la diminuzione e la razionalizzazione dell’uso di prodotti chimici di sintesi (antiparassitari, diserbanti, concimi ecc.), la conservazione del suolo mediante il contenimento dell’erosione ed il mantenimento della fertilità, l’utilizzo razionale delle risorse idriche attraverso l’adozione di tecniche irrigue ad alto indice di efficienza. La difesa delle colture su basa sulle tecniche di controllo integrato delle avversità mediante l’utilizzo di varietà resistenti, di sementi e materiale di propagazione certificato, adottando razionali avvicendamenti colturali ed il ricorso al monitoraggio dei patogeni e dei fitofagi al fine di individuare le soglie di intervento. Il presente disciplinare si basa sul contenuto del Manuale di corretta prassi per la produzione integrata dell’Aglio1 pubblicato nel 2001 ed attualmente disponibile sul sito della 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria (www.parco3a.org). La tecniche colturali riportate sul manuale sono state estremamente sintetizzate e rese prescrittive in una scheda tecnica in cui sono stati riportati gli obblighi e i divieti per tutte le fasi di produzione della coltura. Il disciplinare di produzione integrata della Regione Umbria relativo all’aglio si basa sul rispetto delle prescrizioni a carattere generale e di quelle contenute nella scheda tecnica dell’aglio che include anche le schede di difesa e di diserbo. 1 Gruppo di lavoro: Marina Bufacchi – 3A PTA, Adelmo Lucaccioni – ARUSIA, Alfonso Motta – CIA, Marcello Marcelli – COLDIRETTI, Cristiano Casagrande – CONFAGRICOLTURA. Autore dei capitoli relativi alla tecnica agronomica: Prof. Francesco Tei – Dipartimento di Scienze Agroambientali e della Produzione Vegetale, Università degli Studi di Perugia. Autore delle schede di difesa fitosanitaria: A.R.U.S.I.A. 2 SCHEDA TECNICA DELL’AGLIO INTERVENTO OBBLIGHI E DIVIETI TERRENO PROPAGAZIONE E VARIETA’ AVVICENDAMENTO FERTILIZZAZIONE Non è consentito: - l’impiego di organismi geneticamente modificati; E’ obbligatorio impiegare bulbilli sani, ben formati, ben maturi. Non è consentito: - il ritorno della coltura sullo stesso terreno prima di un intervallo di 4 anni. - la successione ad una coltura di cipolla. E’obbligatorio effettuare analisi del terreno, almeno una ogni cinque anni, in misura di una analisi ogni dieci ettari (1) E’ obbligatorio redigere un piano di fertilizzazione La dose di P2O5 e K2O da somministrare deve essere determinata in funzione dei fabbisogni, delle asportazioni della coltura e della dotazione del terreno in fosforo assimilabile e potassio scambiabile (come riportato nel Manuale di Corretta Prassi per la Produzione dell’Aglio). (2) La dose di azoto da somministrare deve essere determinata in funzione dei fabbisogni della coltura e della quantità di azoto che si rende disponibile durante il ciclo colturale da fonti diverse della concimazione (azoto residuo dopo la coltura precedente, azoto derivante dalla mineralizzazione della sostanza organica del terreno). Dosi massime ammesse (kg/ha): DOCUMENTAZIONE DA CONSERVARE IN AZIENDA Certificato analisi terreno Piano di fertilizzazione. L’annotazione degli acquisti e degli impieghi dei concimi azotati su apposito registro vidimato dall’ARUSIA e disponibile presso gli stessi uffici. In caso di concime prodotto in azienda (letame, compost ecc.) è necessaria un’autocertificazione. La conservazione della documentazione fiscale di acquisto di concimi e relativo registro per tutto il periodo di impegno. Azoto – N (3) 120 Frazionato in tre interventi: 1/3 all’impianto. 1/3 allo stadio di 3-4 foglie, 1/3 all’impianto del bulbo. Fosforo – P2O5 70 Pre-semina Postassio – K2O 100 Pre-semina DIFESA FITOSANITARIA I criteri di intervento ed i principi attivi ammessi sono riportati nella Scheda di Difesa l’annotazione degli impieghi dei fitofarmaci sui registri di cui alla DGR 975/03 e disponibili presso l’ARUSIA. DISERBO I criteri di intervento ed i principi attivi ammessi sono riportati nella Scheda di Diserbo La conservazione della documentazione fiscale di acquisto di fitofarmaci e relativo registro per tutto il periodo di impegno. (1) Le analisi devono essere effettuate presso laboratori pubblici o privati nel rispetto dei metodi ufficiali di analisi. Le analisi del terreno devono essere eseguite durante il primo anno di impegno in misura di una ogni dieci ettari, e comunque per ogni corpo aziendale separato, allo scopo di verificarne il grado di fertilità e pianificare una corretta tecnica di concimazione. Il numero di analisi può essere ridotto se l’azienda dimostra, con relazione a firma di un professionista iscritto a specifico albo professionale l’omogeneità dei terreni interessati. Le analisi, da effettuare presso laboratori pubblici o privati che utilizzino metodi analitici ufficiali, dovranno determinare obbligatoriamente: tessitura, Ph, sostanza organica, calcare totale ed attivo, azoto totale, fosforo assimilabile, potassio scambiabile e capacità di scambio cationico; (2) Il Manuale di corretta prassi per la produzione dellAaglio è disponibile sul sito della 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria (www.parco3a.org) (3) La dose massima di azoto è quella stabilita dal codice di buona pratica agricola in attuazione della Direttiva CEE 676/91 approvato con D.M. 19/04/99 Schede di difesa per l’aglio AVVERSITÀ P.A. CRITERI D’INTERVENTO E LIMITAZIONI D’USO Ruggine (Puccinia porri, Puccinia alii) Azoxystrobin (1) Prodotti rameici - Eliminazione del materiale infetto. - Sostituzioni di varietà tardive molto recettive con cultivar precoci meno suscettibili. -Interventi a partire dalla comparsa delle prime pustule fogliari. -Data la natura delle foglie, per i trattamenti aggiungere gli adesivanti ammessi per la coltura. (1) Al massimo 2 interventi all’ anno Marciumi dei bulbi (Sclerotium cepivorum, Fusarium spp.) Dichloran (1) Procimidone (1) Iprodione (1) - Utilizzare preferibilmente materiale sano. (1)Ammessi solo per la disinfezione dei bulbilli.. BATTERIOSI Marciume fogliare (Pseudomonas fluorescens) - Utilizzo di bulbilli sani. -Lotta ai nematodi e ai fitofagi (Ditylenchus dipsaci, Delia antiqua, Acrolepiosis assectella) che contribuiscono alla diffusione del patogeno. VIROSI (Potyvirus) - Utilizzo di bulbilli virus-esenti. AVVERSITÀ CRITERI INTERVENTO P.A. E AUSILIARI NOTE E LIMITAZIONI D’USO FITOFAGI Mosca (Suillia univitata) Verme rosso (Dyspessa ulula) Nematodi (Ditylenchus dipsaci) Catture con attrattivi alimentari degli adulti svernanti Interventi chimici: - interventi precoci contro gli adulti svernanti e contro le larve appena nate Interventi agronomici: eliminazione bulbi attaccati Interventi agronomici: - rotazioni quinquennali con specie non attaccate dal nematode (cereali, barbabietola da zucchero ecc.) - evitare la coltivazione di specie suscettibili (erba medica, fragola, spinacio ecc.) Triclorfon (1) (1)Al massimo un intervento all’anno. Utilizzo bulbi certificati esenti da nematodi Nessun trattamento 2 Schede di diserbo per l’aglio DISERBO AGLIO EPOCA D’IMPIEGO PRE - SEMINA PIANTE INFESTANTI PRINCIPIO ATTIVO % di p.a. l. o Kg / ha di formulato commerciale Glifosate 30,4 1,5 - 3 Pendimetalin 31,7 2-3 Dicotiledoni e Graminacee Oxifluorfen 22 0,1 – 0,5 Dicotiledoni Ioxinil 33,2 0,2 – 0,6 Graminacee Setoxidim 20 1-1,5 Propaquizafop 9,7 1 Quizalofop etile isomero D 4,9 1,2 Dicotiledoni e Graminacee (nella preparazione del letto di semina) PRE- Dicotiledoni e Graminacee EMERGENZA POST – EMERGENZA 3