Un migliaio di ricercatori e tecnologi beffati dai concorsi banditi dal Cnr
by user
Comments
Transcript
Un migliaio di ricercatori e tecnologi beffati dai concorsi banditi dal Cnr
martedì 25 luglio 2006 EDITORIALE NUOVO STILLICIDIO DI NOTIZIE Corsa alla pensione, c’è vero aggiotaggio di Rocco Tritto In Italia, forse è giunto il momento di arricchire il codice penale di un nuovo reato: l’aggiotaggio pensionistico. Puntuale come un treno delle ferrovie italiane, anche quest’anno, subito dopo la diffusione del più inutile dei provvedimenti governativi, il Dpef , e a ridosso della finanziaria, è partita la corsa al pensionamento anticipato, soprattutto da parte dei dipendenti pubblici. Che cosa annualmente, alla vigilia dell’estate, fa scattare una molla che innesca un meccanismo che si ripercuote negativamente sulle fragili finanze del Paese? Semplice: il chiacchiericcio di politici, economisti e sedicenti tali che, complice la canicola che rende difficile la raccolta di notizie serie, finisce per riempire le prime dei giornali e gli scialbi notiziari televisivi. Alla proposta di mandare a casa con regolare stipendio, in attesa di pensione, almeno 400mila statali, ha fatto eco colui che vuole invece innalzare da subito l’età pensionabile. Ma, pur di avere una citazione in ventesima pagina di un qualsiasi quotidiano, c’è anche chi suggerisce di aumentare la tassazione della liquidazione oppure di modificare il metodo di calcolo della pensione, al fine naturalmente di ridurne l’importo. A questo stillicidio di notizie insulse e tendenziose assiste, con sguardo assente, l’unico che dovrebbe diffondere notizie certe: il governo che, almeno allo stato, sembra avere idee confuse sulla delicata materia. Se si insiste nella richiesta di chiarimenti, si rischia di essere mandati...alla lettura del programma dell’Unione. Intanto, per non sapere né leggere né scrivere, come dice l’antico aforisma persiano, il lavoratore poco incline a riflettere, o che non vuole correre rischi, chiede di andare in pensione anticipata. I “vampiri” della previdenza integrativa ringraziano. LA GESTIONE DELL’ARTICOLO 64 SOLLEVA POLEMICHE E INTERROGATIVI Un migliaio di ricercatori e tecnologi beffati dai concorsi banditi dal Cnr di Alex Malaspina mamente impedito a numerosi ricerSe si dovessero prendere per oro colato catori e tecnologi “anomali” di sostei risultati delle commissioni incaricate dal nere l’unica pova d’esame, il colloCnr di esaminare i titoli e la preparazione quio per il quale, sorprendentemente professionale dei 1.251, tra ricercatori e ed illegittimamente, il bando non tecnologi, che essendo bloccati nel livel- aveva previsto, contrariamente a lo III o II da oltre12 anni (anomali per- quanto avvenuto per i titoli, un punmanenti), erano i principali destinatari teggio minimo. Ma, dure critiche piodella norma di salvaguar- Dei 1.265 “anomali”, vono anche sui cridia contenuta nell’articolo teri di valutazione 64 del contratto 1998- circa 300, alla fine, dei titoli e del collo2001, bisognerebbe chieCritiche che in verranno inquadrati quio. molti casi verranno dere la chiusura del più grande ente di ricerca del nel livello superiore. esaminate dai Paese. Dei 465 posti Tribunali ai quali messi a concorso, dopo Polemiche in aumento saranno in molti a più di due anni e sotto il fuoco di fila delle ricorrere, dopo aver acquisito la docudiffide di Usi/RdB, saranno alla fine circa mentazione concorsuale dal compe300 ad essere occupati dagli “anomali”. tente ufficio del Cnr che, in questo Un risultato sconcertante, che sta solle- giorni, viene subissato di richieste. vando polemiche, interrogativi e strasci- Intanto, il gruppo di ricercatori chi giudiziari. Sotto accusa, come gà evi- dell’Ipcf di Pisa che aveva già diffuso denziato dal Foglietto n. 27/2006, innan- una prima analisi critica in merito all’ozitutto l’artificioso sbarramento posto perazione concorsuale, ha elaborato nella valutazione dei titoli che ha illegitti- una nuova tabella riguardante i risul- APPROFONDIMENTO Il Questionario boccia la riforma Pistella di Antonio Del Gatto “Il Questionario di autovalutazione del personale di ricerca del Cnr è stato proposto ed elaborato nel contesto di un articolato dibattito sulla riforma dell'ente. Il suo intento non era solo di sondare le ricadute positive o negative della riforma in corso nel Cnr, ma anche di interrogare i soggetti concreti della ricerca - che rappresentano peraltro, nella loro variegata afferenza disciplinare, prospettive molto differenziate - su quali funzionamenti o disfunzionamenti essi percepissero come effettivamente critici nel loro lavoro quotidiano”. Questa l’introduzione ai risultati di una importante indagine che Il Manifesto dei Ricercatori ha avviato nei mesi scorsi al’interno del più grande ente pubblico di ricerca che da quasi due lustri è oggetto di riforme e controriforme. Il documento (disponibile sul sito www.usirdbricerca.it) affronta nume- Misteri FOGLIETTINO Sul lavoro nero è giallo. Dov’è la mappa Biggeri? Cesari saluta Il 6 luglio, il vice ministro delle finanze Vincenzo Visco era stato chiaro “Ho incontrato Biggeri, mi ha portato una mappa divisa per province e settori produttivi che evidenzia , con diversi colori, dove si trova il lavoro nero”. Da allora, nulla è più trapelato. Silenzio di Biggeri sia dinanzi alle commissioni parlamentari, che lo hanno ascoltato sul Dpef, che al cda dell’Istat. Un vero giallo. Sul lavoro nero. segue p/2 rose problematiche: dalla qualità della ricerca prodotta, alla percezione sociale della ricerca in Italia; dalle carenze strutturali nella ricerca pubblica a quelle specifiche all’interno del Cnr, per finire con proposte concete per uscire dallo stato di profonda crisi del sistema. Il giudizio che i ricercatori e tecnologi danno sulla qualità della ricerca nei propri Istituti è in media notevolmente alto. Il giudizio positivo decresce, però, in proporzione all'età del compilatore. Il giudizio di insufficienza è infatti significativamente più diffuso nel personale con meno di 35 anni, dei quali ben il 22% giudica insufficiente la qualità della ricerca prodotta nell'Ente. Le generazioni più giovani sembrano dunque percepire in modo più acuto il divario qualitativo della ricerca italiana rispetto allo standard internazionale. Quali i mali della ricerca italiana? Per il 13% degli intervistati (tutto personale di ruolo) l'au- l’Apat e promuove tutti Il 14 luglio scorso, in occasione del commiato dall’Apat, per essere sostituito da Giancarlo Viglione (vedere Il Foglietto n. 26/2006), il direttore generale Giorgio Cesari, che l’ex ministro dell’Ambiente Altero Matteoli aveva fortemente voluto al vertice dell’Agenzia di Via Brancati, ha deciso di salutare e ringraziare il personale con una memail nella cui intestazione figurava un curioso “Care colleghe e cari colleghi”. L’inappropriato vocativo ha suscitato sconcerto e interrogativi tra i dipendenti, soprattutto tra gli autisti che si sono chiesti: avrà sbagliato destinatario oppure prima di lasciare l’Apat ha voluto elevare tutti alla carica di direttore generale? Chi non ha preso per niente bene la missiva, considerandola affettata, è stato il personale già in forza alla Presidenza del Consiglio al quale Cesari per mesi ha negato una indennità in busta paga, nonostante la pesante condanna inflitta nel gennaio scorso all’Apat dal Giudice del Lavoro di Roma. tati del concorso a primo ricercatore (disponibile su www.usirdbricerca.it). Significativo il commento in calce alla tabella: “L'art. 64 - affermano gli autori - costituiva un'occasione importante per forzare il Cnr a effettuare una valutazione delle professionalità dei propri Ricercatori e Tecnologi, sbloccando l'ente da una cronica fase di stagnazione. L'iter di applicazione ha invece dimostrato, una volta di più, come nell'ente hanno prevalso ancora le spinte particolaristiche e di settore. L'esito del concorso per le Scienze Chimiche, ad esempio - concludono i ricercatori sembra voler dimostrare che i candidati che per più tempo hanno lavorato nel Cnr hanno meno valore di coloro che, invece, o sono giovani o ne sono rimasti fuori più a lungo. La considerazione da fare, se si ammette la buona fede dei valutatori, è quindi che più anni si lavora al Cnr, meno capacità di produrre ricerca qualificata si raggiunge”. Un vero paradosso. Sapete che... Le alchimie dell’Istat per assumere precari Può un ente pubblico in emergenza precari da più di cinque anni, alimentare l’odioso fenomeno assumendo altri precari? All’Istat, la risposta è positiva, se è vero, come è, che pur di rimpinguare la schiera di lavoratori dal futuro incerto, l’ente di Via Balbo ha escogitato un sistema (rectius: un’alchimia) di reclutamento a dir poco bizzarro, oltrechè illegittimo. Consiste nell’attingere dalle graduatorie di concorsi pubblici di III livello ricercatore/tecnologo già espletati dall’ente, gli idonei “esterni”, vale a dire quei candidati che non hanno un contratto a termine, escludendo però coloro che sono già precari all’Istat, ma in un livello inferiore che così assumono la veste di “precari sotto inquadrati”. Per i soloni dell’Ufficio legale dell’Istituto è tutto regolare? Assemblea Usi/RdB all’Area del Cnr di Pisa Domani 26 luglio, con inizio alle ore 10, Usi/RdB-Ricerca terrà un’assemblea del personale del Cnr a Pisa presso l’edificio A - Aula 28 piano terra. All’ordine del giorno, i risultati dei concorsi ex articolo 64 e le problematiche per l’applicazione del ccnl 2002-2005. Prevista la presenza di Rocco Tritto e Franco Mostacci della segreteria nazionale. www.ilfoglietto.it www.usirdbricerca.it Vieni a trovarci. Puoi ricevere il nostro giornale nella tua mailbox. E’ gratis. E’ senza pubblicità. Esce in tempo reale. Il sito internet del sindacato di base del comparto ricerca. Notizie, informazioni, consulenza e assistenza on line per tutti. In tempo reale. martedì 25 luglio 2006 All’Icram, il commissario si presenta Silvestro Greco, nominato da Pecoraro Scanio, incontra i sindacati dell’ente di Gaspare Pepe Dopo le inopinate dimissioni del presidente Folco Quilici, formalizzate il 30 giugno, il neo commissario dell’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare (Icram) Silvestro Greco, fresco di nomina da parte del ministro dell’ambiente Pecoraro Scanio, il 20 luglio si è presentato ai sindacati. Greco, 49 anni, biologo marino, professore aggregato all'Università Federico II di Napoli, è dirigente di ricerca presso lo stesso Icram. Autore di oltre 100 pubblicazioni internazionali e nazionali nei settori della biologia della pesca, dell'acquacultura e della conservazione delle specie e delle aree protette, il neo commissario è anche autore della più recente scoperta rilevante nel Mediterraneo nell'ambito delle specie protette: l'individuazione di un'area di alimentazione invernale della balena mediterranea. Durante l'incontro sindacale, i rappresentanti di Usi/RdB-Ricerca dell'Istituto hanno consegnato al commissario una memoria ed hanno rinnovato le richieste già avanzate in passato e rimaste inevase, concernenti in particolare il rispetto dell'obbligo di informativa contrattualmente previsto. Greco ha mostrato interesse verso le problematiche sollevate dal sindacato, impegnandosi a garantire trasparenza e imparzialità nelle relazioni sindacali. A dal pianeta Infn Invito alla lettura Il Foglietto è un quotidiano on line che ti può raggiungere sul tuo personal computer, gratis e senza pubblicità, sia alle ore 13 che alle ore 18, con le ultimissi me notizie dall’Italia e dal mondo. Ricco di numerosi supplementi (Finanza, Tecnologia, Libri, Sport & Business, Fatti incredi bili, Scienze, Musica, Cinema, Energia), puoi riceverlo nella tua mailbox. Basta richiederlo a www.ilfoglietto.it tale proposito, il neo commissario ha comunicato di aver restituito la tessera alla organizzazione sindacale alla quale era iscritto. Ha sottolineato, inoltre, la priorità della soluzione del grave problema del precariato che, purtroppo da tempo caratterizza la vita dell'Istituto. Altra priorità per il commissario, la necessità di agevolare il dialogo tra le diverse istituzioni che studiano il mare, ridando piena autonomia alla attività istituzionale dell'ente, che, a detta dei responsabili sindacali, troppo spesso è finita sotto tutela da parte delle varie Direzioni generali del Ministero vigilante, con risultati deleteri per l'Icram. Un impegno tutt’altro che semplice quello che attende Silvestro Greco. Usi/RdB, nell’augurare successo all’ardua impresa, ha assicurato la più ampia collaborazione costruttiva al commissario. La stessa che fino ad oggi è stata offerta agli amministratori uscenti (anche se il cda sembra non aver emulato Quilici, ndr) che, quasi mai, hanno dimostrato di gradirla. LETTERE AL FOGLIETTO L’ISTI DI PISA SENZA DIRETTORE. MA IL CNR NON LO SA Il 18 luglio scorso, la delegazione trattante dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha ancora una volta perso un’occasione per dimostrare di conoscere quell’antico strumento segna tempo che va sotto il nome di orologio. Usi/RdBRicerca era stata convocata per le ore 17 del 18 luglio scorso in Piazza dei Caprettari. Dopo un’ora di attesa, senza che nessuno si fosse preoccupato di fornire spiegazioni, la delegazione sindacale è stata costretta ad abbandonare la sede dell’Istituto. Per la cronaca, i rappresentanti dell’Infn non sono nuovi a simili performance di chiaro stampo antisindacale che denotano un comportamento certamente poco democratico. La sgradevole vicenda è stata segnalata all’Ufficio legale di Usi/RdB per le azioni a tutela dell’immagine e dei diritti del sindacato danneggiato. Caro Foglietto, ti scriviamo per riferirti della situazione kafkiana che viviamo qui all'Isti di Pisa, il più grosso Istituto del Cnr, dove circa 250 fra dipendenti Cnr e ricercatori non dipendenti sono rimasti senza direttore dal 30 giugno 2006, quando il mandato del prof. Piero Maestrini è scaduto. Da tre settimane nessuno può firmare l'autorizzazione a riparare un pc rotto, ad andare ad una riunione fuori sede o ad un congresso, a far parte di una commissione, ad attivare una collaborazione con altri enti, a partecipare ad un progetto europeo. Questo capita in un Istituto che partecipa attualmente ad oltre cinquanta progetti europei nel campo dell'informatica e delle telecomunicazioni, ed ha un giro di affari di circa 5mln annui. Nonostante l'ex direttore avesse comunicato qualche mese prima al Cnr di non avere intenzione di accettare la proroga d'ufficio con cui il Cnr intendeva rimediare al ritardo nella nomina per concorso del nuovo direttore, il Cnr ha proceduto unilateralmente alla proroga, senza peraltro darne comunicazione formale al prof. Maestrini. Per quanto tempo il più grosso Istituto del Cnr dovrà ancora rimanere senza un responsabile legale? Lettera firmata Chi crede ingenuamente che la crisi della ricerca pubblica in Italia sia causata dalla carenza di risorse, è servito. Abbiamo girato la lettera al ministro Mussi. APPROFONDIMENTO mento del precariato è visto come fattore preoccupante per il futuro della ricerca. Per il 32% c’è un insufficiente ricambio generazionale. Quali, invece, le patologie dalle quali è afflitto il Cnr? Innanzitutto, una carenza di risorse giudicate sufficienti appena per coprire le spese "a uomo fermo" (53%); ma anche la distribuzione dei fondi viene percepita come o poco trasparente o comunque irrazionale. Un altro macigno che frena la crescita del Cnr viene individuato dagli intervi- giurisprudenza Pubblicazioni senza limiti nei concorsi pubblici Può un bando di concorso limitare il numero di pubblicazioni da sottoporre alla valutazione di una commissione esaminatrice? Il massimo organo della giustizia amministrativa non ha avuto dubbi e nei giorni scorsi ha annullato il bando con la seguente motivazione: “E' illegittima la clausola del bando di un concorso che limita in modo aprioristico ed irragionevole l'oggetto della valutazione della commissione, considerando valutabili solo tre pubblicazioni. Tale clausola può essere impugnata in occasione dell'atto finale, trattandosi di clausola non escludente e, quindi, non immediatamente lesiva” (Cons. St., Sez. VI - sentenza 14 luglio 2006 n. 4506 - Pres. Schinaia, Est. Caringella). Revocazione di sentenza con l’abbaglio dei sensi Ai sensi dell'art. 395, n. 4, c.p.c. (secondo cui la revocazione può essere proposta "se la sentenza è l'effetto di un errore di fatto risultante dagli atti o documenti della causa", "se il fatto non costituì un punto controverso sul quale la sentenza ebbe a pronunciare"), l'errore di fatto che può dare luogo a revocazione della sentenza consiste nel c.d. abbaglio dei sensi, e cioè nel travisamento delle risultanze processuali dovuto a mera svista, che conduca a ritenere come inesistenti circostanze pacificamente esistenti o viceversa (Cons. St., Sez. VI - sent. 6 luglio 2006 n. 4281 - Pres. Varrone, Est. Maruotti). segue da pag. 1 stati nella eccessiva burocratizzazione dell’ente. Unanimi (96%) i ricercatori nel lamentare una carenza di democrazia che nega il coinvolgimento reale del personale di ricerca nelle decisioni strategiche degli Istituti e dell'Ente in generale. Il 70% degli intervistati, poi, non ha visto effetti positivi della riforma MorattiPistella, con percentuali sufficientemente omogenee per età, sesso e profilo. Nel dettaglio, eclatante appare il fatto che proprio rispetto alle pre- tese di snellimento burocratico avanzate in fase propagandistica, la riforma sembra essere clamorosamente fallita. Se questo è il convincimento degli addetti ai lavori, vuol dire che la situazione è davvero preoccupante e dovrebbe far riflettere coloro che hanno precise responsabilità di governo e, in quanto tali, sono abilitati ad adottare provvedimenti d’urgenza per cercare di salvare quel poco che è rimasto della ricerca pubblica in Italia. ILFOGLIETTO DELL’USI/RDB Supplemento a IlFoglietto Agenzia di informazione on line reg.Trib Roma 136 dell’8/4/2004 Editrice: Nameless Line Inc Anno III numero 29 • Direttore responsabile Maurizio Sgroi Redazione Vicolo del Buon Consiglio, 31 00184 -Roma - tel. e fax 06.4819930 e-mail: [email protected] • Progetto grafico : Bios