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Che cosa farebbe don Bosco tra i ragazzi di oggi?

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Che cosa farebbe don Bosco tra i ragazzi di oggi?
POSTE ITALIANE S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% - D.C.B. Bergamo
MENSILE DELLE PARROCCHIE DI NEMBRO, GAVARNO E LONNO
24027 NEMBRO (BG) - Piazza Umberto I, 5
[email protected] - www.oratorionembro.org
ANNO 104° - N. 1 - GENNAIO 2015
SIAMO NEL PERIODO
DELLA SUA FESTA
E IN QUESTO 2015
RICORRE IL BICENTENARIO
DELLA SUA NASCITA
Che cosa farebbe don Bosco
tra i ragazzi di oggi?
VITA PARROCCHIALE
LE TEMATICHE CHE NELLE PROSSIME SETTIMANE SARANNO AL CENTRO DELL’ATTENZIONE NELLA COMUNITÀ
Chiamati ad uno ad uno
ad essere al servizio di tutti
I Vangeli di queste prime domeniche
dell’attuale anno liturgico presentano il
tema della chiamata dei discepoli da parte di Gesù. Dopo il battesimo al Giordano
la prima opera pubblica di Gesù consiste
nel convocare e formare il gruppo dei
dodici apostoli. La festa di San Giovanni
Bosco, che verrà celebrata con diverse
iniziative presso l’Oratorio, richiama il tema della vocazione sacerdotale di questo
grande “santo della gioventù”. Domenica
8 febbraio ci sarà la Giornata del Seminario diocesano e si tornerà sul tema della vocazione. Il Quaresimale di quest’anno
svilupperà, nei venerdì sera, (come viene
spiegato in altra pagina) il medesimo tema in vista della ordinazione sacerdotale
di don Stefano Siquilberti. Questi appuntamenti che caratterizzeranno il cammino comunitario verso la Pasqua stimolano a guardare alla vita cristiana come
vocazione. Nella Bibbia si trovano molti
racconti “di vocazione” che, a tale riguardo, sono illuminanti. Riguardano Abramo,
Geremia, Isaia, Samuele, Maria, Paolo e i
discepoli di Gesù in generale. Questi racconti di singole vocazioni mostrano come
la chiamata di Dio è sempre rivolta alla
persona, al singolo: è, cioè, un dono e un
compito che attende una risposta individuale. Dio pronuncia un nome, e, rispondendo, il chiamato comprende la Verità e
conosce la propria vocazione.
La Verità del proprio nome sfugge
sempre fino a quando non si risponde alla chiamata di Dio. La vocazione è il senso complessivo, definitivo della propria
vita di fronte a Dio, Creatore e Padre. La
Parola di Dio permette alla persona che
l’ascolta di conoscere se stessa e di comprendere la Verità del proprio nome, la
propria identità autentica.
IL DISCERNIMENTO – Esso consente
in ogni circostanza di scegliere prudentemente ciò che conviene fare. Non però in
rapporto a qualsiasi cosa, ma in relazione al “mestiere di vivere”, alla vocazione
complessiva della propria vita. Oggi si è
abituati a pianificare tutto, anche il tempo libero; ma non si sa pianificare la propria vita. Il progetto personale di vita
non sembra possibile per tante difficoltà;
si pensa che rimanga solo la possibilità
di pianificare una giornata, una settimana, una vacanza. Ci si rassegna a piccoli
2
IL NEMBRO gennaio 2015
progetti verificabili, sempre cambiabili.
Il volontariato va bene, ma appunto perché è libero e limitato nel tempo; il “per
sempre” fa paura; si ritiene, più semplicemente, inopportuno decidere oggi per il
domani che non si sa come sarà.
Non è possibile, da parte di ciascuno,
scegliere se vale la pena venire al mondo;
non si può sapere prima come sarà il matrimonio. Non si può sapere prima se la
vita sarà bella. Si pensa: «La devo vivere
e allora mi renderò conto che se ne è valsa e ne vale la pena». L’indecisione sul da
farsi nasce, in realtà, dal fatto che non si è
ancora deciso se convenga vivere o meno;
e per che cosa convenga vivere; in altre
parole, non si conosce ancora la propria
personale e originale vocazione. Come discernere la propria personale vocazione e
quella dei propri figli?
DIFFICOLTÀ DEL DISCERNERE –
L’uomo contemporaneo è molto sensibile al rispetto dell’identità personale di
ciascuno e dei propri diritti. La difficoltà
radicale che incontra la cultura contemporanea a riconoscere la vocazione del
soggetto sta in questa esagerata valorizza-
PELLEGRINAGGIO
IN GRECIA
NEL MESE DI LUGLIO
La Parrocchia di Nembro ha deciso di aderire al pellegrinaggio diocesano che, guidato dal Vescovo mons.
Francesco Beschi, dal 7 al 13 luglio
prossimi si svolgerà in Grecia “sulle
orme di San Paolo”. I trasferimenti avverranno in pullman (fino ad Ancona
e in Grecia) e in nave (per l’attraversamento dell’Adriatico). L’itinerario prevede visite ad Atene, Corinto, Epidauro, Olimpia, Patrasso ed a parecchie
altre località famose. La quota individuale di partecipazione è stata fissata
(dalla Ovet, agenzia organizzatrice) in
1.050 euro (più altri 360 euro per chi
desidera sistemazioni in camera singola). Una più ampia presentazione
del pellegrinaggio sarà fatta nel prossimo numero de Il Nembro. Informazioni e pieghevoli illustrativi si possono chiedere agli Uffici parrocchiali,
dove è pure possibile prenotarsi.
zione del soggetto stesso, tanto da giungere a pensare che anche solo l’esistenza
di una volontà al di fuori di esso, sia una
indebita interferenza nella vita privata
della persona, la quale verrebbe così limitata nella propria libertà. E questo anche
quando fosse Dio a pronunciare la Parola decisiva che interpella il soggetto. Se il
soggetto è il centro di tutto (è tutto!), la
sua identità sarà separata non solo da Dio,
ma anche dagli altri e, più in generale,
dalla realtà che lo circonda. In una siffatta maniera di pensare ogni discorso sulla
vocazione perde valore. La religione viene riconosciuta soltanto come fenomeno
soggettivo, privato, intimo, riservato. Questo pensiero illuminista persegue l’obiettivo di separare la coscienza personale dal
reale, inteso come proiezione del soggetto. Nasce così l’illusione che la coscienza
del soggetto si conosca solo col pensiero,
astratto dalla realtà e dalla vita concreta,
che non avrebbero nessun peso nel determinare la coscienza della persona. Ogni
soggetto – si ritiene – è verità per se stesso e non può darsi riferimento ad altro.
Questa visione della coscienza puramente
soggettiva elimina alla radice la possibilità
di una vocazione. Oggi se si vuole fare un
discorso vero sulla vocazione non si può
non criticare questa posizione ideologica
con un’antropologia rinnovata.
COMPLESSITÀ DELLA VITA CONTEMPORANEA – Il mondo post-moderno
frammentato, diviso, pluralista scoraggia
la riflessione e più ancora l’impegno nel
discernimento vocazionale. Oggi è facile
scappare o rifugiarsi in un mondo ristretto, autonomo, separato, nel quale non interessa la comunicazione esterna, ma soltanto la gratificazione interna al piccolo
gruppo di amici. A livello religioso si cerca
una spiritualità emotiva, poco impegnativa, nella quale non si cercano la conversione e l’impegno sociale, ma unicamente
il benessere personale o del piccolo gruppo. Gesù, quando chiama i dodici Apostoli
lo fa nel contesto di una folla con grandi
necessità; anche alla luce di questo sceglie i suoi collaboratori. Per un vero discernimento vocazionale è importante
riferirsi a una realtà complessa, che supera il proprio piccolo mondo conosciuto e si apre sul mondo intero. La vocazione, per essere vera, deve sempre riferirsi a
VITA PARROCCHIALE
OSPITI ILLUSTRI
A NEMBRO
Nella prima metà di gennaio Nembro, come paese, ha
accolto due illustri personalità ecclesiastiche. Domenica 4
gennaio la Messa delle 10,30 nella plebana è stata presieduta
da mons. Leopoldo Girelli, attualmente Nunzio apostolico
in Singapore nonché presso l’Associazione delle Nazioni del
Sud Est asiatico, zona comprendente anche la Cina. Coetaneo
e compagno di studi e di ordinazione dell’arciprete di Nembro, don Santino Nicoli, mons. Leopoldo Girelli è arcivescovo
dal 2006. È stato Nunzio apostolico in Indonesia, nel Timor
Orientale, delegato apostolico in Malaysia; ed ha ricoperto altri
importanti incarichi nella diplomazia del Vaticano. Nella fotutti. Pure il soggettivismo etico in campo morale impedisce un discernimento
vocazionale perché intende le norme e le
leggi come ostacoli nello sviluppo della
persona. Ma il discernimento ha bisogno
di riferimenti chiari a norme oggettive. La
Chiesa, in quanto istituzione, è sentita come una presenza che impone le sue
tradizioni e non permette la libertà e la
creatività della persona e l’autonomia del
soggetto. Ora la Chiesa-istituzione è decisiva nel riconoscimento della oggettività
della vocazione, così come il sacerdote Eli
fu decisivo per il profeta Samuele nell’aiutarlo nel discernimento della chiamata
di Dio; oppure come Giovanni Battista fu
decisivo per la sequela di Gesù da parte
dei suoi primi discepoli. Il discernimento
della volontà di Dio che ognuno deve perseguire non è indicato una volta per sempre da una legge o da una consuetudine
o dagli altri, ma chiama in causa ciascuno
personalmente. Bisogna saper ascoltare
la musica che lo Spirito suona per saper ballare secondo lo Spirito. Il difetto
non sta nella musica dello Spirito, ma nei
capricci di quei ragazzi e di quelle ragazze che non vogliono ballare (secondo la
musica dello Spirito). La vita di Gesù è il
criterio del discernimento cristiano.
Non c’è solo una voce dello Spirito che si
ascolta nei vari tempi della propria vita;
c’è anche una chiamata più sintetica, che
dà forma complessiva alla vita di ciascuno
nella sua interezza. Così accade ad ogni
to grande sulla destra (scattata nella sacrestia della plebana)
mons. Leopoldo Girelli è con l’arciprete don Santino Nicoli,
mons. Arturo Bellini, un gruppo di chierichetti e il sacrista Felice Filisetti. Nella ricorrenza di Sant’Antonio, il 17 gennaio, la
Messa solenne a Lonno è stata presieduta da mons. Maurizio
Malvestiti (foto sulla sinistra) anch’egli coetaneo di don Santino Nicoli: dopo essere stato a lungo in Vaticano (e dal 2009 Sottosegretario della Congregazione per le Chiese orientali), l’11
ottobre scorso mons. Maurizio Malvestiti è stato consacrato Vescovo di Lodi. Mons. Maurizio Malvestiti è originario di Marne; mons. Leopoldo Girelli invece è nato (nel 1953) a Predore.
uomo che si lasci coinvolgere dal Vangelo.
All’inizio non sappiamo bene quale meta
Gesù ci voglia assegnare; intanto però ci
abituiamo a rispondere alle piccole chiamate del Signore (come fece Samuele). Le
singole scelte parziali che i genitori fanno con i loro figli aprono progressivamente alle grandi scelte della vita. Se non ci
si impegna nelle piccole scelte non si può
compiere neppure la grande scelta della
vocazione. Solo nel domani, guardando
indietro, si scoprirà un filo rosso che lega
le scelte fatte in un disegno della Provvidenza. È fondamentale “unificare” la propria vita nella vocazione.
VOCAZIONI E VOCAZIONE – La vocazione battesimale è quella comune a
tutti. Le vocazioni specifiche di ciascuno
sono diverse. Che relazione c’è tra i due
tipi di vocazione?
Le diverse vocazioni cristiane costituiscono un sistema o, meglio, un corpo:
quello di Cristo, che è la Chiesa. Le singole
vocazioni possono essere comprese solo in relazione alle altre, in connessione
armonica e organica con esse, come sono le membra di uno stesso corpo (1 Cor.
12-12). Le varie vocazioni costituiscono
forme diverse dell’unica vocazione cristiana. Ogni vocazione riceve la sua verità in
riferimento a quell’unica e singolarissima
storia che è la vita di Gesù di Nazareth,
il quale manifesta che il senso della vita
di ogni uomo è, appunto, la risposta alla propria vocazione. Gesù rivela che la
vita di ciascun uomo ha una speranza,
perché è preceduta da una vocazione, da
una promessa, da una Parola di Dio. La
nostra vita non è abbandonata a se stessa
nel difficile compito di riconoscere la sua
missione nella Storia, ma è preceduta,
guidata, accompagnata, sostenuta, illuminata da Colui che ne è il protagonista
insieme con l’uomo: Dio. L’universalità
della vocazione non dipende dalla stessa
promessa, che è singolare, ma dal Vangelo di Gesù, che è il criterio di autenticità di
ogni chiamata. L’unica storia di Gesù che
tutti lega dà autorevolezza, oggettività e
universalità alla vocazione di ciascuno.
La Chiesa è al servizio dell’oggettività
della fede e quindi della vocazione di
ciascuno.
Uno è scelto per tutti, ma non al posto di tutti: questa è la logica della incarnazione. La vocazione di ognuno è la possibilità della vocazione degli altri, quindi
ognuno è scelto per gli altri, non al posto
degli altri, come se lui fosse il migliore.
Per esempio Maria Santissima ha ricevuto la vocazione privilegiata di essere
la madre di Dio, perché tutti possano essere figli di Dio nel suo Figlio Gesù. Dunque, la sua vocazione è un privilegio nel
senso che è solo sua, ma non è per lei,
bensì per tutti. Ogni vocazione personale è a servizio di tutti; anche in questo
senso la vocazione è sempre personale e
universale allo stesso tempo.
Don Santino Nicoli - arciprete
IL NEMBRO gennaio 2015
3
CRONACHE
DI QUELLE PER TUTTA LA COMUNITÀ E DI QUELLE RIVOLTE IN PARTICOLARE AI RAGAZZI/ADOLESCENTI
Al Consiglio pastorale una radiografia
delle Messe che si celebrano a Nembro
Le Messe celebrate nella parrocchia di San Martino – viste Si vedono, a gruppi, nelle altre Messe (domenicali). Dal gruppo è
in senso generale e viste in particolare nel loro riferimento ai stata sottolineata l’importanza di questo ámbito, nel quale pare
ragazzi e agli adolescenti – sono state in primo piano nella ri- opportuno – è stato detto – iniziare a pensare di cambiare
unione del Consiglio pastorale svoltosi mercoledì 14 gennaio. qualcosa. Per esempio, per la domenica il gruppo ha suggerito
Ad alimentare riflessioni e dibattiti sul primo aspetto (Messe in l’ipotesi di anticipare la Messa della Comunità e di posticipagenerale) hanno contribuito le domande specifiche preparate re quella dei ragazzi e delle famiglie (invertendo in pratica la
da un gruppo costituito ad hoc (in una precedente occasione) e destinazione delle Messe attuali), con, in più, la ricerca di una
le risposte alle stesse venute da gruppi di consiglieri (espressioni possibilità di catechesi di nuovo alla domenica; tutto questo sadi associazioni o organismi) o da singoli consiglieri (a tutti erano rà da approfondire. È emersa pure l’ipotesi di far animare agli
stati distribuiti i quesiti). Gli interrogativi riguardavano, tra al- adolescenti la Messa prefestiva del sabato, alle 18, in plebatri, questi problemi: numero delle Messe attualmente celebrate; na. A questo punto toccherà ai sacerdoti in ministero a Nembro
riflessi dell’esperienza della riduzione del numero delle Messe in ponderare il tutto (e magari cercare anche altre indicazioni sugli
alcune domeniche dell’anno, animazione delle celebrazioni; ro- orientamenti della gente) e poi, eventualmente, procedere nel
tazione dei sacerdoti nelle celebrazioni (quanto a orari e luoghi), varo di nuove soluzioni per favorire un maggior coinvolgimenspiegazioni intercalate nel rito per spiegare alcuni gesti liturgici; to delle famiglie nella vita comunitaria, perché la famiglia è al
presenza e collocazione del Coro; abbinamento dei Battesimi centro degli obiettivi pastorali della parrocchia. Nella prossima
alle Messe; opportunità o meno di una statistica sulla frequen- riunione (11 febbraio) il Consiglio si occuperà delle domande
tazione delle Messe; e così via. Le valutazioni dei diversi punti diffuse dal Vaticano in tutto il mondo in vista del Sinodo ordisono risultate a volte convergenti, talora divergenti, a dimostra- nario sulla famiglia previsto per l’ottobre 2015 (dopo quello
zione della complessità e delicatezza della materia. Ci sono straordinario svoltosi nell’ottobre scorso).
state anche votazioni (con i più diversi
L’ESORTAZIONE DEL PAPA PER LA GIORNATA DEL MALATO
esiti) su singoli quesiti. Circa la preparazione delle liturgie, è passata l’idea della
partecipazione di un esponente delle Vicinie alle riunioni del “gruppo liturgico” ora
«Sapientia cordis: “Io ero gli occhi per sapienza del cuore «non è una conoscenza
già operante.
Anche per le Messe riferite special- il cieco, ero i piedi per lo zoppo”»: con una teorica, astratta, frutto di ragionamento».
mente ai ragazzi e agli adolescenti era espressione tratta dal Libro di Giobbe, è Essa – dice il Santo Padre rivolgendosi ai
stato costituito un gruppo di lavoro. Da questo il tema che è stato scelto per la sofferenti, ma in modo particolare a quantale gruppo sono emerse sostanzialmen- XXIII Giornata mondiale del malato che, ti, come professionisti o come volontari
te le indicazioni già esposte nell’edizione come stabilì a suo tempo Giovanni Paolo si prodigano attorno a chi è malato – «è un
de Il Nembro di dicembre: in pratica, alle II, promotore di questo appuntamento, atteggiamento infuso dallo Spirito Santo
Messe del mercoledì in Santa Maria e anche in questo 2015 verrà celebrata l’11 nella mente e nel cuore di chi sa aprirsi alnelle Vicinie ci sono soprattutto bambini febbraio, nella ricorrenza della Madonna la sofferenza dei fratelli e riconosce in essi
accompagnati da nonni e genitori; i pre- di Lourdes. Nel suo messaggio diffuso per l’immagine di Dio». Nel documento ponadolescenti e gli adolescenti sono pochi. l’occasione, Papa Francesco spiega che la tificio è detto che la sapienza del cuore “è
servire il fratello”, “è stare con il fratello”,
“è uscire da sé verso il fratello”, “è essere
solidale con il fratello, senza giudicarlo”.
A queste asserzioni Papa Francesco unisce
Domenica 18 gennaio in tutta la Chiesa è stata celebrata l’annuale Giornata
numerose riflessioni ed esortazioni; e condel migrante e del rifugiato. Dalla ricorrenza è venuta la spinta per dare un’occlude con questa supplica alla Madonna
chiata alla presenza di immigrati, o comunque di stranieri, a Nembro. Grazie alla
di Lourdes: «O Maria, sede della Sapiencortesia e alla disponibilità del personale dell’Ufficio servizi demografici del Comuza, intercedi quale nostra Madre, per tutti
ne, è possibile dare queste informazioni. Nel 2003 gli stranieri residenti a Nembro
i malati e per coloro che se ne prendono
erano 395; sono risultati 668 nel 2006, 941 nel 2009, 968 nel 2011 (con il censicura. Fa’ che nel servizio al prossimo soffemento), 1.068 nel 2013, 1.052 nel 2014. In tale anno per la prima volta nell’arco di
rente, e attraverso la stessa esperienza del
12 anni si è dunque constatata una diminuzione del numero totale. Tra gli immidolore, possiamo accogliere e far crescere
grati (che al momento attuale costituiscono circa il 9 per cento della popolazione
in noi la vera sapienza del cuore».
nembrese) si trovano sei famiglie con cinque o più figli minorenni o maggiorenni
Nel pomeriggio (ore 15) dell’11
(altrettante sono quelle italiane, con figli di varia età). Tra gli stranieri residenti in
febbraio,
come sempre, nella chiesa di
Nembro la comunità più nutrita è quella dei provenienti dal Marocco (26,3 per
Santa
Maria,
con l’impegno anche dei socento del totale degli immigrati); nell’ordine seguono gli Albanesi (19,4 per cento),
ci
dell’Unitalsi,
ci sarà una Messa per i
i Senegalesi (13,2 per cento), i Romeni (5,9 per cento), gli Ucraini (4,8 per cento), i
malati,
con
l’amministrazione
del SacraBoliviani (3,3 per cento del totale degli immigrati).
mento della unzione degli infermi.
Accanto ai sofferenti con la sapienza del cuore
Quanti sono gli immigrati a Nembro?
4
IL NEMBRO gennaio 2015
VITA PARROCCHIALE
UN NUTRITO CALENDARIO DI APPUNTAMENTI PER IL CAMMINO VERSO LA PASQUA
Nel Quaresimale l’invito per ciascuno
a riflettere sulla propria vocazione
«Convertitevi e credete al Vangelo»:
questa la formula che il sacerdote recita
nel rito dell’imposizione delle Ceneri, che
dà inizio alla Quaresima. Tale formula
ben potrebbe congiungersi alla vecchia
formula in un rapporto di causa-effetto:
La Quaresima in questo 2015 comincerà il 18 febbraio con il mercoledì
perché – diceva quella formula – “tu, uodelle
Ceneri: in tale giorno, alle ore 20,30, nella plebana e in tutte le chiese
mo, sei cenere ed in cenere tornerai”. Ma
delle
Vicinie,
alle ore 20,30 saranno celebrate Messe con il rito dell’imposizione
– così può continuare la riflessione – c’è in
delle
Sacre
Ceneri.
Venerdì 20 febbraio, nell’ambito del programma del Quarete una parte che non è destinata alla morsimale,
alle
20,30,
in
plebana, ci saranno Confessioni comunitarie, all’inizio del
te e misteriosamente si ricongiungerà con
cammino
di
preparazione
alla Pasqua. Nella prima domenica della Quaresima
il corpo trasfigurato alla fine dei tempi,
(22
febbraio),
dalle
ore
15
alle 18 presso l’auditorium “Giovanni XXIII”, ci sarà un
per godere di quell’amore di Dio, al quaritiro
spirituale
parrocchiale
sul tema: La vita cristiana come vocazione, tema
le ognuno di noi è chiamato. Questa è la
che
sarà
affrontato
anche
negli
incontri settimanali. Il programma è il seguente:
vocazione che Dio rivolge indistintamente
•
venerdì
27
febbraio,
in
plebana,
alle ore 20,30, mons. Gianluca Rota parad ogni creatura umana: riconosca, la crelerà
della
vocazione
sacerdotale;
atura, i talenti che le sono stati donati e li
• venerdì 6 marzo, in plebana, alle ore 20,30, suor Maria Pia Pancini delle
metta in pratica, in un’ottica di fede, per il
Suore del Sacro Cuore tratterà il tema della vocazione religiosa femminile;
bene proprio e del prossimo: nell’ottica di
• venerdì 13 marzo, in plebana, alle ore 20,30, don Giuseppe Belotti tratterà
quella fede che Dio ha donato a tutti, ma
il tema: La vocazione al matrimonio.
che ogni giorno dobbiamo impegnarci a
Per venerdì 20 marzo, alle ore 20,30, è stata messa in calendario la Via Crucis,
far crescere alla luce del Vangelo e degli
in
plebana,
animata dai giovani; venerdì 27 marzo si svolgerà invece alle ore 20,30
insegnamenti di Cristo, il Dio che scende
la
Via
Crucis
nelle vie del paese.
sulla terra per mescolarsi alla nostra miseria, e si annulla fino a confondersi con
l’umanità, dalla quale è, peraltro, rifiutato: al punto da esserne stra vocazione; non ci sono tra di voi molti sapienti secondo la carmesso a morte in un supplizio da schiavo, reietto dai potenti, ne, né molti potenti, né molti nobili...» (1 Corinzi 1,26 e seguenti);
abbandonato da tutti gli altri, finanche dai suoi Apostoli... Ma • vocazione che tutti invita a partecipare alla gloria dei repoi quel Dio risorge ricordandoci di aver vinto la morte per pre- denti nel giudizio finale, gloria della quale conta essere reputati
cederci in Cielo. Ed è Lui che sta al centro della nostra fede, in degni: «Ed è anche a quel fine che preghiamo continuamente
quanto “pontefice” che riassume in sé divinità ed umanità e tutti per voi, affinché il nostro Dio vi ritenga degni della vocazione e
chiama a quella “vocazione celeste” della quale è partecipe ogni compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l’opera della
credente in Cristo, come dice San Paolo: «Perciò, fratelli santi, vostra fede» (2 Tessalonicesi 1,11).
che siete partecipi della celeste vocazione, considerate Gesù l’aLa vocazione è rivolta, come detto, a tutti i credenti in Cripostolo e il sommo sacerdote della fede che professiamo». Ed sto: quella stessa vocazione, che ha portato Lui alla croce, che
è una vocazione, ricorda ancora San Paolo in altre sue lettere:
ha portato e continua a portare anche oggi molti all’effusione
•alla salvezza, unica speranza: «Vi è un corpo solo e un solo del proprio sangue nel martirio, e che è rivolta a tutti noi, qualsiSpirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quel- asi sia il nostro stato. Lo ricorda ancora l’apostolo Paolo: «Ognula della vostra vocazione» (Efesini, 4,4);
no rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato (nel• è promesso il premio della vita eterna: «...corro verso la lo stesso stato in cui si trovava quando fu chiamato)», dice il testo
mèta per ottenere il premio della celeste vocazione di Dio in greco; con la citazione delle varie condizioni umane (matrimoCristo Gesù» (Filippesi 3,14);
nio, celibato, libertà, schiavitù, circoncisione, incirconcisione)
• vocazione che prescinde dallo status sociale, ma che rag- si ricorda che esse finiscono tutte riassunte in una condizione
giunge ogni uomo e ogni donna: «Infatti, fratelli, guardate la vo- nuova, più elevata, nella quale il credente è stato “trasferito”
dalla chiamata divina: «Perché il Signore
chiede di essere servito in qualsiasi condiGIORNATA DEL SEMINARIO CON UNA NUOVA IMPOSTAZIONE
zione ci si trovi».
La vocazione sarà il tema conduttore
Per l’annuale Giornata del Seminario diocesano, che sarà celebrata domenica
del
Quaresimale
di questo 2015: è il cam8 febbraio, in questo 2015 è stata scelta una formula inconsueta: in tale data ci
mino
di
fede
proposto
alla comunità in
sarà uno... scambio di sacerdoti tra le Parrocchie di Nembro e di Albino; i Sacerpreparazione
alla
Pasqua.
Gli incontri del
doti di Nembro andranno ad Albino e quelli di Albino verranno a Nembro per
Quaresimale
si
terranno
nella plebana
parlare, durante le Messe, del Seminario diocesano, della propria vocazione sacerogni
venerdì,
alle
ore
20,30,
con il prodotale e della necessità che anche nei nostri tempi ci siano giovani che si aprano a
gramma
indicato
a
parte.
questa speciale chiamata del Signore.
Tullio Carrara
Imposizione delle Ceneri, Confessioni,
ritiro spirituale parrocchiale
e predicazioni: ecco il programma
IL NEMBRO gennaio 2015
5
VITA PARROCCHIALE
IN DICEMBRE REGISTRATI TRE BATTESIMI E DIECI DECESSI
All’anagrafe
della Parrocchia
Nel corso del mese di dicembre 2014 all’anagrafe della Parrocchia di San Martino in Nembro sono stati registrati tre Battesimi, dieci decessi e nessun matrimonio. Ecco il quadro dettagliato.
BATTESIMI (amministrati il 7 dicembre): Tommaso Borlenghi, di Stefano e di Silvia Gelmi; Nora Ghilardi, di Manuel e di
Anissa Cadamuro; Nicole Rotini, di Devis Giuseppe e di Maida
Lo Duca.
DEFUNTI: Emilio Cornetti, di anni 84, deceduto il 2 dicembre; Gianfranco Carminati, di anni 80, deceduto il 3 dicembre;
Anna Epis, di anni 82, deceduta il 7 dicembre; Giuseppe Valoti,
di anni 77, deceduto il 10 dicembre; Gianfranco Nembrini, di
I tre bambini battezzati il 7 dicembre nella plebana, in una foto che li
anni 61, deceduto l’11 dicembre; Riccardo Scamarcio, di anni 89, ritrae insieme ai loro familiari e all’arciprete don Santino Nicoli.
deceduto il 13 dicembre; Larissa Vtjusceva, di anni 57, deceduta il 14 dicembre; a sostegno dei lavori in corso al “San Fi- gennaio le buste riconsegnate risultavano
Gabriele Ravasio, di anni 58, deceduto lippo Neri”. Di questo si parla in una nota così complessivamente 417 con 14.220 euil 18 dicembre; Luigi Suardi, di anni 86, in altra pagina. Al momento della messa ro. A queste vanno aggiunte, con un totale
deceduto il 21 dicembre; Emilia Mutti, di in stampa, stavano arrivando altre buste. di 1.325 euro, altre 32 offerte pervenute
Buste per il sostegno al Nembro: tramite bollettini postali (26), Banco Posta
anni 85, deceduta il 21 dicembre.
nel corso del mese di dicembre e all’inizio (3), Internet (3). Le adesioni – sinora – riOFFERTE GIUNTE ALLA PARROCCHIA
di gennaio sono state riconsegnate altre sultano così 449 con un totale di 15.545
Ed ecco il quadro delle offerte perve- 192 buste con un contenuto complessivo euro. Le adesioni restano ancora aperte.
nute alla Parrocchia, sempre nel corso del di euro 6.510; entro i primi giorni di diA tutti coloro che hanno generosamese di dicembre, presso le sedi e nelle cembre erano state consegnate già 225 mente dato per le diverse finalità vanno i
modalità consuete.
buste con un totale di 7.710 euro. Al 5 di più sentiti e vivi ringraziamenti.
Agli Uffici parrocchiali, euro 9.492
DOMENICA 1° FEBBRAIO SI CELEBRA L’ANNUALE GIORNATA
così ripartiti: N.N. 120 euro; Associazione Volontari del quartiere di Viana euro
5.000; Circolo ACLI euro 1.000; Sezione
di Nembro dell’Aido euro 500; N.N. euro
250; N.N. euro 1.500; dalle appassionate
del gioco della tombola euro 172; dalla
«I bambini e gli anziani costituisco- sostiene concretamente le donne in attecassetta delle offerte della Cappella di S.
no il futuro dei popoli: i bambini perché sa di un figlio che, pur tra mille difficoltà,
Antonio di Padova euro 450.
Per il Fondo di solidarietà “mons. porteranno avanti la Storia; gli anzia- rinunciano alla tentazione dell’aborto e
Aldo Nicoli”, euro 3.285 così ripartiti: ni perché trasmettono l’esperienza e la portano a coronamento la propria graN.N. euro 50; N.N. euro 25; N.N. euro 110; saggezza della loro vita»: è con queste vidanza. In questo ámbito i bisogni soN.N. euro 2.500; N.N. euro 100; N.N. eu- parole di Papa Francesco che inizia il no rilevanti. Risultano parecchie, più di
ro 100; N.N. euro 50; N.N. euro 200; N.N. messaggio dei Vescovi italiani per la 37ª quanto si pensi, le donne che aspettano e
Giornata nazionale della vita, che si chiedono di avere un sostegno. Nel meseuro 150.
Al Santuario dello Zuccarello, euro svolgerà domenica 1° febbraio con il te- saggio dei Vescovi italiani per la Giorna230, così ripartiti: N.N. euro 30; N.N. euro ma Solidali per la vita. A Nembro – oltre ta del 1° febbraio si leggono frasi come
ad animare liturgicamente la Messa delle le seguenti: «Quando una famiglia si apre
100; N.N. euro 100.
Buste natalizie: alla data del 5 gen- ore 18 di quella domenica nella pleba- ad accogliere una nuova creatura, sperinaio ne risultavano riconsegnate 392 con na – le aderenti ai gruppi locali del C.I.F. menta nella carne del proprio figlio “la
un contenuto di complessivi euro 17.775. (Centro italiano femminile) e dell’Azione forza rivoluzionaria della tenerezza” e in
Per le nuove poltroncine nel Tea- Cattolica si impegneranno in quello che quella casa risplende un bagliore nuovo,
tro “San Filippo Neri”, euro 4.750, così è ormai diventato un loro compito abi- non solo per quella famiglia ma per l’inripartiti: dalla Fondazione Credito Berga- tuale: in coincidenza delle Messe sia del tera società. (...) Il preoccupante declino
masco euro 3.000; dal Gruppo di Nembro sabato sia della domenica, davanti alle demografico che stiamo vivendo è segno
del C.I.F. (Centro italiano femminile) euro varie chiese del paese offriranno primule, che soffriamo l’eclissi di questa luce. (...)
150; N.N. euro 500; N.N. euro 150; Gianni fiori che annunciano l’arrivo della prima- Il triste fenomeno dell’aborto è una delle
Bergamelli euro 300; Teresa Ravasio eu- vera, la vita che rinasce portando gioia. In cause di questa situazione, impedendo
ro 150. Come spiegato nell’edizione de Il cambio dei fiori raccoglieranno offerte ogni anno a oltre centomila esseri umani
Nembro di dicembre, le offerte natalizie che destineranno poi alla base di Alzano di vedere la luce e di portare un prezioso
di questa volta andranno principalmente del Centro di aiuto alla vita. Tale Centro contributo all’Italia».
T.B.
Anche con le primule si può
dare un sostegno alla Vita
6
IL NEMBRO gennaio 2015
VITA PARROCCHIALE
IL NUTRITO CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI INDETTI PER LA RICORRENZA DI SAN GIOVANNI BOSCO
Con il pensiero al “prete della gioventù”
incontro con un giovane che presto sarà prete
La distribuzione di questa edizione de Il Nembro si colloca nel week-end
dell’entrata nel vivo della Festa di San
Giovanni Bosco, programmata presso
l’Oratorio “San Filippo Neri” nel periodo
tra il 22 gennaio e il 1° febbraio, con
una serie di iniziative e appuntamenti
dettagliatamente indicati nel dépliant
abbinato al mensile parrocchiale. La
Festa, contrassegnata dal titolo Nominaction (evidenziato con immagini della
statuetta dell’Oscar cinematografico ogni
anno messo in palio ad Hollywood), è
stata presentata con lo slogan “un nome,
una chiamata, un’azione”; ha come filo
conduttore il tema delle scelte di vita
e della vocazione (che è nei programmi
pure della Parrocchia per le prossime
settimane); è stata vista anche come momento di preparazione all’ordinazione
sacerdotale del nembrese don Stefano
Siquilberti, fatto diacono nello scorso
ottobre ed ora in cammino verso l’ordi-
nazione presbiterale, prevista alla fine di
maggio. Nella fase di avvio della “Festa”
sono stati collocati, nel pomeriggio del
venerdì 23 gennaio, incontri e interviste,
di ragazzi e adolescenti frequentanti la
catechesi all’Oratorio, proprio con don
Stefano Siquilberti: sulla storia della
nascita e della maturazione della sua
vocazione. Nel programma hanno un
loro rilievo pure l’inaugurazione (fissata
per le 16,30 di sabato 24 gennaio) dei
nuovi spazi dell’Arca di Noè presso la
scuola dell’infanzia “Crespi-Zilioli” e l’inaugurazione (sabato 31 gennaio, ore
21) dell’ampliato bar dell’Oratorio. È
stata messa in programma, per venerdì
30 gennaio, alle ore 20,30 una intervista con il sindaco di San Pellegrino, Vittorio Milesi. Le catechesi previste nella
stessa giornata saranno impostate sul
tema della vocazione con una formula
particolare. Con l’avvio della Festa di San
Giovanni Bosco si è trovato, quest’anno,
“Festa della famiglia”
con un ricco programma
Nel contesto della Festa di San Giovanni Bosco si colloca e trova evidenza la
Festa parrocchiale della Famiglia, con un programma che è stato così strutturato: alle ore 10,30, in plebana, Messa animata dai ragazzi e dalle loro famiglie; a
mezzogiorno, pranzo comunitario presso l’Oratorio (al prezzo di 12 euro per gli
adulti e di 5 euro per i bambini); nel pomeriggio, con inizio alle ore 15, giochi per
tutti; e in più, alle 16,45, nel Salone “Don Giuseppe Adobati”, anche uno spettacolo teatrale curato da Giovanni Bulgarelli.
a coincidere pure l’inizio del corso (con
incontri in quattro venerdì sera nella Sala Daina) tenuto da don Giuseppe Belotti
sul tema Dal bisogno al desiderio - Educare alla libertà, corso rivolto a genitori
ed educatori. Sarà animata dai giovani la
Messa delle ore 18 in plebana di sabato 31 gennaio. I ragazzi con le loro famiglie parteciperanno alla Messa delle
ore 10,30 in plebana del 1° febbraio,
domenica della Giornata della vita.
A parte viene riferito della “Festa della famiglia” indetta per la domenica 25
gennaio. Si segnala qui che mercoledì
28 gennaio ci sarà un’unica Messa per
i ragazzi all’Oratorio, alle ore 16,30, seguita da una merenda, mentre saranno
sospese le consuete Messe in tale giorno
settimanalmente celebrate in Santa Maria e nelle chiese delle Vicinie.
IN CORSO PREPARATIVI A TUTTO CAMPO CON LA MOBILITAZIONE ANCHE DEI RAGAZZI
“Carnevale a Paperopoli” con sfilata e animazioni
È da poco passata l’Epifania – che tutte le feste, come dice il
proverbio, si porta via –, e già sono in circolazione da vari giorni
i volantini che annunciano le feste di Carnevale (in questo 2015
in calendario tra domenica 15 e martedì 17 febbraio); feste
che hanno la loro... base di lancio presso l’Oratorio. In sintesi,
iniziative e programma sono questi:
•nei lunedì 19, 26 gennaio e 2, 9 febbraio, dalle ore 16,30 alle ore 17,30 si svolgeranno, all’Oratorio, laboratori per bambini
tra i 5 e gli 11 anni per la preparazione di costumi della “Banda
Bassotti”, di Paperino e Paperina, di Archimede e magari di altri
personaggi, oltre a monete del... regno di Paperone. Ci sono
quote per l’adesione alla varie iniziative. È gradita la collaborazione di mamme che possono rendersi disponibili;
•nei martedì 20 e 27 gennaio, 3 e 11 febbraio, dalle 15,30
alle 17, sempre all’Oratorio, per ragazzi dagli 11 ai 13 anni, ci saranno laboratori per l’allestimento delle scenografie da porre
in atto in occasione della festa di Carnevale; per informazioni e
iscrizioni ci si può rivolgere alla Segreteria dell’Oratorio;
•la grande sfilata per le vie del paese, con partenza, come
sempre, dalla piazzetta di Viana, si svolgerà domenica 15 febbraio con inizio alle ore 14,30 (e conclusione, con... kermesse
finale all’Oratorio),
• nel pomeriggio di martedì 17 febbraio, dalle 15 in avanti,
presso l’Oratorio ci sarà una superanimazione per i bambini.
Il titolo generale della manifestazione di quest’anno è “Carnevale a Paperopoli”.
IL NEMBRO gennaio 2015
7
CRONACHE
UNA “SEDE STACCATA” A GAVARNO IN AGGIUNTA A QUELLA AL “SAN FILIPPO NERI”
L’Usignolo è riuscito
a... farsi il secondo nido
Anche quest’anno, grazie allo sforzo
di tanti generosi volontari che con passione e dedizione dedicano parecchie ore
settimanali del loro tempo al servizio dei
più piccoli, lo spazio aggregativo “Progetto Usignolo” ha potuto riprendere le
attività. Da metà ottobre il martedì e il
venerdì l’Oratorio accoglie una sessantina
di bambini e ragazzi che si incontrano per
svolgere al meglio i compiti scolastici e
trascorrere insieme due pomeriggi all’insegna non solo dell’impegno ma anche
dell’allegria, del confronto e della scoperta di un modo un po’ diverso di stare insieme e di vivere il proprio tempo libero.
Quest’anno il “Progetto” ha provato
a rileggere le necessità del territorio confrontandosi con Scuola, Comune, ambito
sociale e così, anche grazie alla disponibilità di mons. Arturo Bellini e di nuovi
volontari in loco, è stato possibile attivare
una “sede distaccata” a Gavarno per rispondere alle esigenze delle famiglie con
bambini frequentanti quel plesso scolastico. Questi ultimi possono incontrarsi
nella sala sotto la casa parrocchiale tutti
i lunedì e trascorrere un paio d’ore con i
volontari che li seguono nello svolgimento dei compiti. Questa sperimentazione
sembra essere positiva: una decina sono
gli iscritti frequentanti le classi dalla 2ª
alla 4ª, mentre per i ragazzi della scuola
Ragazzi e ragazze impegnati a fare i compiti in
ambienti dell’Oratorio.
secondaria sono riservati i due giorni in
Oratorio. L’Oratorio non è solo il luogo dove bambini e ragazzi si incontrano, bensì
il promotore di questo spazio aggregativo e come tale mette in gioco tutte le sue
forze per renderlo momento di apertura,
confronto, integrazione, collaborazione e
tempo positivo di crescita.
Come ogni anno, per i più grandi, il
momento aggregativo dalle 16,30 alle
18 resta il punto di forza e la caratteristica di uno spazio che per sua natura non
è solo uno spazio-compiti. Tante sono le
idee che gli animatori più giovani hanno
elaborato per l’anno in corso; negli scorsi
mesi sono stati proposti – con successo – i
laboratori sportivi, e ultimamente diverse attività legate al Natale: sia artistiche che culinarie.
Per il futuro sono già pronti alcuni laboratori a tema mentre altri vanno prendendo forma grazie all’impegno di chi sta
sviscerando con cura tematiche attuali e
importanti per la crescita individuale e di
gruppo dei ragazzi; ci si prodiga poi nello studiare per loro laboratori di spessore
educativo partendo da linguaggi diversi,
quali film o fiabe.
Come sempre, ricordiamo che la
parte di animazione dalle 16,30 alle 18
è aperta a tutti, anche a coloro che non
frequentano la parte dei compiti all’interno del Progetto. Perciò non resta che
dire grazie a tutti coloro per i quali questo
spazio aggregativo può continuare ad esistere; grazie a chi con maturità e passione segue i bambini nello svolgimento dei
compiti; grazie a chi con tanta pazienza
accompagna i ragazzi nello studio; grazie
a chi con la fantasia e la freschezza dell’età rende i pomeriggi divertenti e gioiosi;
e grazie anche a tutti i bambini e a tutti i
ragazzi che si mettono in gioco per condividere con gli altri i loro pomeriggi.
Barbara Teruzzi
SONO IN CALENDARIO ANCORA TRE INCONTRI, SEMPRE AL MARTEDÌ
“Catechesi in famiglia”: diciassette i gruppi
Sono diciassette quest’anno (più o
meno quanti se ne formarono nel 2014)
i gruppi della “catechesi in famiglia”: tre
nella zona di San Faustino, sette in quella
del Centro, tre nella zona di San Nicola,
quattro a Viana. In 14 casi le riunioni avvengono in abitazioni private; in tre casi in altre sedi. Alla base delle riflessioni
(guidate da un o una catechista, talora
sono due) c’è la pagina del Vangelo prevista nelle messe della domenica successiva
alla data dell’incontro. Finora (sempre al
martedì sera) si sono svolti due incontri
(di ogni gruppo), ne restano altri tre, in
programma per il 27 gennaio, per il 3 e
per il 10 febbraio. Dal 24 febbraio si svolgerà nell’auditorium parrocchiale (incon8
IL NEMBRO gennaio 2015
tri alle ore 15 e alle ore 20,30) e nell’auditorium di via Kennedy (ore 20,30). Sono in
distribuzione volantini con l’indicazione
delle sedi della “catechesi in famiglia”.
Per chi volesse aggregarsi, qui di seguito,
zona per zona, vengono indicati famiglie
e luoghi (nonché il numero di telefono di
riferimento) ove gli incontri si svolgono.
Zona di San Faustino: Renato Schena, via Ronchi 5 (035 520 348); Chiesina
al Crespi basso, in via Nembrini (347 885
6756); Nora Comi, via Piazzo 65 (392 766
7440). Zona del Centro: Dolci Imelda,
via Trento e Trieste 2 (035 521 142); Cecilia Birolini, via Valcossera 52 (035 521
152); Suore della “Crespi Zilioli”, via Roma (035 520 838); Angela Cuminetti,
Via Cavour 13 (035 522 585); Casa della
comunità, sagrato della plebana, al secondo piano e (in questo caso le riunioni
avvengono alle ore 15, guidate da mons.
Martino Lanfranchi); Aldo Giovanelli, via
S. Jesus 4 (035 522 053); Matteo Marcassoli, via Roma 24 (348 408 9275). Zona
di San Nicola: Rodolfo Cortinovis, via
Oriolo 11 (035 470 497); Giampietro Rota,
via Fra’ Galgario 14 (035 520 012); Irene
Casali, via Raoul Follereau 17 (035 520
854). Zona di Viana: Dina Acerbis Facchinetti, via Cimarosa 11 (035 522 179);
Pietro Bosatelli, via Rotone 19/B (340 905
2 507); Cecilia Morlotti, via Verdi 6/a (035
470 440); Stefania Noris, via Roma 45
(035 522 494).
VITA PARROCCHIALE
Le feste
con i bambini
battezzati
nel 2014
In occasione della festa del Battesimo di Gesù (domenica 11 gennaio), alla
Messa delle ore 18 nella plebana di Nembro (così come è avvenuto pure a Lonno
e a Gavarno, per Messe celebrate in loco in altri orari) sono stati
invitati a partecipare, con le rispettive famiglie, i bambini battezzati nel 2014. La partecipazione nella plebana di Nembro (foto)
è risultata rilevante. Nella Parrocchia di San Martino nel 2014
sono stati battezzati 48 bambini. Nella Parrocchia di Gavarno
sono stati battezzati 14 bambini; sei di famiglie residenti in Gavarno di Nembro, due di famiglie residenti in Gavarno Rinnovata
(Comune di Villa di Serio), tre appartenenti alla Parrocchia di
Nembro e tre appartenenti ad altre Parrocchie (Albino, Scanzo,
San Pantaleone). A Lonno, i battezzati sono stati 5. In famiglie residenti nel territorio del Comune di Nembro nel 2014 sono nati
100 bambini (58 maschi, 42 femmine); di questi, 17 (9 maschi e
8 femmine) con cittadinanza straniera. Al 31 dicembre i residenti
a Nembro sono risultati 11.688 (5.742 maschi e 5.846 femmine).
NEL GIORNO DELL’EPIFANIA
La lunga
marcia
dei Magi
in paese
Le “buste natalizie” e il sostegno
ai lavori in corso al “San Filippo Neri”
Come veniva spiegato nella lettera abbinata alla “busta natalizia” inserita
nel Nembro di dicembre, la tradizionale raccolta di offerte questa volta è stata
focalizzata sulle spese che la Parrocchia sta affrontando per ammodernare e rendere rispondente, oltre che alle nuove norme, alle esigenze dei tempi attuali, il
Teatro “San Filippo Neri”, sì da farne una efficiente “sala della comunità”. Anche
se al momento della messa in stampa de Il Nembro stavano ancora arrivando
“buste”, la risposta (i dati sono indicati in altra pagina, nella rubrica consueta)
– visti i tempi di crisi che si stanno vivendo – è risultata incoraggiante. Anche la
sottoscrizione per le nuove poltroncine si è mossa significativamente, grazie in
particolare alla elargizione giunta dalla Fondazione Credito Bergamasco. È forte
la fiducia nell’arrivo di tanti nuovi sostegni.
Va ad un gruppo di persone di buona
volontà, specialmente della zona di Viana, ed a chi mette a disposizione cavalli
ed altri animali, il merito di tenere viva
la tradizione del corteo della festa dell’Epifania, con la partecipazione dei Magi. È
forte l’auspicio che anche da altre zone
del paese si facciano avanti “figuranti”
in caratteristici costumi per riportare la
manifestazione ai livelli di quando venne
varata. Sono arrivati da Sorisole, da Valbrembo e da Osio Sotto i tre zampognari
(nella foto qui sopra con “Boni” Bergamelli, nei panni di un pastore) i tre zampognari che hanno guidato la lunga marcia
dei partecipanti al corteo da Viana sino
alla plebana, dove gli stessi protagonisti
dell’evento hanno poi animato la Messa
delle ore 10,30. Ai lati delle vie del centro
storico non c’era gente; assai affollata si
è invece presentata la piazza Umberto I.
Certo, non si è vista neppure qui la ressa
dell’epoca nella quale, nella sfilata, comparivano pure cammelli e dromedari. Stavolta non c’era neppure la befana. Nella
solennità dell’Epifania (6 gennaio) si è così
conclusa la serie delle iniziative (esteriori)
che hanno caratterizzato il periodo tra la
fine del 2014 e l’inizio del 2015 a Nembro. Qualcuno sta già pensando a nuovi
progetti per il 2015/16. Chi... vivrà, vedrà.
IL NEMBRO gennaio 2015
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CRONACHE
IN OGNI ZONA DEL PAESE UNA O PIÙ RIEVOCAZIONI
“COMUNITARIE” DELLA NATIVITÀ
VIAGGIO TRA I PRESEPI
Anche stavolta si è avuta una eloquente attestazione di quanto rimanga
viva a Nembro la tradizione del presepio.
In aggiunta a quelle realizzate nelle famiglie, ogni zona del paese ha avuto una
sua rievocazione della nascita di Gesù, allestita con “fantasia creativa” da volontari
che spesso hanno lavorato per settimane.
In questa pagina si vedono: in alto, due
inquadrature della Capanna natalizia approntata all’esterno della plebana, arricchita da un “movimento” di acqua con una
ruota; qui a sinistra, in basso c’è il presepio
“creato” nella chiesa di San Nicola; a centro pagina si trovano due vedute del presepio preparato nella sala della comunità a
San Faustino; incondizionati sono stati gli
elogi da parte di tutti.
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IL NEMBRO gennaio 2015
VITA PARROCCHIALE
Nella mostra varata nella sede dei Volontari del quartiere a Viana c’erano più di
quaranta presepi (nelle foto sopra e a destra:
alcune delle “creazioni” erano di... un centimetro; altre larghe oltre un metro, tutte in
ambientazioni caratteristiche. Nelle foto sulla sinistra si vedono tre dei presepi più singolari tra quelli esposti (uno situato nella casa
natale di Papa Giovanni a Sotto il Monte). Le
“creazioni” sono state messe a disposizione
da persone che le conservano accuratamente e permanentemente nelle loro case.
Ad una “Sacra famiglia” raffigurata
(da Osvaldo Filisetti) all’interno della chiesa di Santa Maria era dedicata la copertina
dell’edizione di dicembre del Nembro; qui,
nella foto a centro pagina, sulla sinistra, si
vede il presepio allestito all’interno dell’antica chiesa del “Borgo”. Alla Casa di Riposo
c’erano due presepi; uno, nel... segno della
tradizione, preparato entro la Cappella; e
quello con profili luminosi (foto qui sopra),
situato nella zona attigua all’ingresso principale dell’istituzione. Molto suggestivo,
curato nei dettagli e negli effetti luminosi,
è risultato il presepio (foto a sinistra), costruito nella chiesa di San Sebastiano da
un gruppo di volontari. A tutti coloro che,
nelle diverse zone, si sono impegnati, va un
sentito grazie.
IL NEMBRO gennaio 2015
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SU INIZIATIVA DI SCOLARESCHE E CITTADINI
Auguri sugli alberi
e lungo le strade
In via Cavour ci si è mantenuti fedeli
alla tradizione, nel senso che l’antica strada pure stavolta è stata abbellita, recuperando addobbi del 2013/14, in qualche
caso arricchiti dagli auguri del Comitato
di quartiere della zona di San Faustino.
Purtroppo ci sono stati, in due casi, anche
atti di vandalismo verso alcuni addobbi.
In paese stavolta si sono viste pure altre
forme augurali, come i cartelli e le decorazioni che sono stati appesi agli alberi
dal Lonzo alla Piazza Umberto I; cartelli
e decorazioni realizzati dagli alunni della
scuola primaria di via Roma/via Moscheni. Non avendo avuto modo di presentare
il loro spettacolo natalizio al “San Filippo
Neri” (dove sono in corso lavori), scolari
hanno impegnato il tempo (che... era dello spettacolo) in tale iniziativa, attuata in
collaborazione con il Comitato di quartiere del Centro. Lo spettacolo (impostato in
maniera diversa) andrà in scena
a maggio, se il “San Filippo Neri” sarà stato riaperto. Non sono
mancati, in altre parti del centro
storico, abbellimenti promossi
dai commercianti che, insieme
all’Amministrazione civica, si
sono impegnati ad attuare pure
l’installazione di luci natalizie.
Da segnalare altresì le luminarie, eleganti nella loro sobrietà,
create nella zona della piazzetta
di San Sebastiano. In ampi tratti,
insomma, il paese, nel periodo
natalizio è apparso più accogliente. Qui a destra: il presepio
all’aperto costruito in via Cavour.
Anche in occasione del
recente Natale, com’era
accaduto nel passato,
su alcune tombe al
cimitero si sono visti
piccoli presepi (foto
qui accanto) e addobbi
natalizi. È stata già
sottolineata
la bellezza di questi
gesti, volti a creare
un’unità, nelle feste
più belle e sentite,
anche con chi è passato
nell’Aldilà. Stavolta i
presepi sulle tombe sono
sembrati più numerosi
rispetto al passato.
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IL NEMBRO gennaio 2015
VITA PARROCCHIALE
HANNO ANIMATO IL PAESE PER UN INTERO
POMERIGGIO DOMENICALE
Nembro invaso...
da Babbi Natale
Su invito della DelescoNembro, nel
contesto delle iniziative dei commercianti varate nella imminenza delle festività di fine anno, domenica 21 dicembre
da Sorisole, nel pomeriggio, è giunta in
paese una Banda musicale composta
da Babbi Natale. Nell’adempimento del
mandato ricevuto, il complesso, spostandosi lungo il centro storico, ha proposto
motivi vari nelle piazzette e specialmente
in prossimità dei gazebo, dove venivano
offerti ai cittadini dolciumi, fette di pandoro e di panettone, vin brulé, leccornie
diverse. Nel cuore dell’abitato c’erano
pure altre attrattive: aderenti alla Associazione dei campanari che si esibivano
con le “campanine”; un gazebo nel quale
mamme e bambini potevano scrivere e
spedire lettere a... un altro Babbo Natale
per vedere (il 25 dicembre) appagati alcuni dei propri sogni; un teatrino ambulante, sistemato nella zona della Piazza
“Tre Corone”, e così via. Quando ha saputo che davanti alla plebana c’era già una
capanna, la Banda ha voluto raggiungerla; e benché non vi fosse ancora il Bambino, ha eseguito un paio di “pastorali”,
che hanno richiamato l’attenzione dei
passanti. Nel guardarsi in giro, alcuni dei
componenti la Banda, sul balcone della
attigua “casa dei curati” hanno visto un
amico, nel senso che hanno riconosciuto
don Ettore Persico, ricordando che egli
– quando loro erano ancora ragazzi o
ragazze – è stato per tre anni coadiutore proprio a Sorisole, dal 1969 al 1972,
subito dopo l’ordinazione sacerdotale.
Naturalmente don Ettore Persico è tornato in mezzo ai suoi ex “ragazzi”, e con
loro ha dialogato, parlando del passato e
del presente. È stato un momento molto
bello, assai significativo. Poi la Banda ha
ripreso ad andar su e giù per il paese, sino a sera inoltrata.
IL NEMBRO gennaio 2015
13
CRONACHE
MOLTO FOLTO IL PUBBLICO AI TRADIZIONALI SPETTACOLI
In scena con gli scolari
il significato del Natale
Non sono manshow (proposto nella Ben Bon, Vispetto il folletto, le Nataline
cati l’impegno, l’entupalestra, davanti ad pon pon, ma pure l’angelo ambasciatore
siasmo, la fantasia, la
un pubblico nume- arrivato dall’alto; e così anche la strega e i
bravura e la messa in
rosissimo) agli alunni suoi amici si lasciano coinvolgere dall’abluce di significati prodelle classi terze so- braccio di Gesù Bambino.
fondi negli spettacoli
no stati affidati i testi
La cronaca e il commento di quanto è
che, nella imminenza
da recitare; gli alunni stato proposto alle “primarie” di Gavarno
del Natale, sono stadelle seconde hanno stanno nella lettera che una insegnante
ti proposti presso gli
cantato in coro più in pensione, la signora Mariastella Ivaldi
edifici scolastici di San
motivi; gli alunni delle Sugliani, ha scritto al dirigente dell’IstiNicola/Viana, di San
altre classi si sono fatti tuto comprensivo scolastico di Nembro.
Faustino e di Gavarno.
carico delle coreogra- Invitata con il marito da alcuni bambini
Come viene spiegafie e dei balletti.
marocchini, residenti nelle sue vicinanze,
to in altra pagina, gli
Nella palestra di a Gavarno, ad andare a vederli recitare, la
alunni della scuola di
San Faustino la storia maestra in pensione, naturalmente, non
via Roma/via Moscheproposta è stata inve- ha detto no. Al rientro a casa ha messo
ni non hanno avuto modo di presentarsi ce la seguente: la strega Fannì, con Lella nero su bianco queste parole: «Abbiamo
alla ribalta a causa dei lavori in corso al la Pipistrella e il gatto Grugno è pronta molto ammirato il grande lavoro delle
“San Filippo Neri”.
per andare alla “festa della luna storta” insegnanti, che hanno saputo ben arricDillo forte che è Natale era il titolo in omaggio all’Inverno appena arrivato. chire le attività espressive con dei contedella pièce rappresentata nel plesso di San Succede un patatràc e, per un incantesi- nuti educativi profondi ed universali. AbNicola/Viana, basata su questa vicenda: mo, i tre finiscono nel Regno del Natale, biamo visto una integrazione armoniosa
un marziano arriva sulla Terra proprio nel dove trovano il maestro Corello, lo chef tra le varie culture presenti nella scuola,
periodo della ricorrenza annuale
con la valorizzazione anche delche richiama la nascita di Gesù.
le tradizioni locali. Desidero, per
Colpito dalle luminarie, dai cenquesto, ringraziare le insegnanALLE ACLI UN CORSO DI CUCITO
tri commerciali, dallo shopping,
ti per l’impegno e l’entusiasmo
Anche quest’anno le ACLI organizzano un corso di
l’extraterrestre chiede spiegache hanno saputo trasmettere
piccolo cucito: a partire dal 4 febbraio sono previste
zioni ad alcuni bambini; e così
agli alunni e ai parenti, dando
10 lezioni, sempre al mercoledì dalle 20,30 alle 22,
vengono in evidenza, le incontestimonianza di una scuola atpresso la sede del circolo, in via Mazzini 9, dove si accetgruenze tra l’atmosfera consumitiva ed educativa». Un’attestatano pure le iscrizioni (quota di 45 euro) tutti i giorni,
stica e godereccia, tra le visibili
zione – quella di queste ultime
presso il Circolo e al Bar (escluso il lunedì). Telefono:
conseguenze delle guerre, della
frasi – che, a chiusura di questa
035 523 877.
diffusa povertà, delle disparità
cronaca, va espressa anche per
sociali, dei movimenti migratotutte le insegnanti che si sono
A MAGGIO UN VIAGGIO IN POLONIA prodigate, con eguali intendiri, e il valore profondo della festa che si sta celebrando. Come
menti pure a Viana/San Nicola e
Sino al 31 gennaio ci si può iscrivere (338 20 19
epilogo c’è il messaggio di Gesù,
a San Faustino. Le due foto sulla
390) al viaggio in aereo, che le ACLI stanno organizzando
che, ora come duemila anni or
destra, in alto, si riferiscono allo
in Polonia per il periodo dal 19 al 23 maggio. Sono presono, rinasce per tutti gli uomini,
show rappresentato a San Nicoviste soste a Cracovia, Auschwitz-Birkenau, Czestochowa,
per richiamarli a sentirsi fratelli
la/Viana; quelle al centro e sulla
Wadovice (paese di Giovanni Paolo II). La quota è di 770
nel reciproco aiuto, in una solisinistra sono state scattate a San
euro (di cui 250 da versare al momento dell’iscrizione).
darietà universale. Durante lo
Faustino.
14
IL NEMBRO gennaio 2015
VITA PARROCCHIALE
AL CENTRO DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA COME MEZZO PER CAPIRE ALTRE COSE
Continua il viaggio
intorno… al pane
Al rientro dalle vacanze natalizie e di fine anno, il 7 gennaio, alla scuola dell’infanzia Crespi-Zilioli sono riprese le attività
legate al programma didattico: attività sospese a dicembre per
permettere lo svolgimento dei preparativi in vista del Natale. Il
tema scelto dal collegio delle docenti per l’anno scolastico in
corso è, come noto, Unico, bello e ricco come il pane. Essendo la
farina (se ne è già parlato su queste pagine) uno degli ingredienti principali del pane, a scopo didattico essa è stata accostata
alla dimensione del corpo. Esistono vari tipi di farine, vari tipi
di pane, e vi sono tante forme differenti di corpi. Con una serie di proposte ludico-didattiche pensate ad hoc dalle maestre, i
bambini già sono stati e saranno guidati alla scoperta della loro
identità personale. Sono stati messi in programma, in questo
mese di gennaio, l’intervista a un panettiere e la preparazione
del pane entro la stessa scuola. Nella prima parte del mese di
febbraio, poi, agli alunni sarà presentato un altro ingrediente
del pane: l’acqua. Essa verrà accostata alla dimensione degli affetti. Come? Se ne
parlerà nel prossimo numero.
Giovedì 12 oppure venerdì 13 febAlla “materna” Crespi-Zilioli – dove sabato 17 gennaio, con una significativa
braio,
per festeggiare il Carnevale, come
adesione, ha avuto luogo l’open day – sono iniziate mercoledì 21 gennaio le iscriè
consuetudine,
i bambini si recheranno
zioni per l’anno scolastico 2015/16. L’ufficio è aperto dal lunedì al venerdì, dalle
a
scuola
in
maschera.
Uno spettacolo
9,30 alle 12. Oltre ai bambini nati nel 2012, è possibile iscrivere anche i bambini
teatrale
allieterà
la
giornata.
Lunedì 16
nati entro il 31 gennaio 2013 e quelli in età pre-scolare che vogliano trasferirsi da
e
martedì
17
febbraio,
ultimo
giorno di
altra scuola o che desiderino ora cominciare a frequentare la Crespi-Zilioli.
Carnevale, la scuola resterà chiusa. N.C.
“Crespi-Zilioli”: iscrizioni aperte per il 2015/16
Bambini
nel presepio
vivente
Nelle foto:
alcuni momenti
dello show natalizio.
Queste immagini si riferiscono allo spettacolo natalizio
intitolato Il presepe lo facciamo noi. La scenografia predisposta per l’occasione era molto sobria, ridotta all’essenziale. A...
concretizzare il presepe in tutte le sue componenti, ci hanno
pensato i bambini. I “piccoli” hanno impersonato gli angioletti, i “mezzani”, per l’occasione, sono diventati stelle comete, ai
“grandi” è andato il ruolo più... difficile, quello di trasformarsi
(solo per qualche momento, però) in... buoi e in asinelli. La Sacra Famiglia ha completato il quadro. Calorosissimi sono stati
gli applausi dei presenti alla rappresentazione. Vivissime le felicitazioni con le insegnanti che con grande dedizione l’hanno
accuratamente preparata.
IL NEMBRO gennaio 2015
15
CRONACHE
NEL CONTESTO DELLE INIZIATIVE PER IL CENTENARIO DELLA “GRANDE GUERRA”
Grandi lavori in vista
per il viale del cimitero?
Il centenario della “grande guerra”,
nella quale l’Italia si schierò a partire dal
maggio del 1915, sta mettendo in moto
anche a Nembro una serie di iniziative rievocative e commemorative. Di quel tragico
evento, che comportò il sacrificio di tante
vite umane, già si è cominciato a parlare
nell’incontro del 7 gennaio scorso, indetto dall’Università della terza età. Alcuni
gruppi e associazioni stanno elaborando
progetti. Quando in Municipio è arrivata
la notizia di un bando della Regione per
la messa a disposizione di aiuti a beneficio
di enti pubblici locali che si attivino in opere significative legate al ricordo del primo
conflitto mondiale, ci si è dati da fare per
cercar di portare avanti un intervento da
tempo messo sul tappeto. Al momento della messa in stampa di questo Nembro non
erano ancora giunte risposte da Milano.
Però del “da farsi” si è parlato. In pratica si
vorrebbe cogliere questa occasione per sistemare adeguatamente il “luogo della
memoria” che già esiste davanti all’ingresso del camposanto. Gli Alpini da tempo
hanno dato la loro disponibilità per mettere in sicurezza il monumento con lapide
che ora c’è in tale luogo. Di sicuro il cannone che adesso si trova in loco verrà a breve
portato nel Museo degli Alpini a Bergamo.
È probabile una ripulitura generale pure
del Monumento ai Caduti che sta in Piazza
Italia. Si è parlato poi, in particolare, di un
riassetto anche del “viale della rimembranza” o viale che porta al cimitero; parecchi
dei cipressi che lo caratterizzano sono in
cattivo stato, vecchi e malandati; c’è l’idea
di sostituirli tutti o in parte; e, in più, di
abbinare a ciascuno dei nuovi cipressi anche il o i nomi dei caduti in guerra. I piani
verranno definiti solo se si avrà la certezza
di un sostegno finanziario da parte della
Regione o da altre fonti. Intanto, sempre a
proposito di quanto si fa in Municipio, si è
appreso che i Comuni di Nembro, Albino,
Pradalunga, Villa di Serio, Alzano e Ranica
nei giorni scorsi hanno messo a punto l’iter
per varare un “tavolo di lavoro” congiunto
per una serie di interventi di portata sovracomunale. Le prime iniziative dovrebbero
riguardare il Piano dei Servizi e la creazione di un “grande sentiero” o “ecomuseo
delle risorse litiche” (pietre) della bassa
Valle Seriana. Si potrà parlare di ciò dettagliatamente in altra occasione.
16
IL NEMBRO gennaio 2015
Una veduta del “viale della rimembranza” e il cannone che, a breve, dal “luogo della memoria”
sarà portato nel Museo degli Alpini a Bergamo.
IL 30 GENNAIO PRESSO IL CENTRO DAINA UNA MANIFESTAZIONE PRESTIGIOSA
Convegno sul tema Esperienza e narrazione
Esperienza e narrazione è il tema
scelto stavolta per il convegno di studi de
“La ottava porta”, giunto alla sua diciottesima edizione. Esso sarà trattato (in due
fasi, intervallate da un coffee break) nella mattinata di venerdì 30 gennaio dal
prof. Silvano Petrosino, docente di teoria
della comunicazione e di filosofia morale
presso l’Università cattolica, a Milano ed
a Piacenza. Nel pomeriggio della medesima giornata è prevista poi, con inizio alle
ore 15, una relazione affidata a Glenda
Franchin, docente di teoria e filosofia della comunicazione, sul tema Le finzioni del
benessere tra narrazioni ed inganni. Il prestigioso incontro culturale è nel ricordo
del dottor Enzo Daina; si svolgerà pres-
so il Centro odontostomatologico (situato
nella zona del Carso) legato al suo nome
e alla sua figura, rimasta indimenticabile
in paese. La manifestazione coinvolge di
anno in anno docenti di varie università italiane e richiama sempre anche un
notevole numero di studenti universitari, di studiosi, di cultori dei temi via via
proposti. Per il Convegno, oltre ad una
qualificata presidenza, c’è un Comitato scientifico, del quale fa parte il dott.
Pietro Daina, figlio del compianto dott.
Enzo. Nella serata del 30 gennaio ci sarà,
a chiusura dell’evento, una cena di gala.
Per informazioni e prenotazioni ci si può
rivolgere alla Segreteria organizzativa, telefono 035 521 049.
In Biblioteca mostre
di pittori bergamaschi del ’900
Presso la Biblioteca - Centro Culturale di Piazza Italia è stato messo in cantiere
un ciclo di mostre dedicate ai pittori bergamaschi che hanno operato o stanno
ancora operando nella terra orobica. L’arco di tempo preso in considerazione va
dagli anni ’40 del ’900 sino ai tempi attuali. Nel pomeriggio del sabato 24 gennaio
(quello dell’uscita di questa edizione de Il Nembro) è stata fissata l’inaugurazione
della prima di tali mostre, che rimarrà allestita sino al 22 febbraio e potrà essere
visitata tutti i giorni (domenica esclusa) al mattino o al pomeriggio, e pure alla
sera (dalle 20 alle 22,30) al mercoledì, al giovedì e al venerdì. In questo primo
appuntamento saranno esposti quadri (provenienti da collezioni private) realizzati
da pittori (ormai tutti deceduti) per lo più formatisi all’Accademia Carrara e di notevole prestigio come Angiolo Alebardi, Mario Bettinelli, Luigi Brignoli, Luigi Frana,
Vincenzo Ghirardelli, Raffaello Locatelli, Orfeo Locatelli, Giuseppe Luzzana, Giulio
Masseroni, Ignazio Nicoli, Rinaldo Pigola, Ernesto Quarti Marchiò, Donnino Rumi.
Ci sarà la possibilità di ammirare paesaggi, nature morte, ritratti realizzati dagli
anni ’40 agli anni ’60 del ’900.
VITA PARROCCHIALE
CRONACHE
AL “MODERNISSIMO” LA PRESENTAZIONE DELLE MIGLIORI PROPOSTE PRESENTATE AL CONCORSO
PER RACCOGLIERE IDEE PER L’INTERVENTO
Casa di Riposo: come si procederà
nel trasformarla in Centro di Servizi?
È stata confermata per il pomeriggio (dalle ore 15,30 alle del Comune), sei tecnici specializzati nei vari ámbiti (urbanistica,
ore 18) del sabato 24 gennaio (quello dell’uscita di questa edi- sicurezza, impiantistica, progettazioni, ingegneria civile), e, cozione de Il Nembro), al “Modernissimo”, la manifestazione per me segretaria, Nicoletta Carnovali, direttrice generale della Casa
la illustrazione dell’esito e per la premiazione dei vincitori del di Riposo. Nelle fasi conclusive hanno preso parte ai lavori della
concorso per la raccolta di idee e di progetti volti a trasformare Commissione anche il sindaco Claudio Cancelli e la vice sindaco
la Casa di Riposo di Nembro in un Centro di Servizi aperto ed arch. Candida Mignani. Come si ricorderà, con lo slogan “Idee in
inserito appieno nella comunità locale. Verdetto finale (con corsa”, il concorso fu lanciato alla fine del gennaio 2014; perl’indicazione dei primi cinque classificati ed un riconoscimen- vennero entro marzo 25 domande di partecipazione; di fatto,
to ex aequo per gli altri quattordici in gara) e relazione con la entro luglio, pervennero 19 plichi. Una “pre-giuria” si è occupata
sintesi delle procedure seguite, nonché con le valutazioni sugli di tutti gli adempimenti burocratici attribuendo pure “codici”
elaborati prescelti, sono stati inviati ai partecipanti al concorso o numeri a ciascun plico e alla rispettiva “busta chiusa” con il
già il 23 dicembre e, poi, il 15 gennaio scorsi. Tra i diciannove nome del o degli autori. L’esame vero e proprio delle proposte si
“plichi” ammessi al concorso (in base alla loro rispondenza alle è concretizzato tra settembre e la fine di novembre sulla base di
norme stabilite) solo due sono risultati firmati da un unico pro- questi criteri: qualità tecnico-architettonica; qualità ed approfessionista; tutti gli altri hanno visto impegnati gruppi di profes- fondimento della soluzione richiesta dal concorso; capacità di
sionisti, con un loro “capo-gruppo”. Ai primi cinque posti della sviluppare un rapporto con il contesto (socio-urbano); compagraduatoria conclusiva si sono classificati, nell’ordine, il gruppo tibilità tra esigenze (dell’ente Casa di Riposo) a livello economidell’arch. Remo Capitanio, il gruppo dell’arch. Enrico Carlessi, il co e contenuti delle proposte avanzate dal progetto (in pratica,
gruppo dell’arch. Alberto Micheli, il gruppo dell’arch. Francesco sostenibilità finanziaria dell’operazione). In base ai contenuti di
Adobati, il gruppo dell’arch. Sergio Adobati. Si sono piazzati ex ogni plico sono state compilate 19 schede. Analisi approfondite
aequo, elencati secondo il “numero” o codice applicato ai loro ri- hanno portato alla scelta dei cinque elaborati posti ai vertici delspettivi plichi durante l’intero iter dei lavori della “Commissione la graduatoria. A questo punto sono state aperte le buste con i
di gara”, iter sviluppatosi con buste chiuse circa l’identità degli nomi degli autori dei progetti.
autori delle opere sotto esame, i seguenti concorrenti: gruppo
Ora si vedrà il da farsi in vista dell’intervento previsto, come
dell’arch. Paolo Greppi, gruppo dell’arch. Alberta Chiari, gruppo noto, in tre fasi, con una spesa che, al momento del lancio del
dell’arch. Sara Carrara, gruppo dell’arch. Renato Vavassori, ing. concorso, fu ipotizzata tra i 4 e i 5 milioni di euro. Il vero proIvan Taglietti, gruppo dell’arch. Narciso Salvi, gruppo dell’arch. blema sta nel reperire siffatta somma. Già è stato detto che si
Marco Poli, gruppo dell’arch. Mario Servalli, gruppo dell’ing. confida molto su lasciti e donazioni.
Bianca Maria Zanga, gruppo dell’arch.
Massimo Facchinetti, gruppo dell’arch.
Roberto Spagnolo, arch. Francesco Craca, gruppo dell’arch. Fabrizio Bertocchi,
gruppo dell’ing. Sebastiano Moioli. Tra i
motivi che hanno portato a collocare al
In questo periodo presprimo posto della classifica il progetto del
gruppo dell’arch. Remo Capitanio si evi- so la Casa di Riposo si standenzia in particolare “il modo coerente” no progettando le iniziative
con il quale, nell’elaborato, è stato inter- da attuare in occasione del
pretato “il processo di inserimento della Carnevale, che rapidamenCasa di Riposo e dei suoi spazi in un rap- te si sta avvicinando. Anche
porto privilegiato con il territorio”: in al- questo è un appuntamento
tre parole, la assai rilevante rispondenza molto atteso dagli sospiti
della Casa, come, del resto,
del progetto a quanto si intende fare.
Con tavole, disegni e altro, durante tutte le evenienze che porla manifestazione al “Modernissimo” è tano movimento e fanno
stata prevista la presentazione, in parti- affluire gente. Il Servizio
colare, dei contenuti dei cinque progetti di animazione interno alla
primi classificati. La Commissione che ha Casa, il gruppo dei volontari “Incontro”, il mento a... volontà; martedì 17 febbraio:
esaminato i progetti e redatto il verdetto Coro “Saranno famosi” stanno lavorando Ballo in maschera, al quale tutti possono
comprendeva: Giuseppe Pezzotta (presi- su un programma che ricalca la tradizio- partecipare. Durante il recente periodo
dente della Casa di Riposo), l’arch. Dome- ne ed è ancorato a tre momenti: sabato natalizio hanno attirato l’attenzione di
nico Di Leo (capo degli Uffici tecnici del 14 febbraio (festa di San Valentino), La molte persone i tabelloni (uno di essi è qui
Comune), il dott. Antonio Cartisano (diret- nostra corrida, spettacolo d’arte varia riprodotto) con le “foto dei matrimoni di
tore sanitario della Casa di Riposo), Giu- con... dilettanti allo sbaraglio; lunedì 16 una volta” esposti nell’atrio in prossimità
seppe Birolini (assessore ai Servizi sociali febbraio, pomeriggio con giochi e diverti- dell’ingresso della Casa di Riposo.
Corrida e “Ballo in maschera”
in cartellone per il Carnevale
IL NEMBRO gennaio 2015
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18
IL NEMBRO gennaio 2015
TRA PASSATO E PRESENTE
PREVENZIONE, PARTENDO DALLA RAGIONE, DALLA RELIGIONE, DALL’AMOREVOLEZZA
Don Bosco: i tre pilastri
del suo sistema educativo
L
a festa (o memoria liturgica) di
San Giovanni Bosco (31 gennaio) in questo 2015 si configura
con una rilevanza straordinaria, collocandosi nel contesto delle celebrazioni, già da tempo in corso, per il
bicentenario della nascita del prete
che Papa Giovanni Paolo II, nel 1989,
proclamò “padre e maestro della
gioventù”. Tali celebrazioni avranno
il loro momento culminante il prossimo 21 giugno, quando a Torino
arriverà Papa Francesco anche per
pregare innanzi alla sacra Sindone,
della quale è stata decisa una speciale esposizione dal 19 aprile al 24
giugno; e si concluderanno, poi, il
16 agosto successivo, nella data che
vide “il più italiano dei Santi” venire
alla luce nel 1815, nella frazione Becchi, di Castelnuovo d’Asti (dal 1930,
Castelnuovo Don Bosco), località tra
le colline del Monferrato, ove ebbero
le loro radici altri due Santi, San Giuseppe Cafasso e San Domenico Savio, entrambi coevi e strettamente legati al loro conterraneo: il primo, come consigliere e
sostenitore; il secondo, come allievo.
el presentare, con molto anticipo, insieme a Madre Yvonne Reungoat, superiora generale della Figlie di Maria
Ausiliatrice, le manifestazioni commemorative del bicentenario del fondatore della “grande famiglia” dei Salesiani,
l’allora rettor maggiore degli stessi (seguaci di San Giovanni Bosco), don Pascual Chàvez, vi indicò “non uno sguardo al passato
né un evento campanilistico, ma un’opportunità per rinnovare
l’impegno a raggiungere i giovani, a restare in contatto con loro
e ad accompagnarli nelle loro sfide in un momento di crisi antropologica che non ha paragoni con il passato”. Il 19 novembre
scorso, all’apertura a Roma di una delle più cospicue tra le iniziative celebrative messe in cartellone (attuate a partire dal 16
agosto 2014), e cioè il Congresso storico (articolato in cinque
giorni) sul tema “Sviluppo del carisma di don Bosco fino alla
metà del secolo XX”, l’attuale rettor maggiore dei Salesiani, don
Angel Fernandez Artime, successore di don Pascual Chàvez, ha
ribadito la volontà degli appartenenti alla Congregazione di restare, “guidati dallo Spirito Santo” e “anche se con fatica”, sulle
strade giuste per intercettare i bisogni dei ragazzi e dei giovani di adesso, e pure delle loro famiglie, nell’era corrente spesso
investite da traversie dalle molteplici matrici.
urante il medesimo Congresso storico uno dei relatori ha
portato il folto e qualificato uditorio ad interrogarsi su
come don Giovanni Bosco si comporterebbe nel rapporto
con le “generazioni del Web”, ossia con i ragazzi e con i giovani
che sono cresciuti, o stanno crescendo, nella attuale società, investita dalla rivoluzione tecnologico-informatica nonché dalle
trasformazioni cultural-esistenziali intervenute nei tempi recenti.
N
D
A
nche l’epoca della vita di
don Giovanni Bosco (1815-88)
fu, a suo modo, difficile, molto complessa, densa di cambiamenti
a tutto campo. In un Piemonte che
tentava di modernizzarsi sull’onda
dei fermenti che attraversavano l’intera Europa mentre, in particolare, in
Italia via via si accentuavano (sino al
coronamento) i moti risorgimentali, il figlio di contadini di Castelnuovo d’Asti, ormai arrivato alla pratica
effettiva della vocazione sacerdotale sognata sin dalla fanciullezza, si
trovò, infatti, di fronte a ragazzi ed
a giovani approdati dalle aree rurali
più depresse, oltre che in altri centri urbani, specialmente a Torino. La
“capitale” sabauda – ha spiegato nel
Congresso al Salesianum di Roma il
professor Mario Belardinelli – «sembrava offrire notevoli possibilità di
lavoro in virtù delle nuove dimensioni economiche e dei servizi richiesti dai ceti più borghesi in ascesa». Però non c’erano posti di
impiego per tutti; e così, non trovando una occupazione «nelle
aziende artigianali e nelle prime fabbriche» che stavano nascendo, parecchi di quei ragazzi e giovani «finivano nelle strade e
nel piccolo commercio, nella mendicità e molto spesso nella
delinquenza».
u ad un siffatto “mondo”, connotato anche da altre sfaccettature, – “mondo” di, più o meno, adolescenti – che don
Giovanni Bosco andò incontro anzitutto con il suo Oratorio, finalmente avviato, in forma stabile, dopo diverse soluzioni
provvisorie, il 12 aprile 1846, festa di Pasqua, a Valdocco, nella
periferia torinese, alla “tettoia Pinardi” con annesso un pezzo di
prato. A poco a poco, all’Oratorio don Giovanni Bosco aggiunse
un convitto-collegio per studenti ed apprendisti artigiani, laboratorî per l’addestramento professionale, e la chiesa, aperta nel
1852, dedicata a San Francesco di Sales. Su questa linea, per dare continuità alle proprie opere, nel 1854 varò la Congregazione Salesiana, alla quale, in collaborazione con Maria Domenica
Mazzarello (anch’ella ora Santa) affiancò l’Istituto delle Figlie di
Maria Ausiliatrice nell’intento di estendere le proprie sollecitudini anche alla gioventù femminile.
lle emergenze del “pianeta giovanile” dell’era attuale
– emergenze che intrecciano gli aspetti contingenti delle antiche povertà materiali a carenze di altra natura, a
“distrazioni consumistiche” alimentate anche dalle, spesso interminabili, “navigazioni on-line” e dalle più disparate interconnessioni, con telefonini sempre più à la page, oltre che a sbandamenti e sballi di ogni tipo – don Giovanni Bosco, se esistesse
oggi, sicuramente farebbe fronte – è stato detto in sedi autorevoli – applicando ancora il suo sistema preventivo nell’educa-
F
A
(Continua a pagina 20)
IL NEMBRO gennaio 2015
19
TRA PASSATO E PRESENTE
LE ORIGINI E LE PRIME FASI DELL’ATTIVITÀ DELL’ORATORIO DI NEMBRO
Un “ricreatorio” che è cresciuto
con il sostegno di tre Santi
In un opuscolo pubblicato nell’ottobre del 1926,
nel venticinquesimo anniversario della sua fondazione, si legge che “l’Oratorio
di Nembro ha provato un
saggio di quella persecuzione che provò l’Oratorio di
don Bosco quando lo stesso
sacerdote, con i suoi giovani,
veniva cacciato da un luogo
all’altro della città di Torino”. In effetti
pure l’Oratorio di Nembro, nell’era delle
sue origini, subì uno spostamento forzato, che risultò non poco “traumatico” per
l’istituzione che stava concretizzandosi.
L’Oratorio nembrese fu tra i primi
ad entrare in attività nella Bergamasca,
secondo il “modello” lanciato da don Giovanni Bosco. Nel 1909 – otto anni dopo
l’avvio di quello della Parrocchia di San
Martino – nella diocesi intitolata a Sant’Alessandro (diocesi che allora contava circa quattrocento Parrocchie) esistevano
in tutto ventitré Oratori (sette nella città
capoluogo e sedici nei paesi della provincia). L’Oratorio di Nembro ha la peculiarità di essere cresciuto nel segno di tre Santi
particolarmente legati alla
gioventù: nella sua storia, oltre a San Giovanni Bosco (il
quale all’epoca della nascita
dell’Oratorio di Nembro non
era ancora stato proclamato
né Beato né Santo, anche se
già stava marciando... sulla
via verso l’onore degli altari per quanto aveva fatto a
beneficio delle nuove generazioni), hanno un loro “ruolo” pure San
Filippo Neri (all’ora x scelto quale titolare o patrono della istituzione) e San Luigi
Gonzaga (nel cui ricordo venne preparato
l’ambiente, il clima, per il varo dell’opera).
San Filippo Neri nel secolo XVI campò
ottant’anni, dal 1515 al 1595: in questo
2015 ricorre dunque il quinto centenario della sua nascita. Figlio di un notaio
di Firenze, Filippo Neri, con il suo temperamento esuberante trascorse gran parte
della propria esistenza a Roma, dove era
conosciuto da tutti come Pippo bòno per
il suo costante impegno caritativo ad ampio raggio e per la sua dedizione, in particolare, ai ragazzi delle borgate. «Educare
divertendo» era il suo slogan. Ma egli non
(Segue da pagina 19)
zione: sistema basato sui tre pilastri della ragione (perché ogni
ragazzo deve essere portato a capire, a riflettere, ad istruirsi),
della religione (è essenziale nei giovani la percezione del senso
profondo della vita umana, della scala dei valori), dell’amorevolezza (“Tutto per amore, niente per forza”); pilastri ovviamente
ri-strutturati per “reggere” adeguatamente le situazioni presenti. San Giovanni Bosco intuì con
formidabile lungimiranza le potenzialità della
stampa (e dei mass-media che più tardi ne scaturirono): non per nulla, nella sua vita pur tra mille
altre incombenze, si prodigò instancabilmente
come autore di pubblicazioni a carattere divulgativo (più di un centinaio; e non poche ebbero vastissima diffusione) su tematiche prevalentemente pedagogiche e storiche (nell’ambito sia sacro
sia profano). Adesso egli saprebbe trovare le vie e
le modalità per far funzionare positivamente sul
versante formativo un Oratorio o un “cortile”
digitalizzati; e per far correre in forme convincenti e coinvolgenti, nella “rete”, su Internet, nei
social networks, i messaggi confacenti agli obiettivi del suo motto di sempre: Da mihi animas,
cetera tolle («Contano le anime, il resto avanza»).
20
IL NEMBRO gennaio 2015
si fermava alle battute ed ai giochi. Diceva
sovente: «È possibile restaurare le umane
istituzioni con la santità, ma non è possibile restaurare la santità con le istituzioni». San Luigi Gonzaga visse anch’egli nel
’500, ma soltanto ventitré anni, dal 1568
al 1591. Suo padre marchese di Castiglione delle Stiviere e duca di Mantova, voleva farne o un condottiero di eserciti o una
figura di spicco alla corte di Spagna. Lui
preferì entrare nel noviziato dei Gesuiti a
Roma. Morì – contagiato anch’egli dalla
malattia – mentre si prodigava tra i colpiti
della peste scoppiata nel 1590.
A Nembro il sacerdote che per primo
si impegnò specificamente per la gioventù maschile fu don Pietro Pacati, giunto
in paese come coadiutore nel 1895. Cominciò con il consolidare ed ampliare la
Congregazione o Associazione dei giovani e dei ragazzi. Nel 1898 creò il Circolo
di San Luigi come “motore” della Congregazione; vi annoverò una cinquantina di
soci tra “frequentanti” e “militanti”; con
quest’ultimi (“uomini d’azione”) venne
in particolare portato avanti il progetto
dell’Oratorio. L’idea fu lanciata e diffusa
in coincidenza con le predicazioni di una
Spiegherebbe con mille esemplificazioni quanto sia importante
il cuore nel far crescere un ragazzo o una ragazza come buoni cristiani e come cittadini onesti: «Quello che conta è che i
giovani non siano solo amati, ma che essi conoscano di essere
amati». Probabilmente, con le sue inesauribili risorse umane ed
intellettuali, con il suo senso pratico, “scoprirebbe” nuovi tipi di
lavoro; convincerebbe i giovani a prepararvisi con serietà; lui
che, direttamente o con le sue lettere, sapeva
entrare in contatto con i “grandi” del suo tempo, stimolerebbe i politici a predisporre assetti
giuridici e ad aprire terreni agevolmente accessibili (senza tanti se e tanti ma); e magari convincerebbe anche gli industriali, gli “abbienti” a
riscoprirsi “imprenditori” autentici e coraggiosi,
nella accezione più genuina del termine. Nel far
presente a tutti che è specialmente partendo
dalle nuove generazioni che si può davvero sperare di dar vita ad una società profondamente
rinnovata, moralmente sana, non trascurerebbe
di sollecitare le famiglie anzitutto, ma poi anche
gli adulti in generale, e particolarmente gli esponenti delle varie agenzie formative, a compiere
fino in fondo i loro specifici doveri, senza sconti
né buonismi o permissivismi deleteri; ripeterebbe loro a iosa queste parole: «Volete fare una
TRA PASSATO E PRESENTE
Nelle illustrazioni qui a sinistra:
dipinti raffiguranti san Filippo Neri
e san Luigi Gonzaga. A pagina 19
e nelle altre illustrazioni di queste pagine,
san Giovanni Bosco in dipinti appartenenti
a varie collezioni.
delle periodiche “Missioni” parrocchiali.
Tra il 1899 e il 1900 in un’area nei pressi dell’attuale cimitero si reperì il terreno
ritenuto adatto per la nuova istituzione.
Vi si fecero scavi, vi si portarono materiali
ed attrezzature; ma nel giorno della posa della prima pietra e dell’apertura ufficiale del cantiere (con la mobilitazione
soprattutto di volontari) arrivò improvviso e perentorio l’alt del Comune. Tutto si
bloccò. Il progetto del nuovo Oratorio finì
per essere così trasferito nella zona dove
poi l’istituzione è sorta e dove tuttora si
trova. Il terreno fu messo generosamente
a disposizione da don Andrea Gavazzeni,
allora già da parecchio tempo curato a
Nembro, impegnato in molteplici ámbiti.
I lavori procedettero assai rapidamente.
L’inaugurazione del neonato “ricreatorio” o Oratorio avvenne il 20 ottobre
1901 con una “accademia drammaticomusicale”, in ben ventidue momenti,
iniziata alle ore 18 (e terminata non si sa
quando) nel “teatrino” del complesso che
era stato realizzato. Si esibirono la Banda
(già accasatasi presso l’istituzione), la filodrammatica (con una pièce in sei atti), parecchi solisti con strumenti musicali diversi. L’arciprete don Giulio Bilabini, il quale
si era insediato a Nembro soltanto due
mesi prima, tenne il discorso e in più fu il
protagonista di non pochi intermezzi che
cosa buona? Educate la gioventù! Volete fare una cosa santa?
Educate la gioventù! Volete fare una cosa santissima? Educate la
gioventù! Volete fare una cosa divina? Educate la gioventù! Anzi,
questa, tra le cose divine, è divinissima!».
lla preparazione di una adeguata adesione alle celebrazioni per il bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco
ha fortemente contribuito un evento del quale si è parlato
anche sull’edizione de Il Nembro del gennaio 2014: una grande
urna, contenente una reliquia del Santo, inserita in un simulacro
riproducente al naturale le spoglie del “prete dei giovani” conservate nel santuario di Maria Ausiliatrice a Torino, tra il luglio
del 2009 e il febbraio/marzo del 2014, è stata portata in tutte le
“ispettorie” o sedi dei Salesiani nei cinque continenti; la maxiteca, come si ricorderà, sostò pure nella Bergamasca nei giorni
7, 8, 9 febbraio 2014. Accanto alla visita del Papa a Torino (il
prossimo 21 giugno), tra le iniziative per il bicentenario ha subito
avuto spicco la celebrazione nazionale della ricorrenza, fissata nel 24 gennaio di questo 2015, festa di San Francesco di Sales,
patrono dei Salesiani, oltre che degli operatori dei mass-media.
razie al “pellegrinaggio” della grande urna con la riproduzione, in una statua delle sue membra mortali e con una
sua reliquia, sotto certi aspetti San Giovanni Bosco ha...
potuto constatare quanto ora si è fatto immenso e variegato...
il suo antico Oratorio del Valdocco. Esso è andato infinitamente
al di là dei “sogni” che egli riusciva a coltivare nella propria,
A
G
lo videro al pianoforte per accompagnare
altri strumentisti oppure per eseguire, da
solo, pagine di sua composizione. Su L’Eco
di Bergamo del 22/23 ottobre 1901 (il quotidiano usciva a quell’epoca nelle prime
ore del pomeriggio) comparve la cronaca
dell’evento con passaggi come questo:
“Simpatica e gradita è riuscita l’inaugurazione del nuovo Oratorio maschile a
Nembro. Il reverendo arciprete don Giulio
Bilabini, circondato dal clero, presenti tutti
i fanciulli e gran parte della popolazione,
dopo averlo in forma solenne benedetto,
tenne, nell’annesso, stipato, teatrino, una
allocuzione dimostrando la necessità degli Oratori nei nostri tempi e l’obbligo grave dei genitori di mandarvi i loro figlioli,
acciò vengano istruiti con le sante massime della nostra religione ed abbiano a riuscire buoni cristiani, di conforto alle famiglie, utili alla società ed alla patria”. Nel
1904 tra i “militanti” del Circolo San Luigi
fu creato il Circolo democratico cristiano “Leone XIII”; Circolo che, nel segno dei
contenuti dell’enciclica Rerum novarum, si
rese promotore e realizzatore di una serie
di iniziative di carattere sia ecclesiale sia
politico-sociale nei settori più disparati.
peraltro non facile, fanciullezza. Giovanni Bosco venne alla luce
(il 16 agosto 1815) in una famiglia di contadini a Castelnuovo
d’Asti, figlio di Margherita Occhiena e di Francesco Bosco, che
si era risposato dopo essere rimasto vedovo. A due anni restò
orfano del padre; rivelò presto le molte sue doti non comuni;
ma in una casa nella quale occorreva tenere conto anche del fratellastro Antonio, nato dal primo matrimonio del padre, invece
di dedicarsi subito agli studi, dovette prestissimo andar a fare
l’aiutante per le varie attività in una cascina. Soltanto a 14 anni
cominciò a mettere a frutto le sue qualità intellettuali nel seguire lezioni che si pagava facendo un po’ tutti i mestieri: dal
sarto al barista, dal falegname al calzolaio; dura esperienza tornatagli poi comunque preziosa per tanti suoi progetti. In quello
stesso periodo, come anche prima, riusciva tuttavia a ricavarsi il
tempo pure per incontrarsi con i suoi coetanei e per farli divertire con giochi ed iniziative originali: aveva infatti innate le chances dell’animatore, del “coagulatore” di gruppi. A vent’anni
decise di entrare in Seminario a Chieri. Fu ordinato sacerdote il
5 giugno 1841. Nel Convitto ecclesiastico di Torino si perfezionò
in teologia e fece i primi passi nel ministero presso una chiesa
dedicata a San Francesco d’Assisi. L’incontro casuale, in essa, con
un giovane muratore gli prospettò la strada da seguire; strada
che lo condusse a dare il La al “suo” Oratorio con tutto quello
che ne seguì, nel segno di San Francesco di Sales. A questo
(Continua a pagina 22)
IL NEMBRO gennaio 2015
21
TRA PASSATO E PRESENTE
VENNE DECISO IN OCCASIONE DEL 25° ANNIVERSARIO DELLA SUA FONDAZIONE
Il primo ammodernamento
del “San Filippo Neri”
Nella sua struttura originaria l’Oratorio di Nembro consisteva in un appezzamento di
terreno con un muro di cinta,
in un salone-teatro di non rilevanti dimensioni e in alcuni
altri ambienti. Già nel 1902
(nell’anno successivo a quello
della fondazione), esso accoglieva ogni domenica, per il catechismo, oltre duecento ragazzi tra i 280 iscritti, tutti maschi.
Durante la Prima Guerra mondiale l’Oratorio venne temporaneamente adibito ad uso caserma “per i militari in accantonamento” (cioè tolti per vari motivi, per determinati periodi, dai
fronti delle battaglie). La stessa cosa accadde pure nel corso della
Seconda Guerra mondiale, in particolare negli anni 1942/43.
In coincidenza con le celebrazioni per il 25° anniversario
della sua fondazione, nel 1926 fu lanciato il progetto per un
totale rifacimento dell’Oratorio. L’arciprete dell’epoca, don
Pietro Zanchi, presentò l’iniziativa con parole come le seguenti:
«Avremo la nostra chiesa, avremo il nostro teatro, avremo tutto
il complesso che farà onore alla nostra borgata». Non tutto l’ipotizzato poté essere fatto. Nel 1931/32 su un campo sportivo che,
almeno in una certa misura era... un piano inclinato, si svolsero tornei di calcio di un certo interesse. La costruzione del
cinema-teatro (in pratica lo stesso ambiente nel quale adesso è
in corso un ulteriore poderoso intervento di ammodernamento,
dopo quelli che, con altre finalità, furono attuati negli anni ’50
(Segue da pagina 21)
Santo era particolarmente devota Juliette Colbert, marchesa di
Barolo, la quale fu tra le prime benefattrici di don Giovanni Bosco, offrendogli una delle sedi provvisorie per riunire i ragazzi e
gli adolescenti, per lo più sbandati, che egli poneva sempre più
al centro delle sue sollecitudini. A San Francesco di Sales fu intitolata, nel 1852, la chiesa creata per l’Oratorio dall’aprile 1846
ambientato a Valdocco, finalmente in una sistemazione stabile.
Nel 1854 venne istituita la Congregazione Salesiana, che poco
più di vent’anni più tardi, nel 1875, prese a proiettarsi sull’intero pianeta, cominciando dall’Argentina e dalla Patagonia, ossia
dalle “terre alla fine del mondo” dalle quali, come cardinale ed
arcivescovo di Buenos Aires, circa due anni fa partì Jorge Mario
Bergoglio, diventato Papa Francesco il 13 marzo 2013.
on Giovanni Bosco morì a Torino all’età di 72 anni, all’alba del 31 gennaio 1888. Fu beatificato il 2 giugno del
1929 da Papa Pio XI, che meno di cinque anni più tardi,
il 1° aprile 1934, solennità di Pasqua, lo proclamò Santo.
l più italiano dei Santi” era assai popolare già in vita.
Viaggiò molto non solo in Italia; ebbe entusiastiche accoglienze in Francia e poi in Spagna (dove andò nel 1886).
Negli anni 1946/47 la storia di San Giovanni Bosco fu condensata persino in una serie di sei figurine, tra quelle che, con
D
“I
22
IL NEMBRO gennaio 2015
La copertina dell’opuscolo pubblicato nel 1926 e, a sinistra, il progetto
per il primo rifacimento dell’Oratorio
e del teatro “San Filippo Neri”.
e ’80 del ’900), iniziò nel 1932. Don Michele Locatelli, che fu
direttore del “San Filippo Neri” per undici anni, al momento del
suo arrivo in paese, il 16 maggio 1934, trovò una situazione
che egli stesso descrisse così: «La facciata grezza del nuovo cinema-teatro stava aspettando la finitura. Il cortile dava l’aspetto
di montagne russe, per il materiale ivi scaricato, estratto dalle
fondamenta del nuovo o per i detriti del vecchio teatro. Il teatrocinema era utilizzabile nella platea e nella prima loggia, e solo
per il cinema, perché il palcoscenico, specialmente nei giorni
di pioggia, diventava un lago: e come tale i ragazzi lo consideravano quando furtivamente vi si introducevano, navigando su
tavole, puntando bastoni sul fondo per trasbordare da un punto
all’altro». La situazione poi migliorò abbastanza celermente. Pure il palcoscenico diventò utilizzabile. Il cine-teatro “San Filippo
Neri” venne inaugurato dalla filodrammatica “Dante Alighieri”, la quale presentò nell’occasione un dramma intitolato Sangue che redime.
grande successo, erano abbinate all’“estratto di carne” (o dado)
inventato dal barone tedesco Julius von Liebig (1803-73). Qualche anno fa, nel riproporre tale miniserie in un libretto (Il santo
educatore), Roberto Alessandrini si è interrogato sulle motivazioni di una siffatta scelta (l’abbinamento pure dell’immagine
di San Giovanni Bosco ad un prodotto alimentare di vastissimo
consumo) proprio nel periodo dell’immediato secondo dopoguerra mondiale. E si è dato questa risposta: «Come nell’Ottocento, occorreva in quell’epoca qualcuno che “si occupasse” –
mostrasse come occuparsi, Ndr – dei giovani, degli orfani, della
formazione professionale in un Paese che in gran parte doveva
essere ricostruito». Roberto Alessandrini ha ipotizzato pure altre
“spiegazioni”. Ma è fuori dubbio che San Giovanni Bosco, proprio per la fiducia che pose nei giovani, è sempre stato considerato, e tuttora resta, il paladino, l’emblema di una proiezione
nel futuro animata dalla più viva speranza. Anche da ciò scatuGino Carrara
risce la sua perenne “attualità”.
IN COPERTINA – Il quadro riprodotto sulla copertina di
questa edizione de Il Nembro è un’opera di Nino Musio; fa
parte della collezione conservata nella Casa Madre delle Figlie di Maria Ausiliatrice, che vennero fondate da don Giovanni Bosco e da Maria Domenica Mazzarello.
VITA PARROCCHIALE
INTERESSE SUPERIORE AD OGNI ATTESA PER L’INIZIATIVA
DEL COORDINAMENTO DEI PROFESSIONISTI
Una valanga di idee per il recupero
della ex stazione della ferrovia
Ha destato un interesse superiore ad ogni più rosea attesa
l’iniziativa del Coordinamento dei liberi professionisti (architetti, ingegneri, geometri) di Nembro, di lanciare un bando per la
raccolta di idee in funzione di una “riqualificazione” o recupero,
restauro e riattivazione dell’edificio della ex stazione, situata in
Nembro, della Ferrovia della Valle Seriana, che venne attivata
sul finire dell’800 e che ebbe un ruolo fondamentale nello sviluppo socio-economico della zona. L’invito ad avanzare idee –
preferibilmente in gruppi organizzati, ma pure come singoli – è
stato rivolto a laureati, a neolaureati, a studenti di architettura
e di ingegneria, a geometri; ed è stato diffuso, anche tramite Internet, oltre che con volantini, poco dopo la metà di dicembre.
Nel giro di un mese circa, sono arrivate – entro la data del 16
gennaio, posta come termine – una sessantina di adesioni non
solo da tutta la Lombardia, ma anche da fuori. Ciò ha comportato modifiche rispetto a quanto in un primo tempo era stato immaginato (e anche stampato, sui volantini e nelle altre forme di
comunicazioni), circa lo svolgimento dell’iniziativa. Entro la data
del 16 gennaio si sono date per chiuse le richieste di partecipazione al bando. Il termine per la presentazione effettiva delle
proposte e dei rispettivi elaborati tecnici
è stato spostato al 27 febbraio. La mostra
di tali elaborati, che era stata ipotizzata
Biblioteca ogni giovedì (dal 29 gennaio). A presso la Biblioteca di Piazza Italia nel pecondurli saranno Tullio Carrara e suor Ma- riodo dal 2 all’8 febbraio, è stata rinviata a
ria Pia Pancini. La partecipazione è libera. data da destinarsi. È stato ribadito il pro• Nella serata di venerdì 6 febbra- posito, al momento della effettuazione di
io, al “Modernissimo”, su iniziativa del tale mostra, di invitare anche il pubblico
Gherim, sarà presentato il libro La terra a pronunciarsi circa le proposte di interè la mia preghiera con la vita di Gino Gi- vento pervenute, sì da arrivare ad un verrolomoni, “padre” del biologico in Italia. detto anche popolare, in aggiunta a quel
All’incontro (preceduto dalla possibilità di che vorranno formulare gli esperti.
Hanno mostrato interesse concreto
una cena con prodotti “Girolomoni”) parteciperanno Samuele Girolomoni, Massi- (nel senso di una possibile disponibilità
alla sponsorizzazione) per l’iniziativa pumo Orlandi, Giorgio Fornoni.
• È stata fissata per venerdì 27 feb- re ditte ed enti, come la Teb, la Persico,
braio presso il “Modernissimo” la ma- la Gruberg ed altri. Vista la corale e imnifestazione per la proclamazione dei mediata risposta al proprio “piano”, il Covincitori dell’ottava edizione del Premio ordinamento dei professionisti nembresi
alpinistico intitolato alla memoria di Ser- sta cercando di realizzarlo con un impegno ed una dedizione adeguati.
gio e Marco Dalla Longa.
NOTIZIE IN POCHE PAROLE
•Nella domenica 25 gennaio, in occasione della 62ª Giornata mondiale dei
lebbrosi, davanti alle chiese è stata prevista l’offerta del miele della solidarietà
per raccogliere fondi da destinare in aiuto
ai colpiti dal morbo.
•Al Centro diurno anziani si sta lavorando per un’adeguata celebrazione del
trentennale dell’istituzione; un primo
segno di tale direzione è un omaggio previsto per quanti rinnoveranno la tessera
o si iscriveranno in questo 2015 (il tesseramento è già in corso). Ci sono ancora
posti per il soggiorno marino invernale
e per le cure termali. I pomeriggi danzanti della domenica (ore 15-18) ora si
svolgono nel salone seminterrato attiguo
alla Cascina solidale, in via Kennedy.
• I tre “poemi sinfonici” dedicati a Roma
da Ottorino Respighi saranno al centro
della serata di lunedì 2 febbraio del Bazar
della musica, nella consueta sede presso
le scuole medie in via Famiglia Riccardi. Ci
sarà pure la possibilità di prenotazioni in
vista dei “viaggi” per i concerti alla Scala.
• Nel pomeriggio (ore 18) di sabato 21
febbraio, presso la Casa della comunità,
con accesso dal sagrato della plebana,
si svolgerà l’annuale assemblea dei soci
della locale sezione dell’Aido (Associazione italiana donatori di organi).
• Sempre presso la Casa della comunità, per domenica 22 febbraio, dalle ore
9 alle ore 10,30, è stata convocata l’Assemblea dei soci della Sezione locale dell’Avis.
I soci donatori attivi sono poco meno di
400. In questo 2015 sono previste iniziative per il 65° di fondazione della Sezione.
• Le condizioni socio-economiche del
primo secolo dopo Cristo e il contesto storico dell’epoca del Vangelo di Marco sono i
temi del ciclo di incontri previsti presso la
IL NEMBRO gennaio 2015
23
VITA PARROCCHIALE
“MODERNISSIMO” GREMITO IN OCCASIONE DEL CONCERTO DI FINE ANNO
Gioioso incontro comunitario
con i canti dell’Anghelion
Disguidi capitati nella diffusione delle locandine e volantini
avevano fatto temere ai dirigenti
dell’Anghelion una scarsa partecipazione del pubblico al concerto
del loro Coro in cartellone per il
pomeriggio di domenica 28 dicembre. Nella realtà, già assai prima
dell’ora stabilita per l’inizio delle
esecuzioni al “Modernissimo” c’era
il “tutto esaurito”. Coloro che sono
arrivati all’ultimo momento o si
sono accontentati di ascoltare i canti nell’atrio o hanno dovuto riprendere la strada del ritorno a casa. Il maestro Antonio
Barcella aveva detto ai suoi più stretti collaboratori: «Vorrei cominciare coinvolgendo subito la gente nel canto». «Sbagli, non
ci riuscirai», gli avevano risposto i “suoi”. Invece hanno sbagliato
i collaboratori. Allorché Antonio Barcella ha accennato le prime
note di un notissimo canto natalizio, il pubblico gli ha immediatamente fatto eco. E, così, la festa è cominciata. Come era facile
immaginare, il tradizionale appuntamento di fine anno dell’Anghelion Choir con i Nembresi si è risolto ancora una volta in un
successo pieno. Il repertorio proposto ha intrecciato canti gospel
a motivi della più genuina tradizione locale. Momenti di letizia
condivisa si sono alternati a momenti di riflessione, di elevazione spirituale, ben preparati dallo stesso maestro-direttore, Antonio Barcella, con appropriate parole di introduzione. La manifestazione ha raggiunto felicemente i tre
obiettivi che si era proposta: ricordare il
ventennale dell’inizio dell’impegno dell’Anghelion nel gospel; dare il via alle iniziative
per il 45° della fondazione del Coro a Viana
(quale arricchimento delle celebrazioni liturgiche); far festa con tante famiglie nella
domenica nella quale si celebrava la “Festa
della Sacra Famiglia”. Anche l’arciprete don
Santino Nicoli e il sindaco Claudio Cancelli (foto qui a sinistra), nel portare il loro
saluto hanno evidenziato il concerto come
un riuscitissimo incontro davvero comunitario, nel clima natalizio, con le famiglie
quali dirette co-protagoniste dell’evento.
Da parte delle due principali autorità del
paese e da parte del pubblico (con calorosissimi applausi) è stato rivolto all’Anghelion Choir un grazie sentitissimo per la
splendida occasione offerta.
24
IL NEMBRO gennaio 2015
INDETTO DA PARROCCHIE E CIRCOLI ACLI
DELLA BASSA VALLE SERIANA
Percorso di formazione
all’impegno politico-sociale
Governo locale e bene comune: è questo il titolo di un
percorso di formazione sui contenuti della politica e sugli
strumenti della amministrazione civica che viene proposto
da Parrocchie e Circoli Acli di diversi paesi della media e
bassa Valle Seriana, con il patrocinio, in particolare, dei Comuni di Nembro, Villa di Serio, Pradalunga, Ranica, Albino,
Alzano e Torre Boldone. L’iniziativa è rivolta a chi intende
mettersi direttamente in gioco nell’impegno politico, a chi
vi è già mobilitato e desidera approfondire le proprie conoscenze, ed anche a chi, come semplice cittadino, vuole essere
parte viva della propria comunità, attento alle scelte che via
via vengono fatte. Complessivamente sono previsti sette incontri, tutti al giovedì, dalle ore 20,45 alle ore 23. Le sedi
delle riunioni cambieranno di volta in volta, collocati in paesi diversi. Si comincerà il 29 gennaio all’auditorium Montecchio di Alzano Lombardo; si proseguirà il 19 febbraio nella “Sala Rovere” della Biblioteca di Piazza Italia a Nembro.
Queste le altre date scelte: 12 marzo, 16 aprile, 30 aprile,
14 maggio, 28 maggio. I relatori saranno Filippo Pizzolato,
Marco Zucchelli, Eugenio Cavagnis, Leonio Callioni, Stefano
Zenoni, Jacopo Scandella, Angelo Capelli. Nell’incontro del
14 maggio, previsto a Pradalunga, saranno gli stessi partecipanti al corso a presentare la sintesi di una loro presenza al
Consiglio comunale del proprio paese. Le tematiche che via
via saranno messe sul tappeto sono quelle che riguardano
l’attività amministrativa civica. Per informazioni e iscrizioni
ci si può rivolgere alla Segreteria delle Acli di Bergamo, telefono 035 210 284.
VITA PARROCCHIALE
IN OCCASIONE DEI FESTEGGIAMENTI PER I SUOI 70 ANNI
Per Gianluigi Trovesi
un tuffo nel passato
Sia a Nembro (sabato 27 dicembre al
“Modernissimo”) sia ad Alzano (all’auditorium “Nassiria”, nella festa dell’Epifania) si
è visto un pubblico foltissimo al “concerto
di Natale” con il quale la Banda di Nembro e di Alzano ha festeggiato i 70 anni
di Gianluigi Trovesi, partito dalla stessa
Banda del suo paese e diventato un big
internazionale della musica. In entrambi
i casi, al suo apparire in scena, Gianluigi
Trovesi è stato salutato con un Tanti auguri
a te orchestrato in mille variazioni dal direttore del complesso Maurizio Beltrami.
Al “Modernissimo” si sono felicitati con il
polistrumentista il sindaco Claudio Cancelli e la titolare dell’assessorato alla cultura
Graziella Picinali (che ha letto la pergamena di benemerenza approntata per l’occasione). Ad Alzano è stata
l’attuale “prima cittadina” (titolare della carica
di sindaco) a consegnare
al festeggiato un libro
con la storia della località. Durante i concerti
Gianluigi Trovesi non si
è risparmiato; ha offerto
saggi del suo talento con
il clarino e il sax: ha “duettato” con Fabio
Brignoli (foto qui a sinistra), che alla tromba ha messo in luce le sue qualità; uno dei
“pezzi” composti e, nella circostanza, eseguiti da Gianluigi Trovesi è stato impreziosito dalla voce recitante di Emanuela Cortinovis. Col presidente Antonio Noris anche
la Banda ha fatto un omaggio-ricordo al
suo... ex componente. Nel concerto al “Modernissimo” ha debuttato nella Banda l’allievo Marco Pulcini; suona pure lui il sax.
In coincidenza con il concerto in onore di Gianluigi Trovesi al “Modernissimo”,
nell’atrio dell’auditorium, al primo piano,
è stata organizzata una mostra nella quale,
insieme agli acquarelli di Osvaldo Filisetti
pubblicati sul Nembro di dicembre, sono
stati esposti alcuni dei molti quadri che Paolo Facchinetti ha dedicato al musicista (i
due compaiono insieme nella foto sotto). Alcuni dei quadri Paolo Facchinetti li ha avuti in prestito provvisorio da coloro che ora
li hanno in casa. Quello qui a sinistra l’aveva lui nello studio, in... sospeso dal 1998.
Lo ha completato con un tour de force per
l’occasione. La mostra è rimasta allestita
anche il giorno dopo, ammirata dai tanti
Nembresi e non Nembresi arrivati al “Modernissimo” per il concerto dell’Anghelion.
AI LETTORI
La mancanza di spazio ha indotto a rinviare alla prossima edizione de Il Nembro il quarto articolo della serie dedicata ai “giovani in carriera”, per i quali i
lettori hanno mostrato molto interesse.
IL NEMBRO gennaio 2015
25
VITA PARROCCHIALE
DOPO IL GRANDE FERMENTO DEL PERIODO NATALIZIO ATTORNO AL PRESEPIO
Processione a San Faustino
per la festa del Patrono
Passato il periodo natalizio, nella Vicinia di San Faustino ci si è messi all’opera
per la ricorrenza patronale di San Faustino (appunto) e San Giovita; ricorrenza che
in questo 2015 capita in domenica. La
“festa” in loco avrà però il suo momento principale sabato 14 febbraio: nel
pomeriggio, alle ore 16,30, dal Villaggio
Crespi alto partirà la processione che si
snoderà verso il sovrapassaggio che “supera” la strada provinciale, per dirigersi
poi verso la chiesa della Vicinia, dove, alle
ore 17, ci sarà la Messa.
Per il pomeriggio della domenica 15
febbraio era stata prevista la tradizionale
frittellata, che ogni anno dà modo alla
comunità di vivere un momento in compagnia. Per evitare la coincidenza con la
sfilata di Carnevale, la stessa “frittellata”
è stata anticipata al pomeriggio di domenica 8 febbraio, sempre con inizio
alle ore 15.
Nella Messa delle ore 17 di sabato
31 gennaio, come sempre nell’anniversario della sua morte (o in prossimità ad
esso) sarà ricordato don Michele Magni,
che fu curato nella zona e che morì precocemente il 29 gennaio del 2000. A San
Faustino nel periodo natalizio moltissimi
sono stati coloro che hanno visitato il presepio comunitario, allestito nello spazio
in prossimità del bar. La realizzazione è
stata da tutti molto elogiata.
PER I BAMBINI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA “SANTI INNOCENTI”
VIGILE DEL FUOCO IN CATTEDRA A GAVARNO
I bambini delle classi dei “Pinguini”, delle “Farfalle” e delle
“Tartarughe” della scuola dell’infanzia “Santi Innocenti” di Ga-
varno, mercoledì 14 gennaio hanno avuto la possibilità di seguire una “lezione” del tutto straordinaria. Per loro è... salito in
cattedra il papà di una loro compagna, Marta, il quale fa il Vigile
del fuoco. Egli è arrivato con la sua divisa e con tutte le componenti del suo bagaglio di lavoro, con parte delle sue attrezzature.
Ha parlato del fuoco, elemento prezioso ma anche estremamente pericoloso. Ha raccontato ciò che, nell’esplicare le loro attività, fanno i Vigili del fuoco, i quali non solo spengono gli incendi
ma fanno tante alte cose nel soccorso a chi si trova in difficoltà,
nelle situazioni più disparate. Il Vigile del fuoco è stato molto
preciso ed esauriente; ma i bambini gli hanno fatto egualmente
una infinità di domande, perché man mano ascoltavano, hanno
avvertito molte curiosità da soddisfare. I piccoli hanno potuto
pure provare ad infilarsi sul capo il casco dei Vigili del fuoco, e
in quel momento hanno provato una forte emozione. L’incontro
è risultato molto positivo e coinvolgente. Alla “Santi Innocenti”
forse, in futuro, ci saranno altre iniziative di analogo tipo.
BORSE DI STUDIO “SAVOLDI”: GLI UNIVERSITARI PREMIATI
Fabrizio Cavalca (Facoltà di Medicina
e chirurgia), Daria Fronti (Economia aziendale), Leonardo Petrini (Scienze statistiche), Michele Rinaldi (Scienze geologiche),
Giulia Moioli (Mediazione linguistica e culturale), Bouchra Rafiq (Lingue e letterature straniere moderne), Ester Rizzi (Culture
moderne comparate), Francesaco Ravasio
(Medicina e chirurgia), Giulia Bergamelli (Scienze e tecniche psicologiche): sono
questi gli studenti e le studentesse universitarie che questa volta hanno avuto
(nelle varie modalità previste dal bando,
in forma saltuaria o periodica, come rateo
o come soluzione unica) le borse di studio legate al ricordo di Maria Antonietta
Savoldi e consistenti in assegni oscillanti
da 625 a 750, a 1.000 euro. La consegna
26
IL NEMBRO gennaio 2015
dei riconoscimenti, con l’intervento del
Sindaco Claudio Cancelli e dei rappresentanti della famiglia del compianto geome-
tra Renato Savoldi, ha avuto luogo (foto)
presso la Biblioteca di Piazza Italia nel pomeriggio di sabato 17 gennaio.
CRONACHE
MENTRE CON FOLTA ADESIONE SONO STATE VISSUTE PURE TUTTE LE CONSUETE TRADIZIONI NATALIZIE
Più di 40 i presepi in mostra:
a Viana l’iniziativa avrà un seguito?
Anche in questo 2015, puntualissima, il 6 gennaio, è arrivata l’Epifania
per portarci via tutte le feste del periodo
a ridosso del Natale e del Capodanno;
feste che nella zona di Viana sono state
vissute intensamente, secondo uno schema ormai consolidato, con un’adesione e
con un calore variamente accentuati, ma
soprattutto con una novità, che ha fatto
colpo: quella, scaturita dal “genio femminile” di alcune signore, di proporre, al posto di un grande presepio, nella consueta,
ampia, sala della sede della associazione
dei Volontari del quartiere, una mostra di
piccoli o medi o piccolissimi presepi. All’inizio correvano queste domande: «Quanti se ne troveranno nelle case? Quanti ne
verranno messi a disposizione dai loro
realizzatori?». Le prime indicazioni parlavano di una ventina. Con il passaparola
si è arrivati alla trentina. Grazie al desiderio, diffuso tra i cultori della presepistica, di non mancare, si è arrivati a più di
quaranta. Dalla vigilia di Natale sino alla
domenica 11 gennaio si sono succedute
le visite da parte di adulti e bambini, di
gruppi organizzati, di famiglie. L’afflusso
è risultato assai superiore a quello degli
altri anni. L’idea, in sostanza, è piaciuta
assai. A questo punto, mentre già si sta
pensando al da farsi tra dodici mesi, gli
interrogativi sono due: alla fine del 2015
sarà opportuno tornare al grande presepio che veniva attuato nel passato o converrà insistere – visto il successo ottenuto
– sulla soluzione della rassegna, della mostra di più presepi di minori dimensioni,
molto differenti tra loro? In questo secondo caso, si troveranno presepi da esporre
diversi da quelli messi in parata tra la fine
del 2014 e l’inizio del 2015?.
Con questi due... interrogativi frullanti nelle menti è stato fatto un bilancio degli impegni portati avanti nelle più
recenti settimane. Il fermento è cominciato nell’antivigilia di Natale, quando...
Babbo Natale, con un accompagnatore,
ha preso sulle spalle (si dice per dire) la
sua bisaccia ed è andato prima al Centro
diurno dei diversamente abili e poi alla
Casa di Riposo a portare auguri e omaggi agli ospiti delle due istituzioni. In entrambi i casi le accoglienze sono state
calorosissime. Al Centro che accoglie i
diversamente abili – dove erano pre-
Il gruppo che la vigilia di Natale ha portato nelle case l’omaggio dei Volontari del quartiere di Viana.
senti pure famigliari degli stessi – nella
distribuzione degli omaggi si è pensato
di ricorrere ad una sorta di sorteggio;
la soluzione ha avuto l’effetto di rendere
ancora più palpitante la partecipazione.
«Evviva» ed «Urrah!» hanno scandito le attribuzioni dei vari piccoli regali. Presso la
Casa di Riposo ha contribuito assai a creare l’atmosfera del Coro Saranno famosi.
Tra un’esecuzione e l’altra del complesso,
Babbo Natale è passato a salutare tutti gli
ospiti della “residenza”, trattenendosi in
particolare con quelli “originari” di Viana,
essendo anch’egli, il... finto Babbo Natale,
abitante di tale vicinia.
Nel pomeriggio del 24 dicembre,
vigilia della festa che fa memoria della
nascita di Gesù a Betlemme, si è formato il consueto piccolo corteo incaricato
di portare la “strenna” della associazione
dei Volontari in tutte le case del quartiere, della Vicinia più antica e di quella più
moderna. Con Babbo Natale e con i suoi
accompagnatori, nel corteo sono entrati
lo zampognaro Gianfranco Domenghini,
ed Emilio Biava, con il suo pony trainante
un carrettino. Si sono visti parecchi Vianesi in attesa o alle finestre o sulle porte
delle loro abitazioni. Il gruppo si è fermato ovviamente pure nei condomini. La signora Bice Alborghetti ha voluto offrire
a tutti gli “impegnati” nel corteo – che
anche da queste pagine ringraziano – un
ristoro a base di caffè, vin brulé, dolcetti
e altro ancora. In cambio della “strenna”,
Babbo Natale e compagni hanno avuto
degli oboli, delle offerte che i volontari
del quartiere utilizzeranno o per le iniziative comunitarie oppure per fare be-
neficenza, per aiutare i bisognosi. Anche
alla Messa delle 10, nel giorno di Natale,
nella chiesetta di San Rocco c’erano – per
accentuare l’atmosfera – due zampognari, Antonio e Giancarlo: il rito eucaristico,
accompagnato dal Coro Anghelion, è stato presieduto da don Giuseppe Belotti.
Stavolta, più che nel passato, è stato vissuto nelle case il “cenone” di San Silvestro, concluso a mezzanotte con “botti”
che erano sì di saluto all’anno ormai in...
scadenza, ma specialmente di speranza di
fronte a quello in arrivo.
Ancora una volta i Vianesi hanno
dato un apporto determinante nella
formazione del corteo che, nella mattinata dell’Epifania, ha accompagnato i tre
Magi dalla piazzetta “Don Carlo Carminati” sino alla plebana percorrendo tutto il
centro storico. Di questa manifestazione
si parla pure in altra pagina.
La speranza è che nei prossimi anni,
per tenere vivo un appuntamento che resta di un certo rilievo, ed è ancora assai
seguito, si facciano avanti “figuranti” in
costumi caratteristici pure da altre zone
del paese. Magari si potranno introdurre
nuove idee per valorizzare una iniziativa
“comunitaria” che ha un suo significato.
Tutte le “feste” hanno visto le famiglie
unite nelle loro case. Ma non è mancato
il ricordo delle necessità delle persone in
difficoltà. Nei giorni 13 e 14 dicembre,
alcuni volontari del quartiere insieme ad
esponenti del gruppo “Antincendio”, presso l’Iper di Seriate, si sono prodigati per
raccogliere fondi per Telethon e in particolare per l’Unione italiana per la lotta
Matteo
alla distrofia muscolare.
IL NEMBRO gennaio 2015
27
PARROCCHIA DI S. ANTONIO ABATE
GIÀ DEFINITI I PROGRAMMI E IN CORSO LE ISCRIZIONI
A Lonno inizio d’anno con progetti
per viaggi all’estero e vacanze tra i monti
Dopo il tempo di Natale, eccoci
nuovamente nel tempo ordinario. Non
bisogna pensare che questo sia un tempo meno importante rispetto agli altri:
la Chiesa infatti chiama a compiere un
cammino interiore di vita cristiana guidato dalla Parola di Dio; man mano che si
ascolteranno le letture nelle liturgie, ci si
accorgerà che gli evangelisti portano a conoscere e a entrare sempre più nella vita
di Gesù Cristo. Essi aiutano e aiuteranno
a imparare cosa voglia dire essere veri di-
scepoli di Gesù, per mettere in pratica il
suo messaggio e innamorarsi sempre più
della sua persona. Detto questo, è naturale l’augurio di un buon cammino, peraltro
già iniziato; cammino che tra non molte
settimane, si immetterà nella Quaresima.
Un avviso importante: se un famigliare si ammala o è già ammalato, in
casa oppure ricoverato in un ospedale,
anche se non in città, magari in un luogo che sembra lontano, è opportuno – si
chiede questa gentilezza – farlo sapere
direttamente nella casa parrocchiale, perché desidero tantissimo, con tutto il cuore, fare visita a chi non sta bene o è in difficoltà; non è bello venirne a conoscenza
per “vie traverse” o perché se ne parla in
paese. Davvero, ci tengo molto a far visita
agli ammalati; se però i parenti più stretti non me lo comunicano, posso pensare
che la mia visita non sia gradita; oppure
che non si pensa al sacerdote...; e quindi,
a malincuore, mio malgrado non ci vado.
Don Roberto Zanini, parroco
È da poco iniziato il nuovo anno
2015, ma già da un po’ di tempo si stanno
organizzando viaggi e vacanze per i prossimi mesi. Ecco i progetti messi sul tavolo.
BUDAPEST E UNGHERIA – Viaggio
in pullman dal 27 aprile al 3 maggio.
Programma: 1° giorno: Lonno – Villach,
città della Carinzia sul fiume Drava; Szombathlely, città capoluogo di Vas l’antica
Pannonia, fondata dai romani sulla via
dell’Ambra, che ha dato i natali a San Martino. 2° giorno: visita alla stupenda e maestosa abbazia benedettina di Pannohalma (prima presenza ecclesiastica in terra
magiara) –; Veszeprem, città dove, nel XI
secolo il santo re Stefano fondò la fortezza con la sede vescovile e la prima diocesi
ungherese. 3° giorno: visita a Budapest,
la perla del Danubio, strutturata in due
quartieri, Buda e Pest uniti da 8 ponti. 4°
giorno: visita alla cittadina di Godollo, ove
sorge il più grande palazzo barocco ungherese, residenza estiva dell’Imperatrice
Elisabetta (Sissi) e dell’Imperatore Francesco Giuseppe; pranzo in una fattoria tipica
e giro in carrozza; serata con cena su un
battello panoramico in navigazione lungo
il Danubio. 5° giorno: una giornata intera
immersi nella storia ungherese lungo il
Danubio, visitando, tra l’altro, Esztergom,
Visegrad e Szentendre (Sant’Andrea). 6°
giorno: visita al Lago Balaton; alla penisola di Tihany, dove sorge un celebre monastero benedettino fondato nel 1055; sosta
a Slovenia/Maribor. 7° giorno: rientro in
Italia con soste al Santuario di Montegrisa
(Carso triestino), a Trieste –; rientro a Lonno. Quota di partecipazione: € 980 (oppure) € 900 se i partecipanti sono almeno 40;
supplemento per la camera singola, € 170.
Organizzazione OVET Viaggi e Vacanze.
“LASSÙ SULLE MONTAGNE (... tra
boschi e valli d’or)”: Dolomiti, Val di
Fassa (Moena), dal 25 al 31 luglio. Programma: giornate dedicate al relax, alle
passeggiate ed alle escursioni nella Val di
Fassa: Vigo di Fassa, Ciampedie, Gardeccia
e Torri del Vajolet; Campitello, Col Rodella, rifugi August e S. Pertini e rifugio Sasso
Piatto; Canazei, Belvedere Passo Pordoi
e Sass Pordoi (le escursioni prevedono
l’utilizzo di autobus e funivie, e saranno
alla portata di tutti, piccoli e grandi, camminatori e non; per coloro che amano
camminare in montagna ci saranno passeggiate più lunghe e un po’ più impegna-
tive..., naturalmente, facoltative). Il programma, che potrebbe subire variazioni
in base al tempo, prevede comunque un
pomeriggio alla piscina-centro acquatico
Dolaondes di Canazei, la visita al Santuario di Pietralba, a Weissenstein (durante
il viaggio di andata) e a Rovereto/Lago di
Garda (nel ritorno). Alloggio presso l’Hotel Ancora di Moena, una delle più belle
località della Val di Fassa. Quota: € 300
per bambini, ragazzi e adolescenti (minorenni), € 330 per gli adulti (maggiorenni).
Le iscrizioni sono aperte da alcuni mesi e
già ci sono circa 70 iscritti; posti ancora
disponibili: una decina.
28
IL NEMBRO gennaio 2015
Le celebrazioni e le iniziative
previste nelle prossime settimane
Ecco il calendario delle iniziative
e delle celebrazioni previste a Lonno
nelle prossime settimane.
Martedì 27 gennaio: ore 20,30,
catechesi per adulti e giovani.
Venerdì 30 gennaio: ore 16, Messa in onore di San Giovanni Bosco.
Domenica 1 febbraio, Festa di
San Giovanni Bosco: ore 10, Messa;
ore 12, pranzo in Oratorio e, dalle ore
14, giochi e animazione.
Lunedì 2 febbraio, Presentazione di Gesù al Tempio (Candelora): ore
18, Messa con rito della Luce.
Martedì 3 febbraio, S. Biagio:
ore 20, Messa con benedizione della
gola; ore 20,45, catechesi per adulti e
giovani.
Venerdì 6 febbraio: ore 17,30,
adorazione eucaristica; ore 18, Messa.
Domenica 8 febbraio, Giornata
per il Seminario: “scambio” dei sacerdoti nelle varie parrocchie del vicariato
(nelle modalità spiegate in altra pagina);
nel pomeriggio, all’Oratorio di Nembro,
incontro per i genitori dei cresimandi.
Venerdì 13 febbraio: ore 16,
Messa.
Domenica 15 febbraio: dalle ore
14,30, sfilata e festa di Carnevale in
Oratorio.
Mercoledì 18 febbraio, Le Sacre
Ceneri: ore 20, Messa con imposizione
delle Ceneri; ore 20,45, incontro per i
soci dell’Azione Cattolica.
Venerdì 20 febbraio: ore 8,30,
Messa; ore 15, catechesi per i ragazzi e
Confessioni; ore 20, Via Crucis.
PARROCCHIA DI S. ANTONIO DI PADOVA
UN’OPERA CHE STA MOLTO A CUORE
TANTE FIRME
PER IL “SOGNO”
DI GAVARNO
Il periodo natalizio nella Parrocchia
di Sant’Antonio di Padova, in Gavarno, è
stato vissuto in serenità, nel segno della
tradizione e con una folta partecipazione
alle celebrazioni religiose, con in evidenza
la Messa di mezzanotte. Nella Messa del 31
dicembre nella chiesa della “Rinnovata”,
quando è stato cantato il Te Deum di ringraziamento per l’anno giunto all’epilogo,
si sono ricordati anche i Gavarnesi deceduti nel corso del 2014. Il 6 gennaio, nella solennità dell’Epifania c’è stato il bacio del
Bambino Gesù sia nella chiesa di Sant’Antonio sia in quella di San Giovanni XXIII,
con una folta adesione, in particolare di
bambini con i loro famigliari. Al termine
della funzione nel tempio della “Rinnovata”, c’è stata la proiezione delle immagini
dei circa trenta presepi che mons. Arturo Bellini è andato a visitare, benedire e
fotografare in altrettante famiglie. Tra le
iniziative in calendario si possono ricorda-
re: nella data del 24 gennaio, l’open day
(dalle ore 9 alle ore 11) presso la scuola
dell’infanzia “Santi Innocenti” (scuola
della quale si parla in altra pagina), nei sabati 28 febbraio, 7 e 21 marzo, corso di
formazione per ministri straordinari della
Comunione (corso che si terrà a Bergamo,
presso la Casa del giovane).
A Gavarno quello del 2014/15 sarà
ricordato come il periodo natalizio del
“sogno” del nuovo Centro parrocchiale,
ormai messo... in pista. Questa istituzione
da concretizzare è stata messa pure nel
magnifico presepio allestito (da un grup-
po di volontari instancabili nel prodigarsi)
all’esterno della chiesa della “Rinnovata”
(foto). A questo “sogno” in tanti hanno dimostrato di credere, mettendo la propria
firma sullo stesso (tramite gli appositi
moduli), firma accompagnata da un’offerta (nel ricordo delle “giornate” con le
quali, nel passato, a Gavarno, la gente ha
contribuito alle necessità della Parrocchia). In tale maniera sono stati raccolti
circa 10.000 euro. La colletta di firme continua; e si spera che rapidamente vadano
avanti le procedure burocratiche che porteranno all’apertura del cantiere.
IL “CAMPO INVERNALE” DEGLI ADOLESCENTI E DEI GIOVANI A NOVAZZA
Quando una casa… insegna molte cose
Durante il periodo tra
Natale e Capodanno (dal
26 al 28 dicembre) tredici
adolescenti e giovani di Gavarno, con i loro animatori,
hanno trascorso una breve
vacanza a Novazza. Questo
“campo invernale” aveva come tema la “casa” e gli ambienti che la formano. Aiutati dagli animatori, ragazzi
e adolescenti si sono impegnati in riflessioni su quello
che possono “insegnare” i
diversi punti o luoghi di una
Il gruppo dei partecipanti al “campo invernale”.
abitazione. Ecco qualche
esempio: ingresso (nel senso dell’entrata),
Ogni “campo invernale” ha un suo
ovvero luogo dell’accoglienza; cucina, ov- obiettivo. Quello allestito stavolta per gli
vero luogo della condivisione; la camera adolescenti e i giovani gavarnesi mirava a
di ciascuno, ossia l’occasione per provare mettere a fuoco le possibilità per ciascuno
a restare soli, senza alcuna interferenza; di accettare, di mettersi in rapporto con
finestra, ovvero apertura o sguardo sul gli altri, di dare qualche cosa di sé senza
futuro, ma anche verso il prossimo; an- perdere la propria identità.
cora... ingresso, nel senso però dell’uscita:
Oltre a quelli di riflessione e di preovvero punto da cui ripartire, per vivere, ghiera, naturalmente, ci sono stati, a Noo andare incontro a qualche nuova espe- vazza momenti di divertimento. Il morienza.
mento più bello, per tutti, è stato quello
dell’arrivo della neve, per
di più abbastanza abbondante: tanto che un gruppo
di... temerari ha subito colto
l’occasione, sfidando il freddo, per uscire dall’alloggio e
dare vita a una “battaglia”:
non però a palle di neve,
ma di calcio.
Comprendendo lo spirito dello stare insieme, i ragazzi partecipanti al “campo” hanno dato un aiuto
nell’apparecchiare e sparecchiare il tavolo, nel lavare
ed asciugare le stoviglie e
così via. Se tutto è filato via per il meglio,
il merito è di Claudia e Mariangela, che
si sono prodigate nel preparare colazioni,
pranzi e cene, e per tante altre incombenze. A loro va un “grazie” grande, naturalmente, come una... casa. Un grazie se lo
è meritato pure mons. Arturo Bellini, che
domenica 28 dicembre è arrivato a Novazza per celebrare la Messa. Tutti sono
tornati, dopo tre giorni, molto contenti
alla propria... casa, a Gavarno.
IL NEMBRO gennaio 2015
29
CRONACHE
INIZIATIVA DEL COMUNE, IN COLLABORAZIONE CON LE SOCIETÀ AGONISTICHE,
PER L’ADESIONE A NUOVE NORME NEL CAMPO DELLA TUTELA DELLA SALUTE
Pronto soccorso nelle emergenze: defibrillatori
piazzati in luoghi pubblici e impianti sportivi
Entro la fine del 2015 tutte le Società sportive dilettantistiche dovranno avere a disposizione, durante gli allenamenti
e durante le gare dei loro tesserati, un defibrillatore semiautomatico. Ovviamente, in quei contesti, sarà necessaria pure
la presenza di almeno una persona abilitata all’utilizzo del
dispositivo e istruita nella tecnica del massaggio
cardiaco. Questi obblighi sono previsti dal Decreto del 24 aprile 2013, firmato dall’allora Ministro
della salute Renato Balduzzi. Nelle frasi seguenti
si trovano le motivazioni e le finalità del Decreto:
«Ogni anno, in Italia, circa 60.000 persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, spesso
improvviso e non preceduto da alcun sintomo o
segno premonitore. La letteratura scientifica internazionale ha ampiamente dimostrato che in
caso di arresto cardiaco improvviso un intervento di primo soccorso, tempestivo e adeguato, contribuisce, in
modo statisticamente significativo, a salvare fino al 30 per cento
in più delle persone colpite».
Che cos’è e a cosa serve un defibrillatore semiautomatico? In poche parole, il defibrillatore è un apparecchio portatile
in grado di scaricare sul cuore – quando serve – una adeguata
“quantità” di corrente elettrica di tipo continuo. L’erogazione
della corrente elettrica deve però avvenire solo nel caso in cui
la persona colpita dal malessere, adulto o bambino, sia in arresto cardiaco e necessiti di defibrillazione. Non tutti gli arresti
cardiaci, infatti, sono da attribuire a cause risolvibili con la defibrillazione. Le statistiche dicono che la defibrillazione è indicata nell’ottantacinque per cento dei casi, e specificatamente
quando l’arresto cardiaco è dovuto alla fibrillazione ventricolare
o alla tachicardia ventricolare: situazioni – queste – correggibili
solo – e appunto – con la defibrillazione. Il successo dell’operazione (cioè il ristabilimento del ritmo cardiaco normale) è legato
alla tempestività con la quale essa viene effettuata. I dispositivi
semiautomatici sono in grado, una volta collegati al soggetto in
preda al malessere, di analizzare il ritmo cardiaco e di “prepararsi”, solo se necessario, ad erogare la scarica elettrica (della quale si è fatto cenno). Per fare ciò, i defibrillatori semiautomatici
hanno bisogno, proprio perché semiautomatici, dell’intervento
di un “operatore-soccorritore” addestrato, il quale, verificato che
nessuno stia toccando la persona “in arresto” (cardiaco), preme
il pulsante che fa partire la “scarica”.
Il Decreto Balduzzi attribuisce, come detto, alle Società
sportive dilettantistiche, oltre che a quelle con tesserati professionisti (le quali, in tempi più brevi, hanno già dovuto adeguarsi
alla norma), la responsabilità di ottemperare a quanto indicato
nella disposizione di legge. L’Amministrazione comunale di
Nembro, viste le spese e gli interventi organizzativi connessi
alla adesione alla nuova norma della quale qui si sta parlando,
ha deciso di dare il suo apporto con una iniziativa di tutela della salute pubblica spinta anche al di là dello stretto ambito
sportivo. Ha preso atto che la “David”, la Società accasata presso l’Oratorio, si era mossa per tempo autonomamente e aveva
già provveduto a cercar di procurarsi lo strumento facendone
richiesta al Comitato di Bergamo del Coni (a sua volta finanziato,
30
IL NEMBRO gennaio 2015
“sponsorizzato”, dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo
proprio per l’acquisto e la donazione di cento defibrillatori).
Nello sviluppare il suo progetto, il Comune ha fatto una mappatura, in paese, dei luoghi pubblici dove sarebbe stato utile
istallare l’apparecchio... di pronto intervento. L’Amministrazione comunale ha poi preso contatto con tutte le
altre Società sportive nembresi per stabilire con
le stesse una “convenzione”; ha altresì sondato
il mercato per valutare il rapporto qualità/prezzo
dei numerosi tipi di dispositivi in commercio. Il
risultato di questo ampio lavoro è il seguente: a
breve, forse già al momento della distribuzione
di questa edizione de Il Nembro, si vedranno defibrillatori appesi alle pareti di dodici luoghi
“pubblici” nembresi. Ecco dove: le palestre delle
scuole “elementari” del Centro, di San Nicola/
Viana, di San Faustino, di Gavarno, la palestra delle scuole
“medie”, il campo di calcio di Lonno, l’area verde di Viana,
il centro sportivo “Saletti”, la sala Bonorandi, il “Modernissimo”, il Municipio, la Biblioteca. Undici apparecchi sono
stati finanziati, per la metà del loro costo, dall’Amministrazione
comunale. Uno, quello che è stato o sarà collocato in Biblioteca, è stato acquisito grazie alla partecipazione ad uno specifico
bando per erogazioni a questo riguardo. L’Amministrazione comunale ha deciso di farsi carico anche della manutenzione (sostituzione periodica delle piastre e delle batterie) dei dodici apparecchi citati. In base al numero di ore della propria presenza
nelle varie strutture sportive prima elencate e in base al numero
degli atleti in ciascuna tesserati, le Società che hanno accettato
di aderire alla proposta dell’Assessorato allo sport copriranno,
proporzionalmente, il restante cinquanta per cento delle spese
resesi necessarie per l’acquisto degli apparecchi. Il defibrillatore destinato (dal Coni di Bergamo) alla “David” sarà consegnato
alla Società subito dopo che le persone designate dalla stessa
a “specializzarsi” come “soccorritori” nelle emergenze qui in
parola, avranno completato il corso di formazione (in parte finanziato ancora dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo)
presso il Coni medesimo. Per le altre Società sportive nembresi,
l’impegno a frequentare i corsi di formazione e il relativo costo
sono interamente a loro carico. Tutte le Società sportive avranno
pure l’onere di mantenere aggiornati, attraverso la partecipazione a corsi “rinfrescanti”, i loro “operatori” come “soccorritori”.
Per tutte queste incombenze il Comune è pronto comunque per
un’azione di coordinamento. I dispositivi acquistati sono dotati
di un sistema interno di autocontrollo del funzionamento. Senza doverlo togliere dal contenitore protettivo, apribile, all’occorrenza, con un semplice gesto, è possibile verificare le condizioni
di “pronto all’uso” di ogni apparecchio. Facilmente è anche possibile passare dalla modalità d’uso “adulto” alla modalità d’uso
“pediatrico”. In tutti c’è la speranza che non ci sia mai bisogno
di ricorrere a qualche defibrillatore. Ma è... realistico e più sicuro
essere preparati per qualsiasi evenienza. N.C.
Nell’illustrazione: il cartello che segnala la disponibilità di
un defibrillatore in un luogo pubblico.
VITA PARROCCHIALE
GLI APPASSIONATI DEL CALCIO E DELLA PALLAVOLO
Uniti nel tenere alti
i… colori di Gavarno
In Italia il calcio risulta essere, e di
gran lunga, lo sport più praticato. Seguono: la pallavolo, il basket, il tennis. Pure
in Lombardia il calcio si è confermato come lo sport più popolare. Al secondo posto, in questa particolare classifica, nella
nostra Regione, c’è, a sorpresa, la pesca
sportiva/attività subacquea. La pallacanestro si piazza al terzo posto mentre la
pallavolo si colloca in quarta posizione.
I dati si riferiscono alla stagione sportiva
2013/14 e sono stati pubblicati dal Coni
(Comitato olimpico nazionale
italiano), sulla base del numero dei tesserati aderenti ad una
delle Federazioni sportive che
Nelle foto: qui sopra, le ragazze
ad esso fanno capo.
del minivolley-under 12;
A Gavarno, in quanto a
in alto, mons. Arturo Bellini
con Andrea Foresti e Arianna
numero di squadre iscritte ai riScarpellini; qui accanto, da sinistra,
spettivi campionati, la PallavoAndrea Foresti, Arianna Scarpellini,
lo Gavarno batte la Gavarnese
Fabio Pezzotta, il sindaco Claudio
Calcio col... punteggio di 4-2.
Cancelli, l’assessore allo sport
Quattro, infatti, sono le squadre
Massimo Pulcini.
afferenti alla Pallavolo Gavarno.
Sono: l’Under 16 femminile Eccellenza, esempio, nella palestra delle scuole “ele- la riuscitissima Festa sono intervenuti il
allenata da Luca Pota e Pierantonio Entra- mentari” della frazione di Nembro e di vicario interparrocchiale con residenza a
di, team (costituito nell’ambito del consor- Villa di Serio, c’è stata, in forma congiun- Gavarno, mons. Arturo Bellini, il sindaco
zio Oro Volley) che sta disputando il cam- ta, come avviene da alcuni anni, la tra- di Nembro, Claudio Cancelli, e l’assessore
pionato Fipav Under 16 e il campionato dizionale Festa degli auguri. È stato il allo sport, Massimo Pulcini.
Abbandonati i festeggiamenti natalidi Seconda Divisione; la Terza Divisione momento, per i dirigenti delle due Sociefemminile, allenata da Savina Algeri e da tà – la Pallavolo Gavarno, presieduta da zi e di fine anno, pallavoliste e calciatori
Lara Manenti; la compagine delle Giova- Arianna Scarpellini, e la Gavarnese Calcio, si sono rimessi al lavoro, sperando in un
nissime, allenata da Vanessa Pulcini e presieduta da Fabio Pezzotta – per pro- buon proseguimento nell’attività per il
da Cosetta Cometti, che sta disputando nunciare parole di vivo ringraziamento 2014/15. La prima squadra della Gavaril campionato Csi e il campionato Fipav e di auguri per tutti coloro che, a vario nese Calcio, domenica 11 gennaio ha
Under 12; la compagine del minivolley, titolo, collaborano per il buon esito del- affrontato, sul campo della Vertovese, la
allenata sempre da Vanessa Pulcini e da la attuale stagione sportiva e per il mo- prima gara del girone di ritorno. Il riCosetta Cometti, aiutate da Alessandra vimento sportivo locale, in generale. Al- sultato (3-1) è stato a favore della squadra di casa. Per la troupe verdeBonassoli e da Nicola Piantoni.
Le ragazzine di quest’ultimo La squadra delle Giovanissime della Pallavolo Gavarno, che fa parte arancione allenata da Andrea
del Consorzio Oro Volley.
Foresti il nuovo anno solare è
gruppo che sono nate nel 2005
dunque iniziato non con il... ritsono state iscritte al campionato
mo positivo che l’aveva accomFipav Under 12.
pagnata nell’ultimo periodo del
Le squadre di calcio targate
2014. Ma, si sa, dopo le soste, i...
“Gavarnese”, invece, come noto,
passi falsi capitano un po’ a tutsono soltanto due: la prima
ti. L’auspicio è che la “Gavarnesquadra, che milita in Promose” sia, anche nel 2015, quella
zione, e la Juniores Figc. Ad ogni
che è stata nell’anno ormai armodo, va detto che, a Gavarno,
chiviato. È possibile trovare ulfra le due Società sportive non
teriori e più dettagliate notizie
vi è alcuna rivalità, anzi, si stansulla Pallavolo Gavarno e sulla
no creando interessanti... comGavarnese Calcio all’interno del
mistioni o contaminazioni.
sito web: www.parrocchiagavarNel tardo pomeriggio di
norinnovata.org.N.C.
domenica 21 dicembre, ad
IL NEMBRO gennaio 2015
31
SPORT
SONO ASSAI PIÙ NUMEROSE DEI... MESI DI UN ANNO; E, IN PIÙ, CI SONO I GRUPPI
Soluzione d’emergenza per il calendario
con le squadre nembresi di pallavolo
Alla metà di dicemnili” si sono impegnate in
bre, la Volleymania/Oro
tornei di vario livello. Nei
Volley Nembro ha distrigiorni 3 e 6 gennaio, inolbuito ai suoi tesserati, con
tre, a Nembro, si è svolto
gli auguri di buone feste,
il III Torneo dell’Epifania,
un calendario. Esso è stato
che ha coinvolto complessiarricchito con le fotografie
vamente dodici compagini
delle varie squadre e dei
femminili di varie categogruppi degli apprendistirie. Sul sito Web: orovolpallavolisti che alla socieleynembro.blogspot.com si
tà nembrese fanno capo.
possono reperire i risultati
Tali compagini, però, sono
dettagliati dei vari tornei
risultate più numerose dei
ed altre interessanti informesi dell’anno. Per far stamazioni in merito all’attivire nel calendario tutte le
tà pallavolistica a Nembro.
immagini, comprese quelle
Nelle recenti settimadelle squadre di Eccellenza
ne, il presidente della Volfemminili gestite dalle altre
leymania/Oro Volley Nemsocietà (Gavarno, Scanzo,
bro, Danilo Bergamelli,
Gorle) del consorzio Oro La troupe della Serie C dell’Oro Volley Nembro, per la stagione 2014/15.
con una lettera, ha chiesto
Volley (che è attivo solo
ai “suoi” tesserati, ai loro
per quanto concerne i settori femminili 2° livello che si “allenano” a Viana, i grup- famigliari e a quanti lo desiderano, di
delle citate società), si è resa necessaria... pi di minivolley di 1° e di 2° livello che acquistare delle felpe con i marchi sociel’aggiunta di qualche pagina. Gli atleti si “allenano” a San Faustino. La squadra tari. Tale iniziativa ha lo scopo di trova“nembresi” coprono un ventaglio di età di punta della Volleymania/Oro Volley re i mezzi per coprire le spese derivanti
piuttosto ampio: dai più piccoli del corso Nembro è una formazione femminile che dall’adempimento degli obblighi previsti
di avviamento allo sport sino alle squa- sta disputando il campionato regionale di dal Decreto Balduzzi per le Società spordre amatoriali. In totale le troupes nem- Serie C. Prima della pausa di fine anno, tive dilettantistiche: dotarsi di defibrilbresi iscritte ai campionati della Fipav tale équipe, che gioca le partite in casa al latori semiautomatici e avere a disposi(Federazione italiana pallavolo) o del Csi palazzetto dello sport di via Roma (il sa- zione, durante gli allenamenti e le gare,
(Centro sportivo italiano) sono sedici: tre- bato sera, alle ore 20,30), si trovava in una “soccorritori” adeguatamente formati. Di
dici femminili e tre maschili. Poi ci sono: posizione di metà classifica.
tutto questo, nei dettagli, si parla in un’alNel periodo compreso tra Natale e tra pagina.
il gruppo del corso di avviamento allo
Nicoletta Carrara
sport e i gruppi di minivolley di 1° e di Capodanno, alcune delle squadre “giova-
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IL NEMBRO gennaio 2015
VITA PARROCCHIALE
SPORT
DOPO UN GIRONE DI ANDATA ABBASTANZA SODDISFACENTE
La “Nembrese” confida
in un buon “ritorno”
Domenica 11 gennaio è iniziato il girone di ritorno del campionato di Seconda Categoria, nel quale, come noto, milita la
principale squadra della Nembrese Calcio. La gara, disputatasi
ai “Saletti” contro il Cene, è finita con il punteggio di 2-2 (per gli
“azzurri” goal su rigore di Sagna e rete di Gandossi). Il risultato,
obbiettivamente, avrebbe dovuto essere a favore dei padroni
di casa, cioè dei... “nostri”. La nota positiva viene dal fatto che Con i tecnici e gli accompagnatori, il gruppo dei bambini che stanno
la striscia di imbattibilità della “Nembrese”, che a quel punto seguendo la scuola di calcio della “Nembrese”.
durava ormai da undici giornate, non è
stata, in quella occasione, interrotta. Alla no per Arrigoni, Koouba, Faccini, Parsani); del Trofeo Cassera, per gli Allievi, è stata
metà di gennaio, con 27 punti, la prima essi hanno così chiuso la prima parte del- calendarizzata una gara al “Carillo Pesenti
squadra della “Nembrese” si trovava in la stagione in terza posizione nella clas- Pigna” contro l’Alzano-Cene per mercoledì
una abbastanza incoraggiante posizione sifica del loro girone. Allievi Figc e Gio- 21 gennaio. I Giovanissimi, domenica 11
vanissimi Figc: a dicembre, entrambe le gennaio, hanno vinto per 1-0 (rete di Marnella classifica del suo girone (B).
Al momento di preparare queste no- compagini hanno chiuso al secondo posto co Belleni) la partita valida per l’accesso
te per la stampa, solo alcune delle squa- la prima fase del campionato; tale risulta- ai quarti di finale del Trofeo Ciatto. Esordre giovanili “azzurre” avevano ripreso a to è valso loro l’accesso alla “fase prima- dienti Figc 2002: la ripresa del loro camgiocare nel proprio campionato o nei tor- verile” (con inizio fissato per domenica 18 pionato è stata programmata per sabato
nei provinciali. Ecco, in sintesi, le diverse gennaio) nei gironi delle “vincenti”; ogni 24 gennaio (Nembrese-Accademia Valsesituazioni. Juniores Figc: la ripresa del girone è composto da otto/nove squadre; riana). Le compagini iscritte ai campionacampionato è stata calendarizzata per sa- anche per la “fase primaverile”, come per ti del Csi (Giovanissimi 2001, Esordienti
bato 24 gennaio (Nembrese-Casnigo); il 19 la prima parte della stagione, sono stati 2003, Pulcini 2005, Pulcini 2006) scendicembre, nella gara di recupero contro il previsti sia il girone di andata sia quello deranno nuovamente in campo nelle gare
Sebinia, questi ragazzi hanno vinto per di ritorno; a maggio, poi, per i team mi- ufficiali dei rispettivi campionati tra il 31
6-0 (doppietta di Ghilardi, una rete ciascu- gliori, ci sarà la fase finale. Nell’ambito gennaio e il 7 febbraio.
MESSI IN PALIO IN UNA SOTTOSCRIZIONE
Nella sede del GAN premi
a disposizione di chi li ha vinti
Anche stavolta nel periodo natalizio il Gan (Gruppo alpinistico nembrese) ha organizzato una sottoscrizione a premi volta
a reperire mezzi a sostegno delle proprie iniziative. In palio c’erano ventidue premi, molti dei quali di notevole valore. Qui di
seguito vengono indicati i numeri dei biglietti risultati “vincenti” al momento del sorteggio; numeri accompagnati, ciascuno,
dall’indicazione del premio abbinato, nonché da altre indicazioni concernenti pure la ditta di provenienza (del premio). Ecco,
dunque, i numeri o biglietti risultati fortunati: 1.988 (bicicletta
a pedalata assistita, valore 900 euro); 4.813 (mtb Cannondale
- Cicli Vedovati, Albino); 3.141 (Rullo Bkool, ossia un ciclosimulatore, del valore di 600 euro); 7.393 (sci Scott - Scott Italia, Albino); 1.269 (girocollo - Gioielleria Busetti, Albino); 5.709
(oggetto di design - “Abitare Baleri”, Albino); 8.024 (Smart box,
ossia, per quelli che preferiscono continuare a usare l’italiano,
un buono-regalo - Pendolino Viaggi); 834 (giacca a vento - Grande Grimpe, Nembro); 7.351 (borsa Pollini - Giuseppe Donghi,
Bergamo); 2.485 (portafoglio - Ortopedia Cugini, Albino); 3.105
(macchina fotografica digitale - Foto Quaranta, Nembro); 7.959
(orologio - Gioielleria Ceroni, Nembro); 2.095 (completo per bici
- Morotti solociclismo, Nembro); 1.108 (ricarica del condizionatore dell’auto con un trattamento speciale - Elettrauto Vedovati,
Albino); 1.878 e 3.535 (confezione di cosmetici - Claudia Cor-
na, Albino); 7.384 (cena per due persone - Agriturismo Monte
Cura, Albino); 2.854 (buono spesa per 50 euro - Gastronomia
Morotti, Albino); 2.818, 5.076 e 2.137 (confezione di vini Martinì – Azienda agricola Ippolita Lucchetti, Scanzorosciate); 1.160
(vassoio di pasticcini – Perla Point, Alzano Lombardo).
Per coloro che già non li avessero ritirati, i premi sono a
disposizione di chi li ha vinti, presso la sede del Gan, ai “Saletti”,
sino alla fine di marzo; la sede è aperta nelle serate dei martedì
e dei venerdì di ogni settimana, dalle ore 21 alle ore 23.
RACCONTARSI: CONTINUANO GLI INCONTRI
Prosegue “Raccontarsi”, edizione 2015, cioè la serie di tredici incontri (al martedì sera, inizio alle ore 21) organizzata congiuntamente, e in date diverse, nelle rispettive sedi, dal Gan e
dalla sottosezione del C.A.I. di Nembro. Si tratta di serate nelle
quali coloro che ne sono stati protagonisti presentano “scalate,
viaggi e sogni realizzati”. Gli appuntamenti delle prossime settimane sono i seguenti: 27 gennaio, alla sede del Gan: In punta
di piedi sulle staffe (con Diego Pezzoli); 10 febbraio, alla sede
del Gan: Ortigara, calvario degli Alpini (con Gianfranco Sonzogni); 17 febbraio, alla sede del C.A.I., in via Ronchetti: Far West
(con Giordano Santini); 24 febbraio, alla sede del Gan: Antardide 2002 (con Aurelio Messina ed Ennio Capitanio).
IL NEMBRO gennaio 2015
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SPORT
TANTI NUMERI E UN RAPIDO BILANCIO AL TERMINE DEL GIRONE DI ANDATA DEI CAMPIONATI
Squadre “David” di calcio; al giro di boa
un verdetto che spinge a ben sperare
Dopo la sosta invernale, attuata in
coincidenza con le feste natalizie e di fine,
nonché di inizio anno, sta per riprendere
oppure – per alcune troupes – è già ripresa l’attività agonistica delle squadre della
“David” di calcio, di calciobalilla, e di tennistavolo impegnate nei campionati provinciali organizzati dal C.S.I. (Centro sportivo italiano). Per il football sono già scesi
in campo (dal 18 gennaio) gli atleti della
Juniores per completare (con le due partite ancora restanti) il loro girone di andata. Tutte le altre compagini già prima di...
andare in vacanza avevano completato i
loro gironi di andata. Il via al girone di
ritorno, per tutte le formazioni, scatterà
tra sabato 31 gennaio e domenica 1°
febbraio. Come si configura – sempre per
quanto concerne il calcio – il consuntivo
complessivo delle undici squadre della
“David” al momento del giro di boa? I numeri complessivi, inducono a parlare di
bilancio... in negativo. Ma una valutazione serena della situazione spinge ad essere, se non proprio pienamente soddisfatti, almeno abbastanza contenti per come
le cose sin qui sono andate. Ecco i dati.
In totale le troupes della Società accasata
presso il “San Filippo Neri” hanno disputato 123 partite; ne hanno vinte 53; ne
hanno perse 58; ne hanno pareggiate 12;
hanno accumulato 171 punti; hanno fatto 488 gol e ne hanno subiti 527. Al “giro
di boa” tre delle formazioni della “David”
figuravano ai primi posti delle classifiche dei rispettivi campionati/gironi; tre o
quattro stavano in posizioni “onorevoli”;
le altre... navigavano in basso. Tutti questi conteggi sono stati fatti senza tenere
conto dell’esito delle partite ancora da disputare (due) della troupe Juniores al momento della messa in stampa del Nembro
di questo mese. Nei dettagli, squadra per
squadra – e sempre ad... “andata” non ultimata dalla troupe Juniores – la situazione, al giro di boa, era la seguente.
Tennistavolo e calciobalilla
ecco il quadro della situazione
Ecco i dati – al giro di boa – riguardanti anche le compagini della “David”
impegnate nei campionati provinciali di
calciobalilla e di tennistavolo.
Situazione per il calciobalilla:
DAVID A (inserita nel gruppo B) –
Partite disputate 10 (una da recuperare);
punti fatti 41; posizione in classifica 9°.
DAVID B (inserita nel gruppo C) –
Partite disputate 11; punti fatti 39; posizione in classifica 7°.
DAVID C (inserita nel gruppo C) –
Partite disputate 10 (una partita da recuperare); punti fatti 13; posizione in classifica 12°.
Situazione per il tennistavolo:
DAVID A (inserita nel gruppo A) –
Partite disputate 6, punti fatti 5; posizione in classifica 9°.
DAVID B (inserita nel gruppo C) –
Partite disputate 8; punti fatti 8; posizione in classifica 7°.
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IL NEMBRO gennaio 2015
DAVID C (inserita nel gruppo D) –
Partite disputate 8; punti fatti 12; posizione in classifica 5°.
Nella foto: la palazzina all’ingresso
dell’Oratorio. La “David” ha la sua sede entro il “San Filippo Neri” da quando è nata
nel 1910.
DILETTANTI A – Partite disputate
13: vinte 3, pareggiate 2, perse 8, gol fatti 37, subiti 54; punti fatti 11; posizione
in classifica 13°. DILETTANTI B – partite
disputate 12: vinte 4, pareggiate 1, perse
7; gol fatti 37, subiti 50; punti fatti 13; posizione in classifica 11°. DILETTANTI C –
Partite disputate 10: vinte 7, pareggiate 1,
perse 2; gol fatti 55, subiti 36; punti fatti
22; posizione in classifica 1°. JUNIORES –
Partite disputate 13: vinte 8, pareggiate 2,
perse 3; gol fatti 67, subiti 42; punti fatti
26; posizione in classifica 4°. ALLIEVI A –
Partite disputate 11; vinte 10, pareggiate
1, perse nessuna; gol fatti 70, subiti 34,
punti fatti 31; posizione in classifica 1°.
ALLIEVI B – partite disputate 11: vinte
nessuna, perse 11; gol fatti 31, subiti 107;
punti fatti 0; posizione in classifica 12°.
GIOVANISSIMI – Partite disputate 9: vinte
2, pareggiate 1, perse 6; gol fatti 33, subiti 35: punti fatti 7; posizione in classifica
8°. ESORDIENTI A – Partite disputate 11;
vinte 6, pareggiate 2, perse 3; gol fatti 61,
subiti 28; punti fatti 20; posizione in classifica 5°. ESORDIENTI B – Partite disputate 11: vinte 4, pareggiate 1, perse 6; gol
fatti 37, subiti 54; punti fatti 13; posizione
in classifica 8°. PULCINI A – Partite disputate 11; vinte 8, pareggiata 1, perse 2; gol
fatti 50, subiti 15; punti fatti 25; posizione
in classifica 1°. PULCINI B – Partite disputare 11: vinta 1, pareggiate nessuna, perse
10; gol fatti 10, subiti 72; punti fatti 3; posizione in classifica 12°.
Con quali “numeri” si concluderanno i campionati? Il... verdetto dipende da
tanti fattori. L’importante è che i portacolori della “David” continuino ad applicarsi
con il massimo impegno.
VITA PARROCCHIALE
SPORT
GIOVANISSIMI E JUNIORES DELLA SOCIETÀ ORATORIANA
Due équipes in grado
di entrare in orbita
Tra le squadre di calcio della “David” che al giro di boa della stagione stavano in posizioni onorevoli e, anche, lusinghiere
delle classifiche dei rispettivi campionati, vanno segnalate quella dei Giovanissimi e l’équipe Juniores. Nella “rosa” dei Giovanissimi, nati negli anni 2001 e 2003 si trovano quattordici atleti
che portano questi nomi e cognomi: Kaled Adjleye, Denis Ajazi,
Luca Barcella, Riccardo Bergamelli, Davide Cumini, Simone de Con i rispettivi allenatori, le squadre dei Giovanissimi (foto sopra) e degli
Michele, Luca Ghilardi, Simone Guerci, Vincenzo Mintoti, Nicolò Juniores (foto sotto) della “David”.
Motta, Fabio Mutti, Cristian Persico, Giovanni Pezzotta, Riccardo
Silva. Il team dei tecnici/allenatori è costituito da Marco Novelli,
Davide de Corti e Mirko Codoni, i quali già da vario tempo costituiscono un terzetto molto affiatato e collaudato. La troupe a
loro disposizione – per la Categoria – è molto giovane, perché
comprende ben dieci elementi nati nel 2002 e quindi alla loro
prima stagione a questo livello. Va spiegato che quella dei Giovanissimi è la categoria un po’ al centro del passaggio dal calcio
praticato come puro divertimento al calcio un poco più “ragionato”, tecnico. Vista la sua composizione, si può dire che la attuale compagine dei Giovanissimi della “David” si sta preparando a figurare ottimamente nella prossima stagione (se rimarrà
compatta come lo è attualmente). Ma già adesso i Giovanissimi
della Società oratoriana meritano elogi,
perché sin qui si sono comportati molto Matteo Cortinovis, Kevin Cuter, Nicolas ciale, e con formazioni quotate. Forse i
bene: si sono mostrati assai impegnati ed Danesi, Youness Faid, Michele Maestroni, “ragazzi” della “David” non sempre hanno
hanno raggiunto risultati ragguardevoli Emil Persico, Fabio Rota, Marjus Xhelili. I messo nelle partite la giusta concentrazio(come dimostrano i dati – che li riguarda- tecnici sono due: Ilario Alvino che è mol- ne; ma va detto che hanno trovato pure
no – pubblicati nella pagina accanto). C’è to esperto e, Andrea Brignoli, il quale è avversari egualmente dotati; e così sono
da sperare che questi ragazzi procedano giovane ma ha già mostrato qualità per sfumati successi che sembravano a portafar molto bene. Anche nella squadra c’è ta di mano (anzi, di... piede). Ci si augura
con il passo sin qui tenuto.
Nella troupe Juniores ci sono tredici molta qualità, tant’è vero che essa è riu- che tornino i... giorni felici. La stagione è
atleti (tre nati nel 1995, quattro nel 1996, scita, nel corso del campionato, anche ad ancora lunga; c’è il tempo per raccogliere
e sei nel 1997). I loro nomi sono questi: occupare la testa della classifica, benché tutte le soddisfazioni “sognate”. Ai ragazzi
Davide Alvanini, Ivan Bergamelli, Yuri Bi- si trovi in un girone assai duro (con ben va il più cordiale incoraggiamento e un
rolini, Michele Carrara, Cristof Cianciotta, sedici squadre), unico a livello provin- grande “in bocca al lupo”.
Alimentazione degli atleti e organizzazione:
dirigenti e allenatori in “ritiro” per due giorni
Nell’ambito delle Società sportive normalmente vengono
organizzati “ritiri” degli atleti all’inizio di ogni stagione agonistica. Alla “David” invece c’è da lungo tempo l’abitudine di promuovere “ritiri” di dirigenti e tecnici non all’inizio ma alla metà
della stagione agonistica. Nel passato questi “ritiri” avvenivano
nella zona di Schilpario. Da qualche anno in qua la sede è
stata trovata nella Villa Jesus di Castione della Presolana. In
questo splendido ambiente (di proprietà della Parrocchia delle
Grazie di Bergamo) tra sabato 10 e domenica 11 gennaio si
sono radunati un po’ più di trenta tra componenti il direttivo,
allenatori, tecnici, collaboratori a vario titolo del sodalizio che
ha sede all’Oratorio. Nell’intero pomeriggio di sabato, con l’intervento del dottor Paolo Paganelli, molto esperto nella materia specifica, ci si è occupati dell’alimentazione degli sportivi,
con la messa a fuoco di tutti gli aspetti di questa vasta tematica.
Nella mattinata della domenica, poi, si è sviluppato un ampio
e approfondito dibattito-confronto, tra tutti gli intervenuti su
una serie di problemi logistici e organizzativi, di natura diversa, avvertiti all’interno della “David”. Su entrambi i terreni citati
ci si è impegnati con l’unico scopo di ottimizzare il “servizio”
che la “David” cerca di offrire ai propri tesserati, in particolare
ai ragazzi e ai giovani, nell’intento anche di contribuire, con le
famiglie, alla loro formazione a tutto campo. Nella serata del
sabato è giunto a Castione della Presolana anche il direttore
dell’Oratorio, don Matteo Cella, che ha celebrato la Messa prima della cena consumata in compagnia entro la Villa Jesus. A
preparare tale cena, così come il pranzo del giorno successivo,
hanno provveduto ottimamente Daniele Cortesi con la fidanzata Valeria e con la mamma Ivana Valoti. Il rientro a Nembro è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica 11 gennaio.
IL NEMBRO gennaio 2015
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IN MEMORIAM
CI HA
LASCIATO
EMILIO
MARCASSOLI
Mentre
venivano
completate le ultime pagine di questa edizione
de Il Nembro, nella mattinata di martedì 20 gennaio, all’età di 73 anni, è
deceduto Emilio Marcassoli, fondatore e titolare
dello Studio Grafico nel
quale da quasi trent’anni il mensile della Parrocchia viene approntato per la stampa. La sua
dipartita, dopo una non
lunga malattia, è stata ed
è una gravissima perdita:
anzitutto per la sua famiglia, alla quale egli ha sempre riservato le sue più forti attenzioni e le sue migliori energie;
per la comunità nembrese nel suo insieme, nella quale
egli si è impegnato nell’ambito civico (è stato anche assessore comunale), nell’ambito ecclesiale, nell’ambito socioculturale, nell’ambito sportivo (è stato presidente del CAI
locale). La scomparsa di Emilio Marcassoli è un durissimo
colpo per il gruppo che si occupa de Il Nembro: in esso egli
si è prodigato non solo per gli aspetti tecnici; ha seguito
pure quelli organizzativi e anche quelli contenutistici. Per
anni ha dato lui un volto, una sua fisionomia al giornale, così come praticamente, a tutte le pubblicazioni della
Parrocchia nei tempi più recenti. Egli mancherà tanto a
tutti. Nel rivolgergli l’estremo saluto e nel dirgli l’ultimo
grazie (in attesa di poterlo commemorare adeguatamente), la Parrocchia di San Martino e il gruppo redazionale de
Il Nembro si uniscono, anche da queste pagine, nel dolore
più profondo ai suoi famigliari, ai quali rinnovano le più
sentite e cristiane condoglianze.
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IL NEMBRO gennaio 2015
I NOSTRI DEFUNTI
Mezz’ora prima di ogni funerale
viene recitato il S. Rosario
GABRIELE RAVASIO
19/1/1956 – 18/12/2014
Profondo cordoglio e un diffuso rimpianto ha destato non solo a Nembro la scomparsa del dottor Gabriele
Ravasio. Egli è deceduto all’età di 58
anni, dopo tre anni di una malattia
affrontata con esemplare serenità
d’animo. Cresciuto a Nembro in una
famiglia molto conosciuta e stimata, dopo la laurea, per una trentina
d’anni, ha fatto il medico, impegnato prevalentemente negli ospedali
di Gazzaniga e di Alzano. Sposato
e residente, in paese, nella zona di
via Tasso, era padre di cinque figli,
che ora sono in un’età fra i 19 e i
26 anni. Nel rivolgergli l’estremo saluto i suoi famigliari hanno scritto:
«La tua scomparsa è stata per molti
una dolorosa sorpresa perché pochi
sapevano quanto tu stessi lottando
contro un male incurabile. Hai lottato fino alla fine con una forza incredibile, senza perdere mai la speranza, anzi facendo progetti per la
tua famiglia che tanto amavi. Te ne
sei andato in silenzio, senza disturbare, proprio com’era nel tuo stile:
piuttosto schivo e riservato, di poche
parole ma di grandi fatti. Hai vissuto
la malattia con grande dignità e fede, senza lamentarti mai. Anche nei
momenti più bui e difficili, quando il dolore ti lacerava le carni e la
sofferenza era insopportabile, eri
l’immagine di Gesù in croce. Perché,
Signore, ci hai tolto così prematuramente una persona tanto buona, un
marito premuroso e padre affettuoso? Perché hai preso con te un me-
dico così capace professionalmente,
attento, scrupoloso, umano? Perché
hai voluto con te un uomo che aveva ancora tanto da dare, che non si
tirava mai indietro davanti a chi gli
chiedeva un favore o un consiglio
professionale?». La testimonianza
della famiglia del dottor Gabriele
Ravasio al proprio congiunto prosegue così, con queste riflessioni: «Non
esiste una risposta razionale; ma
dobbiamo affidarci alla fede, come
faceva Gabriele, perché il Signore sa
cosa fare, cosa è meglio per noi, perché ogni dolore conduce a un bene
più grande. Cominceremo a diventare cristiani veri quando smetteremo di mettere sotto processo Dio,
e impareremo invece a mettere noi
costantemente sotto processo, per
vedere se il nostro modo di agire è
conforme o no alla sua volontà.» Nel
rivolgersi, di nuovo direttamente
al proprio congiunto, la famiglia di
Gabriele Ravasio gli ha idealmente
rivolto queste parole: «Tu hai dato alla comunità i doni ricevuti dal
IN MEMORIAM
Signore e ora ricevi la giusta ricompensa. La numerosa partecipazione
al tuo funerale ha confermato quanto sei stato capace di circondarti di
stima, affetto e riconoscenza, perché
non era difficile volerti bene. Ci hai
lasciato in eredità i veri valori della vita che ci hai trasmesso col tuo
esempio. Noi faremo tesoro dei
tuoi insegnamenti e cercheremo di
imitarti. Ora vivi in un mondo di
amore e pace; ma aspettaci perché
ci ricongiungeremo». Ciao, ti vogliamo bene. La tua famiglia. La testimonianza si conclude così: «Caro
Gabriele, da lassù veglia sulla tua
famiglia, noi non ti dimenticheremo
mai poiché nessuno muore sulla terra finché vive nei cuori di chi resta».
Alla testimonianza è stata unita una
poesia di David M. Romano, con passaggi che richiamano molto efficacemente tratti della personalità ed
aspetti della vita del dottor Gabriele
Ravasio; passaggi come i seguenti:
«Quando domani arriverà senza di
me / e io non sarò là a vedere, / se
il sole, sorgendo, ti troverà con gli occhi / pieni di lacrime per me, / vorrei
tanto che tu non piangessi / come hai
fatto oggi (...) / Ma quando domani
arriverà senza di me / ti prego, cerca
di capirmi, / è venuto un angelo che
ha chiamato il mio nome / e mi ha
preso per mano, / e mi ha detto che
c’era un posto pronto per me / lassù
in cielo, molto in alto, / e che dovevo
lasciare / tutti quelli che teneramente
amo. / Ma quando mi voltai per andare via, / una lacrima mi bagnò il
viso / perché per tutta la vita avevo
sempre pensato / che la morte non
sarebbe arrivata tanto presto». La lirica si chiude così: «Non pensare che
siamo lontani, / perché ogni volta
che mi penserai / io ci sarò, in fondo
al tuo cuore». I familiari del dottor
Gabriele Ravasio sentitamente ringraziano quanti hanno condiviso il
dolore e il lutto, stringendosi loro
attorno in un affettuoso abbraccio.
EMILIO CORNETTI
4/7/1930 – 2/12/2014
All’età di 84 anni ha concluso la sua
lunga ed operosa vita terrena Emilio
Cornetti, che ad un certo momento
andò a trovarsi – per un po’ di tempo – un’occupazione all’estero e
che, arrivato all’età della pensione,
si prodigò, sino al 2000, nell’ambito
del Centro diurno anziani, diventandone anche presidente. In una
affettuosa attestazione di omaggio
e di ammirazione i suoi numerosi
nipoti hanno rievocato i diversi
momenti della sua esistenza, rifacendosi ai racconti, in varie circostanze, ascoltati da lui direttamente. «Caro nonno – così, più o meno,
hanno pensato di rivolgerglisi idealmente –, te ne sei andato lasciandoci tanti ricordi, e tante tue storie
sulle quali avremmo voluto sapere
di più. Il freddo dei giorni nei quali
tu sei partito per l’Aldilà, ci ha fatto pensare alle pelli di coniglio che
tu, in gioventù, rivoltavi e applicavi,
per tenere le mani al caldo, sul manubrio della bicicletta con la quale
andavi a fare il garzone. In tempo
di guerra, in via Suardi, a Bergamo,
gettandoti a terra riuscisti a salvarti
da una improvvisa mitragliata. Per
portare la spesa, da loro fatta, nelle
abitazioni delle famiglie benestanti
usavi uno strano triciclo, con una
piattaforma/carrello sul davanti. Ci
sarebbe piaciuto vederti, come ti è
capitato più tardi, impegnato alla
“Rumi”, sulle macchine là esistenti.
Un giorno rammentasti la cerimonia del tuo matrimonio, avvenuto
il 4 agosto 1956, con la tua adorata Rita. Quanto eri emozionato in
quell’occasione? Poi, te lo abbiamo
sentito dire tante volte, emigrasti
a Wetzikon, nella Svizzera tedesca.
Ti immaginiamo sui banchi di una
scuola, in un corso serale, diligentemente impegnato a mettere le loro
versioni in italiano accanto a parole
della lingua del Paese nel quale ti
trovavi. Là, ce lo hai confidato tu, ti
mettevi persino negli abiti di Babbo
Natale per andare a fare gli auguri
alle famiglie dei connazionali spostatesi da quelle parti. Ti impegnasti, anche in ruoli importanti, in
una associazione. Ti occupavi pure
del disbrigo di pratiche burocratiche di nostri emigrati. Quando rientrasti in patria trovasti la tua casa
costruita con i tuoi risparmi, l’orto
ordinatamente coltivato, e anche
un nuovo posto di lavoro alla “Reggiani”, dove nel 1985 concludesti il
tuo servizio. E cominciasti a darti da
fare al Centro anziani. In quell’epoca a poco a poco siamo arrivati noi,
figli delle tue figlie. In casa tua aggiungesti, uno dopo l’altro, vari posti a tavola, sino a che, nelle riunioni conviviali di tutta la tua famiglia,
della quale eri molto orgoglioso, a
noi tuoi nipoti, diventati numerosi,
riservasti un tavolo; e sempre poi ce
lo indicavi: “Questo è il vostro posto!”. Per te, caro nonno, la famiglia
ha costantemente avuto un grande
valore. Con i tuoi esempi, con la tua
saggezza, con i tuoi insegnamenti
restaci sempre vicino nelle esperienze che la vita ci riserverà».
I famigliari di Emilio Cornetti sentitamente ringraziano quanti hanno
partecipato al loro lutto e al loro
dolore.
Quel vincolo che non si spezza mai
In altra pagina di questo Nembro sono pubblicate fotografie di alcuni dei piccoli presepi che, per il
periodo natalizio, sono stati collocati su tombe del
cimitero. In questi gesti c’è la dimostrazione del forte
vincolo che mantiene i viventi uniti a coloro che sono
passati all’Aldilà. Dimostrazioni di questo legame si
trovano pure nei pensieri non di rado allegati alle richieste di segnalazioni di anniversari: pensieri come
i seguenti, che Silvano, Roberto e Nicoletta avevano
unito alle foto dei loro genitori, Rosa Ferrari e Rocco
Acerbis, pubblicate a pagina 39: «Ciao mamma, era
nostro desiderio vedervi ancora insieme. Ciao papà,
è già passato un anno da quando la mamma ti ha
raggiunto in Cielo. Siete il nostro primo pensiero del
mattino e l’ultimo della sera. Vivete nei nostri cuori
e la vostra anima ci accarezza leggera durante le nostre giornate. Vi abbracciamo teneramente e vi mandiamo mille baci. Da lassù guardateci sempre nella
nostra vita, e proteggeteci come solo un papà e una
mamma riescono a fare. Vi vogliamo bene». Purtroppo gli schemi grafici obbligano spesso a non dare la
giusta evidenza a queste significative attestazioni.
IL NEMBRO gennaio 2015
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IN MEMORIAM
EMILIA MUTTI
21/12/1929 – 21/12/2014
Nel giorno stesso nel quale compiva
gli 85 anni ha chiuso la sua terrena
esistenza Emilia Mutti, nata e sempre vissuta a Nembro, a lungo con
l’abitazione nella zona di via Mazzini. Negli ultimi tempi è stata ospite
della Casa di Riposo. Da ragazza ha
lavorato in filanda ad Alzano, poi è
stata occupata nella filatura Crespi
& C. per tredici anni, sino a quando
lo stabilimento ha ridotto la manodopera per la sopravvenuta crisi
del tessile. Nel 1956 andò sposa a
Giulio Botti, purtroppo in ancora
giovane età colpito da sclerosi multipla. Al marito, sino a quando egli
è deceduto, nel 1985, Emilia Mutti
ha dedicato le cure più premurose,
aiutata (oltre che da personale dei
servizi comunali) in particolare dalle sue quattro figlie: Imelda, Grazia,
Rita, Angela. Ha sempre rivolto tutte le sue energie e le sue attenzioni alla famiglia che si era formata.
38
IL NEMBRO gennaio 2015
Ma ha trovato il modo di rendersi
disponibile pure per quanti sapeva
nel bisogno. Era una donna cordiale
e premurosa. Trovatasi vedova, ha
focalizzato le sue attenzioni sui nipoti Monica e Michele, ai quali poi
si sono aggiunti Stefania e Giulia.
Proprio i nipoti hanno delineato un
singolare ritratto della loro nonna
“Milly” che qui di seguito, in gran
parte viene riprodotto. «C’era una
volta la nostra nonna... Indossava
sempre grandi grembiuli colorati,
nelle tasche dei quali era possibile
trovare delle forcine, un fazzoletto
di cotone e qualche Golia... Cucinava sempre, soprattutto per riuscire,
alla domenica, a riunirci tutti intorno al suo grande tavolo rotondo. Conosceva tante barzellette. Le sapeva
anche raccontare. Sapeva ridere e
farci ridere, la nostra nonna. Come
suo marito, aveva sempre il sorriso
sulle labbra, e cantava “Amor...”.
Amava mascherarsi, era abilissima
nel nascondere acciacchi e malanni... La nostra nonna era una forza.
Per qualcuno era “la contessa”, per
noi era un punto fermo attorno al
quale riunirci. Non abbiamo mai
capito quale fosse il colore dei suoi
occhi. Ma era bellissima. E lo è stato fino a quando, gli occhi, lei li ha
chiusi per sempre. I riflessi dorati
donavano al castano delle sfumature lucenti. Quel che è certo, è che
i suoi occhi trasmettevano tranquillità a chi li incrociava. La nonna
Milly amava incondizionatamente
le sue figlie, le sue quattro “piccole
donne” ormai cresciute, ma ancora
bisognose della loro mamma. C’era una volta la nostra nonna... Ora
non c’è più. Ma... in realtà ci sei,
vero nonna? Ti sei nascosta, come
facevi quando noi eravamo piccoli... Questa volta hai scelto un posto
speciale, il nostro cuore! Ti cerchieremo lì ogni giorno, in ogni ricordo.
Ti chiameremo nelle difficoltà. Ti
troveremo al solo pensarti. Perché
la tua carezza ci sorprenderà come
il primo giorno d’inverno e avvolgerà la nostra famiglia in un grande
abbraccio. Grazie, nonna, per averci
insegnato la forza, l’umiltà, il valore
di un sorriso, la capacità di sopportazione, la bontà. Ora per te non
è più tempo di stare con noi... Sei
dovuta andare via... Sei andata ad
interrompere quel torneo celeste di
bocce che durava ormai da un po’.
Mano nella mano, con il nonno,
sorvegliateci e guardateci dalla finestra del Cielo. Ciao, nonna Milly!» I
familiari di Emilia Mutti ringraziano
quanti sono stati loro vicini nel dolore. Un grazie va pure al personale
della Casa di Riposo, in particolare
ad Anna, per le premure prodigate.
ISIDORO (Nino) PARSANI
16/3/1935 – 26/12/2014
Dopo un lungo itinerario terreno,
sviluppatosi nell’arco di 79 anni,
ha raggiunto l’Aldilà, nel giorno
dopo la festa di Natale, Isidoro
Parsani, che tutti chiamavano “Nino”. “Da lassù proteggici” hanno
fatto stampare sul retro della sua
immaginetta i famigliari, i quali
hanno lasciato che fossero tre sue
nipoti, Daniela, Francesca ed Elena,
a tracciare il suo profilo con i loro
ricordi. Esse li hanno riassunti nelle
parole seguenti: «Caro nonno, non
possiamo condensare in un breve
spazio, e dopo poco tempo, quello
che tu sei stato per noi. Ci hai fatto
crescere, sforzandoti di prepararci
alla vita. Con la tua semplicità ci hai
insegnato i valori più importanti.
Tra le tue braccia abbiamo passato
la nostra infanzia al sicuro. Ricorderemo sempre le lunghe passeggiate che ci facevi fare, le giornate
trascorse al fiume a pescare, e le
infinite partite a carte nelle quali tu
perdevi sempre perché ti premeva
rendere felici noi. Ci fa male il pensiero che ora non ti vedremo più
affacciato alla finestra ad aspettarci
ed a guardarci arrivare da lontano.
Ti promettiamo che ci faremo forza
l’una con l’altra. Ci prenderemo cura della nonna. Vogliamo ricordarti
e portarti nel nostro cuore con il tuo
sorriso e con una lacrima agli occhi,
che esprimeva la tua commozione,
la tua gioia; perché siamo sicure
che è così che tu avresti voluto e
che vuoi restare in ciascuna di noi,
in tutti noi tuoi congiunti e parenti.
Continua a tenerci per mano ed a
proteggerci, anche da lassù. Ciao
nonno Nino. Ci mancherai tanto».
I familiari di “Nino” Parsani sono
grati a quanti si sono stretti loro attorno nel dolore per il grave lutto
che li ha colpiti.
AI LETTORI
La mancanza di spazio ha
indotto a rinviare alla prossima edizione de Il Nembro
la pubblicazione di alcuni
necrologi arrivati in redazione. Ci si scusa con i lettori, e in particolare con le
famiglie dei defunti dei quali, stavolta, non si è avuto
modo di fare memoria.
IN MEMORIAM
ANNIVERSARI
Sempre vivi nei cuori dei loro cari e nel ricordo della comunità
GIOVANNI ANDREANI
ANGELA MARCASSOLI
12/2/1911 - 11/2/1987
2/4/1917 - 12/2/2000
Un Ufficio funebre sarà celebrato
nella chiesa di S. Maria il 9 febbraio alle 7,30.
MARIO FLAVIANI
22/1/1944 - 28/1/2009
Un Ufficio funebre
sarà celebrato
nella chiesa di S. Maria
il 28 gennaio alle 9.
ENRICO CORTINOVIS
26/11/1940 - 21/2/2007
Una Santa Messa
sarà celebrata nella
chiesa di S. Faustino
il 23 febbraio alle 17.
GIACOMO GAMBA
SANTINA ZANCHI
2/6/1934 - 11/3/2000
15/11/1935 - 16/2/1981
Un Ufficio funebre sarà celebrato
nella chiesa di S. Maria il 14 febbraio alle 7,30.
RENATO BERGAMELLI
22/5/1956 - 31/1/1994
Un Ufficio funebre
sarà celebrato
nella chiesa di S. Maria
il 31 gennaio alle 7,30.
ROSARIO PELLICIOLI
8/10/1937 - 10/2/1999
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria
il 19 febbraio alle 9.
EMILIANO BULGARELLI
MAURO BULGARELLI
1930 - 2004
1969-1995
Una Santa Messa sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria il 28 gennaio alle 7,30.
LUIGINA ROTA
18/4/1946 - 30/1/2008
Una Santa Messa
sarà celebrata
nella chiesa di S. Maria
il 30 gennaio alle 7,30.
GIOVANNI PEDRINI
5/10/1935 - 1/1/1994
Una Santa Messa
è stata celebrata.
Nel primo anniversario
della sua scomparsa,
Rosa Ferrari viene
ricordata dai familiari
con celebrazioni
di suffragio,
insieme al marito
Rocco Acerbis,
deceduto ventitré anni
or sono.
ANGELA AZZOLA
CHIARA FERRANTE
GABRIELE BONZI
2/8/1928 - 15/2/1993
24/9/1979 - 15/2/1993
9/6/1921 - 30/11/2005
Due Sante Messe saranno celebrate: nella chiesa di San Lorenzo di Alzano Sopra
il 15 febbraio alle 10,30 e nella chiesa di S. Nicola il 16 febbraio alle 8.
ROCCO ACERBIS
ROSA FERRARI
7/7/1926 - 8/10/1991
27/5/1926 - 24/1/2014
Due Sante Messe saranno celebrate: nella chiesa di S. Rocco il 24 gennaio alle 18
e nella chiesa di S. Maria il 28 gennaio alle 7,30.
IL NEMBRO gennaio 2015
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GLI ORARI DELLE SANTE MESSE
TELEFONI DEI SACERDOTI
Arciprete don Santino Nicoli
035.522.192
331.88.27.316
A NEMBRO
PREFESTIVE E FESTIVE
Al sabato
Plebana San Faustino
San Nicola
Viana
Don Giuseppe Belotti
035.520.064
333.40.22.503
ore 18
ore 17
ore 17
ore 18
domeniche del mese)
Zuccarello
Messe tutte sospese
sino al 25 marzo
ore 16 (la 4ª domenica del mese)
Trevasco
Don Roberto Zanini
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Venerdì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Sabato
Santa Maria
Ogni giorno alle 18 vespro in plebana
Nelle emergenze, se non sono
direttamente rintracciabili i sacerdoti,
rivolgersi all’Oratorio (035.520.420)
oppure al sacrista (035.521.519).
ALL’UFFICIO PARROCCHIALE
Sacerdote presente nell’ufficio parrocchiale
(dalle ore 9,30 alle 12 - tel. 035.520.858)
nei diversi giorni della settimana
Lunedì: don Santino Nicoli
Martedì: don Santino Nicoli
Mercoledì: mons. Martino Lanfranchi
Giovedì: don Santino Nicoli
Venerdì: don Ettore Persico
Sabato: mons. Martino Lanfranchi
Durante le Messe delle ore 7,30 e delle 9
e il sabato pomeriggio dalle ore 15 alle 17
sarà presente un sacerdote in plebana
per le Confessioni.
A GAVARNO
PREFESTIVE
San Giovanni XXIII ore 18
FESTIVE
Sant’Antonio
ore 7,30
San Giovanni XXIII ore 10
NEI GIORNI FERIALI
San Giovanni XXIII ore 18 (lun, mar, gio, ven)
ore 17,30 adorazione eucaristica (sab)
Sant’Antonio
ore 18 (mercoledì)
A LONNO
FESTIVE
ore 7,30 - 10
NEI GIORNI FERIALI
Parrocchiale
ore 18 (lun, mar, gio, ven)
ore 8,30 (mer, sab, prefest)
NUMERI TELEFONICI UTILI
Uffici Parrocchiali
Tel. 035.520.858
aperti ore 8-12
Fax 035.522.330
e-mail:[email protected]
Oratorio035.520.420
Scuola Materna Crespi-Zilioli
035.520.838
Scuola Materna di Gavarno
035.520.398
Redazione de Il Nembro
Tel. 035.520.858
Santuario Zuccarello
035.521.444
Lonno - Parroco
035.51.54.15
035.515.415
PER LE EMERGENZE
Parrocchiale
ore 7,30
035.520.565
[email protected]
Parroco di Lonno347.77.86.243
Martedì
Santa Maria ore 7,30 e ore 9
Casa di Riposo ore 15,30
San Faustino ore 17
Viana ore 18
Giovedì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
035.520.420
Monsignor Arturo Bellini
ore 7,30 e ore 9
ore 8
ore 17
ore 18
Mercoledì
Santa Maria ore 7,30 e ore 9
Messa per i ragazzi in Santa Maria
e in tutte le Vicinie alle ore 16,30
Don Matteo Cella
Vicario parrocchiale
dell’Unità pastorale
NEI GIORNI FERIALI
NEL PERIODO INVERNALE
Lunedì
Santa Maria
San Nicola
San Faustino
Viana
035.523.545
Don Ettore Persico
035.521.557
329.82.10.428
Alla domenica
Plebana
ore 7 - 9 - 10,30 - 18
(ore 17, adorazione eucaristica e Vespri)
Viana
ore 8 - 10
San Nicola
ore 8,30 - 17
San Faustino ore 9,30
Casa di Riposo ore 9,30
San Vito
ore 10,30 (nelle prime tre
Monsignor Martino Lanfranchi
Casa di Riposo
035.521.105
A.V.I.S. (giovedì h. 19-20,30)
035.521.996
Centro in Ascolto
035.520.721
aperto lunedì ore 16,30-18,30 (su appuntamento)
mercoledì, giovedì e sabato ore 9,30-11,30
C.I.F. - Centro Italiano Femminile
e-mail:[email protected]
aperto tutti i martedì ore 9-11,30
e l’ultimo sabato del mese ore 9,30-11
IL NEMBRO. Edizione della Parrocchia di Nembro
Direttore responsabile: Lino Lazzari
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con le seguenti modalità: foto per anniversari € 30; foto
per necrologi € 50; foto per ricorrenze, cerimonie, gite,
feste, ecc. € 60.
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mezza pagina
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un terzo di pagina € 125 (annuale € 1.250)
Si fa presente che in mancanza dei files per la stampa della
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È consentita la riproduzione di testi e illustrazioni citando
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Le foto e gli articoli consegnati, se non pubblicati, potranno
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Tranne che nel mese di agosto, il martedì, dalle 9 alle
11 e dalle 15 alle 17, e il giovedì, dalle 9 alle 11, presso
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disposizione per informazioni o per ricevere notizie e
foto, necrologi e pubblicità. Ulteriori informazioni vanno
chieste presso l’Ufficio parrocchiale o agli incaricati della
distribuzione. La Redazione, oltre alla libertà di decidere
sulla sua pubblicazione o no, si riserva la facoltà di rivedere
il materiale pervenuto e di apportarvi le modifiche che
riterrà eventualmente opportune.
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