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Pericoli legati ai gas compressi Concetti di base
Pericoli legati ai gas compressi Concetti di base Prof. Andrea Pochini Utilizzo di gas compressi e liquefatti Concetti di base per una corretta individuazione dei pericoli e valutazione dei conseguenti rischi Energia chimica (Gas infiammabili e comburenti) Danni biologici (Gas tossici – Sottossigenazione) Energia meccanica (Pressione) Gas inerti (Azoto, anidride carbonica, argon, elio) : gas non reattivi – possono dar luogo a fenomeni di sottossigenazione. Gas infiammabili (Acetilene, idrogeno, metano, butano,propano): gas che bruciano in presenza di aria o ossigeno, se miscelate in certe proporzioni, formando CO2 ed H2O e liberando notevoli quantità di energia termica o calore. Gas comburenti (Ossigeno, aria compressa) : sono gas che attivano la combustione delle sostanze infiammabili e combustibili (sovraossigenazione). Gas tossici, corrosivi (Ammoniaca, cloro) - Gas monoatomici (Gas nobili: Elio, Argon ecc) - Gas poliatomici (Idrogeno H2 – Ossigeno O2 – Azoto N2 – Anidride carbonica CO2 – Metano CH4 – Propano C3H8 ecc.) I vari Atomi sono caratterizzati da una situazione elettronica diversa Gas nobili situazione stabile a bassa energia Gli Atomi cercano di raggiungere una situazione elettronica a più bassa energia condividendo gli elettroni e formando legami che portano ad una molecola ad energia minore (maggiore stabilità) Peso Atomico (H 1; C 12; N 14; O 16) o Molecolare riferito a 6 x 1023 atomi o molecole (H2 PM=2 – O2 PM=32 – N2 PM=28 – CO2 PM=44 – CH4 PM=16 – Propano C3H8 PM=44) Mole = Peso in g pari al Peso Molecolare Da un punto di vista energetico le reazioni chimiche fra le molecole sono favorevoli quando si formano molecole con legami più stabili di quelli delle molecole di partenza Variazione energetica favorevole in una reazione chimica condizione necessaria ma non sufficiente perché la reazione avvenga in modo spontaneo es.: CH4 + 2 O2 CO2 + 2 H2O Reazione energeticamente possibile ma cineticamente (velocità con cui avviene la reazione) bloccata a temperatura ambiente Velocità della reazione = Numero di molecole che reagiscono per unità di tempo - Aumento della Temperatura Aumento della velocità di reazione Reazione spontanea: Energia dei prodotti più bassa + Velocità della reazione accettabile Bisogna fornire Energia iniziale (Energia attivazione) ai Combustibili per reagire con Aria INCENDIO = Processo di combustione non controllato Combustibile: sostanza capace di ossidarsi cedendo elettroni ad un ossidante (comburente) in una reazione chimica. Es. H2 (Idrogeno) CH4 (metano), Comburente: Sostanza capace di ridursi acquistando elettroni. Es.: O2 (ossigeno), Aria (miscela ca. 20% di O2 e 80% di N2), Combustione: Reazione fortemente esotermica (con liberazione di calore) fra il combustibile e il comburente. Combustione di Gas: Temperatura di Autoaccensione (Ta) (Voce 9 SDS) Misura l’Energia di attivazione che determina la cinetica della combustione Temperatura minima alla quale il combustibile inizia a bruciare spontaneamente in presenza di comburenti (normalmente aria) senza necessità di un innesco come una fiamma od una scintilla. Se non si raggiunge la Ta non avviene la reazione di combustione. Es. H2 560°C CH 4 595°C Acetilene 305°C - Limiti di infiammabilità (Flash point) inferiore e superiore (Voce 9 SDS) Miscela compresa entro i valori limiti del campo di infiammabilità, se innescata, da luogo ad una combustione con propagazione della fiamma (reaz. autosostenuta). Quantità combustibile troppo piccola = Miscela povera Quantità combustibile troppo elevata = Miscela troppo ricca Acetilene 2,4 - 83 Scheda di Sicurezza (SDS) Prodotto : METANO 9 PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE Peso molecolare (g/mol) 16 Punto di ebollizione - 161 °C Punto di fusione - 183 °C Temperatura critica - 83 °C Densità relativa, gas (aria=1) 0,6 Densità relativa, liquido (acqua=1) 0,42 Tensione di vapore a 20 °C Non applicabile Solubilità in acqua (mg/l) 26 Aspetto Gas Incolore Odore Nessuno Temperatura di autoaccensione 595 °C Limiti di infiammabilità (vol % in aria) 5 – 15 Temperatura di Autoaccensione e Limiti di infiammabilità – Aria come comburente In Ossigeno puro la Ta si abbassa e si ha un più ampio campo di infiammabilità Pericolo maggiore per Sovraossigenazione (Rilascio di ossigeno) 27 gennaio 1967 incendio su capsula Apollo con la morte di tre astronauti per O2 Confronto Combustione ed Esplosione Combustibile Contenuto Rilascio di Energia Fattori che controllano energetico per unità di tempo la velocità della reazione 10 1 es Benzina Esplosivo es TNT Trasferimento di calore (T) 1 108 Onda d’urto (P) Esplosioni: rapidi rilasci di gas ad elevata pressione e temperatura nell’ambiente con conseguenti danni a persone e cose. Molto più pericolosi degli incendi sono le esplosioni combustioni in cui il rilascio energetico (energia meccanica e termica) per unità di tempo potenza = energia rilasciata per unità di tempo) è molto più elevato con conseguenti maggiori danni a persone e cose. La contemporanea presenza nella fase gas del combustibile e del comburente favorisce la combustione di tipo esplosivo Deflagrazioni – Propagazione della fiamma con velocità minore del suono (subsonica) Forti sovrappressioni Detonazione – Propagazione della fiamma con velocità superiore a quella del suono (supersonica) Fortissime sovrappressioni GAS PERFETTI Gas in cui le molecole non interagiscono fra di loro P = f(n,V,T) P x V = n x R x T (R = costante) in cui P è il valore della pressione del gas; V è il volume occupato dal gas; n sono il numero di moli del gas; R è la costante universale dei gas, il cui valore varia in funzione delle unità di misura adottate per esprimere le altre grandezze nell'equazione; T è la temperatura assoluta del gas, espressa in kelvin T(K) = T(°C) + 273,15 Il valore di R nel Sistema internazionale è: R = 8.3145 J/moli x °K oppure R = 0,0821 l x Atm/ moli x °K n (numero di moli) = g/PM 1 mole = 6 x 1023 molecole 1 mole di tutti i gas perfetti ad 1 Atm e 0°C occup a 22,4 litri Bombola di gas con stessi V, P e T contiene lo stesso N°di moli di gas 200 Atm x 40 litri = n x 0,0821 x 293°K (20°C) n= 332,57 moli A volume ed n costanti (bombola) dipendenza lineare fra p e T P= n x R x T (300°C) / V = 332,57x0,0821x573/40 = 391,13 Atm Problema esposizione bombole a sorgenti di calore elevato Densità dei gas (rispetto alla densità dell’aria) utile per: - Conoscere la dispersione di gas infiammabili, tossici, inerti (per sotto ossigenazione) nell’ambiente - Collocare correttamente i rilevatori di gas ed i punti di aspirazione d = g/V = P x PM / R x T Con P e PM=costante (stesso gas) la densità di un gas dipende solo dalla Temperatura e diminuisce all’aumentare di questa - Mongolfiere ad aria calda - Tiraggio dei camini (Trasporto calore via Convezione Scale protette) - Stratificazione verso il basso di vapori di Azoto liquido Densità dei gas d = g/V = P x PM / R x T Con P e T = costante la densità di un gas dipende solo dal PM ed aumenta con gas diversi all’aumentare del PM PM medio Aria (ca 80% N2 PM 28 e 20% O2 PM 32 da cui 0.80x28+0.2x32 = ca 29) PM=2 gas molto più leggero dell’aria H2 Idrogeno CH4 Metano PM=16 gas più leggero dell’aria CO2 Anidride carbonica PM=44 gas più pesante dell’aria C3H8 Propano PM=44 gas più pesante dell’aria CO2 L’anidride carbonica è un gas asfissiante in quanto, pur non producendo effetti tossici sull’organismo umano, si sostituisce all’ossigeno dell’aria. Quando ne determina una diminuzione a valori inferiori al 17% in volume, produce asfissia (Sottossigenazione). Grotta del cane (Pozzuoli) - Tini (Glucosio Alcol Etilico+CO2) – Lago Nyos (Cameroon) supersaturazione di CO2 1986: ca. 1700 morti. Palloni areostatici ad Elio o Idrogeno Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria Aria CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 CO2 Temperatura critica Curve isoterme T aumenta H2 -241°C Gas compr. N2 -147°C CH4 -83°C -10°C CO2 T critica +31°C Gas liquefatti Propano +97°C Gas perfetto P x V = costante a T ed n = costante (iperbole) Gas reale (molecole interagiscono fra di loro) Liquefazione: Temperatura Critica - per ciascun gas esiste una particolare temperatura al di sopra della quale non è più possibile la liquefazione del gas stesso Al di sotto della Temperatura Critica un Gas può essere liquefatto per aumento della pressione Aria compressa può compiere un lavoro L= nRT ln(Pf/Pi) dove i suffissi “i” e “f” stanno per “iniziale” e “finale.” Utilizzata già ampiamente per muovere motori (esempio Utensili ad aria compressa), sollevare materiale ecc Allo studio Auto ad aria compressa (Problemi per lavoro in continuo dovuto al raffreddamento del gas reale che si espande) Bombola di gas compresso a 200 Atm ha un notevole contenuto di energia Problemi per rilasci energetici non controllati (ad esempio rottura della valvola per caduta senza cappellotto e trasformazione della bombola in un missile